Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento difesa
Titolo: Gli stanziamenti per Il settore della Difesa ' Bilancio 2010
Serie: Documentazione e ricerche    Numero: 136
Data: 27/04/2010
Descrittori:
BILANCIO DELLO STATO   DIFESA NAZIONALE
Organi della Camera: IV-Difesa

 

27 aprile 2010

 

n. 136/0

Gli stanziamenti per il settore della Difesa – Bilancio 2010


 

La presente scheda offre una lettura del bilancio del Ministero della difesa che consente l'individuazione delle politiche relative allo strumento militare, ai programmi d'arma ed alle spese per le missioni internazionali. La scheda si avvale della Nota aggiuntiva allo Stato di previsione del Ministero – marzo 2010 - aggiornata al bilancio di previsione approvato definitivamente dal Parlamento. Accanto agli stanziamenti contenuti nella tabella del Ministero della difesa sono evidenziati altresì i finanziamenti relativi al settore contenuti negli stati di previsione del Ministero dell’Economia e del Ministero dello Sviluppo economico.

Lo stato di previsione del Ministero della difesa

Tra gli stati di previsione dei Ministeri, quello relativo al Ministero della difesa (tabella 11) si colloca, per entità degli stanziamenti, dopo quelli dell’Economia, del Lavoro, dell’Istruzione e dell’Interno.

Nell’ambito della legge n. 191/2009 recante il bilancio previsionale per il 2010, esso reca le seguenti previsioni di spesa:

Ø       previsioni di competenza per complessivi 20.364,4 milioni di euro, pari al 3,8% circa delle spese finali dello Stato (nel 2009 era pari al 4%);

Ø       autorizzazioni di cassa pari a 20.427 milioni di euro.

Rispetto al bilancio previsionale, le disponibilità per il 2010 presentano un incremento pari a 70,1 milioni di euro (+ 0,3% in termini monetari).

Si segnala che sugli stanziamenti esposti nel bilancio a legislazione vigente del Ministero della difesa, gravano gli effetti prodotti dalle misure di riduzione della spesa pubblica contenute nel D.L. 112 del 2008.

In particolare, il D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, ha disposto, al comma 1 dell’articolo 60, una riduzione delle dotazioni finanziarie a legislazione vigente, delle missioni di spesa del bilancio di ciascun Ministero, per il triennio 2009–2011, secondo gli importi fissati da un apposito elenco, che specifica altresì la componente relativa alle spese predeterminate per legge.

Con riferimento al bilancio del Ministero della difesa, le disposizioni sopracitate operano complessivamente un “taglio” di 503,7 milioni di euro per il 2009, di 478,1 milioni di euro per il 2010 e di 834,5 milioni di euro per il 2011.

Con riferimento al PIL previsto per l’anno 2010, l’incidenza degli stanziamenti complessivi per la Difesa sul PIL è pari all'1,301%, con un modesto incremento rispetto a quella registrata nel 2009 (1,326%). Negli anni precedenti era stata: dell’1,331% nel 2005, dell’1,197 nel 2006, dell’1,307 nel 2007, dell’1,344% nel 2008 e dell’1,205 nel 2009.

Le previsioni di competenza (20.364,4 milioni di euro) risultano così ripartite:

Ø       17.219,5 milioni di euro per le spese di parte corrente, pari all’84,6% delle spese totali del Ministero (contro l’86,1% dell’esercizio precedente);

Ø       3.144,9 milioni di euro per spese in conto capitale, pari al 15,4% (contro il 13,9% del 2009).

Le spese correnti sono ripartite nei seguenti aggregati: spese di funzionamento, per un ammontare pari a 15.966,6 milioni di euro; spese per interventi, pari a 301,1 milioni di euro; oneri comuni, per un importo di 951,8 milioni di euro.

La consistenza dei residui presunti del Ministero della difesa, al 1° gennaio 2010, è stata valutata in 3.975,4 milioni di euro (1.800,8 per la parte corrente e 2.174,6 in conto capitale).

Con riferimento ad altri stanziamenti che interessano il settore della Difesa, presenti in stati di previsione diversi dalla tabella 11 relativa al Ministero, si segnalano:

 

nello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze:

Ø         è presente, solo per memoria e senza recare quindi, allo stato, alcuno stanziamento, il Fondo di riserva per le spese derivanti dalla proroga delle missioni internazionali di pace (capitolo 3004).

Il Fondo è stato istituito dalla legge n. 296/2006 (legge finanziaria 2007), che ha autorizzato per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, una spesa di 1.000 milioni di euro per il finanziamento della partecipazione italiana alle missioni internazionali di pace. La legge n. 191/2009 (legge finanziaria 2010) ha previsto, nell’accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero della difesa una “riserva” di 750 milioni di euro per l’anno 2010, finalizzati al finanziamento della prosecuzione delle missioni di pace all’estero. Lo stanziamento è stato interamente utilizzato per la copertura finanziaria del D.L. n. 1/2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 30 del 2010, che rifinanzia, per il periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2010, la partecipazione delle forze armate e delle forze di polizia alle missioni internazionali.

Ø         Una quota dello stanziamento di 565,8 milioni di euro (identica al bilancio di previsione 2009) quale somma da destinare alle spese di organizzazione e funzionamento, nonchè alle spese riservate per il sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. Lo stanziamento (capitolo 1670) rientra nella missione Ordine pubblico e sicurezza, all’interno del programma Sicurezza democratica.

Prima della legge n. 124/2007, che ha riformato il Sistema di informazione per la sicurezza, era presente nello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, un Fondo da ripartire per le spese di organizzazione e di funzionamento nonché per le spese riservate, da assegnare al CESIS, al SISMI e al SISDE (ora DIS, AISE e AISI). Lo stanziamento rientrava nella missione Fondi da ripartire, all’interno del programma Fondi da assegnare.

Il finanziamento era ripartito, con variazioni registrate nel disegno di legge di assestamento, in appositi capitoli dello stesso Ministero dell’Economia, a favore del CESIS (ora DIS), del Ministero dell'interno destinati al SISDE (ora AISE) e del Ministero della difesa per il funzionamento Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI – ora AISI).

A seguito della riforma lo stanziamento della pertinente unità previsionale di base del Ministero dell’Economia e delle Finanze è ripartita dal Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, tra DIS, AISE e AISI. Di tale ripartizione è data comunicazione al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR).

nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico:

Ø         uno stanziamento di373,6 milioni (6 milioni in meno rispetto al 2009) per il Fondo per gli interventi agevolativi alle imprese (capitolo 7420).Si tratta del Fondo unico confluito, ai sensi della finanziaria per il 2007 nel Fondo per la competitività e lo sviluppo. L’ultimo decreto di ripartizione, trasmesso dal Ministro dello sviluppo economico alle Commissioni parlamentari di merito per l’espressione del parere, destinava l’intero importo per il 2007 e per il 2008 ad Interventi per l’aeronautica e per l’industria aerospazionale e duale – legge n. 808/1985 e relativi rifinanziamenti - e art. 1, lettere a) e b) e articolo 2 della legge n. 140/1999 recante norme in materia di attività produttive. Per l’esercizio finanziario 2009 non si dispone di elementi circa la eventuale ripartizione.

Ø         uno stanziamento di 1.384,7 milioni di euro (25 milioni in più rispetto al 2009) destinato ad Interventi agevolativi per il settore aeronautico (capitolo 7421).

Ø         uno stanziamento di 510 milioni di euro (330 milioni in più rispetto al precedente esercizio finanziario) destinato adInterventi per lo sviluppo e l’acquisizione delle unità navali della classe FREMM (fregata europea multimissione) (capitolo 7485).

I tre capitoli sono collocati, nell’ambito della missione Competitività e sviluppo delle imprese, all’interno del Programma Incentivazione per lo sviluppo industriale.

 

 

 

La nuova classificazione del bilancio

In seguito alla riclassificazione del bilancio dello Stato, operata a partire dall’esercizio finanziario 2008, al Ministero della Difesa sono assegnate quattro missioni che si articolano complessivamente in dieci programmi. Le voci di Macroaggregati (che costituiscono le unità fondamentali di voto nell’esame parlamentare del disegno di legge di Bilancio) sono 26. Di seguito si riportano gli stanziamenti per l’anno 2010, a livello di missioni e programmi, raffrontati con quelli relativi all’esercizio finanziario 2009.

(in milioni di euro)

2009

2010

Missione 5. Difesa e sicurezza del territorio

18.244,3

18.575,7

La missione è articolata in sei programmi:

Programma

2009

2010

5.1 Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza

5.491,5

5.553,1

5.2 Approntamento e impiego delle forze terrestri

4.185,1

4.016,8

5.3 Approntamento e impiego delle forze navali

1.594,9

1.597,1

5.4 Approntamento e impiego delle forze aeree

2.318,3

2.300,5

Questi quattro programmi comprendono il complesso delle attività di addestramento, mantenimento in efficienza operativa, e impiego operativo delle rispettive forze militari.

Programma

2009

2010

5.5 Funzioni non direttamente collegate ai compiti di difesa militare

464,5

487,9

Attività esterne collegate con i compiti di Difesa militare e inerenti ad esigenze orientate a servizi di pubblica utilità quali: rifornimento idrico delle isole minori, attività a favore dell'Aviazione civile, meteorologia, trasporto aereo civile di Stato e per il soccorso di malati, pensioni di invalidità civile, pensioni provvisorie, sussidi ai familiari di militari deceduti in servizio, contributi ad enti ed associazioni, spese per la magistratura militare, onorificenze, onoranze ai caduti, Ordinariato militare e Ispedife.

Programma

2009

2010

5.6 Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari

4.190,0

4.620,3

Attività dello Stato Maggiore Difesa e degli organismi dell'area di vertice per la definizione della pianificazione generale dello strumento militare e del suo impiego operativo; attuazione delle direttive impartite dal Ministro in materia di alta amministrazione, funzionamento dell'area tecnico-amministrativa della Difesa, promozione e coordinamento della ricerca tecnologica collegata ai materiali d'armamento, approvvigionamento dei mezzi, materiali e sistemi d'arma per le Forze Armate e supporto all'industria italiana della difesa; Sostegno agli organismi internazionali in materia di politica militare.

(in milioni di euro)

2009

2010

Missione 17. Ricerca e innovazione

51,6

59,7

Nell’ambito della missione è individuato un unico programma:

Programma

2009

2010

17.11 Ricerca tecnologica nel settore della difesa

51,6

59,7

Attività connesse con l'impiego dello specifico Fondo per la ricerca

(in milioni di euro)

2009

2010

Missione 32. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

73,1

77,3

Della missione fanno parte due programmi:

Programma

2009

2010

32.2 Indirizzo politico

22,3

22,5

Programmazione e coordinamento generale dell'attività dell'Amministrazione, produzione e diffusione di informazioni generali, predisposizione della legislazione sulle politiche di settore su cui ha competenza il Ministero (attività di diretta collaborazione all'opera del Ministro). Valutazione e controllo strategico ed emanazione degli atti di indirizzo

Programma

2009

2010

32.3 Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza

50,8

54,8

Svolgimento di attività strumentali a supporto delle Amministrazioni per garantirne il funzionamento generale (gestione del personale, affari generali, gestione della contabilità, attività di informazione e di comunicazione,...)

 

 

 

(in milioni di euro)

2009

2010

Missione 33. Fondi da ripartire

1.925,2

1.651,7

Nell’ambito della missione è individuato un unico programma:

Programma

2009

2010

33.1 Fondi da assegnare

1925,2

1.651,7

Risorse da assegnare in ambito PA - Fondo consumi intermedi e Fondi da ripartire nell'ambito dell’Amministrazione.

La ripartizione dello stato di previsione del Ministero della Difesa nella Nota aggiuntiva

Oltre alla ripartizione degli stanziamenti di bilancio del Ministero della difesa per missioni offerta dalla legge di bilancio, la Nota aggiuntiva presenta tradizionalmente una ripartizione dello Stato di previsione del Ministero della difesa anche per Funzioni tecnico-finanziarie (la Nota aggiuntiva offre anche evidenza, nella parte seconda, del raccordo tra la ripartizione per missioni e la ripartizione per funzioni).

In questo quadro, il bilancio della Difesa comprende oltre alle spese connesse all’attività propria delle Forze armate (funzione Difesa), anche le spese per l’Arma dei carabinieri (funzione Sicurezza del territorio), quelle per la corresponsione del trattamento provvisorio di quiescenza del personale militare (Trattamento di ausiliaria), e altre spese non direttamente correlate ai compiti istituzionali della Difesa (funzioni esterne).

Seguendo l’articolazione proposta dalla Nota aggiuntiva, che accompagna e illustra ogni anno lo stato di previsione della Difesa, le risorse finanziarie del ministero risultano così ripartite:

 

Previsioni 2008

Previsioni 2009

Previsioni 2010

Variazione 2009-2010

Funzione Difesa

15.408,3

14.339,5

14.295,0

- 0,3

Sicurezza del territorio

5.381,1

5.529,2

5.595,1

+ 1,2

Funzioni esterne

112,2

116,4

150,5

+ 29,3

Trattamento di ausiliaria

230,8

309,2

323,8

+ 4,7

Totale

21.132,4

20.294,3

20.364,4

+ 0,3

Le spese per la Funzione Difesa registrano, per il 2010, un decremento di 44,5 rispetto alle previsioni iniziali 2009.

Il rapporto Funzione Difesa/PIL è stimato, per lo stesso esercizio finanziario, intorno allo 0,914%, con una ulteriore riduzione rispetto allo 0,937% del 2009 (nel 2008 era dello 0,980%).

Il valore conferma il tradizionale divario dalle percentuali dei principali Paesi europei, che, nel 2009, si sono attestati: all’1,58% in Francia, all’1,31% in Germania e al 2,20% nel Regno Unito, come rappresentato dal grafico seguente:

 

 

La quota di spesa destinata alla Funzione Difesa rispetto all’intero bilancio di previsione del Ministero corrisponde, nel 2010, al 70,2%, contro il 70,7% dell’esercizio precedente.

Le spese per la Difesa e la Sicurezza pubblica esauriscono la quasi totalità delle risorse dello stato di previsione in esame, rappresentandone il 97,7% (rispettivamente il 70,2 e il 27,5%).

 

 

 

a)    Spese per la funzione Difesa (14.295 milioni di euro)

Per quanto concerne più in dettaglio le spese per la funzione Difesa previste per il 2010 (- 0,3% rispetto al 2009), va in primo luogo ricordato che ad essa fanno riferimento le risorse destinate all’assolvimento dei compiti militari specifici dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, nonché della componente interforze e della struttura amministrativa e tecnico industriale del Ministero.

Per le previsioni di spesa nei singoli settori la situazione è la seguente: 9.347,1 milioni di euro per il Personale, 1.760,4 milioni per le spese di Esercizio (che non corrispondono in toto ai consumi intermedi degli altri ministeri, ma in generale attengono alla funzionalità dello strumento militare, in quanto relative alla manutenzione, all’efficienza dei mezzi, alla sicurezza del personale, alla formazione e all’addestramento), 3.187,4 per quelle di Investimento.

La ripartizione percentuale degli stanziamenti relativi alla Funzione Difesa, tra le spese relative al Personale e la somma dell’insieme di quelle di Esercizio e Investimento, viene ricostruita nella tabella seguente, che illustra il rapporto percentuale negli ultimi esercizi finanziari.

 

Personale

Esercizio+Investimento

Esercizio

Investimento

2002

48,1

51,9

26,3

25,6

2003

50,9

49,1

24,8

24,3

2004

53,3

46,7

24,1

22,6

2005

58,9

41,1

22,1

19,0

2006

72,3

27,7

15,2

12,5

2007

61,0

39,0

16.3

22,7

2008

59,1

40,9

17,3

23,6

2009

66,7

33,3

13,2

20,1

2010

65,4

34,6

12,3

22,3

 

Si consideri che viene considerato convenzionalmente ottimale un rapporto 50 e 50 fra i due aggregati.

Viene analizzata, di seguito, la composizione delle singole aggregazioni di spesa:

spese per il personale militare e civile, pari a circa 9.347,1 milioni di euro, con un decremento complessivo rispetto al bilancio previsionale 2009 di circa 219,2 milioni di euro (- 2,3%). Da tale riduzione la Nota aggiuntiva fa derivare il rischio di un a diminuzione di arruolamenti che graverebbe sulla possibilità di assicurare una adeguata operatività allo strumento militare.

L’entità complessiva del personale militare per il 2010 è valutata, dalla Nota aggiuntiva, in 179.155 unità, con una riduzione di 9.223 militari rispetto all’anno precedente. Si tratta di un organico nettamente inferiore a quello individuato con il nuovo modello di difesa di 190.000 unità, riportato nella tabella A allegata al D.Lgs. n. 215 del 2001. In particolare l’organico 2010 sarà articolato in: 23.607 ufficiali (478 unità in meno rispetto al 2009), 72.945 sottufficiali (meno 958 unità), 80.735 volontari di truppa (meno 7.745 unità), 1.868 allievi (42 unità in meno). Per il personale civile è invece previsto un decremento di 1.069 unità rispetto al 2009, risultando pari complessivamente a 32.859 unità.

Sul settore del personale gravano gli effetti del già citato D.L. n. 112/2008 che, all’articolo 65, comma 1, ha stabilito che gli oneri relativi alla professionalizzazione delle forze armate, previsti dalla tabella A allegata alla legge n. 331/2000, nonché dalla tabella C allegata alla legge n. 226/2004, così come rideterminati dalle leggi finanziarie per il 2007 e per il 2008, siano ridotti del 7 per cento per il 2009 e del 40 per cento a decorrere dall’anno 2010. Il comma specifica che la riduzione avviene in coerenza con il processo di revisione organizzativa del Ministero della difesa e della politica di riallocazione e ottimizzazione delle risorse, da perseguire anche mediante l’impiego in mansioni tipicamente operative del personale utilizzato per compiti strumentali. Il comma 3 dell’articolo 65 del D.L. 112, stabilisce inoltre che, a decorrere dall’anno 2010, le economie di spesa annue, per gli oneri di cui sopra, non debbano essere inferiori a 304 milioni di euro.

Il comma 570 dell’articolo 1 della legge n. 296/2006 (finanziaria 2007) aveva ridotto gli oneri previsti dalle sopracitate tabelle, nella misura del 15%, a decorrere dall’esercizio finanziario 2007.

Il comma 71 dell’articolo 2, della legge n. 244/2007 (finanziaria 2008), ha provveduto ad incrementare gli stanziamenti destinati alla professionalizzazione delle Forze armate di un importo pari a 30 milioni di euro a decorrere dall’esercizio finanziario 2008.

Per l’esercizio finanziario 2009 tali disposizioni producono una riduzione di 148,6 milioni di euro, per effetto degli interventi di seguito evidenziati:

Per l’esercizio finanziario 2010 tali disposizioni producono una riduzione di 404,21 milioni di euro, per effetto degli interventi di seguito evidenziati:

 

Stanziamento originario 2010

Riduzione 15% L.F. 2007

Incremento L.F. 2008

Totale 2010 a legislazione vigente

Riduzione 40% D.L. 112/2008

Totale 2010

861,66

- 129,25

+ 30,00

762,41

- 304,96

457,45

spese di esercizio per complessivi 1.760,4 milioni di euro, con una riduzione di 127,5 milioni di euro (- 6,8%) rispetto al bilancio di previsione 2009, destinati ad attività che attengono direttamente alla funzionalità dello strumento militare, in quanto relative alla formazione e all’addestramento, alla manutenzione e all’efficienza di armi, ai mezzi e alle infrastrutture, al mantenimento delle scorte e, in generale, alla capacità e alla prontezza operativa dello strumento militare. La Nota aggiuntiva evidenzia che tali volumi stanziamenti consentono di assicurare la sopravvivenza dello strumento militare e di preservare le attuali capacità operative, ma non di garantire le attività relative al recupero delle manutenzioni, delle scorte di materiali ed equipaggiamenti. Al tal fine la Nota prospetta un processo di razionalizzazione del modello organizzativo, nell’ambito di un adeguato progetto di riforma, da realizzarsi anche con l’opera di valorizzazione del patrimonio infrastrutturale ed abitativo della Difesa.

spese di investimento, pari a 3.187,4 milioni di euro, con un aumento di 302,1 milioni di euro (+ 10,5%) rispetto al 2009, che comprendono sia le spese in conto capitale che le spese di ammodernamento e rinnovamento di parte corrente.

Tra i programmi di maggiore consistenza dell’area interforze (900,5 milioni di euro complessivi) si segnalano: lo sviluppo del velivolo Joint Strike Fighter JSF (158,9 milioni di euro), il velivolo da pattugliamento marittimo MMPA (60 milioni di euro), la realizzazione di una serie di sistemi di C4I (76 milioni di euro), e del sistema WIMAX per l’accesso a reti di telecomunicazioni a banda larga e senza fili (170,5 milioni di euro).

I principali programmi terrestri (813,6 milioni di euro) sono relativi: all’industrializzazione ed alla produzione degli elicotteri NH-90 (154,3 milioni di euro), l’approvvigionamento di Veicoli tattici leggeri multiruolo (127,1 milioni di euro), la realizzazione del sistema missilistico superficie/aria terrestre FSAF (48,7 milioni di euro), l’acquisizione dell’elicottero da trasporto medio (68,7 milioni di euro) e degli obici semoventi PZH 2000 (63 milioni di euro).

Nell’ambito dei programmi navali (770,3 milioni di euro) le spese più rilevanti riguardano: l’acquisizione della nuova nave portaerei CAVOUR (52,7 milioni di euro), di due fregate antiaeree di scorta classe ORIZZONTE (84,4 + 11,2 milioni di euro) e dei sommergibili di nuova generazione U212 (110,4 milioni di euro), oltre che l’ammodernamento di mezza vita di unità navali (22,7 milioni di euro). Si segnalano inoltre i programmi relativi agli elicotteri NH90 (165,7 milioni di euro) e EH-101 (45,4 milioni di euro), nonché all’acquisizione del sistema missilistico superficie/aria FSAF (23,7 milioni di euro).

Con riguardo ai programmi aeronautici (931,9 milioni di euro) le quote più consistenti sono riservate allo sviluppo e acquisizione dei velivoli Eurofighter 2000 (57,1 milioni di euro), all’ammodernamento strutturale dei velivoli Tornado (184,1 milioni di euro), alla realizzazione di una serie di sistemi C4I (55,9 milioni di euro), ai sistemi missilistici ATBM MEADS (42,8milioni di euro) e IRIS/T (29,5 milioni di euro) nonché all’acquisizione di velivoli rifornitori B767 Tanker (27,6 milioni di euro) e di velivoli da trasporto (51,4 milioni di euro).

b)    Spese per la Funzione sicurezza del territorio (5.595,1 milioni di euro)

Le spese per la Funzione sicurezza del territorio, destinate alle esigenze dell’Arma dei carabinieri, hanno subito un modesto incremento di 65,9 milioni di euro (+ 1,2%) rispetto alla dotazione 2009.

Lo stanziamento complessivo è destinato per il 94,5% alle spese per il personale in servizio nell'Arma dei carabinieri, pari a 5.287,2 milioni di euro, con un aumento dello 0,9% rispetto alle previsioni per il 2009.

L’Arma dei carabinieri prevede per il 2010 un organico di 108.911unità, con una riduzione di quasi 5.000 unità rispetto a quello del 2009. Alle spese di esercizio sono destinati 290,1 milioni di euro, con un incremento del 7,5%.

Le spese di investimento ammontano a 6,9 milioni di euro ( + 13,2% rispetto al 2009), con i quali, secondo la Nota aggiuntiva, resta impossibile soddisfare le esigenze minime connesse ai programmi ordinari di rinnovamento e potenziamento.

c)    Spese per le Funzioni esterne (150,5 milioni di euro)

Tali stanziamenti, destinati ad attività non strettamente collegate ai compiti istituzionali del dicastero, presentano un consistente aumento rispetto a quanto previsto per l’esercizio precedente (+ 29,3%). Lo stanziamento è destinato, tra l’altro, ai seguenti compiti: rifornimento idrico alle isole minori siciliane (31,1 milioni di euro); trasporto aereo di Stato e per il soccorso malati (36,8 milioni di euro); METEOSAT e EUMETSAT per le previsioni meteorologiche (28,1 milioni); servitù militari (16,2 milioni di euro).

d)    Spese per il Trattamento di ausiliaria (323,8 milioni di euro)

Le spese per il Trattamento di ausiliaria (+ 4,7% nel 2010) sono destinate alla corresponsione del trattamento provvisorio di quiescenza del personale militare nella posizione di ausiliaria. Le spese risultano così articolate: per il personale delle Forze armate: 260,8 milioni di euro (+ 5,9%); per il personale dell'Arma dei carabinieri: 63 milioni di euro (identico al 2009).

 


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