Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento difesa
Titolo: Programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2009, relativo all'acquisizione di due velivoli con capacità SIGINT ' multi sensore e multi missione JAMMS - Schema di D.Lgs. n. 66 - (art. 1, co. 1, lettera b) L. 436/1988)
Riferimenti:
SCH.DEC 66/XVI     
Serie: Atti del Governo    Numero: 58
Data: 20/03/2009
Descrittori:
AEREI MILITARI   DIFESA NAZIONALE
Organi della Camera: IV-Difesa
Altri riferimenti:
L N. 436 DEL 04-OTT-88     
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Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

 

Documentazione per l’esame di
Atti del Governo

Programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2009, relativo all’acquisizione di due velivoli con capacità SIGINT – multi sensore e multi missione JAMMS

 

(art. 1, co. 1, lettera b) L. 436/1988)

 

 

 

 

 

 

n. 58

 

 

 

20 marzo 2009

 


Servizio responsabile:

Servizio Studi – Dipartimento Difesa

( 066760-4172 / 066760-4404 – * st_difesa@camera.it

 

 

 

 

 

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File: DI0109.doc


INDICE

Schede di lettura

Quadro normativo  3

Contenuto  7

§      L. 4 ottobre 1988, n. 436 Norme per la semplificazione e per il controllo delle procedure previste per gli approvvigionamenti centrali della Difesa  14

Documentazione

§      Ministero della Difesa – Nota aggiuntiva allo stato di previsione per la Difesa per l’anno 2009 (stralcio)19

§      Scheda tecnica del velivolo Gulfstream G550 (www.Gulfstream.com)19

 


Schede di lettura

 


Quadro normativo

1.  La procedura per l'acquisto dei nuovi sistemi d'arma finanziati con gli ordinari stanziamenti di bilancio

In merito alle procedure previste dalla normativa vigente in tema di sistemi d’arma, si ricorda che la legge 4 ottobre 1988, n. 436 "Norme per la semplificazione e per il controllo delle procedure previste per gli approvvigionamenti centrali della Difesa", è intervenuta con lo scopo di razionalizzare le attività volte all'ammodernamento, al riordinamento ed alla conservazione in efficienza dei mezzi delle Forze armate. Il provvedimento ha infatti inteso semplificare e rendere trasparenti le procedure negoziali relative alla gran parte degli approvvigionamenti centrali del Ministero della difesa, adeguandone la disciplina alle disposizioni sulle procedure contrattuali dello Stato introdotte dalla legge 17 novembre 1986, n. 770, in materia di programmi di ricerca per l'acquisizione e la manutenzione di prodotti ad alta tecnologia.

In particolare, l'articolo 1 della legge 436/88 dispone che i programmi relativi al rinnovamento e all'ammodernamento dei sistemi d'arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale, siano approvati:

a)    con legge, se richiedono finanziamenti di natura straordinaria,

b)    con decreto del Ministro della difesa, quando si tratta di programmi finanziati con gli ordinari stanziamenti di bilancio. In tal caso, salvo che in alcune circostanze indicate dalla legge stessa, prima dell'emanazione del decreto ministeriale deve essere acquisito il parere delle competenti Commissioni parlamentari che sono chiamate ad esprimerlo entro un termine di trenta giorni.

Per quanto riguarda il completamento dei programmi pluriennali finanziati nei precedenti esercizi con leggi speciali, i relativi piani di spesa basati sui fondi ordinari di bilancio devono essere sottoposti, in apposito allegato, dal Ministro della difesa al Parlamento in sede di esame dello stato di previsione del Ministero della difesa.

Il Ministro della difesa, inoltre, deve riferire annualmente alle Commissioni parlamentari competenti sull'attuazione dei programmi aventi ad oggetto la manutenzione straordinaria ed il reintegro dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi destinati direttamente alla difesa nazionale.

Sempre a norma dell'articolo 1 della legge n. 436/88, in allegato allo stato di previsione del Ministero della difesa, il Governo deve trasmettere al Parlamento relazioni illustrative sulla spesa complessiva prevista per il personale militare e sullo stato d’attuazione dei programmi relativi alle infrastrutture NATO, agli impianti tecnici e logistici, ai mezzi e materiali di commissariato, alle infrastrutture militari, all'ammodernamento dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica, all'acquisizione di beni mobili e immobili, ai servizi per l'Arma dei carabinieri ed alla ricerca scientifica.

In base all'articolo 6 della legge n. 436/88, inoltre, le competenti Commissioni parlamentari sono chiamate ad esprimere un parere sui regolamenti che disciplinano l'attività delle direzioni generali tecniche e degli enti dipendenti e sui capitolati d'oneri generali e particolari per le forniture della difesa, approvati dal Ministro della difesa.

 

2.  Programma dell’indagine conoscitiva sull'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale.

Nella seduta del 15 ottobre 2008 la Commissione difesa della Camera dei deputati ha deliberato lo svolgimento di un’indagine conoscitiva sull'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, a venti anni dall'entrata in vigore della citata legge 4 ottobre 1988, n. 436[1].

In particolare, nel programma dell’indagine conoscitiva la Commissione difesa, dopo aver posto in risalto la rilevanza economica e strategica degli investimenti concernenti i programmi di armamento e, più in generale, i mezzi destinati alla difesa nazionale, ha sottolineato come negli ultimi anni “i programmi di armamento sono stati oggetto di numerosi interventi di rifinanziamento e di definanziamento, attraverso provvedimenti omnibus di iniziativa governativa, di cui è stato difficile valutare, in sede parlamentare, l'effettiva ratio e i reali effetti, in mancanza di una visione complessiva e dinamica dell'intero settore”.

Da qui l’esigenza, osserva sempre la Commissione, “di ricondurre alla sede parlamentare questo flusso di informazioni e di fare il punto sull'acquisizione dei citati programmi, anche in considerazione del fatto che, negli ultimi venti anni, ossia dalla data di entrata in vigore della legge n. 436 ad oggi, il settore della difesa” e, soprattutto quello degli armamenti, ha subìto trasformazioni epocali conseguenti, in particolare, al diverso contesto strategico, al mutato quadro internazionale e dell'evoluzione della disciplina comunitaria.

Tali fattori hanno, in particolare, contribuito, da un lato, ad una progressiva proiezione delle Forze armate dei vari Paesi membri dell’Unione europea al di fuori dei confini nazionali per effetto della partecipazione a missioni internazionali di mantenimento o di ristabilimento della pace e, dall’altro lato, alla conseguente realizzazione di programmi di armamento in collaborazione tra vari Paesi e alla creazione di più stretti rapporti societari soprattutto tra le imprese europee.

In questo contesto si collocano, tra l’altro, le due proposte di direttiva presentate dalla Commissione europea il 5 dicembre 2007, richiamate nel citato programma dell’indagine conoscitiva, concernenti, rispettivamente, la semplificazione delle modalità e delle condizioni dei trasferimenti all'interno delle Comunità di prodotti destinati alla difesa (COM (2007) 765) e il coordinamento delle procedure di aggiudicazione di taluni appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi nei settori della difesa e della sicurezza (COM (2007) 766). La prima proposta si propone l'obiettivo «di ridurre gli ostacoli alla circolazione nel mercato interno delle merci e dei servizi (prodotti) destinati alla difesa e le distorsioni della concorrenza che ne risultano»; la seconda, invece, si prefigge l'introduzione “di un nuovo quadro legislativo europeo adeguato per l'aggiudicazione degli appalti pubblici sensibili in materia di sicurezza e di difesa” colmando le lacune della normativa in vigore, conformemente alla giurisprudenza costante della Corte di giustizia, che ha stabilito che il ricorso a deroghe al diritto comunitario, ivi compresa quella prevista dal citato articolo 296 del trattato, deve essere limitato ad ipotesi eccezionali e chiaramente definite.

Ciò premesso, gli obiettivi dell’indagine conoscitiva indicati nel relativo programma consistono nell’acquisire informazioni :

Ø                  sui procedimenti amministrativi che conducono alla definizione dei singoli programmi, con particolare riferimento alle procedure adottate per assicurare coerenza tra singoli programmi e strategia di difesa, anche alla luce del quadro euro-atlantico, sugli organismi coinvolti nei processi decisionali, ai criteri adottati per la scelta del contraente e per la relativa remunerazione;

Ø                  sulle procedure seguite dai principali Paesi europei in relazione all'acquisizione dei predetti programmi nonché sulla possibilità di coordinare gli impegni finanziari dei Paesi UE, non solo in funzione dell'adozione di strategie e di strumenti comuni di difesa, ma anche in vista degli effetti positivi che conseguirebbero dalla razionalizzazione e riqualificazione della spesa dei Paesi stessi;

Ø                  sui profili finanziari afferenti ai citati programmi, con particolare riguardo all'ammontare complessivo delle risorse attualmente destinate alla loro realizzazione, alle modalità attraverso le quali avviene la relativa programmazione finanziaria, ai criteri seguiti per l'allocazione degli stanziamenti tra i diversi stati di previsione della spesa del bilancio dello Stato, all'eventuale incidenza delle recenti decisioni EUROSTAT sulla programmazione finanziaria dei programmi in corso, nonché sulle risorse investite dai principali Paesi dell'Unione europea e della NATO;

Ø                  sulle caratteristiche dei programmi di armamento in corso, verificando, in particolare, quanta parte di questi ultimi sia qualificata dual use, quali siano le principali imprese che risultano assegnatarie dei programmi stessi e la distribuzione territoriale dei relativi impianti di produzione;

Ø                  sui possibili effetti dell'evoluzione della disciplina comunitaria sulle future acquisizioni dei menzionati programmi.

 

L’indagine dovrà, infine, valutare l'efficacia dell'attuale sistema di controllo parlamentare, anche alla luce dell'esperienza maturata nei principali Paesi europei, esaminando, in particolare, la possibilità di prevedere nuove forme di controllo, verificando quanti programmi in corso sono stati assoggettati al parere parlamentare e quali sono stati i criteri adottati per distinguere, nell'ambito dei programmi di armamento, quelli concernenti il mantenimento delle dotazioni e il ripianamento delle scorte.

 


 

Contenuto

Il Ministro della difesa, con lettera in data 10 marzo 2009, ha trasmesso, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lettera b), della legge 4 ottobre 1988, n. 436, la richiesta di parere parlamentare in ordine al programma pluriennale di A/R SMD n. 03/2009, relativo all’acquisizione di due velivoli con capacità SIGINT – multi sensore e multi missione JAMMS – Joint airborne multisensor multimission system. La richiesta è stata quindi assegnata, in data 12 marzo 2009, alla IV Commissione (Difesa), che è chiamata ad esprimere il prescritto parere entro l’11 aprile 2009.

Il programma pluriennale di A/R SMD n. 03/2009 relativo all’acquisizione di due velivoli con capacità SIGINT – multi sensore e multi missione JAMMS – Joint airborne multisensor multimission system.

Come precisato nella scheda illustrativa che accompagna la richiesta di parere in esame, il programma pluriennale in esame risponde alla necessità operativa di sostituire il velivolo SIGINT[2] G-222VS (G222 Versione Speciale), ancora in servizio ma destinato ad essere prossimamente dismesso, nonché all’esigenza di supportare le operazioni delle forze nazionali e alleate impegnate in operazioni militari in Patria e fuori dai confini nazionali nel controllo enella sorveglianza dello spazio multidimensionale del conflitto.

 

Il perseguimento di tali finalità operative richiede l’adozione di un moderno strumento caratterizzato da avanzate capacità di:

 

Ø      data collection, ricognizione e sorveglianza;

Ø      supporto intelligence alle forze impegnate in operazioni militari, allo scopo di incrementarne, innanzitutto, il livello di auto protezione;

Ø      supporto alla valutazione dei risultati delle operazioni condotte e, contestualmente, contributo alla raccolta di dati finalizzata

o        allo sviluppo e all’aggiornamento dei database nazionali con i relativi ordini di battaglia elettronici dei paesi di interesse, indispensabili in fase di predisposizione dello Strumento Militare Nazionale;

o        alla predisposizione e all’aggiornamento in tempo reale o pressoché reale (real - near real time) delle librerie degli apparati di guerra elettronica.

 

L’assetto dotato delle capacità ora descritte è definito come Joint airborne multisensor multimission system – JAMMSe si basa sul concetto di single platform (piattaforma unica modulare) formata dai seguenti sistemi:

 

·         piattaforma aerea;

·         sistema di raccolta di informazioni SIGINT-ESM (Signal Intelligence – Electronic Support Measures) mediante l’intercettazione e l’analisi di segnali;

·         sistema di comunicazione e ri-trasmissione di informazioni (Communication and Relay);

·         sistemi radar di osservazione ad alta quota per l’individuazione di oggetti in movimento anche a basse velocità tramite l’utilizzo di particolari tecniche di segnale (Syntetic Aperture Radar, Ground Moving Target Indicator, Ground mapping );

·         segmento di terra per il processamento e l’analisi dei dati).

 

La nota illustrativa che accompagna la richiesta di parere in esame evidenzia che uno degli aspetti fondamentali di una piattaforma di tipo JAMMS è la sua interoperabilità con assetti sia nazionali sia internazionali; tale caratteristica è assicurata attraverso la componente Communications and Relay (comunicazione e ri-trasmissione) e la presenza a bordo dei più diffusi standard NATO di comunicazione e LINK tattici, che consentono di operare nei tre domini del campo di battaglia: aereo (LINK 16), navale (LINK 11 e LINK 22) e terrestre (LINK 16 e VMF). Inoltre, viene precisato nella medesima nota, le comunicazioni satellitari consentono un’estensione della connettività dell’assetto che va ben oltre l’orizzonte ottico.

 

In relazione al programma pluriennale in esame, la scheda illustrativa che accompagna la richiesta di parere precisa che la piattaforma aerea oggetto di acquisto dovrà essere individuata in un “velivolo già commercialmente esistente” completo del necessario supporto logistico integrato. I moduli SIGINT-ESM e Communication and Relay saranno parte integrante e primaria del sistema; i moduli di ground mappingcontenenti i sistemi EO/IR e SAR/GMTI potranno essere configurati di volta in volta in funzione della missione da svolgere. L’impiego di un’unica piattaforma assicura vantaggi in termini sia di flessibilità operativa, sia di supporto logistico e addestramento del personale.

 

Una valutazione preliminare delle possibili soluzioni esistenti sul mercato, è stata condotta sulla base del velivolo Gulfstream G550[3].

 

Nella già ricordata nota illustrativa si sottolinea che tra le piattaforme già presentisul mercato in grado di rispondere alle esigenze rappresentate, il Gulfstream G550 rappresenta “il velivolo ritenuto più idoneo al soddisfacimento del requisito operativo”; si tratta, infatti, non solo di un vettore ideale in termini di prestazioni di volo, ma anche di una piattaforma già impiegata a livello operativo nel settore SIGINT con capacità JAMMS. La scelta di tale velivolo, si legge nella nota, deriva dall’applicazione di un “concetto architetturale” del tipo SOA (Service Oriented Application) che prevede l’applicazione di apparati così detti COTS (Commercial Off the Shelf)[4] caratterizzati da un livello di maturità tecnica TRL (Technical Readiness Level) estremamente elevato, che comportano la semplificazione dell’approntamento tecnologico e la riduzione dei rischi e dei costi. La nota precisa, infine, che i sotto-sistemi componenti il JAMMS sono tra loro interconnessi attraverso una rete di tipo Ethernet[5].

 

Il coinvolgimento di industrie nazionali, allo stato non ancora definito, è previsto per i diversi sottosistemi di bordo.

 

Nel fornire informazioni aggiuntive, nel programma si specifica che la capacità di un moderno strumento militare di assolvere l’insieme delle missioni assegnate è legata alla “disponibilità di un sistema C4-ISTAR[6], formato da più componenti integrate tra loro e in grado di operare in un contesto operativo di tipo net-centrico”. Uno dei tasselli fondamentali del sistema C4-ISTAR è la componente SIGINT “che nella moderna filosofia si inquadra come Sistema interforze Aeroportato Multisensore Multimissione (SIAMM) o Joint airborne multisensor multimission system (JAMMS)”. Nell’evoluzione della situazione internazionale e soprattutto nelle recenti situazioni di crisi – si legge ancora nel programma – è ampiamente dimostrato che “la presenza di un JAMMS è fondamentale e irrinunciabile per qualsiasi tipo di operazione”, sia per le capacità proprie dell’assetto, sia, soprattutto, quale fattore abilitante e moltiplicatore di forze (key enabler) per gli assetti schierati. Infine, viene sottolineato che la necessità di procedere alla sostituzione del velivolo SIGINT G-222VS “impone tempistiche compresse al fine di assicurare il mantenimento della capacità operativa”.

 

Il programma avrà una durata di sette anni, con avvio pianificato a partire dal 2009. Il costo stimato del programma ammonta a 280 milioni di euro a valere sul bilancio ordinario della difesa.

 

In relazione ai costi del Programma in esame, si segnala che la Nota aggiuntiva allo stato di previsione della difesa per il 2009 non indica alcuno stanziamento finalizzato al programma di acquisizione di velivoli con capacità JAMMS; nella Nota si legge, infatti, che “sarà oggetto di successiva valutazione di compatibilità/percorribilità il sostegno al programma di acquisizione di velivoli JAMMS (Joint airborne multisensor multimission system) con capacità di sorveglianza tattica e operativa”.

 

Per quanto riguarda la durata del Programma, la nota illustrativa indica in tre anni lo sviluppo temporale del programma con riguardo alle fasi di “approvvigionamento, certificazione e testing” finalizzati a qualificare la piattaforma Gulfstream G550 come sistema MSS (Multi Sensor Sistem); il completamento delle appena ricordate attività di certificazione e qualifica di tutto il sistema d’arma porterebbe, pertanto, alla consegna del primo velivolo agli inizi del 2011 e del secondo alla metà dello stesso anno.

La nota, inoltre, evidenzia che la specificità dell’assetto richiede la previsione di un supporto completo sia per il velivolo, sia per i sistemi di bordo, per i primi cinque anni dalla consegna dei due velivoli - prevista, come accennato, per il 2011; tale periodo dovrebbe essere sufficiente a consentire l’acquisizione di conoscenze ed esperienze del sistema d’arma adeguate al suo impiego operativo.In ordine agli aspetti addestrativi, nella nota si legge che, oltre alla formazione del personale navigante, sono previsti corsi di formazione sia per il personale addetto alla manutenzione, sia per quello specializzato nella gestione dei sistemi di bordo.

 

 




[1]    Il programma completo dell’indagine conoscitiva è pubblicato in allegato al resoconto sommario della seduta del 15 ottobre 2008 della Commissione difesa. In data 18 novembre 2008, con l’audizione del Ministro della Difesa, è iniziato il ciclo di audizioni previsto nel citato programma che contempla, inoltre, le audizioni del Ministro dello sviluppo economico, del Capo di Stato Maggiore della difesa (audizione svolta il 10 dicembre 2008) , dei vertici militari e amministrativi (con particolare riferimento a quelli aventi competenza diretta in materia di armamenti), dei rappresentanti delle principali imprese assegnatarie dei programmi in corso, dei rappresentanti dell'Associazione Industrie per l'Aerospazio e la Difesa (audizione svolta il 27 gennaio 2009), dei rappresentanti dell'European Defence Agency (EDA), dei rappresentanti dell'Organisation Conjointe de Coopération en matière d'ARmement (OCCAR), dei rappresentanti dell'ISTAT, dei membri italiani della Sottocomissione difesa e della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo, dei dirigenti del Ministero dell'economia e delle finanze, dei rappresentanti di istituti di ricerca ed esperti in discipline giuridiche e scientifiche (L’audizione di rappresentanti dell'Istituto Affari Internazionali (IAI) ha avuto luogo il 13 gennaio 2009).

[2]    SIGINT (SIGnal INTelligence) è l’attività di raccolta di informazioni mediante l’intercettazione e l’analisi di segnali, emessi sia tra persone (come, ad esempio, nel caso di comunicazioni radio), sia tra macchine, o tra le due in combinazione.

[3]    Il velivolo Gulfstream G550, prodotto dalla statunitense Gulfstream Aerospace Corporation,può raggiungere la quota di 51.000piedi e la velocità diMach 0.885. Il velivolo, dotato di due motori Rolls-Royce BR710, è caratterizzato da una cabina di pilotaggio PlaneView e il suo equipaggiamento standard include il Gulfstream Enhanced Vision System (EVS) e il Gulfstream Signature Cursor Control Devices. Secondo informazioni riportate sul sito internet del costruttore(www.gulfstream.com), il G550 ha ottenuto la certificazione FAA (Federal Aviation Administration) nell’agosto del 2003 e la convalida da parte dell’ European Aviation Safety Agency (EASA) nel marzo 2004: il velivolo è entrato in servizio nel settembre 2003 e all’inizio dell’anno successivo il team del G550 è stato insignito del Collier Trophy 2003, “il premio più prestigioso dell’aviazione nord Americana”.

[4]    Prodotti commercialmente già disponibili sul mercato.

[5]    Protocollo utilizzato per la realizzazione di reti locali.

[6]     C4-ISTAR (Command, Control, Communications, Computer applications, Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaisance) è l’acronimo che definisce gli assetti di comando, controllo, comunicazione, consultazione, intelligence, sorveglianza, acquisizione obiettivi e ricognizione.