Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento difesa
Altri Autori: Servizio Studi - Dipartimento affari esteri
Titolo: Proroga missioni internazionali - A.C. 2602 - Elementi per l'istruttoria legislativa
Riferimenti:
AC N. 2602/XVI     
Serie: Progetti di legge    Numero: 194
Data: 15/07/2009
Descrittori:
MISSIONI INTERNAZIONALI DI PACE   PROROGA DI TERMINI
Organi della Camera: III-Affari esteri e comunitari
IV-Difesa

 

15 luglio 2009

 

n. 194/0

Proroga missioni internazionali

A.C. 2602

Elementi per l’istruttoria legislativa

 

Numero del progetto di legge

A.C. 2602

Titolo

Proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali"

Iniziativa

Parlamentare

Iter al Senato

No

Numero di articoli

8

Date:

 

presentazione  alla Camera

10 luglio 2009

assegnazione

15 luglio 2009

Commissione competente

Riunite III Commissione (Affari esteri) e IV (Difesa)

Sede

legislativa

Pareri previsti

Commissioni: I, II, V, VI, VIII, XI, XII, XIV

 


Contenuto

La proposta di legge in esame reca talune disposizioni volte ad assicurare, per il periodo dal 1° luglio al 31 ottobre 2009, la prosecuzione delle iniziative in favore dei processi di pace e di stabilizzazione nei Paesi coinvolti da eventi bellici e la proroga della partecipazione del personale delle Forze armate e di polizia alle missioni internazionali in corso.

In relazione alla proposta di legge in esame si segnala che essa è di contenuto sostanzialmente analogoall’articolo 24, commi 1-72 e 76 del decreto legge n. 78 del 2009 (“decreto legge anti-crisi” A.C. 2561), attualmente all’esame, in sede referente, delle Commissioni riunite V e VI della Camera dei deputati.

Rispetto al citato articolo una differenza significativa si ravvisa nel fatto che, mentre ai sensi dell’articolo 24, comma  76, del decreto legge anti-crisi la ripartizione tra le singole voci di spesa è demandata ad un atto di rango non legislativo (decreto del Ministro della difesa, adottato di concerto con il Ministro degli affari esteri e del Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare entro dieci giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge, e da comunicare alle competenti commissioni parlamentari), viceversa, la proposta di legge in esame provvede direttamente a definire la ripartizione delle risorse necessarie agli interventi previsti dal provvedimento.

 

Nello specifico (per un analisi dettagliata dell’articolato si rinvia all’apposito dossier n. 194) il provvedimento, suddiviso in tre capi, è composto di otto articoli.

 

Il capo I, composto dal solo articolo 1, reca interventi di cooperazione allo sviluppo e al sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione.

In particolare, la citata norma, è dedicata essenzialmente alle iniziative di cooperazione in favore di Afghanistan, Iraq, Libano, Pakistan, Sudan e Somalia, limitatamente al periodo dal 1° luglio al 31 ottobre 2009. La medesima disposizione reca, altresì, talune disposizioni di carattere generale riguardanti le indennità di missione da corrispondere al personale inviato nelle citate missioni e la possibilità, per il Ministero degli affari esteri, di ricorrere ad acquisti e lavori in economia, anche in deroga alle disposizioni di contabilità generale dello Stato, nei casi di necessità ed urgenza e per le finalità e nei limiti temporali stabiliti dall’articolo in esame. L’articolo in esame autorizza, inoltre, dal 1° luglio al 31 ottobre 2009, la spesa;

1)         di 133.168 euro per la prosecuzione in Italia del corso di formazione in materia penitenziaria a beneficio di magistrati e funzionari iracheni, organizzato dal Ministero della giustizia – nell’ambito della missione europea EUJUST LEX

2)         di 50.000 euro per la partecipazione di personale militare all’addestramento delle Forze armate serbe all’utilizzo di apparecchiature per lo sminamento.

 

Il capo II provvede alla proroga delle missioni internazionali delle forze armate e delle forze di polizia(articolo 2) e le relative autorizzazioni di spesa, nonché, norme sul personale (articolo 3), in materia penale (articolo 4) e contabile (articolo 5).

 

Nello specifico, l’articolo 2 della proposta di legge reca la proroga al 31 ottobre 2009 del termine per la partecipazione italiana alle missioni internazionali delle Forze armate e delle Forze di polizia, nonché le rispettive autorizzazioni di spesa.

 

L’articolo 3 detta norme in materia di trattamento economico ed assicurativo del personale che partecipa alle predette missioni, nonché di valutazione del servizio prestato e di eventuale richiamo in servizio per esigenze connesse alle missioni medesime.

L’articolo 4 reca disposizioni in materia penale, prevedendo l’applicazione del codice penale militare di pace e le disposizioni di cui all'articolo 9 del decreto legge n. 421 del 2001, nella parte in cui dispongono in ordine alla competenza territoriale per l'accertamento dei reati militari, concentrata nel Tribunale militare di Roma, alle misure restrittive della libertà personale, all'udienza di convalida dell'arresto in flagranza e all'interrogatorio della persona destinataria di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

 

L’articolo 5 disciplina i profili contabili correlati all’organizzazione delle missioni, prevedendo per l’Amministrazione della Difesa la possibile attivazione delle procedure d'urgenza previste dalla vigente normativa per l'acquisizione di beni e servizi, nonchéla facoltà di ricorrere ad acquisti e lavori da eseguire in economia.

 

Il capo III contiene le disposizioni finali, relative alla copertura finanziaria (articolo 6), alla convalida degli atti (articolo 7) e all’entrata in vigore del provvedimento (articolo 8).

 

Relazioni allegate

Trattandosi di una proposta di legge di iniziativa parlamentare, alla medesima è allegata unicamente la relazione illustrativa del provvedimento.

Necessità dell’intervento con legge

Come rilevato in precedenza, la proposta di legge in esame reca la proroga del finanziamento delle missioni internazionali che vedono impegnati contingenti delle Forze armate italiane, nonché interventi di cooperazione allo sviluppo. L’intervento con atto di normazione primaria appare, pertanto, necessario

Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite

Il decreto legge in esame è relativo a fattispecie riconducibili alla potestà legislativa esclusiva dello Stato, ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione. In particolare, il comma 2, lettera a) di tale articolo attribuisce, tra l’altro, allo Stato la potestà legislativa esclusiva in materia di politica estera e rapporti internazionali, la lettera d) quella in tema di difesa e Forze armate, e la lettera l) quella sulla giurisdizione, le norme processuali, l’ordinamento civile e penale e la giustizia amministrativa

Compatibilità comunitaria

Documenti all’esame delle istituzioni dell’Unione europea (a cura dell'Ufficio Rapporti con l'Unione europea)

Il 15 giugno 2009 la Presidenza dell’UE ha presentato una relazione sulla PESD, in cui dopo aver dato conto dell’attuazione della PESD in diversi ambiti (missioni e operazioni, sviluppo delle capacità militari e civili, attività di formazione, cooperazione con le attività internazionali) individua le attività principali da portare avanti nel corso della prossima Presidenza. Tra gli aspetti di particolare interesse si segnalano:

·       la valutazione positiva del contributo assicurato dalla missione EUMM Georgia al rafforzamento della sicurezza e della stabilità della Georgia;

·       l’apprezzamento per il lavoro svolto dall’operazione ALTHEA in Bosnia Erzegovina, che interessa circa 2.200 uomini della forza militare dell’UE (EUFOR); una decisione sull'eventuale evoluzione di ALTHEA verso un'operazione non esecutiva sullo sviluppo di capacità e la formazione non è ancora stata assunta;

·       il compiacimento per il raggiungimento della piena capacità operativa nello scorso aprile della missione EULEX in Kosovo;

·       la valutazione positiva dei notevoli progressi compiuti dalla missione di polizia EUPOL in Afghanistan per la quale è in fase di attuazione la decisione di raddoppiare progressivamente il numero del personale impiegato;

·       l’intensificazione dell’impegno dell’UE a favore del rafforzamento dello stato di diritto in Iraq, attraverso il prolungamento di un anno della missione EUJUST LEX che ha consentito di formare quadri dei servizi di polizia, procuratori, giudici e direttori di istituti penitenziari. Oltre 2100 iracheni hanno partecipato finora ai corsi EUJUST LEX;

·       la prosecuzione delle attività della missione EUPOL COPPS nei territori palestinesi, in materia di giustizia penale a sostegno del sistema penitenziario;

·       l’impegno dell’UE a riattivare in breve tempo - non appena la situazione politica lo consenta - la missione EUBAM Rafah, che ha sospeso le sue operazioni dopo la chiusura del valico di Rafah, avvenuta quando Hamas ha preso il potere a Gaza nel giugno 2007;

·       la prosecuzione delle attività della missione EUPOL Congo, che continua a sostenere gli sforzi di riforma della polizia congolese. Come anticipato nella relazione, affinché possa raggiungere i suoi obiettivi, la missione vedrà il suo mandato prolungato di altri 12 mesi, fino al 30 giugno 2010;

·       la capacità della missione ATALANTA di contrastare efficacemente gli atti di pirateria nel golfo di Aden e al largo delle coste somale. A tale proposito la relazione segnala tuttavia come solo sulla terra ferma possano essere affrontate le cause profonde della pirateria; a tal fine sono in fase di studio e di elaborazione misure e opzioni relative ad ulteriori eventuali contributi al settore della sicurezza in Somalia da parte dei pertinenti attori UE.

 

Incidenza sull’ordinamento giuridico

Collegamento con lavori legislativi in corso

Come rilevato in precedenza, la proposta di legge in esame è di contenuto sostanzialmente analogo all’articolo 24, commi 1-72 e 76 decreto legge n. 78 del 2009 (A.C. 2561), attualmente all’esame in sede referente delle Commissioni riunite V e VI della Camera dei deputati.

Sul tema in esame si segnala, poi, che sono all’esame, in sede referente, delle Commissioni riunite Affari esteri e difesa della Camera, le proposte di legge A.C. 1213 (Cirielli) e A.C 1820 (Garofani ed altri) recanti una serie di disposizioni volte a definire una normativa di carattere generale applicabile alle missioni internazionali svolte dal personale appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Servizio Studi – Dipartimento Difesa

( 066760-4172 – *st_difesa@camera.it

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File: DI0154_0.doc