Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento affari esteri
Altri Autori: Servizio Studi - Dipartimento difesa
Titolo: Partecipazione italiana alla missione di vigilanza dell'Unione europea in Georgia ed a missioni internazionali per l'anno 2008 - D.L. 147/2008 - A.C. 1802
Riferimenti:
DL N. 147 DEL 22-SET-08   AC N. 1802/XVI
Serie: Progetti di legge    Numero: 65
Data: 20/10/2008
Descrittori:
GEORGIA   MISSIONI INTERNAZIONALI DI PACE
RATIFICA DEI TRATTATI     
Organi della Camera: III-Affari esteri e comunitari
IV-Difesa
Altri riferimenti:
AS N. 1038/XVI     

Casella di testo: Progetti di legge
 


20 ottobre 2008

 

n. 65/0

 

Partecipazione italiana alla missione di vigilanza dell’Unione europea in Georgia ed a missioni internazionali per l’anno 2008

D.L. 147/2008 - A.C. 1802

Elementi per l’istruttoria legislativa

 

 

Numero del disegno di legge di conversione

A.C. 1802

Numero del decreto-legge

147

Titolo del decreto-legge

Disposizioni urgenti per assicurare la partecipazione italiana alla missione di vigilanza dell'Unione europea in Georgia nonché la proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali per l’anno 2008

Iter al Senato

Numero di articoli

 

testo originario

4

testo approvato dal Senato

5

Date:

 

emanazione

22 settembre 2008

pubblicazione in Gazzetta ufficiale

23 settembre 2008

approvazione del Senato

15 ottobre 2008

assegnazione

16 ottobre 2008

scadenza

22 novembre 2008

Commissioni competenti

III Affari esteri e IV Difesa

Pareri previsti

Commissioni I, V, VI, XI e XIV, Comitato per la legislazione

 


Contenuto

Il disegno di legge A.C. 1802, di conversione del   decreto legge n. 147 del 2008, è stato approvato in prima lettura dal Senato (A.S. 1038) nella seduta del 15 ottobre 2008.

 

Nello specifico, l’articolo 1, al comma 1 autorizza, dal 21 settembre al 31 dicembre 2008, la spesa di 2.058.424 euro per la partecipazione di personale delle Forze armate alla missione EUMM Georgia di cui all'azione comune 2008/736/ PESC del Consiglio.

 

 

Ai sensi del successivo comma 2, al personale impegnato nella missione si applicano le disposizioni contenute nel precedente decreto legge n. 8 del 2008, con particolare riferimento a quelle concernenti il trattamento economico e giuridico del personale impiegato nelle missioni.

 

L’articolo 2 reca l’autorizzazione di spesa in relazione alla partecipazione del personale civile alla citata missione EUMM Georgia.

 

Il  successivo articolo 2-bis è volto  ad  assicurare la

 

proroga, dal 1° ottobre al 31 dicembre 2008, della partecipazione del personale delle Forze armate e di polizia alle missioni internazionali UNIFIL, Althea, EUFOR TCHAD/RCA, MINUSTAH e alla missione in Libia per le quali il precedente decreto legge n. 8 del 2008 aveva previsto la scadenza al 30 settembre 2008. Autorizza, inoltre, la partecipazione alla missione dell’OSCE in Georgia e le ulteriori spese sopravvenute nell’ambito delle missioni in Afghanistan, Mediterraneo e Kosovo e delle attività in Iraq già finanziate per il 2008 dal medesimo decreto legge.

In relazione al citato articolo si segnala che esso consegue all’approvazione, al Senato, dell’emendamento 2.0.800 proposto dai relatori, il cui contenuto riproduce il testo del decreto-legge 29 settembre 2008, n. 150 del 2008 (A.S. 1061) concernente, tra l’altro, la proroga, dal 1° ottobre al 31 dicembre 2008, delle citate missioni internazionali.

A questo proposito si fa presente che il Comitato per la legislazione, nel formulare i propri parere su queste tipologie di provvedimenti, ha sempre posto in evidenza come la confluenza in un unico testo di più articolati attualmente vigenti – che originano da distinte delibere del Consiglio dei Ministri e distinti decreti del Presidente della Repubblica costituisca “un’alterazione del lineare svolgimento della procedura parlamentare di esame dei disegni di legge di conversione dei decreti-legge, come definita a livello costituzionale e specificata negli stessi regolamenti parlamentari[1].

Si segnala altresì che nel corso dell’esame presso l’altro ramo del Parlamento il titolo del provvedimento è stato modificato, mediante l’inserimento delle parole “nonché la proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali per l’anno 2008”, per adeguarlo ai nuovi contenuti del decreto-legge.

 

L’articolo 3 reca la copertura finanziaria del provvedimento, mentre il successivo articolo 4concerne l’ entrata in vigore del decreto legge.

 

Relazioni allegate

Il disegno di legge di conversione presentato al Senato (A.S. 1038) era corredato – oltre che dalla relazione illustrativa – anche dalla relazione tecnica sugli effetti finanziari del provvedimento, dall’analisi tecnico-normativa (ATN) e dall’analisi dell’impatto della regolamentazione (AIR).

 

Precedenti decreti-legge sulla stessa materia

Sulla materia delle missioni internazionali di pace sono stati emanati finora numerosi decreti-legge che hanno, di volta in volta, autorizzato la partecipazione italiana a nuove missioni militari internazionali ovvero prorogato i termini per ciascuna delle missioni internazionali in corso.

 

Motivazioni della necessità ed urgenza

La premessa al decreto legge in esame individua le motivazioni di straordinaria necessità ed urgenza del provvedimento, richieste dall’art. 77, co. 2°, Cost., nell’esigenza di emanare in tempi rapidi le disposizione volte ad assicurare “adeguata copertura giuridica all’imminente impiego del personale nell’area geografica in cui si svolge la missione”.

 

Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite

Il decreto-legge è relativo a fattispecie riconducibili alla potestà legislativa esclusiva dello Stato, ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione. In particolare, il comma 2, lettera a) di tale articolo attribuisce, tra l’altro, allo Stato la potestà legislativa esclusiva in materia di politica estera e rapporti internazionali, la lettera d) quella in tema di difesa e Forze armate, e la lettera l) quella sulla giurisdizione, le norme processuali, l’ordinamento civile e penale e la giustizia amministrativa.

 

Specificità ed omogeneità delle disposizioni

Come già accennato, il decreto-legge in esame, nel testo modificato dal Senato, oltre ad autorizzare la missione in Georgia, reca disposizioni inerenti la partecipazione dell’Italia ad altre missioni internazionali in corso. Nel complesso le disposizioni appaiono comunque omogenee, essendo volte ad autorizzare o prorogare la partecipazione di personale italiano alle missioni internazionali in corso di svolgimento e a disciplinarne gli specifici profili anche mediante rinvio a norme vigenti.

Le missioni dell’U.E. attivate nell’ambito della PESD (a cura dell'Ufficio Rapporti con l'Unione europea)

Sono attualmente attive missioni dell’UE nei Balcani occidentali (Bosnia-Erzegovina, Kosovo), Medio Oriente, Africa (Repubblica democratica del Congo, Ciad e Repubblica Centrafricana, Somalia), Afghanistan, Caucaso.

 

Rapporti tra l’Unione europea e la Georgia (a cura dell'Ufficio Rapporti con l'Unione europea)

I rapporti tra l’UE e la Georgia sono fondati sull’Accordo di cooperazione e partenariato, entrato in vigore il 1° luglio 1999. Il 14 giugno 2004, il Consiglio ha deciso di inserire la Georgia e gli altri paesi del Caucaso meridionale (Armenia e Azerbaigian) nella Politica europea di vicinato (PEV). Il 25 settembre 2008 la Commissione ha raccomandato al Consiglio di avviare i negoziati con la Georgia in vista di accordi sulla facilitazione delle procedure di rilascio dei visti per soggiorni di breve durata e di riammissione. Entro la fine del 2008 la Commissione europea realizzerà partenariati per la mobilità con la Georgia.

In relazione al conflitto tra Georgia e Federazione russa, il Consiglio del 15 settembre ha designato Pierre Morel, già rappresentante speciale per l’Asia centrale, rappresentante speciale dell’UE per la crisi in Georgia.

Il 1° ottobre 2008 è stata dispiegata in Georgia una missione civile di vigilanza dell’Unione europea denominata EUMM Georgia, istituita dal Consiglio del 15 settembre 2008 con l’azione comune 2008/736/PESC.

 

Incidenza sull’ordinamento giuridico

Coordinamento con la normativa vigente

Il decreto legge contiene alcuni rinvii alla legislazione vigente, secondo un procedimento consueto nei decreti legge e nelle leggi che regolano la partecipazione italiana alle missioni internazionali, in conseguenza della carenza di una normativa unitaria che regolamenti i profili giuridico-economici delle missioni stesse.

 

Impatto sui destinatari delle norme

Come precisato nell’analisi dell’impatto della regolamentazione (AIR), allegata al d.d.l. di conversione presentato al Senato (A.S. 1038), “destinatari dell’intervento normativo sono le Amministrazioni della difesa e degli affari esteri in veste di autorità alle quali è attribuita la competenza, rispettivamente, in materia di impiego del personale delle Forze armate e di partecipazione alle iniziative nell’ambito della politica estera di sicurezza e difesa dell’Unione europea. Destinatario è, altresì, il personale impiegato nella missione oggetto di disciplina”.

 

 

 


 



[1]    Così, testualmente, da ultimo, nel parere sul d.d.l. A.C. 1496, di conversione del decreto-legge 3 giugno 2008, n. 97, recante disposizioni urgenti in materia di monitoraggio e trasparenza dei meccanismi di allocazione della spesa pubblica, nonché in materia fiscale e di proroga termini, ove è anche formulata una specifica raccomandazione; che invita il Legislatore ad aver “cura di evitare sovrapposizioni normative tra disposizioni presenti in più provvedimenti d'urgenza, conseguenti a modifiche apportate nel corso dei relativi procedimenti di conversione, in quanto tale fenomeno è suscettibile, da un lato, di ingenerare incertezze interpretative relativamente alla disciplina concretamente operante in un dato periodo nelle materie oggetto di intervento legislativo, e dall'altro di compromettere i caratteri di specificità, omogeneità e corrispondenza al titolo del contenuto dei decreti-legge, previsti dall'articolo 15, comma 3, della legge n. 400 del 1988.