Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento bilancio
Titolo: Le risorse per le aree sottoutilizzate nella manovra 2013-2015
Serie: Documentazione e ricerche    Numero: 400
Data: 22/01/2013
Organi della Camera: V-Bilancio, Tesoro e programmazione

22 gennaio 2013

 

n. 400/0

Le risorse per le aree sottoutilizzate
nella manovra 2013-2015

 


 

Il Fondo per lo sviluppo e la coesione

Ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, recante “Disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali”, attuativo della legge n. 42 del 2009 sul federalismo fiscale, il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) ha assunto la denominazione di “Fondo per lo sviluppo e la coesione – (FSC)".

L’articolo 61 della legge n. 289/2002 aveva stabilito che, a decorrere dal 2003, le risorse destinate agli interventi nelle aree sottoutilizzate del Paese fossero concentrate in un fondo di carattere generale (Fondo per le aree sottoutilizzate - FAS).

Nel Fondo sono iscritte tutte le risorse finanziarie aggiuntive nazionali, destinate a finalità di riequilibrio economico e sociale, nonché a incentivi e investimenti pubblici.

 

Il Fondo per lo sviluppo e la coesione è finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi al finanziamento nazionale, che sono rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese. L’intervento del Fondo è finalizzato al finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale, aventi natura di grandi progetti o di investimenti articolati in singoli interventi di consistenza progettuale ovvero realizzativa tra loro funzionalmente connessi.

 

Per quanto concerne il riparto delle risorse, l’articolo 61, comma 3, della legge n. 289/2002 attribuisce al CIPE il compito di ripartire, con proprie deliberazioni, la dotazione del Fondo per le aree sottoutilizzate tra gli interventi in esso compresi.

In considerazione della crisi economica internazionale il D.L. 185/2008, articolo 18, ha disposto  la riprogrammazione e la concentrazione delle risorse nazionali disponibili destinate allo sviluppo delle aree sottoutilizzate nel periodo 2007-2013 iscritte sul Fondo per le aree sottoutilizzate su obiettivi considerati prioritari per il rilancio dell’economia italiana. A tal fine sono stati costituiti tre Fondi settoriali:

·          Fondo sociale per occupazione e formazione, istituito nello stato di previsione del Ministero del lavoro, sul quale confluiscono anche le risorse del Fondo per l'occupazione nonché ogni altra risorsa comunque destinata al finanziamento degli ammortizzatori sociali e alla formazione;

·          Fondo infrastrutture, istituito ai sensi del D.L. n. 112/2008 nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, destinato al finanziamento, in via prioritaria, di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale, comprese le reti di telecomunicazione e le reti energetiche, alla messa in sicurezza delle scuole, alla realizzazione di opere di risanamento ambientale, all’edilizia carceraria, alle infrastrutture museali ed archeologiche, all’innovazione tecnologica e alle infrastrutture strategiche per la mobilità. Il Fondo infrastrutture viene ripartito dal CIPE, su proposta del Ministero dello sviluppo economico, d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e trasporti, sentita la Conferenza unificata. Lo schema di delibera è trasmesso al Parlamento per il parere delle Commissioni competenti per materia e per i profili finanziari;

·          Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri dall’articolo 7-quinquies, commi 10 e 11, del D.L. n. 5/2009, attraverso una novella all’articolo 18, comma 1, del D.L. 185/2008.




Con varie delibere il CIPE nel corso del 2009 ha così ripartito in via programmatica le risorse del FAS allora disponibili:

v       27 miliardi alle Amministrazioni regionali, per la realizzazione dei Programmi di interesse strategico regionale, nella quota di 21,8 miliardi al Mezzogiorno e 5,2 miliardi al Centro-Nord, sulla base della percentuale di riparto tra Mezzogiorno e Centro-Nord dell’85% e 15%;

v       25,4 miliardi alle Amministrazioni centrali. Tale quota è stata successivamente ripartita dal CIPE tra i tre fondi settoriali appositamente istituiti con il D.L. n. 112/2008 e il D.L. n. 185/2008. Il riparto delle risorse FAS tra i tre Fondi è stato effettuato dal CIPE nel rispetto del criterio di ripartizione dell’85% delle risorse al Mezzogiorno e del 15% Centro-Nord, nei seguenti importi:

-          Fondo infrastrutture: 12,4 miliardi;

-          Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale: 9 miliardi;

-          Fondo sociale per l’occupazione e la formazione: 4 miliardi.

 

 

Il bilancio pluriennale 2013-2015

La legge di bilancio per il 2012 autorizzava una spesa pluriennale relativa al Fondo per lo sviluppo e coesione (ex FAS) pari 3.787 milioni per il 2012, a 11.366 milioni per il 2013, a 5.880 milioni per il 2014 e a 8.119 milioni per il 2015.

 

Il D.L. n. 95 del 2012, all’articolo 16, comma 2, ha rideterminato gli obiettivi del patto di stabilità interno delle regioni a statuto ordinario in modo tale da assicurare l'importo di 700 milioni per il 2012 e di 1.000 milioni sia per il 2013 che per 2014, nonché di 1.050 milioni a decorrere dall'anno 2015 a valere sulle risorse a qualunque titolo dovute dallo Stato alle regioni a statuto ordinario. Il comma 2 specifica che saranno escluse da tale riduzione le spese per il finanziamento corrente del Servizio sanitario nazionale e del trasporto pubblico locale e che la riduzione sarà effettuata prioritariamente sulle risorse diverse da quelle destinate alla programmazione regionale del Fondo per le aree sottoutilizzate. Conseguentemente la riduzione di 1.000 milioni sia per il 2013 che per 2014 e di 1.050 milioni per il 2015 è stata posta a carico della quota nazionale delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione (ex FAS).

 

Inoltre l’articolo 31-bis del D.L. n. 5 del 2012 ha disposto che parte del finanziamento (6 milioni su 12 per ciascuna annualità 2013-2015) della “Scuola sperimentale di dottorato internazionale” denominata Gran Sasso Science Institute (GSSI) fosse posto a carico delle risorse destinate alla regione Abruzzo nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione, e la restante quota annuale di 6 milioni fosse a carico dei fondi per la ricostruzione dell'Abruzzo di cui all’articolo 14 del D.L. n. 39/2009 (cioè del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, in sostanza una articolazione del FAS stesso).

 

Pertanto il disegno di legge di stabilità per il 2013 (A.C. 5534), scontando anche le ulteriori riduzioni del Fondo in attuazione di precedenti delibere di ripartizione disposte dal CIPE destinate all’edilizia carceraria (71,9 milioni nel 2013 e 5,2 milioni nel 2014) e al Fondo protezione civile (15 milioni per il 2013), ha esposto in Tabella E la dotazione finanziaria del Fondo per lo sviluppo e la coesione a legislazione vigente in 10.267 milioni per il 2013, 4.864 milioni per il 2014 e in 7.057 milioni per il 2015.

Rispetto agli importi a legislazione vigente, la legge di stabilità per il 2013 effettua le seguenti variazioni:

§       riduzione di 30 milioni nel 2013 e di 15 milioni nel 2014 in attuazione delle misure di contenimento della spesa disposte dall’articolo 7, comma 12, del D.L. n. 95 del 2012. Tale riduzioni sono evidenziate nella legge di stabilità 2013 all’elenco 1 previsto dall’articolo 1, comma 4;

§       rimodulazione in Tabella E delle risorse attraverso una riduzione di 2,5 miliardi delle risorse per il 2013, che vengono traslate per 1 miliardo al 2014 e 1,5 miliardi al 2015;

§       assegnazione di 250 milioni per il 2013 per far fronte agli oneri agli oneri derivanti da transazioni relative alla realizzazione di opere pubbliche di interesse nazionale da destinare alla ridefinizione dei rapporti contrattuali con la società Stretto di Messina Spa (articolo 1, comma 213);

§       riduzione di 1,5 milioni per il 2013 – a valere sulla quota FSC destinata agli interventi per le zone terremotate dell’Abruzzo - quale copertura degli oneri per la proroga, fino e non oltre il 30 giugno 2013, dei contratti del personale a tempo determinato del Comune dell'Aquila impegnato nel settore politiche sociali e nell settore urbanistico per le azioni a sostegno del recupero del patrimonio immobiliare e della identità sociale e culturale cittadina.

 

(milioni di euro)

Fondo per lo sviluppo e la coesione

2013

2014

2015

Legge di bilancio 2012

11.366,0

5.880,9

8.109,3

Riduzione ex art. 16, co. 2, D.L. n. 95/2012

-1.000,0

-1.000,0

-1.050,0

Copertura onere Gran Sasso Science Institute (D.L. n. 5/2012, art. 31-bis)

-12,0

-12,0

-12,0

Altre riduzioni in attuazione di delibere CIPE

-86,9

-5,3

0

Bilancio a legislazione vigente

10.267,1

4.863,6

7.057,3

Riduzione tabella E

-30,0

-15,0

0

Rimodulazione Tab. E

-2.500,0

+1.000,0

+1.500,0

Importi esposti in Tabella E

7.737,1

5.848,6

8.557,3

art. 1, co. 213– Legge di stabilità 2013

+250,0

0

0

art. 1, co. 417– Legge di stabilità 2013

-1,5

0

0

Disponibilità legge di bilancio 2013

7.985,6

5.848,6

8.557,3

 

Come evidenziato nella tabella, l’autorizzazione di spesa per il FAS-Fondo per lo sviluppo e la coesione viene dunque rideterminata in circa 8 miliardi per il 2013, in 5,8 miliardi per il 2014 e in 8,6 miliardi per il 2015. Complessivamente sono presenti autorizzazioni di spesa per 22,1 miliardi. Non risultano presenti autorizzazioni di spesa pluriennali per gli anni 2016 e seguenti.

 

Il Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie

Per la realizzazione degli interventi nelle aree sottoutilizzate, alle risorse del FAS si affiancano le risorse nazionali destinate al cofinanziamento degli interventi comunitari nelle aree oggetto degli interventi dei fondi strutturali: esse sono iscritte nel Fondo di rotazione per le politiche comunitarie, previsto dall’articolo 5 della legge n. 183 del 1987 (cap. 7493/Economia, Missione “L’Italia in Europa e nel mondo”, programma “Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE”).

 

Nel bilancio a legislazione vigente per il 2013, la dotazione del Fondo risulta pari a 5,5 miliardi di euro sia per il 2013 che per il 2014.

 

La Tabella E della legge di stabilità 2013 (legge n. 228/2012) reca il rifinanziamento del Fondo di rotazione per l’attuazione per le politiche comunitarie dell’annualità relativa al 2015, per un importo pari a 5,5 miliardi di euro.

(milioni di euro)

Fondo di rotazione

2013

2014

2015

Bilancio a legislazione vigente 2013-2015

5.500

5.500

-

Rifinanziamento Tabella E

-

-

5.500

Importi esposti in Tabella E

5.500

5.500

5.500

 

 

Conseguentemente l’autorizzazione di spesa viene determinata in 5,5 miliardi per ciascuna annualità 2013-2015, per un ammontare  complessivo di 16,5 miliardi di euro.


Le risorse complessive per le aree sottoutilizzate a raffronto con l’esercizio 2012

Sommando le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione con quelle del Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie si può avere una indicazione delle risorse complessivamente stanziate nel bilancio dello Stato per gli interventi nelle aree sottoutilizzate, al netto delle risorse ordinarie e di quelle previste da altre leggi settoriali.

Nelle tavole che seguono le risorse per le aree sottoutilizzate come determinate dalla legge di bilancio 2013 sono poste a raffronto con le analoghe risorse autorizzate dalla legge di bilancio dello scorso anno. I dati sono esposti in milioni di euro.

 

 

Risorse complessive risultanti dalla legge di bilancio 2013

 

2013

2014

2015

2016 e ss.

TOTALE

Fondo sviluppo e coesione

7.985,6

5.848,6

8.557,3

0

22.391,5

Cofinanziamento nazionale

5.500,0

5.500,0

5.500,0

0

16.500,0

Totale

13.485,6

11.348,6

14.057,3

0

38.891,5

 

Risorse complessive risultanti dal legge di bilancio 2012

 

2012

2013

2014

2015 e ss.

TOTALE

Fondo sviluppo e coesione

3.787,0

11.366,0

5.880,9

8.119,3

29.153,2

Cofinanziamento nazionale

5.524,3

5.500,0

5.500,0

0

16.524,3

Totale

9.311,3

16.866

11.380,9

8.119,3

45.677,5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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