Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento difesa
Titolo: Programma pluriennale di A/R n. SMD 05/2009, relativo alla munizione guidata VULCANO
Riferimenti:
SCH.DEC 85/XVI     
Serie: Atti del Governo    Numero: 78
Data: 05/06/2009
Descrittori:
ARMAMENTI E APPARECCHIATURE MILITARI   ARTIGLIERIA
CONTRATTI DELLO STATO E DEGLI ENTI PUBBLICI     
Organi della Camera: IV-Difesa
Altri riferimenti:
L N. 436 DEL 04-OTT-88     
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Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

Documentazione per l’esame di
Atti del Governo

 

 

Programma pluriennale di A/R n. SMD 05/2009, relativo alla munizione guidata VULCANO

 

(ex art. 1, legge n. 436/1988)

 

 

 

 

 

 

n. 78

 

 

 

5 giugno 2009

 

Servizio responsabile:

Servizio Studi – Dipartimento Difesa

( 066760-4172/ 066760-4404 – * st_Difesa@camera.it

 

 

 

 

 

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File: DI0139.doc

 

INDICE

Schede di lettura

Quadro normativo  3

Contenuto  7

Riferimenti normativi

§      Regolamento della Camera dei deputati (art. 143)15

§      L. 4 ottobre 1988, n. 436 Norme per la semplificazione e per il controllo delle procedure previste per gli approvvigionamenti centrali della Difesa  16

Attività parlamentare

§      Senato della Repubblica  21

-       4a Commissione (Difesa)

Seduta del 14 luglio 2004  21

Seduta del 28 luglio 2004  22

§      Camera dei deputati25

-       IV Commissione (Difesa)

Seduta del 23 settembre 2004  25

Pubblicistica

§      Cap. D. Porfidia, Vulcano: un munizionamento di ultima generazione, in: Rivista militare, n. 6/2008  29

Documentazione

§      Ministero della Difesa – Nota aggiuntiva allo stato di previsione per la Difesa per l’anno 2009 (stralcio)33

 

 

 


Schede di lettura

 


Quadro normativo

1.  La procedura per l'acquisto dei nuovi sistemi d'arma finanziati con gli ordinari stanziamenti di bilancio

In merito alle procedure previste dalla normativa vigente in tema di sistemi d’arma, si ricorda che la legge 4 ottobre 1988, n. 436, "Norme per la semplificazione e per il controllo delle procedure previste per gli approvvigionamenti centrali della Difesa", è intervenuta con lo scopo di razionalizzare le attività volte all'ammodernamento, al riordinamento ed alla conservazione in efficienza dei mezzi delle Forze armate. Il provvedimento ha infatti inteso semplificare e rendere trasparenti le procedure negoziali relative alla gran parte degli approvvigionamenti centrali del Ministero della difesa, adeguandone la disciplina alle disposizioni sulle procedure contrattuali dello Stato introdotte dalla legge 17 novembre 1986, n. 770, in materia di programmi di ricerca per l'acquisizione e la manutenzione di prodotti ad alta tecnologia.

In particolare, l'articolo 1 della legge 436/88 dispone che i programmi relativi al rinnovamento e all'ammodernamento dei sistemi d'arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale, siano approvati:

a)    con legge, se richiedono finanziamenti di natura straordinaria,

b)    con decreto del Ministro della difesa, quando si tratta di programmi finanziati con gli ordinari stanziamenti di bilancio. In tal caso, salvo che in alcune circostanze indicate dalla legge stessa, prima dell'emanazione del decreto ministeriale deve essere acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari che sono chiamate ad esprimerlo entro un termine di trenta giorni.

Per quanto riguarda il completamento dei programmi pluriennali finanziati nei precedenti esercizi con leggi speciali, i relativi piani di spesa basati sui fondi ordinari di bilancio devono essere sottoposti, in apposito allegato, dal Ministro della difesa al Parlamento in sede di esame dello stato di previsione del Ministero della difesa.

Il Ministro della difesa, inoltre, deve riferire annualmente alle Commissioni parlamentari competenti sull'attuazione dei programmi aventi ad oggetto la manutenzione straordinaria ed il reintegro dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi destinati direttamente alla difesa nazionale.

Sempre a norma dell'articolo 1 della legge n. 436/88, in allegato allo stato di previsione del Ministero della difesa, il Governo deve trasmettere al Parlamento relazioni illustrative sulla spesa complessiva prevista per il personale militare e sullo stato d’attuazione dei programmi relativi alle infrastrutture NATO, agli impianti tecnici e logistici, ai mezzi e materiali di commissariato, alle infrastrutture militari, all'ammodernamento dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica, all'acquisizione di beni mobili e immobili, ai servizi per l'Arma dei carabinieri ed alla ricerca scientifica.

In base all'articolo 6 della legge n. 436/88, inoltre, le competenti Commissioni parlamentari sono chiamate ad esprimere un parere sui regolamenti che disciplinano l'attività delle direzioni generali tecniche e degli enti dipendenti e sui capitolati d'oneri generali e particolari per le forniture della difesa, approvati dal Ministro della difesa.

 

2. Programma dell’indagine conoscitiva sull'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale.

Nella seduta del 15 ottobre 2008 la Commissione difesa della Camera dei deputati ha deliberato lo svolgimento di un’indagine conoscitiva sull'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, a venti anni dall'entrata in vigore della citata legge 4 ottobre 1988, n. 436[1].

In particolare, nel programma dell’indagine conoscitiva la Commissione difesa, dopo aver posto in risalto la rilevanza economica e strategica degli investimenti concernenti i programmi di armamento e, più in generale, i mezzi destinati alla difesa nazionale, ha sottolineato come negli ultimi anni “i programmi di armamento sono stati oggetto di numerosi interventi di rifinanziamento e di definanziamento, attraverso provvedimenti omnibus di iniziativa governativa, di cui è stato difficile valutare, in sede parlamentare, l'effettiva ratio e i reali effetti, in mancanza di una visione complessiva e dinamica dell'intero settore”.

Da qui l’esigenza, osserva sempre la Commissione, “di ricondurre alla sede parlamentare questo flusso di informazioni e di fare il punto sull'acquisizione dei citati programmi, anche in considerazione del fatto che, negli ultimi venti anni, ossia dalla data di entrata in vigore della legge n. 436 ad oggi, il settore della difesa” e, soprattutto quello degli armamenti, ha subìto trasformazioni epocali conseguenti, in particolare, al diverso contesto strategico, al mutato quadro internazionale e dell'evoluzione della disciplina comunitaria.

Tali fattori hanno, in particolare, contribuito, da un lato, ad una progressiva proiezione delle Forze armate dei vari Paesi membri dell’Unione europea al di fuori dei confini nazionali per effetto della partecipazione a missioni internazionali di mantenimento o di ristabilimento della pace e, dall’altro lato, alla conseguente realizzazione di programmi di armamento in collaborazione tra vari Paesi e alla creazione di più stretti rapporti societari soprattutto tra le imprese europee.

In questo contesto si collocano, tra l’altro, le due proposte di direttiva presentate dalla Commissione europea il 5 dicembre 2007, richiamate nel citato programma dell’indagine conoscitiva, concernenti, rispettivamente, la semplificazione delle modalità e delle condizioni dei trasferimenti all'interno delle Comunità di prodotti destinati alla difesa (COM (2007) 765) e il coordinamento delle procedure di aggiudicazione di taluni appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi nei settori della difesa e della sicurezza (COM (2007) 766). La prima proposta si propone l'obiettivo «di ridurre gli ostacoli alla circolazione nel mercato interno delle merci e dei servizi (prodotti) destinati alla difesa e le distorsioni della concorrenza che ne risultano»; la seconda, invece, si prefigge l'introduzione “di un nuovo quadro legislativo europeo adeguato per l'aggiudicazione degli appalti pubblici sensibili in materia di sicurezza e di difesa” colmando le lacune della normativa in vigore, conformemente alla giurisprudenza costante della Corte di giustizia, che ha stabilito che il ricorso a deroghe al diritto comunitario, ivi compresa quella prevista dal citato articolo 296 del trattato, deve essere limitato ad ipotesi eccezionali e chiaramente definite.

Ciò premesso, gli obiettivi dell’indagine conoscitiva indicati nel relativo programma consistono nell’acquisire informazioni :

Ø                  sui procedimenti amministrativi che conducono alla definizione dei singoli programmi, con particolare riferimento alle procedure adottate per assicurare coerenza tra singoli programmi e strategia di difesa, anche alla luce del quadro euro-atlantico, sugli organismi coinvolti nei processi decisionali, ai criteri adottati per la scelta del contraente e per la relativa remunerazione;

Ø                  sulle procedure seguite dai principali Paesi europei in relazione all'acquisizione dei predetti programmi nonché sulla possibilità di coordinare gli impegni finanziari dei Paesi UE, non solo in funzione dell'adozione di strategie e di strumenti comuni di difesa, ma anche in vista degli effetti positivi che conseguirebbero dalla razionalizzazione e riqualificazione della spesa dei Paesi stessi;

Ø                  sui profili finanziari afferenti ai citati programmi, con particolare riguardo all'ammontare complessivo delle risorse attualmente destinate alla loro realizzazione, alle modalità attraverso le quali avviene la relativa programmazione finanziaria, ai criteri seguiti per l'allocazione degli stanziamenti tra i diversi stati di previsione della spesa del bilancio dello Stato, all'eventuale incidenza delle recenti decisioni EUROSTAT sulla programmazione finanziaria dei programmi in corso, nonché sulle risorse investite dai principali Paesi dell'Unione europea e della NATO;

Ø                  sulle caratteristiche dei programmi di armamento in corso, verificando, in particolare, quanta parte di questi ultimi sia qualificata dual use, quali siano le principali imprese che risultano assegnatarie dei programmi stessi e la distribuzione territoriale dei relativi impianti di produzione;

Ø                  sui possibili effetti dell'evoluzione della disciplina comunitaria sulle future acquisizioni dei menzionati programmi.

 

L’indagine dovrà, infine, valutare l'efficacia dell'attuale sistema di controllo parlamentare, anche alla luce dell'esperienza maturata nei principali Paesi europei, esaminando, in particolare, la possibilità di prevedere nuove forme di controllo, verificando quanti programmi in corso sono stati assoggettati al parere parlamentare e quali sono stati i criteri adottati per distinguere, nell'ambito dei programmi di armamento, quelli concernenti il mantenimento delle dotazioni e il ripianamento delle scorte.

 


 

Contenuto

Il Ministro della difesa, con lettera in data 20 maggio 2009, ha trasmesso, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lettera b), della legge 4 ottobre 1988, n. 436, la richiesta di parere parlamentare in ordine al programma pluriennale di A/R n. SMD 05/2009, relativo alla fase di sviluppo e industrializzazione della munizione guidata LR (Long Range) per l'incremento della gittata e della precisione delle artiglierie sulle unità navali e terrestri - VULCANO. La richiesta è stata quindi assegnata, in data 26 maggio 2009, alla IV Commissione (Difesa), che è chiamata ad esprimere il prescritto parere entro il 25 giugno 2009.

Il programma pluriennale

La richiesta di parere ha per oggetto la terza fase del programma VULCANO, relativa allo sviluppo e all’industrializzazione della munizione guidata Long Range per l’incrememento della gittata e della precisione delle artiglierie sulle unità navali (calibro 127 mm.) e terrestri (calibro 155 mm.).

Il Programma Vulcano, preceduto da quattro studi di prefattibilità, è iniziato nel 2002 ed è articolato, secondo quanto riportato dalla scheda illustrativa, in quattro step, a loro volta suddivisi in ulteriori fasi.

Ø       Il primo Step (Fattibilità), realizzato tra il 2002 e il 2006, aveva un costo previsto di 41 milioni di euro ed era suddiviso in tre fasi:

§                Fattibilità munizione non guidata (2002/2004);

§                Studio di prefattibilità munizione guidata (2003);

§                Fattibilità munizione guidata (2003/2006).

Ø       Il secondo Step (Sviluppo, industrializzazione e qualifica delle munizioni E.R.[2]), programmato per il periodo 2004/2011, con un costo complessivo previsto di 20,79 milioni di euro (considerando il contributo di 6,24 milioni di euro della Marina olandese, l’onere per l’Italia è stato di 14,55 milioni di euro) è stato suddiviso in tre fasi:

§                Sviluppo munizione non guidata (2004/2008);

§                Industrializzazione munizione non guidata (2008-2009);

§                Qualifica della munizione non guidata (2009-2011)

Ø       Il terzo Step (Sviluppo, industrializzazione delle munizioni L.R.[3]), oggetto della richiesta di parere in esame è programmato per una durata di cinque anni (2009/2014) è distinto in due fasi:

§                Sviluppo munizione guidata (2009-2012);

§                Industrializzazione munizione guidata (2012/2014).

Ø       Per il quarto Step (Qualifica della munizione guidata) non è ancora individuato il periodo ed il costo, in quanto esso potrà essere definito quando sarà ratificata la nuova normativa NATO di riferimento per il munizionamento guidato.

Si osserva che non risulta pervenuta all’esame del Parlamento la richiesta di parere sul primo Step, mentre lo Step 2 (relativo allo sviluppo e all’industrializzazione - Extended Range) è stato sottoposto alle Commissioni difesa del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, che hanno espresso parere favorevole rispettivamente nelle sedute del il 28 luglio e del 23 settembre 2004.

La scheda predisposta dallo Stato maggiore della difesa precisa che la realizzazione dello Step 3, all’esame della Commissione, richiederà l’adeguamento di due impianti necessari per lo svolgimento delle prove di munizionamento guidato. I prototipi dei due sistemi saranno imbarcati su due unità navali. Per l’Esercito italiano non sarà invece necessaria alcuna modifica degli impianti.

 

Come precisato nella relazione illustrativa allegata alla richiesta di parere, l’acquisizione del nuovo sistema d’arma è finalizzata:

Ø      alla necessità che le Forze navali siano dotate di maggiori capacità di supporto e protezione in profondità in ambiente costiero di Forze ed obiettivi ubicati a terra;

Ø      all’esigenza di dotare l’artiglieria terrestre di un munizionamento guidato che consenta il raggiungimento di una gittata di 140 Km.

La medesima relazione giustifica, inoltre, l’acquisizione del programma in esame alla luce del quadro geostrategico che si è andato assestando negli ultimi anni e nel conseguente maggior impiego dello strumento militare, con particolare riferimento alle Forze navali e terrestri, nei Teatri operativi. In tali contesti, al fine di assicurare la massima protezione alle truppe impiegate nelle diverse operazioni, è apparso necessario potenziare “l’attuale capacità di Supporto di Fuoco” delle Unità navali della Marina militare italiana così come le capacità d’intervento delle unità di artiglieria terrestre.

L’esigenza di dotarsi del munizionamento VULCANO viene, inoltre, ricondotta dalla citata nota illustrativa alle priorità indicate dalla NATO, inizialmente nell’Iniziativa sulle capacità della difesa (DCI) e successivamente nell’Impegno sulle Capacità di Praga (CPP) che ha sostanzialmente confermato le citate priorità.

 

La Defense Capability Iniziative (DCI) è stata adottata dal Vertice NATO di Washington del 23-25 aprile 1999, che ha definito le linee di sviluppo dell’Alleanza atlantica per il XXI secolo, mediante l’approvazione di un Nuovo concetto strategico. L’obiettivo della DCI è di accrescere le capacità della difesa per garantire l’efficacia delle future operazioni multinazionali nell’intera gamma delle missioni dell’Alleanza nell’attuale e prevedibile contesto di sicurezza, con una speciale attenzione ad accrescere l’interoperabilità tra le forze dell’Alleanza e quelle dei Partner.

Il Vertice di Praga, svoltosi il 21-22 novembre 2002 ha ulteriormente proceduto verso un’accelerazione della trasformazione dell’Alleanza Atlantica. Il Vertice ha approvato una serie di misure, basate sul Concetto Strategico della NATO, tra cui le iniziative denominate Prague Capabilities Commitment (PCC).

 

In tale contesto l’Italia ha assunto il ruolo di lead nation nel settore del Precision Guided Munition (PGM) per lo sviluppo, nel periodo 2002-2009, di munizioni di precisione a lunga gittata per artiglierie navali da 127 mm. e per artiglierie terrestri da 155. A tale scopo l’Esercito e la Marina militare hanno elaborato un requisito operativo congiunto per garantire il conseguimento di adeguate economie di scala.

L’esigenza media operativa rende necessario disporre di:

Ø      munizioni di tipo non guidato a media gittata (Extended range) entro il 2009;

Ø      munizioni guidate a lunga gittata (Long range) entro il 2012.

Le nuove munizioni dovranno essere compatibili con le artiglierie in dotazione alle due Forze armate: i cannoni da 127 mm. della Marina militare e quelli da 155 mm. dell’Esercito.

In particolare, i tempi previsti per la disponibilità operativa del nuovo munizionamento sono coerenti con l’entrata in servizio delle nuove fregate FREMM (armate di cannone del tipo Oto Melara 127/64 mm) e dei semoventi PzH-2000 da 155/52.

Per quanto riguarda le artiglierie navali, il loro supporto è considerato complementare a quello operato dai velivoli in ruolo CAS[4]e viene ritenuto un elemento indispensabile per assicurare una ottimale protezione e per conferire contestualmente efficacia alle azioni delle truppe di terra.

L’azione di protezione delle forze terrestri o anfibie comporta l’esigenza di disporre di sistemi d’arma caratterizzati da agevole e rapida ridislocabilità, elevata precisione (attraverso l’impiego di munizionamento guidato), prontezza di intervento e capacità di agire alla massima distanza possibile dalle difese avversarie.

La relazione sottolinea inoltre l’esigenza di poter effettuare gittate superiori ai 100 Km. per mantenere una distanza di sicurezza dal fuoco avversario durante la neutralizzazione dei bersagli.

Per quanto concerne l’artiglieria terrestre, la relazione ricorda che l’esigenza di garantire, attraverso il munizionamento guidato, una gittata di 140 Km.

Il programma prevede la realizzazione di un munizionamento (guidato e non) che deve soddisfare i seguenti requisiti:

Ø      precisione: errore dell’ordine di pochi metri

Ø      gittata:

§           70 Km. (incrementabili a 90) per l’impiego da unità navali e terrestri con munizioni non guidate;

§           100Km. (incrementabili a 120) per l’impiego guidato da unità navali;

§           140 Km. per l’impiego guidato con artiglieria terrestre.

Il munizionamento sarà sviluppato in quattro diverse configurazioni:

Ø      Configurazione 1: munizioni Extended Range non guidate multifunzione per fuoco navale e terrestre e tiro navale antinave;

Ø      Configurazione 2: munizione navale Long Range da 127 mm. per impiego antinave a guida terminale con seeker[5];

Ø      Configurazioni 3 e 4: Munizioni Long Range (guidate) rispettivamente da 127 mm. e 155 mm. per impiego contro bersagli terrestri a lunghissima distanza, con sistema di navigazione combinata con GPS ed eventuale opzione aggiuntiva di un seeker per l’incremento della precisione e la guida terminale anche su bersagli mobili.

Il costo programma in esame è valutato in 118,5 milioni di euro (comprensivi delle quote a carico delle altre nazioni partecipanti: attualmente Olanda e Spagna), suddivisi in cinque esercizi finanziari a partire dal 2009.

Si segnala che la relazione allegata al programma non specifica l’articolazione della spesa nei diversi esercizi finanziari e non specifica l’entità del contributo dei Paesi partecipanti, ma si limita a riferire che gli oneri sono a carico dei capitoli relativi ad Ammodernamento e Rinnovamento, nel bilancio ordinario del Ministero della difesa.

In relazione ai costi del programma in esame, si segnala che la Nota aggiuntiva allo stato di previsione della difesa per il 2009 reca, nell’elenco dei programmi d’arma finanziati, uno stanziamento di 5,5 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2009 relativo al programma VULCANO, riferendo un onere complessivo di 14,6 milioni di euro per la fase 2 e di 118,5 milioni per la fase 3.

 

Il programma, è svolto in cooperazione internazionale con l’Olanda (per il settore navale) e con la Spagna (per il settore terrestre).

La collaborazione con l’Olanda è stata ufficializzata dalla firma, il 3 aprile 2003 del MoU (Memorandum of Understanding) quadro e del primo Project Agreement (PA1) relativo alla Step 1, e dalla sottoscrizione, nel luglio 2005, del PA2 relativo allo Step 2. L’Olanda ha partecipato ai costi relativi a tali Step.

La partecipazione spagnola al programma è stata formalizzata nel MoU sottoscritto nel maggio 2006, mentre sarebbe in corso di approvazione il Project Agreement che dovrebbe consentire di ottenere le compensazioni relative alle fasi pregresse.

La scheda illustrativa informa che il programma ha suscitato l’interesse di altri Paesi, tra cui la Turchia, il Giappone, la Danimarca, gli Stati Uniti e la Corea del Sud. Con tali Paesi la Difesa auspica la formalizzazione di specifici accordi internazionali sul programma VULCANO, con il concreto progredire del programma

Per quanto riguarda i settori industriali coinvolti, sono interessati al programma prevalentemente quelli dell’elettromeccanica e dell’elettronica. In particolare nel primo settore l’Italia possiede una peculiare capacità, testimoniata dall’esportazione delle artiglierie navali e terrestri in diversi Paesi.

Il programma ha una notevole valenza strategico-industriale per le elevate capacità che l’industria nazionale potrebbe acquisire nell’impiegare tecnologie particolarmente avanzate, che oltretutto travalicano il campo strettamente militare. Infatti il “know-how” strategico potrà trovare utile applicazione anche nelle tecnologie “dual use”, con specifico riferimento alla meccanica di precisione miniaturizzata.

L’industria responsabile del programma è la OTO-Melara S.p.A. di La Spezia, che è anche l’impresa produttrice degli impianti sui quali il nuovo munizionamento verrà impiegato.

 


SIWEB

Attività parlamentare

 


DIFESA (4a)

MERCOLEDÌ 14 LUGLIO 2004

131a Seduta

Presidenza del Presidente

CONTESTABILE

 

 Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Bosi.

 

La seduta inizia alle ore 15.

(omissis)

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

(omissis)

Programma pluriennale di ricerca e sviluppo Stato Maggiore Esercito/Stato Maggiore Marina n. 1/2004, relativo alla fase "Sviluppo ed industrializzazione del munizionamento di nuova generazione per l'incremento della gittata e della precisione delle artiglierie sulle unità navali (127 mm.) e terrestri (155 mm.) - Step 2 "extended range" (Programma Vulcano)" (n. 391)

(Parere al Ministro della difesa, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera b) della legge 4 ottobre 1988, n. 436. Esame e rinvio.)

 

Introduce l'esame il relatore MANFREDI(FI), osservando che il programma in titolo si propone lo sviluppo e l'industrializzazione di un munizionamento di nuova generazione per l'incremento della gittata e della precisione delle artiglierie da 127 millimetri presenti sulle unità navali e di quelle da 155 millimetri presenti sulle unità terrestri. Il munizionamento in esame appare di alto interesse, soprattutto per le sue caratteristiche avanzate (si tratta infatti di proiettili guidati a lunga gittata).

 Per quanto attiene agli oneri finanziari, specifica che essi consistono in 14,55 milioni di euro, ripartiti negli esercizi finanziari dal 2004 al 2007.

 Conclude proponendo alla Commissione l'emissione di un parere favorevole.

 

 Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 16.30.

 


DIFESA (4a)

MERCOLEDÌ 28 LUGLIO 2004

135a Seduta

Presidenza del Presidente

CONTESTABILE

 

 Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Bosi.

 

 

La seduta inizia alle ore 15,10.

(omissis)

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

(omissis)

Programma pluriennale di ricerca e sviluppo Stato Maggiore Esercito/Stato Maggiore Marina n. 1/2004, relativo alla fase "Sviluppo ed industrializzazione del munizionamento di nuova generazione per l'incremento della gittata e della precisione delle artiglierie sulle unità navali (127 mm.) e terrestri (155 mm.) - Step 2 "extended range" (Programma Vulcano)" (n. 391)

(Parere al Ministro della difesa, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera b) della legge 4 ottobre 1988, n. 436. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole)

 

 

Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 14 luglio.

 

Il presidente CONTESTABILE rileva che non vi sono iscritti a parlare in sede di dichiarazione generale. Si procede, quindi, alle dichiarazioni di voto.

 

Intervengono, a nome dei rispettivi Gruppi di appartenenza e preannunciando il voto favorevole sul programma in titolo, i senatori i senatori BEDIN (Mar-DL-U), FORCIERI (DS-U), PERUZZOTTI (LP), PALOMBO (AN), MELELEO (UDC) e ARCHIUTTI (FI).

 

La Commissione infine approva, previa verifica del numero legale, anche la proposta di parere favorevole presentata dal relatore Manfredi nella seduta del 14 luglio.

 

 

 


IV COMMISSIONE PERMANENTE

(Difesa)
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ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 23 settembre 2004. - Presidenza del vicepresidente Roberto LAVAGNINI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Salvatore Cicu.

La seduta comincia alle 14.10.

(omissis)

Programma pluriennale di R/S n. SME/SMM 01/2004, relativo alla fase di «Sviluppo ed industrializzazione del munizionamento di nuova generazione per l'incremento della gittata e della precisione delle artiglierie sulle unità navali e terrestri - Step 2 "extended range" (Programma Vulcano)».

Atto n. 391.

(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta del 29 luglio 2004.

Giuseppe TARANTINO (FI), relatore, formula una proposta di parere favorevole.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 3).

La seduta termina alle 14.20.

 


 



ALLEGATO 3

Programma pluriennale di R/S n. SME/SMM 01/2004, relativo alla fase di «Sviluppo ed industrializzazione del munizionamento di nuova generazione per l'incremento della gittata e della precisione delle artiglierie sulle unità navali e terrestri - Step 2 "extended range" (Programma Vulcano)» (Atto n. 391).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La IV Commissione Difesa,

esaminato il programma pluriennale di R/S n. SME/SMM 01/2004, relativo alla fase di «Sviluppo ed industrializzazione del munizionamento di nuova generazione per l'incremento della gittata e della precisione delle artiglierie sulle unità navali e terrestri - Step 2 "extended range" (Programma Vulcano)»;

valutato positivamente l'obiettivo strategico del programma, ossia quello di disporre di sistemi d'arma caratterizzati da agevole e rapida ridislocabilità, elevata precisione, prontezza di intervento e capacità di agire alla massima distanza possibile dalle difese avversarie;

apprezzata la notevole valenza strategico-industriale del citato programma, dovuta all'impiego di tecnologie particolarmente avanzate che travalicano il campo strettamente militare;

esprime

PARERE FAVOREVOLE.

 


 

 

 




[1]    Il programma completo dell’indagine conoscitiva è pubblicato in allegato al resoconto sommario della seduta del 15 ottobre 2008 della Commissione difesa. In data 18 novembre 2008, con l’audizione del Ministro della Difesa, è iniziato il ciclo di audizioni previsto nel citato programma che contempla, inoltre, le audizioni del Ministro dello sviluppo economico, del Capo di Stato Maggiore della difesa (audizione svolta il 10 dicembre 2008), dei vertici militari e amministrativi (con particolare riferimento a quelli aventi competenza diretta in materia di armamenti), dei rappresentanti delle principali imprese assegnatarie dei programmi in corso (il primo aprile 2009 si è svolta l’Audizione del presidente di Finmeccanica Spa, dottor Pier Francesco Guarguaglini), dei rappresentanti dell'Associazione Industrie per l'Aerospazio e la Difesa (audizione svolta il 27 gennaio 2009), dei rappresentanti dell'European Defence Agency (EDA), dei rappresentanti dell'Organisation Conjointe de Coopération en matière d'ARmement (OCCAR), dei rappresentanti dell'ISTAT (audizione svolta il 5 maggio 2009), dei membri italiani della Sottocomissione difesa e della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo, dei dirigenti del Ministero dell'economia e delle finanze (l’11 marzo 2009 ha avuto luogo l’audizione del dottor Biagio Mazzotta, direttore generale del Servizio studi del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato) dei rappresentanti di istituti di ricerca ed esperti in discipline giuridiche e scientifiche (l’audizione di rappresentanti dell'Istituto Affari Internazionali (IAI) ha avuto luogo il 13 gennaio 2009).

[2]    Extended Range

[3]    Long Range

[4]    La missione CAS (Close Air Support), cosiddette di supporto aereo ravvicinato, è un tipo di missione svolta da aerei da attacco al suolo o cacciabombardieri ai quali è richiesto di attaccare le forze di terra nemiche in prossimità di convogli e truppe di fanteria alleati e a protezione di questi. Le missioni CAS sono svolte in stretto contatto con le forze di terra, le quali attraverso particolari sistemi di comunicazione trasmettono ai velivoli d'attacco i dati relativi a tipologia e posizione dei bersagli da distruggere. Alcuni aerei d'attacco sono specializzati anche nelle missioni antinavali condotte contro navi, vascelli, sommergibili, e altri mezzi della Marina, mediante l'impiego di armi specificamente progettate per l'individuazione, l'inseguimento e l'ingaggio di obbiettivi sulla superficie del mare.

[5]    Laser seeker: dispositivo costituito da un ricevitore sensibile alla direzione che rileva l’energia riflessa da un obiettivo designato a laser e definisce la direzione dell’obiettivo rispetto al ricevitore.