Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento affari esteri | ||
Titolo: | La Rete afghana | ||
Serie: | Note di politica internazionale Numero: 121 | ||
Data: | 12/11/2012 | ||
Descrittori: |
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n. 121 – 12 novembre 2012
Afgana[1], rete della società civile italiana, è nata nel marzo del 2007 con la finalità di raccogliere l'invito contenuto nell’appello per l’Afghanistan lanciato da esponenti della società civile (26 marzo 2007) e teso ad indicare e suggerire soluzioni ai bisogni della popolazione civile di quel paese.
L’appello, lanciato nel corso di una manifestazione pubblica svoltasi a Roma, si focalizza sulle conseguenze negative dell’intervento militare internazionale per la popolazione civile, le cui aspettative di pace e benessere sono rimaste disattese. Esso si propone, tra il resto, di “ragionare sulle opzioni alternative a quelle finora praticate, condividendole con la società civile afghana.”
Tra i firmatari dell’appello figurano, tra
gli altri,
In coerenza
con tali premesse,
Alla fine del
2011,
Nella proposta si chiede, altresì, che le modalità di intervento e di spesa vengano concordate in un forum tra il titolare dei fondi civili (il Ministero degli Affari esteri) e la società civile e che il Parlamento si impegni a rendersi garante delle scelte operative che ne emergeranno.
Alla Conferenza hanno partecipato delegati di organizzazioni della società civile afgana: sindacati, Ong, associazioni culturali, network di donne oltre a ONG italiane ed europee unite nell’intento di formulare una strategia comune per rafforzare le organizzazioni afgane e favorire la loro partecipazione attiva ai processi decisionali nel Paese, nonché il processo di pace. L’evento – come riportato da fonti di giornalistiche - è stato organizzato nell'ambito del progetto "Rafforzare la società civile afgana", promosso da Afgana e Intersos con un finanziamento della Direzione generale cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari esteri.
L’organizzazione, inoltre, è impegnata nel
progetto per la realizzazione della Casa della società civile a Kabul, quale
centro culturale per lo sviluppo delle relazioni tra Italia e Afghanistan. Tale attività rientra tra gli interventi di cooperazione in
Afghanistan ai quali l’articolo 1, comma 1, del decreto legge 107/2011[3], che ha prorogato la partecipazione italiana
a missioni internazionali per il secondo semestre
Sul versante
dell’attività parlamentare, si ricorda che il 14 dicembre 2011,
Si segnala altresì
che in occasione dell’esame del disegno di legge di conversione del richiamato
decreto-legge n. 107/2011 presso
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