Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento cultura
Titolo: Contributi del Ministero per i beni e le attività culturali ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi - Schema di Decreto n.448 (art. 32, comma 2, L. 448/2001) - Elementi per l'istruttoria normativa
Riferimenti:
SCH.DEC 448/XVI     
Serie: Atti del Governo    Numero: 395
Data: 02/04/2012
Descrittori:
CONTRIBUTI PUBBLICI   L 2001 0448
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI     
Organi della Camera: VII-Cultura, scienza e istruzione

SIWEB

 

2 aprile 2012

 

n. 395/0

 

 

Contributi del Ministero per i beni e le attività culturali ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi

Schema di Decreto n.448
(art. 32, comma 2, L. 448/2001)

Elementi per l’istruttoria normativa

 

Numero dello schema di decreto

448

Titolo

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero per i beni e le attività culturali per l’anno 2012, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi

Ministro competente

Ministro per i Beni e le attività culturali

Norma di riferimento

 

Numero di articoli

2

Date:

 

presentazione

12 marzo 2012

assegnazione

21 marzo 2012

termine per l’espressione del parere

10 aprile 2012

Commissione competente

VII Cultura

Rilievi di altre Commissioni

No

 

 


Presupposti normativi

L’art. 32, commi 2 e 3, della L. n. 448 del 2001 (legge finanziaria per il 2002) ha dettato disposizioni volte al contenimento e alla razionalizzazione degli stanziamenti dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.

In particolare, il comma 2, rinviando ad un’apposita tabella (Tabella 1) l’individuazione degli enti e organismi destinatari di contributi statali, ha disposto che gli importi sono iscritti in un'unica unità previsionale di base (UPB) dello stato di previsione di ciascun Ministero interessato e che il riparto è effettuato annualmente, entro il 31 gennaio, dal Ministro competente, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari.

Il comma 3 ha stabilito che la dotazione delle UPB è quantificata annualmente ai sensi dell’art. 11, comma 3, lett. d), della legge n. 468 del 1978[1].

In relazione a tale previsione normativa, è stato istituito nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali un nuovo capitolo, ora 3670[2].

Si ricorda, che fino all’esercizio finanziario 2007, nel capitolo citato sono confluiti, tra gli altri, i contributi ordinari e straordinari assegnati ad istituzioni culturali ai sensi, rispettivamente, degli artt. 1 e 7-8 della L. n. 534/1996[3].

La L. n. 534 del 1996, infatti, ha razionalizzato le diverse ipotesi di erogazione di contributi statali ad enti culturali prevedendo:

-    all’art. 1, la concessione di un contributo ordinario annuale alle istituzioni, in possesso di specifici requisiti, inserite in apposita tabella, emanata con decreto del Ministro per i beni culturali e ambientali, previo parere parlamentare, e della quale è previsto l’aggiornamento ogni tre anni, con la medesima procedura[4];

-    all’art. 7, la concessione di contributi straordinari (per singole iniziative di particolare interesse artistico e culturale o per l’esecuzione di programmi straordinari di ricerca) ad istituzioni culturali già destinatarie di contributo ai sensi dell’art. 1;

-    all’art. 8, l’erogazione di contributi annuali ad istituzioni culturali non inserite nella tabella di cui all’art. 1, ma in possesso di alcuni requisiti minimi[5].

Successivamente, la legge finanziaria 2008 (L. 244/2007, art. 2, comma 396) ha previsto per i finanziamenti a tali istituzioni la costituzione di un apposito capitolo di bilancio. E’ stato, pertanto, istituito il nuovo capitolo 3671[6].

Contenuto

Lo schema di decreto interministeriale in esame reca il riparto dei contributi, allocati sul capitolo 3670,da erogare ad enti culturali relativamente all’anno finanziario 2012.

La tabella C della legge di stabilità per il 2012 (L. n. 183/2011)ha determinato lo stanziamento complessivo per i capitoli 3670 e 3671 in 18,5 mln dieuro per il 2012. Il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 1 dicembre 2011, recante ripartizione in capitoli delle unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione per l’anno 2012 e per il triennio 2012-2014, ha assegnato al cap. 3670 12.586.136 (e al cap. 3671 € 5.950.000).

Rispetto allo stanziamento disposto per il 2011[7], pari ad € 12.070.628, si registra un aumento del 4,27%.

 

La relazione per le Commissioni parlamentari e la premessa allo schema di decreto in esame chiariscono che si è ritenuto di procedere alla ripartizione delle somme complessivamente disponibili per il 2012 applicando il medesimo aumento del 4,27% ai contributi assegnati per il 2011 a ciascun organismo finanziato.

Al riguardo si evidenzia, che lo schema in esame reca i singoli importi assegnati ad Associazione Reggio Parma Festival, Fondazione Festival Pucciniano e Associazione Centro Europeo di Toscolano, nonché a Fondazione Rossini Opera Festival di Pesaro, Associazione Ferrara Musica e Fondazione Ravenna Manifestazioni, non presenti negli schemi relativi al 2010 e al 2011 (nei quali i singoli importi erano specificati solo nella relazione per le Commissioni parlamentari).

La relazione per le Commissioni fa presente che per alcune voci della ripartizione (come anche della sottoripartizione di cui si dirà infra) non sono indicati i beneficiari in quanto essi vengono individuati “a seguito di procedure concorsuali che sono appena iniziate”.

Allo schema sono, peraltro, allegati i piani di spesa da cui si evincono i beneficiari, nel 2011, delle 4 voci relative a convegni e pubblicazioni, biblioteche non statali, premi e sovvenzioni per scrittori e per traduzioni, archivi.

Al riguardo si evidenzia che, relativamente ai contributi per convegni e pubblicazioni di rilevante interesse culturale, nonché con riferimento ai contributi per il funzionamento di biblioteche non statali, gli importi assegnati – quali riportati nella documentazione allegata – risultano complessivamente inferiori a quelli destinati alle medesime voci dal D.I. 24 gennaio 2012[8]. In via informale, gli uffici del MIBAC hanno fatto presente che la documentazione allegata allo schema è da ritenersi incompleta e, pertanto, hanno trasmesso una sua integrazione, per vie brevi[9].

Con riferimento alla mancata specifica dei contributi assegnati ad associazioni ed enti, si rammenta che, nel corso dell’esame in Commissione alla Camera dello schema di riparto per il 2011 (Atto n. 416)[10], era stato ricordato che ciò derivava dal permanere delle criticità – già evidenziate nel corso dell’esame dell’analogo provvedimento per il 2010[11] – relative alle diverse procedure seguite per l’assegnazione delle risorse. Sull’atto, la Commissione aveva espresso (con l’astensione di un gruppo) parere favorevole.

La 7° Commissione del Senato[12], esprimendo sullo schema il proprio parere favorevole con condizioni e osservazioni, aveva, tra l’altro, sollecitato il Governo a ripensare l’intero meccanismo al fine di indirizzare la contribuzione verso gli istituti culturali più meritevoli[13].

 

La ripartizione disposta dall’articolo 1 dello schema di decreto è riportata nella tabella che segue, a raffronto con gli importi relativi agli anni 2009 (D.D.G. 25 settembre 2009; D.I. 17 novembre 2009), 2010 (D.I. 30 novembre 2010) e 2011 (D.I. 24 gennaio 2012).

 

(dati arrotondati alle migliaia di euro)

Enti destinatari dei contributi

2009

2010

2011

2012

Contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi

10.215

9.506

8.454

8.815

Contributo all’Ufficio internazionale concernente l’Unione di Berna per la protezione delle opere letterarie ed artistiche

49

45

40

42

Contributo all’Associazione Italia nostra

115

107

95

99

Contributo al Fondo Ambiente Italiano

143

133

119

124

Contributo a favore dell’Associazione Reggio Parma Festival, alla Fondazione Festival pucciniano e all’Associazione centro europeo di Toscolano,

di cui:

1.520

1.414

1.258

1.312

Reggio Parma Festival

1.147

1.068[14]

94910

990

Fondazione Festival pucciniano

287

26710

23710

247

Associazione Centro europeo di Toscolano

86

8010

7110

74

Contributi per gli archivi privati di notevole interesse storico, nonché per gli archivi appartenenti ad enti ecclesiastici e ad istituti o associazioni di culto

111

103

91

95

Contributi statali alla Fondazione Rossini Opera Festival di Pesaro, all'Associazione Ferrara Musica e alla Fondazione Ravenna Manifestazioni,

di cui:

1.573

1.464

1.302

1.357

Rossini Opera Festival di Pesaro

999

93010

82710

862

Associazione Ferrara Musica

287

26710

23710

247

Fondazione Ravenna Manifestazioni

287

26710

23710

247

Contributo alla Fondazione Scuola di musica di Fiesole

287

267

237

247

Contributo a favore dell'Istituto universitario di architettura di Venezia per la formazione specialistica nel campo della produzione teatrale

287

267

237

247

Contributo al Museo nazionale del cinema «Fondazione Maria Adriana Prolo» per il funzionamento, la gestione e lo sviluppo del museo stesso

287

267

237

247

Nello schema di riparto, analogamente a quanto avvenuto a partire dal 2004, è direttamente individuata, all’articolo 2, la sottoripartizione, tra gli enti interessati, della voce generale relativa ai “Contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi15.

La sottoripartizione è illustrata nella seguente tabella, sempre a raffronto con gli importi per gli anni 2009, 2010 e 2011.

(dati arrotondati alle migliaia di euro)

Enti destinatari dei contributi

2009

2010

2011

2012

Contributi per convegni e pubblicazioni di rilevante interesse culturale, per le Edizioni Nazionali, con esclusione di quelli rientranti nell'ambito delle specifiche competenze della Consulta dei Comitati Nazionali (L. 420/1997)

717

667

594

619

Contributi per premi e sovvenzioni per scrittori, editori, librai, grafici, traduttori del libro italiano in lingua straniera, associazioni culturali

87

81

72

75

Contributi per funzionamento di biblioteche non statali con esclusione di quelle di competenza regionale

740

689

612

639

Contributo alla Fondazione Festival dei Due Mondi di Spoleto

866

806

717

747

Contributo per il Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali

129

12016

107

111

Contributo annuo alla Società di cultura La Biennale di Venezia

6.150

5.723

5.089

5.307

Contributo annuo alla Fondazione La Triennale di Milano

1.090

1.014

902

940

Contributo annuo alla Fondazione Esposizione Nazionale Quadriennale d'Arte di Roma

436

40617

361

376

 

__________________________________________

15      Al riguardo si ricorda che nel 2004 e nel 2005, in relazione alla richiesta delle Commissioni parlamentari competenti di essere informate sulla sottoripartizione, formulata in occasione dell’espressione del parere sul riparto 2003, quest’ultima era stata trasmessa al Parlamento in allegato agli schemi di riparto. A partire dal 2006 alla suddivisione dell’importo ha provveduto l’articolo 2 dello schema di decreto.

16      Si ricorda che la relazione per le Commissioni parlamentari allegata allo schema di decreto di riparto 2009 evidenziava che l’art. 2 dell’accordo tra l’Italia e l’Unesco di cui alla L. n. 723 del 1960 stabilisce un contributo a favore del Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali e prevede, altresì, che lo Stato metta a disposizione del Centro i locali necessari per il suo funzionamento e assuma, fra le altre, le spese di custodia. Evidenziava, altresì, che fino al 2001 il Ministero aveva sopperito alla custodia con proprio personale e che, in seguito, ciò non era stato possibile. Il D.I. 17 novembre 2009 conseguentemente, argomentava in tali termini l’aumento del contributo del 48,58%. Si ricorda, tuttavia, che l’art. 3 della L. n. 723 del 1960 stabilisce che all’onere derivante dalla partecipazione italiana al Centro si provvede a carico dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri. In particolare, secondo quanto riportato alla paginahttp://www.esteri.it/MAE/IT/Politica_Estera/Cultura/CooperCulturale/CooperMultilaterale/ICCROM.htm, si tratta di un contributo annuale obbligatorio, erogato dalla Direzione generale per la promozione e la cooperazione culturale (€ 179.958 nel 2006) e di contributi volontari della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (€ 2.100.000 per il biennio 2004-2005 e € 1.000.000 per il 2006-2007). Nella stessa scheda si evidenzia che il Ministero per i beni e le attività culturali provvede alla manutenzione ordinaria dell’edificio che ospita il Centro.

17    Per completezza, si evidenzia che il dato riportato nella relazione per le Commissioni parlamentari è difforme da quello presente nel DI 30 novembre 2010.

 

 

 


 

 

 

 

 

 

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File: CU0417a.doc



[1]   L’art. 11, comma 3, lett. d), della L. 468/1978 prevede che la legge finanziaria determina, in apposita tabella (Tabella C), la quota da iscrivere nel bilancio di ciascuno degli anni considerati dal bilancio pluriennale per le leggi di spesa permanente, di natura corrente e in conto capitale, la cui quantificazione è rinviata alla legge finanziaria stessa. Successivamente, la L. 196/2009 (Legge di contabilità e finanza pubblica) ha abrogato la L. 468/1978, stabilendo al tempo stesso che ogni richiamo alla legge finanziaria contenuto in disposizioni normative vigenti deve intendersi riferito alla legge di stabilità.

Si ricorda che disposizioni analoghe a quelle recate dall’art. 32 della L. 448/2001 – quanto all’unificazione dei contributi agli enti in un unico capitolo, alla determinazione dell’importo in tabella C della legge finanziaria ed alle modalità di riparto – erano già previste dalla L. 28 dicembre 1995, n. 549 (art. 1, co. 40-44).

Peraltro, il fatto che, dopo tale intervento, erano state approvate varie disposizioni recanti finanziamenti a specifici enti, ha indotto il legislatore ad intervenire nel 2001 per accorpare nuovamente il complesso degli stanziamenti all’interno di un’unica unità previsionale di base.

A seguito della nuova unificazione dei contributi, i finanziamenti già accorpati in attuazione della L. 549/1995 sono divenuti la prima delle voci dello schema di riparto oratrasmesso alle Camere ai sensi dell’art. 32 della L. 448/2001 (v. anche infra).

[2]    Nell’ambito della nuova articolazione del bilancio dello Stato in Missioni e Programmi, il capitolo 3670 è collocato, nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali, sotto il Centro di responsabilità Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d’autore, all’interno del macroaggregato Interventi, nel programma Tutela dei beni librari, promozione e sostegno del libro e dell’editoria, facente capo alla Missione Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici.

[3]    Legge 17 ottobre 1996, n. 534, Nuove norme per l’erogazione di contributi statali alle istituzioni culturali.

[4]    Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 17 novembre 2009 è stata emanata la Tabella delle istituzioni ammesse al contributo ordinario dello Stato per il triennio 2009-2011.

[5]    In particolare, si richiede che tali enti: svolgano la loro attività da almeno un triennio; prestino rilevanti servizi in campo culturale; promuovano e svolgano attività di ricerca, di organizzazione culturale e di produzione editoriale a carattere scientifico; svolgano la propria attività sulla base di un programma almeno triennale e dispongano di attrezzature idonee per la sua realizzazione.

[6]    Nello stato di previsione del MIBAC, il capitolo 3671 è collocato nell’ambito della stessa Missione e degli stessi Programma, Centro di responsabilità e Macroaggregato del capitolo 3670.

[7]    Decreto 24 gennaio 2012 (allegato allo schema), con il quale si è proceduto alla ripartizione dei fondi per il 2011.

[8]     In particolare, a fronte di € 593.531 attribuiti dal D.I. quale contributo per convegni e pubblicazioni di rilevante interesse culturale, per le Edizioni Nazionali, con esclusione di quelli rientranti nell'ambito delle specifiche competenze della Consulta dei Comitati Nazionali, risultano assegnati € 261.765,50 complessivi. Relativamente aicontributi per funzionamento di biblioteche non statali,con esclusione di quelle di competenza regionale, a fronte di € 612.390 attribuiti dal D.I., risulta un importo totale assegnato di € 557.215,53.

[9]    In particolare, la documentazione integrativa trasmessa al Servizio Studi concerne: il Piano delle Edizioni Nazionali (quota parte a carico del cap. 3670), per un importo complessivo di € 331.765,50; il Piano di spesa per abbonamenti a periodici, per un totale di € 44.180,26; importi fissi destinati alla Biblioteca Corsiniana dell’Accademia dei Lincei, per € 8.795,36, e alla biblioteca di storia contemporanea dell’Ente Casa Oriani di Ravenna, per € 2.198,85. All’esito della somma degli importi mancanti, i totali delle voci sopra indicate risultano corrispondenti a quanto assegnato con il decreto di riparto 2011.

[10]   Sedute del 9 e 12 novembre 2011.

[11]   Con riguardo allo schema di riparto per il 2010 (Atto n. 188), la Commissione aveva constatato con rammarico che non erano state recepite le condizioni poste già in sede di esame del riparto per il 2009 (Atto n. 70), relative alla necessità di uniformare i termini di scadenza previsti per la richiesta dei contributi e di rivedere i termini stabiliti dall'amministrazione per la valutazione delle richieste stesse.

Il rappresentante del Governo, considerata la complessità e la lunghezza dell’iter necessario per stabilire i criteri relativi ai finanziamenti, aveva evidenziato la possibilità di verificare nuove procedure per favorire una sinergia tra la fase istruttoria e quella valutativa da parte della stessa Commissione.

Conclusivamente, la Commissione aveva espresso parere favorevole a condizione che: fossero uniformati i termini di scadenza previsti per le richieste dei contributi; fossero rivisti i termini e resi noti i criteri stabiliti per la valutazione delle richieste; il Governo riferisse alla Commissione sull’operato delle commissioni ministeriali, non appena queste avessero iniziato la propria attività valutativa.

[12]   Seduta del 29 novembre 2011.

[13]   In proposito, il parere evidenziava che la legge finanziaria 2002, disponendo l’unificazione dei finanziamenti dello Stato già disposti in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi, aveva operato una “cristallizzazione” dell’allora esistente che avrebbe vincolato anche i beneficiari dei successivi riparti, non potendovi includere altre associazioni, seppur meritevoli, costituitesi successivamente.

[14]   Dato presente esclusivamente nella relazione per le Commissioni parlamentari allegata allo schema di decreto.