Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Bilancio dello Stato
Altri Autori: Servizio Commissioni
Titolo: Doc.36: Piano programmatico di interventi volti alla razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico
Riferimenti:
SCH.DEC 36/XVI     
Serie: Note di verifica    Numero: 29
Data: 16/10/2008
Descrittori:
SCUOLA     
Organi della Camera: VII-Cultura, scienza e istruzione

 


Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

 

SERVIZIO BILANCIO DELLO STATO

SERVIZIO COMMISSIONI

 

 

 

 

 

Verifica delle quantificazioni

 

 

 

 

Piano programmatico di interventi volti alla

razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane

e strumentali del sistema scolastico

 

(Atto n. 36)

 

 

 

 

 

 

N. 29 – 16 ottobre 2008

 

 


 

La verifica delle relazioni tecniche che corredano i provvedimenti all'esame della Camera e degli effetti finanziari dei provvedimenti privi di relazione tecnica è curata dal Servizio Bilancio dello Stato.

La verifica delle disposizioni di copertura, evidenziata da apposita cornice, è curata dalla Segreteria della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione).

L’analisi è svolta a fini istruttori, a supporto delle valutazioni proprie degli organi parlamentari, ed ha lo scopo di segnalare ai deputati, ove ne ricorrano i presupposti, la necessità di acquisire chiarimenti ovvero ulteriori dati e informazioni in merito a specifici aspetti dei testi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SERVIZIO BILANCIO DELLO STATO

Tel. 2174 – 9455

 

SERVIZIO COMMISSIONI – Segreteria della V Commissione

Tel 3545 – 3685

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Estremi del provvedimento

 

DOC:

 

36

Natura dell’atto:

 

Piano programmatico

Titolo breve:

 

Piano programmatico di interventi volti alla razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico.

 

Riferimento normativo:

 

articolo 64, comma 3, decreto legge n. 112 del 2008

Relatore per la

Commissione di merito:

 

Marsilio

Gruppo:

PDL

 

Relazione tecnica:

Non presente

 

 

Assegnazione

 

Alla VII Commissione

ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento

 

 

(termine per l’esame: 21 ottobre 2008)

 

 

Nota di Verifica n. 29

 

 

 

 


PREMESSA

 

Il provvedimento in esame reca il piano programmatico di interventi volti alla razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico, ai sensi dell’articolo 64, comma 3, del decreto-legge 112/2008.

Secondo quanto disposto dal D.L. 112/2008, articolo 64, comma 3, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza Unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 e previo parere delle Commissioni Parlamentari competenti per materia e per le conseguenze di carattere finanziario, predispone, entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del decreto medesimo, un piano programmatico di interventi volti ad una maggiore razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili, che conferiscano una maggiore efficacia ed efficienza al sistema scolastico.

Il comma 6 del medesimo decreto stabilisce che dall'attuazione dei commi 1, 2, 3, e 4 dell’articolo 64 devono derivare per il bilancio dello Stato economie lorde di spesa, non inferiori a 456 milioni di euro per l'anno 2009, a 1.650 milioni di euro per l'anno 2010, 2.538 milioni di euro per l'anno 2011 e a 3.188 milioni di euro a decorrere dall'anno 2012.

Si ricorda che la relazione tecnica allegata al decreto legge afferma che detti obiettivi dovranno realizzarsi nel triennio 2009-2011, mediante l’adozione di un piano triennale (2009-2011) che preveda interventi strutturali finalizzati al conseguimento delle economie indicate al comma 6.

Gli effetti finanziari delle disposizioni indicate venivano così riepilogati:

 

 

Anno scolastico

 

2008/2009

 

2009/2010

 

2010/2011

 

2011/2012

 

2012/2013

Stima alunni

7.768.506

7.768.506

7.768.506

7.768.506

7.768.506

docenti

868.542

826.437

800.877

781.201

 

rapporto

8,94

9,4

9,7

9,94

 

Differenze di rapporto

 

0,45

0,30

0,24

1,0

Differenze annuali

 

-42.105

-25.560

-19.676

 

Riduzioni già previste dalla l.v.

 

-10.000

-10.000

0

 

totale

 

-32.105

-15.560

-19.676

 

Totale nuove riduzioni cumulate

 

-32.105

-47.665

-67.341

 

 

 

 

 

Personale docente

Risparmi per anno scolastico

2009/2010

2010/2011

2011/2012

 

euro

1.015.487.206,81

492.159.677,93

622.337.213,24

 

Risparmi per anno finanziario

2009

2010

2011

2012

euro

338.495.736

1.179.540.433

1.715.092.622

2.129.984.098

 

 

Personale ATA

Organico ATA 2008/2009 (scontato degli effetti della L.F. 2008)

250.000

 

 

 

Riduzione del 17% da conseguire nel triennio 2009/2011

42.500

 

 

 

Riduzione annuale

14.166,667

 

 

 

Retribuzione media pro-capite (con ass. fam.

24.917

 

 

 

ANNI SCOLASTICI

2009/2010

2010/2011

2011/2012

 

Risparmio conseguibile

352.990.833.33

705.981.667

1.058.972.500

 

ANNO FINANZIARIO

2009

2010

2011

2012

Risparmi per a.f.

117.663.611

470.654.444

823.645.278

1.058.972.500

 

(euro)

Riepilogo manovra

2009

2010

2011

2012

Docenti

338.495.736

1.179.540.433

1.715.092.622

2.129.984.098

ATA

117.663.611

470.654.444

823.645.278

1.058.972.500

totale

456.159.347

1.650.194.877

2.538.737.900

3.188.956.598

30% economie destinate alla scuola

 

410.543.412

664.088.565

956.686.979

Totale risparmi al netto delle economie destinate alla scuola

456.159.347

1.239.651.465

1.874.649.335

2.232.269.619

 

 

Il provvedimento è corredato di relazione tecnico-finanziaria non vistata dalla Ragioneria Generale dello Stato.

Si esaminano di seguito i punti del piano che presentano profili di problematicità nonché quelli suscettibili di determinare effetti finanziari.

 

 

VERIFICA DELLE QUANTIFICAZIONI

 

Contenuti del piano programmatico

Il piano programmatico individua nella relativa premessa tre macro aree di intervento:

1.      Revisione degli ordinamenti scolastici;

2.      Riorganizzazione della rete scolastica, ivi compresi i centri territoriali per l’educazione degli adulti e i corsi serali;

3.      Razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane delle scuole.

Viene inoltre riportato un quadro degli interventi.

 

Revisione degli ordinamenti scolastici

Il piano dispone che l’orario obbligatorio delle attività educative della scuola dell’infanzia si svolga anche solamente nella fascia antimeridiana, impiegando una sola unità di personale docente per sezione. Le conseguenti economie di ore e di posti potranno consentire nuove attivazioni e, quindi, l’estensione del servizio.

Il piano stabilisce, inoltre, che nei territori montani, nelle piccole isole e nei piccoli comuni privi di strutture educative per la prima infanzia sarà consentito, ad integrazione del numero delle sezioni che non raggiungono il numero dei bambini stabilito, l’iscrizione alla scuola dell’infanzia di piccoli gruppi di bambini in età compresa tra i due e i tre anni.

Si dispone in proposito che, con apposito intervento normativo, venga reintrodotto l’istituto dell’anticipo di cui alla legge 53/2003 e al d.lgs. 59/2004, nei limiti delle disponibilità finanziarie esistenti.

In materia di scuola primaria, le disposizioni del piano stabiliscono che sia privilegiata l’attivazione delle classi affidate ad un unico docente e funzionanti per un orario di 24 ore settimanali. Le economie derivanti da tale modello didattico, che vengono dichiarate non quantificabili, consentono di ottenere ulteriori risorse che potranno ridurre l’incidenza degli altri interventi.

Viene fatta salva la possibilità di una più ampia articolazione del tempo scuola, tenuto conto della domanda delle famiglie e della dotazione organica assegnata alle scuole, nel rispetto dell’autonomia delle stesse, ovvero:

·        27 ore: corrispondente all’orario di insegnamento di cui al d. lgs. 59/2004, con esclusione delle attività opzionali facoltative;

·        30 ore: comprensive dell’orario opzionale facoltativo e con l’introduzione del maestro prevalente; quest’ultimo nei limiti dell’organico assegnato, integrabile con le risorse disponibili presso le scuole.

Viene prevista un’ulteriore estensione delle ore di lezione pari ad un massimo di 10 ore settimanali, comprensive della mensa.

Il piano prevede inoltre l’affidamento dell’insegnamento della lingua inglese ad un insegnante opportunamente specializzato e prevede, pertanto, un piano di formazione linguistica obbligatoria della durata di 150/200 ore attraverso l’utilizzo di docenti specializzati e di docenti di lingua della scuola secondaria di I grado. I docenti in tal modo formati, saranno preferibilmente impiegati, già dall’anno scolastico 2009/2010, nelle prime due classi della scuola primaria e saranno assistiti da interventi periodici di formazione. Nelle more della conclusione del piano di formazione, in via transitoria e fino all’a.s. 2010/2011, potranno continuare ad essere utilizzati, in caso di carenza di docenti specializzati, docenti specialisti esterni alle classi, per l’intero orario settimanale di docenza previsto dal CCNL.

 

Riorganizzazione della rete scolastica, ivi compresi i centri territoriali per l’educazione degli adulti e i corsi serali

Il piano afferma, tra l’altro, che attualmente circa 700 istituzioni scolastiche autonome hanno una popolazione scolastica inferiore ai minimi previsti dalla fascia in deroga (meno di 300 alunni). All’interno poi della stessa fascia in deroga vi sono oltre 850 istituzioni scolastiche che non hanno titolo, per tipologia di scuola (circoli didattici, scuole medie, istituti superiori), a farne parte, perché per la loro istituzione non è prevista la possibilità di deroga. Alle citate scuole se ne aggiungono altre 1.050 (istituti comprensivi) comprese nella fascia minima, ma non tutte si trovano effettivamente nei territori montani o nelle piccole isole. Si stima che una percentuale di istituzioni scolastiche compresa tra il minimo certo del 15% ed il massimo probabile di 20% non sia legittimato a funzionare come istituzione autonoma. Il piano evidenzia, comunque, che l’intervento di razionalizzazione della rete scolastica sia realizzato gradualmente.

In attesa della conclusione dell’iter di emanazione del Regolamento di cui all’art. 64 del DL 112/2008, l’Amministrazione scolastica offrirà alle regioni ed alle autonomie locali la collaborazione necessaria per dimensionare la rete scolastica nel rispetto delle disposizioni vigenti; ciò tanto con riferimento alle istituzioni scolastiche, che al funzionamento delle sedi di erogazione del servizio.

 

Razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane delle scuole

Il piano prevede, tra l’altro, criteri e parametri per la determinazione degli organici del personale docente e non docente.

In particolare, in relazione alla prima categoria di personale, stabilisce che in virtù del progressivo rafforzamento dell’autonomia delle scuole, l’ottimale utilizzo dell’organico dei docenti potrà essere realizzato secondo criteri di flessibilità che promuovano l’azione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corsi.

Il piano prevede, altresì, la riconduzione a 18 ore di tutte le cattedre di scuola di I e II grado. Stabilisce, inoltre, la revisione degli istituti giuridici che comportano comandi, collocamenti fuori ruolo, utilizzazioni ed altro, onde ridurre l’incidenza della spesa rappresentata dal pagamento dei supplenti in sostituzione.

Quanto al personale ATA, il piano ne prevede una complessiva riduzione nella percentuale del 17%, come stabilito dal DL 112/2008. Tale riduzione sarà attuata mediante la revisione delle tabelle che attualmente determinano l’organico dei vari profili professionali. Dispone, inoltre che, nell’ambito delle risorse finanziarie e di organico come sopra definite, siano promosse iniziative di qualificazione professionale, procedendo anche alla costituzione dell’organico dell’area C.

 

Quadro degli interventi

Il piano riporta quindi un quadro degli interventi che si prevede di effettuare per il conseguimento degli obiettivi di risparmio previsti per il triennio di riferimento di cui all’art. 64 del DL 112/2008 e della Legge finanziaria 2008.

 

Personale docente

Anno scolastico 2009/2010

Aree di intervento

Stima riduzioni

Innalzamento del rapporto alunni/classe dello 0,20

6.000

Determinazione organico scuola primaria con il solo orario obbligatorio

10.000

Riduzione insegnanti specialisti di lingua inglese scuola primaria

4.000

Determinazione organico scuola di I grado con il solo orario obbligatorio e applicazione D.Lgs. 59/2004

10.300

Eliminazione della clausola che salvaguarda la titolarità nella riconduzione delle cattedre a 18 ore di insegnamento

2.000

Riconduzione di tutte le cattedre a 18 ore di insegnamento

5.000

Revisione dei curricoli istitutivi II grado

3.300

Razionalizzazione organico dei corsi serali e dei corsi istruzione adulti

1.500

totale

42.100

 

Anno scolastico 2010/2011

Aree di intervento

Stima riduzioni

Innalzamento del rapporto alunni/classe dello 0,10

3.400

Determinazione organico scuola primaria con il solo orario obbligatorio

4.000

Riduzione insegnanti specialisti di lingua inglese scuola primaria

3.900

Revisione dell’organizzazione e dell’orario del tempo prolungato nella scuola secondaria di I grado

10.600

Revisione dei curricoli istitutivi II grado

3.700

totale

25.600

 

 

Anno scolastico 2011/2012

Aree di intervento

Stima riduzioni

Innalzamento del rapporto alunni/classe dello 0,10

3.400

Riduzione insegnanti specialisti di lingua inglese scuola primaria

3.300

Determinazione organico scuola secondaria di I grado con il solo orario obbligatorio e applicazione D.Lgs. 59/2004

3.000

Revisione dell’organizzazione e dell’orario del tempo prolungato nella scuola secondaria di I grado

3.000

Revisione dei curricoli istitutivi II grado

7.000

Totale

19.700

 

Totale generale: 87.400

 

Personale ATA

-          Riduzione DL 112/2008: 42.500

-          Legge finanziaria 2008: 2.000

-          Totale: 44.500

 

Riduzioni per profilo

D.S.G.A. (Segretari)

700

Assistenti amministrativi

10.452

Assistenti tecnici

3.965

Collaboratori scolastici

29.076

Altri profili

307

Totale

44.500

 

 

La relazione tecnico-finanziaria, dopo aver confermato le riduzioni previste dalla legge finanziaria 2008 ed aver affermato che gli obiettivi attesi sono quelli indicati nella relazione tecnica allegata al dl 112/2008, riporta l’incidenza, nel triennio, degli interventi e delle misure previsti.

 

Personale docente

 

1)      Innalzamento del rapporto alunni/classe dello0,40: la relazione afferma che l’intervento produrrà, al termine del triennio, una riduzione di 12.800 unità di personale di cui 6000 nel 2009, 3400 nel 2010 e 3400 nel 2011. La modifica dei parametri, con riferimento all’organico di fatto dell’a.s. 2007/2008, determina la seguente riduzione, suddivisa per i diversi gradi di istruzione:

 

 

Primaria

I grado

II grado

Totali

Numero alunni

2.579.938

1.625.651

2.570.010

6.775.599

Numero classi

138.056

77.511

119.051

334.618

Rapporto alunni/classi

18,69

20,97

21,59

 

Nuovo rapporto alunni/classi

19,09

21,37

21,99

 

Classi in meno

2.902

1.545

2.401

6.757

Posti in meno

4.867

2.840

5.093

12.800

 

2)      Determinazione dell’organico della scuola primaria. Tenendo conto del solo orario obbligatorio, la relazione afferma che il totale di 13.000[1] posti è dato dalla differenza tra l’attuale orario di lezioni nel tempo normale (30 ore) e quello previsto dal d.lgs. 59/2004 e da quello previsto dal piano programmatico in esame di 27 ore settimanali: nel primo anno la riduzione ammonterà a 10.000 posti. Un’ulteriore riduzione per assestamento del sistema si raggiungerà nel secondo anno e riguarderà ulteriori 4.000 posti. La ripartizione dell’intervento in due tranches si rende necessaria per valutarne gli esiti ed attivare eventuali misure correttive. L’operazione di riduzione riguarda solo le classi a tempo normale, considerato che per quelle a tempo pieno sono previsti due docenti.

 

Classi a tempo normale O.D. 2008/09

Ore in meno per classe

Orario di servizio dei docenti

Posti in meno

102.694

3

22

14.003

 

 

3)      Graduale eliminazione dei posti di specialista di lingua inglese nella scuola primaria: la relazione afferma che al fine di affidare l’insegnamento della lingua inglese all’insegnante della classe, opportunamente specializzato, sarà previsto un piano di formazione linguistica obbligatoria della durata complessiva di 150/200 ore attraverso il parziale utilizzo degli stanziamenti già iscritti in bilancio per le attività di formazione a favore dei docenti. Si prevede di ridurre, nel triennio, le seguenti unità di specialista: 4.000 unità nel primo anno, 3.900 nel secondo anno e 3.300 unità nel terzo anno.

 

4)      Determinazione dell’organico della scuola di I grado secondo i parametri previsti dal d.lgs. 59/2004 e tenendo conto del solo orario obbligatorio. A tale riguardo, la relazione afferma che il totale di 13.300 posti è dato dalla differenza tra l’attuale orario di lezione relativo al tempo normale (attualmente fino a 33 ore con l’introduzione della seconda lingua comunitaria e classi bilingue) e quello previsto dal d.lgs. 59/2004 e dal piano programmatico in esame di 29 ore settimanali, nonché dall’eliminazione delle 3 ore a disposizione attualmente presenti in una delle due cattedre di lettere di ogni corso. Nel primo anno si avrà una riduzione di 10.300 posti, cui va aggiunta un’ulteriore riduzione di 3.000 unità. La riduzione riguarda solo le classi a tempo normale, considerato che per quelle a tempo prolungato è prevista una diversa articolazione.

 

Classi a tempo normale O.D. 2008/09

Ore in meno per classe

Orario di servizio dei docenti

Posti in meno

57.659

3

18

9.600

Cattedre di lettere a tempo normale nei corsi completi

Ore in meno sulla metà delle cattedre

Orario di servizio dei docenti

Posti in meno

32.400

3

18

2.700

 

Classi con bilinguismo

Ore in meno per classe

Orario di servizio dei docenti

Posti in meno

18.000

1

18

1.000

Totale generale:  13.300

 

La relazione prosegue affermando che, nell’ambito della revisione degli ordinamenti scolastici, è prevista anche la ridefinizione dell’organizzazione e dei quadri orario del tempo prolungato, che saranno fissati in un orario massimo di 36 ore per insegnamenti e attività, superando il sistema delle compresenze. La revisione comporta una riduzione complessiva di 13.600 posti, di cui 10.600 nel primo anno e 3.000 nel secondo.

 

Classi a tempo prolungato O.D. 2008/09

Ore risparmiate per classe

Orario di servizio dei docenti

Posti in meno

19.600

9

18

9.800

 

Classi a tempo prolungato ricondotte a tempo normale

Ore risparmiate per classe (da 45 a 29)

Orario di servizio dei docenti

Posti in meno

4.275

16

18

3.800

Totale generale:  13.600

 

5)      Eliminazione della clausola di salvaguardia della titolarità della cattedra prevista dall’art. 35 della legge 289/2002 (legge finanziaria 2003): a fronte dell’eliminazione di tale clausola, la relazione stima di recuperare circa 2.000 posti di personale in esubero.

 

6)      Riconduzione di tutte le cattedre dell’istruzione secondaria a 18 ore di insegnamento: a tale proposito la relazione afferma che dopo la definizione dell’organico relativo all’a.s. 2008/09 residuano ancora classi di concorso da ricondurre a 18 ore, con un’economia di oltre 5.000 posti.

 

7)      Revisione dei curricoli e dell’orario settimanale di lezione degli istituti di II grado: la relazione stima una riduzione di 3 ore settimanali di lezione corrispondenti a complessivi 14.000 posti. Tale riduzione riguarderà 83.600 classi con una riduzione, nel triennio, pari a 3.800 posti nel primo anno, 3.200 nel secondo e 7.000 a regime, nel terzo anno.

 

8)      Razionalizzazione dell’organico dei corsi serali e dei corsi per l’istruzione degli adulti: la relazione stima una riduzione di 1.500 posti correlata all’attivazione delle classi di detti corsi non più sulla base del numero degli iscritti, ma con riferimento alla serie storica degli scrutinati e con l’utilizzo del docente di tali corsi in soprannumero, esclusivamente in attività di insegnamento anche in orario antimeridiano.

 

9)      Graduale innalzamento del rapporto docente/alunni disabili, ai sensi della legge 244/2007: la relazione non reca alcuna riduzione del numero dei docenti di sostegno.

 

Personale ATA

 

La relazione tecnicariporta inoltre una tabella (alla quale si rimanda) recante la distribuzione a livello regionale delle riduzioni che verranno operate nel triennio - comprese quelle, pari a 2.000 unità, ancora da effettuare in applicazione della legge finanziaria per il 2008 - dalla quale si evince che, al termine del triennio, la riduzione complessiva del personale ATA ammonterà a 44.500 unità, di cui 42.500 per effetto delle previsioni in esame.

 

Al riguardo, appare opportuno acquisire taluni chiarimenti relativi sia alle indicazioni della relazione tecnico-finanziaria, sia alle previsioni del piano che non trovano corrispondenza nelle indicazioni della predetta relazione.

In merito alla relazione tecnico-finanziaria si osserva preliminarmente che i dati forniti in relazione ai punti 1) (innalzamento del rapporto alunni/classe), 2) (determinazione dell’organico della scuola primaria), 3) (graduale eliminazione dei posti di specialista di lingua inglese nella scuola primaria) e 4) (determinazione dell’organico della scuola di I grado), sono volti ad indicare la modalità di calcolo numerico delle riduzioni da disporre nei diversi ambiti, alle quali sono collegati effetti di risparmio. Sarebbe peraltro opportuno acquisire ulteriori elementi in merito ai criteri applicativi volti a consentire l’effettivo conseguimento dei risparmi stimati.

Riguardo alle singole parti della relazione tecnico-finanziaria, si osserva inoltre quanto segue.

In merito al punto 2), andrebbero forniti chiarimenti circa il dato di 14.003 riduzioni stimate, tenuto conto che questo sembrerebbe basarsi sull’ipotesi che tutte le classi a tempo normale vengano ricondotte ad un orario di 24 ore settimanali, mentre il piano prevede che potrà essere realizzato anche un tempo scuola di 27 e 30 ore.

Riguardo al punto 3) della relazione, che prevede una riduzione complessiva di 11.200 unità di personale a seguito della graduale eliminazione dei posti di specialista di lingua inglese nella scuola primaria, il dato relativo alle riduzioni previste andrebbe suffragato da elementi di maggior dettaglio quanto al numero degli attuali docenti di lingua, tenuto conto che, in virtù dell’autonomia didattica riconosciuta alle scuole, diversi docenti (titolari di altre cattedre) potrebbero al momento essere già utilizzati per l’insegnamento della lingua inglese.

Anche in relazione alle riduzioni correlate alla ridefinizione dell’organizzazione e dei quadri orario nelle scuole di I grado e alla riconduzione di tutte le cattedre dell’istruzione secondaria a 18 ore (punto 6 della R.T.), andrebbero chiariti i calcoli sottesi ai tagli di personale prefigurati.

Si segnala, peraltro, riguardo al punto 7), che le modulazioni delle riduzioni nel I e II anno (rispettivamente 3.800 e 3.200 posti) riportate nella relazione tecnico-finanziaria non coincidono con quelle indicate nel “quadro di interventi” che indica, rispettivamente, 3.700 e 3.300 posti: la differenza non incide peraltro sul totale complessivo.

Infine, viene indicato come obiettivo il conseguimento di un rapporto complessivo alunni/classe pari a 0,40; peraltro, il d.l. 112/2008 condizionava il conseguimento dei risparmi al raggiungimento di un rapporto alunni-docenti pari a 1. Andrebbero, quindi, forniti chiarimenti sul raccordo tra i due parametri.

Nella tabella relativa all’innalzamento del rapporto alunni/classe i dati riportati evidenziano lievi scostamenti rispetto a quelli indicati in recenti pubblicazioni del Ministero dell’Istruzione in relazione ai dati per l’anno scolastico 2008/2009[2].

 

In merito ad ulteriori previsioni del piano, che non trovano corrispondenza nella relazione tecnico-finanziaria, ma sono anch’esse funzionali al raggiungimento dei risparmi ipotizzati, si fa presente quanto segue.

In particolare, con riferimento alle previsioni relative alla scuola dell’infanzia, andrebbe chiarito cosa si intende per “nuove attivazioni” ed “estensione del servizio”, attivabili in virtù dell’economia di ore derivante dalla diversa articolazione dell’orario delle attività educative, posto che la norma e la relazione tecnica non forniscono elementi al riguardo e che le iniziative in questione potrebbero configurarsi come potenzialmente onerose.

Sempre in merito alla scuola dell’infanzia, le disposizioni prevedono la reintroduzione, con apposito intervento normativo e nei limiti delle disponibilità finanziarie esistenti, dell’istituto dell’anticipo previsto dal decreto legislativo 59/2004 e successivamente abrogato dal comma 630 dell'art. 1, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

Posto che l’istituto sarà definito da successive disposizioni, va comunque segnalato che la configurazione di un diritto all’anticipo non sembrerebbe, in linea di principio riconducibile ad un limite di spesa.

In merito, invece, alle previsioni del piano concernenti la scuola primaria, si rileva che vengono collegate economie, considerate non quantificabili, al modello didattico basato su classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con un orario di 24 ore settimanali.

Si ricorda, a tale proposito, che alla previsione contenuta nell’articolo 8 del d.l. 137/2008, in fase di conversione al Senato, vengono correlati oneri aggiuntivi, con riferimento all’allungamento dell’orario di docenza che passerebbe da 22 a 24 ore.

Si osserva inoltre che andrebbero meglio dettagliati i criteri in base ai quali viene mantenuta la previsione della possibilità di un tempo scuola articolato su 27, 30 e 40 ore settimanali a fronte di un’articolazione in 24 ore settimanali che deve essere privilegiata e dalla quale conseguono delle economie.

Con riferimento alla formazione linguistica obbligatoria prevista dal piano per i docenti della scuola primaria, sembrerebbe opportuno acquisire indicazioni in ordine alle spese derivanti da tale previsione, anche al fine di valutarne la compatibilità rispetto alle risorse disponibili in bilancio, preordinate alla formazione dei docenti, al cui utilizzo la relazione tecnica rinvia.

Si osserva, altresì, che andrebbe chiarita meglio la portata finanziaria della revisione degli istituti giuridici comportanti comandi, collocamenti fuori ruolo e utilizzazioni diverse del personale, posto che tale previsione non viene corredata di dati numerici dai quali sia possibile evincere i risparmi ad essa correlati.

Quanto infine alle riduzioni di personale ATA, il piano prevede che si proceda alla “costituzione dell’organico dell’area C, nell’ambito delle risorse finanziarie e di organico come sopra definite”; sarebbe peraltro utile indicare l’entità delle risorse in questione e fornire una quantificazione dell’onere derivante dalla previsione medesima.

 

 

 

 



[1] Rectius: 14.000, come indicato sia nel quadro degli interventi sia di seguito nella stessa RT.

[2] Crr. Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - “Sedi alunni, classi, dotazioni organiche del personale della scuola statale – a.s. 2008/2009” – settembre 2008.