Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera
Titolo: La realizzazione delle opere infrastrutturali in Francia, Germania e Regno Unito. Aspetti normativi e partecipazione dei cittadini al processo decisionale
Serie: Materiali di legislazione comparata    Numero: 27
Data: 11/05/2012
Descrittori:
DIRITTO COMPARATO   FRANCIA
GERMANIA   GRAN BRETAGNA
OPERE PUBBLICHE     

 


Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

 

 
LEGISLAZIONE STRANIERA

 

Materiali di legislazione comparata

 

 

 

La realizzazione delle opere infrastrutturali

in Francia, Germania e Regno Unito

 

Aspetti normativi e partecipazione dei

cittadini al processo decisionale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

N. 27 - Maggio 2012


 

 

 

Servizio responsabile:

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File:MLC16027



Schede di sintesi

 


Dai Grandi Progetti del 2003 allo Schma national des infrastructures de transport (SNIT)

I grandi progetti pubblici di interesse nazionale - che comprendono, in particolare, le infrastrutture di trasporto, ma anche i sistemi informatici, le telecomunicazioni, i grandi progetti immobiliari - costituiscono da sempre una sfida strategicamente importante per leconomia di un Paese.

Anche la Francia ha avviato importanti investimenti pubblici in progetti di infrastrutture destinati a stimolare lo sviluppo economico del Paese, a sostenere leconomia reale e a rinnovare profondamente il territorio francese, a seconda della congiuntura economica nazionale e internazionale del momento nel quale sono stati decisi.

A rapido riepilogo delle principali decisioni strategiche sui grandi investimenti adottate in Francia nellultimo decennio, in particolare nel settore delle infrastrutture di trasporto, si ricorda lapprovazione, il 18 dicembre 2003, del programma pluriennale (2004-2025) da parte del Comit interministriel pour l'amnagement et le dveloppement du territoire - CIADT[1], che ha consentito il varo di 50 Grandi Progetti di sistemazione del territorio relativi a grandi infrastrutture di trasporto, progetti urbani, poli di ricerca e di sviluppo economico. I Grandi Progetti hanno costituito un elemento essenziale di accompagnamento della crescita economica e delloccupazione in Francia negli ultimi anni[2].

Successivamente, il 14 settembre 2004 il CIADT ha lanciato una nuova strategia industriale, basata sullo sviluppo di poli di competitivit (ples de comptitivit) e tra il 2005 e il 2007 stata approvata la creazione di 71 poli di competitivit[3].

Nellottobre 2005 il Governo francese ha continuato sulla scia delle linee programmatiche del 2003 e, oltre a creare una Dlgation interministrielle lamnagement et la comptitivit des territoires (DIACT)[4], ha deciso: di continuare nellattuazione dei poli di competitivit; di accelerare o lanciare altri grandi progetti dinfrastrutture, 94 progetti principali in tutto, tra i quali tre linee ad alta velocit - TGV Rhin-Rhne, TGV Est Europen, TGV Perpignan-Figueras - avviate simultaneamente nel 2006 e lautostrada Bordeaux-Pau, oltre ai trasporti collettivi urbani nellle-de-France e nelle metropoli di provincia; di rivolgersi al finanziamento pubblico e privato (per 21 progetti) attraverso il sistema della concessione di servizio pubblico e lo strumento del contratto di partenariato pubblico-privato[5].

A dicembre 2008, per far fronte a livello nazionale alla grave crisi economicofinanziaria mondiale iniziata con il fallimento della Lehman Brothers, la Francia ha lanciato limpegnativo Plan de Relance de lconomie per lattuazione del quale sono stati stanziati complessivamente 26 miliardi di euro. Nellambito del Plan, strumento strategico economico valevole per i successivi due anni (2009-2010), alle infrastrutture di trasporto sono stati destinati 870 milioni di euro, ripartiti tra le infrastrutture su strada (400 milioni), per la conservazione delle reti nazionali e la modernizzazione degli itinerari delle reti stradali nazionali, le infrastrutture ferroviarie (300 milioni), finalizzate a migliorare la rete e accelerare lo sviluppo soprattutto delle linee ad alta velocit (LGV Est-Europa, Sud-Europa-Atlantico, etc.), e le infrastrutture fluviali e portuali (170 milioni), come il progetto di canale di grande portata Senna Nord Europa, che favorisce il trasporto fluviale quale modalit alternativa al trasporto su strada, perfettamente in linea con gli obiettivi del Grenelle dellambiente.

Nel 2010, visto il protrarsi della crisi internazionale e la sua estensione ai debiti sovrani e tenuto conto delle scarse risorse finanziarie da dedicare alle grandi politiche dinvestimento, il Governo si concentrato sulla definizione delle priorit strategiche dei futuri grandi investimenti pubblici dello Stato francese (gli Investissements davenir[6]) per lo sviluppo delleconomia del Paese. E stato cos lanciato un programma dinvestimenti per 35 miliardi di euro, con apertura di crediti supplementari di equivalente importo sul Bilancio dello Stato. Quattro le aree prioritarie individuate dalla legge: listruzione superiore, la formazione, la ricerca e linnovazione tecnologica (19 miliardi di euro); lindustria e le PMI (6,5 miliardi di euro); le misure verdi collegate allo sviluppo sostenibile (5 miliardi di euro) e leconomia digitale (4,5 miliardi di euro)[7].

Infine, per quanto concerne le pi recenti proposte programmatiche nel settore delle infrastrutture di trasporto, il Governo in carica ha presentato a ottobre 2011 il primo progetto di Schma national des infrastructures de transport (SNIT)[8], uno strumento nato dal Grenelle per lambiente[9] e destinato a definire la politica francese per le infrastrutture dei trasporti per i prossimi 20-30 anni. In un documento unico sono state riunite, in una prospettiva di lungo termine, le iniziative per ottimizzare le reti esistenti, ma anche i progetti di sviluppo e di modernizzazione delle infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali, fluviali e aeree francesi insieme alla definizione degli obiettivi da raggiungere in materia di ambiente. Il metodo dello Schema complessivo peraltro riserva anche ampio spazio alla concertazione (cfr. infra).

Lo Schma proposto dal Governo costituisce una revisione delle priorit programmatiche in materia di gestione e sviluppo del territorio, definite nel programma pluriennale approvato a dicembre 2003. Per la realizzazione dello SNIT previsto un costo di 245 miliardi di euro, dei quali 105 miliardi destinati a ottimizzare lesistente e 140 miliardi dedicati al finanziamento dello sviluppo di nuove infrastrutture.

Il progetto di schema, sul quale si gi espresso con un parere il Comitato economico, sociale e ambientale (CESE) il 28 febbraio 2012, sar esaminato nei prossimi mesi dal Parlamento francese.

Le procedure di valutazione per la scelta degli investimenti

In Francia la nozione di grande progetto dinvestimento pubblico corrisponde a progetti per i quali la posta in gioco e la complessit della relativa attuazione sono tali da rendere necessaria una valutazione preliminare ed un processo decisionale strutturato ai fini di una scelta oculata, in ragione del livello gi elevato di strutture esistenti e della scarsit di fondi pubblici rispetto alla quantit di possibili nuovi progetti.

Non esiste ancora in Francia, a differenza di altre esperienze quali il Regno Unito, lAustralia o la stessa Unione europea, un metodo unificato di valutazione dei grandi progetti e nessun ministero dispone tuttora di una metodologia unica per linsieme dei suoi progetti dinvestimento[10].

La valutazione dei grandi progetti comprende diversi tipi di valutazione: socio-economica, di fattibilit finanziaria, di impatto ambientale.

Un obbligo di valutazione dei costi socio-economici[11], introdotto per la prima volta dalla Loi dorientation des transports intrieurs (c.d. Loi Loti) del 31 dicembre 1982 nel settore delle infrastrutture di trasporto, posto sui progetti di ammontare superiore a 83 milioni di euro[12] o che presentino determinate caratteristiche (ad es., le strade a scorrimento veloce, a due corsie per ciascuna carreggiata, di lunghezza superiore ai 25 km.). La pratica del calcolo socio-economico stata successivamente estesa anche ad altri grandi progetti infrastrutturali di natura diversa. Tali valutazioni preliminari sono elaborate sulla base di una metodologia comune, definita per linsieme dei progetti infrastrutturali dello Stato dallIstruzionequadro ministeriale del 2004, aggiornata nel 2005[13] e utilizzata dal Ministre de lcologie, de lnergie, du Dveloppement durable et de lAmnagement du territoire (precedente denominazione dellattuale MEDDTL).

E necessario un lavoro interministeriale per definire gli strumenti applicabili ad ogni categoria di progetto e lo Stato dispone di diverse strutture di valutazione nelle sue amministrazioni, le cui competenze sono particolarmente riconosciute in materia di valutazione socio-economica[14].

Negli anni pi recenti linsufficienza delle procedure e delle modalit delle valutazioni socio-economiche[15] stata pi volte sottolineata nellambito della Rvision Gnrale des Politiques publiques (RGPP), programma di modernizzazione dellazione dello Stato lanciato nel giugno 2007[16], ed una particolare attenzione dedicata nel quadro della RGPP al miglioramento delle procedure di valutazione, selezione e seguito dei grandi investimenti pubblici, ai fini della governance dei grandi progetti. Il Conseil de modernisation des politiques publiques (CMPP) del 30 giugno 2010 ha affermato la volont dello Stato di mettere a punto una metodologia ed un processo di decisione per gli investimenti statali e di rafforzare il ruolo della valutazione preliminare nel processo di decisione degli investimenti pubblici[17].

Il successivo CMPP del 9 marzo 2011 ha riconosciuto i progressi ottenuti nelle modalit di selezione degli investimenti. In particolare il Grenelle de lenvironnement e le due leggi relative alla sua attuazione[18] hanno determinato miglioramenti importanti nel campo della valutazione, soprattutto per quanto riguarda lobbligo di valutare ogni decisione pubblica sotto il profilo della sua incidenza sullambiente. Inoltre la creazione nel 2007 di un Ministero per lo sviluppo sostenibile (lattuale MEDDTL) e del Commissariato generale per lo sviluppo sostenibile (Commissariat gnral au dveloppement durable) hanno mirato, tra laltro, a diffondere una maggiore considerazione dello sviluppo sostenibile nelle grandi decisioni dello Stato, quali quelle relative ai grandi progetti dinvestimento pubblico.

Lo sforzo di miglioramento delle procedure di valutazione dei nuovi grandi progetti ha portato, per lattuazione del pi recente programma di investimenti pubblici, gli Investissements davenir[19], allattivazione nel 2010 di una procedura di selezione specifica dei progetti con valutazione scientifica sistematica dei progetti da parte di esperti, proposta di una lista di progetti allinterno di un comit de pilotage interministeriale e successiva decisione del Primo Ministro - e alla creazione del Commissariat gnral linvestissement (CGI) incaricato di guidare il lavoro interministeriale, preparare le decisioni del Governo e vigilare sulla governance dellattuazione del programma.

Anche per il settore strategico dei sistemi dinformazione stata creata la Direction interministrielle des systmes dinformation et de communication (DISIC) con lobiettivo di migliorare le decisioni in materia di investimenti nel settore, strategicamente importanti per lo Stato e per i suoi operatori sotto i profili finanziario e organizzativo. La DISIC sar dotata di strumenti dazione concreti, compresi poteri di alerte, raccomandazione e indagine, per consentire alla struttura di favorire o garantire la sicurezza di ogni operazione che comporti vantaggi e/o rischi per lo Stato.

 

Il dibattito pubblico

In Francia i grandi progetti infrastrutturali di portata nazionale (oltre 1,9 milioni di euro) con unincidenza rilevante sullambiente o sulla gestione del territorio[20] devono essere oggetto, prima ancora di eventuali procedure di valutazione dimpatto ambientale e di ogni inchiesta pubblica, di una particolare forma strutturata di concertazione pubblica[21], la procedura di dibattito pubblico, (Code de lEnvironnement, articoli da L121-1 a L121-2 , da L121-3 a L121-7 e da L121-8 a L121-15). Sono disciplinate anche altre modalit di concertazione preliminari allinchiesta pubblica (Code de lEnvironnement, art. L 121-16).

La procedura del dibattito pubblico, introdotta nellordinamento francese con la c.d. Loi Barnier del 1995[22], interviene a monte del processo decisionale di un progetto e si pone in un momento temporale dellelaborazione in cui il progetto pu ancora essere modificato, del tutto o in parte.

Il dbat public ha lobiettivo di legittimare democraticamente la decisione successiva e permette al matre douvrage o allente proponente di informare la popolazione e i soggetti interessati sul progetto, ascoltare e ricevere informazioni e suggerimenti su tutti gli aspetti del progetto, aggiungere maggiore chiarezza e nuovi spunti al fine di identificare gli attori da coinvolgere nelle successive fasi della concertazione e gli elementi chiave per eventuali modifiche, sospensioni o ritiro del progetto.

Unautorit amministrativa indipendente, la Commission nationale du dbat public (CNDP), ha il compito di decidere sullopportunit di organizzare il dibattito pubblico [23] su parere dei ministri competenti. La CNDP[24] ha anche il compito di vigilare sulla partecipazione del pubblico al processo di elaborazione di tutti i progetti di gestione o di infrastrutture dinteresse nazionale, che presentino implicazioni socio-economiche o abbiano impatti significativi sullambiente o sulla gestione del territorio (Code de lEnvironnement, art. L 121-1).

La CNDP ha competenza su tutti i progetti di opere infrastrutturali o di gestione dello Stato, delle collettivit territoriali e degli enti pubblici, ma anche dei soggetti privati che per natura, caratteristiche o costo stimato (prvisionnel) rispondano a criteri determinati o eccedano determinate soglie fissate con decreto, previo parere del Consiglio di Stato (Code de lEnvironnement, art. L 121-8). Per ogni categoria di grandi opere, sono previste due soglie di rilevanza e particolari criteri a seconda dei quali la richiesta alla CNDP per lavvio del dibattito pubblico obbligatoria o meno (cfr. tabella alla fine del presente paragrafo).

La Loi n. 2010-788 (c.d. Loi Grenelle 2) ha inoltre previsto che la CNDP possa essere investita dai ministri competenti dellesame di politiche, piani e programmi di interesse nazionale suscettibili di avere unincidenza rilevante in materia di ambiente, sviluppo sostenibile o gestione del territorio (Code de lEnvironnement, art. L121-10).

Per i progetti per i quali lavvio della procedura del dibattito pubblico obbligatorio, la CNDP valuta un eventuale dibattito su richiesta del matre douvrage o dallente pubblico responsabile del progetto che presenta un dossier (dossier de saisine) nel quale vengono esposti gli obiettivi e le principali caratteristiche del progetto, ma anche le sue implicazioni socio-economiche, il relativo costo stimato e lindividuazione degli impatti significativi del progetto sullambiente o la gestione del territorio.

I progetti per i quali lavvio della procedura del dibattito pubblico non obbligatorio, ma i cui costi previsti siano comunque superiori a determinate soglie minime (seuils planchers)[25], devono comunque essere resi pubblici dal matre douvrage o dallente pubblico responsabile. Entro due mesi dal momento in cui il progetto pubblico, lapertura di un dibattito pu essere richiesta alla CNDP dallo stesso matre douvrage o dallente pubblico responsabile, ovvero, in alternativa, da dieci parlamentari, da una o pi collettivit territoriali o da unassociazione ambientalista registrata che operi a livello nazionale.

Valutata lopportunit di un dibattito pubblico, la CNDP potr decidere se organizzare essa stessa un dibattito pubblico o affidarne lorganizzazione allo stesso matre douvrage o allente pubblico responsabile del progetto, vigilando sul corretto svolgimento del dibattito oppure, qualora non si renda necessario un vero e proprio dibattito, raccomandare al matre douvrage di organizzare altre forme di concertazione dando indicazioni sulle relative modalit di attuazione[26].

La Loi n. 2002-276 sulla democrazia di prossimit ha sistematizzato le diverse fasi del dibattito pubblico ed ha previsto anche il contingentamento dei tempi massimi per ogni tappa. Il tempo complessivo per lorganizzazione e lo svolgimento di un dibattito pubblico di circa un anno.

Dalla data di apertura - pubblicata insieme al calendario dei lavori - il dibattito pubblico deve concludersi entro quattro mesi; tale periodo pu essere prolungato dalla CNDP per altri due mesi al massimo con decisione motivata.

Il principale strumento dinformazione per le discussioni il Dossier del dibattito, preparato dallo stesso matre douvrage entro i sei mesi successivi dalla decisione motivata della CNDP di avviare il dibattito[27]. Altri strumenti dinformazione del pubblico sono forniti attraverso il sito internet del Dbat Public e il bollettino del dibattito, di norma una newsletter informativa sul dibattito in corso[28].

Dopo la chiusura del dibattito la CNDP pubblica un resoconto (compte-rendu) e il bilancio (bilan) del Presidente della Commissione, contenente le valutazioni e gli insegnamenti derivati dal dibattito[29].

Per quanto riguarda il seguito del dibattito, il matre douvrage o lamministrazione pubblica responsabile della grande opera, nei tre mesi successivi alla pubblicazione del bilancio conclusivo, decide[30] se proseguire o meno nel progetto e a quali condizioni, precisando le eventuali modifiche apportate e indicando le misure che ritenga necessario mettere a punto per rispondere agli insegnamenti derivati dal dibattito pubblico.

La CNDP vigila sul rispetto dellinformazione del pubblico anche durante la realizzazione dei progetti dei quali sia stata investita (Code de lEnvironnement, art. L 121-1)[31], grazie allobbligo, aggiunto dalla recente Loi n. 2010-788 a carico del matre douvrage o dellente responsabile del progetto, di informare la CNDP, durante la fase successiva al dibattito pubblico fino allenqute publique, circa le modalit dinformazione del pubblico adottate e le modifiche migliorative del progetto (Code de lEnvironnement, art. L 121-13-1), con la prevista possibilit di richiedere la nomina di un garante per la concertazione successiva al dibattito pubblico.

Nei cinque anni successivi alla concertazione e alle valutazioni dimpatto ambientale potr essere avviata uninchiesta pubblica (enqute publique), sempre a carico del matre douvrage o dellente proponente, che risponde anchessa ad esigenze di informazione ambientale del grande pubblico sul progetto prima dellapprovazione definitiva (Code de lEnvironnement, articoli da L123-1 a L123-3 e da L123-4 a L123-16) [32]. Tuttavia, a differenza del dibattito pubblico, nellinchiesta pubblica il progetto non pu subire modifiche significative senza dare luogo ad una nuova procedura di enqute publique e il proponente pu in ogni caso decidere di non tener conto delle conclusioni dellenqute[33].

 


Categorie di opere per le quali pu essere aperto un dibattito pubblico

(Code de lEnvironnement, artt. L121-8 e R121-2)

 

 

Richiesta obbligatoria alla CNDP per lavvio della procedura (art. 121-8-I)

Pubblicazione del progetto e richiesta non obbligatoria alla CNDP per lavvio della procedura (art. 121-8-II)

CATEGORIE DI OPERE

SOGLIE E CRITERI

SOGLIE E CRITERI

a) creazione di autostrade, strade express o strade 2x2 o a pi carreggiate separate

b) allargamento di una strada esistente a 2 o 3 corsie a carreggiate separate

c) creazione di linee ferroviarie

d) creazione di vie navigabili o messe a punto di grandi dimensioni di canali navigabili esistenti

Costo del progetto superiore a 300 milioni di euro o lunghezza del progetto superiore a 40 Km

Costo del progetto pari a 150 milioni di euro o comunque inferiore a 300 milioni di euro o lunghezza del progetto tra 20 Km e 40 KM

Creazione o estensione di infrastrutture o piste daeroporto

Aerodromo di categoria A e costo del progetto superiore a 100 milioni di euro

Aerodromo di categoria A e costo del progetto tra 35 milioni di euro e 100 milioni di euro

Creazione o estensione di infrastrutture portuali

Costo del progetto superiore a 150 milioni di euro o superficie del progetto superiore a 200 ettari

Costo tra 75 e 150 milioni di euro o superficie tra 100 e 200 ettari

Creazione di linee elettriche

Linee di tensione superiori o uguali a 400 Kv e di una lunghezza superiore a 10 KM

Linee di tensione uguali o superiori a 200 Kw fino a 400 Kw e di una lunghezza massima inferiore a 10 Km

Creazione di gasdotti

Gasdotti di diametro superiore o uguale a 600 mm e di lunghezza superiore a 200 Km

Gasdotti di diametro fino a 600 mm e di lunghezza inferiore a 200 Km

Creazione di uninstallazione nucleare di base

Nuovo sito di produzione nucleare nuovo sito di produzione diversa dallelettronucleare corrispondente ad un investimento di costo superiore a 300 milioni di euro

Nuovo sito di produzione nucleare nuovo sito di produzione diversa dallelettronucleare corrispondente ad un investimento di costo superiore a 150 milioni di euro

Creazione di dighe idroelettriche o di dighe-serbatoi

Volume superiore a 20 metri cubi

Volume tra 10 M e 20 M di metri cubi

Trasferimento di acque di bacino (ad eccezione di acque navigabili)

Portata superiore o uguale ad un metro cubo al secondo

Portata uguale ad un mezzo metro cubo al secondo o inferiore

Impianti, culturali, sportivi, scientifici, turistici

Costo degli edifici e delle infrastrutture superiori a 300 milioni di Euro

Costo degli edifici e delle infrastrutture tra 150 e 300 milioni di Euro

Impianti industriali

Costo degli edifici e delle infrastrutture superiori a 300 milioni di Euro

Costo degli edifici e delle infrastrutture tra 150 e 300 milioni di Euro

 

La compatibilit ambientale

Le procedure di valutazione della compatibilit ambientale delle grandi opere in fase di progettazione sono condizionate e stimolate dallUnione europea, in conseguenza delle direttive UE sulla valutazione ambientale dei grandi progetti (direttiva 85/337/CEE) e dei documenti urbanistici (direttiva 2001/42/CE) .

Le due direttive europee, recepite nellordinamento francese[34], hanno definito il quadro e le modalit della valutazione ex ante di progetti e opere, piani e programmi per quanto riguarda il loro impatto sullambiente in senso ampio[35].

La valutazione ambientale del progetto deve essere sottoposta al parere delle autorit con specifiche responsabilit in materia di ambiente e le informazioni corrispondenti devono essere messe a disposizione del pubblico ad uno stadio iniziale del processo di elaborazione della decisione.

La Convenzione dAarhus[36], la Carta dellambiente - documento di rango costituzionale[37] che prescrive lobbligo per tutte le politiche pubbliche di promuovere uno sviluppo sostenibile e di conciliare la protezione e la valorizzazione dellambiente con lo sviluppo economico e il progresso sociale - e le recenti Lois Grenelle 1 e 2 sono tutte norme in armonia con il dispositivo europeo. In particolare entrano nella valutazione ambientale del progetto i profili riguardanti la conservazione del clima e della biodiversit, generalmente presi in considerazione in modo sbagliato o insufficiente dalle normali valutazioni socio-economiche.

Lo studio dimpatto uno strumento di valutazione ambientale che si applica a lavori e progetti di infrastrutture e di gestione del territorio. Lo studio interviene anchesso a monte della procedura di lancio di un grande progetto, potendone in tal modo condizionare la realizzazione, in modo ancor pi marcato dopo il rafforzamento del dispositivo di valutazione ambientale introdotto nel 2010 con la Loi Grenelle 2. E prevista una procedura analoga per piani e programmi di sistemazione e gestione del territorio con incidenza rilevante sullambiente.

Lobiettivo di uno studio dimpatto per determinati progetti quello di eliminare, ridurre o, se possibile, compensare le conseguenze dannose sullambiente. Gli studi dimpatto sono disciplinati dal Code de lenvironnement, articoli da L122-1 a L122-3-5 e da R122-1 R122-16.

La realizzazione di uno studio dimpatto obbligatoria per determinati progetti, in sostanza quelli previsti dallart. R122-8, comma II ed i progetti il cui costo finanziario superi 1.900 000 euro se non figurano nelle tabelle degli articoli R122-6 e R122-7.

La c.d. Loi Grenelle 2 relativa allimpegno nazionale per lambiente ha aumentato in modo significativo gli studi dimpatto.

Per determinare quali siano i progetti sottoposti agli studi dimpatto sono previsti attualmente due casi di specie (Code de lEnvironnement, art. L122-1):

        i progetti sottoposti a studio dimpatto in base a determinate soglie e criteri, corrispondenti al regime precedentemente in vigore, grazie al quale il campo di applicazione degli studi dimpatto in Francia rimaneva notevolmente limitato rispetto a quello previsto dalla direttiva 85/337/CEE; la Loi Grenelle 2, per assicurare un recepimento completo della direttiva, ha operato il recepimento attraverso un rinvio diretto allallegato II della direttiva per la definizione di questa prima categoria di opere soggette alla valutazione ambientale;

        i progetti che non raggiungono determinate soglie e criteri, sottoposti a studio dimpatto dopo un esame caso per caso da parte dellautorit amministrativa dello Stato competente in materia di ambiente.

Questultimo caso di specie permetter di prendere meglio in considerazione la qualit dellambiente nel quale lopera destinata ad inserirsi, al di l dei criteri quantitativi relativi allimportanza del progetto[38].

La procedura intorno alla quale si svolge lo studio dimpatto, riprodotta qui di seguito in sintesi, regolata dal Code de lEnvironnement, articoli da R 122-11 R 122-16.

 

Schema di procedura di valutazione dello studio dimpatto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


La realizzazione di uno studio dimpatto aiuta anche il matre douvrage a concepire il progetto in maniera pi integrata nellambiente. Lo studio dimpatto si inserisce inoltre nellambito di una corretta informazione ambientale e deve anche permettere ai cittadini di essere informati sulla natura degli impatti derivanti dal progetto e sulle misure di riduzione o compensazione previste rispetto ad un progetto che li riguardi (in particolare per la vicinanza delle loro abitazioni)[39].

Al fine di tener conto dellambiente nella pianificazione dei progetti, lo studio dimpatto deve contenere (Code de lEnvironnement, Art. R 122-3) unanalisi dello stato iniziale del sito e del suo ambiente; unanalisi degli effetti del progetto sullambiente, in particolare sul paesaggio, la fauna, la flora, il suolo, lacqua, laria, il clima, gli ambienti naturali, gli equilibri biologici, la c.d. commodit du voisinage (rumori, odori, vibrazioni, emissioni luminose), ligiene, la salute e la salubrit pubblica; le ragioni per le quali il progetto stato scelto fra gli altri; le misure individuate per sopprimere, ridurre o compensare le conseguenze dannose del progetto per lambiente e il costo di tali misure; unanalisi dei metodi utilizzati per valutare gli effetti del progetto sullambiente; una sintesi redatta in termini non tecnici e accessibili al grande pubblico. La Loi Grenelle 2 ha aggiunto anche una presentazione delle principali modalit di seguito delle misure previste e dei loro effetti sullambiente al contenuto dello studio dimpatto.

Anche per i documenti urbanistici (piani e programmi) prescritta una valutazione dellimpatto ambientale[40]. La valutazione ambientale costituisce una parte del rapporto di presentazione del documento e la sua elaborazione prosegue durante tutta lelaborazione del documento urbanistico senza costituire una procedura a s stante. La valutazione favorisce una riflessione continua sulla relativa incidenza ambientale al fine di approdare ad un documento urbanistico coerente nel suo complesso.

 

Le fasi precedenti alla decisione di un progetto in materia di infrastrutture

In materia di infrastrutture lo Stato dispone di diverse occasioni per pronunciarsi sul seguito da dare o meno alle fasi istruttorie prima di assumere limpegno dellattuazione di un progetto. Tra queste occasioni, nellambito delle infrastrutture di trasporto, lapprovazione del documento di utilit pubblica (DUP) in Consiglio dei Ministri costituisce il primo impegno di fatto del Governo sulla realizzazione del progetto, a condizione che ci siano risorse finanziarie disponibili.

Nellesempio indicato in tabella, un progetto ferroviario, il DUP interviene in media dopo 10-12 anni dai primi studi esplorativi sul progetto ed una serie di decisioni non vincolanti e sono di norma necessari almeno altri 5 anni per lapprovazione ministeriale del progetto e della relativa convenzione di finanziamento.

 


Procedura di attuazione di un progetto ferroviario, valido anche per altre infrastrutture di portata nazionale

FONTE: Secrtariat d'Etat la prospective, l'valuation des politiques publiques et au dveloppement de l'conomie numrique, Evaluation des grands projets publics : diagnostic et propositions Paris, Premier ministre, novembre 2008.

 

 

Il finanziamento dei grandi progetti. Le infrastrutture di trasporto

Il finanziamento dei grandi progetti stato affidato dal 2004 in gran parte allAgence de Financement des Infrastructures de Transport en France (AFITF)[41].

LAgenzia ha il compito di partecipare, al fianco di altri co-finanziatori e nellobiettivo di uno sviluppo sostenibile, al finanziamento di progetti dinteresse nazionale o internazionale, quali le grandi opere di infrastrutture ferroviarie, stradali, fluviali e portuali, ma anche allo sviluppo di collegamenti marittimi regolari di trasporto merci (c.d. autostrade del mare). Dal 2006 lAFITF finanzia anche gli investimenti previsti nei contrats de projet Etat-Rgions (CPER)[42].

Dopo la privatizzazione delle societ pubbliche concessionarie di autostrade nel 2006, una parte del ricavato delle cessioni (circa 4 miliardi di euro) stata devoluta allAFITF e lAgenzia percepisce attualmente risorse provenienti da tasse o canoni (circa 800 milioni allanno). Tuttavia le risorse permanenti dellAgenzia non permettono ancora lautonomia finanziaria della struttura. Di fronte alle difficolt non solo di proseguire nelle iniziative finanziariamente molto onerose gi impegnate[43], ma anche di lanciare le nuove operazioni previste nel quadro del Grenelle dellambiente - che prevedono un finanziamento per un ammontare annuale minimo dellordine di 2-2,5 miliardi di euro - il Governo continua a destinare annualmente ulteriori risorse per lAgenzia a carico del bilancio dello Stato. La prossima entrata in vigore della nuova taxe poids lourds dovrebbe servire ad assicurare il finanziamento diretto dellAFITF[44].

La principale tecnica dintervento dellAFITF costituita dalle convenzioni di finanziamento, preparate dal Ministero dellEcologia, Ambiente e Sviluppo sostenibile (MEDDTL) e concluse dallAgenzia con i matres douvrage responsabili dellattuazione dei progetti dinfrastrutture di trasporto o con lo Stato.

A seguito della riorganizzazione del ministero nellambito della RGPP, il MEDDTL, incaricato per le infrastrutture di trasporto, dispone dal luglio 2008 di una Direction gnrale des infrastructures, des transports et de la mer (DGITM)[45].

La Direzione generale, competente per tutto linsieme delle modalit di trasporto ad eccezione dei trasporti aerei, ha il compito e gli strumenti per preparare una programmazione pluriennale gerarchizzata per ordine di priorit delle infrastrutture di trasporto, assicurando cos lavori pi integrati che in passato.

Lapprovazione, nel 2009, della prima Loi de finances pluriennale[46] ha segnato lavvio di una programmazione finanziaria strutturata che permette, su un pi ampio arco temporale (tre anni), una migliore leggibilit sul finanziamento delle grandi opere infrastrutturali e sulla relativa partecipazione di tutti gli attori coinvolti. In questo nuovo contesto lAFITF rappresenta un elemento centrale del finanziamento dei grandi progetti infrastrutturali da parte dello Stato, in associazione con i finanziamenti complementari delle collettivit locali[47] e degli enti pubblici oltre ai finanziamenti dellUE.

Per quanto riguarda i pi recenti progetti dinvestimento, previsti negli Investissements davenir, liniziale finanziamento stato assicurato dallo Stato attraverso il lancio del Grande Prestito Nazionale che ha raccolto sui mercati 35 miliardi di euro[48].

Il Governo ha previsto che il Grande Prestito non soddisfi tutte le attese, ma serva da leva per il coinvolgimento successivo di finanziatori privati (imprese, banche, capital-risk, etc.) attraverso il cofinanziamento pubblico-privato degli investitori.

Negli anni pi recenti, infatti, il Governo ha anche potenziato lappello al finanziamento pubblico e privato attraverso le concessioni di servizio pubblico e soprattutto i contratti di partenariato pubblico-privato (PPP)[49].

Il sistema delle concessioni di servizio pubblico, gi utilizzate nel settore stradale, prevede un concessionario incaricato di finanziare, concepire, costruire e sfruttare uninfrastruttura di trasporto e la sua remunerazione proviene dalla esazione di un pedaggio.

Nel contratto di partenariato pubblico-privato il partenaire ha gli stessi compiti di un concessionario (finanziamento, ideazione, costruzione e sfruttamento), ma la sua remunerazione proviene da un canone versato da unamministrazione pubblica[50].

 

Gli appalti pubblici

In Francia la disciplina degli appalti pubblici[51], come negli altri Paesi dellUnione europea, condizionata al rispetto delle norme europee (direttive e regolamenti) e delle indicazioni dellUE in materia di appalti pubblici. Il Code des marchs publics, entrato in vigore nel 2006 e pi volte modificato, regola gli appalti pubblici francesi.

Le differenti forme di commesse pubbliche (achats publics) rappresentano circa il 10% del PIL francese e limportanza del mercato degli appalti pubblici giustifica uneconomia del Codice degli appalti pubblici fondata su tre principi di base: libert di accesso agli appalti, uguaglianza di trattamento delle candidature e trasparenza delle procedure[52].

Sono previsti due tipi di procedura di appalti pubblici:

        gli appalti a procedure adattate con modalit di messa in concorrenza determinate dallamministrazione aggiudicatrice e non dal Code des Marchs publics;

        le procedure di appalto formalizzate (gare di appalto e altri tipi di procedure).

Si distinguono tre tipologie di achats publics: appalti di lavori (lavori di costruzione o di genio civile); appalti di forniture (acquisto di beni mobili, materiali o somministrazione di forniture, locazione o leasing - crdit-bail, location-vente - di beni mobili, materiali o forniture); appalti di servizi (materiali o immateriali).

Gli appaltatori pubblici per questo tipo di mercato degli appalti sono principalmente le amministrazioni statali e gli enti pubblici (ministeri, universit, ospedali, prefetture regionali o dipartimentali, etc.) e le collettivit territoriali.

Al fine di accelerare le commesse pubbliche e facilitare laccesso agli appalti pubblici delle piccole e medie imprese, negli anni pi recenti il Governo ha introdotto importanti modifiche nella disciplina degli appalti pubblici francesi in funzione di misure anti-crisi.

La riforma del Codice, disegnata nel 2008 nel quadro del Plan de relance pour lconomie, ha stabilito misure di semplificazione delle procedure, lelevamento delle soglie (da 4.000 a 20.000 euro), oltre le quali diventava necessaria la messa in concorrenza e la relativa pubblicit, e un alleggerimento delle formalit richieste[53].

Il Codice degli appalti pubblici stato modificato ancora due volte nel corso del 2011.

Ad agosto 2011[54] stata approvata una prima riforma del Codice con lobiettivo di semplificare le procedure degli appalti pubblici e favorire, in particolare, i circuiti corti per i prodotti agricoli.

Facendo tesoro della giurisprudenza del Consiglio di Stato che ha annullato il precedente innalzamento delle soglie minime[55], la nuova formulazione del Codice (art. 28), approvata il 26 agosto 2011, ha previsto in particolare:

        la non obbligatoriet della pubblicit e della messa in concorrenza quando lammontare dellappalto pubblico sia inferiore a 4.000 euro, in caso di procedura negoziata (art. 35, II) oppure se tali formalit siano impossibili o manifestamente inutili in ragione, in particolare, delloggetto dellappalto, del suo ammontare o del limitato grado di concorrenza nel settore considerato.

Tra le altre misure introdotte ai fini della semplificazione degli appalti pubblici si segnalano:

        le clausole di rinnovo tacito, che diventano la norma in materia di appalti pubblici: salvo stipula contraria, il rinnovo previsto nellappalto tacito e il titolare non pu opporvisi (art. 16, I)[56]; tuttavia lo stesso articolo del Codice dispone che la durata di un appalto cos come, alloccorrenza, i relativi rinnovi, sono fissati tenendo conto della natura delle prestazioni e della necessit di una loro ri-messa in concorrenza periodica; i rinnovi taciti non escluderanno pertanto lobbligo di regolare messa in concorrenza e sar necessario inoltre conciliare la nuova disposizione con i tre principi generali di base summenzionati;

        lamministrazione aggiudicatrice si basa, per lassegnazione dellappalto al candidato che ha fatto lofferta pi vantaggiosa, sul criterio del prezzo e su una pluralit di altri criteri non discriminatori e comunque legati alloggetto dellappalto (art. 53). La riforma del 2011 ha incluso tra i criteri anche le performances in materia di approvvigionamenti diretti dei prodotti dellagricoltura al fine di favorire i c.d. circuiti corti diminuendo i costi dellintermediario e preservare lambiente limitando lo spostamento dei prodotti e il ricorso alle piattaforme di ripartizione; linterpretazione di questultimo criterio tuttavia dovr conciliarsi con la giurisprudenza della Corte di Giustizia[57] che ritiene discriminatori criteri di scelta basati sulla preferenza locale.

Una seconda riforma del Code des Marchs publics stata approvata con il Dcret n. 2011-2027 del 29 dicembre 2011.

Il decreto ha nuovamente elevato, questa volta da 4.000 a 15.000 euro, le soglie degli appalti sotto le quali le amministrazioni aggiudicatrici sono dispensate dalla pubblicit e dalla messa in concorrenza e, in conformit con il Regolamento della Commissione europea n. 1251/2011 del 30 novembre 2011, ha fissato le soglie seguenti per le gare dappalto pubblico formalizzate, applicabili dal 1 gennaio 2012 fino al 31 dicembre 2013[58]:

        per le forniture e servizi correnti dello Stato: 130.000 euro ;

        per le forniture e servizi correnti delle collettivit territoriali: 200.000 euro;

        per le forniture e servizi di entit aggiudicatrici e per le forniture e servizi nel settore della difesa e della sicurezza: 400.000 euro;

        per i lavori (tutti): 5.000.000 euro.

Anche il Code Code gnral des collectivits territoriales (art. D 2131-5-1) stato modificato con linnalzamento della soglia da 193.000 a 200.000 euro, oltre la quale, per le procedure formalizzate, obbligatoria la trasmissione al prefetto o al vice-prefetto degli appalti e dei contratti per il controllo di legalit. Anche per quanto riguarda gli appalti a procedura adattata sono state elevate a 200.000 euro le soglie minime degli appalti di lavori oltre le quali obbligatoria la trasmissione per il controllo di legalit.

Le nuove soglie sono applicabili alle procedure dappalto lanciate dopo il 30 dicembre 2011.

Altri aspetti degli appalti pubblici rispetto ai quali la Francia sta prendendo numerose iniziative sono leco-sostenibilit e la digitalizzazione degli appalti pubblici.

Per quanto riguarda la considerazione dello sviluppo sostenibile nelle commesse pubbliche (achats publics)[59], la disciplina degli appalti pubblici stata riformata per adeguarsi alle direttive europee del 31 marzo 2004 e alla Carta costituzionale dellAmbiente che impone lobbligo (art. 6) per tutte le politiche pubbliche di promuovere uno sviluppo sostenibile e di conciliare la protezione e la valorizzazione dellambiente con lo sviluppo economico e il progresso sociale. Il Code des Marchs publics del 2006 ha consacrato la considerazione dello sviluppo sostenibile come principio di base per la definizione dei bisogni degli appaltatori pubblici, da applicarsi obbligatoriamente a tutti gli appalti pubblici (art. 5-1).

Nellambito della Strategie nazionale per lo Sviluppo sostenibile (SNSS) e della parallela strategia europea (EU-SDS) stato adottato nel 2007 il Plan national pour achats publics durables, considerato come liniziativa principe per raggiungere lobiettivo di commesse pubbliche eco-responsabili e, tra le altre iniziative, si sono costituite diverse reti di collettivit territoriali sulle commesse responsabili a livello locale[60].

Per quanto riguarda la digitalizzazione degli appalti pubblici[61] si segnala, tra le recenti misure di attuazione in Francia delle-Government, la creazione di una piattaforma online dedicata agli appalti interministeriali, la Plateforme des Achats de l'Etat (PLACE), dedicata alle amministrazioni pubbliche, sul sito internet Marchs publics de lEtat. A partire dal 12 gennaio 2012 la PLACE ha ampliato il suo perimetro dazione al principale attore dellachat public francese, lUnion des groupements d'achats publics - UGAP[62] e agli altri operatori dello Stato.

 


 

La disciplina per la realizzazione di opere infrastrutturali

I progetti di opere infrastrutturali su larga scala sono in generale pianificati e approvati nellambito di una determinata procedura, in cui posta grande attenzione alla completezza e precisione del progetto e degli adempimenti tecnici correlati, nonch al controllo dellesecuzione. La disciplina tedesca sugli appalti pubblici si caratterizza infatti per la forte autonomia contrattuale della pubblica amministrazione e per la grande rilevanza attribuita agli aspetti tecnici e progettuali, nonch per un intenso attaccamento alla tradizione per quanto riguarda la formula contrattuale e la prassi comportamentale e decisionale delle stazioni appaltanti.

Il corpus disciplinare di base del settore degli appalti pubblici costituito dai Regolamenti sugli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi introdotti nel 1926, che contengono norme dettagliate in merito alle procedure delle gare e che sono cos suddivisi:

        Vergabe- und Vertragsordnung fr Leistungen (VOL) per i servizi e le forniture[63];

        Vergabe- und Vertragsordnung fr Bauleistungen (VOB) per le opere. Questultimo , a sua volta, suddiviso in tre parti: VOB/A per la fase di aggiudicazione; VOB/B per la fase dellesecuzione; VOB/C per le prescrizioni tecniche generali[64].

        Vergabeordnung fr freiberufliche Leistungen (VOF) relativo alle procedure delle gare per servizi forniti da liberi professionisti[65].

Laspetto peculiare delle disposizioni regolamentari, molto semplici nella parte che disciplina laggiudicazione, rappresentato dallintreccio tra normativa giuridica e normativa tecnica, con netta prevalenza di questultima. Infatti alla parte C del VOB sono allegati una cinquantina di fascicoli tecnici, molto voluminosi e dettagliati, articolati per tutte le diverse lavorazioni (c.d. DIN Normen). Questa caratteristica si accompagna ad una tradizione di precisione e completezza progettuale particolarmente sentita: non a caso il 5 del VOB/A prescrive il ricorso allo scorporo delle opere in tutti i casi in cui tecnicamente possibile, soprattutto se si tratta di opere importanti. Di fatto la pratica dello scorporo da sempre generalizzata e in ci supportata anche dallassetto federale dello Stato che vede unalta percentuale di spesa pubblica locale e unarticolazione dellofferta basata su una netta prevalenza delle piccole e medie imprese in tutti i Lnder. inoltre diffusa la convinzione che con progetti precisi e notevoli capacit di controllo da parte dei committenti pubblici, lesecuzione per lotti specialistici dia migliori risultati in termini economici e di qualit. Una prassi normalmente seguita in effetti quella della cooperazione degli esperti, raccomandata dal VOB/A per la redazione dei progetti, per la preparazione dei documenti tecnici di gara e anche per lesecuzione dellopera stessa.

Oltre che nei Regolamenti citati e nel Regolamento sulla concessione delle opere pubbliche (Vergabeverordnung - VgV) del 9 gennaio 2001, le direttive comunitarie riguardanti gli appalti pubblici nei settori dellacqua, dellenergia, dei trasporti e dei servizi postali (settori speciali), nonch nei settori dei lavori, delle forniture e dei servizi (settori classici), sono state recepite nellordinamento tedesco mediante la Legge contro le limitazioni nel settore della concorrenza (Gesetz gegen Wettbewerbsbeschrnkungen - GWB) del 26 agosto 1998[66], di cui si segnala, in particolare, la parte quarta relativa alla concessione delle opere pubbliche e alla verifica del rispetto delle norme (articoli da 97 a 129b).

Coerentemente con limpostazione tradizionale degli appalti, in occasione della riunificazione del paese il Governo federale ha cercato di migliorare lefficacia della programmazione degli interventi senza modificare le formule contrattuali, promuovendo lapprovazione della Legge sullaccelerazione della pianificazione delle infrastrutture di trasporto nei nuovi Lnder nonch nel Land di Berlino (Gesetz zur Beschleunigung der Planungen fr Verkehrswege in den neuen Lndern sowie im Land Berlin - Verkehrswegeplanungsbeschleunigungsgesetz), del 16 dicembre 1991[67], che si basa sulla contrazione dei tempi di scelta nella definizione delle linee generali e specifiche del Piano a disposizione delle varie autorit (centrali e locali), sulla limitazione della possibilit di impugnativa da parte sia di autorit locali sia di privati, nonch sulla semplificazione delle procedure di esproprio e di indennizzo degli immobili ai privati proprietari. Leffetto principale del provvedimento consistito nella riduzione delle resistenze e delle proteste locali. Secondo il rapporto del Governo, lapplicazione della legge ha prodotto risultati positivi consentendo la realizzazione di imponenti interventi autostradali, completati in tempi relativamente ristretti: in 12 anni complessivi (comprensivi cio di tutte le fasi procedimentali, dalla pianificazione agli espropri e alla costruzione definitiva) sono stati costruiti 1.110 chilometri di nuove autostrade (con una media di circa 100 chilometri allanno), per un costo totale di 12.800 milioni di euro.

Gli aspetti procedurali della pianificazione sono stati ulteriormente specificati dalla Legge sullaccelerazione delle procedure di pianificazione delle opere infrastrutturali (Gesetz zur Beschleunigung der Planungsverfahren fr Infrastrukturvorhaben - InfraStrPlanVBeschlG), del 9 dicembre 2006, che ha introdotto le seguenti misure: limiti temporali alla discussione con le associazioni ambientaliste, equiparate ai soggetti privati e ammesse di diritto alla partecipazione; allungamento a dieci anni (estensibili di altri cinque su richiesta) della validit delle dichiarazioni di pubblica utilit; creazione di apposite autorit di ascolto e di reclamo; possibilit per i Lnder di accordarsi con i proprietari sul valore dei terreni da cedere, evitando lespropriazione; esclusione delle competenze operative dei Lnder per le opere strategiche, affidate ora ad un organo pubblico autonomo di pianificazione a livello nazionale (DEGES) con compiti di stazione appaltante. A seguito delle modifiche apportate dallart. 9 della legge nellordinamento processuale amministrativo (Verwaltungsgerichtsordnung, 50 comma 5), al Tribunale amministrativo federale (Bundesverwaltungsgericht) stata inoltre attribuita la competenza di prima e ultima istanza nelle controversie relative alla procedura di approvazione e di autorizzazione di grandi progetti infrastrutturali nel settore dei trasporti.

Al fine di accelerare gli investimenti pubblici, il Governo federale tedesco ha deciso, con circolare del 27 gennaio 2009, lintroduzione di procedure semplificate nellambito degli appalti pubblici di servizi e forniture di interesse nazionale, come ad esempio la possibilit di indire bandi pubblici a offerte limitate e per le licitazioni private. Per assicurare la trasparenza, previsto il dovere di pubblicazione a posteriori (Ex-Post-Verffentlichungspflicht). Il Ministero federale delleconomia e della tecnologia stato invitato ad attuare la decisione del Governo nellambito dei regolamenti sugli appalti pubblici di forniture e servizi.

 

Procedure dappalto per le opere pubbliche

Nel settore delle costruzioni, sono previsti, in generale, tre tipi di procedura per lassegnazione di appalti pubblici (VOB/A, artt. 3-3a):

        procedura aperta (offenes Verfahren), detta anche gara pubblica (ffentliche Ausschreibung): una procedura prescritta dalla legge nella quale un numero illimitato di imprese invitato pubblicamente alla presentazione di offerte;

        procedura non aperta (nichtoffenes Verfahren) o procedura ristretta (beschrnkte Ausschreibung): si tratta di una procedura fissata dal regolamento, di norma pubblica, aperta ad un numero limitato di imprese. Tale procedura si pratica per lavori di un determinato importo, qualora la procedura aperta non abbia dato esiti accettabili o risulti inadeguata per altri motivi (urgenza, segretezza);

        procedura negoziata (Verhandlungsverfahren), altrimenti detta a gara libera (freihndige Vergabe): una procedura non formale nella quale i committenti, con o senza una gara, si rivolgono a pi imprese selezionate al fine di trattare singolarmente le condizioni (contenuto e costi) del contratto. Qualora siano inadeguate le procedure aperte e non aperte, la procedura negoziata consentita quando la prestazione particolarmente urgente, qualora, per specifici motivi, siano interessate solo determinate imprese o vi siano particolari esigenze di segretezza.

Le procedure elencate sono previste anche nel settore della fornitura di servizi (capitolo 1, 3 del VOL/A).

Le offerte sono formulate sulla base di elenchi di prezzi unitari indicati in modo dettagliato e completo dal committente secondo modelli di formulari redatti dal Ministero del Land territoriale di appartenenza obbligatori per opere di importo elevato o di quello federale per le opere di interesse nazionale.

La procedura aperta, di solito senza indicazione del valore di base dasta, rappresenta la norma, secondo il Regolamento (VOB/A), e, di fatto, quella maggiormente diffusa, spesso con aggiudicazione dellofferta economicamente pi vantaggiosa (di solito sulla base di due elementi: prezzo e tempo). La procedura ristretta invece consigliata dal VOB/A soltanto per opere complesse ed quindi poco praticata.

Di norma la progettazione separata dallesecuzione ed affidata dal committente con gara ad un progettista esterno. Allo stesso modo anche la direzione dei lavori generalmente affidata a professionisti esterni. Le varianti sono ammesse solo se esplicitamente previste nel bando di gara e sempre che abbiano carattere migliorativo anche economico. Del resto, la precisione e la completezza tecnica sia in fase progettuale che di preparazione dei documenti di gara non rendono quasi mai necessarie successive varianti, dato che per ogni aspetto esecutivo disponibile un formulario tecnico dettagliato cui attenersi in fase di realizzazione. A causa del carattere fortemente conservatore della prassi di gara, basata, come si detto, sul principio della separazione delle funzioni progettuali e di quelle esecutive, sono veramente rari i casi di affidamento congiunto progettazione/costruzione a livello federale, mentre sono un po pi frequenti nei Lnder e a livello locale, ma sempre con carattere marginale, essendo comunque limitati ad interventi tecnologicamente o architetturalmente complessi oppure particolarmente innovativi.

Le comunicazioni riguardanti i pubblici appalti sono pubblicate sui diversi bollettini riguardanti i bandi, sui quotidiani o sulla Gazzetta Ufficiale dellUnione europea.

Qualora unimpresa ritenga che nella procedura di gara per un pubblico appalto siano state violate le disposizioni di legge, pu chiedere lavvio di una procedura di verifica davanti alle competenti autorit (in prima istanza, le Camere per lassegnazione degli appalti Vergabekammern). Per gli appalti pubblici di interesse federale stata istituita la Camera per lassegnazione degli appalti presso lAutorit antitrust federale (Bundeskartellamt).

 

La procedura di qualificazione preventiva

La partecipazione a gare per laggiudicazione di appalti pubblici subordinata alla presentazione di una molteplicit di certificati con cui le imprese devono documentare la propria qualificazione, ossia la competenza in materia, laffidabilit e la capacit lavorativa, e ci vale per ogni singola gara di appalto pubblico. Nellautunno 2005, al fine di alleggerire sia gli enti appaltatori sia le aziende appaltatrici nelleffettuare tali adempimenti burocratici, il Governo federale, dintesa con i Lnder, gli enti locali e le associazioni di categoria di settore, ha deciso di introdurre una procedura preventiva di qualificazione (Prqualifikationsverfahren), in base alla quale lesame dei certificati di abilitazione, nel rispetto dei requisiti definiti nel 8, prima sezione del VOB/A, si svolge in via generale e preventiva, indipendentemente da una concreta procedura di gara. Attraverso la qualificazione preventiva quindi possibile presentare una sola volta gran parte dei documenti richiesti. Si tratta tuttavia di uno strumento facoltativo, poich le aziende appaltatrici possono anche continuare a fornire la certificazione necessaria caso per caso, per le singole gare di appalto.

inoltre possibile accedere ad un elenco pubblico, consultabile online (Verein fr die Prqualifikation von Bauunternehmen e.V.), nel quale sono evidenziate le imprese che dispongono della qualificazione preventiva e, da parte loro, gli enti appaltanti possono visualizzare i certificati e tutte le informazioni disponibili sulle singole aziende. In base al regolamento VOB/A tutti i pubblici committenti riconoscono quindi come prova di idoneit delle imprese la loro iscrizione nella lista (PQ-Liste) gestita dallAssociazione per la prequalificazione delle imprese di costruzione (Verein fr die Prqualifikation von Bauunternehmen e.V. - Prqualifizierungsliste)[68]. Nello svolgimento della sua attivit lAssociazione vincolata dalla direttiva del Ministero federale dei trasporti, delledilizia e dellurbanistica per lattuazione della procedura di prequalificazione, del 25 aprile 2005[69].

Per ottenere la qualificazione preventiva necessario rivolgersi ad una delle societ abilitate al rilascio di tale certificazione per i lavori edili. Lazienda interessata deve presentare alcuni documenti da cui risulti la capacit di eseguire lavori edili, relativi al catalogo di lavori del 8 VOB/A[70]. Dopo un esame di completezza e conformit, la societ di prequalificazione provvede ad inserire lazienda nellelenco centrale delle societ qualificate.

La qualificazione preventiva si applica, di norma, alle diverse tipologie di lavori, per settori di specializzazione (Leistungsbereiche), ma vi anche la possibilit di prequalificarsi per lavori completi. Per la qualificazione nei singoli settori sono riconosciute esclusivamente le referenze di lavori eseguiti negli ultimi tre anni, mentre per i lavori completi vanno fornite referenze che documentino la competenza di preparazione, coordinamento ed esecuzione di diversi lavori.

Sostenibilit ambientale e interessi sociali

La vigente normativa sugli appalti offre ai pubblici committenti diverse possibilit di fornire prodotti ecologici per la realizzazione delle opere. I dettagli sono contenuti nella Comunicazione interpretativa della Commissione europea Il diritto comunitario degli appalti pubblici e le possibilit di integrare considerazioni di carattere ambientale negli appalti pubblici (COM(2001) 274 definitivo) del 4 luglio 2001, e nella successiva Comunicazione interpretativa sul diritto comunitario degli appalti pubblici e le possibilit di integrare aspetti sociali negli appalti pubblici (COM(2001) 566 definitivo) del 15 ottobre 2011.

 

La partecipazione dei cittadini alla pianificazione territoriale

In Germania, la perizia dei cittadini (Brgergutachten) rappresenta un modello di democrazia partecipativa. Tale rapporto contiene una serie di raccomandazioni e consigli dei cittadini, che estratti a sorte da un registro anagrafico, si esprimono su una determinata questione di politica pubblica, come la pianificazione urbanistica. Un gruppo di 25 cittadini sorteggiati per redigere il Brgergutachten costituisce una cellula di pianificazione (Planungszelle). Di norma sono necessari almeno quattro gruppi cio 100 cittadini che lavorano ad uno stesso tema per quattro giorni interi (a tal fine previsto anche un rimborso spese). Le raccomandazioni dei cittadini, informati da esperti su tutti gli aspetti rilevanti della questione, vengono riassunte e pubblicate in un rapporto che successivamente sottoposto allattenzione e allesame del committente.

Nellaccordo di coalizione tra cristiano-democratici (CDU(CSU) e liberaldemocratici (FDP) del 2009, il Governo federale si posto, tra gli altri, anche lobiettivo di migliorare la partecipazione dei cittadini e, contemporaneamente, di accelerare la costruzione di grandi opere pubbliche. Tale intenzione divenuta oggetto di uniniziativa governativa presentata al Bundesrat il 30 marzo 2012 (stampato BR n. 171/12). Il contenuto del disegno di legge sul miglioramento della partecipazione pubblica e luniformazione delle procedure di pianificazione (Entwurf eines Gesetzes zur Verbesserung der ffentlichkeitsbeteiligung und Vereinheitlichung von Planfeststellungsverfahren) stato in parte anticipato dal Governo sia nella risposta scritta (stampato BT n. 17/5580 del 18 aprile 2011) ad uninterrogazione presentata da alcuni deputati socialdemocratici intitolata Modifiche alla normativa sulla pianificazione nei progetti infrastrutturali del settore trasporti (Novellierung des Planungsrechts bei Verkehrsinfrastrukturprojekten, stampato BT n. 17/5109 del 16 marzo 2011), sia nella risposta scritta (stampato BT n. 17/8274 del 28 dicembre 2011) a unaltra interrogazione del gruppo parlamentare della Sinistra (Die Linke) sulla Partecipazione pubblica nelladozione di provvedimenti per la realizzazione di infrastrutture e la costruzione di impianti industriali (ffentlichkeitsbeteiligung bei Infrastrukturmanahmen und beim Bau von Industrieanlagen, stampato BT n. 17/8118 del 6 dicembre 2011). Larticolo 1 del progetto di legge del Governo prevede una serie di modifiche alla legge sul procedimento amministrativo (Verwaltungsverfahrensgesetz), tra cui quella relativa al 25 che introduce una partecipazione pubblica preventiva (frhe ffentlichkeitsbeteiligung), da svolgersi allo stadio iniziale della procedura, prima ancora che venga presentata una richiesta. Tale partecipazione, che non riguarda soltanto la procedura di pianificazione ma anche tutti i progetti che abbiano ripercussioni su un gran numero di soggetti, si esplica in primo luogo mediante una tempestiva informazione sugli obiettivi generali del progetto, sui mezzi per la sua realizzazione e sulle sue prevedibili conseguenze. Ci sar poi loccasione di fare osservazioni e di aprire un dibattito, prima di comunicare, infine, gli esiti alle autorit competenti. Il rafforzamento della partecipazione pubblica infatti finalizzato ad una maggiore trasparenza e, soprattutto, ad una migliore accettazione da parte della popolazione nel caso di grandi progetti. quindi auspicabile che unampia e tempestiva partecipazione da parte dei cittadini possa contribuire alla prevenzione di conflitti e alla rimozione di quelli esistenti, in modo da alleggerire le procedure di autorizzazione e di pianificazione e ridurre le impugnative giudiziali nei confronti delle decisioni prese dalle autorit.

Nella stessa conferenza stampa ministeriale del 28 marzo 2012, in cui stato reso noto il disegno di legge del Governo, il Ministro federale dei trasporti, delledilizia e dellurbanistica ha presentato anche la bozza di un Manuale per una buona partecipazione dei cittadini ai progetti di grandi opere di costruzione (Planung von Grovorhaben im Verkehrssektor: Handbuch fr eine gute Brgerbeteiligung), la cui versione definitiva dovrebbe essere realizzata nel prossimo autunno. Fino al 9 maggio 2012, infatti, cittadini, amministrazioni pubbliche, istituzioni e associazioni hanno la possibilit di presentare, tramite internet, osservazioni e proposte in merito al contenuto del manuale.

Un primo passo verso un maggiore coinvolgimento della popolazione nellampliamento delle reti energetiche si nel frattempo compiuto con lapprovazione della legge relativa alle misure per laccelerazione dellampliamento delle reti elettriche (Gesetz ber Manahmen zur Beschleunigung des Netzausbaus Elektrizittsnetze) del 28 luglio 2011, in vigore dal 5 agosto 2011, che reca disposizioni integrative nella procedura prevista per la progettazione di linee aeree elettriche di rilevanza sovraregionale ed europea. In particolare, il 9 della nuova legge[71] introdotta dallart. 1 del provvedimento mira a garantire maggiore trasparenza e ad agevolare la partecipazione pubblica nei processi decisionali, cos come richiesto dalla direttiva comunitaria n. 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente. Al pi tardi dopo due settimane dalla presentazione della completa documentazione relativa al progetto, lautorit competente ovvero lAgenzia federale delle reti (Bundesnetzagentur) sollecita una partecipazione pubblica per la verifica della sostenibilit ambientale del progetto. prevista anche la pubblicazione on-line di tutta la documentazione per un mese e, durante questarco di tempo, singoli individui o associazioni possono manifestare per iscritto le proprie osservazioni.

 

La partecipazione pubblica e privata (Public private partnerships - PPP)

Il 30 aprile 2004, la Commissione europea ha presentato il "Libro verde relativo ai partenariati pubblico-privati e al diritto comunitario degli appalti pubblici e delle concessioni" (COM(2004) 327 definitivo), nel quale ha affrontato il fenomeno del partenariato pubblico privato (PPP), quale forma di cooperazione tra le autorit pubbliche e gli operatori privati, per il finanziamento, la costruzione, il rinnovamento, la gestione o la manutenzione di un'infrastruttura o la fornitura di un servizio. Il 16 agosto 2004, il Governo federale ha espresso una sua posizione sulliniziativa della Commissione europea, dopo aver consultato i Lnder, gli enti locali, le associazioni economiche e altri gruppi interessati. Successivamente, un gruppo di lavoro interministeriale con la partecipazione di consulenti del mondo economico, ha contribuito allelaborazione di un apposito progetto legislativo, poi approvato dal Parlamento come Legge sullaccelerazione dellattuazione della partecipazione pubblica e privata e per il miglioramento delle disposizioni legislative generali nellambito del partenariato pubblico-privato (PP-Beschleunigungsgesetz) del 1 settembre 2005, che ha anche introdotto il c.d. dialogo competitivo (wettbewerblicher Dialog) tra concorrenti e pubblici committenti (nuovo 6a del Regolamento sulla concessione delle opere pubbliche).

Il ricorso alla formula tradizionale dellaffidamento separato del progetto e dellopera sta quindi subendo, lentamente ma con andamento crescente, una parziale erosione a vantaggio del PPP (comprendente sia lappalto che la concessione) con - a carico del privato contraente i compiti relativi alla progettazione (definitiva ed esecutiva), al finanziamento, alla manutenzione e alla gestione del servizio nel lungo termine. Il PPP rappresenta quindi, in Germania, una formula innovativa attualmente in crescita, soprattutto a livello del Lnder e dei comuni maggiori, che lo utilizzano prevalentemente per realizzare interventi edilizi (scuole, uffici pubblici, ospedali, impianti sportivi e simili). Allinizio del 2009 il Governo federale ha dichiarato di voler portare al pi presto il PPP dal 2-3% al 15% della spesa globale in opere, per recuperare il ritardo accumulato e ha anche lanciato un vasto programma per la realizzazione di opere prioritarie.

In effetti, il PPP pu essere considerato uno strumento in perfetta sintonia con la globalizzazione delleconomia e il ruolo attivo del privato, il cui uso incoraggiato anche dallOCSE come unica alternativa al declino costante delle risorse pubbliche destinate dagli Stati alle infrastrutture.

 

Valutazione degli aspetti economici - Costi relativi alle procedure di appalto

Le disposizioni normative riguardanti i costi relativi ai pubblici appalti sono contenute nel Regolamento sui prezzi degli appalti pubblici (Verordnung PR Nr. 30/53 ber die Preise bei ffentlichen Auftrgen), del 21 novembre 1953[72], entrato in vigore il 1 gennaio 1954, e nel relativo allegato riguardante i criteri per lindividuazione dei costi sulla base dei costi di produzione (Leitstze fr die Preisermittlung auf Grund von Selbstkosten LSP - Anlage zur VO PR Nr. 30/53).

Va segnalata, a tale proposito, la Relazione finale sullo studio commissionato dal Ministero federale delleconomia e della tecnologia riguardante la misurazione dei costi relativi alla procedura degli appalti pubblici nei settori dei lavori, delle forniture e dei servizi (Studie im Auftrag des Bundesministeriums fr Wirtschaft und Technologie: Kostenmessung der Prozesse ffentlicher Liefer-, Dienstleistungs- und Bauauftrge aus Sicht der Wirtschaft und der ffentlichen Auftraggeber) del marzo 2008.

Misure di promozione delle infrastrutture e investimenti nel settore dei trasporti

Nel primo pacchetto di misure per il rilancio delleconomia (Konjunkturpaket I) denominato Beschftigungssicherung durch Wachstumsstrkung (Tutela delloccupazione attraverso il rafforzamento della crescita), adottato dal Governo federale il 5 novembre 1998 per il rapido superamento della congiuntura economica sfavorevole, sono stati previsti investimenti nellambito dellefficienza energetica degli edifici e laumento delle risorse finanziarie (circa 3 miliardi di euro per il periodo 2009-2010) per il programma di riduzione delle emissioni CO2 e di risanamento energetico degli edifici (Gebudesanierungsprogramm). Il programma varato dal Governo comprende anche il Patto sugli investimenti (Investitionspakt) tra la Federazione, i Lnder e i comuni per il risanamento di scuole, asili nido, impianti sportivi e di altre infrastrutture sociali. stato deciso, altres, lavvio di investimenti urgenti nel settore stradale (dringliche Verkehrsinvestionen) per circa 11 miliardi di euro e nel settore ferroviario, nonch per la manutenzione e lo sviluppo delle strade di grande comunicazione e delle idrovie. Il pacchetto del Governo ha previsto, infine, investimenti del valore di tre miliardi di euro per i comuni deboli dal punto di vista infrastrutturale (Infrastrukturprogramme der KfW Kreditanstalt fr Wiederaufbau) per lammodernamento delle strade, semafori sicuri, luoghi attrattivi per il tempo libero, reti fognarie.

Nel secondo pacchetto di misure per il rilancio delleconomia (Konjunkturpaket II), adottato il 27 gennaio 2009, sono previsti anche investimenti nel campo delle infrastrutture (strade e scuole) e della tutela ambientale e , inoltre, procedure pi semplici per lassegnazione di risorse finanziarie ai comuni.

Pi specificamente, le misure con effetti a medio e lungo termine contenute nel pacchetto anti-crisi riguardano investimenti futuri nei seguenti settori:

        formazione (ristrutturazione e risanamento energetico di asili, scuole, universit; ricerca);

        infrastrutture (aiuti finanziari per lurbanistica, linsonorizzazione, gli ospedali; ampliamento e ammodernamento delle vie di comunicazione (strade, ferrovie e idrovie); per le infrastrutture si prevedono investimenti per 17, 18 miliardi di euro;

        aiuti finanziari ai comuni.

Per quanto riguarda gli investimenti nel settore dei trasporti, nel dicembre 2008 stato presentato dal Ministro federale dei trasporti un Programma di investimenti ed innovazione, relativo agli anni 2009-2011, per la creazione di posti di lavoro nelledilizia e nei trasporti (Arbeitsplatzprogramm Bauen und Verkehr APBV): per le infrastrutture stradali sono previsti circa 5,75 miliardi di euro di investimento; per le ferrovie circa 4,1 miliardi di euro; per le idrovie circa 1,2 miliardi di euro e, infine, per il trasporto combinato 150 milioni di euro.

Il Programma quadro di investimenti fino al 2015 nel settore delle infrastrutture stradali federali (Investitionsrahmenplan 2011-2015 fr die Verkehrsinfrastruktur des Bundes - IRP)[73] prevede, complessivamente, una spesa per investimenti di circa 50 miliardi di euro da ripartire nel quinquennio 2011-2015 tra progetti infrastrutturali relativi alle ferrovie (20,6 miliardi di euro), alle strade e autostrade di grande comunicazione (24,8 miliardi di euro) e alle idrovie federali (4,6 miliardi di euro). In base a quanto emerge nel Programma quadro, sono necessari pi fondi per un utilizzo pi efficiente delle infrastrutture stradali e delle tecnologie del futuro e al fine di sostenere misure per la tutela ambientale, per la protezione antirumore e per la sicurezza dei trasporti.

 


La disciplina degli appalti pubblici

Larmonizzazione normativa comunitaria in tema di appalti pubblici ha temperato, ma non cancellato, le particolarit del sistema britannico. Esso si connota per alcuni aspetti derivanti dalla peculiare tradizione giuridica del Paese: tra questi, la centralit assegnata al contratto (in luogo del rilievo assunto dal provvedimento amministrativo nei Paesi di diritto continentale) e lapproccio pragmatico, e scevro da formalit, alla materia.

La ricerca di una maggiore efficienza ha fatto s che, a partire dal 1994, le regole sulle procedure di affidamento siano state pi volte aggiornate (secondo indicazioni formulate in appositi rapporti dindagine) al fine di ridurre il contenzioso e di abbreviare tempi e costi di realizzazione[74].

In tale contesto venuta formandosi la disciplina generale degli appalti pubblici, le cui linee fondamentali sono illustrate nella guida An Introduction to Public Procurement predisposta dallOffice of Government Commerce OGC[75] nel marzo 2008.

Volendo isolare, in estrema sintesi, i caratteri salienti dellattuale disciplina, essi possono essere individuati:

        nellimpostazione pi cooperativa che antagonistica del rapporto instaurato tra le parti contrattuali;

        nellattenzione verso la valutazione dei costi nellambito dellintero ciclo di realizzazione dellopera;

        nella centralit assegnata al progetto;

        nel grado elevato di standardizzazione dei documenti contrattuali e progettuali;

        nella programmazione degli interventi, in ambito sia territoriale (mediante la creazione di centrali di committenza a livello di citt metropolitane o di contea), sia temporale (mediante accordi quadro);

        nel frequente ricorso, in determinati settori, a modelli integrati (collaborative procurement) che includono la fase progettuale, esecutiva e gestionale delle opere;

        nella prevalenza di procedure ristrette (sotto il profilo degli offerenti).

Le operazioni di public procurement (categoria generale che comprende, di norma, tanto lacquisizione da parte di soggetti pubblici di beni e servizi forniti da terzi selezionati in base a procedure competitive, quanto il concorso dei privati alla realizzazione di pi complesse opere pubbliche) devono, inoltre, essere conformi ad alcuni principi di sistema: lefficienza della spesa pubblica (value for money), la sostenibilit socio-ambientale degli interventi (sustainability) e la disponibilit delle risorse finanziarie per realizzarli (affordability).

In relazione alla trasparenza delle procedure degli appalti pubblici, in particolare, vengono in rilievo le articolate linee guida (Guidance on Transparency) predisposte dal Cabinet Office nel febbraio 2011, che, composte di pi documenti tematici, individuano in modo puntuale gli adempimenti alla cui osservanza sono tenute le stazioni appaltanti con riguardo alla pubblicit dei bandi e allesperimento delle diverse tipologie di gare.

Merita infine di essere segnalata, per completezza, lincidenza determinata sul quadro regolamentare ed operativo del procurement e dei public contracts dagli indirizzi di contenimento e di complessiva revisione della spesa pubblica adottati, a partire dal 2010, dallattuale Governo liberal-conservatore (attraverso lo spettro di iniziative condensate nella formula della Spending Review[76]). Gli appalti pubblici e gli acquisti di beni e servizi da parte della pubblica amministrazione, daltra parte, erano venuti in puntuale considerazione nellindagine affidata dal Governo appena insediatosi ad esperti indipendenti, le cui conclusioni avevano evidenziato linefficiente impiego delle risorse pubbliche in diversi ambiti[77].

Il controllo della spesa pubblica altres alla base della scelta operata dal Cabinet Office relativamente allistituzione, allinterno del gi noto Efficiency Reform Group, di un nucleo di valutazione dellimpatto finanziario dei progetti e dei programmi pubblici (Major Projects Authority).

La disciplina delle infrastrutture

La ricognizione dei testi normativi rilevanti per la disciplina generale delle infrastrutture contempla, in primo luogo, i criteri stabiliti per la definizione degli obiettivi e degli strumenti di pianificazione territoriale.

In materia si avuta, nel Regno Unito, levoluzione legislativa di cui si individuano i termini essenziali di riferimento nel Planning Act 2008 e nelle successive modifiche introdotte con il Localism Act 2011, ispirate dalla diversa impostazione politico-programmatica dellattuale Governo.

Le scelte sottese ai due provvedimenti e la portata della riforma del 2011 possono essere evidenziate, in questa sede, attraverso il breve richiamo dei rispettivi contenuti.

Il Planning Act 2008 ha introdotto un quadro legislativo unitario in materia di progettazione e di localizzazione delle infrastrutture di rilievo nazionale (Major Infrastructure Projects) e ha delineato un regime semplificato di autorizzazioni, idoneo a superare le difficolt e le lentezze sperimentate in applicazione della precedente normativa.

Lapprovazione della legge era stata preceduta da una riflessione circa lopportunit di una riforma della disciplina delle infrastrutture che la innovasse sotto alcuni fondamentali profili (la riduzione delle autorizzazioni necessarie; la formulazione in materia di indirizzi di politica nazionale da parte del Governo e di decisioni di principio da parte del Parlamento; la definizione di procedure parlamentari ad hoc, tali da assicurare la rapidit delle decisioni). Al tema stata dedicata nel 2002 una nota dellUfficio parlamentare per la scienza e la tecnologia[78], mentre, sempre nel 2002, gli aspetti di procedura parlamentare sono stati presi in esame dalla Commissione competente della Camera dei Comuni[79].

Il pi diretto antecedente dei progetti di riforma da cui ha avuto origine il Planning Act 2008 va, tuttavia, individuato nellindagine affidata nel 2005 dal Ministro del Tesoro ad un gruppo di esperti indipendenti, incaricato di una revisione del sistema di pianificazione territoriale che potesse promuovere lo sviluppo economico locale, far fronte alle sfide della globalizzazione e, nel contempo, garantire i migliori livelli di sostenibilit sociale e ambientale. Nel presentare la relazione conclusiva, la commissione incaricata dellindagine (guidata da Kate Barker) formulava, il 5 dicembre 2006, puntuali raccomandazioni al legislatore[80].

Dopo aver messo in luce le ripercussioni negative - in termini di costi e di incertezza - prodotte sulleconomia, sulle imprese e sulle comunit locali dai ritardi nella realizzazione di opere infrastrutturali (come quelle sperimentate durante i lavori di ampliamento dellaeroporto di Heathrow), il Rapporto Barker individuava il rimedio, da una parte, nella chiara formulazione di una politica delle infrastrutture ad opera del Governo, e dallaltra nella istituzione di un soggetto indipendente con lautorit di verificare la congruenza delle singole iniziative con tale quadro strategico.

Nel contempo, venivano presentate - nel dicembre 2006 - le conclusioni di unaltra indagine, affidata dal Governo a Lord Eddington, dedicata al sistema dei trasporti del Regno Unito, che evidenziavano la carenza di un quadro strategico a lungo termine per lo sviluppo del settore (conciliando sostenibilit socio-ambientale e produttivit economica) e la necessit di porvi rimedio attraverso un piano di interventi sulle infrastrutture dei trasporti[81].

Facendo proprie quelle raccomandazioni, il legislatore ha dunque previsto, nel Planning Act 2008, una semplificazione del regime delle autorizzazioni ed uno snellimento delle procedure per la realizzazione di opere di rilevanza nazionale in alcuni macro-settori (trasporti, smaltimento dei rifiuti, acque, particolari fonti di energia)[82]. La maggiore speditezza delle procedure bilanciata, nel disegno del legislatore, da previsioni poste a garanzia della trasparenza del processo decisionale e della partecipazione pubblica, nonch funzionali alla chiara individuazione delle responsabilit in ogni sua fase.

Un ruolo fondamentale stato assegnato alla Infrastructure Planning Commission (IPC), configurata come centro unitario di imputazione delle attivit (prima ripartite tra i Ministeri negli ambiti di loro competenza) concernenti lautorizzazione generale necessaria per la realizzazione delle infrastrutture. In base alle norme istitutive, la IPC adotta le proprie decisioni (a partire dal mese di aprile 2009) su richiesta (application) dei soggetti interessati (promoters) alla realizzazione di infrastrutture di importanza nazionale (Nationally significant infrastructure projects), e, qualora il Governo abbia al riguardo gi formulato obiettivi di politica generale (National Policy Statements - NPS), essa verifica la coerenza dei progetti di volta in volta presentati con tali indirizzi generali.

Lesame delle richieste da parte della IPC articolata al suo interno in Consigli e Comitati - si svolge, secondo regole procedurali stabilite dalla stessa legge del 2008, entro il termine massimo di nove mesi (sei mesi per lattivit istruttoria e tre mesi per la decisione da parte della stessa IPC o del Ministro competente). La decisione della IPC si concreta, di norma, in un provvedimento che, sostanziandosi in una autorizzazione generale (development consent order), conferisce ai richiedenti alcune abilitazioni preordinate alla realizzazione delle opere (da far valere, ad esempio, nel quadro di procedure espropriative); tale autorizzazione, riservata ai progetti compresi negli ambiti e nelle finalit dei national policy statements (o comunque oggetto di specifiche direttive ministeriali), assorbe ogni altro permesso o titolo autorizzativo previsto da discipline settoriali.

Per la formulazione dei National Policy Statements da parte del Governo il Planning Act 2008 ha previsto la previa consultazione pubblica, la verifica della sostenibilit degli interventi considerati, nonch lo scrutinio parlamentare, potendo le Camere approvare al riguardo, entro un certo termine, una risoluzione oppure formulare raccomandazioni attraverso le commissioni parlamentari competenti (senza per che degli statements fosse prevista dal legislatore del 2008 lesplicita approvazione parlamentare).

Quanto al loro contenuto, detti statements possono in particolare: determinare la tipologia e lordine di grandezza di un intervento sulla base di necessit nazionali o di una determinata area; fissare i criteri per giungere alla localizzazione delle infrastrutture da realizzare, indicando, se del caso, la diversa priorit assegnata a ciascun criterio; individuare localizzazioni specifiche per affermarne lidoneit oppure linidoneit; individuare uno o pi soggetti istituzionalmente abilitati alla definizione dellintervento; stabilire le condizioni in cui necessario intraprendere iniziative dirette a mitigare limpatto degli interventi in questione (art. 5, par. 5 della legge del 2008).

Gli statements, oltre che ad un regime di pubblicit e ad un obbligo di motivazione circa le ragioni che ne hanno determinato ladozione, sono suscettibili di periodica revisione da parte del Ministro competente, che pu anche sospenderne lefficacia in ragione di mutate condizioni; essi, inoltre, possono essere impugnati in giudizio entro un dato termine dalla loro pubblicazione e in presenza di determinati requisiti posti dalla legge[83].

Con la riforma del 2011 (Localism Act 2011) il legislatore, nel contesto di misure pi generali complessivamente finalizzate al decentramento amministrativo, al rafforzamento delle autonomie locali e alla maggiore flessibilit procedurale, ha in parte modificato la disciplina del 2008.

In primo luogo stata soppressa la Infrastructure Planning Commission, organismo a composizione tecnica e non elettiva, con lassegnazione delle relative attribuzioni al Governo, in considerazione della sua legittimazione democratica e della responsabilit politica che da ci deriva, ritenuta la sola base idonea ad assicurare condizioni di accountability nella determinazione di scelte importanti come quelle relative alla realizzazione di infrastrutture di interesse nazionale.

Muovendo da identiche premesse, rivolte ad assicurare il carattere democratico delle scelte da compiersi in questambito, la legge ha inoltre stabilito lesclusiva competenza parlamentare con riguardo allapprovazione dei National Policy Statements.

Le finalit di maggiore trasparenza e di coinvolgimento pubblico hanno fatto s che fossero incisi dalla legge alcuni aspetti procedimentali, talch in applicazione della disciplina vigente - risultante dalla legge del 2008 e dalle pi recenti modifiche del 2011 -, la procedura di autorizzazione per la realizzazione di infrastrutture di interesse nazionale appare attualmente articolata in sei fasi principali.

La prima fase, detta di pre-application, si apre con la notifica del soggetto interessato (developer) al Planning Inspectorate[84] della propria intenzione di presentare una richiesta di autorizzazione. A tal fine linteressato deve provvedere ad organizzare ed esperire una consultazione pubblica concernente il progetto che intende sottoporre allautorizzazione, la cui durata dipende dal grado di ampiezza e di complessit del progetto medesimo.

A questa fase segue quella del recepimento della formale istanza di autorizzazione (acceptance) da parte del Planning Inspectorate, che entro i seguenti 28 giorni ne svolge un preliminare esame di ammissibilit con riguardo alla

sussistenza dei requisiti prescritti dalla legge.

Superato tale scrutinio, liter prosegue con la fase della pre-examination, che si svolge con leventuale costituzione nel procedimento di soggetti titolari di interessi qualificati, abilitati a presentare proprie deduzioni e a partecipare, su convocazione, a riunioni fissate dallIspettorato; questa fase ha una durata, di norma, di tre mesi a decorrere dalla iniziale notifica del developer.

La fase seguente, quella della examination, consiste nella valutazione svolta dal Planning Inspectorate, entro il semestre successivo, della richiesta ad esso sottoposta, che pu avere luogo anche con lacquisizione di ulteriori informazioni presso le parti interessate gi costituite nel procedimento, alle quali pu essere rivolto linvito a partecipare ad audizioni, oppure a precisare le proprie considerazioni o a corredarle di motivazioni aggiuntive.

Si giunge cos alla penultima fase, in cui il Planning Inspectorate, entro tre mesi computati allinterno dello stesso semestre, provvede a formulare la propria recommendation al Ministro competente affinch sia resa o denegata lautorizzazione.

Il procedimento si conclude con la decisione ministeriale (Secretary of States decision), che pu essere impugnata entro il termine di sei settimane dinanzi alla High Court.

Ad unesposizione in dettaglio delle fasi procedimentali ha provveduto il Planning Inspectorate con una propria guida esplicativa pubblicata nellaprile 2012[85].

Va, infine, segnalato lannuncio del Governo, nel quadro dei programmi per lo sviluppo economico e in sede di presentazione del Budget 2012[86], di semplificare ulteriormente il quadro delle autorizzazioni richieste per le opere infrastrutturali, eliminando le duplicazioni, e di modificare lo specifico procedimento parlamentare (special parliamentary procedure) previsto per lesame e lapprovazione dei relativi programmi nazionali.

Criteri e strumenti di valutazione dellimpatto economico e sociale delle grandi opere

Obblighi di previa consultazione

Obblighi di consultazione pubblica preliminare gravano sui promotori di uninfrastruttura di interesse nazionale nella fase precedente alla richiesta di autorizzazione concernente la sua realizzazione. Nel rispetto di tali obblighi da parte dei soggetti interessati, il legislatore ha infatti ravvisato una condizione favorevole alla pi efficace e rapida valutazione della loro richiesta, da sottoporre allesame dellautorit preposta dopo che le caratteristiche delle opere da realizzare siano state rese note alla popolazione locale e gli aspetti di impatto sociale e ambientale siano stati adeguatamente considerati.

Le finalit di questa consultazione preliminare sono state esposte in una guida predisposta dal Department for Communities and Local Government nel settembre 2009, dal titolo Planning Act 2008 Guidance on pre-application consultation.

Lesperimento della pre-application consultation - come esplicitato nella guida - preordinato, in particolare, a consentire ai membri del pubblico di influire sulle modalit di sviluppo dei progetti dando a questi riscontro delle eventuali opinioni espresse, e offrendo ad essi lopportunit di dar forma allevoluzione della propria comunit; favorire la migliore comprensione da parte del pubblico delle implicazioni di un determinato progetto, in modo che le apprensioni derivanti da equivoci o le incomprensioni siano immediatamente risolte; acquisire dalla comunit consultata informazioni rilevanti sullimpatto economico, sociale ed ambientale del progetto da realizzare, in modo che i promotori possano individuare le opzioni non adeguate e non meritevoli di essere ulteriormente perseguite; determinare le eventuali misure di mitigazione da prendere in considerazione e, in alcuni casi, da includere nel progetto prima di procedere alla richiesta di autorizzazione; individuare il modo in cui il progetto possa, senza significativi costi per i promotori, contribuire ad obiettivi strategici pi ampi oppure di rilevanza locale.

Conforme ad una prassi pi generale e consolidata (formalizzata dal 2000 con la pubblicazione di un apposito codice delle consultazioni pubbliche[87]), la pre-application procedure delineata nel Planning Act dunque costitutiva di una fase antecedente e propedeutica allesame delle richieste relative a progetti infrastrutturali. Il suo svolgimento si fonda sullottemperanza da parte del richiedente dellobbligo di consultare determinati soggetti o categorie di soggetti (istituzionali o privati), i cui ambiti di competenza o interessi siano incisi dalla realizzazione del progetto previsto; tali soggetti sono chiamati a presentare le proprie deduzioni, di cui il promotore del progetto dovr tenere conto al momento di sottoporlo allapprovazione; ed egualmente prescritta la consultazione delle comunit locali interessate, che presuppone forme adeguate di pubblicit dei contenuti del progetto.

 

Il Green Book

Lintroduzione di un quadro standardizzato di criteri di analisi socio-economica per la valutazione preliminare e per il controllo della spesa pubblica destinata alla realizzazione di infrastrutture stato, in anni recenti, obiettivo perseguito dal Governo con una serie di documenti e di guide predisposti dal Ministero del Tesoro, a partire dal Green Book pubblicato nel 2003 e in parte aggiornato nel 2011[88].

In esso vengono indicati i parametri basilari ai quali deve attenersi la valutazione dei costi e dei benefici dei programmi o progetti relativi alla realizzazione di grandi opere. La cornice metodologica che ne risulta indicata sovente con lacronimo ROAMEF, che riassume le singole fasi in cui si articola lintero procedimento valutativo: Rationale, Objectives, Appraisal, Monitoring, Evaluation, Feedback.

Lo scrutinio di cui sono oggetto i progetti e i programmi relativi alle opere pubbliche include, peraltro, criteri valutativi di diffusa applicazione e gi da tempo invalsi nel Regno Unito, come la regulatory impact analysis (ossia lanalisi delle ripercussioni economiche delle stesse regole che si intendono introdurre), i quali, a loro volta derivano da principi pi generali (come quelli di buona regolazione, di analisi di impatto normativo e di valutazione delle politiche pubbliche). La particolare attivit di valutazione di cui tratta il Green Book, tuttavia, si inquadra nellesame delloperazione economica considerata (business case), compiuta in base a metodiche particolari e ad articolati procedimenti.

In relazione alla diffusione di tali criteri il Governo ha svolto unampia attivit di informazione. Manuali operativi per lo svolgimento di queste preliminari valutazioni degli investimenti pubblici per opere infrastrutturali, destinati ai diversi soggetti i cui poteri decisionali siano implicati nelle singole fasi di elaborazione e di realizzazione dei relativi programmi, sono disponibili sul sito del Ministero del Tesoro[89]. A questi manuali di orientamento generale si aggiungono guide settoriali riferite ai singoli Dipartimenti governativi, in cui i criteri che presiedono alla programmazione e realizzazione di opere pubbliche sono specificati in rapporto alle diverse competenze ministeriali[90].

 

Il Magenta Book

La valutazione delle politiche pubbliche in materia di infrastrutture si avvale anche di particolari metodi di analisi e di ricerca sociale. Allesigenza di determinare, sotto questo profilo, i criteri di policy evaluation risponde il Magenta Book, un documento redatto nel 2003 per iniziativa del Cabinet Office, ad esito di una indagine sui criteri e sulle forme di elaborazione delle politiche pubbliche avviata nel decennio precedente[91].

Finalit del Magenta Book, aggiornato nellaprile 2011[92], quella di fornire, in forma semplificata, strumenti di analisi mutuati dai principali ambiti disciplinari rilevanti per la valutazione delle politiche pubbliche.

 

Il principio di sostenibilit

La sostenibilit (sustainability) delle grandi opere da realizzare costituisce un punto fermo della disciplina vigente. Sostenibile, nellaccezione legislativa, lopera derivante da un processo in cui il soggetto che intende realizzarla (mediante lacquisizione o la creazione di beni, servizi, infrastrutture) persegue le proprie finalit economiche in condizioni di salvaguardia dellambiente e dando luogo, nel contempo, ad effetti positivi durevoli e di pi ampia portata di cui possano beneficiare leconomia e le comunit interessate.

Il compiuto esame di questo particolare profilo risale al fondamentale Libro bianco pubblicato nel 2007 dal Dipartimento governativo competente, con cui venne introdotta la pubblica consultazione promossa in materia[93].

Il tema della sostenibilit, daltra parte, venuto in autonomo rilievo in relazione al public procurement e alle correlate operazioni della pubblica amministrazione. A questo riguardo il Ministero dellAmbiente ha avviato nel 2009 un programma nazionale articolato in pi moduli, con lobiettivo di favorire la diffusione di buone pratiche presso le autonomie locali (compresa quella finalizzata a formare la consapevolezza dellimpatto ambientale cosiddetta carbon literacy delle scelte amministrative e gestionali); nel biennio successivo esso stato esteso alla pubblica amministrazione centrale, al Sistema Sanitario Nazionale, al sistema dellistruzione e agli organi di governo scozzese[94].

Sulla stessa linea, infine, si posto recentemente il legislatore, il quale ha disposto, con il Public Services (Social Value) Act 2012, che le attivit amministrative poste in essere in applicazione della vigente normativa in materia di procurement e di appalti pubblici siano soggette alladempimento di nuovi ed ulteriori obblighi (pre-procurement obligations), la cui prescrizione finalizzata ad introdurre nella valutazione amministrativa la necessaria considerazione di obiettivi generali di salvaguardia e di promozione economica, sociale e ambientale.

 

Il finanziamento delle opere pubbliche

Al momento del suo insediamento nel 2010, lattuale Governo liberal-conservatore ha stimato necessario linvestimento di circa 200 miliardi di sterline nel successivo quinquennio, destinato ad infrastrutture da realizzare in ambiti di rilevanza strategica per la ripresa dello sviluppo economico nazionale con il concorso determinante del capitale privato.

Con tale finalit il Governo ha mantenuto il ruolo e loperativit di Infrastructure UK, unit interna al Ministero del Tesoro dotata di compiti relativi al coordinamento delle iniziative concernenti la realizzazione di opere infrastrutturali, allindividuazione delle relative priorit e alla promozione dellefficienza in questo ambito.

Nella medesima prospettiva, il Governo ha eletto la cooperazione tra pubblico e privato a criterio centrale della programmazione e della realizzazione delle infrastrutture nazionali, in linea con i principi generali enunciati nel quadro della Spending Review del 2010, i quali, oltre a individuare misure di contenimento e di revisione della spesa pubblica, assegnano un ruolo prioritario agli investimenti privati. Conforme a questa impostazione, per quel che concerne il finanziamento delle opere infrastrutturali, il National Infrastructure Plan 2011, il programma nazionale formulato nel novembre 2011 per gli anni successivi.

Nel Piano si apprende che il Governo del Regno Unito, al fine di coinvolgere investitori privati nelle realizzazioni infrastrutturali, ha sottoscritto protocolli dintesa (memorandum of understandings) con alcuni tra i maggiori fondi pensionistici nazionali e che ulteriori accordi sono in corso di adozione con il settore assicurativo. La remunerativit di tali investimenti privati, daltra parte, oggetto di soluzioni allo studio del Governo, che ha previsto ad esempio, per alcune infrastrutture stradali, lintroduzione di pedaggi.

Il sistema britannico, daltra parte, si caratterizza per lintroduzione, a partire gi dallinizio del decennio scorso, di forme di finanziamento delle opere pubbliche basate sul ricorso ai capitali privati e ad accordi di partenariato tra i soggetti pubblici e le imprese. In applicazione degli schemi di Private Finance Initiative (PFI) e di PublicPrivate Partnership (PPP), le imprese partecipano ai rischi degli interventi da realizzare e ne assumono complessivamente le responsabilit attuative (dalla progettazione definitiva al finanziamento, fino allesecuzione e gestione del servizio), a fronte dellimpegno della parte pubblica di ripagare linvestimento e i costi gestionali.

Il Ministero del Tesoro rende consultabili, sul proprio sito Internet, una cospicua serie di manuali operativi e di strumenti di valutazione con riguardo ai diversi aspetti di rilievo nellapplicazione degli schemi suddetti (modulistica contrattuale, criteri di valutazione finanziaria, ecc.)[95].

Un bilancio del ricorso alla PFI per investimenti infrastrutturali nei principali ambiti, e la definizione di nuove misure per accrescere lefficienza di tali forme di finanziamento sono il tema affrontato dal Ministero del Tesoro in un documento del novembre 2011 dal titolo UK Private Finance Initiative Projects: summary data.

Di tale strumento e della relativa disciplina il Governo ha recentemente annunciato modifiche finalizzate a perseguire il pi efficiente impiego delle risorse pubbliche e il maggiore coinvolgimento dei soggetti privati. A tale scopo il Ministero del Tesoro ha diffuso nel dicembre 2011 un documento di consultazione intitolato Reform of the Private Finance Initiative.

In prospettiva della realizzazione di opere pubbliche nel quadro della Private Finance Initiative, e con riferimento ai contratti stipulati a tale scopo, il Ministero del Tesoro ha altres provveduto alla formulazione e al costante aggiornamento di modelli contrattuali uniformi, il cui articolato, corredato di guide applicative, contempla i diversi e complessi aspetti sostanziali e procedurali delle operazioni disciplinate[96].

I progetti degli organi di governo locale (della regione inglese), la cui realizzazione implichi il finanziamento pubblico integrato da risorse private (con il ricorso a schemi di PFI o PPP), sono sottoposti alla valutazione di un comitato insediato presso il Ministro del Tesoro[97]. Tale esame svolto secondo una procedura (denominata Treasury Approval Point TAP), il cui svolgimento disciplinato da un apposito codice di condotta[98].

Il finanziamento di opere infrastrutturali da realizzare in ambito locale pu valersi anche dellintroduzione di una tassa di scopo (Community Infrastructure Levy CIL), la cui imposizione rimessa alla discrezionalit delle autorit di governo locale, secondo i criteri stabiliti dal Planning Act 2008 (Part 11)[99]. Il ricorso a questa forma di tassazione locale figura espressamente tra le modalit del finanziamento infrastrutturale contemplate dal National Infrastructure Plan del 2011, che ne prospetta pi flessibili modalit operative attraverso labilitazione degli enti locali ad accedere al credito per la realizzazione di opere pubbliche, fornendo in garanzia le future entrate della CIL.

La disciplina dettata per i Nationally Significant Infrastructure Projects trova prevalente applicazione nella regione inglese; nelle regioni interessate dal processo autonomistico avviato a partire dal 1998, essa si applica negli ambiti non compresi nelle competenze devolute.

Con riferimento allInghilterra, il Governo ha promosso, gi nel 2008, unindagine sullo sviluppo delle aree sub-regionali[100], mentre in Scozia (dotata, com noto, di particolare autonomia nel quadro della devolution) il Governo locale ha predisposto, alla fine del 2011, un piano di investimenti per le infrastrutture regionali[101].

 

Atti normativi riguardanti specifiche opere infrastrutturali

Si segnalano infine, a titolo di esempio, due provvedimenti normativi, adottati negli ultimi anni dal legislatore britannico in relazione a singole opere infrastrutturali: il London Olympic Games and Paralympic Games Act 2006, varato in prospettiva dello svolgimento nel Regno Unito dei giochi olimpici del 2012 e modificato nel 2011[102], e il Crossrail Act 2008, una legge sui trasporti ferroviari nellarea metropolitana londinese, che prevede, in particolare, la realizzazione di tratti in galleria nel centro urbano per collegarlo alle ferrovie di superficie ad est e ovest.

 



[1] Il Comitato, sostituito il 14 ottobre 2005 dal Comit interministriel damnagement et de comptitivit des territoires (CIACT), tornato a denominarsi CIADT alla fine del 2009. Il CIADT riunisce, sotto la direzione del Primo Ministro, i Ministri competenti, tra i quali il Ministro incaricato della gestione del territorio e il Ministro dellInterno, e costituisce attualmente il quadro di riferimento della pianificazione dei trasporti. Si segnala sul sito internet del Ministre de lcologie, du Dveloppement durable, des Transports et du Logement (MEDDTL) la pagina web relativa alla Planification et programmation des infrastructures de transports.

[2] La realizzazione dei grandi progetti rappresentava, nelle previsioni, 20 miliardi di euro di investimenti per il periodo 2004-2012 e la creazione di 50.000 nuovi posti di lavoro per i cantieri. Per una sintesi sui cinquanta grandi progetti varati nel 2003 si segnala: Observatoire Rgional des Transports (ORT), Les grands projets dinfrastructures (dicembre 2005).

[3] La Loi des Finances del 2005 ha definito i poli di competitivit come raggruppamenti su uno stesso territorio di imprese, istituti distruzione superiore e organismi di ricerca pubblici o privati che abbiano vocazione a lavorare in sinergia per dare attuazione a progetti di sviluppo economico per linnovazione. Per ulteriori informazioni si segnala il sito ufficiale Les ples de comptitivit.

[4] Dal 15 dicembre 2009 divenuta Dlgation interministrielle l'Amnagement du Territoire et l'Attractivit Rgionale (DATAR). La DATAR unamministrazione a vocazione interministeriale che prepara, d impulso e coordina le politiche dello Stato di sistemazione del territorio e svolge a tal fine la funzione di segreteria del CIADT. Per approfondimenti si segnala il portale territoires.gouv.fr, curato dalla medesima DATAR.

[5] il Governo francese ricorre ormai da tempo, nel campo delle infrastrutture dei trasporti, ai Partenariati pubblici-privati - PPP (cfr. infra, pp. 18-19).

[6] Nel novembre 2011, in allegato al progetto di legge finanziaria per il 2012, stato pubblicato il secondo Rapport relatif la mise en oeuvre et au suivi des investissements davenir.

[7] Un Commissaire gnral l'investissement, attualmente Ren Ricol, posto sotto lautorit del Primo Ministro ha il compito di vigilare sulla coerenza delle politiche dinvestimento dello Stato e un Comit de surveillance, presieduto congiuntamente dagli ex Primi Ministri Alain Jupp e Michel Rocard, e composto da due deputati e due senatori pi otto personalit qualificate di nomina governativa, sar incaricato di valutare gli investimenti realizzati.

[8] Per approfondimenti sul progetto di SNIT e sulla sua elaborazione aperta alla consultazione pubblica si segnalano le schede online relative a Le schma national dinfrastructures de transport (SNIT) sul sito del MEDDTL.

[9] La Loi n. 2009-967 del 3 agosto 2009 (c.d. Loi Grenelle 1) ha previsto la realizzazione di uno schma national des infrastructures de transport (artt. 16 e 17).

[10] Si segnala sulle procedure di valutazione: Secrtariat d'Etat la prospective, l'valuation des politiques publiques et au dveloppement de l'conomie numrique, Evaluation des grands projets publics : diagnostic et propositions, Paris, Premier ministre, novembre 2008. Il rapporto, realizzato dalla Mission d'valuation des politiques publiques, dedicato agli strumenti e alle procedure in vigore per la valutazione e la conseguente decisione sui grandi investimenti pubblici, con particolare riferimento ai progetti di infrastrutture e di sistemi di informazione, ma applicabili anche a progetti di altra natura. Il Rapporto prefigura misure successivamente adottate o comunque previste nellambito della Revisione generale delle politiche pubbliche.

[11] Il calcolo del rapporto costi-benefici, denominato anche calcolo o valutazione socio-economica di un investimento, costituisce uno strumento essenziale di aiuto alla decisione. Dietro tale termine tecnico si nasconde un semplice concetto: stimare i costi (ad es. finanziari, ambientali) e i benefici (ad es. risparmio di tempo per gli utenti, benefici ambientali) secondo una metodologia che consente una classificazione dei progetti su una base tecnica.

[12] Dcret n. 84-617, du 17 juillet 1984, art. 2 (applicativo dellart. 14 della Loi Loti).

[14] Ad esempio, per le infrastrutture di trasporto sono competenti: il Conseil gnral des Ponts et Chausses (CGPC) e il Commissariat Gnral au Dveloppement Durable (CGDD) presso il Ministre de lcologie, du Dveloppement durable, des Transports et du Logement (MEDDTL), la Direction gnrale du Trsor et de la Politique conomique (DGTPE) presso il Ministre de lEconomie, de lIndustrie et de lEmploi e il Centre danalyse stratgique (CAS), in seno ai servizi del Primo Ministro.

[15] Va aggiunto, tra laltro, che in materia di infrastrutture si tratta spesso di progetti che impegnano anche le collettivit territoriali e la capacit dello Stato di imporre determinate procedure di valutazione limitato dal principio di libera amministrazione delle collettivit, anche se ci non impedisce allo Stato di collegare, direttamente o indirettamente, i suoi cofinanziamenti alladozione di principi di governance individuati con i rappresentanti delle collettivit territoriali coinvolte .

[16] La Rvision Gnrale des Politiques Publiques (RGPP) riguarda le politiche pubbliche e i ministeri. Liniziativa, lanciata nel giugno 2007 ha comportato la mobilitazione di tutti gli attori pubblici, ad ogni livello dello Stato. La RGPP guidata dal Conseil de modernisation des politiques publiques (CMPP), presieduto dal Presidente della Repubblica, ed seguita regolarmente dal Comit de suivi, sotto la duplice presidenza del Segretario generale della Presidenza della Repubblica e del Direttore di gabinetto del Primo Ministro. Dopo una prima fase di audizioni in tutti i ministeri lavvio di circa 300 riforme, il CMPP ha adottato nel giugno 2010 circa 150 nuove misure per gli anni 2011-2013.

[17] Il 14 dicembre 2011 stato pubblicato il rapporto del 6me Conseil de modernisation des politiques publiques, che ha tracciato un bilancio positivo delle riforme avviate negli ultimi quattro anni, evidenziandone gli esiti pi significativi. In occasione della presentazione di questo rapporto, il Ministro del Bilancio, dei Conti Pubblici e della Riforma dello Stato, Valrie Pcresse, ha annunciato una trentina di nuove misure che serviranno da base per le decisioni da adottare dopo il 2013 al fine di assicurare il mantenimento del trend di ripresa delle finanze pubbliche nel periodo 2013-2016, ma anche, al tempo stesso, per garantire la buona riuscita di alcuni progetti avviati, tra i quali laudit degli operatori, lo sviluppo dellinnovazione e la conclusione nel primo trimestre 2012 del programma di 100 misure di semplificazione, in cui sono state inserite, in particolare, 20 nuove misure integrate a seguito della revisione generale delle politiche pubbliche.

[18] Loi n. 2009-967 del 3 agosto 2009 (Loi Grenelle 1) e Loi n. 2010-788 del 12 luglio 2010 (Loi Grenelle 2).

[19] Cfr. supra, p.3.

[20] In particolare: la creazione di autostrade, linee ferroviarie, vie navigabili, installazioni nucleari, infrastrutture aeroportuali o piste datterraggio, dighe idroelettriche o digheserbatoi, oleodotti e gasdotti; i trasferimenti di acque di bacino fluviale; la costruzione di grandi impianti industriali, culturali, sportivi, scientifici o turistici (cfr. tabella alla fine del presente paragrafo).

[21] La concertation publique un procedimento pubblico condotto dallente committente responsabile del progetto in fase di studio o di realizzazione, avente lobiettivo di associare allelaborazione del progetto medesimo i diversi attori ad esso interessati. La concertation un metodo di lavoro che permette di arricchire un progetto, attraverso lascolto degli abitanti dei luoghi, in cui lopera andr a incidere, e degli utenti (imprese, associazioni, ecc.).

[22] La procedura stata istituita con la Legge n. 95-101 del 2 febbraio 1995 (artt. 2-10), relativa al rafforzamento della protezione dellambiente, successivamente completata e perfezionata dalla Legge n. 2002-276 sulla democrazia di prossimit e ulteriormente rafforzata dalla Legge n. 2010-788 del 12 luglio 2010 sullambiente (c.d. Loi Grenelle 2) Per approfondimenti sulla procedura del dibattito pubblico, sulla Commission national du dbat public (CNDP) e la sua attivit si segnala il sito internet http://www.debatpublic.fr/, in particolare la pagina dedicata ai Rapports dactivit.

[23] Le disposizioni relative al dibattito pubblico sono attualmente contenute nel Code de lEnvironnement. La recente Legge n. 2010-788 ha ulteriormente ampliato la composizione e rafforzato le competenze della CNDP.

[24] La composizione attuale della Commissione prevede venticinque membri nominati per cinque anni o per la durata del loro mandato (il mandato rinnovabile una sola volta) e comprende, oltre al suo presidente e a due vice presidenti: un deputato, un senatore e sei rappresentanti delle collettivit territoriali; un rappresentante del Consiglio di Stato, della Corte di Cassazione, della Corte dei Conti e del corpo dei tribunali amministrativi e delle corti dappello; due rappresentanti di associazioni ambientaliste nazionali registrate; due rappresentanti dei consumatori e degli utenti; due personalit qualificate, delle quali almeno una abbia esercitato la carica di Commissaire enquteur e due rappresentanti delle organizzazioni sindacali.

[25] Le soglie sono fissate con decreto, previo parere del Consiglio di Stato (dcret en Conseil dEtat).

[26] Sui dibattiti pubblici richiesti e svolti tra il 2010 e i 2011 si segnala: CNDP, Rapport dactivit 2010-2011. Nel periodo considerato si sono svolti 11 dibattiti pubblici: dieci organizzati direttamente dalla CNDP, di cui quattro nel settore dellenergia (due progetti di terminali metaniero a Fos-sur-Mer, un reattore EPR a Penly, un parco eolico in mare al largo del Trport) e sei nel settore dei trasporti (collegamento ferroviario Roissy-Picardie, prolungamento della RER E ad ovest, Arc Express, rete di trasporto pubblico del Grand Paris, interconnessione sud delle linee ad alta velocit nellIle-de-France e messa in concessione autostradale della Route Centre Europe Atlantique); lundicesimo dibattito, sulle strutture turistiche a Seine-et-Marne , stato affidato al matre douvrage.

[27] Il Dossier del dibattito deve contenere, oltre al dossier de saisine, gli studi dimpatto, i documenti tecnici e tutti gli altri materiali ritenuti utili ai fini della comprensione del progetto.

[28] La partecipazione del pubblico assicurata fin dallavvio degli studi preliminari attraverso riunioni e audizioni pubbliche, riunioni pubbliche di prossimit e tavole rotonde tematiche, ma anche con un sistema di domande-risposte, con il quale le CPDP assicurano risposta ad ogni questione posta alla stessa Commissione, al matre douvrage o agli esperti, e ancora attraverso i cahiers dacteurs, pubblicazioni nelle quali soprattutto gli attori istituzionali trovano strumenti di espressione equivalenti a quelli del matre douvrage.

[29] I due documenti saranno inseriti nel dossier della eventuale enqute publique successiva.

[30] La decisione viene resa pubblica secondo modalit differenti a seconda che sia stata presa dallo Stato o da un ente pubblico nazionale (Journal Officiel) , da una collettivit territoriale, da un gruppo di collettivit o da un ente pubblico indipendente (Recueil des actes administratifs), ovvero da un soggetto privato (pubblicazione su un quotidiano nazionale o a diffusione locale nel/nei dipartimento/i interessato/i).

[31] A titolo di esempio si segnalano, tra gli altri, due dibattiti su temi di portata generale realizzati su richiesta del Governo: il dibattito sulla gestione di rifiuti radioattivi, che ha contribuito alla preparazione del progetto di legge sulla materia presentato nel 2006 (Ministeri dellEconomia e delle Finanze, Gestion des dchets radioactifs. Les suites du dbat public); il dibattito pubblico, svoltosi tra il 2009 e il 2010, sullo sviluppo della disciplina delle nanotecnologie che ha portato a impegni del Governo in tale settore (Communiqu interministeriel du 27 -10-2011 trasmesso alla CNDP con lettera del 13 -2-2012).

[32] La consultazione si basa su un dossier di descrizione del progetto, preparato dallente proponente, depositato presso il Comune e aperto alla consultazione di chiunque sia interessato e che ha facolt di presentare le sue osservazioni per iscritto sul registro denqute oppure direttamente al Commissaire enquteur incaricato dellinchiesta.

[33] Sui limiti delle enqutes publiques e per ulteriori approfondimenti si segnala: Centre d'analyse stratgique, La participation des citoyens et l'action publique, La Documentation franaise, Paris, 2008.

[34] La direttiva 85/337/CEE stata recepita in Francia con il Decreto n. 93-245 del 25 febbraio 1993, relativo agli studi dimpatto e al campo di applicazione delle inchieste pubbliche, che ha modificato il precedente decreto del 1977, almeno rispetto al contenuto e allo spirito della direttiva. La successiva Legge n. 2005-1319 del 26 ottobre 2005, contenente diverse disposizioni dattuazione del diritto comunitario, e il successivo decreto dattuazione del 22 maggio 2006 hanno completato il regime giuridico della valutazione ambientale delle sistemazioni o delle opere che abbiano incidenza sullambiente. La direttiva n. 2001/42/CE, relativa alla valutazione dellincidenza di determinati piani e programmi sullambiente, impone la valutazione ambientale di determinati documenti di pianificazione urbanistica, suscettibili di avere incidenza rilevante sullambiente. La direttiva stata recepita con lordinanza n. 2004-489 del 3 giugno 2004 e il suo decreto applicativo n. 2005-608 del 27 maggio 2005. Linsieme di questi testi delinea un nuovo regime di valutazione ambientale allinterno del Code de lurbanisme, applicabile ai documenti la cui elaborazione o revisione sia risultata prescritta dopo il 21 luglio 2004 e la cui attuazione sia suscettibile di recare una minaccia allambiente.

[35] La protezione dellambiente stata definita dinteresse generale e consacrata nel Code de lEnvironnement, art. L 110-1, comma 2.

[37] Loi constitutionnelle n. 2005-205 del 1 marzo 2005 relativa alla Charte de l'environnement.

[38] La limitazione dellobbligo dello studio dimpatto ai soli grandi progetti stata pi volte criticata perch, in realt, anche una somma di piccoli progetti, in apparenza non significativi, pu generare rilevanti impatti ambientali.

[39] Per quanto riguarda linformazione del pubblico sugli studi dimpatto prevista una procedura di consultazione del pubblico in mancanza di inchiesta pubblica precedente alla decisione amministrativa (Code de lenvironnement, art. R 122-12). Inoltre, la Loi Grenelle 2 ha rafforzato tale regime con la previsione della prise en considration delle osservazioni e proposte del pubblico raccolte nel corso della messa a disposizione dello studio dimpatto (Code de lenvironnement, art. L 122-1-1).

[40] I documenti urbanistici per i quali una valutazione ambientale obbligatoria sono indicati nel Code de lEnvironnement, art. L 121-10 (Direttive territoriali di gestione DTA, schema direttivo dellIle-de-France SDRIF, Schemi di coerenza territoriale, i Piani urbaistici local i-PLU, suscettibili di effetti rilevanti sullambiente, etc.). Le soglie sono indicate nel Code de lurbanisme (art. R 121-14). La Loi Grenelle 2 ha previsto di allargare il campo di applicazione ai PLU che comprendano disposizioni per i Piani di posizionamento urbanoPDU e alle direttive di gestione territoriale e di sviluppo sostenibile DTADD.

 

 

 

[41] LAgenzia stata creata nel 2004 con il decreto n. 2004-1317. Sul finanziamento delle infrastrutture di trasporto si segnala il Rapport dinformation n. 196 (2007-2008) del Senato francese su Le fonctionnement et le financement des infrastructures de transports terrestres e, per un analisi critica del funzionamento dellAFITF: Cour des Comptes, LAFITF: unagence de financement aux ambitions limits, priv des ses moyens, dsormais inutile (2008).

[42] I contrats de projet Etat-Rgions sono gli accordi, della durata di sette anni, con i quali lo Stato e una regione si impegnano nella programmazione di progetti importanti, quali la creazione di infrastrutture o il sostegno allo sviluppo di filiere produttive economicamente innovative per il futuro. Gli accordi vertono sulla realizzazione dei progetti relativi alla gestione del territorio della regione interessata e sulla quota di ciascuna parte al finanziamento dellopera.

[43]Si citano, ad esempio, le stime iniziali di alcuni Grandi Progetti: 4 miliardi di euro per il Canale Senna-Nord, 19 miliardi di euro per il collegamento Lione-Torino.

[44] Ideata nellambito del Grenelle per lambiente e prevista dalla Loi de finances pour 2009, la taxe nationale sur les vhicules de transport de marchandises, la cui attuazione dovrebbe essere operativa dal 2013, si applicher ad ogni camion circolante sul territorio francese di pi di 3,5 tonnellate di peso, fino ad un massimo di 0,20 euro a chilometro e sar pagata dalle societ che si sono rivolte ai trasportatori. Le Figaro, La taxe poids lourd entrera en piste dbut 2013 (172-2011).

[45] Sui compiti della DGITM si segnala: MEDDTL, Direction gnrale des Infrastructures, des Transports et de la Mmer (agosto 2011).

[46] Per la pi recente programmazione finanziaria vedi la Loi n. 2010-1645, del 28 dicembre 2010, di programmazione delle finanze pubbliche per gli anni 2011-2014.

[47] Anche le collettivit territoriali incontrano sempre maggiori difficolt a ottenere la totalit dei prestiti dei quali hanno bisogno per i loro progetti dinvestimento locale. Il Primo Ministro francese ha annunciato, a ottobre 2011, la costituzione di una nuova Agenzia di finanziamento per le collettivit territoriali, con una dotazione di tre miliardi di euro, tratti dai fondi di risparmio della Caisse des Dpts et Consignations. La futura Agenzia dovrebbe essere operativa nel 2012 e lanciare la sua prima emissione di obbligazioni sui mercati internazionali prima della fine del 2012. Le collettivit territoriali assicureranno il finanziamento dellAgenzia versando un ticket di entrata, proporzionato al volume medio di prestiti della singola collettivit effettuati negli ultimi anni. Si segnala: Snat, Projet de loi de finances pour 2012 : Relations avec les collectivits territoriales.

[48] Il finanziamento dei 35 miliardi stato previsto attraverso due modalit: il rimborso dei 13 miliardi di fondi propri prestati dallo Stato alle banche in occasione della crisi finanziaria; un ricorso al prestito sui mercati fino allammontare massimo di 22 miliardi di euro, lanciato dallAgence France Trsor nellambito del normale programma di prestito a medio e a lungo termine.

[49] Il ricorso ai PPP ha permesso, ad esempio, il finanziamento della Linea ad alta velocit Sud-Europa-Atlantico.

[50] Per approfondimenti e ulteriori informazioni si segnala il sito internet sui Partenariati pubblici-privati (PPP) allinterno del portale del Ministero dellEconomia.

[51] Un appalto pubblico un contratto concluso a titolo oneroso tra un soggetto pubblico e un soggetto privato o pubblico in funzione dellacquisto di beni, servizi o lavori per rispondere ai suoi bisogni istituzionali.

[52] Per informazioni sulle procedure di appalti pubblici in Francia si segnala la scheda UE Marchs publics France sul portale dellUnione europea. Ulteriori informazioni sugli appalti pubblici sono consultabili sulla pagina web March publics della Direction des Affaires Juridiques (DAJ) del Ministero dellEconomia che analizza ed elabora la regolamentazione francese delle commesse pubbliche.

[53] La riforma del 2008 si basata sui decreti adottati tra il 17 e il 19 dicembre 2008 (Dcret n. 2008-1334, Dcret n. 2008-1355 e Dcret n. 2008-1356), completati dalla Circulaire du 19 dcembre 2008.

[54] Dcret n. 2011-1000 del 25 agosto 2011

[55] Nella sentenza Prez il Consiglio di Stato ha considerato contraria ai tre principi di base degli appalti pubblici lelevazione generale della soglia da 4.000 a 20.000 euro.

[56] Diverse amministrazioni appaltatrici ed eletti denunciavano spesso la complessit dei rinnovi espressi.

[57] Si segnala la Sentenza della Corte di Giustizia del 3 giugno 1992 (causa C 360/89: Commissione contro Repubblica italiana).

[58] Si segnalano la scheda online della Direction Affaires Juridiques (DAJ) del Ministero dellEconomia su Nouveaux seuils de procdure formalise pour les contrats de la commande publique au 1er janvier 2012; e sul portale Lgimarchs la pagina Rlevement du seuil des marchs publics au 1e janvier 2012.

[59] In Francia gli ordini di acquisto delle collettivit pubbliche rappresentano circa il 10% del PIL e l80% degli atti dacquisto delle collettivit hanno unincidenza diretta sul mercato locale, costituendo cos una leva essenziale per orientare il mercato verso nuovi prodotti e dare un impulso per far adeguare lofferta dei fornitori.

[60] Per ulteriori informazioni si segnala il sito Commande publique & developpement durable, portale di scambio di informazioni delle reti di collettivit (coprono circa 15 regioni francesi) che ospita una piattaforma elettronica per lo scambio di documenti sulle commesse pubbliche dedicata agli appaltatori pubblici con lobiettivo di facilitare lo sviluppo di appalti pubblici sostenibili.

[61] Per ulteriori informazioni sulla digitalizzazione degli appalti pubblici in Francia si segnala la scheda tecnica della DAJ Dmaterialisation Nouvelle cheance le 1er janvier 2012! (ottobre 2011) e la guida della stessa DAJ su Dmaterialisation des Marchs publics (2010).

[62] Il ruolo e le modalit dintervento dell'UGAP sono disciplinati nel Code des marchs publics, in conformit alle disposizioni delle direttive UE. LUGAP opera per lo Stato, per le collettivit territoriali e per il settore ospedaliero, ma anche alloccorrenza per soggetti privati assicurando una missione di servizio pubblico. La Rvision gnrale des politiques publiques (RGPP) ha individuato nellUGAP una delle leve delle politiche di razionalizzazione delle commesse pubbliche dello Stato.

 

[63] Versione del Regolamento VOL/A del 20 novembre 2009.

[64] Versione del Regolamento VOB/A e VOB/B del 31 luglio 2009, novellata il 19 febbraio 2010. Il 24 ottobre 2011 stato emendato il capitolo 2 del VOB/A ed aggiunto il nuovo capitolo 3, ma queste ultime modifiche non sono ancora entrate in vigore.

[65] Versione del 18 novembre 2009.

[66] Testo aggiornato alle modifiche intervenute con la legge del 22 dicembre 2011.

[67] Testo aggiornato allultima modifica apportata dallarticolo 13 della legge sullaccelerazione delle procedure di pianificazione delle opere infrastrutturali (Gesetz zur Beschleunigung der Planungsverfahren fr Infrastrukturvorhaben), del 9 dicembre 2006.

[68] Di tale ente, istituito il 20 giugno 2005, fanno parte il Governo federale, i Lnder, i comuni e le associazioni di categoria del settore. Tra i suoi compiti rientra anche quello di abilitare e controllare le societ di prequalificazione.

[70] Tra i documenti da fornire figurano: la registrazione presso la Camera di commercio; la prova del pagamento dei contributi sociali, previdenziali e assicurativi; lautodichiarazine circa lassenza di provvedimenti giurisdizionali o amministrativi a carico dellimprenditore o della societ che incidano sul grado di affidabilit della societ; lautodichiarazione che lazienda non soggetta ad alcun procedimento di carattere fallimentare; lautodichiarazione circa leventuale impiego di sub-appaltato0ri e circa la sussistenza anche in questi ultimi della prequalificazione o dei requisiti necessari ad ottenerla; lautodichiarazione circa il rispetto, anche da parte degli eventuali sub-appaltatori, dei minimi salariali.

[71] Si tratta della Netzausbaubeschleunigungsgesetz bertragungsnetz (NABEG) (Legge per laccelerazione dello sviluppo della rete).

[72] Testo aggiornato alle ultime modifiche del 2010.

[73] Testo del programma aggiornato al 15 marzo 2012.

[74] Si veda la pagina UK Regulations, che raccoglie i testi concernenti, in particolare, la normativa del 2006 e le modifiche intervenute nel 2009 con lattuazione della direttiva 2007/66/CE. Il quadro normativo completato dalla disciplina degli appalti nel settore della difesa e della sicurezza, costituita dalle Defence and Security Public Contracts Regulations 2011 (SI 2011 No. 1848). Pare infine utile segnalare, in Scozia, il recente consolidamento della normativa in materia di appalti pubblici nelle Public Contracts (Scotland) Regulations 2012.

[75] Ufficio precedentemente incardinato nel Ministero del Tesoro e, dal giugno 2010, integrato nel nuovo Efficiency Reform Group istituito allinterno del Cabinet Office)

[76] HM Treasury, The Spending Review framework, June 2010 (Cm 7872).

[78] Parliamentary Office of Science and Technology, Appraising major infrastructure projects (postnote n. 173, February 2002).

[79] House of Commons Select Committee on Procedure, Major infrastructure projects: proposed new parliamentary procedure (Session 2001-2002, First Special Report, 3 July 2002).

[81] Department for Transport, The Eddington Transport Study, 1 December 2006.

[82] Oltre a individuare gli ambiti di intervento per i quali il Ministro pu formulare i NPS (se riferiti alla regione inglese), la legge del 2008 enumera in dettaglio (allart. 14, e disciplina negli articoli seguenti) le opere pubbliche la cui progettazione rientra nelle Nationally significant infrastructure projects:

(1) In this Act nationally significant infrastructure project means a project which consists of any of the following

(a) the construction or extension of a generating station;

(b) the installation of an electric line above ground;

(c) development relating to underground gas storage facilities;

(d) the construction or alteration of an LNG facility;

(e) the construction or alteration of a gas reception facility;

(f) the construction of a pipe-line by a gas transporter;

(g) the construction of a pipe-line other than by a gas transporter;

(h) highway-related development;

(i) airport-related development;

(j) the construction or alteration of harbour facilities;

(k) the construction or alteration of a railway;

(l) the construction or alteration of a rail freight interchange;

(m) the construction or alteration of a dam or reservoir;

(n) development relating to the transfer of water resources;

(o) the construction or alteration of a waste water treatment plant;

(p) the construction or alteration of a hazardous waste facility.

[83] Sul sito dedicato al National Infrastructure Planning sono enumerati i 12 national policy statements finora adottati o proposti dal Governo, concernenti la realizzazione di infrastrutture per lo sfruttamento o la valorizzazione delle risorse energetiche, i trasporti e lo smaltimento di materiali o rifiuti pericolosi.

[84] Istituito dal Planning Act 2008, il Planning Inspectorate svolge (attraverso il National Infrastructure Directorate operante al suo interno) compiti generali di pianificazione di cui il Localism Act 2011 ha in parte modificato i profili procedurali in materia di infrastrutture nazionali.

[86] I documenti ai quali fatto riferimento, entrambi del marzo 2012, sono il Plan for Growth, il cui stato di attuazione stato aggiornato allanno corrente dal Ministero del Tesoro, e il Budget 2012.

[87] Il Code of Practice on Public Consultations, introdotto nel 2000, giunto nel luglio 2008 al suo terzo aggiornamento.

[89] Si veda in particolare la pagina Business case guidance.

[91] A partire dal Libro bianco Modernizing Government, pubblicato dal Cabinet Office nel marzo 1999.

[93] Department for Communities and Local Government, Planning for a Sustainable Future. White Paper (May 2007, Cm. 7120).

[94] DEFRA (Department for Environment, Food and Rural Affairs), National Sustainable Public Procurement Programme (ultimo aggiorn. ottobre 2011).

[95] Si veda sul sito del Tesoro la pagina Public private partnerships.

[96] HM Treasury, Standardisation of PFI Contracts (Versione 4, Marzo 2007, con aggiornamenti successivi).

[97] HM Treasury Cabinet Office, Major project approval and assurance guidance, April 2011.

[99] Department for Communities and Local Government, The Community Infrastructure Levy, August 2008.

[100] BERR (Department for Business, Enterprise and Regulatory Reform), Prosperous Places: Taking forward the Review of Sub National Economic Development and Regeneration, 31 March 2008.

[101] The Scottish Government, Infrastructure Investment Plan 2011, December 2011.