Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento ambiente
Titolo: Disposizioni concernenti il trasferimento delle partecipazioni al capitale della società ANAS Spa alle regioni e la sua riorganizzazione in senso federalista, regionale e provinciale A.C. 3081 Elementi per l'istruttoria legislativa
Riferimenti:
AC N. 3081/XVI     
Serie: Progetti di legge    Numero: 371
Data: 15/07/2010
Descrittori:
AZIENDA NAZIONALE AUTONOMA DELLE STRADE STATALI ( ANAS )   AZIENDE AUTONOME
PARTECIPAZIONI REGIONALI     
Organi della Camera: VIII-Ambiente, territorio e lavori pubblici

 

15 luglio 2010

 

n. 371/0

Disposizioni concernenti il trasferimento delle partecipazioni al capitale della società ANAS Spa alle regioni e la sua riorganizzazione in senso federalista, regionale e provinciale

A.C. 3081

Elementi per l’istruttoria legislativa

 

Numero del progetto di legge

3081

Titolo

Disposizioni concernenti il trasferimento delle partecipazioni al capitale della società ANAS Spa alle regioni e la sua riorganizzazione in senso federalista, regionale e provinciale

Iniziativa

parlamentare

Iter al Senato

No

Numero di articoli

7

Date:

 

presentazione o trasmissione alla Camera

22 dicembre 2009

assegnazione

18 febbraio 2010

Commissione competente

VIII Ambiente

Sede

Referente

Pareri previsti

I Affari Costituzionali, II Giustizia, V Bilancio, VI Finanze (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria) e della Commissione parlamentare per le questioni regionali

 

 


Premessa

L'Anas S.p.A.

L’Anas S.p.A. è il gestore della rete stradale ed autostradale italiana di interesse nazionale. È una società per azioni il cui socio unico è il Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) ed è sottoposta al controllo ed alla vigilanza tecnica ed operativa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT).

Si ricorda che fra i compiti attribuiti all’ANAS dalle norme vigenti rientrano anche quelli relativi alla costruzione di nuove strade e autostrade, sia direttamente che in concessione, alla vigilanza sull'esecuzione dei lavori di costruzione delle opere date in concessione e al controllo sulla gestione delle autostrade il cui esercizio sia stato dato in concessione, e di approvazione dei progetti dei lavori oggetto di concessione. Sotto questo profilo, non ha avuto sostanziale incidenza la (pur profonda) riforma intervenuta con l’art. 7 del decreto legge 8 luglio 2002, n. 138 (cd. “privatizzazione dell’ANAS”). Infatti, questa nuova disciplina si è limitata a far sì che i suddetti compiti, di natura prettamente pubblica - già precedentemente attribuiti all’ANAS in via diretta da norme di legge, ed elencati all’art. 2, comma 1, lettere a)-g) e alla lettera l) del d.lgs. n. 143/1994 - siano invece attribuiti allo stesso soggetto (trasformato in S.p.A.) attraverso una concessione stipulata con il Ministero delle infrastrutture.

Il capitale sociale di Anas S.p.A. ammonta a 2,27 miliardi di euro. Il patrimonio stradale dello Stato affidato ad Anas è costituito da 31.115 chilometri di strade ed autostrade di interesse nazionale che compongono la rete di sua competenza. La rete in gestione diretta è costituita da 25.420 chilometri di strade, di cui 1.267 chilometri di autostrade; la rete vigilata è costituita da 5.695 chilometri di autostrade in concessione. I dipendenti sono 6.584[1].

Si segnala, infine, che con il comma 289 dell’art. 2 della legge finanziaria 2008 (n. 244/2007), è stato introdotto nell’ordinamento nazionale il cd. federalismo infrastrutturale per la realizzazione di infrastrutture autostradali di esclusivo interesse regionale previste dagli strumenti di programmazione vigenti.

In applicazione delle citate disposizioni introdotte con le leggi finanziarie 2007 e 2008, sono state costituite apposite società in Molise, Veneto, Lazio, Lombardia e Piemonte.

Successivamente, l’articolo 3-ter del D.L. 135/2009 ha limitato la costituzione di società miste Anas-regioni alla sola realizzazione di infrastrutture autostradali di esclusivo interesse regionale nonché alle sole funzioni di concedente escludendo quelle di concessionario, ridimensionando, di fatto, le predette norme della legge finanziaria 2008.

Contenuto

L’art. 1 impone al Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) di provvedere, entro 3 mesi dall’entrata in vigore della presente legge, al trasferimento alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano delle azioni dell’Anas S.p.A., in conformità ai valori e alle percentuali stabiliti dall'allegato A.

Nella relazione illustrativa viene sottolineato che il criterio utilizzato per la ripartizione delle azioni si basa sul numero di immatricolazioni nell’anno 2002, “un dato che viene assunto come indicativo della complessità del sistema di trasporto su gomma”.

 

Si osserva, innanzitutto, che - anche qualora si optasse per un criterio collegato al numero di veicoli - sembrerebbe opportuno fare riferimento non tanto al numero di immatricolazioni (che è un dato che può risentire delle fluttuazioni cicliche e dei diversi trend economici locali), quanto alla consistenza del parco veicoli circolante[2].

Si segnala altresì che la ripartizione delle quote sociali cambierebbe drasticamente utilizzando altri criteri: ad esempio, un criterio potrebbe riguardare l’attuale consistenza della rete stradale affidata in gestione diretta all’Anas[3]. In tal caso la quota sociale spettante complessivamente alle quattro regioni Lazio, Veneto, Piemonte e Lombardia scenderebbe dal 51% ricavabile dall’allegato alla presente pdl al 16%. Il criterio del parco circolante è un criterio che tiene conto anche di fattori economico-sociali, quello dei km di rete in gestione è più legato all’effettivo patrimonio da gestire. Si potrebbe valutare l’opportunità di utilizzarli entrambi, eventualmente pesandoli.

Ciò consentirebbe, tra l’altro, anche di aumentare le quote sociali delle regioni del sud: cambiando il criterio, si passa, per le regioni del centro-nord dal 60% al 26% del capitale sociale. Con il criterio delle strade in gestione Sud e isole passerebbero dal 19% al 56%.

 

L’art. 2 riscrive il terzo periodo del comma 4 dell'art. 7 del D.L. 138/2002[4] al fine di modificare le procedure, ivi previste, da seguire per la modifica dello statuto e della convenzione di concessione.

Viene infatti disposto che le modifiche:

§         dello statuto, in luogo dell’approvazione ministeriale con apposito decreto prevista dalla norma vigente, siano approvate dall'assemblea dei soci;

§         della convenzione di concessione siano approvate con il D.M. già previsto dal secondo periodo, ma su proposta dell'assemblea dei soci.

 

L’art. 3L’articolo 3 stabilisce l’applicazione del regime di neutralità fiscale alle operazioni disposte dalla proposta di legge in commento.

In mancanza di ulteriori precisazioni, la prescrizione in esame sembra applicarsi alle operazioni di cessione delle partecipazioni in ANAS S.p.A. da parte del MEF alle autonomie territoriali, ai sensi dell’articolo 1.

Si osserva che la portata della locuzione “regime di neutralità fiscale” non appare univoca: in particolare, occorrerebbe chiarire se con essa si intenda la cessione di partecipazioni senza realizzo di plusvalenze o minusvalenze fiscalmente rilevanti.

In tale ipotesi, stanti le caratteristiche dei soggetti coinvolti nel processo di cessione (soggetti pubblici che non redigono scritture contabili secondo le regole civilistiche e che, ai sensi dell’articolo 74 del TUIR, non sono soggetti all’imposta sul reddito delle società) e dell’entità delle partecipazioni cedute (ai sensi del prospetto allegato alla proposta di legge, nessuna Regione o Provincia autonoma avrebbe una percentuale almeno pari al 20 per cento), l’applicazione del predetto regime di “neutralità fiscale” sembrerebbe doversi intendere come la non applicazione delle sole imposte indirette.

 

L’art. 4 prevede che le azioni dell’ANAS, attribuite alle regioni e alle province autonome ai sensi dell'art. 1:

§         entrano a fare parte del patrimonio disponibile delle medesime regioni e province autonome;

§         possono costituire garanzia nei confronti della Cassa depositi e prestiti.

 

Il comma 2 vieta l’alienazione delle predette azioni a soggetti privati, affidando allo statuto della società ANAS - di cui al successivo articolo 5 - la disciplina delle modalità di esercizio dei diritti di opzione che ogni regione e provincia autonoma vanta proporzionalmente sulle azioni delle altre regioni e province autonome.

 

Dalla formulazione della norma in commento, stante il divieto di alienazione delle predette partecipazioni a soli soggetti privati, sembra evincersi che le regioni e le province autonome possano alienare le partecipazioni a soggetti aventi natura pubblica (e, dunque, anche ad enti territoriali). Su tale aspetto potrebbe risultare opportuno un chiarimento.

 

L’art. 5 prevede che entro 4 mesi dall’entrata in vigore della presente legge, l'assemblea dei soci dell’ANAS S.p.A. provveda all’approvazione di uno schema di statuto da sottoporre al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) per la verifica di conformità ai seguenti princìpi:

a)       redazione del programma generale e dei programmi nazionale e regionali, annuale e pluriennale, effettuata d'intesa con le regioni e con il MIT;

b)       redazione dei programmi regionali, costituenti parte del programma generale nazionale, effettuata d'intesa con le regioni competenti;

c)       divisione regionale e provinciale dell'organizzazione interna;

d)       autonomia delle sedi regionali nell'organizzazione del lavoro, fatto salvo l'obbligo della sede regionale di attenersi alla programmazione nazionale;

e)       decentramento dell'organizzazione a livello provinciale, ove le dimensioni e le caratteristiche del servizio lo richiedano o lo consentano;

f)         nomina del presidente del collegio sindacale da parte del MEF;

g)       attribuzione della nomina dei revisori contabili a rotazione alle province;

h)       nomina dell'organismo di vigilanza interna sulle procedure di appalto attraverso procedure che coinvolgano il MIT e che consentano allo stesso l'effettivo svolgimento di un ruolo di supervisione e di controllo sulla correttezza delle procedure di gara e di acquisto.

 

Nella relazione illustrativa, con riferimento ai citati principi, si segnala che “nel rispetto del principio di sussidiarietà, si privilegia una forma organizzativa su base regionale e provinciale”.

Si fa notare, relativamente al profilo organizzativo, che l’ANAS ha una presenza capillare su tutto il territorio nazionale, costituita da 18 Compartimenti regionali, corrispondenti, di massima, ai capoluoghi di Regione; nonché numerosi altri uffici e sedi distaccate nelle principali città italiane.

 

Ai sensi dell’art. 6 gli organi dell’ANAS in carica alla data di entrata in vigore della presente legge restano confermati fino alla prima assemblea dei soci successiva all'entrata in vigore del nuovo statuto di cui all'articolo 5.

Viene infatti previsto che tale assemblea provveda alla nomina dei nuovi organi ai sensi e con le modalità previste dal medesimo statuto.

 

L’art. 7 prevede l’entrata in vigore della legge il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

 

La pdl non chiarisce, infine, le ripercussioni sulle società partecipate). Al riguardo si segnala, a titolo di esempio, che l’ANAS ha l’80% circa della società Stretto di Messina, la cui proprietà passerebbe quindi a tutte le regioni, con una quota sociale attribuibile a Sicilia e Calabria inferiore al 7%.

 

Elenco società partecipate dall’Anas[5]

 

Relazioni allegate

La proposta è corredata della relazione illustrativa.

Necessità dell’intervento con legge

La proposta di legge interviene su una materia già disciplinata da fonti di rango legislativo.

Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite

La proposta potrebbe essere riconducibile alla materia ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali, attribuita, ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettera g) alla competenza esclusiva dello Stato. Rileva anche la materia ordinamento civile di cui alla lettera l), anch’essa di competenza esclusiva dello Stato.

 

Incidenza sull’ordinamento giuridico

Collegamento con lavori legislativi in corso

Si segnala che alcune disposizioni riguardanti l’Anas sono contenute nel decreto-legge 78 del 2010, attualmente in corso di conversione al Senato. In particolare, l’articolo 15 reca norme volte a ridurre i trasferimenti statali ad Anas; il comma 6-sexies introduce, inoltre, tramite un comma aggiuntivo, speciali disposizioni in merito al concessionario autostradale Autovie Venete Spa: fino al 31 marzo 2017, l'Anas Spa continua ad essere titolare delle funzioni e dei poteri di soggetto concedente e aggiudicatore, relativamente all'infrastruttura autostradale in concessione ad Autovie Venete Spa (A4 Venezia-Trieste, A28 Portogruaro, Pordenone, Conegliano e il raccordo autostradale Villesse-Gorizia). A partire dal 1º aprile 2017, le medesime funzioni e i medesimi poteri sono trasferiti, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da ANAS Spa ad un soggetto di diritto pubblico che subentra in tutti i diritti attivi e passivi inerenti le funzioni e i poteri di soggetto concedente e aggiudicatore e che viene appositamente costituito in forma societaria e partecipato dalla stessa ANAS Spa e dalle regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia o da soggetti da esse interamente partecipati.

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Servizio Studi – Dipartimento Ambiente

( 066760-9253 – *st_ambiente@camera.it

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File: Am0154a.doc



[1] Per un’analisi approfondita della situazione organizzativa, finanziaria e gestionale dell’Anas si rinvia alla Relazione della Corte dei conti sulla gestione finanziaria di ANAS S.p.a. per l’esercizio 2008, disponibile all’indirizzo internet www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sez_controllo_enti/2009/delibera_93_2009_relazione.pdf.

[2]  Disponibile al link http://www.aci.it/?id=54.

[3]  www.stradeanas.it/index.php?/strade/consistenza/index

[4]  Convertito dalla legge 8 agosto 2002, n. 178.

[5]http://www.stradeanas.it/index.php?/content/index/arg/societa_partecipate