Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento ambiente
Titolo: L'attuazione della 'legge obiettivo': Opere strategiche e contesto regionale - 5° Rapporto per la VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici - Seconda edizione
Serie: Documentazione e ricerche    Numero: 152    Progressivo: 2
Data: 04/10/2010
Descrittori:
OPERE PUBBLICHE     
Organi della Camera: VIII-Ambiente, territorio e lavori pubblici

 

Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

 

Documentazione e ricerche

L’attuazione della “legge obiettivo”: Opere strategiche e contesto regionale

 

5° Rapporto per la VIII Commissione
ambiente, territorio e lavori pubblici

 

 

 

 

 

 

n. 152/2

Seconda edizione

 

 

4 ottobre 2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Servizio responsabile:

SERVIZIO STUDI – Dipartimento Ambiente

( 066760-9712 / 066760-9253 – * st_ambiente@camera.it

 

 

Il presente Rapporto è stato predisposto dal Servizio Studi a seguito della deliberazione dell’Ufficio di Presidenza della VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici del 22 luglio 2009.

 

I testi e le tabelle sono stati redatti dall’Istituto di ricerca CRESME. Il gruppo di lavoro è composto da Alfredo Martini, Mercedes Tascedda, Enrico Campanelli e Antonio Mura. Elaborazione dati e grafici: Gianni Stifani e Marco Paolacci

 

 

Documentazione e ricerche:

-    L’attuazione della “legge obiettivo” – 5° Rapporto  per la VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici, n. 152 , 2 luglio 2010

-    L’attuazione della “legge obiettivo” – 5° Rapporto  per la VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici - Tabelle sullo stato degli interventi, n. 152/1 , 2 luglio 2010

-    L’attuazione della “legge obiettivo” – 5° Rapporto  per la VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici – Opere strategiche e contesto regionale, n. 152/2 , 2 luglio 2010

-    L’attuazione della “legge obiettivo” – 5° Rapporto  per la VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici - Schede relative agli interventi deliberati dal CIPE, n. 152/3, 2 luglio 2010 (tomo I, II, III e IV)

 

 

I dossier dei servizi e degli uffici della Camera sono destinati alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge.

 

File: Am0146b.doc

 

 

In copertina: Walter Valentini, “Costellazione I”, collezione della Camera dei deputati

 


INDICE

PARTE PRIMA  3

CAPITOLO PRIMO i contesti regionali 5

§      1.1. Dimensione e diversità territoriali e di insediamento  5

§      1.2. Dinamiche demografiche  8

§      1.3. Ricchezza, capacità produttiva, occupazione  11

CAPITOLO SECONDO mercato dei lavori pubblici e dotazione infrastrutturale  15

§      2.1. Il mercato delle opere pubbliche 2002 - 2009  15

§      2.2. La dotazione infrastrutturale  24

CAPITOLO TERZO opere strategiche e sviluppo regionale  33

§      3.1. Nord e Sud  33

§      3.2. La distribuzione del Programma a livello regionale  37

§      3.3. PIS e dotazioni infrastrutturali 46

§      3.4. Stato di avanzamento: opere deliberate e non  49

Le tabelle regionali per opera intero Programma

Programma Grandi Stazioni 69

Appendice statistica alla PARTE PRIMA

PARTE SECONDA  159

§      CAPITOLO QUINTO  L’IMPATTO DI ALCUNE OPERE STRATEGICHE SUL TERRITORIO E L’ECONOMIA REGIONALE: CASE STUDY  161

§      5.1. Lombardia: valutazione del livello di accessibilità dei comuni e degli effetti di sistema indotti dalla realizzazione del nuovo Sistema Viabilistico Pedemontano  162

§      5.2. Emilia Romagna: valutazione del livello di accessibilità dei comuni e degli effetti di sistema indotti dalla realizzazione del raccordo autostradale di collegamento tra l’autostrada A15 Parma-La Spezia, località Fontevivo (Pr), e l’autostrada A22 Brennero- Modena, località Nogarole Rocca (Vr) 183

§      5.2.1. Il modello di accessibilità  183

§      5.3. Toscana: valutazione del livello di accessibilità dei comuni e degli effetti di sistema indotti dalla realizzazione dell’Autostrada A12 Livorno-Civitavecchia tratta Cecina (Rosignano Marittima) – Civitavecchia  204

§      Cartogramma 5.3.1. Il tracciato della dell’Autostrada A12 Livorno-Civitavecchia tratta Cecina (Rosignano Marittima) – Civitavecchia al 30 Aprile 2010  207

§      5.4. Calabria: valutazione del livello di accessibilità dei comuni e degli effetti di sistema indotti dall'ammodernamento della Salerno - Reggio Calabria  234

§      5.5. SARDEGNA: valutazione del livello di accessibilità dei comuni e degli effetti di sistema indotti dall’ampliamento della Carlo Felice  263

§      5.5.1. Il modello di accessibilità  263

§      5.5.2. Definizione del tempo minimo di percorrenza  264

§      5.5.3. Il livello di accessibilità dei comuni nella situazione attuale e nello scenario  269

 

 


Con questo approfondimento il Rapporto sulle opere strategiche (Legge Obiettivo) si arricchisce di un ulteriore contributo di analisi.

In relazione all’importanza delle opere strategiche per i territori, le economie e lo sviluppo regionale, si intende offrire una analisi, prevalentemente quantitativa che, oltre a mostrare come il Programma delle infrastrutture strategiche (PIS) si sia andato articolando a livello regionale, ne contestualizza le potenzialità ricostruendo i principali indicatori economici, sociali e di sviluppo infrastrutturale, così da poter inquadrare nel singolo contesto territoriale le scelte e i relativi effetti.

Al riguardo, si ricorda che l'art. 22 della legge 42/2009 in materia di federalismo fiscale, ha disposto una ricognizione delle dotazioni infrastrutturali, nonché l’individuazione di interventi nelle aree sottoutilizzate ai fini del recupero del deficit infrastrutturale, da inserire nel DPEF ai sensi della Legge Obiettivo.

In tale ambito è stato elaborato un primo contributo per una riflessione sulla possibilità di ridefinire i criteri di valutazione dei fabbisogni infrastrutturali collegandoli a modelli di sviluppo economico e sociale che tengano conto delle diverse specificità territoriali e ambientali in un determinato contesto politico-istituzionale.

Si intende così sviluppare un nuovo modello in grado di integrare gli indicatori consolidati sullo sviluppo con nuovi indicatori capaci di valutare la capacità delle infrastrutture di produrre effettivamente un miglioramento per il territorio in termini di performance e di efficienza, nonché di valutare gli effetti indotti dalla realizzazione di una nuova infrastruttura.

Tale modello di analisi – una volta validato – può rappresentare un utile strumento per ridefinire il fabbisogno infrastrutturale e finanziario al fine di generare una conseguente revisione, sulla base di dati oggettivi, dei criteri di distribuzione delle risorse disponibili.

 



 

 

 

 

PARTE PRIMA

 


CAPITOLO PRIMO
i contesti regionali

In questa parte del Rapporto sono evidenziati i principali indicatori di ciascuna regione e le differenze esistenti, con l’obiettivo di definire gli ambiti del contesto territoriale in cui si inseriscono le opere strategiche previste dalla Legge Obiettivo.

 

L’analisi segue un approccio comparativo cui fa seguito - nel capitolo 5 - una lettura sintetica, regione per regione, di quanto emerso in questo capitolo e in quello successivo, sulla base del quale evidenziare l’impatto delle opere strategiche di interesse regionale.

1.1. Dimensione e diversità territoriali e di insediamento

Un primo quadro delle diversità regionali prende in considerazione la dimensione regionale.

Ad un primo gruppo di macro regioni, ovvero con una superficie superiore ai 22.000 kmq, che comprende Sicilia, Piemonte e Sardegna (con oltre 24.000 kmq), Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, fa seguito un secondo gruppo che oscilla tra i 15.000 e i 20.000 kmq ed è composto dalla Puglia, con 19.365 kmq, e di cui fanno parte anche Veneto, Lazio e Calabria.

Un terzo gruppo comprende Campania, Trentino Alto Adige ed Abruzzo che superano i 10.000 kmq.

L’ultimo aggregato è composto da micro regioni quali: Basilicata e Marche con circa 10.000kmq, seguite da Umbria, Friuli, Liguria, Molise e Val d’Aosta.


1.1.1. Densità e livelli di urbanizzazione

Tale classificazione si modifica significativamente se si analizza il rapporto tra superficie e popolazione, ovvero l’articolazione regionale dal punto di vista della densità della popolazione.

I precedenti quattro gruppi vengono ricomposti come segue:

§         in quello con più alta densità ritroviamo - del primo gruppo di macro regioni - la sola Lombardia con 408 abitanti per kmq, accanto a due regioni decisamente più piccole come la Campania (con 427 abitanti per km è la più densamente popolata) e il Lazio (grazie a Roma con 327 abitanti per kmq);

§         delle sei macro regioni solo altre due registrano una densità da “secondo gruppo”, ovvero trai 195 e i 300 abitanti per kmq, ovvero la Sicilia e l’Emilia Romagna, superate comunque dalla Liguria, dal Veneto e dalla Puglia;

§         nel terzo gruppo, tra i 100 e i 195 abitanti per kmq, rientrano il Piemonte, il Friuli, le altre regioni del Centro (Toscana, Marche e Umbria), l’Abruzzo e la Calabria;

§         tra le regioni a bassissima densità, oltre a quelle di minori dimensioni, si colloca la Sardegna, che con meno di 70 abitanti per kmq è seconda solo alla Val d’Aosta.

 

Viceversa quattro regioni registrano oltre il 60% dei comuni con un elevato livello di urbanizzazione: Campania (oltre il 70%), Lombardia, Liguria e Lazio. Queste regioni portano la media nazionale al di sopra del 40%. Tra le altre regioni vanno segnalate comunque anche Piemonte, Veneto e Sicilia.

 

Grafico 1.1. - Popolazione residente in comuni ad alta urbanizzazione (quota percentuale)

Fonte: elaborazione CRESME su dati Istat

 

Un indicatore significativo riguarda la densità delle popolazione rispetto alla struttura orografica e il livello di urbanizzazione.

Accanto a due regioni prevalentemente montane quali la Val d’Aosta e il Trentino Alto Adige, ve ne sono altre, come la Basilicata, la Sardegna, l’Abruzzo, il Molise e l’Umbria che registrano una percentuale di densità in aree montuose di oltre il 40% della popolazione.

1.1.2. Il fattore ambientale e un indicatore di sostenibilità: aree protette e raccolta differenziata

Mediamente la quota di aree protette è nel nostro Paese intorno al 10%. Superiore a tale media è la percentuale registrata in Calabria, Basilicata, Lazio e Val d’Aosta. Vi sono poi regioni in cui la quota supera il 20%: Abruzzo, Campania e Trentino Alto Adige.

 

Grafico 1.2. - Quota di aree protette e superficie boschiva

Fonte: elaborazione CRESME su dati Istat

 


L’ambiente e la sua salvaguardia costituiscono una priorità di molte politiche territoriali. Pertanto, al fine di misurare la crescita regionale sotto questo profilo, si è presa in considerazione la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti solidi urbani. Il confronto tra la situazione nel 1999 e quella del 2006 evidenzia innanzitutto tre aspetti:

·         una crescita generalizzata sul piano dei risultati, che ha portato la media nazionale dal 13% al 24,3%;

·         una maggiore attenzione e impegno delle regioni del Nord, tutte con percentuali superiori al 30%, con punte del 47% nel Veneto, del 44% in Trentino e del 42% in Lombardia, ad eccezione della Liguria con il 18,3%;

·         il forte incremento di alcune regioni del Centro, del Sud e delle Isole: in particolare la Toscana è passata dal 17% a circa il 31%, la Sardegna dall’1,3% al 10%, la Calabria dal 2 al 8,6.

 

Grafico 1.3. Quota percentuale raccolta differenziata sul totale rifiuti solidi urbani

Fonte: elaborazio ne CRESME su dati Istat

1.2. Dinamiche demografiche

1.2.1. Una crescita nel segno dell’immigrazione che premia il Centro Nord

Il fattore umano costituisce, in una logica di sviluppo, una delle risorse strategiche, soprattutto in Paesi destinati a potenziare più la produzione immateriale di quella materiale.

Il dato quantitativo della crescita demografica, ovvero della capacità di crescere come popolazione, registra, tra il 2001 e il 2008, una crescita della popolazione residente nel nostro Paese del 5,4%, con differenze significative tra il Centro-Nord e il Mezzogiorno, dove (Basilicata) il saldo è addirittura negativo (-1,1%) o si registra una crescita pari a zero (Calabria).

 

Grafico 1.4. - Variazione della popolazione tra 2001 e 2008 e incidenza della popolazione straniera sul totale

Fonte: elaborazione CRESME su dati Istat

 

La regione dove si è registrato l’aumento più rilevante è stato il Lazio, con un +10%, seguito dall’Emilia Romagna, l’Umbria e il Trentino AA, con oltre l’8%, quindi Lombardia e Veneto (ciascuna +7,8%). Si tratta di una crescita fortemente sostenuta dall’immigrazione.

Il confronto per lo stesso periodo dell’incidenza degli stranieri sulla popolazione registra percentuali più che raddoppiate al Centro-Nord, con particolare riferimento a Emilia Romagna, Umbria e Veneto, con percentuali di stranieri sotto i 15 anni tra il 14 e il 15% seguite, subito dopo, dalla Lombardia.

1.2.2. L’istruzione fa rima con immigrazione

Con riferimento ai livelli di istruzione non può non colpire la stretta correlazione tra il numero di laureati, crescita demografica e maggiore presenza di stranieri.

Così, ad eccezione del Lazio che, nonostante si trovi in testa anche a questa classifica, dopo quella relativa alla crescita demografica, registra tassi di incidenza di popolazione straniera leggermente più bassi (sotto l‘8%) rispetto alle principali regioni del Nord e all’Umbria, proprio queste ultime presentano le quote più elevate di laureati, con l’Emilia Romagna e l’Umbria all’8% e la Lombardia leggermente al di sotto.

Fa eccezione il Veneto, che si conferma una regione con un più basso livello di laureati rispetto alle regioni del Nord Ovest sostenute dalla Liguria, vicina al 9%, ma anche dal Piemonte (7,5%) allo stesso livello del Trentino AA.

In tale contesto risulta meno accentuata la differenza territoriale, anche se tutte le regioni del Sud e delle Isole registrano una percentuale di laureati inferiore alla media nazionale.

 

Grafico 1.5. - Percentuale di laureati sul totale della popolazione

Fonte: elaborazione CRESME su dati Istat

1.2.3. La classifica del benessere

Al fine di valutare le differenze sul piano del benessere e dei livelli di qualità della vita, l’indagine periodica ha suddiviso i comuni in cinque categorie.

Nella categoria più alta si colloca la Liguria con oltre il 70% dei Comuni con un livello massimo di benessere, seguita dalle regioni del Centro quali l’Emilia Romagna (anch’essa sopra il 70%), l’Umbria, la Toscana, le Marche (oltre il 60%) e il Lazio, preceduto dal Trentino AA.

Le grandi Regioni del Nord, quali Piemonte, Lombardia e Veneto, si attestano, insieme a Val d’Aosta e Friuli, intorno al 50%.

Nel Mezzogiorno, Abruzzo e Molise superano la soglia del 30%, Sardegna, Campania e Basilicata quella del 20%, mentre Puglia, Calabria e Sicilia si attestano intorno al 10%.


Grafico 1.6. - Quota di popolazione residente in comuni al massimo livello di benessere

Fonte: elaborazione CRESME su dati Istat

1.3. Ricchezza, capacità produttiva, occupazione

Dopo livello di benessere, viene considerato il valore del Prodotto interno lordo (PIL), elemento che ha una rilevante influenza sui risultati della valutazione in termini di benessere in quanto indicatore di crescita economica e produttiva.

 

Grafico 1.7. - Prodotto interno lordo procapite (Valore Italia = 100)

Fonte: elaborazione CRESME su dati Istat

 

Indicata in 100 la media italiana del PIL procapite, si osserva che tutte le regioni del Centro Nord, ad eccezione dell’Umbria, registrano un valore superiore alla media.

Il PIL è superiore nelle due Regioni montane, la Valle d’Aosta e il Trentino AA, insieme alla Lombardia e all’Emilia Romagna, indicandole come le due Regioni a più elevata capacità produttiva, tutte con un indice superiore a 120.

Lazio, Veneto, Friuli, ma anche Toscana e Piemonte, sono le altre Regioni con un indicatore che si attesta intorno o al di sopra di 110.

Sostanzialmente simile all’indicatore del benessere è quello produttivo per quanto riguarda le regioni del Mezzogiorno e della Sardegna, con il solo Abruzzo sopra 80 e Sardegna, Molise e Basilicata sopra 70, mentre le altre si attestano al di sotto di questa soglia.

Il confronto tra 2001 e 2008 evidenzia una sostanziale tenuta con diverse regioni che tuttavia registrano una riduzione, dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte all’Emilia Romagna, dall’Umbria a l’Abruzzo.

 

Un dato critico riguarda il valore procapite degli investimenti lordi che, da un confronto tra 2001 e 2007, riporta una generalizzata contrazione.

Se si escludono le due Regioni montane a statuto speciale, Valle d’Aosta e Trentino AA, per le quali esiste un regime speciale e che registrano indici elevati tra 150 e 170 rispetto alla media nazionale pari a 100, solo Lombardia e Veneto mostrano indici sopra 120: la prima in crescita rispetto al 2001, la seconda in calo.

L’Emilia Romagna è passata da 121,6 a meno di 120; il Friuli si è attestato a 117 contro il 126,6 del 2001 e il Piemonte è sceso da 114 a 107. La Liguria è scesa sotto 90, al di sotto della media nazionale.

Nella media si trovano Lazio e Toscana, in lieve crescita rispetto al 2001 (Lazio).

Tra le Regioni del Sud cresce la Sardegna fino a 94, la Calabria con 72 e la Campania con 69.

1.3.1. Le dinamiche occupazionali

Prendendo in considerazione l’occupazione, il comparto trainante è di gran lunga rappresentato dai servizi, che assorbono il 67% del totale degli occupati, seguito dall’industria con il 20,6%, dalle costruzioni con l’8,3% e dall’agricoltura (3,9%).


Grafico 1.8. - Situazione occupazionale al terzo trimestre 2009 - Occupati per settore (valori espressi in migliaia)

Fonte: elaborazione CRESME su dati Istat

 

La maggiore consistenza occupazionale nei servizi rispetto alla media nazionale si riscontra nel Lazio (80,6%), ma anche in Liguria (79,5%), in Campania, in Calabria, in Sicilia e in Sardegna, ove si attesta tra il 72 e il 75%. Leggermente al di sopra della media risultano anche la Toscana ed il Trentino AA.

Le regioni dove vi è una elevata percentuale di occupati nell’industria sono le Marche (33%), il Veneto (30,6%), la Lombardia, il Friuli, l’Emilia Romagna e il Piemonte, tutte tra il 24 e il 28%.

Intorno alla media del 25% si collocano la Toscana, l’Umbria e l’Abruzzo. 

In tutte le regioni del Mezzogiorno si riscontrano percentuali superiori alla media di occupati in agricoltura, dal 4,3% della Campania fino al 9,3% della Puglia. Viceversa si attestano tutte al di sotto della media le regioni del Centro Nord, ad esclusione delle due regioni montane e dell’Umbria (4,1%).

Situazione simile si registra per quanto riguarda le costruzioni, con le regioni meridionali in cui questo settore assorbe dall’8,8% della Campania fino all’11% della Basilicata e del Molise.

Nel Centro Nord, anche in questo caso, percentuali superiori alla media si riscontrano soltanto nelle due Regioni montane a statuto speciale.

1.3.2. Ricerca e Sviluppo

La situazione degli investimenti in ricerca nel nostro Paese appare caratterizzata da alcune criticità.

Tra il 2002 e il 2005, ultimi dati disponibili, cresce soltanto la spesa in Piemonte, con un indice pari a 173 contro il 166 di tre anni prima, e nel Lazio vicino a 200.

Superiore alla media nazionale (100) troviamo Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli e Toscana, queste ultime due in leggera crescita, mentre si registrano forti ritardi delle regioni del Mezzogiorno.

 

Grafico 1.9. - Indice di spesa procapite per ricerca e sviluppo intra-muros (Italia = 100)

Fonte: elaborazione CRESME su dati Istat

 


CAPITOLO SECONDO
mercato dei lavori pubblici e dotazione infrastrutturale

2.1. Il mercato delle opere pubbliche 2002 - 2009

La struttura del mercato dei lavori pubblici si è modificata in modo consistente negli ultimi anni, caratterizzandosi sostanzialmente per una progressiva riduzione del numero delle gare di appalto a fronte di una crescita del valore della spesa, anche se non in modo continuo e lineare.

Rispetto al 2002, anno in cui erano state bandite circa 35.000 gare di appalto, nel 2009 il loro numero risulta quasi dimezzato, assestandosi a 18.700.

In termini di valore il processo è stato sostanzialmente inverso: nel 2002 il mercato dei bandi di gara ammontava a 24 miliardi e 289 milioni, mentre sette anni dopo è salito a oltre 31 miliardi, con punte di oltre 33 miliardi nel 2003 e nel 2005, fino al picco di 38 miliardi e 223 milioni del 2004.

 

Rapportando queste dinamiche a livello regionale si può osservare un’analoga dinamica: mediamente, si è passati dalle 1.700 gare per regione del 2002 a 890 dell’ultimo anno (quasi dimezzate), mentre la media del loro valore è salita da 1.157 milioni a 1.487 milioni.

 

Osservando i trend nell’arco temporale 2001-2009, emerge come la riduzione del numero delle opere abbia portato a una ridistribuzione percentuale tra le regioni a vantaggio di quelle del Mezzogiorno, soprattutto Sicilia, Campania e Puglia.

La perdita maggiore ha riguardato le grandi regioni del Nord, dal Piemonte (anche per la conclusione della grande attività di ricostruzione di Torino) alla Lombardia, ma soprattutto Veneto ed Emilia Romagna.

Poche sono le variazioni che hanno interessato le regioni del Centro.

 

La distribuzione in valore risulta fortemente condizionata da alcune grandi opere che hanno sensibilmente influito sul risultato finale, premiando di anno in anno una regione piuttosto che un’altra.

Così nel 2009 la metropolitana di Roma ha fatto salire significativamente la quota del Lazio, mentre precedentemente la Pedemontana veneta o alcune grandi infrastrutture avevano premiato il Veneto e la Lombardia.

 

Sostanzialmente simile risulta lo scenario relativo alle aggiudicazioni.


Grafico 2.1. - Mercato Opere Pubbliche – Numero e importo dei bandi di gara pubblicati nel periodo 2002-2009

NUMERO

IMPORTO (Mln €)

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 


Grafico 2.2. - Mercato Opere Pubbliche – Numero e importo delle aggiudicazioni censite nel periodo 2002-2009

NUMERO

IMPORTO (Mln €)

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

Un fenomeno significativo che ha caratterizzato il mercato dei lavori pubblici nell’ultimo decennio è rappresentato dal Partenariato Pubblico Privato (PPP) e dal Facility Management, due nuovi strumenti in forte espansione.

Nel 2002 il PPP comprendeva 193 gare, pari a un miliardo e 300 milioni di euro, mentre sette anni dopo esso riguarda 518 gare per oltre 8 miliardi di euro, ovvero il 26% dell’intero mercato dei lavori pubblici.

Mediamente si è passati da 9 a 25 opere per regione e da 62 a 395 milioni.

Le regioni dove si concentra il maggior numero di iniziative sono la Lombardia, che si attesta intorno al 14%, la Campania con percentuali leggermente inferiori (a parte l’ultimo anno dove è scesa sotto il 9%), il Piemonte, attualmente in calo ma per molti anni ha rappresentato oltre il 10% delle gare.

Si osserva che le grandi opere incidono sul PPP ancor più che sul mercato globalmente inteso.

 

Grafico 2.3. - Mercato PPP – Numero e importo dei bandi di gara pubblicati nel periodo 2002-2009

NUMERO

IMPORTO (Mln €)

Fonte: elaborazione e dati  Cresme Europa Servizi – Osservatorio Nazionale del PPP

La lettura della tabella sulle percentuali evidenzia la centralità del territorio lombardo nel periodo 2004–2008 con punte del 40–50% sul totale degli importi banditi, mentre l’incidenza della metropolitana di Roma sul valore del mercato nel 2009 fa sì che nel Lazio si concentri il 46% del valore complessivo dell’anno.

Dinamiche simili si registrano sul piano delle aggiudicazioni con alcuni scostamenti temporali: nel 2009 il 43% della spesa si concentra in Lombardia.

Grafico 2.4. - Mercato PPP – Numero e importo delle aggiudicazioni censite nel periodo 2002-2009

NUMERO

IMPORTO (Mln €)

Fonte: elaborazione e dati  Cresme Europa Servizi – Osservatorio Nazionale del PPP
Grafico 2.5. - Mercato PPP – Numero e importo dei bandi di gara pubblicati nel periodo 2002-2009 con la modalità della Concessione di Costruzione e gestione (Finanza di Progetto)

NUMERO

IMPORTO (Mln €)

Fonte: elaborazione e dati  Cresme Europa Servizi – Osservatorio Nazionale del PPP

 

 


Grafico 2.6. - Mercato PPP – Numero e importo delle aggiudicazioni censite nel periodo 2002-2009 con la modalità della Concessione di Costruzione e gestione (Finanza di Progetto)

NUMERO

IMPORTO (Mln €)

Fonte: elaborazione e dati  Cresme Europa Servizi – Osservatorio Nazionale del PPP

 

Nell’ultimo triennio un altro strumento che è riuscito a concentrare risorse è rappresentato dal Facility Management, che comprende servizi e lavori e che, nel 2009, ha riguardato ben 26.888 bandi per un valore superiore ai 35 miliardi.

La distribuzione regionale nell’ultimo anno registra una concentrazione nel Lazio del 19,5% della spesa, seguito dalla Lombardia con il 12,5% e dalla Campania con il 9,5%.

Il quadro relativo alle aggiudicazioni riguarda un numero più che dimezzato: 12.411 gare per un valore di 22 miliardi, con la Lombardia che detiene quasi il 22% del mercato, seguita dal Veneto con il 15,8% e dal Lazio con il 10,3%.

 

Grafico 2.7. - Mercato FM – Numero e importo dei bandi di gara pubblicati nel periodo 2007-2009

NUMERO

IMPORTO (Mln €)

Fonte: elaborazione e dati  Cresme Europa Servizi – Osservatorio Nazionale del FM
Grafico 2.8. - Mercato FM – Numero e importo delle aggiudicazioni censite nel periodo 2007-2009

NUMERO

IMPORTO (Mln €)

Fonte: elaborazione e dati  Cresme Europa Servizi – Osservatorio Nazionale del FM

 


2.2. La dotazione infrastrutturale

2.2.1. Strade e autostrade

Gli ultimi dati disponibili sulla dimensione della rete stradale risalgono al 2005, più aggiornati quelli relativi alle autostrade (2007).

La rete stradale (rete nazionale e locale) misura circa 169.000 km, cui vanno aggiunti altri 6.588 km di autostrade in fase di sviluppo, pari complessivamente ad una rete intorno ai 177-178.000 km.

La Regione più dotata capillarmente di strade è la Sicilia, che sfiora il 10%, seguita dal Piemonte sopra il 9%, Lombardia (8,1%), Toscana (8%), Emilia Romagna, con oltre il 7% e dal Veneto (6,2%).

Da sottolineare la minore capillarità registrata nelle grandi regioni del Sud, come la Campania e la Puglia.

 

Grafico 2.9. - Quota regionale rete stradale*

Fonte: elaborazione CRESME su dati Istat

* Sono comprese le strade, provinciali/regionali e nazionali, e le autostrade

 

Un dato più dinamico e di maggiore interesse per comprendere la rispondenza della rete alla domanda di mobilità riguarda il rapporto tra rete e numero dei veicoli circolanti.

Le criticità si riscontrano nelle regioni delle due grandi “capitali” Milano e Roma, ovvero Lombardia con 7.464 veicoli per km e Lazio con 8.364 (dati 2005), cui si affianca la Liguria caratterizzata da un territorio orograficamente particolare e dove il peso del “traffico” è il più alto rispetto alla consistenza della rete stradale (al netto delle autostrade): oltre 9.000 veicoli per km.

 

Interessante è anche il confronto tra l’incidenza del numero di veicoli rispetto alla dotazione autostradale.

Al contrario dei dati precedenti, il vertice della classifica è occupato da due piccole regioni come la Basilicata e l’Umbria che, per collocazione geografica, restano ai margini delle grandi reti di collegamento Nord-Sud, ma anche Est-Ovest. L’incidenza in queste regioni è rispettivamente di 14.600 e di oltre 13.000 veicoli per km di autostrada (dati 2007).

Sfiora i 13.000 veicoli anche la Lombardia, mentre il Lazio resta sopra i 10.000 veicoli e la Campania poco al di sotto.

Considerando quale soglia di criticità un numero pari a 6.000 veicoli, vi si collocano al di sopra anche la Puglia (8.800 veicoli), le Marche, la Toscana e il Veneto (oltre 7.000), il Molise e l’Emilia Romagna.

 

Il grafico che fotografa la media tra rete stradale e autostradale evidenzia la classifica delle criticità.

 

Grafico 2.10. - Veicoli per chilometro per categoria di strada

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Strade provinciali/regionali

Strade nazionali

Autostrade

 

 

 

 

 

2003

2005

2003

2005

2003

2005

2007

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

165

227

4.953

4.822

4.314

4.274

4.389

Valle D'Aosta

327

363

1.055

1.187

1.467

1.593

1.680

Liguria

350

298

9.657

9.153

3.319

3.369

3.484

Lombardia

682

546

7.264

7.464

12.214

12.491

12.854

Trentino A. A.

138

160

 

 

3.697

3.805

3.490

Veneto

395

366

4.648

4.558

7.356

7.613

7.728

Friuli V. Giulia

330

435

1.811

790

4.416

4.525

4.665

E. Romagna

366

300

2.834

2.782

5.878

6.072

6.270

Marche

201

217

2.373

2.538

7.225

7.567

7.855

Toscana

301

242

3.250

3.237

7.054

7.276

7.560

Umbria

196

160

1.203

1.745

12.137

12.602

13.085

Lazio

500

567

8.815

8.364

9.541

9.714

10.321

Campania

483

519

2.995

3.039

9.134

9.194

9.674

Abruzzo

157

166

1.005

1.016

2.728

2.865

3.008

Molise

97

95

418

413

6.107

6.540

6.954

Puglia

262

341

1.658

1.632

8.134

8.400

8.813

Basilicata

101

82

355

395

12.973

13.785

14.599

Calabria

158

171

961

974

4.529

4.663

4.925

Sicilia

272

297

1.618

972

6.172

5.927

6.185

Sardegna

157

227

916

377

 

 

 

Totale

295

306

2.553

2.097

6.788

6.901

7.148

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME su dati Istat

 


Grafico 2.11. - Numero medio di veicoli per chilometro (media categorie strada al 2005)

Fonte: elaborazione CRESME su dati Istat

2.2.2. Ferrovie

La rete ferroviaria italiana misura 24.110 km (dati 2010), di cui 1.299 km dedicati alla rete ad Alta Capacità, che si concentra solo in alcune regioni.

Al vertice troviamo l’Emilia Romagna con 448 chilometri, seguita dal Lazio con 313, il Piemonte con 225. L’Alta Capacità attraversa la Campania per 144 chilometri e la Lombardia per 131. Ultima regione attraversata dall’Alta Capacità è la Toscana con 38 chilometri di binari.

La rete è suddivisa in 16.626 linee ferroviarie, di cui 7.483 a doppio binario e oltre 9.000 a binario unico. Di questi, ben 4006, pari al 46%, riguardano le regioni del Sud e delle Isole (1.000 solo in Sicilia). Sul totale, 12.300 linee sono elettrificate e il resto ad alimentazione diesel.

 

Se si assume come parametro il rapporto tra il numero dei chilometri della rete per ciascuna regione e la superficie territoriale regionale e considerata 100 la media nazionale, è possibile evidenziare i diversi livelli di dotazione ferroviaria.

Tale indicatore pone la Liguria oltre 70 punti rispetto alla media, la Campania poco sotto 50 punti oltre la media, seguita dal Lazio e dalla Lombardia.

Sopra alla media nazionale anche Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Emilia Romagna, Molise.

Intorno alla media nazionale troviamo Calabria e Sicilia, ma tali regioni hanno una qualità della rete assolutamente inferiore a quella media del Paese.

 


Grafico 2.12. - Dotazione infrastrutture ferroviarie (Indice Italia = 100)

Fonte: elaborazione CRESME su dati RFI Spa

2.2.3. Porti e aeroporti

La nostra penisola registra mediamente un rapporto tra aree portuali (accosti) e lunghezza delle coste pari a 5,7%, ovvero in meno del 6% del nostro territorio costiero è dislocato un porto (dati 2006).

 

La regione a più alta densità di aree portuali è l’Emilia Romagna con il 26,8% di incidenza sul totale della superficie costiera, seguita da Veneto e Friuli con il 22,8%. Sul versante Adriatico, ai dati postivi del Nord-Est si aggiungono l’11% delle Marche, il 10,8% dell’Abruzzo e il 4,8% della Puglia.

Sul versante tirrenico, la maggiore concentrazione si registra in Liguria (14,8%). Percentuali molto più contenute si rilevano scendendo verso Sud con Toscana, Lazio e Campania, che restano al di sotto di una dotazione del 6% sul totale della superficie costiera.

La Sicilia registra il 4,2%, mentre Calabria e Sardegna a stento superano il 2%.

 

Dal punto di vista commerciale la regione dove si registra la maggiore concentrazione di movimentazione di merci è il Friuli, seguita dalla Calabria, dalla Puglia, dalla Sardegna e dalla Sicilia, che superano come rapporto tra movimentazione e superficie portuale la Liguria e il Lazio.

 

Per quanto riguarda, invece, il traffico aereo, negli ultimi anni è stata riscontrata una crescita, cui ha corrisposto anche un ammodernamento ed un ampliamento delle infrastrutture aeroportuali.

Tra il 1996 e il 2006 il numero dei passeggeri è quasi raddoppiato, passando da 64 milioni e 860 mila nel 1996 a circa 123 milioni nel 2006.

Il rapporto tra numero di passeggeri e abitanti evidenzia l’elevata incidenza di queste infrastrutture soprattutto nel Lazio, con un rapporto di 600 passeggeri ogni 100 abitanti, seguito dalla Lombardia (poco meno di 400).

Anche il dato della Sardegna appare significativo, con 300 passeggeri, superiore al Veneto e alla Sicilia con 200 passeggeri.

Superano il rapporto 1 a 1 anche Toscana ed Emilia Romagna.

 

Grafico 2.13. - Movimento passeggeri negli aeroporti per 100 abitanti residenti

Fonte: elaborazione CRESME su dati Istat

2.2.4. Le reti energetiche

Secondo gli ultimi dati disponibili, risalenti al 2006, in Italia si producono mediamente circa 50 GWH ogni 10.000 abitanti. 

Al riguardo, si segnala che in alcune Regioni la produzione è decisamente più elevata: il Molise e la Puglia si avvicinano a 90, in Sardegna e in Friuli si superano gli 80 GWH, seguite dal Trentino.

Risulta sopra alla media anche la produzione dell’Umbria, Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna.

Tra le Regioni con una produzione inferiore, si segnalano le Marche e la Basilicata, intorno a 20 GWH, ed, infine, la Campania con 10 GWH.


Grafico 2.14. - Energia prodotta per 10.000 abitanti

Fonte: elaborazione CRESME su dati Istat

Un aspetto interessante riguarda anche la produzione di fonti rinnovabili: esse incidono mediamente intorno al 17% (dati 2006).

Tra le regioni più “virtuose”, dopo il Trentino AA, ove queste fonti energetiche rappresentano il 90% della produzione regionale, si colloca l’Abruzzo, con il 40%, seguito dalla Toscana, dalla Basilicata e dall’Umbria con percentuali intorno o superiori al 30%.

Con quote oltre la media nazionale troviamo anche il Piemonte, la Campania e la Calabria.

 

Grafico 2.15. - Percentuale di energia elettrica prodotta nel 2006 da fonti rinnovabili

Fonte: elaborazione CRESME su dati Istat


2.2.4.1. Il gas metano

Nel 2006 si registravano circa 20 milioni e 300 mila utenze di gas metano, pari al 92,5% della popolazione.

Percentuali inferiori alla media si riscontrano nelle regioni alpine (Val d’Aosta, con il 70,8%, e il Trentino AA, con il 76%), ma anche in Sicilia, con il 91%, Campania, con l’86%, e Calabria, con meno del 78%. La Sardegna è, invece, priva della rete.

 

Grafico 2.16. - Popolazione servita da gas metano

Fonte: elaborazione CRESME su dati Istat

2.2.5. La rete idrica

La rete idrica italiana, nel 2005, consisteva in poco meno di 8 milioni di mc di acqua potabile, di cui circa 5 milioni e mezzo erogati, pari al 70% delle potenzialità.

Il Piemonte, la Liguria, la Lombardia, il Veneto, il Trentino (regione con l’80% di utilizzo), l’Emilia Romagna e le Marche registrano tassi di utilizzo più elevati della media nazionale.

Tutte le regioni del Sud, ad eccezione della Calabria, restano al di sotto.

Superano i 100 mc di acqua per abitante la Val d’Aosta, la Liguria, la Lombardia, il Trentino e la Basilicata, a fronte di una media nazionale intorno al 91%.

 


Grafico 2.17. - Livello di utilizzazione acqua potabile

Fonte: elaborazione CRESME su dati Istat


CAPITOLO TERZO
opere strategiche e sviluppo regionale

Prima di analizzare l’impatto del PIS sui singoli territori, è necessario ricordare che il Programma sembra perseguire due obiettivi prioritari: da un lato l’incremento della dotazione infrastrutturale complessiva, dall’altro l’inserimento delle scelte di investimento all’interno di un disegno di collegamento con la rete infrastrutturale europea.

3.1. Nord e Sud

Come si è indicato nel capitolo del Rapporto dedicato al quadro di insieme del PIS, il valore complessivo del PIS è attualmente pari a 358 miliardi di euro, di cui il 61% per opere che interessano le regioni del Centro-Nord e il 39% per opere del Mezzogiorno, a fronte di una superficie pari, rispettivamente, al 59,2 e al 40,8, con una popolazione pari al 65,3 e al 34,7.

 

Grafico 3.1. - La ripartizione territoriale dei costi delle infrastrutture strategiche - Monitoraggio Aprile 2010

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti


Si è altresì rilevato come, per la prima volta dal 2004, il numero delle opere di interesse del Centro Nord abbia superato quelle relative al Mezzogiorno: 174 contro 167, a seguito delle integrazioni intervenute nell’ultimo anno.

 

Se si considerano le sole opere oggetto di deliberazioni da parte del CIPE, la distribuzione relativa al valore accentua la differenza, in quanto le regioni del Centro-Nord recano opere per un valore pari al 70% del totale rispetto al 30% del Mezzogiorno.

 

Grafico 3.2. - La ripartizione territoriale dei costi delle infrastrutture strategiche con delibera CIPE - Monitoraggio Aprile 2010

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

Il dato relativo allo stato di avanzamento del Programma, sulla base del rapporto tra opere deliberate e non, consente di completare il confronto tra le due macro aree.

Alla fine di Aprile 2010 la percentuale del PIS oggetto di deliberazioni CIPE di interesse del Centro-Nord è pari al 42%, contro un 28% per quanto riguarda le opere relative al Mezzogiorno.

 

Grafico 3.3. - Percentuale avanzamento del Programma - Rapporto tra opere deliberate e da deliberare - CENTRO NORD Monitoraggio Aprile 2010

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti


Grafico 3.4. - Percentuale avanzamento del Programma - Rapporto tra opere deliberate e da deliberare – MEZZOGIORNO Monitoraggio Aprile 2010

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

Nell’ambito delle opere deliberate dal CIPE, la disponibilità delle risorse risulta pari al 60%, con un fabbisogno residuo che ammonta al 40% del totale dei costi previsti.

Se si trasferisce questa analisi al territorio, si osserva che il Centro-Nord, a fronte di opere per un valore complessivo di oltre 91 miliardi, registra una disponibilità pari al 50,4% (di cui il 55% di risorse pubbliche e 45% di risorse private), mentre il Mezzogiorno, con opere per un valore pari a circa 39 miliardi, reca una disponibilità finanziaria accertata pari all’88% (di cui il 79% di risorse pubbliche e 21% di risorse private).

 

Ne consegue che la composizione attuale delle disponibilità riguarda per il 58,3% il Centro-Nord e per poco meno del 41% il Sud, con uno 0,8% di quota non ripartibile.

 

Grafico 3.5. – Opere deliberate dal CIPE – La ripartizione territoriale delle disponibilità

Monitoraggio Aprile 2010

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

Complessivamente, le opere localizzate nelle regioni del Centro-Nord registrano un fabbisogno residuo pari all’87,2%, mentre quelle del Mezzogiorno recano un fabbisogno pari al 12,7%.

 

Grafico 3.6. – Opere deliberate dal CIPE – La ripartizione territoriale del fabbisogno residuo

Monitoraggio Aprile 2010

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

Le differenze tra le due aree territoriali rispetto alla composizione dei finanziamenti disponibili risultano rilevanti.

La realizzazione delle opere relative al Centro-Nord appare caratterizzata da una più elevata incidenza del contributo privato, pari a quasi 21 miliardi su 27 miliardi e 487 milioni. Si tratta del 75,2% di questo tipo di finanziamento, contro un 24% destinato ad opere del Mezzogiorno, corrispondenti a 6 miliardi e 637 milioni.

 

Grafico 3.7. – Opere deliberate dal CIPE – La ripartizione territoriale delle risorse private

- Monitoraggio Aprile 2010

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

Al contrario, la distribuzione dei fondi pubblici appare più equilibrata: su 51 miliardi e mezzo, 25 miliardi e 383 milioni riguardano opere del Centro-Nord e 25 miliardi e 666 milioni opere del Meridione.

Isolando le due principali voci di finanziamento pubblico, emerge come la destinazione della maggior parte delle risorse attualmente messe a disposizione attraverso la Legge Obiettivo riguardi opere del Centro-Nord: 65,8%, a fronte del 32,8% nel Mezzogiorno.

L’1,4% riguarda opere non ripartibili.

 

Grafico 3.8. – Opere deliberate dal CIPE – La ripartizione territoriale dei Fondi Legge Obiettivo - Monitoraggio Aprile 2010

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

La proporzione si inverte se si considerano le altre risorse pubbliche, con il 59% destinato al Mezzogiorno a fronte del 40,4% destinate al Centro-Nord.

La quota non ripartibile è pari allo 0,5%.

 

Grafico 3.9.. – Opere deliberate dal CIPE – La ripartizione territoriale delle altre risorse pubbliche - Monitoraggio Aprile 2010

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

3.2. La distribuzione del Programma a livello regionale

Se si analizza la distribuzione del Programma tra le regioni dal punto di vista del valore delle opere programmate, la regione con il valore più elevato, oltre 46 miliardi, risulta la Calabria, in cui si concentra gran parte degli investimenti previsti per la Salerno Reggio Calabria, la SS 106 Jonica e per il raddoppio della linea ferroviaria AV/AC che collega il Sud con il resto del Paese, opera quest’ultima non ancora avviata.

Si osserva, peraltro, che scorporando le due grandi opere stradali, il valore del programma regionale della Calabria passa da 46.371 Meuro a 19.634. Tale importo si riduce a soli 904 Meuro se si esclude anche il costo della Linea AV/AC Battipaglia-Reggio Calabria, con il risultato che al netto di tali opere il peso della Calabria sul valore del PIS passa dal 13% (46.371 Meuro su 358.093) allo 0,3% (904 Meuro su un totale programma al netto delle 3 grandi infrastrutture di 312.626 Meuro).

Ovviamente dal calcolo è stato escluso il Ponte sullo Stretto di Messina considerato interamente in Sicilia.

 

La quota imputabile alla Lombardia ammonta all’11%, per un valore di oltre 39 miliardi: il 35% riguarda opere stradali e il 46% opere ferroviarie. L’investimento per le metropolitane incide per il 18%, mentre l’insieme delle opere di edilizia scolastica, edilizia pubblica, e altre opere registra una quota inferiore all’1%.

 

Al terzo posto si colloca la Sicilia, con più di 36 miliardi (10% circa), dove la spesa prevista si concentra per il 41% in opere ferroviarie.

 

Al quarto posto si attesta il Piemonte grazie alle opere collegate ai grandi valichi e ai programmi per l’Alta Capacità ferroviaria.

 

Seguono il Veneto e l’Emilia Romagna, rispettivamente con circa 30 miliardi e 24 miliardi, che ammontano all’8% e al 7%. Anche in queste regioni la spesa si concentra soprattutto in opere stradali (44% il Veneto e 49% l’Emilia) e ferroviarie, rispettivamente 37% e 42%.

Nel Veneto gli stanziamenti relativi al MOSE rappresentano il 16% del totale.

 

La Liguria con il 6%, il Lazio e la Campania con il 5% ciascuna, completano il gruppo delle regioni dove si concentra la maggior parte delle risorse e della programmazione.

 


Tabella 3.1. - La ripartizione territoriale dei costi del Programma Infrastrutture Strategiche al 30 aprile 2010 - Costi in Meuro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rete stradale

Rete ferroviaria

Ferrovie metropo-litane

Interporti

Opera aeroport.

Opera portuale

Rete idrica

Comparto energetico

Edilizia scolastica

Altra Edilizia Pubblica

Edilizia peniten-ziaria

Altre opere

Teleco-municaz.

Ponte sullo Stretto di Messina

Mo.SE

Non ripartiibile

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Piemonte (a)

6.924

22.520

1.015

470

-

-

-

-

2

-

-

-

-

-

-

-

30.931

 Valle d'Aosta

516

430

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

946

 Lombardia (b)

13.674

18.191

7.081

196

-

-

-

107

2

19

-

12

-

-

-

-

39.283

 Liguria (c)

12.492

8.174

326

-

-

-

-

-

3

 

62

-

-

-

-

-

21.056

 Trentino A. A.  (d)

 

6.075

-

-

-

-

-

-

1

-

-

-

-

-

-

-

6.076

 Veneto (e)

13.052

11.172

747

-

17

40

-

-

8

80

52

50

-

-

4.678

 

29.895

 Friuli V. G.  (f)

6.691

2.866

-

-

-

560

-

-

14

-

-

-

-

-

-

-

10.131

 Emilia Romagna (g)

11.633

10.003

1.672

-

-

250

-

-

44

6

59

-

-

-

-

-

23.666

 Toscana (h)

12.425

1.494

640

26

-

-

-

90

37

212

-

-

-

-

-

-

14.923

 Umbria (i)

4.194

3.000

 

97

35

-

-

-

17

-

-

-

-

-

-

-

7.343

 Marche (l)

933

1.142

 

88

-

0

-

-

23

-

-

-

-

-

-

-

2.186

 Lazio (m)

8.966

2.274

6.462

540

 

470

-

-

36

366

-

-

-

-

-

245

19.360

 Abruzzo (n)

2.955

2.830

-

-

16

97

1.391

-

256

409

-

330

-

-

-

-

8.283

 Molise (o)

4.247

651

50

145

-

-

678

-

9

-

-

 

-

-

-

-

5.780

 Campania

5.723

1.855

9.140

203

-

264

1.262

-

95

-

-

207

-

-

-

-

18.749

 Puglia (p)

1.644

5.443

770

89

-

156

564

-

11

-

-

-

-

-

-

-

8.677

 Basilicata (q)

6.641

-

-

-

-

-

809

896

20

-

-

-

-

-

-

-

8.366

 Calabria (r)

26.737

19.029

 

132

-

 

338

-

84

-

52

-

-

-

-

-

46.371

 Sicilia  (s)

10.578

14.976

2.731

203

-

 

402

-

79

286

 

-

 

6.350

 

600

36.206

 Sardegna (t)

2.575

-

-

-

-

-

374

750

-

-

278

-

-

-

-

1.744

5.721

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 N.R. a liv. reg.le (u)

9.306

3.404

-

-

-

-

-

-

747

686

-

-

-

-

-

-

14.143

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 ITALIA

161.907

135.529

30.635

2.189

68

1.836

5.817

1.843

1.489

2.062

503

599

-

6.350

4.678

2.589

358.092

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 CENTRO NORD

100.807

89.840

17.944

1.417

52

1.320

-

197

188

681

173

62

-

0

4.678

245

217.604

 MEZZOGIORNO

61.099

45.688

12.691

772

16

517

5.817

1.646

555

695

330

537

-

6.350

-

2.344

139.056

 N.R. a liv. macroarea (v)

-

-

-

-

-

-

-

-

747

686

-

-

-

-

-

-

1.433

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

N.B.: Per le note vedi oltre, “Note alla Tabella 3.1.”


Tabella 3.1.a. - La ripartizione territoriale dei costi del Programma Infrastrutture Strategiche al 30 aprile 2010 – Composizione % orizzontale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rete stradale

Rete ferroviaria

Ferrovie metropo-litane

Interporti

Opera aeroport.

Opera portuale

Rete idrica

Comparto energetico

Edilizia scolastica

Altra Edilizia Pubblica

Edilizia peniten-ziaria

Altre opere

Teleco-municaz.

Ponte sullo Stretto di Messina

Mo.SE

Non ripartibile

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Piemonte (a)

22,4%

72,8%

3,3%

1,5%

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Valle d'Aosta

54,6%

45,4%

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Lombardia (b)

34,8%

46,3%

18,0%

0,5%

-

-

-

0,3%

-

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Liguria (c)

59,3%

38,8%

1,5%

-

-

-

-

-

-

-

0,3%

-

-

-

-

-

100%

 Trentino Alto Adige  (d)

-

10-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Veneto (e)

43,7%

37,4%

2,5%

-

0,1%

0,1%

-

-

-

0,3%

0,2%

0,2%

-

-

15,6%

-

100%

 Friuli Venezia Giulia  (f)

66,0%

28,3%

-

-

-

5,5%

-

-

0,1%

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Emilia Romagna (g)

49,2%

42,3%

7,1%

-

-

1,1%

-

-

0,2%

-

0,3%

-

-

-

-

-

100%

 Toscana (h)

83,3%

1-

4,3%

0,2%

-

-

-

0,6%

0,2%

1,4%

-

-

-

-

-

-

100%

 Umbria (i)

57,1%

40,8%

-

1,3%

0,5%

-

-

-

0,2%

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Marche (l)

42,7%

52,3%

-

4,0%

-

-

-

-

1,0%

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Lazio (m)

46,3%

11,7%

33,4%

2,8%

-

2,4%

-

-

0,2%

1,9%

-

-

-

-

-

1,3%

100%

 Abruzzo (n)

35,7%

34,2%

-

-

0,2%

1,2%

16,8%

-

3,1%

4,9%

-

4,0%

-

-

-

-

100%

 Molise (o)

73,5%

11,3%

0,9%

2,5%

-

-

11,7%

-

0,2%

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Campania

30,5%

9,9%

48,8%

1,1%

-

1,4%

6,7%

-

0,5%

-

-

1,1%

-

-

-

-

100%

 Puglia (p)

18,9%

62,7%

8,9%

1,0%

-

1,8%

6,5%

-

0,1%

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Basilicata (q)

79,4%

-

-

-

-

-

9,7%

10,7%

0,2%

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Calabria (r)

57,7%

41,0%

-

0,3%

-

-

0,7%

-

0,2%

-

0,1%

-

-

-

-

-

100%

 Sicilia  (s)

29,2%

41,4%

7,5%

0,6%

-

-

1,1%

-

0,2%

0,8%

-

-

-

17,5%

-

1,7%

100%

 Sardegna (t)

45,0%

-

-

-

-

-

6,5%

13,1%

-

-

4,9%

-

-

-

-

30,5%

100%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 N.R. a livello regionale (u)

65,8%

24,1%

-

-

-

-

-

-

5,3%

4,8%

-

-

-

-

-

-

100%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 ITALIA

45,2%

37,8%

8,6%

0,6%

-

0,5%

1,6%

0,5%

0,4%

0,6%

0,1%

0,2%

-

1,8%

1,3%

0,7%

100%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 CENTRO NORD

46,3%

41,3%

8,2%

0,7%

-

0,6%

-

0,1%

0,1%

0,3%

0,1%

-

-

-

2,1%

0,1%

100%

 MEZZOGIORNO

43,9%

32,9%

9,1%

0,6%

-

0,4%

4,2%

1,2%

0,4%

0,5%

0,2%

0,4%

-

4,6%

-

1,7%

100%

 N.R. a livello macroarea (v)

-

-

-

-

-

-

-

-

52,1%

47,9%

-

-

-

-

-

-

100%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

N.B.: Per le note vedi “Note alla Tabella 3.1.”

 


Tabella 3.1.b. - La ripartizione territoriale dei costi del Programma Infrastrutture Strategiche al 30 aprile 2010 – Composizione % verticale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rete stradale

Rete ferroviaria

Ferrovie metropo-litane

Interporti

Opera aeroport.

Opera portuale

Rete idrica

Comparto energetico

Edilizia scolastica

Altra Edilizia Pubblica

Edilizia peniten-ziaria

Altre opere

Teleco-municaz.

Ponte sullo Stretto di Messina

Mo.SE

Non ripartibile

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Piemonte (a)

4,3%

16,6%

3,3%

21,5%

-

-

-

-

0,2%

-

-

-

-

-

-

-

8,6%

 Valle d'Aosta

0,3%

0,3%

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

0,3%

 Lombardia (b)

8,4%

13,4%

23,1%

9,0%

-

-

-

5,8%

0,1%

0,9%

-

2,0%

-

-

-

-

11,0%

 Liguria (c)

7,7%

6,0%

1,1%

-

-

-

-

-

0,2%

-

12,3%

-

-

-

-

-

5,9%

 Trentino Alto Adige  (d)

-

4,5%

-

-

-

-

-

-

0,1%

-

-

-

-

-

-

-

1,7%

 Veneto (e)

8,1%

8,2%

2,4%

-

24,3%

2,2%

-

-

0,5%

3,9%

10,3%

8,4%

-

-

100%

-

8,3%

 Friuli Venezia Giulia  (f)

4,1%

2,1%

-

-

-

30,5%

-

-

0,9%

-

-

-

-

-

-

-

2,8%

 Emilia Romagna (g)

7,2%

7,4%

5,5%

-

-

13,6%

-

-

2,9%

0,3%

11,8%

-

-

-

-

-

6,6%

 Toscana (h)

7,7%

1,1%

2,1%

1,2%

-

-

-

4,9%

2,5%

10,3%

-

-

-

-

-

-

4,2%

 Umbria (i)

2,6%

2,2%

-

4,4%

51,6%

-

-

-

1,2%

-

-

-

-

-

-

-

2,1%

 Marche (l)

0,6%

0,8%

-

4,0%

-

-

-

-

1,5%

-

-

-

-

-

-

-

0,6%

 Lazio (m)

5,5%

1,7%

21,1%

24,7%

-

25,6%

-

-

2,5%

17,8%

-

-

-

-

-

9,5%

5,4%

 Abruzzo (n)

1,8%

2,1%

-

-

24,1%

5,3%

23,9%

-

17,2%

19,8%

-

55,1%

-

-

-

-

2,3%

 Molise (o)

2,6%

0,5%

0,2%

6,6%

-

-

11,6%

-

0,6%

-

-

-

-

-

-

-

1,6%

 Campania

3,5%

1,4%

29,8%

9,3%

-

14,4%

21,7%

-

6,4%

-

-

34,5%

-

-

-

-

5,2%

 Puglia (p)

1,0%

4,0%

2,5%

4,1%

-

8,5%

9,7%

-

0,7%

-

-

-

-

-

-

-

2,4%

 Basilicata (q)

4,1%

-

-

-

-

-

13,9%

48,6%

1,3%

-

-

-

-

-

-

-

2,3%

 Calabria (r)

16,5%

14,0%

-

6,0%

-

-

5,8%

-

5,7%

-

10,3%

-

-

-

-

-

12,9%

 Sicilia  (s)

6,5%

11,1%

8,9%

9,3%

-

-

6,9%

-

5,3%

13,9%

-

-

-

100%-

-

23,2%

10,1%

 Sardegna (t)

1,6%

-

-

-

-

-

6,4%

40,7%

-

-

55,2%

-

-

-

-

67,4%

1,6%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 N.R. a livello regionale (u)

5,7%

2,5%

-

-

-

-

-

-

50,2%

33,3%

-

-

-

-

-

-

3,9%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 ITALIA

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

100%

-

100%

100%

100%

100%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 CENTRO NORD

62,3%

66,3%

58,6%

64,7%

75,9%

71,9%

-

10,7%

12,6%

33,0%

34,4%

10,4%

-

-

100%

9,5%

60,8%

 MEZZOGIORNO

37,7%

33,7%

41,4%

35,3%

24,1%

28,1%

100%

89,3%

37,3%

33,7%

65,6%

89,6%

-

100,0%

-

90,5%

38,8%

 N.R. a livello macroarea (v)

-

-

-

-

-

-

-

-

50,2%

33,3%

-

-

-

-

-

-

0,4%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

N.B.: Per le note vedi “Note alla Tabella 3.1.”

 


Note alla tabella 3.1.

 

(a) Comprese: Rete ferroviaria "Potenziamento ed elettrificazione Aosta-Chivasso" (coinvolge anche la Valle d'Aosta); Valico ferroviario del Sempione e "Tratta AV/AC Milano-Torino" (coinvolgono anche la Lombardia); Rete stradale "Tronco 2 - Novara - Milano compresa variante di Bernate Ticino" (coivolge anche la Lombardia)

(b) Comprese: Rete ferroviaria "Tratta AV/AC Milano-Verona" (coinvolge anche il Veneto) e "Tratta AV/AC Milano-Bologna" (coinvolge anche l'Emilia Romagna)

(c) Comprese: Rete stradale "Nuovo tratto autostradale Albenga-Predosa " (coinvolge anche il Piemonte); Rete ferroviaria “Terzo valico dei Giovi - tratta AV/AC Milano-Genova" (coinvolge anche il Piemonte)

(d) Compresa: Rete ferroviaria “Quadruplicamento Fortezza-Verona" (coinvolge anche il Veneto)

(e) Comprese: Rete stradale "Ampliamento autostrada A4 da Quarto d’Altino a Villesse" (coinvolge anche il Friuli Venezia Giulia); Rete ferroviaria “Tratta AV/AC Venezia-Ronchi sud" (coinvolge anche il Friuli Venezia Giulia)

(f) Comprese: Rete stradale "Completamento della A27 Alemagna e il collegamento con la A23 "; Ampliamentro autostrada A4 da Quarto d’Altino a Villesse (entrambe le opere coinvolgono anche il Veneto)

(g) Comprese: Rete stradale "Raccordo autostradale della Cisa A15 – Autostrada del Brennero A22 Fontevivo (Pr) – Nogarole Rocca (Vr)" (coinvolge anche la Lombardia e il Veneto); Nuova tratta Modena-Lucca (coinvolge la Toscana); Rete ferroviaria: Adeguamenti sagoma C per traffico intermodale galleria Cattolica e Castellarano (coinvolge anche le Marche); Potenziamento tecnologico Bologna-Bari (conivolge anche Marche, Abruzzo, Molise e Puglia); tratta AV Bologna-Firenze, Raddoppio Pontremolese: completamento e (conivolgono anche la Toscana); Asse ferroviario Bologna-Verona-Brennero (coinvolge anche Veneto e Lombardia); Riqualificazione linea regionale Parma-Suzzara-Poggio Rusco (coinvolge anche la Lombardia)

(h) Comprese: Rete stradale "Asse autostradale Cecina-Civitavecchia" (coinvolge anche il Lazio), "Asse autostradale Variante di Valico Bologna-Firenze" (coinvolge anche l'Emilia Romagna), "Asse viario Fano-Grosseto" (coinvolge anche Umbria e Marche)

(i) Comprese: Rete stradale "Quadrilatero Marche Umbria" (coinvolge anche le Marche); Rete ferroviaria “Raddoppio della tratta ferroviaria Foligno-Fabriano" (coinvolge anche le Marche)

(l) Compresa: Rete ferroviaria “Potenziamento infrastrutturale Orte - Falconara" (coinvolge anche l'Umbria)

(m) Compresa: Rete stradale "Prolungamento dorsale appenninica Sora-Atina-Isernia: tratta Atina-Colli al Volturno" (coinvolge anche il Molise)

(n) Comprese: Rete stradale "Teramo-Giulianova-S. Benedetto del Tronto" (coinvolge anche le Marche); Rete ferroviaria "Linea ferroviaria Pescara-Roma - Potenziamento" (coinvolge anche il Lazio)

(o) Comprese:  Altre opere: ABR - ABR02/2 - Diga di Ponte Chiauci sul fiume Trigno - Opere di completamento (coinvolge anche l'Abruzzo); Rete Ferroviaria: Raddoppio Pescara-Bari (coinvolge anche Abruzzo e Puglia); Rete stradale: Prolungamento dorsale appenninica Sora-Atina-Isernia: tratta Atina-Colli al Volturno (coinvolge anche il Lazio)

(p) Comprese: Rete ferroviaria “Raddoppio Taranto-Metaponto (Taranto-Sibari-San Lucido) - Velocizzazione/Potenziamento Taranto - Metaponto" (coinvolge anche la Calabria) e Nuovo asse ferroviario Napoli-Bari (coivolge anche la Campania)

(q) Comprese: Rete stradale "Itinerario Lauria-Candela. Collegamento nord sud "Tirreno-Adriatico" (A3-A16) ", Collegamento mediano Murgia-Pollino: Gioia del Colle-Matera-Lauria, Adeguamento delle sedi esistenti e tratti di nuova realizzazione nel tratto: da Svincolo SS 96bis a Altamura  - (tutte opere che coinvolgono anche la Puglia)

(r) Comprese: Rete stradale "Autostrada Salerno - Reggio Calabria" (coinvolge anche Campania e Basilicata), "SS 106 Jonica" (coinvolge anche la Basilicata);  Rete ferroviaria “Battipaglia-Paola-Reggio Calabria adeguamento tecnologico e infrastrutturale (velocizzazione) e Linea AV/AC Battipaglia-Reggio Calabria (entrambe coinvolgono anche la Basilicata e la Campania)

(s) Comprese: Rete stradale "Interventi mirati alla sistemazione dei nodi urbani di Villa San Giovanni e Messina collegati alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina" (coinvolge anche la Calabria); Ponte sullo Stretto "Ponte sullo Stretto di Messina" (opera coinvolge anche la Calabria)

(t) Compresa: Comparto energetico "Nuovo collegamento sottomarino a 500 kv in corrente continua SAPEI (Sardegna-Penisola Italiana)" (coinvolge anche il Lazio)

(u) Comprese: Rete stradale Itinerario Orte-Mestre al netto del tratto Madonna del Piano-Collestrada; Rete ferroviaria Opere di accesso ai valichi (interventi parzialmente approvati con delibere 113/2003 e 89/2004. NUOVA VOCE DPEF 2006-2009 e Adeguamento rete ferroviaria meridionale; Edilizia scolastica Altri interventi in materia di edilizia scolastica da programmare; Altre opere Programma Grandi Stazioni

(v) Comprese: Edilizia scolastica Altri interventi in materia di edilizia scolastica da programmare; Altre opere Programma Grandi Stazioni


3.2.1. La spesa pro capite

Il valore pro capite del costo dell’intero PIS ad oggi stimato è pari a circa 6.000 euro ad abitante, se si considera nell’intero costo anche la quota non ripartibile a livello regionale (14.143 Meuro).

La distribuzione territoriale fa emergere la Calabria con circa 23.000 euro per i previsti investimenti già in corso della Salerno Reggio Calabria, per la superstrada 106 Jonica e per la programmata ferrovia che dovrebbe unire Reggio Calabria a Battipaglia, e quindi alla rete ad Alta Capacità.

Elevato è anche il valore per alcune piccole regioni come il Molise (oltre 18.000 euro ad abitante), la Basilicata (14.000 euro), la Liguria (13.000 euro), il Friuli e l’Umbria (oltre 8.000 euro).

Tra le regioni più grandi, al di sopra della media regionale, si collocano la Sicilia con oltre 7.000 euro, il Piemonte con un importo leggermente inferiore (6.978 euro), il Veneto (oltre 6.000 euro).

L’Emilia Romagna supera i 5.000 euro, la Lombardia registra un valore intorno ai 4.000 euro come la Toscana, mentre Lazio e Campania si attestano sui 3.000 euro.

 

Grafico 3.10. - Intero programma PIS - La ripartizione territoriale dei costi per abitante –

Monitoraggio Aprile 2010 - Importi in euro

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

N.B.: Per le note vedi “Note alla Tabella 3.1.”

 


Tabella 3.2. - Intero programma PIS - La ripartizione regionale della popolazione residente, della superficie territoriale e dei costi dell’intero programma - Monitoraggio Aprile 2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Popolazione residente

Istat (2008)

Superficie territoriale

Costo intero programma

Costo intero programma per abitante

Costo intero programma per Km2

 

 

V.a.

 

%

V.a.(km 2)

%

V.a. (Meuro)

%

(euro)

(euro)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Piemonte (a)

4.432.571

7,4

25.400

8,4

30.931

8,6

6.978

1.217.754

 Valle d'Aosta

127.065

0,2

3.263

1,1

946

0,3

7.449

290.038

 Lombardia (b)

9.742.676

16,2

23.863

7,9

39.283

11,0

4.032

1.646.189

 Liguria (c)

1.615.064

2,7

5.420

1,8

21.056

5,9

13.037

3.884.719

 Trentino Alto Adige  (d)

1.018.657

1,7

13.607

4,5

6.076

1,7

5.965

446.560

 Veneto (e)

4.885.548

8,1

18.391

6,1

29.895

8,3

6.119

1.625.508

 Friuli Ven. Giulia  (f)

1.230.936

2,1

7.856

2,6

10.131

2,8

8.231

1.289.567

 Emilia Romagna (g)

4.337.979

7,2

22.123

7,3

23.666

6,6

5.456

1.069.755

 Toscana (h)

3.707.818

6,2

22.990

7,6

14.923

4,2

4.025

649.124

 Umbria (i)

894.222

1,5

8.456

2,8

7.343

2,1

8.212

868.401

 Marche (l)

1.569.578

2,6

9.694

3,2

2.186

0,6

1.393

225.478

 Lazio (m)

5.626.710

9,4

17.208

5,7

19.360

5,4

3.441

1.125.066

 Abruzzo (n)

1.334.675

2,2

10.795

3,6

8.283

2,3

6.206

767.266

 Molise (o)

320.795

0,5

4.438

1,5

5.780

1,6

18.018

1.302.502

 Campania

5.812.962

9,7

13.590

4,5

18.749

5,2

3.225

1.379.566

 Puglia (p)

4.079.702

6,8

19.366

6,4

8.677

2,4

2.127

448.032

 Basilicata (q)

590.601

1,0

9.995

3,3

8.366

2,3

14.165

837.065

 Calabria (r)

2.008.709

3,3

15.081

5,0

46.371

12,9

23.085

3.074.912

 Sicilia  (s)

5.037.799

8,4

25.703

8,5

36.206

10,1

7.187

1.408.644

 Sardegna (t)

1.671.001

2,8

24.090

8,0

5.720

1,6

3.423

237.463

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Non ripartibili a livello regionale (u)

-

-

-

-

14.143

3,9

236

46.936

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 ITALIA

60.045.068

100,0

301.328

100,0

358.093

100,0

5.964

1.188.379

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 CENTRO NORD

39.188.824

65,3

178.272

59,2

217.604

60,8

5.553

1.220.629

 MEZZOGIORNO

20.856.244

34,7

123.057

40,8

139.056

38,8

6.667

1.130.016

 Non ripartibili a livello di macro area (v)

-

-

-

-

1.433

0,4

24

4.755

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

N.B.: Per le note vedi “Note alla Tabella 3.1.”

3.2.2. La spesa per kmq

Se si assume quale parametro di riferimento la superficie territoriale, il valore medio nazionale del costo del PIS risulta pari a circa un milione e 190 mila euro per kmq.

Nove sono le regioni con valori superiori a questa media nazionale: innanzitutto la Liguria, che sfiora i 4 milioni a kmq, seguita dalla Calabria, con 3 milioni.

Tra il milione e i due milioni si attestano alcune regioni più grandi, quali la Lombardia, il Veneto, la Sicilia e la Campania.

Seguono, tra le altre, il Molise, il Friuli e il Piemonte. Leggermente al di sotto della media si attesta il Lazio.


Grafico 3.11. - Intero programma PIS - La ripartizione territoriale dei costi per kmq

Monitoraggio Aprile 2010 - Importi in euro

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

N.B.: Per le note vedi “Note alla Tabella 3.1.”

3.2.3. Le opere ultimate

Complessivamente, rispetto all’intero Programma, il valore delle opere ultimate al 31 dicembre 2010, al netto dei lotti della Salerno Reggio Calabria (pari ad un costo stimato di 2.284 milioni di euro rispetto ad un costo complessivo di 10.270, ossia il 22,2%), è di 30 miliardi e 525 milioni, pari all’8,5% sul valore complessivo.

Tale importo, come specificato nel volume 1, sale a 32,8 miliardi (pari al 10% del PIS) se si includono i lotti ultimati della Salerno Reggio Calabria, qui esclusi per un corretto raffronto con l’analisi delle opere deliberate che considera tale opera un’unica opera con stato di attuazione “lavori in corso”.

La regione dove si concentra il valore più elevato delle opere concluse è il Piemonte, con 8.442 Meuro, pari al 27,3% delle opere ultimate del Programma.

Le altre regioni con una quota significativa di opere ultimate rispetto al programma regionale sono l’Emilia Romagna, che con poco meno di 7 miliardi di opere completate registra un’incidenza che sfiora il 29% del valore nazionale. Seguono la Lombardia, con una quota del 20,8% (oltre 8 miliardi) e la Sardegna, con il 14,4% sul programma regionale, pari a 822 milioni di opere completate.

Tutte le altre regioni registrano quote inferiori al 6%.


Tabella 3.3. – Intero programma PIS - La ripartizione regionale dei costi delle infrastrutture strategiche ultimate - Monitoraggio Aprile 2010 – Importi in Meuro

 

 

 

 

 

 

 

Costo intero programma

Costo opere ultimate

su intero programma (1)

Incidenza %  ultimate su programma

regionale

 

V.a.

%

V.a.

%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Piemonte (a)

30.931

8,6

8.442

27,7

27,3

 Valle d'Aosta

946

0,3

-

-

-

 Lombardia (b)

39.283

11,0

8.165

26,7

20,8

 Liguria (c)

21.056

5,9

155

0,5

0,7

 Trentino Alto Adige  (d)

6.076

1,7

-

-

-

 Veneto (e)

29.895

8,3

1.643

5,4

5,5

 Friuli Venezia Giulia  (f)

10.131

2,8

14

0,1

0,1

 Emilia Romagna (g)

23.666

6,6

6.842

22,4

28,9

 Toscana (h)

14.923

4,2

90

0,3

0,6

 Umbria (i)

7.343

2,1

229

0,8

3,1

 Marche (l)

2.186

0,6

-

-

-

 Lazio (m)

19.360

5,4

749

2,5

3,9

 Abruzzo (n)

8.283

2,3

70

0,2

0,8

 Molise (o)

5.780

1,6

28

0,1

0,5

 Campania

18.749

5,2

569

1,9

3,0

 Puglia (p)

8.677

2,4

401

1,3

4,6

 Basilicata (q)

8.366

2,3

182

0,6

2,2

 Calabria (r)

46.371

12,9

43

0,1

0,1

 Sicilia  (s)

36.206

10,1

2.081

6,8

5,7

 Sardegna (t)

5.720

1,6

822

2,7

14,4

 

 

 

 

-

 

Non ripartibili a livello regionale (u)

14.143

3,9

-

-

-

 

 

 

 

-

 

ITALIA

358.093

100,0

30.525

100,0

8,5

 

 

 

 

-

 

CENTRO NORD

217.604

60,8

26.329

86,3

12,1

MEZZOGIORNO

139.056

38,8

4.196

13,7

3,0

Non ripartibili a livello di macro area (v)

1.433

0,4

-

-

-

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

(1) Il costo delle opere ultimate della regione Calabria è al netto dei lotti ultimati dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria del costo pari a 2.284 Meuro.

N.B.: Per le note vedi “Note alla Tabella 3.1.”

3.3. PIS e dotazioni infrastrutturali

Il secondo aspetto riguarda le tipologie di opere inserite nel PIS e la diversa rilevanza che esse assumono rispetto ad ogni regione.

 

L’incidenza della spesa per le opere stradali è maggioritaria in 7 regioni, e raggiunge l’83% dell’intero valore regionale in Toscana, il 79% in Basilicata, il 73% in Molise e il 66% in Friuli. In Calabria le strade assorbono il 58%, che corrisponde al 17% della spesa nazionale per opere stradali, in conseguenza dell’impegno per la Salerno Reggio Calabria e per la SS 106 Jonica (vedi paragrafo 3.2).

Si osserva che nella distribuzione interna alla spesa stradale assumono rilievo i corridoi – soprattutto in Piemonte, Lombardia e Veneto lungo l’asse Ovest-Est, Toscana e Calabria in quello Sud-Nord.

Va altresì evidenziato come dal confronto con gli indicatori infrastrutturali relativi alla rete stradale si riscontra una corrispondenza tra fabbisogno e risposta di programmazione soprattutto nella distribuzione degli investimenti relativi alla Liguria, al Friuli, al Molise e all’Umbria.

 

Grafico 3.12 - Intero programma PIS La ripartizione territoriale dei costi della rete stradale - Monitoraggio Aprile 2010 – Composizione %

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

Le opere ferroviarie costituiscono la spesa prevalente in Trentino (100%), in Piemonte (73% del totale), in Puglia (63%) e nelle Marche (52%).

In particolare la spesa prevista per opere ferroviarie imputabili al territorio piemontese rappresenta il 17% dell’intera spesa, il 14% riguarda la Calabria e il 13% la Lombardia: in queste tre regioni si concentrano 69 miliardi e 700 milioni su 135 miliardi complessivi.

Da un lato, tale risultato dipende dalle priorità connesse alla costruzione dei grandi corridoi di interconnessione con l’Europa e tra Nord e Sud, dall’altro, come si può rilevare attraverso il confronto con gli indicatori relativi alla rete ferroviaria riportati nel capitolo precedente, risponde ad un‘esigenza concreta di alcuni territori come il Trentino, le Marche e la Puglia.

Si segnala, infine, l’assenza di investimenti previsti in Basilica e in Sardegna.

 


Grafico 3.13. - Intero programma PIS - La ripartizione territoriale dei costi della rete ferroviaria - Monitoraggio Aprile 2010 – Composizione %

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

Importanti investimenti nel settore delle metropolitane riguardano la Campania e il Lazio, rispettivamente per le città di Napoli e di Roma.

Rispetto al valore totale regionale, questa voce incide rispettivamente per il 49% e per il 33%. Rispetto alla spesa stimata dell’insieme delle ferrovie metropolitane programmate, la quota della Campania incide per il 30%, mentre quella del Lazio per il 21%, comunque inferiore alla Lombardia (Milano) con il 23%.

 

Le strategie di sviluppo interportuale si concentrano in Piemonte e nel Lazio, dove si registra rispettivamente il 21% e il 25% del totale della spesa programmata. Nel Lazio si concentra anche il 26% della spesa portuale, mentre in Friuli Venezia si registra il 30%.

 

Interamente collocato nel Mezzogiorno risulta l’investimento per le opere idriche. In Abruzzo e Campania sono concentrate le quote maggiori, rispettivamente il 24% e il 22%. Si segnala al riguardo che l’Abruzzo costituisce la regione con il più basso livello di accesso all’acqua potabile, insieme a Sardegna e Basilicata.

 


Grafico 3.14. - Intero programma PIS - La ripartizione territoriale dei costi della rete idrica

Monitoraggio Aprile 2010 – Composizione %

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

Il programma energetico – per il quale è noto esclusivamente il valore del deliberato Cipe - si concentra per il 49% in Basilicata e il 41% in Sardegna.

Il confronto tra il valore del PIS e i dati relativi alla distribuzione regionale della produzione energetica nazionale evidenzia come il Programma, con le sue valenze macro e generali, risulti di particolare interesse nel caso degli investimenti in Basilicata, regione che attualmente si colloca tra le ultime per capacità produttiva.

 

Le strategie per le reti energetiche e idriche puntano ad un duplice obiettivo, da un lato recuperare il divario infrastrutturale (rete idrica), dall’altro potenziare i centri di produzione come nel caso dell’energia elettrica, investendo contemporaneamente nella rete di approvvigionamento e di distribuzione.

3.4. Stato di avanzamento: opere deliberate e non

L’incidenza delle opere deliberate rispetto al Programma complessivo a livello regionale è conseguenza diretta delle dinamiche che hanno caratterizzato l’evoluzione complessiva del PIS.

Conseguentemente le difficoltà che si registrano sul fronte delle opere ferroviarie o nell’ambito del “Sistema valichi” fanno sì che regioni come il Piemonte risultino fortemente penalizzate. Al contempo, vi sono regioni che risultano interessate in modo marginale dal Programma, come ad esempio il Trentino.

Alla luce di tali considerazioni e tenuto conto delle differenze che caratterizzano le regioni, è comunque possibile evidenziare che:

·         la parte del Programma che riguarda la Lombardia risulta oggetto di delibera per oltre il 60%, che ne fa la regione con la percentuale più elevata se si escludono il Trentino Alto Adige (100%) e l’Umbria (91%), che raggiungono il 100% per quanto riguarda le opere di edilizia pubblica, del piano energetico e le altre opere di impatto regionale diverse dalle infrastrutture di trasporto. Un dato importante riguarda le metropolitane e la rete stradale e autostradale, per le quali il CIPE è intervenuto rispettivamente per l’86% e l’80% del programma di interesse territoriale;

·         l’incidenza rispetto alle opere del Veneto sfiora il 52% del valore del Programma, grazie all’incidenza del Mose, delle opere aeroportuali e del piano ferroviario, mentre risultano in ritardo le opere stradali;

·         sul Piemonte, come si è detto, incidono le difficoltà relative al “Sistema valichi” e, in parte, la programmazione ferroviaria ancora in fase di progettazione;

·         la Liguria si attesta ad oltre il 40%, leggermente al di sotto delle quote registrate per il Lazio (45%) e per la Sicilia (42%), una quota che corrisponde sostanzialmente ai piani stradali di loro interesse. Da segnalare, per il Lazio, la percentuale più alta della media relativamente alle metropolitane, nonché il forte ritardo rispetto alla rete ferroviaria in Sicilia (solo il 17%);

·         Emilia Romagna, Toscana e Marche oscillano intorno al 30% (le prime due al 29%, la terza al 34%);

·         in forte ritardo Abruzzo (7%) e Molise (3,4%);

·         tra le regioni del Sud, la Campania registra una percentuale del 35%, seguita dalla Calabria con il 27%, dalla Basilicata con il 16% e dalla Puglia con il 10,6%. Su tali percentuali incidono in primo luogo lo stato di avanzamento della Salerno Reggio Calabria, la diversa situazione per quanto riguarda la rete idrica, l’attenzione particolare agli interporti e, limitatamente alla Campania, il programma per la metropolitana di Napoli;

·         sul 24,4% della Sardegna incidono positivamente i programmi di edilizia penitenziaria (pari al 55% del totale nazionale), il piano energetico nonché gli schemi idrici. La rete stradale, viceversa, appare in ritardo.

 

Considerando le sole opere con delibera CIPE, emerge come la quota più rilevante di spesa si concentri in Lombardia con il 18%, seguita da Sicilia e Veneto con il 12% ciascuna, e dalla Calabria con il 10%.

 

In queste regioni le opere stradali - pur costituendo quote significative -incidono in modo disomogeneo: in Calabria per il 97%, in Lombardia per il 47%, in quanto ferrovie e metropolitane insieme ammontano al 53%.

Nel Veneto e in Sicilia la percentuale scende rispettivamente al 29% nel primo caso, con il 30% da imputare al MOSE e il 39% alle opere ferroviarie, e al 35% nel secondo, dove il 42% riguarda gli investimenti per il Ponte sullo Stretto.

Sul totale della spesa stradale il 22% riguarda opere imputabili alla Calabria e il 20% alla Lombardia.

 

Una diversa distribuzione riguarda la spesa per le opere ferroviarie, con Piemonte e Liguria che assorbono il 18% e la Lombardia il 16%. Nel Nord-Ovest si concentra quindi il 52% della spesa totale per opere ferroviarie.

 

La spesa per le metropolitane si concentra in Lombardia (40%), Campania (28%) e Lazio (21%).

 

La distribuzione tra le regioni del Mezzogiorno, tutte interessate ad opere idrauliche, fa emergere la Basilicata con il 25%, e la Sardegna con il 18%.

 

Per quanto riguarda il programma dell’edilizia scolastica, oltre un terzo della spesa è concentrata in Abruzzo, collegata alla ricostruzione post terremoto. Un 40% riguarda le regioni del Mezzogiorno, escluso l’Abruzzo.

 

 


Tabella 3.4. – La ripartizione territoriale dei costi del Programma Infrastrutture Strategiche al 30 aprile 2010 – Opere deliberate dal CIPE* - Costi in Meuro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rete stradale

Rete ferroviaria

Ferrovie metropo-litane

Interporti

Opera aeroport.

Opera portuale

Rete idrica

Comparto energetico

Edilizia scolastica

Altra Edilizia Pubblica

Edilizia peniten-ziaria

Altre opere

Teleco-municaz.

Ponte sullo Stretto di Messina

Mo.SE

Non ripartibile

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Piemonte

356

7.819

194

109

-

-

-

-

2

-

-

-

-

-

-

-

8.480

 Valle d'Aosta

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

 Lombardia (a)

11.126

6.950

5.710

-

-

-

-

107

2

19

-

12

-

-

-

-

23.926

 Liguria (b)

895

7.563

-

-

-

35

-

-

3

-

62

-

-

-

-

-

8.557

 Trentino Alto Adige  (c)

-

6.075

-

-

-

-

-

-

1

-

 

-

-

-

-

-

6.076

 Veneto

4.460

6.024

140

-

17

-

-

-

8

80

52

50

-

-

4.678

-

15.508

 Friuli Venezia Giulia  (d)

1.341

-

-

-

-

332

-

-

14

 

 

-

-

-

-

-

1.687

 Emilia Romagna (e)

3.598

2.304

800

-

-

-

-

-

44

6

59

-

-

-

-

-

6.810

 Toscana (f)

4.059

-

-

26

-

-

-

90

37

-

-

-

-

-

-

-

4.212

 Umbria (g)

4.120

2.451

-

97

-

-

-

-

17

-

-

-

-

-

-

-

6.685

 Marche

480

240

-

-

-

-

-

-

23

-

-

-

-

-

-

-

743

 Lazio

4.033

792

3.047

11

-

470

-

-

36

322

-

-

-

-

-

-

8.712

 Abruzzo (h)

21

-

-

-

-

-

66

-

256

241

-

-

-

-

-

-

584

 Molise (i)

-

-

-

-

-

-

187

-

9

-

-

-

-

-

-

-

196

 Campania

2.186

-

4.023

123

-

-

181

-

95

-

-

31

-

-

-

-

6.640

 Puglia

324

314

-

-

-

156

77

-

11

-

-

-

-

-

-

-

882

 Basilicata (l)

88

-

-

-

-

-

358

896

20

-

-

-

-

-

-

-

1.361

 Calabria (m)

12.274

26

-

76

-

-

94

-

84

-

52

-

-

-

-

-

12.607

 Sicilia  (n)

5.250

2.558

425

203

92

-

206

-

79

-

-

-

-

6.350

-

-

15.164

 Sardegna (o)

115

-

-

-

-

-

254

750

-

-

278

-

-

-

-

-

1.398

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 N.R. a livello regionale (p)

-

-

-

-

-

-

-

-

-

686

-

-

-

-

-

-

686

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 ITALIA

54.727

43.116

14.338

647

108

993

1.423

1.843

742

1.353

503

93

-

6.350

4.678

-

130.914

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 CENTRO NORD

34.467

40.218

9.891

244

17

837

0

197

188

426

173

62

-

-

4.678

-

91.397

 MEZZOGIORNO

20.260

2.898

4.448

403

92

156

1.423

1.646

555

241

330

31

-

6.350

-

-

38.832

 N.R. a livello macroarea (p)

-

-

-

-

-

-

-

-

-

686

-

-

-

-

-

-

686

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

* I dati non comprendono l’opera “Sistema di trasporto rapido di massa a guida vincolata per la città di Parma” il cui finanziamento pubblico è stato revocato con Decreto legge 25 marzo 2010, n. 40 – art. 4, comma 7

N.B.: Per le note vedi “Note alla Tabella 3.4.”

 


Tabella 3.4.a. - La ripartizione territoriale dei costi del Programma Infrastrutture Strategiche al 30 aprile 2010 – Opere deliberate dal CIPE* – Composizione % orizzontale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rete stradale

Rete ferroviaria

Ferrovie metropo-litane

Interporti

Opera aeroport.

Opera portuale

Rete idrica

Comparto energetico

Edilizia scolastica

Altra Edilizia Pubblica

Edilizia peniten-ziaria

Altre opere

Teleco-municaz.

Ponte sullo Stretto di Messina

Mo.SE

Non ripartibile

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Piemonte

4,2%

92,2%

2,3%

1,3%

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Valle d'Aosta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Lombardia (a)

46,5%

29,0%

23,9%

-

-

-

-

0,4%

-

0,1%

-

0,1%

-

-

-

-

100%

 Liguria (b)

10,5%

88,4%

-

-

-

0,4%

-

-

-

-

0,7%

-

-

-

-

-

100%

 Trentino Alto Adige  (c)

-

100,0%

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Veneto

28,8%

38,8%

0,9%

-

0,1%

-

-

-

0,1%

0,5%

0,3%

0,3%

-

-

30,2%

-

100%

 Friuli Venezia Giulia  (d)

79,5%

-

-

-

-

19,7%

-

-

0,8%

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Emilia Romagna (e)

52,8%

33,8%

11,7%

-

-

-

-

-

0,6%

0,1%

0,9%

-

-

-

-

-

100%

 Toscana (f)

96,4%

-

-

0,6%

-

-

-

2,1%

0,9%

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Umbria (g)

61,6%

36,7%

-

1,5%

-

-

-

-

0,3%

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Marche

64,6%

32,3%

-

-

-

-

-

-

3,1%

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Lazio

46,3%

9,1%

35,0%

0,1%

-

5,4%

-

-

0,4%

3,7%

-

-

-

-

-

-

100%

 Abruzzo (h)

3,6%

-

-

-

-

-

11,3%

-

43,8%

41,3%

-

-

-

-

-

-

100%

 Molise (i)

-

-

-

-

-

-

95,2%

-

4,8%

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Campania

32,9%

-

60,6%

1,9%

-

-

2,7%

-

1,4%

-

-

0,5%

-

-

-

-

100%

 Puglia

36,7%

35,6%

-

-

-

17,7%

8,7%

-

1,3%

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Basilicata (l)

6,5%

-

-

-

-

-

26,3%

65,8%

1,5%

-

-

-

-

-

-

-

100%

 Calabria (m)

97,4%

0,2%

-

0,6%

-

-

0,7%

-

0,7%

-

0,4%

-

-

-

-

-

100%

 Sicilia  (n)

34,6%

16,9%

2,8%

1,3%

0,6%

-

1,4%

-

0,5%

-

-

-

-

41,9%

-

-

100%

 Sardegna (o)

8,3%

-

-

-

-

-

18,2%

53,7%

-

-

19,9%

-

-

-

-

-

100%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 N.R. a liv. regionale (p)

-

-

-

-

-

-

-

-

-

100,0%

-

-

-

-

-

-

100%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 ITALIA

41,8%

32,9%

11,0%

0,5%

0,1%

0,8%

1,1%

1,4%

0,6%

1,0%

0,4%

0,1%

-

4,9%

3,6%

-

100%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 CENTRO NORD

37,7%

44,0%

10,8%

0,3%

-

0,9%

-

0,2%

0,2%

0,5%

0,2%

0,1%

-

-

5,1%

-

100%

 MEZZOGIORNO

52,2%

7,5%

11,5%

1,0%

0,2%

0,4%

3,7%

4,2%

1,4%

0,6%

0,8%

0,1%

-

16,4%

-

-

100%

 N.R. a liv. macroarea (p)

-

-

-

-

-

-

-

-

-

100,0%

-

-

-

-

-

-

100%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

N.B.: Per le note vedi “Note alla Tabella 3.4.”

 


Tabella 3.4.b. - La ripartizione territoriale dei costi del Programma Infrastrutture Strategiche al 30 aprile 2010 – Opere deliberate dal CIPE* – Composizione % verticale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rete stradale

Rete ferroviaria

Ferrovie metropo-litane

Interporti

Opera aeroport.

Opera portuale

Rete idrica

Comparto energ.

Edilizia scolastica

Altra Edilizia Pubblica

Edilizia peniten-ziaria

Altre opere

Teleco-municaz.

Ponte sullo Stretto di Messina

Mo.SE

Non ripartibile

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Piemonte

0,7%

18,1%

1,3%

16,9%

-

-

-

-

0,3%

-

-

-

 

-

-

 

6,5%

 Valle d'Aosta

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

 

-

-

 

-

 Lombardia (a)

20,3%

16,1%

39,8%

-

-

-

-

5,8%

0,3%

1,4%

-

12,9%

 

-

-

 

18,3%

 Liguria (b)

1,6%

17,5%

-

-

-

3,5%

-

-

0,4%

-

12,3%

-

 

-

-

 

6,5%

 Trentino Alto Adige  (c)

-

14,1%

-

-

-

-

-

-

0,1%

-

-

-

 

-

-

 

4,6%

 Veneto

8,1%

14,0%

1,0%

-

15,2%

-

-

-

1,1%

5,9%

10,3%

53,5%

 

-

100,0%

 

11,8%

 Friuli Venezia Giulia  (d)

2,4%

-

-

-

-

33,5%

-

-

1,9%

-

-

-

 

-

-

 

1,3%

 Emilia Romagna (e)

6,6%

5,3%

5,6%

-

-

-

-

-

5,9%

0,4%

11,8%

-

 

-

-

 

5,2%

 Toscana (f)

7,4%

-

-

4,0%

-

-

-

4,9%

4,9%

-

-

-

 

-

-

 

3,2%

 Umbria (g)

7,5%

5,7%

-

15,0%

-

-

-

-

2,4%

-

-

-

 

-

-

 

5,1%

 Marche

0,9%

0,6%

-

-

-

-

-

-

3,1%

-

-

-

 

-

-

 

0,6%

 Lazio

7,4%

1,8%

21,3%

1,7%

-

47,3%

-

-

4,9%

23,8%

-

-

 

-

-

 

6,7%

 Abruzzo (h)

-

-

-

-

-

-

4,6%

-

34,4%

17,8%

-

-

 

-

-

 

0,4%

 Molise (i)

-

-

-

-

-

-

13,1%

-

1,3%

-

-

-

 

-

-

 

0,1%

 Campania

4,0%

-

28,1%

19,1%

-

-

12,7%

-

12,8%

-

-

33,6%

 

-

-

 

5,1%

 Puglia

0,6%

0,7%

-

-

-

15,7%

5,4%

-

1,5%

-

-

-

 

-

-

 

0,7%

 Basilicata (l)

0,2%

-

-

-

-

-

25,1%

48,6%

2,7%

-

-

-

 

-

-

 

1,0%

 Calabria (m)

22,4%

0,1%

-

11,8%

-

-

6,6%

-

11,4%

-

10,3%

-

 

-

-

 

9,6%

 Sicilia  (n)

9,6%

5,9%

3,0%

31,5%

84,8%

-

14,5%

-

10,7%

-

-

-

 

100,0%

-

 

11,6%

 Sardegna (o)

0,2%

-

-

-

-

-

17,9%

40,7%

-

-

55,2%

-

 

-

-

 

1,1%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 N.R. a liv. regionale (p)

-

-

-

-

-

-

-

-

-

50,7%

-

-

 

-

-

 

0,5%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 ITALIA

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

 

100,0%

100,0%

 

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 CENTRO NORD

63,0%

93,3%

69,0%

37,7%

15,2%

84,3%

-

10,7%

25,3%

31,5%

34,4%

66,4%

 

-

100,0%

 

69,8%

 MEZZOGIORNO

37,0%

6,7%

31,0%

62,3%

84,8%

15,7%

100,0%

89,3%

74,7%

17,8%

65,6%

33,6%

 

100,0%

-

 

29,7%

 N.R. a liv. macroarea (p)

-

-

-

-

-

-

-

-

-

50,7%

-

-

 

-

-

 

0,5%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

N.B.: Per le note vedi “Note alla Tabella 3.4.”

 


Note alla tabella 3.4.

 

(a) Compresa: Rete stradale Autostrada A4-Tratta Novara-Milano tronco II - Adeguamento quarta corsia dalla pk 91+000 alla pk 127+000          

(b) Compresa: Rete ferroviaria “Terzo valico dei Giovi” linea AV/AC Milano-Genova (coinvolge anche il Piemonte)           

(d) Compresa: Rete ferroviaria Quadruplicamento linea Verona-Fortezza di accesso sud alla galleria di base del Brennero - Lotti 1(Fortezza -Ponte Gardena) e 2 (circonvallazione di Bolzano) (coinvolge anche il Veneto)  

(d) Compresa: Rete stradale Ampliamento autostrada A4 - Terza corsia da Quarto d'Altino a Villesse (coinvolge anche il Veneto)          

(e) Comprese: Rete stradale Raccordo autostradale della Cisa A15 - autostrada del Brennero A22 Fontevivo (Pr)-Nogarole Rocca (Vr) (coinvolge anche Lombardia e Veneto); Rete ferroviaria: Raddoppio ferroviario Pontremolese: tratta Berceto-Chiesaccia e Parma -Fornovo (coinvolge anche la Toscana) 

(f) Compresa: Rete stradale A12 tratta Cecina (Rosignano Marittima)-Civitavecchia (coinvolge anche il Lazio)           

(g) Compresa: Rete stradale Quadrilatero Marche Umbria (coinvolge anche le Marche)             

(h) Compresa: Rete idrica Diga di Ponte Chiauci sul fiume Trigno - Opere di completamento (coinvolge anche  il Molise)           

(i) Compresa: Rete idrica Acquedotto Molisano Destro (coinvolge anche Campania e Puglia)              

(l) Compresa: Rete idrica Ristrutturazione dell'adduttore idraulico San Giuliano-Ginosa - lotto secondo - completamento delle opere principali di cui al progetto BAS 03 e Adduttore del Sinni: ristrutturazione e telecontrollo (coinvolgono anche la Puglia)

(m) Compresa: Rete stradale Asse autostradale Salerno-Reggio Calabria (coivolge anche la Basilicata e la Campania)          

(n) Compreso: Ponte sullo Stretto di Messina: "Ponte sullo Stretto di Messina" (coinvolge anche al Calabria)           

(o) Compreso: Comparto energetico Nuovo collegamento sottomarino a 500 kv in corrente continua SAPEI (Sardegna-Penisola Italiana) (coinvolge anche il Lazio)         

(p) Compreso: Altre opere Programma Grandi Stazioni   


Tabella 3.5. - La ripartizione territoriale dei costi del Programma Infrastrutture Strategiche al 30 aprile 2010 – Incidenza % Opere deliberate dal CIPE sul totale Programma

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rete stradale

Rete ferroviaria

Ferrovie metropo-litane

Interporti

Opera aeroport.

Opera portuale

Rete idrica

Comparto energetico

Edilizia scolastica

Altra Edilizia Pubblica

Edilizia peniten-ziaria

Altre opere

Teleco-municaz.

Ponte sullo Stretto di Messina

Mo.SE

Non ripartibile

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Piemonte

5,1%

34,7%

19,1%

23,3%

-

-

-

-

100,0%

-

-

-

-

-

-

-

27,4%

 Valle d'Aosta

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

 Lombardia (a)

81,4%

38,2%

80,6%

-

-

-

-

100,0%

100,0%

100,0%

-

100,0%

-

-

-

-

60,9%

 Liguria (b)

7,2%

92,5%

-

-

-

-

-

-

100,0%

-

100,0%

-

-

-

-

-

40,6%

 Trentino Alto Adige  (c)

-

100,0%

-

-

-

-

-

-

100,0%

-

-

-

-

-

-

-

100,0%

 Veneto

34,2%

53,9%

18,7%

-

100,0%

0,0%

-

-

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

-

-

100,0%

-

51,9%

 Friuli Venezia Giulia  (d)

20,0%

-

-

-

-

59,4%

-

-

100,0%

-

-

-

-

-

-

-

16,7%

 Emilia Romagna (e)

30,9%

23,0%

47,9%

-

-

0,0%

-

-

100,0%

100,0%

100,0%

-

-

-

-

-

28,8%

 Toscana (f)

32,7%

-

-

100,0%

-

-

-

100,0%

100,0%

-

-

-

-

-

-

-

28,2%

 Umbria (g)

98,2%

81,7%

-

100,0%

-

-

-

-

100,0%

-

-

-

-

-

-

-

91,0%

 Marche

51,4%

21,0%

-

0,0%

-

-

-

-

100,0%

-

-

-

-

-

-

-

34,0%

 Lazio

45,0%

34,8%

47,2%

2,1%

-

100,0%

-

-

100,0%

88,1%

-

-

-

-

-

-

45,0%

 Abruzzo (h)

0,7%

-

-

-

-

-

4,8%

-

100,0%

59,0%

-

0,0%

-

-

-

-

7,0%

 Molise (i)

-

-

-

-

-

-

27,6%

-

100,0%

-

-

-

-

-

-

-

3,4%

 Campania

38,2%

-

44,0%

60,9%

-

-

14,3%

-

100,0%

-

-

15,2%

-

-

-

-

35,4%

 Puglia

19,7%

5,8%

-

-

-

100,0%

13,6%

-

100,0%

-

-

-

-

-

-

-

10,2%

 Basilicata (l)

1,3%

-

-

-

-

-

44,2%

100,0%

100,0%

-

-

-

-

-

-

-

16,3%

 Calabria (m)

45,9%

0,1%

-

57,8%

-

-

27,9%

-

100,0%

-

100,0%

-

-

-

-

-

27,2%

 Sicilia  (n)

49,6%

17,1%

15,6%

100,0%

-

-

51,2%

-

100,0%

-

-

-

-

100,0%

-

-

41,9%

 Sardegna (o)

4,5%

-

-

-

-

-

67,9%

100,0%

-

-

100,0%

-

-

-

-

-

24,4%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 N.R. a livello regionale (p)

-

-

-

-

-

-

-

-

-

100,0%

-

-

-

-

-

-

4,8%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 ITALIA

33,8%

31,8%

46,8%

29,5%

159,5%

54,1%

24,5%

100,0%

49,8%

65,6%

100,0%

15,6%

-

100,0%

100,0%

-

36,6%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 CENTRO NORD

34,2%

44,8%

55,1%

17,2%

32,0%

63,4%

-

100,0%

100,0%

62,5%

100,0%

100,0%

-

-

100,0%

-

42,0%

 MEZZOGIORNO

33,2%

6,3%

35,0%

52,2%

560,9%

30,2%

24,5%

100,0%

100,0%

34,7%

100,0%

5,8%

-

100,0%

-

-

27,9%

 N.R. a livello macroarea (p)

-

-

-

-

-

-

-

-

-

100,0%

-

-

-

-

-

-

47,9%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

N.B.: Per le note vedi “Note alla Tabella 3.4.”

 

 


3.4.1. Il valore pro capite

La media nazionale del valore pro capite della spesa ad oggi prevista per le opere con delibera CIPE è di 2.180 euro.

Superano la media l’Umbria, con quasi 7.500 euro ad abitante, la Calabria, con oltre 6.000 euro, il Trentino e la Liguria, con più di 5.000, Veneto e Sicilia, con oltre 3.000 e la Lombardia (2.456 euro).

In fondo alla classifica si collocano Sardegna (836 euro), Molise (611 euro), Marche (473 euro), Abruzzo (437 euro) e Puglia (216 euro).

 

Grafico 3.15. – Opere deliberate dal CIPE - La ripartizione territoriale dei costi per abitante - Monitoraggio Aprile 2010 – Importi in euro

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 


Tabella 3.6. - Opere deliberate dal CIPE - La ripartizione regionale della popolazione residente, della superficie territoriale e del costo delle opere deliberate dal CIPE - Monitoraggio Aprile 2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Popolazione residente

Istat (2008)

Superficie territoriale

Costo opere deliberate

Costo opere deliberate per abitante

Costo opere deliberate per Kmq

 

 

V.a.

 

%

V.a. (km 2)

%

V.a. (Meuro)

%

(euro)

(euro)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Piemonte

4.432.571

7,4

25.400

8,4

8.480

6,5

1.913

333.866

 Valle d'Aosta

127.065

0,2

3.263

1,1

-

-

-

-

 Lombardia (a)

9.742.676

16,2

23.863

7,9

23.926

18,3

2.456

1.002.655

 Liguria (b)

1.615.064

2,7

5.420

1,8

8.557

6,5

5.298

1.578.755

 Trentino A.A.  (c)

1.018.657

1,7

13.607

4,5

6.076

4,6

5.965

446.560

 Veneto

4.885.548

8,1

18.391

6,1

15.508

11,8

3.174

843.211

 Friuli V. G.  (d)

1.230.936

2,1

7.856

2,6

1.687

1,3

1.371

214.741

 Emilia Romagna (e)

4.337.979

7,2

22.123

7,3

6.810

5,2

1.570

307.836

 Toscana (f)

3.707.818

6,2

22.990

7,6

4.212

3,2

1.136

183.197

 Umbria (g)

894.222

1,5

8.456

2,8

6.685

5,1

7.476

790.587

 Marche

1.569.578

2,6

9.694

3,2

743

0,6

473

76.602

 Lazio

5.626.710

9,4

17.208

5,7

8.712

6,7

1.548

506.295

 Abruzzo (h)

1.334.675

2,2

10.795

3,6

584

0,4

437

54.083

 Molise (i)

320.795

0,5

4.438

1,5

196

0,1

611

44.191

 Campania

5.812.962

9,7

13.590

4,5

6.640

5,1

1.142

488.570

 Puglia

4.079.702

6,8

19.366

6,4

882

0,7

216

45.555

 Basilicata (l)

590.601

1,0

9.995

3,3

1.361

1,0

2.305

136.220

 Calabria (m)

2.008.709

3,3

15.081

5,0

12.607

9,6

6.276

835.982

 Sicilia  (n)

5.037.799

8,4

25.703

8,5

15.164

11,6

3.010

589.958

 Sardegna (o)

1.671.001

2,8

24.090

8,0

1.398

1,1

836

58.020

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non ripartibili a livello regionale (p)

-

-

-

-

686

0,5

11

2.276

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ITALIA

60.045.068

100,0

301.328

100,0

130.914

100,0

2.180

434.457

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CENTRO NORD

39.188.824

65,3

178.272

59,2

91.397

69,8

2.332

512.681

MEZZOGIORNO

20.856.244

34,7

123.057

40,8

38.832

29,7

1.862

315.560

Non ripartibili a livello di macro area (p)

-

-

-

-

686

0,5

11

2.276

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

N.B.: Per le note vedi “Note alla Tabella 3.4.”

3.4.2. Il valore per kmq

Spostando l’attenzione sulla superficie territoriale si ricava una media nazionale di poco meno di 434 mila euro a kmq.

Superano la media 9 regioni, tra le quali spiccano la Liguria, con oltre un milione e mezzo di euro e la Lombardia, con oltre un milione.

Intorno agli 800 mila euro troviamo Veneto, Calabria e Umbria.

Oltre la media nazionale si collocano anche Sicilia, Veneto, Campania e Trentino AA.

In fondo alla classifica, con meno di 60.000 euro a kmq, si trovano Sardegna, Abruzzo, Puglia e Molise.


Grafico 3.16. – Opere deliberate dal CIPE - La ripartizione territoriale dei costi per kmq - Monitoraggio Aprile 2010 – Importi in euro

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

N.B.: Per le note vedi “Note alla Tabella 3.4.”

3.4.3. L’incidenza delle opere ultimate

L’incidenza delle opere ultimate sul valore complessivo della spesa prevista per le opere con delibera CIPE registra una percentuale a livello nazionale (sempre al netto dei lotti della Salerno Reggio Calabria per i motivi sopra indicati) pari al 4,8%, ovvero 6.229 Meuro su 130.914.

La regione che registra la percentuale più elevata è la Sardegna, grazie al programma energetico e agli schemi idrici, anche se si fa notare che la Sardegna ha un totale di 1,4 miliardi di euro di opere deliberate, pari a poco più dell’1% del deliberato Cipe.

Molto distaccate risultano il Molise, la Sicilia e la Basilicata, rispettivamente con il 14,5%, il 12,2% e l’11,2%.

Non registrano opere ultimate Piemonte, Liguria, Trentino, Friuli, Emilia Romagna e Marche.

 


Tabella 3.7. - Opere deliberate dal CIPE La ripartizione regionale dei costi delle opere ultimate  Monitoraggio Aprile 2010 – Importi in Meuro

 

Costo opere deliberate

Costo opere ultimate su totale opere deliberate (1)

Incidenza %  ultimate su programma regionale

 

V.a.

%

V.a.

%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Piemonte

8.480

6,5

-

0,0

-

 Valle d'Aosta

-

-

-

-

-

 Lombardia (a)

23.926

18,3

708

11,4

3,0

 Liguria (b)

8.557

6,5

-

-

-

 Trentino Alto Adige  (c)

6.076

4,6

-

-

-

 Veneto

15.508

11,8

1.135

18,2

7,3

 Friuli Venezia Giulia  (d)

1.687

1,3

-

-

-

 Emilia Romagna (e)

6.810

5,2

-

-

-

 Toscana (f)

4.212

3,2

90

1,4

2,1

 Umbria (g)

6.685

5,1

229

3,7

3,4

 Marche

743

0,6

-

-

-

 Lazio

8.712

6,7

690

11,1

7,9

 Abruzzo (h)

584

0,4

37

0,6

6,3

 Molise (i)

196

0,1

28

0,5

14,5

 Campania

6.640

5,1

527

8,5

7,9

 Puglia

882

0,7

36

0,6

4,1

 Basilicata (l)

1.361

1,0

152

2,4

11,2

 Calabria (m)

12.607

9,6

-

-

-

 Sicilia  (n)

15.164

11,6

1.847

29,6

12,2

 Sardegna (o)

1.398

1,1

750

12,0

53,7

 

 

 

 

-

 

Non ripartibili a livello regionale (p)

686

0,5

-

-

-

 

 

 

 

-

 

ITALIA

130.914

100,0

6.229

100,0

4,8

 

 

 

 

-

 

CENTRO NORD

91.397

69,8

2.852

45,8

3,1

MEZZOGIORNO

38.832

29,7

3.377

54,2

8,7

Non ripartibili a livello di macro area (p)

686

0,5

-

-

-

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

(1) Il costo delle opere ultimate della regione Calabria è al netto dei lotti ultimati dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria del costo pari a 2.284 Meuro.

N.B.: Per le note vedi “Note alla Tabella 3.4.”

 

 


3.4.4. Le risorse disponibili: finanziamenti pubblici e privati

Come si è rilevato, la proporzione tra risorse disponibili e fabbisogno residuo rispetto all’insieme del Programma oggetto di deliberazione da parte del CIPE è, alla data del 30 Aprile 2010, pari ad una copertura del 60,3% del totale del valore dei costi, ovvero circa 79 miliardi.

 

A livello regionale la situazione risulta disomogenea: a fronte di regioni come la Toscana, l’Abruzzo, il Molise, la Basilicata e la Puglia che registrano una copertura finanziaria totale delle opere, si segnalano regioni come il Piemonte e il Trentino Alto Adige dove la disponibilità finanziaria si ferma al di sotto del 14% (per il Piemonte al 12,7%).

Il confronto tra le regioni maggiori premia la Sicilia, con una copertura che sfiora il 92%, superata dalla Sardegna con il 96,8%. La Lombardia registra una percentuale del 71,2% di copertura, inferiore a quanto registrato per la Calabria (73,7%), ma superiore al dato relativo alla Campania (70% circa).

Da segnalare come Veneto e Lazio registrano una quota di risorse disponibili rispetto al costo delle opere di loro interesse leggermente superiore alla metà del fabbisogno, mentre l’Emilia Romagna e l’Umbria restano al di sotto, rispettivamente con il 43% e il 39%.

 

Grafico 3.17. – Opere deliberate dal CIPE  - Risorse disponibili e fabbisogno residuo per regione – Monitoraggio Aprile 2010 - Composizione %

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

N.B.: Per le note vedi “Note alla Tabella 3.4.”

 

 

Nell’ambito delle disponibilità finanziarie relative all’insieme delle opere deliberate, la percentuale dei fondi pubblici è pari al 65,2%. Tale percentuale è molto diversa a seconda della localizzazione delle opere nelle regioni del Centro-Nord o in quelle del Mezzogiorno.

 

A livello regionale la distribuzione delle due tipologie di finanziamento evidenzia come le percentuali maggiori di contributi privati riguardino la Toscana con il 92%, il Friuli con l’83,5%, le Marche con il 67,3% e la Basilicata (65,7%) grazie soprattutto al programma energetico. I contributi privati incidono per oltre la metà in Emilia Romagna (62,6%), in Lombardia (51,7%) e in Sardegna (54,7). Da segnalare anche il 47,9% del Veneto.

 

Grafico 3.18. – Opere deliberate dal CIPE - Risorse disponibili pubbliche e private per regione –Monitoraggio Aprile 2010 - Composizione %

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

N.B.: Per le note vedi “Note alla Tabella 3.4.”

 

Per quanto riguarda i fondi pubblici, i valori più elevati riguardano soprattutto tre regioni: la Sicilia e la Calabria, entrambe con oltre 9 miliardi, e la Lombardia con oltre 8 miliardi.

Complessivamente si tratta di circa 27 miliardi (intorno al 52%) su un totale di 51 miliardi e mezzo di fondi pubblici sul deliberato Cipe.

Considerando che la media regionale è di 2 miliardi e mezzo, il Lazio, il Veneto e la Campania si collocano al disopra con oltre 4 miliardi ciascuna.

A livello della media nazionale si attestano sostanzialmente anche la Liguria e l’Umbria.


Tabella 3.8. - Opere deliberate dal CIPE - Risorse disponibili pubbliche e private per regione Monitoraggio Aprile 2010 - Importi in Meuro

 

Costo opere deliberate

Disponibilità

Totale

di cui

Pubblico

di cui

Fondi LO

Altre risorse

pubbliche

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Piemonte

8.480

1.075

362

713

135

579

 Valle d'Aosta

-

-

-

-

-

-

 Lombardia (a)

23.926

17.028

8.811

8.217

3.087

5.130

 Liguria (b)

8.557

2.517

5

2.512

866

1.646

 Trentino Alto Adige  (c)

6.076

827

-

827

99

728

 Veneto

15.508

8.228

3.942

4.286

3.099

1.187

 Friuli Venezia Giulia  (d)

1.687

1.436

1.199

238

46

192

 Emilia Romagna (e)

6.810

2.927

1.834

1.093

751

342

 Toscana (f)

4.212

4.212

3.876

335

334

1

 Umbria (g)

6.685

2.624

162

2.462

1.492

970

 Marche

743

713

480

233

23

210

 Lazio

8.712

4.467

-

4.467

1.910

2.557

 Abruzzo (h)

584

584

-

584

102

482

 Molise (i)

196

205

-

205

84

121

 Campania

6.640

4.655

451

4.204

713

3.491

 Puglia

882

882

64

818

64

754

 Basilicata (l)

1.361

1.363

896

467

325

142

 Calabria (m)

12.607

9.317

25

9.291

2.802

6.489

 Sicilia  (n)

15.164

13.925

4.451

9.474

1.517

7.957

 Sardegna (o)

1.398

1.371

749

622

298

324

 

 

 

 

 

 

 

Non ripartibili a livello regionale (p)

686

619

179

440

261

179

 

 

 

 

 

 

 

ITALIA

130.914

78.975

27.487

51.488

18.006

33.482

 

 

 

 

 

 

 

CENTRO NORD

91.397

46.053

20.671

25.383

11.840

13.542

MEZZOGIORNO

38.832

32.303

6.637

25.666

5.905

19.761

Non ripartibili a livello di macro area (p)

686

619

179

440

261

179

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

 

Grafico 3.19. – Opere deliberate dal CIPE - Risorse pubbliche per regione

Monitoraggio Aprile 2010 - Importi in Meuro

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

N.B.: Per le note vedi “Note alla Tabella 3.4.”

 

Tra le risorse pubbliche complessivamente la quota nazionale imputabile alla Legge Obiettivo è pari al 35%, percentuale che sale al 47% per le regioni del Centro-Nord e scende al 23% per il Mezzogiorno.

Le opere deliberate localizzate in Toscana risultano quasi integralmente finanziate con la Legge Obiettivo.

Percentuali rilevanti imputabili alla Legge Oobiettivo sul totale delle risorse pubbliche disponibili si registrano anche per il Veneto, la Basilicata, l’Emilia Romagna e l’Umbria.

Prevalgono, invece, le altre risorse pubbliche in tutte le altre regioni del Mezzogiorno, con percentuali che oscillano tra il 70% della Calabria e il 92% della Puglia, così come in Trentino e in Piemonte, con percentuali superiori all’80%.

In Lombardia l’incidenza della Legge obiettivo è del 37,6%, mentre nel Lazio del 42,8%.

 

Grafico 3.20. – Opere deliberate dal CIPE - Risorse pubbliche per regione: Fondi LO e altre risorse pubbliche - Monitoraggio Aprile 2010 - Composizione %

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 


 

 

 

 

 

Le tabelle regionali per opera
intero Programma

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

LEGENDA - Identificazione dei diversi livelli di intervento

MACRO OPERA

 

GRASSETTO MAIUSCOLO

Opera

 

Grassetto alto basso

Intervento

 

Corsivo alto basso

Sotto intervento

 

Normale alto basso

Ulteriore dettaglio

 

Grigio normale alto basso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA - Cromatica

 

 

 

 

Macro opera

 

 

 

 

 

Opere con delibera di attuazione CIPE pubblicata al 30 Aprile 2009

 

 

 

 

 

Nuovi inserimenti (*** Nuovi inserimenti: opere previste dalla Manovra triennale approvata con delibera CIPE del 26 Giugno 2009 n. 51)

 

 

 

 

 

Nuovi inserimenti (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti)

 

 

 

 

 

Procedimenti interrotti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA - Codici di identificazione

Del. 121/01

 

Codice che indica la posizione delle 17 macro opere contenute nell'allegato 1 della delibera CIPE 121/2001.

N. opera

 

Numero progressivo delle opere

 

 

 

 


PIEMONTE

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

01

01

Traforo autostradale del Frejus - Galleria di sicurezza

Piemonte

204,700

01

02

Nuovo collegamento ferroviario Transalpino Torino-Lione - Tratta Bruzolo/Confine di Stato

Piemonte

5.365,000

01

03

Valico ferroviario del Sempione

Piemonte, Lombardia

3.002,000

02

07

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario sull’itinerario del corridoio 5 Lione-Kiev (Torino-Trieste)

Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia

 

02

07

Potenziamento ed elettrificazione Aosta-Chivasso

Piemonte, Valle d'Aosta

61,000

02

07

Tratta AV/AC Milano-Torino

Piemonte, Lombardia

7.788,000

02

09

SISTEMI FERROVIARI - Accessibilità ferroviaria Malpensa

Lombardia, Piemonte

3.213,445

02

09

Potenziamento della linea ferroviaria Novara-Seregno - Variante di Galliate

Piemonte

78,850

02

09

Nodo di Novara - Passante ferroviario merci

Piemonte

471,000

02

10

SISTEMI FERROVIARI - Gronda Ferroviaria Merci Nord Torino

Piemonte

4.800,000

02

13

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Complemento del corridoio autostradale 5 e dei Valichi confinari

 

 

02

13

Autostrada A4 Torino - Milano

Piemonte, Lombardia

1.368,675

02

16

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Autostrada Asti-Cuneo

Piemonte

1.457,505

02

17

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Autostrada Cuneo-Nizza (Mercantour) - Valli di Stura e Tineè

Piemonte

3.000,000

02

18

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI. - Asse stradale pedemontano (Piemontese-Lombardo-Veneto), collegamento progetti prioritari 1 e 6 (A31) e collegamento Lecco-Bergamo tratta Vercurago-Calolziocorte, variante di Calolziocorte, Calolziocorte-Cisano B.

Piemonte, Lombardia, Veneto

 

02

18

Pedemontana piemontese: collegmanento autostradale A4-Santhià-Biella-Gattinara-A26 Romagnano-Ghemme

Piemonte

781,717

02

24

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Adeguamenti delle Autostrade A5 Torino-Quincinetto e A4/5 Ivrea-Santhia’ nel Nodo Idraulico di Ivrea

Piemonte

 

04

31

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Ventimiglia-Genova-Novara-Milano (Sempione)

Liguria, Piemonte

 

04

31

“Terzo valico dei Giovi” linea AV/AC Milano-Genova

Liguria, Piemonte

 

04

37

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Nuovo tratto autostradale Albenga-Predosa - Collegamento autostradale tra l'area costiera ligure e l'entroterra (progetto unitario tratte autostradali Albenga-Garessio-Ceva-Millesimo e Carcare-Predosa)

Liguria, Piemonte

 

10

112

Programma Grandi Stazioni

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

112

Torino Porta Nuova - Adeguamento funzionale degli edifici di stazione

Piemonte

 

10

112

Appalto Lotto Nord Ovest - Adeguamento funzionale e infrastrutture complementari alle stazioni di Genova P.Principe e Genova Brignole;  opere infrastrutturali complementari alle stazioni di Torino Porta Nuova e Milano Centrale

Piemonte, Liguria

 

10

112

Sistema di videosorveglianza

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

117

Torino: nodo ferroviario

Piemonte

954,000

10

118

Torino metropolitana (Linea 1 tratte 3, 4 e 6)

Piemonte

1.014,552

10

149

Nodo di Ivrea

Piemonte

111,587

13

175

Centro merci di Novara

Piemonte

469,758

16

266

Varianti necessarie per la realizzazione della ferrovia alta velocità - Milano-Torino

Piemonte

 

17

307

Collegamento tra Piemonte e Lombardia - Nuovo elettrodotto a 380 kv Trino Lachiarella

Piemonte, Lombardia

 

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

Piemonte

1,054

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

Piemonte

1,357

24

348

Parco della Salute - Ospedale Nuove Molinette (Del. CIPE 3/2005 Integrazione 1° programma delle opere strategiche)

Piemonte

 

 

 

 

TOTALE PIEMONTE

30.930,755

 

 

VALLE D.A.

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

02

06

Nuova tratta Martigny - Aosta - Ivrea

Valle d'Aosta

430,000

02

12

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Tunnel Monte Bianco

Valle d'Aosta

516,457

 

 

 

TOTALE VALLE D'AOSTA

946,457

 


LOMBARDIA

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

01

03

Valico ferroviario del Sempione

Piemonte, Lombardia

 

02

07

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario sull’itinerario del corridoio 5 Lione-Kiev (Torino-Trieste)

Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia

 

02

07

Tratta AV/AC Milano-Torino

Piemonte, Lombardia

 

02

07

Linea AV/AC Milano-Verona

Lombardia, Veneto

4.788,000

02

07

Nuova Linea Cintura Merci sul Nodo di Milano

Lombardia

1.200,000

02

09

SISTEMI FERROVIARI - Accessibilità ferroviaria Malpensa

Lombardia, Piemonte

 

02

09

Potenziamento infrastrutturale Milano-lecco: raddoppio tratta Carnate/Usmate-Airuno

Lombardia

233,000

02

09

Riqualificazione della linea ferroviaria Saronno - Seregno

Lombardia

75,505

02

09

Nuovo collegamento ferroviario transfrontaliero Arcisate-Stabio: tratta Arcisate - confine di Stato

Lombardia

223,000

02

09

Raddoppio linea ferroviaria Milano-Mortara: tratta Cascina Bruciata-Parona Lomellina

Lombardia

391,900

02

09

Accessibilità da Nord all'aeroporto di Malpensa - Collegamento internazionale di Malpensa con le direttrici Sempione, Varese-Mendrisio-Lugano-Bellinzona e Gallarate

Lombardia

1.200,000

02

09

Collegamento internazionale di Malpensa da sud - collegamento Nuova stazione RFI con la linea Rho-Gallarate

Lombardia

470,000

02

09

Collegamento aeroporto Malpensa da Milano centrale: collegamento Milano C.le - Milano Garibaldi - Stazione Bovisa FNM

Lombardia

70,190

02

11

SISTEMI FERROVIARI - Accessibilità ferroviaria Valtellina (Campionati mondiali di sci)

Lombardia

90,416

02

13

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Complemento del corridoio autostradale 5 e dei Valichi confinari

Friuli Venezia Giulia

 

02

13

Raccordo autostradale tra l’autostrada A4 e la Valtrompia

Lombardia

923,460

02

13

Raccordo autostradale Ospitaletto-Montichiari

Lombardia

293,870

02

13

Autostrada A4 Torino - Milano

Piemonte, Lombardia

 

02

14

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Accessibilità stradale Valtellina

Lombardia

2.268,269

02

15

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Accessibilità Malpensa

Lombardia

1.099,900

02

18

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI. - Asse stradale pedemontano (Piemontese-Lombardo-Veneto), collegamento progetti prioritari 1 e 6 (A31) e collegamento Lecco-Bergamo tratta Vercurago-Calolziocorte, variante di Calolziocorte, Calolziocorte-Cisano B.

Piemonte, Lombardia, Veneto

 

02

18

Sistema pedemontano lombardo e opere complementari (compreso Bergamo-Lecco)

Lombardia

4.504,409

02

19

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Asse autostradale medio padano Brescia-Milano - Passante di Mestre

Lombardia, Veneto

 

02

19

Collegamento autostradale di connessione tra le città di Milano e Brescia (BreBeMi)

Lombardia

1.611,300

02

19

Autostrada A4 Torino-Trieste - Tratta Milano-Bergamo-Brescia: quarta corsia + emergenza Milano Est-Bergamo

Lombardia

419,786

02

19

Tangenziale est esterna di Milano

Lombardia

1.578,940

02

20

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Riqualifica viabilità ex SS n° 415 Paullese

Lombardia

167,930

02

21

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Riqualificazione viabilità ex SS n° 236 Goitese: Variante di Goito

Lombardia

47,000

02

22

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Riqualificazione viabilità SS n° 45 bis Gardesana Occidentale

Lombardia

54,658

02

23

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Accessibilità Valcamonica: SS n.° 42 del Tonale e della Mendola e SS 510.

Lombardia

368,000

04

32

SISTEMI FERROVIARI- Potenziamento sistema Gottardo

Lombardia

2.492,000

06

71

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Bologna-Verona-Brennero

Veneto, Lombardia, Emilia Romagna

 

06

72

SISTEMI FERROVIARI- Asse ferroviario Milano-Firenze

Lombardia, Emilia Romagna, Toscana

 

06

72

tratta AV Milano-Bologna

Lombardia, Emilia Romagna

6.435,000

 


LOMBARDIA

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

10

112

Programma Grandi Stazioni

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

112

Milano centrale - Adeguamento funzionale degli edifici di stazione

Lombardia

 

10

112

Roma Termini - Opere infrastrutturali complementari agli edifici stazione

Lazio

 

10

112

Appalto Lotto Nord Ovest - Adeguamento funzionale e infrastrutture complementari alle stazioni di Genova P.Principe e Genova Brignole;  opere infrastrutturali complementari alle stazioni di Torino Porta Nuova e Milano Centrale

Piemonte, Lombardia, Liguria

 

10

112

Sistema di videosorveglianza

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

113

Rete metropolitana dell'area milanese

Lombardia

4.114,632

10

114

Accessibilità metropolitana Fiera di Milano

Lombardia

283,197

10

115

Accessibilità stradale Fiera Milano - Raccordo autostradale di collegamento della SP 46 "Rho-Pero" e della SS 33 del Sempione - Realizzazione di un asse principale di collegamento congiuntamente ad un sistema di 6 svincoli di interconnessione con la tange

Lombardia

336,568

10

116

Opere necessarie all'EXPO: tratta Rho-Gallarate e Raccordo Y per la connessione diretta tra Rho-Fiera/Expo e Malpensa

Lombardia

522,000

10

119

Monza metropolitana

Lombardia

2.046,621

10

120

Brescia Metropolitana

Lombardia

655,823

10

123

Infrastrutture per la mobilità sostenibile - Sistemi di trasporto lacuale

Lombardia

12,000

13

173

Opere complementari del centro intermodale di Segrate - (1 lotto, 2° stralcio)

Lombardia

196,300

13

181

Nuova conca di accesso al porto di Cremona

Lombardia

 

16

265

Varianti necessarie per la realizzazione della ferrovia alta velocità - Bologna-Milano

Lombardia

 

16

273

Potenziamento stoccaggi nazionali di gas in sotterraneo - Bordolano

Lombardia

 

17

278

Linea a 380 Kv “S.Fiorano (I) – Robbia (Ch)” in doppia terna di interconnessione Italia - Svizzera

Lombardia

67,000

17

279

Elettrodotto a 380 kv in semplice terna "Turbigo - Bovisio": tratto Turbigo - Rho

Lombardia

40,000

17

305

Nuovo elettrodotto a 380 kV Lodi-Pavia “Chignolo Po-Maleo”

Lombardia

 

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

Lombardia

0,995

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

Lombardia

1,099

 

 

 

TOTALE LOMBARDIA

39.282,767

 

 


LIGURIA

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

03

28

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Brennero-Verona-Parma-La Spezia

Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia

 

03

29

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Asse autostradale Brennero-Verona-Parma-La Spezia

 

 

03

29

Terza corsia autostradale tra A12 parte ligure Carrara-S. Stefano Magra e opere connesse

Liguria

1.250,000

04

31

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Ventimiglia-Genova-Novara-Milano (Sempione)

Liguria, Piemonte

8.173,500

04

31

Ventimiglia-Genova

Liguria

2.151,100

04

31

Tratta Andora - San Lorenzo al Mare

Liguria

611,000

04

31

Tratta Andora - Finale Ligure

Liguria

1.540,100

04

31

“Terzo valico dei Giovi” linea AV/AC Milano-Genova

Liguria, Piemonte

5.400,000

04

31

Potenziamento infrastrutturale tratta ferroviaria Genova Voltri-Genova Brignole

Liguria

622,400

04

31

Opere civili, sovrastruttura ferroviaria e impianti tecnologici tradizionali per l'intero intervento, compresa la prima fase funzionale di Voltri

Liguria

461,800

04

31

Tecnologie innovative per l'intero intervento

Liguria

75,100

04

31

Opere civili, sovrastruttura ferroviaria e impianti tecnologici tradizionali per la messa a piano regolatore generale definitiva di Voltri

Liguria

85,500

04

36

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Adeguamento S.S. 28 Colle di Nava

Liguria

645,112

04

37

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Nuovo tratto autostradale Albenga-Predosa - Collegamento autostradale tra l'area costiera ligure e l'entroterra (progetto unitario tratte autostradali Albenga-Garessio-Ceva-Millesimo e Carcare-Predosa)

Piemonte, Liguria

5.760,000

10

112

Programma Grandi Stazioni

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

112

Appalto Lotto Nord Ovest - Adeguamento funzionale e infrastrutture complementari alle stazioni di Genova P.Principe e Genova Brignole;  opere infrastrutturali complementari alle stazioni di Torino Porta Nuova e Milano Centrale

Piemonte, Liguria

 

10

112

Sistema di videosorveglianza

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

130

Genova metropolitana: adeguamento rete metropolitana di Genova

Liguria

325,808

10

131

Nodo stradale e autostradale di Genova

Liguria

3.901,077

12

159

Allacciamenti  plurimodali e adeguamenti delle Piastre logistiche dei porti di Genova, Savona, La Spezia

Liguria

935,721

16

270

Terminali di rigassificazione - Vado Ligure

Liguria

 

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

Liguria

1,211

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

Liguria

1,682

22

342

Nuovo istituto penitenziario di Savona

Liguria

62,000

 

 

 

TOTALE LIGURIA

21.056,111

 


VENETO

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

02

07

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario sull’itinerario del corridoio 5 Lione-Kiev (Torino-Trieste)

Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia

 

02

07

Linea AV/AC Milano-Verona

Lombardia, Veneto

 

02

07

AV/AC Verona-Padova

Veneto

5.130,000

02

07

AV Padova-Venezia Mestre: quadruplicamerto Padova-Mestre

Veneto

467,000

02

07

AV/AC Venezia - Ronchi sud

Veneto, Friuli Venezia Giulia

4.200,000

02

07

Nodo AV Verona

Veneto

670,000

02

13

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Complemento del corridoio autostradale 5 e dei Valichi confinari

 

 

02

13

Ampliamentro autostrada A4 da Quarto d’Altino a Villesse

Friuli Venezia Giulia-Veneto

 

02

13

Grande raccordo anulare di Padova (Circonvallazione orbitale di Padova) e strada camionabile lungo idrovia Padova-Venezia

Veneto

732,000

02

13

Opere complementari al Passante di Mestre

Veneto

127,000

02

13

Asse di viabilità tangenziale di Cortina - Variante all'abitato di Cortina d'Ampezzo - Lotto 1 e completamento

Veneto

484,000

02

13

Autostrada Medio Padana Veneta - Nogara (VR)-Mare Adriatico (AMPV)

Veneto

934,520

02

13

Nuovo sistema delle tangenziali venete nel tratto Verona, Vicenza, Padova

Veneto

2.230,000

02

18

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI. - Asse stradale pedemontano (Piemontese-Lombardo-Veneto), collegamento progetti prioritari 1 e 6 (A31) e collegamento Lecco-Bergamo tratta Vercurago-Calolziocorte, variante di Calolziocorte, Calolziocorte-Cisano B.

Piemonte, Lombardia, Veneto

 

02

18

Pedemontana Veneta - Montecchio Maggiore (Vi) - Spresiano (TV)

Veneto

2.391,000

02

18

Collegamento progetti Prioritari 1 e 6 (A31) - A31 Trento - Rovigo: tronco Trento - Valdastico Piovene Rocchette

Veneto, Trentino Alto Adige

1.900,000

02

19

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Asse autostradale medio padano Brescia-Milano - Passante di Mestre

Lombardia, Veneto

 

02

19

Passante di Mestre (autostrada A4 variante di Mestre)

Veneto

2.492,000

02

19

Completamento della A27 Alemagna e il collegamento con la A23

Veneto, Friuli Venezia Giulia

 

02

26

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Richieste Aggiuntive Regioni (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti)

Veneto

 

02

26

Nuovo asse intermodale Padova Venezia

Veneto

 

02

26

Collegamento fra la superstrada a pedaggio pedemontana veneta e la viabilità ordinaria nelle province di Treviso, Vicenza e Padova

Veneto

80,000

02

26

(P) SR 10 - Tratta in nuova sede Este (PD) - Legnago (VR)

Veneto

210,000

02

27

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti)

 

 

02

27

(P) Collegamento tra l'A4 Venezia - Trieste e il sistema turistico del litorale veneto nelle tratte Meolo - Jesolo e Alvisopoli - Bibione

Veneto

370,000

02

27

SS 47 "della Valsugana": ammodernamento tra Bassano del Grappa e Pian dei Zocchi

Veneto

730,000

03

28

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Brennero-Verona-Parma-La Spezia

Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia

 

03

28

Quadruplicamento Fortezza-Verona - Ingresso a Verona Nord (lotto 4)

Veneto

249,000

03

29

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Asse autostradale Brennero-Verona-Parma-La Spezia

 

 

03

29

Raccordo autostradale della Cisa A15 – Autostrada del Brennero A22 Fontevivo (Pr) – Nogarole Rocca (Vr)

Emilia Romagna, Lombardia, Veneto

 

03

30

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Richieste Aggiuntive Regioni (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti)

 

 

03

30

Collegamento delle Tangenziali a nord di Verona

Veneto

330,000

03

30

Nuovo ponte sull'Adige in comune di Dolcè (nell'ambito del TIBRE)

Veneto

 

03

30

Collegamento tra A22 del Brennero e sistema viabilità del lago di Garda

Veneto

 

 


VENETO

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

06

71

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Bologna-Verona-Brennero

Emilia Romagna,  Lombardia,  Veneto

 

06

79

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Itinerario Mestre Civitavecchia e Riqualificazione E45

Veneto, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria e Lazio

 

07

82, 83

PROGETTO PER LA SALVAGUARDIA DELLA LAGUNA E DELLA CITTA' DI VENEZIA: SISTEMA MO.SE.

Veneto

4.677,626

10

112

Programma Grandi Stazioni

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

112

Appalto Lotto Nord Est - Adeguamento funzionale e infrastrutture complementari alle stazioni di Venezia Mestre, Venezia S. Lucia e Verona Porta Nuova

Veneto

 

10

112

Sistema di videosorveglianza

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

121

Veneto sistema metropolitano: Servizio Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR) adeguamenti, interconnessioni e potenziamenti

Veneto

250,300

10

122

Aeroporto di Vicenza

Veneto

16,500

10

124

Metropolitana lagunare di Venezia

Veneto

377,000

10

125

Risanamento laguna Venezia - Opere di salvaguardia della laguna e della città di Venezia

Veneto

50,000

10

151

SISTEMI URBANI - Atti Aggiuntivi alle IGQ -DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti

 

 

10

151

Sistema Ferroviario Metropolitano Veneto - III fase tratte Conegliano-Belluno Monselice-Rovigo

Veneto

120,000

12

166

Allacci plurimodali porto di Venezia

Veneto

40,000

12

167

Sistema portuale Veneto: raccordo stradale con SS 516 - Variante di Piove di Sacco - da Liettoli a Piove di Sacco

Veneto

41,700

14

184

Hub aeroportuale sistema Veneto - Collegamenti ferroviari con aeroporti veneti (Venezia e Verona)

Veneto

455,852

16

258

Potenziamento importazione dalla Russia - Metanodotto Istrana - Camisano

Veneto

 

16

261

Collegamento nuovo terminale GNL offshore Adriatico alla Rete Nazionale Gasdotti - Metanodotto Porto Viro - Cavarzere - Minerbio

Veneto-Emilia Romagna

 

16

264

Collegamento di uno stoccaggio alla Rete Nazionale Gasdotti - Allacciamento del giacimento di Collalto

Veneto

 

16

267

Terminali di rigassificazione - Offshore Adriatico

Veneto

 

16

271

Potenziamento stoccaggi nazionali di gas in sotterraneo - Collalto

Veneto

 

17

284

Tratto italiano della linea 380 kV Cordignano -Lienz (Austria)

Veneto

 

17

285

Linea 380 kV Venezia Nord-Cordignano (TV): consentirà di alimentare in sicurezza le stazioni di trasformazione esistenti di Udine Ovest, Cordignano (TV) e Sandrigo (VI) e le future stazioni di Montecchio (VI) e Vedelago (TV) e di eliminare locali limitazi

Veneto

 

17

289

Stazione di trasformazione 380/130 kV di Montecchio (VI)

Veneto

 

17

290

Stazione di trasformazione 380/130 kV in provincia di Treviso (Vedelago)

Veneto

 

17

304

Collegamento tra Padova e Venezia - Nuovo elettrodotto a 380 kv  Dolo Camin Fusina

Veneto

 

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

Veneto

4,106

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

Veneto

3,864

22

341

Nuovo istituto penitenziario di Rovigo

Veneto

52,050

23

346

Venezia - Palazzo del cinema

Veneto

79,560

 

 

 

TOTALE VENETO

29.895,078

 

 


TRENTINO A.A.

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

01

04

Potenziamento asse ferroviario Monaco-Verona: galleria di base del Brennero

Trentino Alto Adige

3.575,000

03

28

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Brennero-Verona-Parma-La Spezia

 

 

03

28

Quadruplicamento Fortezza-Verona - Lotti 1, 2

Trentino Alto Adige

2.500,400

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

Trentino Alto Adige

0,000

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

Trentino Alto Adige

0,884

 

 

 

TOTALE TRENTINO AA

6.076,284

 


FRIULI V.G.

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

02

07

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario sull’itinerario del corridoio 5 Lione-Kiev (Torino-Trieste)

Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia

 

02

07

AV/AC Venezia - Ronchi sud

Veneto, Friuli Venezia Giulia

 

02

07

AC/AV Ronchi sud -Trieste

Friuli Venezia Giulia

1.929,000

02

07

Itinerari Venezia/Villa Opicina: potenziamento itinerari merci, ulteriore fase

Friuli Venezia Giulia

62,000

02

08

SISTEMI FERROVIARI - Corridoio Venezia-Udine-Tarvisio-Vienna

Friuli Venezia Giulia

875,000

02

13

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Complemento del corridoio autostradale 5 e dei Valichi confinari

Friuli Venezia Giulia

 

02

13

Ampliamentro autostrada A4 da Quarto d’Altino a Villesse

Friuli Venezia Giulia-Veneto

1.198,540

02

13

Raccordo Villesse-Gorizia: adeguamento a sezione autostradale

Friuli Venezia Giulia

142,060

02

13

Collegamento tra la SS 13 Pontebbana e la A23 - Tangenziale Sud di Udine - 2° lotto

Friuli Venezia Giulia

131,000

02

13

Riqualificazione della SS 13 Pontebbana dal collegamento Tangenziale Sud di Udine alla viabilità Pordenonense - Tronco dal nodo di Ronchi al confine della provincia di Pordenone in località Ponte della Delizia

Friuli Venezia Giulia

293,980

02

13

Riqualificazione della SS 13 Pontebbana dal collegamento Tangenziale Sud di Udine alla viabilità Pordenonense - Tronco dall'innesto con la Tangenziale sud di Udine al confine della provincia di Pordenone in località Ponte della Delizia

Friuli Venezia Giulia

56,857

02

13

Riqualificazione della SS 56 di Gorizia nella tratta da Udine al raccordo autostradale Villesse-Gorizia-SS 305 tratto da Villanova dello Judrio all'innesto con il raccordo autostradale Villesse-Gorizia in località di Mariano del Friuli.

Friuli Venezia Giulia

22,108

02

13

Riqualificazione della SS 56 di Gorizia nella tratta da Udine al raccordo autostradale Villesse-Gorizia tratto dalla rotonda di Paparotti al confine della Provincia in località Villanova dello Judrio.

Friuli Venezia Giulia

114,000

02

13

Collegamento Sequals-Gemona SS 13-SS 464

Friuli Venezia Giulia

251,550

02

13

Completamento del raccordo autostradale Cimpello - SS 13 in corrispondenza dello svincolo al Km 85+550 con continuità sulla statale

Friuli Venezia Giulia

13,740

02

19

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Asse autostradale medio padano Brescia-Milano - Passante di Mestre

Lombardia, Veneto

 

02

19

Completamento della A27 Alemagna e il collegamento con la A23

Friuli Venezia Giulia, Veneto

3.000,000

02

25

SISTEMI FERROVIARI -  Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti)

 

 

02

25

Linea ferroviaria Trieste-Capodistria

Friuli Venezia Giulia

 

10

126

Nodo di Trieste - Penetrazione grande viabilità nord: collegamento in galleria da Prosecco al Porto Vecchio e sottopasso della città per riallaccio alla grande viabilità triestina

Friuli Venezia Giulia

1.467,550

12

160

Allacci plurimodali e piattaforma logistica del Porto di Trieste

Friuli Venezia Giulia

560,000

16

257

Potenziamento importazione dalla Russia - Metanodotto Tarvisio - Malborghetto, Malborghetto - Bordano, Bordano - Flaibano

Friuli Venezia Giulia

 

17

306

Collegamento tra Udine e Gorizia - Nuovo elettrodotto a 380 kv  Udine Ovest Re di Puglia

Friuli Venezia Giulia

 

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

 

6,077

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

 

7,999

 

 

 

TOTALE FRIULI VG

10.131,461

 


EMILIA ROMAGNA

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

03

28

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Brennero-Verona-Parma-La Spezia

Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia

 

03

28

Raddoppio Pontremolese: completamento

Emilia Romagna, Toscana

2.303,758

03

28

Riqualificazione linea regionale Parma-Suzzara-Poggio Rusco

Emilia Romagna, Lombardia

360,000

03

28

Nodo ferroviario di Ferrara

Emilia Romagna

40,000

03

28

Nodo ferroviario di Faenza

Emilia Romagna

70,000

03

28

Nodo di Bologna: stazioni e fermate Servizio Ferroviario Metropolitano

Emilia Romagna

62,000

03

29

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Asse autostradale Brennero-Verona-Parma-La Spezia

 

 

03

29

Raccordo autostradale della Cisa A15 – Autostrada del Brennero A22 Fontevivo (Pr) – Nogarole Rocca (Vr)

Emilia Romagna, Lombardia, Veneto

2.730,000

05

58

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Bologna-Bari-Lecce-Taranto

Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia

 

05

58

Potenziamento tecnologico Bologna-Bari

Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia

294,650

05

58

Quadruplicamento tratta Bologna Mirandola/Ozzano

Emilia Romagna

87,798

05

58

Adeguamenti sagoma C per traffico intermodale galleria Cattolica e Castellarano

Emilia Romagna, Marche

83,000

05

59

SISTEMI FERROVIARI - Ammodernamento e potenziamento della linea Poggio Rusco-Ferrara-Ravenna

Emilia Romagna

102,000

05

70

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti)

 

 

05

70

Superstrada Ferrara Mare - Raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi

Emilia Romagna

633,000

05

70

SS 16 Adriatica: variante Mezzano, variante Cattolica - Misano, Misano - Riccione, Riccione - Rimini Nord

Emilia Romagna

 

05

70

SS 16 Adriatica: variante di Fosso Ghiaia, riqualificazione tang. Ravenna, variante di Alfonsine, variante di Argenta

Emilia Romagna

 

06

71

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Bologna-Verona-Brennero

Emilia Romagna,  Lombardia,  Veneto

1.166,090

06

72

SISTEMI FERROVIARI- Asse ferroviario Milano-Firenze

Lombardia, Emilia Romagna, Toscana

 

06

72

tratta AV Milano-Bologna

Lombardia, Emilia Romagna

 

06

72

tratta AV Bologna-Firenze

Emilia Romagna, Toscana

5.206,000

06

73

SISTEMI FERROVIARI - Linea Modena-Sassuolo e Sassuolo-Reggio Emilia

Emilia Romagna

227,500

06

74

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI -  Asse autostradale Variante di Valico Bologna-Firenze

Emilia Romagna, Toscana

 

06

75

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Nodo stradale e autostradale di Bologna

Emilia Romagna

1.684,330

06

76

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo e opere connesse

Emilia Romagna

650,000

06

77

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI -  Ampliamento A1 (quarta corsia) tratta A22 Modena Brennero (Km 156)-svincolo di Bologna Nord Borgo Panigale (Km. 187). Quarta corsia Modena-Bologna

Emilia Romagna

175,000

06

78

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Nuova tratta Modena-Lucca

Emilia Romagna, Toscana

4.000,000

06

79

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Itinerario Mestre Civitavecchia e Riqualificazione E45

Veneto, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria e Lazio

 

06

81

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti )

 

 

06

81

Strada Statale 9 Emilia

Emilia Romagna

998,100

 


EMILIA ROMAGNA

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

09

90

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Nodo ferrostradale di Casalecchio di Reno

Emilia Romagna

217,941

09

91

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Valichi appenninici  (E.R.)

Emilia Romagna

544,903

10

112

Programma Grandi Stazioni

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

112

Appalto Lotto Centro -  Adeguamento funzionale e infrastrutture complementari alle stazioni di Bologna Centrale, Firenze S.M.N.

Emilia Romagna, Toscana

 

10

112

Sistema di videosorveglianza

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

127

Sistema metropolitano di Bologna – Metrotramvia di Bologna

Emilia Romagna

868,835

10

128

Modena metropolitana: sistema a guida vincolata nell'area di Modena (Sassuolo-Modena-Bologna)

Emilia Romagna

584,000

10

129

Costa romagnola metropolitana: sistema di trasporto a guida vincolata nell'area metropolitana della costa romagnola (Ravenna, Rimini, Cattolica)

Emilia Romagna

218,853

10

148

Edifici Sede dei Carabinieri in Parma

Emilia Romagna

5,500

10

152

SISTEMI URBANI - Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti

 

 

10

152

Servizio Ferroviario Metropolitano bolognese

Emilia Romagna

0,000

12

168

Hub portuali - Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti

 

 

12

168

Porto di Ravenna

Emilia Romagna

250,000

14

185

Hub aeroportuale  - allacciamenti metro Parma

Emilia Romagna

 

16

260

Collegamento terminale GNL di Panigaglia alla Rete Nazionale Gasdotti - Metanodotto Pontremoli - Parma

Emilia Romagna, Toscana

 

16

261

Collegamento nuovo terminale GNL offshore Adriatico alla Rete Nazionale Gasdotti - Metanodotto Porto Viro - Cavarzere - Minerbio

Veneto-Emilia Romagna

 

16

272

Potenziamento stoccaggi nazionali di gas in sotterraneo - Alfonsine

Emilia Romagna

 

17

291

Stazione di trasformazione 380/130 kV di Carpi (MO)

Emilia Romagna

 

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

 

5,741

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

 

10,321

21

333

Nuova sede della “Scuola per l’Europa” di Parma

Emilia Romagna

26,923

22

340

Nuovo istituto penitenziario di Forlì

Emilia Romagna

59,253

 

 

 

TOTALE EMILIA ROMAGNA

23.665,496

 


TOSCANA

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

03

28

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Brennero-Verona-Parma-La Spezia

Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia

 

03

28

Raddoppio Pontremolese: completamento

Emilia Romagna, Toscana

 

04

38

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Asse autostradale Cecina-Civitavecchia

Lazio, Toscana

3.787,800

06

72

SISTEMI FERROVIARI- Asse ferroviario Milano-Firenze

Lombardia, Emilia Romagna, Toscana

 

06

72

tratta AV Bologna-Firenze

Emilia Romagna, Toscana

 

06

72

Nodo AV/AC di Firenze

Toscana

1.493,600

06

74

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI -  Asse autostradale Variante di Valico Bologna-Firenze

Emilia Romagna, Toscana

3.523,800

06

78

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Nuova tratta Modena-Lucca

Emilia Romagna, Toscana

 

06

79

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Itinerario Mestre Civitavecchia e Riqualificazione E45

Veneto, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria e Lazio

 

09

92

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Valichi appenninici  (Toscana)

Toscana

1.042,000

09

93

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI- Asse viario Fano-Grosseto

Toscana, Umbria, Marche

4.071,473

10

112

Programma Grandi Stazioni

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

112

Appalto Lotto Centro -  Adeguamento funzionale e infrastrutture complementari alle stazioni di Bologna Centrale, Firenze S.M.N.

Emilia Romagna, Toscana

 

10

112

Sistema di videosorveglianza

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

132

Firenze: sistema tramviario a guida vincolata (secondo lotto linea 3)

Toscana

640,420

10

150

Centro ferroviario sperimentale di Osmannoro (Firenze)

Toscana

105,000

13

179

Allacci plurimodali e adeguamento porto di Livorno e interporto di Guasticce

Toscana

26,080

16

260

Collegamento terminale GNL di Panigaglia alla Rete Nazionale Gasdotti - Metanodotto Pontremoli - Parma

Emilia Romagna, Toscana

 

17

283

Elettrodotti 380 KV Santa Barbara-Tavarnuzze-Casellina ed opere connesse

Toscana

90,000

17

286

Linea 380 kV La Spezia-Acciaiolo (LI): gli interventi previsti sulla linea esistente  consentiranno di rimuovere le attuali limitazioni all'esercizio

Toscana

 

17

287

Raccordi tra le linee 380 kV Poggio a Caiano (PO)- Roma Nord e Montalto di Castro (VT)- Suvereto (LI), in prossimità di Grosseto, per migliorare gli scambi in sicurezza tra le aree Centro-Nord e Centro-Sud.

Toscana

 

17

292

Stazione di trasformazione 380/220 kV di Santa Barbara (AR) (4)

Toscana

 

17

293

Stazione di trasformazione 380/130 kV di Casellina (F1) (4)

Toscana

 

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

 

11,113

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

 

25,238

23

345

Firenze - Parco della musica

Toscana

106,580

 

 

 

TOTALE TOSCANA

14.923,104

 


MARCHE

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

05

58

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Bologna-Bari-Lecce-Taranto

Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia

 

05

58

Potenziamento tecnologico Bologna-Bari

Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia

 

05

58

Collegamento Orte-Falconara con la Linea Adriatica - Nodo di Falconara

Marche

240,000

05

58

Adeguamenti sagoma C per traffico intermodale galleria Cattolica e Castellarano

Emilia Romagna, Marche

 

05

60

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Teramo-Giulianova-S. Benedetto del Tronto

Abruzzo, Marche

 

05

69

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Ammodernamento SS 16 - Tratta marchigiana

Marche

205,816

06

79

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Itinerario Mestre Civitavecchia e Riqualificazione E45

Veneto, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria e Lazio

 

09

87

SISTEMI FERROVIARI - Trasversale ferroviaria Orte-Falconara (potenziamento e parziale raddoppio)

Umbria, Marche

 

09

87

Potenziamento infrastrutturale Orte - Falconara

Marche, Umbria

329,000

09

87

Raddoppio della tratta ferroviaria Foligno-Fabriano

Umbria, Marche

 

09

87

Raddoppio PM 228-Castelplanio

Marche

573,100

09

93

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI- Asse viario Fano-Grosseto

Toscana, Umbria, Marche

 

09

94

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Asse viario Marche Umbria e quadrilatero di penetrazione interna

Marche, Umbria

 

12

156

Adeguamento porto di Ancona ed interazione rete viaria

Marche

727,300

13

174

Infrastrutture di allaccio interporto Jesi -  II° E III° lotto

Marche

87,800

17

294

Stazione di trasformazione 380/130 kV di Abbadia (MC)

Marche

 

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

 

9,699

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

 

13,085

 

 

 

TOTALE MARCHE

2.185,799

 


UMBRIA

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

06

79

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Itinerario Mestre Civitavecchia e Riqualificazione E45

Veneto, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria e Lazio

 

06

79

Proposta di finanza di progetto unica Itinerario Orte-Venezia  (Tratta E45-E55)

Lazio, Umbria,Toscana,Marche, Emilia Romagna, Veneto

 

06

79

Lotto 1 - Nodo di Perugia - Tratto Madonna del Piano-Collestrada

Umbria

143,000

06

80

SISTEMI FERROVIARI- Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti)

 

 

06

80

Potenziamento e velocizzazione della linea Foligno-Terontola

Umbria

416,000

06

80

Connessione Nord rete ferroviaria F.C.U. con la rete nazionale RFI

Umbria

132,830

06

81

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti )

 

 

06

81

Completamento SS 219 Pian d'Assino

Umbria

27,170

09

87

SISTEMI FERROVIARI - Trasversale ferroviaria Orte-Falconara (potenziamento e parziale raddoppio)

Umbria, Marche

 

09

87

Potenziamento infrastrutturale Orte - Falconara

Marche, Umbria

 

09

87

Raddoppio della tratta ferroviaria Foligno-Fabriano

Umbria, Marche

1.918,500

09

87

Raddoppio Terni-Spoleto

Umbria

532,340

09

93

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI- Asse viario Fano-Grosseto

Marche, Toscana, Umbria

 

09

94

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Asse viario Marche Umbria e quadrilatero di penetrazione interna

Marche, Umbria

2.184,100

09

95

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Nodo di Perugia - Infrastrutture ferroviarie e di viabilità

Umbria

994,950

09

96

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI -  Strada delle Tre Valli

Umbria

628,756

09

97

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Direttrice Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti

Umbria, Lazio

 

09

97

Tratto Terni (Loc. San Carlo) – Confine regionale

Umbria

216,100

13

180

Piastra logistica umbra 

Umbria

97,040

17

295

Stazione di trasformazione 380/130 kV di Villavalle (TN)

Umbria

 

17

298

Stazione di trasformazione 220/130 kV di Pietrafitta (PG)

Umbria

 

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

 

7,359

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

 

10,087

23

347

Aeroporto di S. Egidio. Aeroporto internazionale dell’Umbria

Umbria

35,000

 

 

 

TOTALE UMBRIA

7.343,232

 

 

 


LAZIO

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

04

38

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Asse autostradale Cecina-Civitavecchia

 

 

04

39

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Completamento dell'adeguamento a 4 corsie della ex SS 2 Cassia - Tratto compreso tra il km 41+300 e il km 74+400

Lazio

303,859

04

40

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Trasversale nord Orte-Viterbo-Civitavecchia - SS 675 Umbro-Laziale: completamento tratta Viterbo-Civitavecchia

Lazio

867,055

04

41

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Adeguamento Salaria

Lazio

2.272,000

04

42

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Adeguamento S.S. 156 dei Monti Lepini

Lazio

291,282

04

43

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Prolungamento dorsale appenninica Sora-Atina-Isernia: tratta Atina-Colli al Volturno

Molise, Lazio

 

04

44

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Pontina-A12-Appia*

Lazio

2.223,550

04

45

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Sistema Intermodale Integrato Pontino  Roma–Latina e Cisterna-Valmontone

Lazio

2.230,030

06

79

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Itinerario Mestre Civitavecchia e Riqualificazione E45

Veneto, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria e Lazio

 

09

88

SISTEMI FERROVIARI - Nuova linea ferroviaria Passo Corese-Rieti

Lazio

792,200

09

97

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Direttrice Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti

Umbria, Lazio

 

09

97

Terni-Rieti tratto laziale

Lazio

15,000

09

98

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Completamento, adeguamento e messa in sicurezza asse viario interno Dorsale Appenninica - Rieti-L'Aquila-Navelli

Abruzzo, Lazio

 

09

109

SISTEMI FERROVIARI -  Atti Aggiuntivi alle IGQ (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti)

Abruzzo, Lazio

 

10

112

Programma Grandi Stazioni

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

112

Roma Termini - Opere infrastrutturali complementari agli edifici stazione

Lazio

 

10

112

Sistema di videosorveglianza

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

133

Roma: nodo ferroviario (nodo urbano di Roma)

Lazio

1.392,000

10

134

Viabilità accessoria dell'autostrada Roma Aeroporto di Fiumicino

Lazio

150,000

10

135

Roma: linee D e C metropolitana, GRA

Lazio

7.075,494

10

136

Area dei Castelli: sistema trasporto plurimodale

Lazio

245,000

12

157

Allacci plurimodali e potenziamento del Porto di Civitavecchia

Lazio

469,652

13

169

Centro intermodale del Tevere: Spostamento scalo merci Roma San Lorenzo a Poggio Mirteto

Lazio

90,000

13

172

Hub interportuali area romana

Lazio

540,183

17

281

Nuovo collegamento sottomarino a 500 kv in corrente continua SAPEI (Sardegna-Penisola Italiana)

Sardegna, Lazio

 

 

 


LAZIO

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

19

 

OPERE STRATEGICHE FINALIZZATE AD ASSICURARE L'EFFICIENZA DI COMPLESSI IMMOBILIARI SEDI DI ISTITUZIONI E DI OPERE LA CUI RILEVANZA CULTURALE TRASCENDE I CONFINI NAZIONALI (Art.4 comma 151 Legge 350/2003 Finanziaria 2004)

Lazio

322,260

19

309

Senato della Repubblica – S. Maria in Aquiro

Lazio

 

19

310

Presidenza del Consiglio dei Ministri – Palazzo Chigi – 1° lotto

Lazio

 

19

311

Presidenza del Consiglio dei Ministri – Palazzo Chigi – 2° lotto        

Lazio

 

19

312

Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ex Ministero delle Comunicazioni

Lazio

 

19

313

Corte dei Conti – Ex Caserma Montezemolo

Lazio

 

19

314

Ministero dell’Interno – Caserma Ferdinando di Savoia

Lazio

 

19

315

P.S. Fiumicino Polaria – Caserma Iavarone

Lazio

 

19

316

Museo della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi

Lazio

 

19

317

Ministero Politiche Agricole

Lazio

 

19

318

Camera dei Deputati – Auletta Gruppi Parlamentari

Lazio

 

19

319

Camera dei Deputati – Complesso del Seminario

Lazio

 

19

320

Centro Sperimentale di Cinematografia - Scuola Nazionale del Cinema

Lazio

 

19

321

Palazzo Venezia

Lazio

 

19

322

Università degli studi di Roma La Sapienza – Teatro Ateneo            

Lazio

 

19

323

Senato della Repubblica – Palazzo Toniolo                                        

Lazio

 

19

324

Museo Storico delle Comunicazioni

Lazio

 

19

325

Presidenza della Repubblica – Quirinale – 1° lotto

Lazio

 

19

326

Presidenza della Repubblica – Quirinale – 2° lotto

Lazio

 

19

327

Senato della Repubblica – Complesso della Minerva

Lazio

 

19

328

Camera dei Deputati – Vicolo Valdina

Lazio

 

19

329

Camera dei Deputati – Palazzo Montecitorio

Lazio

 

19

330

Ministero Beni Culturali – Collegio Romano

Lazio

 

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

Lazio

14,000

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

Lazio

22,492

23

344

Roma - Centro delle scienze e delle tecnologie

Lazio

43,726

 

 

 

TOTALE LAZIO

19.359,783

 

 


ABRUZZO

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

05

58

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Bologna-Bari-Lecce-Taranto

Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia

 

05

58

Potenziamento tecnologico Bologna-Bari

Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia

 

05

58

Raddoppio Pescara-Bari

Abruzzo, Molise, Puglia

 

05

60

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Teramo-Giulianova-S. Benedetto del Tronto

Abruzzo, Marche

364,075

05

70

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti)

 

 

05

70

Variante S.S. 16: circonvallazione di Vasto - San Salvo

Abruzzo

110,000

05

70

Variante S.S. 16: lavori adeguamento in variante da Francavilla Sud alla variante di Ortona

Abruzzo

150,000

05

70

Variante S.S. 16: lavori adeguamento in variante da Montesilvano a Silvi Marina Nord

Abruzzo

250,000

05

70

Strada a scorrimento veloce Lanciano - Val di Sangro e collegamento al casello autostradale A14

Abruzzo

100,000

09

98

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Completamento, adeguamento e messa in sicurezza asse viario interno Dorsale Appenninica - Rieti-L'Aquila-Navelli

Abruzzo, Lazio

495,493

09

99

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - SS  260 Picente (Amatrice-Montereale-L’Aquila)

Abruzzo

91,796

09

100

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Pedemontana Abruzzo-Marche

Abruzzo

569,940

09

101

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Galleria sicurezza Gran Sasso

Abruzzo

76,530

09

109

SISTEMI FERROVIARI -  Atti Aggiuntivi alle IGQ (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti)

Abruzzo, Lazio

2.100,000

09

110

SISTEMI FERROVIARI -  Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti)

 

 

09

110

Nuova tratta ferroviaria L' Aquila - Tagliacozzo

Abruzzo

730,000

09

111

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti)

 

 

09

111

S.S. n° 652 "DI Fondo Valle Sangro"

Abruzzo

160,000

09

111

S.S. 17 Appennino Abruzzese e Appuro - Sannitico

Abruzzo

200,000

09

111

S.S. 81 Piceno Aprutina: lavori di ammodernamento tronco Villa Lempa - variante SS 80 (II stralcio)

Abruzzo

7,010

09

111

S.S. 261 Subequana l' Aquila - Molino Aterno

Abruzzo

70,000

09

111

S.S. 690 Avezzano - Sora

Abruzzo

300,000

10

147

Interventi per il piano d'area emergenza in Abruzzo

Abruzzo

408,500

 

 

 


ABRUZZO

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

10

152

SISTEMI URBANI - Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti

 

 

10

152

Nodi urbani Abruzzo - Interventi per l' intermodalità e il potenziamento del trasporto pubblico locale su gomma

Abruzzo

10,000

10

152

Risanamento idrogeologico Abruzzo - Programma sul rischio da frana ed erosione di versanti

Abruzzo

330,000

12

168

Hub portuali - Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti

 

 

12

168

Completamento porto di Ortona

Abruzzo

96,500

14

188

Adeguamento degli allacci ed il potenziamento dell'aeroporto dell'Abruzzo

Abruzzo

9,850

14

190

Hub aeroportuali - Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti

 

 

14

190

Adeguamento e messa a norma dell' aeroporto d'Abruzzo

Abruzzo

6,500

15

196

ABR - ABR04/2 Completamento sistema acquedottistico della Val Pescara

Abruzzo

5,170

15

197

ABR - Potenziamento Acquedotto del Ruzzo dal Gran Sasso lato Teramo

Abruzzo

87,108

15

198

ABR - Adduzione Abruzzo - Puglia dai fiumi Pescara Sangro e Vomano

Abruzzo

 

15

199

ABR - ABR02/2 - Diga di Ponte Chiauci sul fiume Trigno - Opere di completamento

Abruzzo, Molise

 

15

200

ABR - Diga sul Fiume Fino a Bisenti

Abruzzo

 

15

201

ABR - Disinquinamento del Fiume Aterno-Pescara: costruzione di fognatura ed impianti per il trattamento delle acque a servizio di insediamenti civili e industriali.

Abruzzo

87,800

15

202

ABR - Riefficientamento adduzioni potabili ed opere connesse nei bacini idrici dei fiumi Pescara, Sangro e Vomano

Abruzzo

92,960

15

203

ABR - Realizzazione di vasche di accumulo ed impianti irrigui nella Piana del Fucino

Abruzzo

99,500

15

255

Schemi idrici - Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti

 

 

15

255

ABR - Mitigazione del rischio idraulico dei bacini idrografici e gestione integrata delle acque destinate ad usi umani e plurimi

Abruzzo

1.018,330

16

275

Giacimenti di idrocarburi - Miglianico

Abruzzo

 

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

 

11,400

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

 

17,858

21

334

Interventi in materia di edilizia scolastica a seguito degli eventi sismici verificatisi in Abruzzo nel mese di aprile 2009

Abruzzo

226,421

 

 

 

TOTALE ABRUZZO

8.282,742

 

 


MOLISE

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

04

43

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Prolungamento dorsale appenninica Sora-Atina-Isernia: tratta Atina-Colli al Volturno

Molise, Lazio

263,630

04

56

SISTEMI FERROVIARI -  Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti)

 

 

04

56

Velocizzazione linea ferroviaria Venafro - Campobasso

Molise

150,000

04

57

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI -  Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti)

 

 

04

57

Completamento strada a scorrimento veloce Isernia - Castel di Sangro

Molise

25,000

04

57

Adeguamento e potenziamento della S.S. 87: tratta S.Elia - Casacalenda - Larino

Molise

75,000

04

57

Nuova strada di collegamento veloce Sant'Elia - fondovalle Tappino

Molise

40,000

04

57

S.S. 647 Fondo Valle Biferno - Larino

Molise

20,000

04

57

Completamento Atina - Sora (III lotto): tratta da Colli al Volturno al confine del Lazio

Molise

60,000

04

57

Completamento funzionale tangenziale esterna al sistema urbano di Campobasso

Molise

100,000

04

57

Collegamento Trasversale tra fondovalle Trigno e fondovalle Biferno

Molise

150,000

05

58

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Bologna-Bari-Lecce-Taranto

Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia

 

05

58

Raddoppio Pescara-Bari

Molise, Abruzzo, Puglia

501,000

09

102

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Bretella di collegamento meridionale A1-A14. Itinerario Termoli S. Vittore

Molise

3.513,350

09

104

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Asse Nord-Sud Tirrenico-Adriatico: Lauria – Potenza – Melfi –Candela (collegamento tra A13 e A16)

Basilicata, Campania, Molise, Puglia

 

10

152

SISTEMI URBANI - Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti

 

 

10

152

Metropolitana leggera di Campobasso

Molise

50,000

13

183

Hub interportuali  - Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti

 

 

13

183

Piattaforma Logistica Adriatica Sud

Molise

145,000

15

191

MOL - Acquedotto Molisano Centrale

Molise

83,270

15

192

MOL - Opere di derivazione per l'utilizzazione delle acque invasate dalla Diga di Arcichiaro sul Torrente Quirino - Adduzione da Arcichiaro

Molise

25,820

15

193

MOL - Acquedotto Molisano Destro

Molise

28,474

15

194

MOL - Irrigazione del Basso Molise con le acque dei fiumi Biferno e Fortore - 1° intervento

Molise

75,000

15

195

MOL - Integrazione portata dell'acquedotto Campano occidentale dal fiume Volturno a Venafro

Molise

 

15

199

ABR - ABR02/2 - Diga di Ponte Chiauci sul fiume Trigno - Opere di completamento

Molise, Abruzzo

29,343

15

255

Schemi idrici - Opere programmate nel DPEF Allegato Infrastrutture XVI (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti

 

 

15

255

MOL - Gestione integrata delle acque destinate ad usi umani e plurimi

Molise

435,800

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

 

3,576

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

 

5,785

 

 

 

TOTALE MOLISE

5.780,048

 

 


CAMPANIA

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

04

33

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Salerno - Reggio Calabria - Palermo - Catania

Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia

 

04

33

Battipaglia-Paola-Reggio Calabria adeguamento tecnologico e infrastrutturale (velocizzazione)

Basilicata, Campania, Calabria

 

04

33

Quadruplicamento Salerno-Battipaglia

Campania

1.855,000

04

33

Linea AV/AC Battipaglia-Reggio Calabria

Basilicata, Campania, Calabria

 

04

34

SISTEMI FERROVIARI - Nuovo asse ferroviario Napoli-Bari

Campania, Puglia

 

04

35

SISTEMI FERROVIARI - Adeguamento rete ferroviaria meridionale

 

 

04

46

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - A1 (Capua)-Domiziana e adeguamento

Campania

1.695,000

04

47

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Asse autostradale Salerno-Reggio Calabria **

Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia

 

04

47

Adeguamento tratta campana A 3,  compresi i tratti Napoli - Salerno

Campania

309,500

04

47

Raccordo Autostradale Salerno-Avellino compreso adeguamento SS7 e 7bis

Campania

898,500

04

47

Autostrada Salerno - Reggio Calabria

Campania, Basilicata, Calabria

 

09

103

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Benevento-Caserta-A1-Caianello-Grazzanise e variante di Caserta

Campania

2.238,801

09

104

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Asse Nord-Sud Tirrenico-Adriatico: Lauria – Potenza – Melfi –Candela (collegamento tra A13 e A16)

Basilicata, Campania, Molise, Puglia

 

09

104

Collegamento A3 (Contursi) – SS 7var (Lioni) - A16 (Grottaminarda) – A14
(Termoli). Tratta campana

Campania

427,500

09

108

SISTEMI FERROVIARI - Corridoio ferroviario Bari-Foggia-Caserta-Roma

Puglia, Campania

 

10

112

Programma Grandi Stazioni

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

112

Napoli centrale - Adeguamento funzionale degli edifici di stazione

Campania

 

10

112

Appalto Lotto Sud - Adeguamento funzionale e infrastrutture complementari alle stazioni di Napoli Centrale, Palermo Centrale e Bari Centrale

Campania, Puglia, Sicilia

 

10

112

Sistema di videosorveglianza

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

137

Completamento rete metropolitana regionale campana (comprensivo delle conurbazioni di Salerno e Caserta) Napoli metropolitana - Sistema di metropolitana regionale (SMR): sistema integrato di trasporto del nodo di Napoli

Campania

9.140,000

10

138

Tangenziale di Napoli collegamento costiero

Campania

153,980

10

139

Risanamento del sottosuolo dell’area urbana di Napoli

Campania

206,583

12

161

Hub portuali Na-Sa - adeguamento e potenziamento degli accessi ferroviari e stradali nei porti di Napoli e di Salerno

Campania

263,930

13

171

Hub interportuali di Nola, Battipaglia, Marcianise/Maddaloni

Campania

202,551

14

189

Sistema aeroportuale campano di Capodichino, Grazzanise, Salerno

Campania

 

15

204

CAM - Adeguamento della ripartitrice principale dell'acquedotto campano

Campania

188,530

 


CAMPANIA

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

15

205

CAM - Miglioramento e completamento del sistema di ripartizione primaria dell'acquedotto campano

Campania

387,430

15

206

CAM - Completamento dello schema della Campania Occidentale. Alimentazione area Flegrea e Basso Volturno

Campania

45,050

15

207

CAM - Adeguamento direttrice principale dell'acquedotto del Sarno

Campania

61,750

15

208

CAM - Completamento acquedotto Salernitano

Campania

210,000

15

209

CAM - Sistema di adduzione principale alla città di Napoli

Campania

197,290

15

210

CAM - Sistema irriguo della Campania occidentale - Piana del Sele

Campania

172,073

17

282

Stazione elettrica 380/220/150 KV di Striano - Nuova stazione 380/220/150 kV nell’area pedemontana a est del Vesuvio

Campania

 

17

296

Stazione di trasformazione 380/220/150 kV di Striano (NA)

Campania

 

17

303

Collegamento tra Puglia e Campania -Nuovo elettrodotto a 380 kv Foggia Benevento

Puglia, Campania

 

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

 

33,093

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

 

62,079

 

 

 

TOTALE CAMPANIA

18.748,640

 

 


PUGLIA

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

04

34

SISTEMI FERROVIARI - Nuovo asse ferroviario Napoli-Bari

Puglia, Campania

3.377,000

05

58

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Bologna-Bari-Lecce-Taranto

Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia

 

05

58

Potenziamento tecnologico Bologna-Bari

Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia

 

05

58

Raddoppio Pescara-Bari

Abruzzo, Molise, Puglia

 

05

58

Potenziamento infrastrutturale della linea ferroviaria Bari - Taranto

Puglia

496,000

05

58

Potenziamento infrastrutturale della linea ferroviaria Bari - Lecce

Puglia

228,000

05

58

Raddoppio Bari Parco Sud-Bari Torre a Mare

Puglia

 

05

58

Raddoppio tratte Mola-Fasano e Tuturano-Surbo

Puglia

 

05

58

SCC linea Bari-Lecce

Puglia

 

05

61

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Foggia - Cerignola - Adeguamento SS 16

Puglia

136,560

05

62

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Bari-Matera strada (SS 96-SS 99)

Puglia, Basilicata

 

05

62

SS96 Bari-Altamura-Matera: tratto Altamura - Variante di Toritto

Puglia

91,900

05

62

SS 96 Barese: Tronco Altamura-Matera 1° lotto dal Km 85+000 (inizio variante di Altamura) al km 81+300 (innesto con la SS 99)

Puglia

28,591

05

62

SS 96 Barese: Tronco Altamura-Matera 2° lotto dall'innesto con la SS 96 al km. 10+500 della S.S. 99

Puglia

23,142

05

62

SS96 - Tronco Gravina-Bari: tratto da fine variante di Toritto a Modugno tra il km 105+705 ed il km 114+750, compresa la variante di Palo del Colle

Puglia

77,400

05

63

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Collegamento Gioia del Colle (casello autostradale) - Matera

Puglia

180,760

05

64

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - SS 172 dei Trulli

Puglia

170,816

05

65

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Ammodernamento SS 7 - SS 106

Puglia

77,667

05

66

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Ammodernamento S.S. 275 (Tratta Maglie-Santa Maria Di Leuca)

Puglia

287,746

05

67

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Completamento funzionale SS 16 – SS 613 - Variante esterna di Lecce

Puglia

36,223

05

68

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Ammodernamento SS 16 tronco Maglie - Otranto

Puglia

80,188

09

89

SISTEMI FERROVIARI  - Trasversale ferroviaria Taranto - Sibari - Paola - Reggio Calabria - potenziamento e velocizzazione per trasporto merci

Puglia, Basilicata, Calabria

 

09

89

Raddoppio Taranto-Metaponto (Taranto-Sibari-San Lucido)

Puglia, Basilicata, Calabria

792,000

09

104

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Asse Nord-Sud Tirrenico-Adriatico: Lauria – Potenza – Melfi –Candela (collegamento tra A13 e A16)

Basilicata, Campania, Molise, Puglia

 

09

105

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Collegamento Salerno-Potenza-Bari - Tratta Potenza-bivio Vaglio SS 407 Basentana - innesto 96 e SS 99

Basilicata, Puglia

 

09

106

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Collegamento mediano Murgia-Pollino: Gioia del Colle-Matera-Lauria

Basilicata, Puglia

 

09

107

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Corridoio Jonico “Taranto-Sibari-Reggio Calabria”

Basilicata, Calabria, Puglia

 

09

107

S.S. 7-S.S. 7 ter itinerario Bradanico Salentino-adeguamento alla sezione ex tipo III CNR

Puglia

209,938

09

108

SISTEMI FERROVIARI - Corridoio ferroviario Bari-Foggia-Caserta-Roma

Puglia, Campania

550,000

 


PUGLIA

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

10

112

Programma Grandi Stazioni

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

112

Appalto Lotto Sud - Adeguamento funzionale e infrastrutture complementari alle stazioni di Napoli Centrale, Palermo Centrale e Bari Centrale

Campania, Puglia, Sicilia

 

10

112

Sistema di videosorveglianza

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

140

Bari tangenziale - SS 16 - Variante alla SS 16 dall'intersezione con la tangenziale di Bari (prog.va Km 805 circa) a Mola di Bari (prog.va Km 822 circa)

Puglia

243,000

10

141

Bari nodo ferroviario e metropolitana

Puglia

674,715

10

142

Nodi, sistemi urbani e metropolitani di Bari e di Cagliari

Puglia

 

10

142

Ferrovie sud-est nell'area di Bari - interventi di automazione dei passaggi a livello

Puglia

20,982

10

142

Ferrovie sud-est nell'area di Bari - eliminazione dell’inquinamento acustico lungo le linee

Puglia

30,000

10

142

Ferrovie sud-est nell'area di Bari - impianti di segnalamento e sicurezza

Puglia

44,000

12

158

Piastra portuale di Taranto

Puglia

156,149

13

176

Allacci plurimodali sistema interportuale area brindisina: realizzazione opere ferroviarie e stradali per il raccordo dell'area Distripark alla rete esistente (Anas, RFI, Sisri), realizzazione della piattaforma intermodale, viabilità secondaria

Puglia

88,975

15

226

PUG - Acquedotto potabile del Sinni I, II e III Lotto

Puglia

76,700

15

227

PUG - Lavori di costruzione dell’impianto di potabilizzazione delle acque derivate dall’invaso di Conza della Campania e del serbatoio di testata dell’acquedotto dell’Ofanto

Puglia

52,616

15

228

PUG - Potenziamento della capacità di trasporto dell'Acquedotto del Sinni

Puglia

73,000

15

229

PUG - Opere di adduzione Abruzzo - Puglia da Fiumi Pescara, Sangro e Vomano

Puglia

 

15

230

PUG - Adduzione dall'invaso di Ponte Liscione fino a Occhito: vettoriamento idrico del Bacino del Biferno a valle della diga di Ponte Liscione, al bacino del Fortore nell'invaso di Occhito

Puglia

214,000

15

231

PUG -  Completamento del riordino ed ammodernamento degli impianti irrigui ricadenti nel comprensorio dx Ofanto e dx Rendina in agro di Lavello

Puglia

20,000

15

232

PUG - Traversa volano sul fiume Ofanto in località Monteverde (Avellino)

Puglia

24,300

15

233

PUG - Accumulo di risorsa idrica per 16 M.mc a servizio del comprensorio irriguo in sinistra Ofanto

Puglia

103,000

16

262

Completamento rete interregionale - Metanodotto Bernalda - Palagiano

Puglia

 

16

268

Terminali di rigassificazione - Taranto

Puglia

 

16

269

Nuovo Terminale di importazione di gas naturale liquefatto (GNL) nel porto di Brindisi

Puglia

 

16

277

Programma pilota di impianti di termovalorizzazione

Puglia

 

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

 

3,255

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

 

7,955

 

 

 

TOTALE PUGLIA

8.676,578

 


BASILICATA

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

04

33

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Salerno - Reggio Calabria - Palermo - Catania

Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia

 

04

33

Battipaglia-Paola-Reggio Calabria adeguamento tecnologico e infrastrutturale (velocizzazione)

Basilicata, Campania, Calabria

 

04

33

Linea AV/AC Battipaglia-Reggio Calabria

Basilicata, Campania, Calabria

 

04

47

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Asse autostradale Salerno-Reggio Calabria **

Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia

 

04

47

Collegamento SS 585 Fondo Valle del Noce - A3 SA-RC 2° lotto

Basilicata

208,000

04

47

Autostrada Salerno - Reggio Calabria

Campania, Basilicata, Calabria

 

05

62

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Bari-Matera strada (SS 96-SS 99)

Puglia, Basilicata

 

05

62

SS 96 Barese: Tronco Altamura-Matera 3° lotto dal km. 10+150 della S.S. 99 all'innesto con la S.S. 7

Basilicata

30,000

09

89

SISTEMI FERROVIARI  - Trasversale ferroviaria Taranto - Sibari - Paola - Reggio Calabria - potenziamento e velocizzazione per trasporto merci

Puglia, Basilicata, Calabria

 

09

104

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Asse Nord-Sud Tirrenico-Adriatico: Lauria – Potenza – Melfi –Candela (collegamento tra A13 e A16)

Basilicata, Campania, Molise, Puglia

 

09

104

Itinerario Lauria-Candela. Collegamento nord sud "Tirreno-Adriatico" (A3-A16)

Basilicata, Puglia

4.492,931

09

105

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Collegamento Salerno-Potenza-Bari - Tratta Potenza-bivio Vaglio SS 407 Basentana - innesto 96 e SS 99

Basilicata, Puglia

595,000

09

106

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Collegamento mediano Murgia-Pollino: Gioia del Colle-Matera-Lauria

Basilicata, Puglia

1.315,000

09

107

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Corridoio Jonico “Taranto-Sibari-Reggio Calabria”

Basilicata, Calabria, Puglia

 

09

107

SS 106 Jonica

Calabria,Basilicata

 

15

211

BAS - Completamento Schema idrico Basento-Bradano - Attrezzamento settore G

Basilicata

85,700

15

212

BAS - Ristrutturazione dell'Adduttore idraulico "S. Giuliano" - Ginosa (progetto BAS 3)

Basilicata

56,847

15

213

BAS - Schema idrico Basento - Bradano tronco di Acerenza - Distribuzione 3° lotto

Basilicata

101,770

15

214

BAS - Utilizzazione afflussi del Cogliandrino

Basilicata

213,000

15

215

BAS - Riuso delle acque basse jonico - lucane

Basilicata

48,000

15

216

BAS - Adduttore del Sinni: ristrutturazione e telecontrollo

Basilicata

18,317

15

217

BAS - Completamento schema idrico Basento - Bradano - Attrezzamento irriguo settori A e T

Basilicata

65,000

15

218

BAS - Adduttore Camastra Val Basento

Basilicata

50,000

15

219

BAS - Completamento dello schema irriguo delle aree del Medio Agri - 1° lotto funzionale

Basilicata

10,000

15

220

BAS - Conturizzazione completa utenze civili, industriali ed agricole e misurazione acqua fornita

Basilicata

45,300

15

221

BAS - Razionalizzazione, ottimizzazione e completamento impianti irrigui con recupero efficienza e risparmio idrico

Basilicata

1,000

15

222

BAS - Acquedotto Basento Camastra, integrazione condotte maestre

Basilicata

37,700

15

223

BAS - Opere per l’integrazione delle condotte maestre, delle diramazioni, dei serbatoi e del completamento delle reti di distribuzione di alcuni abitati della Valle dell’Agri

Basilicata

25,275

15

224

BAS - Acquedotto del Frida, Sinni e Pertusillo: completamento impianto di potabilizzazione di Montalbano Jonico

Basilicata

29,843

15

225

BAS - Opere di captazione e protezione di sorgenti nel territorio di Lauria e costruzione delle relative opere acquedottistiche nelle Valli del Noce e del Sinni

Basilicata

21,566

16

274

Giacimenti di idrocarburi - Insediamento produttivo di Tempa Rossa

Basilicata

877,000

17

280

Elettrodotto a 380 kv Matera-Santa Sofia variante nei comuni di Rampolla, Melfi, Rionero in Vulture (Potenza)

Basilicata

19,000

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

 

7,577

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

 

12,309

 

 

 

TOTALE BASILICATA

8.366,135

 


CALABRIA

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

04

33

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Salerno - Reggio Calabria - Palermo - Catania

Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia

 

04

33

Battipaglia-Paola-Reggio Calabria adeguamento tecnologico e infrastrutturale (velocizzazione)

Basilicata, Campania, Calabria

230,000

04

33

Battipaglia-Paola-Reggio Calabria adeguamento tecnologico e infrastrutturale (velocizzazione)

Basilicata, Campania, Calabria

 

04

33

Linea AV/AC Battipaglia-Reggio Calabria

Basilicata, Campania, Calabria

18.730,000

04

47

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Asse autostradale Salerno-Reggio Calabria **

Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia

 

04

47

Autostrada Salerno - Reggio Calabria

Calabria, Campania, Basilicata

10.269,680

08

84

Ponte sullo Stretto di Messina

Sicilia, Calabria

 

08

86

Opere connesse al Ponte sponda calabra - Variante alla linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria in località "Cannitello"

Calabria

26,000

09

89

SISTEMI FERROVIARI  - Trasversale ferroviaria Taranto - Sibari - Paola - Reggio Calabria - potenziamento e velocizzazione per trasporto merci

Puglia, Basilicata, Calabria

 

09

89

Raddoppio Taranto-Metaponto (Taranto-Sibari-San Lucido)

Puglia, Basilicata, Calabria

 

09

89

Potenziamento Infrastrutturale Gioia Tauro - Taranto con velocizzazione della tratta Sibari - Cosenza (velocizzazione tratta Sibari Reggio Calabria)

Calabria

42,870

09

107

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Corridoio Jonico “Taranto-Sibari-Reggio Calabria”

Basilicata, Calabria, Puglia

 

09

107

SS 106 Jonica

Calabria,Basilicata

16.466,898

10

144

Interventi mirati alla sistemazione dei nodi urbani di Villa San Giovanni e Messina collegati alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina

Sicilia, Calabria

 

13

170

Hub interportuale di Gioia Tauro - Completamento allacci plurimodali

Calabria

131,682

15

234

CAL - Messa in sicurezza dei lavori eseguiti sulla diga dell'Esaro

Calabria

55,780

15

235

CAL - Costruzione della diga sul fiume Esaro e collegamento con l'acquedotto dell'Abatemarco

Calabria

82,633

15

236

CAL - Galleria di derivazione e opera di presa della diga sul torrente Menta

Calabria

10,846

15

237

CAL -  Schema idrico sulla diga del torrente Menta

Calabria

100,866

15

238

CAL - Completamento dello schema idrico sulla diga sul fiume Metrano

Calabria

87,800

16

256

Variante sul metanodotto di importazione dall'Algeria - Variante tr. 9 S. Vincenzo C. - Tarsia

Calabria

 

17

288

Linea 380 kV Rizziconi (RC) -Laino (CS): farà aumentare l'affidabilità della rete di trasmissione in Calabria e gli scambi Sicilia-Continente

Calabria

 

17

297

Stazione di trasformazione 380/150 kV di Feroleto (CZ)

Calabria

 

17

299

Raccordi alla stazione di trasformazione 380/220/l50 Kv di Laino (CS)

Calabria

 

17

302

Collegamento Sicilia-Calabria Nuovo elettrodotto a 380 kv  Sorgente Rizziconi

Sicilia, Calabria

 

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

 

35,135

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

 

49,177

22

343

Nuovo istituto penitenziario di Reggio Calabria in località Arghillà

Calabria

52,000

 

 

 

TOTALE CALABRIA

46.371,366

 

 

 


SICILIA

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

04

33

SISTEMI FERROVIARI - Asse ferroviario Salerno - Reggio Calabria - Palermo - Catania

Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia

 

04

33

Prolungamento della AV/AC a sud - Nuovo collegamento Palermo-Catania (Castelbuono-Catania)

Sicilia

4.000,000

04

33

Completamento raddoppio Palermo-Messina

Sicilia

4.925,000

04

33

Completamento raddoppio Messina-Catania: potenziamento della linea ferroviaria Giampilieri-Fiumefreddo

Sicilia

1.970,000

04

33

Raddoppio Catania-Siracusa

Sicilia

2.050,000

04

33

Velocizzazione linea Palermo-Agrigento

Sicilia

164,000

04

33

Velocizzazione linea Siracusa-Ragusa-Gela

Sicilia

183,000

04

33

Velocizzazione linea Palermo-Trapani

Sicilia

432,000

04

33

Velocizzazione linea Catania-Siracusa

Sicilia

81,000

04

48

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Autostrada Messina - Palermo: completamento

Sicilia

1.032,680

04

49

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Asse autostradale Messina-Siracusa-Gela

Sicilia

2.383,054

04

50

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Itinerario nord-sud adeguamento tracciato S. Stefano di Camastra - Gela

Sicilia

816,220

04

51

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI - Itinerario Agrigento-Caltanissetta - A19: adeguamento a quattro corsie della ss 640 di Porto Empedocle

Sicilia

1.489,560

04

52

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - SS Licodia Eubea-A/19 Palermo-Catania

Sicilia

387,000

04

53

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Itinerario Ragusa – Catania: ammodernamento a quattro corsie della SS 514 “di Chiaramonte” e della SS 194 “Ragusana” dallo svincolo con la SS 115 allo svincolo con la SS 114

Sicilia

815,375

04

54

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Asse Gela-Agrigento-Trapani

Sicilia

1.880,593

04

55

SISTEMI STRADALI E AUTOSTRADALI  - Asse Palermo-Agrigento

Sicilia

1.718,411

08

84

Ponte sullo Stretto di Messina

Sicilia, Calabria

6.350,000

08

85

Opere connesse al Ponte sponda siciliana - Stazione di Messina 

Sicilia

286,000

10

112

Programma Grandi Stazioni

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

112

Appalto Lotto Sud - Adeguamento funzionale e infrastrutture complementari alle stazioni di Napoli Centrale, Palermo Centrale e Bari Centrale

Campania, Puglia, Sicilia

 

10

112

Sistema di videosorveglianza

Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia

 

10

143

Messina metropolitana - Interventi a sostegno della mobilità urbana

Sicilia

95,600

10

144

Interventi mirati alla sistemazione dei nodi urbani di Villa San Giovanni e Messina collegati alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina

Sicilia, Calabria

600,000

10

145

Sistema integrato di trasporto del nodo di Catania

Sicilia

1.550,750

10

146

Nodi, sistemi urbani e metropolitani di Palermo e Catania

Sicilia

1.171,356

12

162

Piastra portuale di Catania

Sicilia

 

12

163

Piastra portuale di Palermo: realizzazione strada di collegamento del porto con la circonvallazione

Sicilia

55,260

12

164

Piastra portuale di Messina: collegamento viario stabile tra il sistema autostradale e il porto (c.d. via del Mare)

Sicilia

 

12

165

Piastra portuale di Trapani

Sicilia

 

13

177

Interporto di Catania

Sicilia

113,620

 

 


SICILIA

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

13

178

Interporto di Termini Imerese

Sicilia

89,863

14

186

Completamento impianto aeroportuale di Catania

Sicilia

 

14

187

Hub aeroportuali Palermo Aeroporto

Sicilia

1.085,000

15

239

SIC - Lavori di rifacimento dell’acquedotto Favara di Burgio

Sicilia

52,330

15

240

SIC - Lavori di rifacimento dell’acquedotto Gela Aragona

Sicilia

67,150

15

241

SIC - Acquedotto Montescuro Ovest

Sicilia

86,200

15

242

SIC - Potabilizzazione invaso Garcia

Sicilia

5,170

15

243

SIC - Completamento invaso Blufi

Sicilia

98,680

15

244

SIC - Risanamento diga Ancipa e infrastrutture connesse

Sicilia

25,000

15

245

SIC - Potenziamento acquedotti siciliani Centro-Orientale

Sicilia

67,000

16

259

Metanodotto importazione Libia - tratto offshore entro 12 miglia, e tratto Gela - Enna

Sicilia

 

16

263

Collegamento di un giacimento alla Rete Nazionale Gasdotti - Metanodotto Gagliano - Sparacollo

Sicilia

 

17

300

Raccordi 150 kV alla stazione di trasformazione 380/150 kV di Paternò(5) (CT)

Sicilia

 

17

302

Collegamento Sicilia-Calabria Nuovo elettrodotto a 380 kv  Sorgente Rizziconi

Sicilia, Calabria

 

20

331

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 1° programma stralcio

Sicilia

28,961

20

332

PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI - 2° programma stralcio

Sicilia

50,285

 

 

 

TOTALE SICILIA

36.206,118

 

 


SARDEGNA

 

Codice Del. 121/01

N° opera

DESCRIZIONE

Luogo lavori

COSTI  30 Apr. 10 Stima

11

153

PIASTRA LOGISTICA EURO MEDITERRANEA DELLA SARDEGNA - Corridoi stradali

Sardegna

1.942,528

11

154

PIASTRA LOGISTICA EURO MEDITERRANEA DELLA SARDEGNA - Hub portuali e interportuali - Sistema di piattaforme per lo sviluppo organico della rete di Autostrade del mare

Sardegna

1.743,774

11

155

PIASTRA LOGISTICA EURO MEDITERRANEA DELLA SARDEGNA - SS 597/199 Sassari - Olbia - Richieste Aggiuntive Regioni (DPEF 2010-2013- “Scheda Regioni “Intese Generali quadro” e gli aggiornamenti –Sardegna)

 

632,000

15

246

SAR - Collegamento Corsica Sardegna e interconnessione tra i bacini idrici per il trasferimento di risorse idriche-Collegamento Liscia - Coghinas

Sardegna

 

15

247

SAR - Collegamento Corsica Sardegna e interconnessione tra i bacini idrici per il trasferimento di risorse idriche-Collegamento Liscia

Sardegna

 

15

248

SAR - Interconnessione dei sistemi idrici Tirso e Flumendosa-Campidano e migliore utilizzazione dei bacini vallivi Tirso-Fluminimannu di Pabillonis-Mogoro 1°, 2° e 3° lotto

Sardegna

73,790

15

249

SAR - Interconnessione tra i bacini idrici per il trasferimento di risorse idriche. Collegamento Monte Lerno - Tirso

Sardegna

 

15

250

SAR - Interconnessione tra i bacini idrici per il trasferimento di risorse idriche. Collegamento Coghinas - Monte Lerno

Sardegna

 

15

251

SAR - Utilizzazione irrigua e potabile dei rii Monti Nieddu, Is Canargius e bacini minori - Lavori di completamento

Sardegna

100,220

15

252

SAR - Schema idrico Sardegna Sud - Orientale. Serbatoio sul basso Flumendosa a Monte Perdosu

Sardegna

120,000

15

253

SAR - Schema idrico Sardegna Sud-Orientale (sistema Basso Flumendosa-Picocca) – Opere di approvvigionamento idropotabile - Scheda n. 39 PRGA – Secondo e terzo  lotto

Sardegna

80,196

15

254

SAR - Utilizzazione dei deflussi del Flumineddu - Collegamento Flumineddu-Tirso - Schema idrico Flumineddu per l'alimentazione della Marmilla

Sardegna

0,160

17

281

Nuovo collegamento sottomarino a 500 kv in corrente continua SAPEI (Sardegna-Penisola Italiana)

Sardegna, Lazio

750,000

17

301

Raccordi 220 kV alla stazione di trasformazione 220/150 kV di Villasor (CA)

Sardegna

 

22

336

Nuovo istituto penitenziario di Cagliari nel Comune di Uta

Sardegna

86,132

22

337

Nuovo istituto penitenziario di Sassari in località Bancali

Sardegna

85,966

22

338

Nuovo istituto penitenziario di Tempio Pausania località Nuchis

Sardegna

57,203

22

339

Nuovo istituto penitenziario di Oristano

Sardegna

48,664

 

 

 

TOTALE SARDEGNA

5.720,633

 

 


CAPITOLO QUARTO
le regioni in sintesi

La finalità di questo capitolo è evidenziare il “peso” che ogni regione riveste all’interno del panorama nazionale.

 

In questa parte del Rapporto si mettono infatti in relazione, in modo sintetico, le caratteristiche “anagrafiche” di ogni regione, ovvero superficie territoriale, popolazione residente e relativa densità, con i principali indicatori economici e infrastrutturali precedentemente analizzati in una logica comparativa ed evolutiva.

 

Per ogni regione è stata realizzata una scheda nella quale sono inserite le informazioni di sintesi relative al PIL pro capite, agli investimenti pubblici e privati, alla spesa pubblica in conto capitale e per investimenti, distinti tra viabilità e trasporti.

 

Una sezione è dedicata al mercato dei lavori pubblici, messo in relazione al valore del “Programma per le Infrastrutture Strategiche” di interesse di ciascuna regione. Nella scheda sono riassunti i dati emersi dal monitoraggio sullo stato di attuazione del “programma” fino al 30 aprile 2010 relativamente ai costi previsti per la realizzazione delle opere di interesse di ciascuna regione, sia complessivamente che per le sole opere con Delibera CIPE. Il dato riguarda sia il valore assoluto che il rapporto tra popolazione residente e costo. Completa questa sezione il valore delle risorse per ogni regione inserite nella Legge Obiettivo.

 

Ogni scheda riporta, nella maggior parte dei casi, la quota percentuale che la regione rappresenta rispetto al totale nazionale. Per i restanti casi si è fatto invece ricorso al numero indice o a valori pro capite.

 

Il quadro di sintesi è completato da una colonna nella quale è riportata, per ogni tipologia di informazione e per ogni indicatore, la posizione occupata dalla regione nella classifica relativa, da 1 a 20.

 

L’ordine in cui vengono presentate le regioni è quello geografico, procedendo da Nord a Sud e da Ovest ad Est.

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCHEDE INDICATORI REGIONALI

 

 

 

 


Scheda indicatori regionali REGIONE PIEMONTE

 

 

 

 

 

 

Italia

Piemonte

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

8,4

2

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

7,4

6

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

174,5

9

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

 

109,4

8

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

 

107,9

7

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

6,3

7

Investimenti

100,0

6,8

7

Investimenti viabilità

100,0

6,1

8

Investimenti altri trasporti

100,0

9,3

3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

8,9

3

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

11,7

2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

38,2

10

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

74,6

3

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

93,4

9

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

47,8

11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

8,6

4

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

6,5

7

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

6.978

9

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

1.913

9

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,7

13

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Comprese, tra le altre, le seguenti opere: Rete ferroviaria "Potenziamento ed elettrificazione Aosta-Chivasso" (coinvolge anche la Valle d'Aosta); Valico ferroviario del Sempione e "Tratta AV/AC Milano-Torino" (coinvolgono anche la Lombardia); Rete stradale "Tronco 2 - Novara - Milano compresa variante di Bernate Ticino" (coinvolge anche la Lombardia)

 

 


Scheda indicatori regionali REGIONE VALLE D’AOSTA

 

 

 

 

 

 

Italia

Valle D.A.

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

1,1

20

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,2

20

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

38,9

20

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

128,8

1

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

149,8

2

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

0,6

20

Investimenti totali

100,0

0,7

19

Investimenti viabilità

100,0

0,7

20

Investimenti altri trasporti

100,0

0,7

18

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

0,8

19

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

0,2

18

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

60,4

3

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

24,8

19

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

131,4

1

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

ND

ND

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,3

20

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,0

20

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

7.449

7

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

0

20

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,0

20

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 


Scheda indicatori regionali REGIONE LOMBARDIA

 

 

 

 

 

 

Italia

Lombardia

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

7,9

4

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

16,2

1

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

408,3

2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

128,0

2

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

125,7

3

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

13,1

2

Investimenti totali

100,0

14,7

1

Investimenti viabilità

100,0

12,7

1

Investimenti altri trasporti

100,0

15,4

1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

10,8

2

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

4,9

6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

15,1

20

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

70,0

5

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

115,0

3

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

60,3

8

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

11,0

2

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

18,3

1

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

4.032

14

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

2.456

7

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

17,1

2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Comprese, tra le altre, le seguenti opere: Rete ferroviaria "Tratta AV/AC Milano-Verona" (coinvolge anche il Veneto) e "Tratta AV/AC Milano-Bologna" (coinvolge anche l'Emilia Romagna)


Scheda indicatori regionali REGIONE LIGURIA

 

 

 

 

 

 

Italia

Liguria

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

1,8

18

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

2,7

12

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

298,0

4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

103,6

10

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

89,9

14

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

3,1

13

Investimenti totali

100,0

3,1

13

Investimenti viabilità

100,0

2,8

14

Investimenti altri trasporti

100,0

4,6

9

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

1,6

16

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

0,4

17

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

29,4

14

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

92,2

1

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

123,1

2

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

65,0

7

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

5,9

7

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

6,5

6

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

13.037

4

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

5.298

4

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

4,8

7

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Comprese, tra le altre, le seguenti opere: Rete stradale "Nuovo tratto autostradale Albenga-Predosa " (coinvolge anche il Piemonte); Rete ferroviaria “Terzo valico dei Giovi - tratta AV/AC Milano-Genova" (coinvolge anche il Piemonte)


Scheda indicatori regionali REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE

 

 

 

 

 

 

Italia

Trentino A.A.

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

4,5

11

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

1,7

16

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

74,9

16

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

124,3

3

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

165,7

1

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

3,6

11

Investimenti totali

100,0

4,8

9

Investimenti viabilità

100,0

6,5

6

Investimenti altri trasporti

100,0

2,1

14

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

2,7

12

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

1,7

13

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

45,8

8

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

26,6

18

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

111,9

4

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

78,3

5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

1,7

16

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

4,6

11

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

5.965

12

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

5.965

3

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,5

15

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Compresa, tra le altre, la seguente opera: Rete ferroviaria “Quadruplicamento Fortezza-Verona" (coinvolge anche il Veneto)


Scheda indicatori regionali REGIONE VENETO

 

 

 

 

 

 

Italia

Veneto

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

6,1

8

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

8,1

5

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

265,6

5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

115,8

6

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

122,2

4

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

6,5

6

Investimenti totali

100,0

7,9

4

Investimenti viabilità

100,0

9,4

3

Investimenti altri trasporti

100,0

8,9

5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

7,4

6

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

7,0

5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

22,8

17

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

64,4

6

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

93,8

7

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

39,2

15

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

8,3

5

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

11,8

2

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

6.119

11

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

3.174

5

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

17,2

1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Comprese, tra le altre, le seguenti opere: Rete stradale "Ampliamentro autostrada A4 da Quarto d’Altino a Villesse" (coinvolge anche il Friuli Venezia Giulia); Rete ferroviaria “Tratta AV/AC Venezia-Ronchi sud" (coinvolge anche il Friuli Venezia Giulia)


Scheda indicatori regionali REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

 

 

 

 

 

 

Italia

Friuli V.G.

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

2,6

17

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

2,1

15

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

156,7

12

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

112,0

7

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

117,7

6

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

2,8

14

Investimenti totali

100,0

2,8

14

Investimenti viabilità

100,0

3,3

12

Investimenti altri trasporti

100,0

2,0

15

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

2,9

10

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

0,5

14

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

29,2

15

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

59,3

9

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

93,7

8

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

81,0

4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

2,8

11

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

1,3

13

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

8.231

5

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

1.371

12

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,3

18

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Comprese, tra le altre, le seguenti opere: Rete stradale "Completamento della A27 Alemagna e il collegamento con la A23 "; Ampliamentro autostrada A4 da Quarto d’Altino a Villesse (entrambe le opere coinvolgono anche il Veneto)

 


Scheda indicatori regionali REGIONE EMILIA ROMAGNA

 

 

 

 

 

 

Italia

E. Romagna

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

7,3

6

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

7,2

7

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

196,1

7

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

123,0

4

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

119,9

5

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

7,1

5

Investimenti totali

100,0

8,1

3

Investimenti viabilità

100,0

7,9

4

Investimenti altri trasporti

100,0

6,8

7

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

6,0

7

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

8,7

3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

30,6

13

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

58,0

10

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

82,5

13

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

56,5

9

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

6,6

6

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

5,2

8

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

5.456

13

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

1.570

10

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

4,2

8

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Comprese, tra le altre, le seguenti opere: Rete stradale "Raccordo autostradale della Cisa A15 – Autostrada del Brennero A22 Fontevivo (Pr) – Nogarole Rocca (Vr)" (coinvolge anche la Lombardia e il Veneto); Nuova tratta Modena-Lucca( coinvolge la Toscana); Rete ferroviaria: Adeguamenti sagoma C per traffico intermodale galleria Cattolica e Castellarano (coinvolge anche le Marche); Potenziamento tecnologico Bologna-Bari (conivolge anche Marche, Abruzzo, Molise e Puglia); tratta AV Bologna-Firenze, Raddoppio Pontremolese: completamento e (conivolgono anche la Toscana); Asse ferroviario Bologna-Verona-Brennero (coinvolge anche Veneto e Lombardia); Riqualificazione linea regionale Parma-Suzzara-Poggio Rusco (coinvolge anche la Lombardia)


Scheda indicatori regionali REGIONE TOSCANA

 

 

 

 

 

 

Italia

Toscana

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

7,6

5

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

6,2

9

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

161,3

11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

109,4

9

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

100,1

9

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

5,6

8

Investimenti totali

100,0

6,1

8

Investimenti viabilità

100,0

5,7

9

Investimenti altri trasporti

100,0

9,2

4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

3,4

9

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

2,5

8

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

38,0

11

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

63,1

7

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

86,1

11

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

48,1

10

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

4,2

10

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

3,2

12

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

4.025

15

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

1.136

14

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

1,9

10

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Comprese, tra le altre, le seguenti opere: Rete stradale "Asse autostradale Cecina-Civitavecchia" (coinvolge anche il Lazio), "Asse autostradale Variante di Valico Bologna-Firenze" (coinvolge anche l'Emilia Romagna), "Asse viario Fano-Grosseto" (coinvolge anche Umbria e Marche)


Scheda indicatori regionali REGIONE UMBRIA

 

 

 

 

 

 

Italia

Umbria

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

2,8

16

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

1,5

17

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

105,7

15

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

93,0

12

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

96,2

11

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

1,9

17

Investimenti totali

100,0

1,6

17

Investimenti viabilità

100,0

2,2

17

Investimenti altri trasporti

100,0

2,3

12

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

1,0

18

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

0,5

15

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

57,5

4

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

43,5

14

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

69,8

19

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

65,5

6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

2,1

15

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

5,1

9

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

8.212

6

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

7.476

1

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

8,3

6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Comprese, tra le altre, le seguenti opere: Rete stradale "Quadrilatero Marche Umbria" (coinvolge anche le Marche); Rete ferroviaria “Raddoppio della tratta ferroviaria Foligno-Fabriano" (coinvolge anche le Marche)


Scheda indicatori regionali REGIONE MARCHE

 

 

 

 

 

 

Italia

Marche

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

3,2

15

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

2,6

13

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

161,9

10

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

101,3

11

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

98,3

10

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

2,2

15

Investimenti totali

100,0

2,4

15

Investimenti viabilità

100,0

2,5

15

Investimenti altri trasporti

100,0

2,2

13

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

2,7

11

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

2,4

9

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

41,6

9

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

39,8

16

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

75,3

18

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

25,1

18

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,6

19

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,6

17

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

1.393

20

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

473

17

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,1

19

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Compresa, tra le altre, la seguente opera: Rete ferroviaria “Potenziamento infrastrutturale Orte - Falconara" (coinvolge anche l'Umbria)


Scheda indicatori regionali REGIONE LAZIO

 

 

 

 

 

 

Italia

Lazio

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

5,7%

9

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

9,4%

3

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

327,0

3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

116,4

5

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

103,1

8

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

16,9%

1

Investimenti totali

100,0

12,1%

2

Investimenti viabilità

100,0

6,9%

5

Investimenti altri trasporti

100,0

14,5%

2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

17,3%

1

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

40,7%

1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

16,1

19

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

72,6

4

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

98,8

6

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

39,2

14

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

5,4%

8

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

6,7%

5

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

3.441

16

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

1.548

11

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

10,6%

4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Compresa, tra le altre, la seguente opera: Rete stradale "Prolungamento dorsale appenninica Sora-Atina-Isernia: tratta Atina-Colli al Volturno" (coinvolge anche il Molise)


Scheda indicatori regionali REGIONE ABRUZZO

 

 

 

 

 

 

Italia

Abruzzo

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

3,6

13

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

2,2

14

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

123,6

14

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

83,6

13

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

92,4

13

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

2,1

16

Investimenti totali

100,0

2,0

16

Investimenti viabilità

100,0

2,4

16

Investimenti altri trasporti

100,0

1,7

17

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

2,4

15

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

0,4

16

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

55,8

5

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

47,4

13

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

87,5

10

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

38,5

16

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

2,3

14

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,4

18

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

6.206

10

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

437

18

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,6

14

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Comprese, tra le altre, le seguenti opere: Rete stradale "Teramo-Giulianova-S. Benedetto del Tronto" (coinvolge anche le Marche); Rete ferroviaria "Linea ferroviaria Pescara-Roma - Potenziamento" (coinvolge anche il Lazio)


Scheda indicatori regionali REGIONE MOLISE

 

 

 

 

 

 

Italia

Molise

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

1,5

19

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,5

19

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

72,3

17

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

77,4

15

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

88,6

15

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

0,7

19

Investimenti totali

100,0

0,6

20

Investimenti viabilità

100,0

1,3

19

Investimenti altri trasporti

100,0

0,6

19

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

0,5

20

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

0,1

20

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

95,8

2

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

60,8

8

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

82,1

14

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

90,9

1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

1,6

17

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,1

19

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

18.018

2

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

611

16

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,5

16

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Comprese, tra le altre, le seguenti opere: Altre opere: ABR - ABR02/2 - Diga di Ponte Chiauci sul fiume Trigno - Opere di completamento (coinvolge anche l'Abruzzo); Rete Ferroviaria: Raddoppio Pescara-Bari (coinvolge anche Abruzzo e Puglia); Rete stradale: Prolungamento dorsale appenninica Sora-Atina-Isernia: tratta Atina-Colli al Volturno (coinvolge anche il Lazio)


Scheda indicatori regionali REGIONE CAMPANIA

 

 

 

 

 

 

Italia

Campania

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

4,5

12

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

9,7

2

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

427,7

1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

64,5

20

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

68,6

18

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

7,7

3

Investimenti totali

100,0

6,9

6

Investimenti viabilità

100,0

6,1

7

Investimenti altri trasporti

100,0

7,5

6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

8,6

4

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

8,4

4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

16,5

18

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

81,5

2

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

79,5

15

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

9,5

19

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

5,2

9

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

5,1

10

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

3.225

18

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

1.142

13

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

4,0

9

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 


Scheda indicatori regionali REGIONE PUGLIA

 

 

 

 

 

 

Italia

Puglia

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

6,4

7

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

6,8

8

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

210,7

6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

66,9

17

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

67,2

20

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

4,3

9

Investimenti totali

100,0

3,7

10

Investimenti viabilità

100,0

2,9

13

Investimenti altri trasporti

100,0

2,6

11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

5,3

8

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

1,8

12

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

23,6

16

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

42,4

15

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

60,2

20

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

87,2

2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

2,4

12

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,7

16

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

2.127

19

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

216

19

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

0,4

17

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Comprese, tra le altre, le seguenti opere: Rete ferroviaria “Raddoppio Taranto-Metaponto (Taranto-Sibari-San Lucido) - Velocizzazione/Potenziamento Taranto - Metaponto" (coinvolge anche la Calabria) e Nuovo asse ferroviario Napoli-Bari (coivolge anche la Campania)


Scheda indicatori regionali REGIONE BASILICATA

 

 

 

 

 

 

Italia

Basilicata

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

3,3

14

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

1,0

18

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

59,1

19

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

72,5

16

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

88,3

16

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

1,4

18

Investimenti totali

100,0

1,4

18

Investimenti viabilità

100,0

2,1

18

Investimenti altri trasporti

100,0

0,6

20

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

1,3

17

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

0,2

19

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

100,2

1

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

36,2

17

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

103,6

5

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

26,7

17

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

2,3

13

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

1,0

15

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

14.165

3

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

2.305

8

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

1,8

11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Comprese, tra le altre, le seguenti opere: Rete stradale "Itinerario Lauria-Candela. Collegamento nord sud "Tirreno-Adriatico" (A3-A16) ", Collegamento mediano Murgia-Pollino: Gioia del Colle-Matera-Lauria, Adeguamento delle sedi esistenti e tratti di nuova realizzazione nel tratto: da Svincolo SS 96bis a Altamura  - (tutte opere che coinvolgono anche la Puglia)


Scheda indicatori regionali REGIONE CALABRIA

 

 

 

 

 

 

Italia

Calabria

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

5,0

10

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

3,3

10

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

133,2

13

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

65,0

19

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

72,3

17

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

3,7

10

Investimenti totali

100,0

3,6

12

Investimenti viabilità

100,0

9,8

2

Investimenti altri trasporti

100,0

2,7

10

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

2,7

13

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

2,0

11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

48,6

7

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

56,4

11

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

84,3

12

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

42,9

13

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

12,9

1

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

9,6

4

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

23.085

1

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

6.276

2

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

15,6

3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Comprese, tra le altre, le seguenti opere: Rete stradale "Autostrada Salerno - Reggio Calabria" (coinvolge anche Campania e Basilicata), "SS 106 Jonica" (coinvolge anche la Basilicata);  Rete ferroviaria “Battipaglia-Paola-Reggio Calabria adeguamento tecnologico e infrastrutturale (velocizzazione) e Linea AV/AC Battipaglia-Reggio Calabria (entrambe coinvolgono anche la Basilicata e la Campania)


Scheda indicatori regionali REGIONE SICILIA

 

 

 

 

 

 

Italia

Sicilia

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

8,5

1

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

8,4

4

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

196,0

8

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

66,6

18

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

67,7

19

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

7,1

4

Investimenti totali

100,0

7,2

5

Investimenti viabilità

100,0

4,4

10

Investimenti altri trasporti

100,0

4,7

8

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

7,5

5

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

3,6

7

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

34,0

12

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

53,6

12

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

76,5

17

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

46,7

12

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

10,1

3

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

11,6

3

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

7.187

8

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

3.010

6

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

8,4

5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Comprese, tra le altre, le seguenti opere: Rete stradale "Interventi mirati alla sistemazione dei nodi urbani di Villa San Giovanni e Messina collegati alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina" (coinvolge anche la Calabria); Ponte sullo Stretto "Ponte sullo Stretto di Messina" (opera coinvolge anche la Calabria)


Scheda indicatori regionali REGIONE SARDEGNA

 

 

 

 

 

 

Italia

Sardegna

Posizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori demografico-territoriali

 

 

 

Superficie territoriale (Quota% rispetto a Italia)

100,0

8,0

3

Popolazione residente (2008-Quota% rispetto a Italia)

100,0

2,8

11

Densità popolazione (ab/km2)

199,3

69,4

18

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quadro economico

 

 

 

PIL pro capite (2008- N° indice Italia=100)

100,0

77,9

14

Investimenti fissi lordi (2007- N° indice Italia=100)

100,0

93,9

12

Spesa settore pubblico allargato (2007- Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Spese conto capitale

100,0

3,3

12

Investimenti totali

100,0

3,6

11

Investimenti viabilità

100,0

4,2

11

Investimenti altri trasporti

100,0

1,8

16

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mercato delle opere pubbliche (2009 - Quota% rispetto a Italia)

 

 

 

Importo totale bandi di gara pubblicati

100,0

2,6

14

Importo bandi di gara di PPP pubblicati

100,0

2,2

10

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Indicatori infrastrutturali

 

 

 

Km di strada/10.000 abitanti

29,2

49,3

6

Linee ferroviarie / 1000 Kmq superficie territoriale

55,2

17,8

20

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

90,8

79,1

16

Energia prodotta Gwh/10.000 abitanti

49,7

84,2

3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Programma delle Infrastrutture Strategiche (*)

 

 

 

Costo intero programma al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

1,6

18

Costo opere deliberate al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

1,1

14

Costo intero programma per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

5.964

3.423

17

Costo opere deliberate per abitante  al 30 Aprile 2010 (euro)

2.180

836

15

Risorse Legge Obiettivo al 30 Aprile 2010 (Quota% rispetto a Italia)

100,0

1,7

12

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione CRESME Europa Servizi su dati ISTAT, Cresme Es, CIPE, Ministero Infrastrutture, ANAS Spa, Ferrovie dello Stato Spa, altri soggetti competenti

 

(*) Compresa, tra le altre, la seguente opera: Comparto energetico "Nuovo collegamento sottomarino a 500 kv in corrente continua SAPEI (Sardegna-Penisola Italiana)" (coinvolge anche il Lazio)

 

 

 

 


Appendice statistica alla PARTE PRIMA

 


Tabella A.1. – Caratteristiche territoriali

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Superficie territoriale

(km2)

Aree protette (%)

Superfice boschiva (%)

Popolazione residente (2008)

Densità popolazione (ab/km 2)

Popolazione occupata (IV '08-III '09)

Densità popolazione occupata (occ/km 2)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

25.399,83

6,6%

26,4%

4.432.571

174,5

1.869.824

73,6

Valle D'Aosta

3.263,22

13,2%

23,9%

127.065

38,9

56.505

17,3

Liguria

5.420,24

4,7%

53,2%

1.615.064

298,0

641.261

118,3

Lombardia

23.862,85

5,5%

20,7%

9.742.676

408,3

4.314.496

180,8

Trentino Alto Adige

13.606,87

20,8%

46,4%

1.018.657

74,9

466.181

34,3

Veneto

18.391,22

5,1%

14,8%

4.885.548

265,6

2.127.600

115,7

Friuli Venezia Giulia

7.856,48

6,8%

23,8%

1.230.936

156,7

510.937

65,0

Emilia Romagna

22.123,09

4,0%

18,3%

4.337.979

196,1

1.969.902

89,0

Marche

9.694,06

9,2%

16,5%

1.569.578

161,9

660.022

68,1

Toscana

22.990,18

6,9%

38,7%

3.707.818

161,3

1.571.353

68,3

Umbria

8.456,04

7,5%

31,3%

894.222

105,7

368.569

43,6

Lazio

17.207,68

12,4%

22,2%

5.626.710

327,0

2.239.194

130,1

Campania

13.590,25

23,9%

21,3%

5.812.962

427,7

1.630.185

120,0

Abruzzo

10.795,12

28,1%

21,1%

1.334.675

123,6

497.418

46,1

Molise

4.437,65

1,4%

16,0%

320.795

72,3

112.082

25,3

Puglia

19.365,80

6,6%

6,0%

4.079.702

210,7

1.247.857

64,4

Basilicata

9.994,61

12,0%

19,2%

590.601

59,1

192.315

19,2

Calabria

15.080,55

16,9%

31,9%

2.008.709

133,2

590.890

39,2

Sicilia

25.702,82

10,5%

8,7%

5.037.799

196,0

1.469.672

57,2

Sardegna

24.089,89

3,8%

22,1%

1.671.001

69,4

595.816

24,7

Totale

301.328,45

9,7%

22,8%

60.045.068

199,3

23.132.075

76,8

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat


Tabella A.2. - Popolazione residente al 2008 per grado di montanità dei comuni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Totale

Grado di montanità

 

Distribuzione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Comuni non montani

Parzialmente montani

Comuni montani

 

Comuni non montani

Parzialmente montani

Comuni montani

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

4.432.571

3.550.657

253.880

628.034

 

80%

6%

14%

Valle d'Aosta

127.065

 

 

127.065

 

0%

0%

100%

Liguria

1.615.064

1.032.597

245.085

337.382

 

64%

15%

21%

Lombardia

9.742.676

8.194.973

278.449

1.269.254

 

84%

3%

13%

Trentino-A.A.

1.018.657

 

 

1.018.657

 

0%

0%

100%

Veneto

4.885.548

4.224.007

341.429

320.112

 

86%

7%

7%

Friuli-V.G.

1.230.936

729.685

362.173

139.078

 

59%

29%

11%

Emilia-Romagna

4.337.979

3.359.324

666.759

311.896

 

77%

15%

7%

Marche

1.569.578

1.149.215

137.630

282.733

 

73%

9%

18%

Toscana

3.707.818

2.408.178

852.184

447.456

 

65%

23%

12%

Umbria

894.222

21.339

462.736

410.147

 

2%

52%

46%

Lazio

5.626.710

1.576.583

3.575.704

474.423

 

28%

64%

8%

Campania

5.812.962

4.576.346

727.901

508.715

 

79%

13%

9%

Abruzzo

1.334.675

741.231

269.472

323.972

 

56%

20%

24%

Molise

320.795

75.360

83.056

162.379

 

23%

26%

51%

Puglia

4.079.702

3.228.477

750.159

101.066

 

79%

18%

2%

Basilicata

590.601

179.447

36.006

375.148

 

30%

6%

64%

Calabria

2.008.709

805.040

614.501

589.168

 

40%

31%

29%

Sicilia

5.037.799

3.038.326

1.594.290

405.183

 

60%

32%

8%

Sardegna

1.671.001

792.406

61.830

816.765

 

47%

4%

49%

Totale

60.045.068

39.683.191

11.313.244

9.048.633

 

66%

19%

15%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat

 


Tabella A.3. - Popolazione residente al 2008 per grado di urbanizzazione dei comuni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Totale

Livello di urbanizzazione

 

Livello di urbanizzazione %

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Basso

Medio

Alto

 

Basso

Medio

Alto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

4.432.571

785.297

2.009.078

1.638.196

 

18%

45%

37%

Valle d'Aosta

127.065

127.065

 

 

 

100%

0%

0%

Liguria

1.615.064

113.940

435.087

1.066.037

 

7%

27%

66%

Lombardia

9.742.676

531.313

2.638.942

6.572.421

 

5%

27%

67%

Trentino-Alto Adige

1.018.657

490.661

286.682

241.314

 

48%

28%

24%

Veneto

4.885.548

324.551

2.672.091

1.888.906

 

7%

55%

39%

Friuli-Venezia Giulia

1.230.936

195.574

688.165

347.197

 

16%

56%

28%

Emilia-Romagna

4.337.979

539.089

2.355.539

1.443.351

 

12%

54%

33%

Marche

1.569.578

283.125

904.206

382.247

 

18%

58%

24%

Toscana

3.707.818

762.484

1.787.065

1.158.269

 

21%

48%

31%

Umbria

894.222

346.484

547.738

 

 

39%

61%

0%

Lazio

5.626.710

448.311

1.760.375

3.418.024

 

8%

31%

61%

Campania

5.812.962

455.063

1.046.236

4.311.663

 

8%

18%

74%

Abruzzo

1.334.675

312.820

667.730

354.125

 

23%

50%

27%

Molise

320.795

263.732

5.845

51.218

 

82%

2%

16%

Puglia

4.079.702

369.409

2.626.731

1.083.562

 

9%

64%

27%

Basilicata

590.601

449.629

140.972

 

 

76%

24%

0%

Calabria

2.008.709

681.991

904.049

422.669

 

34%

45%

21%

Sicilia

5.037.799

881.207

2.218.982

1.937.610

 

17%

44%

38%

Sardegna

1.671.001

962.181

421.495

287.325

 

58%

25%

17%

Totale

60.045.068

9.323.926

24.117.008

26.604.134

 

16%

40%

44%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat


Tabella A.4. - Indicatori area ambientale

 

 

 

 

 

 

 

 

Rifiuti urbani inceneriti e CDR (tonnellate 2006)

Impianti di discarica per rifiuti urbani / 1 milione di abitanti (2005)

Impianti trattamento rifiuti urbani / 1 milione di abitanti (2005)

Impianti di discarica per rifiuti speciali / 10mila Km2 (2004)

% raccolta differenziata ('99)

%raccolta differenziata ('05)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

80.886

5,1

16,1

28,0

15,0

37,2

Valle D'Aosta

0

8,1

16,1

137,9

12,3

28,4

Liguria

0

9,3

6,2

27,7

9,5

18,3

Lombardia

1.376.921

0,6

11,2

26,8

33,2

42,5

Trentino Alto Adige

78.978

14,2

13,2

67,6

19,1

44,2

Veneto

164.615

3,6

7,0

48,9

23,9

47,7

Friuli Venezia Giulia

117.467

7,4

14,1

62,4

16,0

30,4

Emilia Romagna

584.689

6,2

11,5

7,7

19,1

31,4

Marche

20.000

10,5

7,8

2,1

7,4

17,6

Toscana

198.483

6,1

12,4

12,6

16,8

30,7

Umbria

23.365

6,9

6,9

5,9

10,1

24,2

Lazio

176.627

1,9

4,9

15,1

3,4

10,4

Campania

0

0,5

3,1

2,9

1,1

10,6

Abruzzo

0

20,7

6,9

8,4

4,3

15,6

Molise

0

43,6

6,2

4,5

2,0

5,2

Puglia

74.477

4,4

3,2

16,0

3,7

8,2

Basilicata

12.983

20,2

11,8

11,0

2,2

5,5

Calabria

0

12,5

7,0

3,3

0,7

8,6

Sicilia

20.517

13,2

2,2

5,8

1,9

5,5

Sardegna

121.728

6,6

7,2

19,9

1,3

9,9

Totale

3.051.736,00

5,8

8,1

20,9

13,1

24,3

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat


Tabella A.5. - Struttura demografica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Popolazione residente

 

Incidenza stranieri

 

Incidenza stranieri per età

 

Dipendenza strutturale

 

Indice di vecchiaia

Famiglie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2008

Var. 2008-2001

 

2002

2008

 

< 15

15 - 64

 

2001

2008

 

2001

2008

2008

Var. 2008-

2003

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

4.432.571

5,2%

 

3,0%

7,8%

 

12,2%

9,5%

 

47,3

52,1

 

165,5

169,8

1.983.902

5,0%

Valle D'Aosta

127.065

6,3%

 

2,4%

5,8%

 

8,4%

6,9%

 

45,1

50,0

 

139,7

143,1

59.053

8,7%

Liguria

1.615.064

2,9%

 

2,7%

6,4%

 

10,1%

8,1%

 

53,7

58,4

 

227,6

225,1

783.301

3,9%

Lombardia

9.742.676

7,8%

 

4,2%

9,2%

 

14,1%

10,7%

 

43,5

49,0

 

129,4

134,9

4.203.176

8,9%

Trentino A A

1.018.657

8,3%

 

3,8%

7,6%

 

9,7%

8,9%

 

47,3

49,9

 

99,6

107,8

420.018

9,4%

Veneto

4.885.548

7,9%

 

4,0%

9,2%

 

14,0%

10,7%

 

44,3

48,5

 

127,3

131,3

1.985.191

9,5%

Friuli V. Giulia

1.230.936

4,0%

 

3,7%

7,6%

 

11,4%

9,3%

 

46,5

52,2

 

176,3

177,2

551.051

6,7%

E.Romagna

4.337.979

8,9%

 

4,1%

9,6%

 

15,0%

11,6%

 

49,0

52,4

 

181,8

164,4

1.915.435

9,6%

Marche

1.569.578

6,7%

 

3,7%

8,2%

 

12,6%

9,9%

 

50,4

52,9

 

159,3

161,8

630.955

9,3%

Toscana

3.707.818

6,0%

 

3,6%

8,2%

 

12,1%

10,1%

 

49,2

53,0

 

181,6

176,8

1.582.908

7,3%

Umbria

894.222

8,2%

 

3,9%

9,5%

 

14,1%

11,6%

 

51,2

53,2

 

175,8

172,6

367.914

11,0%

Lazio

5.626.710

10,0%

 

3,3%

7,9%

 

9,3%

9,7%

 

44,4

48,2

 

122,0

133,3

2.282.342

9,1%

Campania

5.812.962

2,0%

 

0,8%

2,2%

 

1,8%

2,8%

 

46,9

46,4

 

72,4

89,5

2.073.576

5,5%

Abruzzo

1.334.675

5,7%

 

1,9%

5,1%

 

6,7%

6,3%

 

49,9

50,0

 

138,9

154,8

531.163

10,8%

Molise

320.795

0,1%

 

0,8%

2,3%

 

2,7%

2,8%

 

52,2

50,9

 

139,5

164,8

127.310

3,5%

Puglia

4.079.702

1,5%

 

0,9%

1,8%

 

2,0%

2,1%

 

46,3

47,4

 

89,8

113,1

1.513.030

7,5%

Basilicata

590.601

-1,1%

 

0,6%

1,9%

 

2,1%

2,4%

 

49,6

49,2

 

111,9

140,4

226.657

4,9%

Calabria

2.008.709

0,0%

 

0,9%

2,9%

 

3,0%

3,6%

 

48,7

47,5

 

96,7

122,5

763.280

4,5%

Sicilia

5.037.799

1,5%

 

1,0%

2,3%

 

2,6%

2,7%

 

49,4

48,9

 

93,4

112,7

1.968.412

6,8%

Sardegna

1.671.001

2,5%

 

0,7%

1,7%

 

2,0%

2,1%

 

40,7

42,9

 

108,8

142,2

672.526

8,6%

Totale

60.045.068

5,4%

 

2,7%

6,4%

 

8,8%

7,6%

 

46,7

49,5

 

123,7

135,9

24.641.200

7,7%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat


Tabella A.6. - Indicatori economici

 

 

 

 

 

 

 

 

Prodotto interno lordo

 

Investimenti fissi lordi

Invest. / PIL

 

Consumi delle famiglie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Meuro 2008

Indice valore procapite

 

Meuro 2007

Indice valore procapite

 

Meuro 2008

Indice valore procapite

 

 

 

 

 

 

 

 

2001

2008

 

2001

2007

2007

 

2001

2008

Piemonte

126.856

110,8

109,4

 

26.114

114,0

107,9

20,9%

 

75.202

109,3

108,6

Valle D'Aosta

4.280

128,1

128,8

 

1.037

156,4

149,8

24,7%

 

2.679

145,9

135,0

Liguria

43.766

103,4

103,6

 

7.954

93,6

89,9

18,4%

 

29.110

117,4

115,4

Lombardia

326.131

131,2

128,0

 

66.650

124,6

125,7

20,8%

 

174.393

114,2

114,6

Trentino A. A.

33.121

126,0

124,3

 

9.178

171,9

165,7

28,3%

 

19.958

130,0

125,4

Veneto

147.983

117,3

115,8

 

32.457

125,8

122,2

22,3%

 

84.389

111,4

110,6

Friuli V.G.

36.052

111,6

112,0

 

7.906

126,6

117,7

22,2%

 

21.370

107,9

111,1

E. Romagna

139.529

126,6

123,0

 

28.192

121,6

119,9

20,6%

 

79.344

121,2

117,1

Marche

41.612

100,3

101,3

 

8.395

110,2

98,3

20,5%

 

24.230

102,8

98,8

Toscana

106.073

109,8

109,4

 

20.233

95,1

100,1

19,5%

 

64.795

112,8

111,9

Umbria

21.748

96,9

93,0

 

4.679

99,6

96,2

21,7%

 

13.434

98,0

96,2

Lazio

171.300

115,6

116,4

 

31.513

99,5

103,1

18,8%

 

93.135

110,6

106,0

Campania

98.032

64,2

64,5

 

21.917

63,3

68,6

22,4%

 

67.442

72,9

74,3

Abruzzo

29.177

86,2

83,6

 

6.728

94,1

92,4

23,6%

 

17.994

87,1

86,3

Molise

6.499

73,1

77,4

 

1.563

99,0

88,6

24,5%

 

4.046

78,7

80,7

Puglia

71.446

66,3

66,9

 

15.054

70,4

67,2

21,6%

 

49.105

76,1

77,1

Basilicata

11.198

69,2

72,5

 

2.869

94,6

88,3

26,0%

 

6.452

70,0

69,9

Calabria

34.156

62,9

65,0

 

7.981

70,2

72,3

23,6%

 

24.735

75,7

78,8

Sicilia

87.803

64,9

66,6

 

18.728

68,3

67,7

21,7%

 

64.205

77,9

81,6

Sardegna

34.036

77,2

77,9

 

8.601

88,6

93,9

25,6%

 

21.913

84,8

84,0

Totale

1.570.798

100,0

100,0

 

327.748

100,0

100,0

21,2%

 

937.931

100,0

100,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat


Tabella A.7. - Situazione occupazionale al terzo trimeste 2009

 

 

 

 

 

Occupati per settore (valori espressi in migliaia)

 

Distribuzione settoriale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Agricolt.

Industria

Costruz.

Servizi

Totale

 

Agricolt.

Industria

Costruz.

Servizi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

72,5

461,1

141,7

1.179,9

1.855,1

 

3,9%

24,9%

7,6%

63,6%

Valle D'Aosta

2,7

5,0

7,5

39,2

54,4

 

5,0%

9,2%

13,7%

72,0%

Liguria

15,1

71,9

46,1

516,0

649,1

 

2,3%

11,1%

7,1%

79,5%

Lombardia

81,1

1.195,9

351,2

2.653,6

4.281,8

 

1,9%

27,9%

8,2%

62,0%

Trentino A. A.

28,8

81,0

42,2

321,9

473,8

 

6,1%

17,1%

8,9%

67,9%

Veneto

54,8

637,2

160,1

1.231,2

2.083,3

 

2,6%

30,6%

7,7%

59,1%

Friuli V. Giulia

11,9

139,1

34,6

319,3

504,8

 

2,3%

27,5%

6,9%

63,2%

E.Romagna

72,3

502,7

154,4

1.228,5

1.957,9

 

3,7%

25,7%

7,9%

62,7%

Marche

20,4

216,7

46,2

375,9

659,1

 

3,1%

32,9%

7,0%

57,0%

Toscana

55,2

330,2

119,9

1.061,8

1.567,0

 

3,5%

21,1%

7,6%

67,8%

Umbria

14,9

73,8

26,9

246,0

361,5

 

4,1%

20,4%

7,4%

68,0%

Lazio

39,6

207,3

186,0

1.794,5

2.227,3

 

1,8%

9,3%

8,3%

80,6%

Campania

71,2

246,7

145,4

1.186,7

1.649,9

 

4,3%

15,0%

8,8%

71,9%

Abruzzo

20,3

103,2

42,4

332,7

498,6

 

4,1%

20,7%

8,5%

66,7%

Molise

8,5

20,2

12,8

71,8

113,4

 

7,5%

17,8%

11,3%

63,3%

Puglia

115,5

188,7

115,8

827,2

1.247,2

 

9,3%

15,1%

9,3%

66,3%

Basilicata

15,4

30,5

21,7

127,3

194,9

 

7,9%

15,7%

11,1%

65,3%

Calabria

49,9

45,6

59,5

428,2

583,2

 

8,6%

7,8%

10,2%

73,4%

Sicilia

108,5

126,1

136,5

1.077,7

1.448,8

 

7,5%

8,7%

9,4%

74,4%

Sardegna

34,8

56,1

59,1

448,8

598,8

 

5,8%

9,4%

9,9%

74,9%

Italia

893,2

4.739,0

1.909,7

15.468,1

23.010,0

 

3,9%

20,6%

8,3%

67,2%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat


Tabella A.8. - Le dinamiche occupazionali

 

 

 

 

 

 

 

Variazione percentuale 2008/2004

 

Variazione tendenziale III trim 2009/2008

 

Tasso di disoccup. III trim. 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Agricolt.

Indust.

Costruz.

Servizi

Totale

 

Agricolt.

Industria

Costruz.

Servizi

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

0,6%

-5,9%

5,1%

10,5%

5,0%

 

2,4%

-5,6%

4,5%

-0,3%

-1,3%

 

6,0%

Valle D'Aosta

3,0%

-5,9%

7,1%

3,3%

2,5%

 

21,3%

-27,3%

0,5%

-1,6%

-3,6%

 

4,7%

Liguria

34,3%

9,1%

2,7%

6,8%

7,3%

 

-19,0%

-8,6%

-12,5%

2,6%

-0,6%

 

6,2%

Lombardia

9,8%

-5,1%

7,8%

9,4%

4,8%

 

0,0%

-2,5%

-2,3%

-2,3%

-2,3%

 

5,2%

Trentino A.A.

-9,6%

-0,1%

9,3%

8,0%

5,6%

 

10,4%

7,0%

-3,6%

-1,7%

0,2%

 

3,1%

Veneto

-29,1%

6,7%

7,8%

7,5%

5,7%

 

20,0%

-8,6%

-5,9%

-1,4%

-3,6%

 

4,8%

Friuli V. G.

-9,2%

8,9%

3,3%

3,4%

4,4%

 

-12,4%

-6,1%

6,2%

-2,6%

-3,3%

 

4,3%

E.Romagna

-11,5%

0,9%

16,8%

10,6%

7,2%

 

-11,2%

-6,0%

-6,1%

0,2%

-2,5%

 

4,9%

Marche

-41,8%

6,6%

7,6%

4,7%

3,8%

 

36,6%

-2,9%

11,2%

1,8%

1,6%

 

6,6%

Toscana

-20,8%

-0,4%

18,3%

8,7%

6,0%

 

6,2%

-10,4%

-10,9%

1,8%

-2,0%

 

5,6%

Umbria

9,2%

10,2%

25,0%

9,0%

10,6%

 

-2,7%

-11,0%

-22,8%

3,6%

-2,4%

 

6,7%

Lazio

7,6%

-5,5%

23,8%

9,0%

8,2%

 

-0,6%

-9,6%

1,3%

0,7%

-0,3%

 

7,0%

Campania

-14,3%

-0,1%

-8,2%

-4,3%

-4,6%

 

-8,9%

-8,4%

-9,0%

-1,4%

-3,6%

 

12,2%

Abruzzo

-1,1%

3,0%

12,2%

9,9%

8,1%

 

17,8%

-0,1%

-7,3%

-6,7%

-4,6%

 

7,6%

Molise

-2,8%

-2,5%

11,8%

6,4%

4,5%

 

-4,9%

-8,1%

-0,5%

-0,1%

-2,0%

 

8,9%

Puglia

-10,1%

-1,5%

4,6%

7,8%

4,2%

 

-3,3%

-7,2%

-11,8%

-0,7%

-3,1%

 

10,7%

Basilicata

-28,8%

-9,4%

-9,7%

12,1%

1,0%

 

-17,4%

4,7%

-1,7%

-2,9%

-3,0%

 

10,4%

Calabria

-26,5%

-13,2%

-3,5%

0,9%

-4,0%

 

-7,2%

-2,6%

6,5%

-0,4%

-0,5%

 

11,3%

Sicilia

1,0%

-3,4%

10,6%

2,9%

2,9%

 

-6,6%

-15,1%

-4,7%

-0,2%

-2,6%

 

13,3%

Sardegna

2,6%

-12,2%

-11,4%

8,2%

2,9%

 

-20,8%

-10,6%

3,6%

-1,5%

-3,3%

 

12,7%

Italia

-9,6%

-1,0%

7,5%

6,9%

4,5%

 

-2,7%

-6,1%

-4,0%

-0,6%

-2,2%

 

7,3%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat


Tabella A.9. - Indicatori di spesa  per ricerca e sviluppo intra-muros

 

 

 

 

 

Composizione soggetti di spesa

 

Indice spesa procapite (Italia = 100)

 

 

 

 

 

 

 

Amministr. pubbliche

 

Università

 

Imprese no-profit

 

Imprese

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2002

2005

 

2002

2005

 

2002

2005

 

2002

2005

 

2002

2005

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

4,3%

3,8%

 

16,7%

14,8%

 

0,7%

1,4%

 

78,2%

80,0%

 

166,5

173,4

Valle D'Aosta

2,7%

8,7%

 

7,8%

11,6%

 

6,2%

17,1%

 

83,3%

62,6%

 

45,0

36,5

Liguria

20,2%

19,9%

 

29,2%

25,0%

 

0,3%

0,5%

 

50,3%

54,6%

 

122,5

114,2

Lombardia

6,9%

6,5%

 

20,6%

16,9%

 

3,4%

4,8%

 

69,1%

71,8%

 

139,7

132,8

Trentino A. A.

35,6%

36,6%

 

27,7%

27,2%

 

3,5%

5,9%

 

33,2%

30,2%

 

69,1

79,5

Veneto

10,9%

10,8%

 

43,3%

37,5%

 

0,4%

1,5%

 

45,4%

50,2%

 

71,0

61,7

Friuli V. Giulia

15,9%

13,9%

 

42,6%

39,6%

 

0,5%

0,5%

 

41,1%

46,0%

 

106,4

118,1

E.Romagna

7,4%

7,9%

 

31,7%

30,6%

 

0,5%

0,7%

 

60,4%

60,8%

 

138,0

130,5

Marche

7,9%

6,5%

 

46,5%

49,8%

 

0,2%

0,3%

 

45,5%

43,4%

 

61,4

51,7

Toscana

17,1%

17,0%

 

51,5%

49,9%

 

0,4%

0,8%

 

31,0%

32,3%

 

107,8

108,8

Umbria

10,7%

9,5%

 

66,0%

65,3%

 

0,2%

0,2%

 

23,1%

24,9%

 

71,8

66,7

Lazio

49,0%

49,1%

 

22,5%

21,0%

 

1,0%

1,8%

 

27,5%

28,1%

 

197,8

199,9

Campania

15,0%

12,4%

 

54,8%

48,9%

 

0,6%

1,4%

 

29,7%

37,4%

 

55,3

66,3

Abruzzo

13,2%

16,9%

 

41,4%

35,5%

 

0,4%

0,3%

 

44,9%

47,4%

 

77,5

77,0

Molise

10,8%

13,9%

 

77,6%

61,7%

 

0,7%

16,3%

 

10,8%

8,1%

 

25,5

31,6

Puglia

23,5%

13,4%

 

55,5%

59,3%

 

1,5%

3,3%

 

19,5%

24,0%

 

36,1

39,4

Basilicata

21,5%

17,7%

 

43,6%

44,4%

 

0,0%

0,1%

 

34,8%

37,7%

 

30,0

34,2

Calabria

13,8%

14,3%

 

81,5%

77,9%

 

0,2%

0,2%

 

4,5%

7,6%

 

21,7

22,2

Sicilia

14,2%

15,0%

 

64,9%

57,6%

 

0,2%

1,1%

 

20,8%

26,3%

 

46,2

47,2

Sardegna

19,4%

22,8%

 

73,0%

70,9%

 

0,1%

0,1%

 

7,6%

6,2%

 

46,5

40,4

Italia

17,6%

17,3%

 

32,8%

30,2%

 

1,3%

2,1%

 

48,3%

50,4%

 

100,0

100,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat

 

 

 

 

 

Tabella A.10. - Livello di informatizzazione dei comuni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dotati di server

 

Dotati di  LAN

 

Dotati di GIS

 

Dotati di CAD

 

Sito web istituzionale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2005

2007

 

2005

2007

 

2005

2007

 

2005

2007

 

2005

2007

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

 

46,9%

57,2%

 

83,8%

84,4%

 

21,6%

11,4%

 

17,8%

22,8%

 

39,0%

62,0%

Valle D'Aosta

 

88,6%

95,2%

 

93,6%

98,4%

 

11,4%

16,5%

 

42,1%

50,4%

 

65,6%

68,7%

Liguria

 

58,2%

60,0%

 

81,2%

83,9%

 

17,1%

19,7%

 

44,3%

37,6%

 

57,4%

67,8%

Lombardia

 

83,8%

87,7%

 

93,8%

92,8%

 

14,6%

15,5%

 

56,6%

53,9%

 

67,4%

78,1%

Trentino A. A.

 

94,8%

96,4%

 

97,3%

99,1%

 

91,3%

22,9%

 

94,7%

45,2%

 

58,9%

74,3%

Veneto

 

89,5%

91,3%

 

90,2%

98,6%

 

33,8%

34,6%

 

54,8%

61,7%

 

61,8%

91,1%

Friuli V.G.

 

100,0%

94,5%

 

96,9%

95,9%

 

26,6%

28,3%

 

52,6%

50,7%

 

79,9%

90,4%

E. Romagna

 

86,8%

92,1%

 

96,5%

96,6%

 

39,4%

48,5%

 

74,1%

75,2%

 

96,6%

96,3%

Marche

 

85,4%

95,5%

 

93,9%

97,5%

 

14,7%

18,3%

 

52,5%

54,9%

 

70,9%

83,9%

Toscana

 

91,2%

93,7%

 

95,5%

98,3%

 

47,3%

45,1%

 

74,3%

76,2%

 

93,6%

95,5%

Umbria

 

83,3%

87,9%

 

100,0%

98,9%

 

29,9%

30,6%

 

58,3%

59,0%

 

80,1%

92,2%

Lazio

 

57,9%

67,0%

 

83,2%

86,4%

 

11,6%

12,1%

 

26,7%

35,3%

 

68,8%

76,6%

Campania

 

57,4%

72,2%

 

84,0%

89,3%

 

6,9%

10,2%

 

40,1%

36,3%

 

79,4%

86,0%

Abruzzo

 

61,7%

68,7%

 

80,5%

85,1%

 

11,2%

11,4%

 

31,4%

33,4%

 

57,3%

69,3%

Molise

 

85,0%

79,7%

 

80,7%

78,6%

 

1,6%

0,7%

 

36,5%

17,8%

 

53,6%

75,8%

Puglia

 

76,7%

81,1%

 

93,2%

94,3%

 

12,6%

16,3%

 

39,2%

40,8%

 

84,7%

88,8%

Basilicata

 

91,2%

86,1%

 

93,3%

96,2%

 

12,5%

12,9%

 

53,4%

45,9%

 

94,3%

100,0%

Calabria

 

60,4%

61,2%

 

76,4%

77,5%

 

9,1%

5,8%

 

55,5%

17,2%

 

61,0%

65,9%

Sicilia

 

71,5%

73,3%

 

89,2%

90,4%

 

9,3%

9,1%

 

36,4%

37,7%

 

76,6%

83,3%

Sardegna

 

66,7%

75,3%

 

90,5%

94,4%

 

12,7%

11,0%

 

58,4%

57,1%

 

59,5%

69,5%

Italia

 

72,9%

78,1%

 

89,0%

90,9%

 

21,3%

17,8%

 

47,6%

44,2%

 

65,9%

78,2%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat

 

 

 

 

 

Tabella A.11. - Popolazione residente al 2008 per livello di benessere dei comuni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1 (MAX)

2

3

4

5 (MIN)

Totale

 

MAX

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

2.264.581

1.721.578

443.472

2.940

 

4.432.571

 

51%

Valle D'Aosta

63.116

37.848

26.101

 

 

127.065

 

50%

Liguria

1.207.512

244.016

118.628

44.541

367

1.615.064

 

75%

Lombardia

4.978.249

4.309.859

421.211

30.050

3.307

9.742.676

 

51%

Trentino Alto Adige

640.760

329.779

39.241

8.877

 

1.018.657

 

63%

Veneto

2.532.974

2.095.277

100.115

154.516

2.666

4.885.548

 

52%

Friuli Venezia Giulia

645.452

469.653

97.129

18.702

 

1.230.936

 

52%

Emilia Romagna

3.190.912

1.065.425

16.892

64.750

 

4.337.979

 

74%

Marche

1.064.575

391.485

4.247

108.235

1.036

1.569.578

 

68%

Toscana

2.576.008

989.931

29.812

112.067

 

3.707.818

 

69%

Umbria

624.772

89.810

3.447

175.913

280

894.222

 

70%

Lazio

3.328.642

547.573

16.667

1.691.996

41.832

5.626.710

 

59%

Campania

1.415.984

 

 

3.091.733

1.305.245

5.812.962

 

24%

Abruzzo

523.339

26.618

18.989

676.802

88.927

1.334.675

 

39%

Molise

105.501

981

4.084

129.152

81.077

320.795

 

33%

Puglia

430.972

27.529

 

2.406.297

1.214.904

4.079.702

 

11%

Basilicata

128.977

 

 

162.142

299.482

590.601

 

22%

Calabria

241.674

10.423

 

547.638

1.208.974

2.008.709

 

12%

Sicilia

560.932

18.197

2.275

3.023.630

1.432.765

5.037.799

 

11%

Sardegna

464.139

46.585

1.190

1.035.807

123.280

1.671.001

 

28%

Totale

26.989.071

12.422.567

1.343.500

13.485.788

5.804.142

60.045.068

 

45%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat


Tabella A.12. - Distribuzione della popolazione residente per livello di istruzione

 

 

 

 

 

 

 

 

Analfabeti

Alfabeti senza titolo

licenza elementare

Licenza media

Diploma

Laurea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

0,7%

7,1%

27,9%

32,2%

25,2%

6,8%

Valle D'Aosta

0,5%

6,5%

28,1%

33,3%

25,1%

6,5%

Liguria

0,6%

6,6%

26,6%

29,6%

28,0%

8,6%

Lombardia

0,5%

6,7%

26,3%

31,8%

26,9%

7,8%

Trentino Alto Adige

0,3%

6,5%

26,2%

34,2%

26,2%

6,7%

Veneto

0,5%

8,2%

27,7%

31,1%

25,9%

6,5%

Friuli Venezia Giulia

0,3%

6,6%

25,7%

31,8%

28,4%

7,3%

Emilia Romagna

0,7%

9,1%

27,4%

27,9%

26,7%

8,1%

Marche

0,9%

11,2%

27,0%

27,0%

26,3%

7,6%

Toscana

0,8%

8,8%

28,9%

28,6%

25,4%

7,6%

Umbria

1,1%

11,1%

25,8%

25,6%

28,4%

8,1%

Lazio

0,9%

8,6%

20,7%

28,1%

31,1%

10,6%

Campania

2,8%

12,0%

23,3%

31,0%

23,9%

7,0%

Abruzzo

1,8%

12,2%

24,2%

26,8%

27,3%

7,7%

Molise

2,5%

13,9%

24,3%

27,3%

25,2%

6,9%

Puglia

2,7%

13,0%

25,1%

30,3%

22,6%

6,2%

Basilicata

4,2%

14,1%

22,8%

26,3%

26,1%

6,6%

Calabria

4,7%

13,2%

22,3%

27,4%

25,2%

7,2%

Sicilia

2,8%

13,5%

24,2%

30,0%

22,7%

6,7%

Sardegna

1,9%

11,3%

23,9%

34,2%

22,4%

6,2%

Italia

1,5%

9,7%

25,4%

30,1%

25,9%

7,5%

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat

 


Tabella A.13. - Veicoli per chilometro per categoria di strada

 

 

 

 

 

Strade provinciali/regionali

Strade nazionali

Autostrade

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2003

2005

2003

2005

2003

2005

2007

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

165

227

4.953

4.822

4.314

4.274

4.389

Valle D'Aosta

327

363

1.055

1.187

1.467

1.593

1.680

Liguria

350

298

9.657

9.153

3.319

3.369

3.484

Lombardia

682

546

7.264

7.464

12.214

12.491

12.854

Trentino Alto Adige

138

160

 

 

3.697

3.805

3.490

Veneto

395

366

4.648

4.558

7.356

7.613

7.728

Friuli V. G.

330

435

1.811

790

4.416

4.525

4.665

Emilia Romagna

366

300

2.834

2.782

5.878

6.072

6.270

Marche

201

217

2.373

2.538

7.225

7.567

7.855

Toscana

301

242

3.250

3.237

7.054

7.276

7.560

Umbria

196

160

1.203

1.745

12.137

12.602

13.085

Lazio

500

567

8.815

8.364

9.541

9.714

10.321

Campania

483

519

2.995

3.039

9.134

9.194

9.674

Abruzzo

157

166

1.005

1.016

2.728

2.865

3.008

Molise

97

95

418

413

6.107

6.540

6.954

Puglia

262

341

1.658

1.632

8.134

8.400

8.813

Basilicata

101

82

355

395

12.973

13.785

14.599

Calabria

158

171

961

974

4.529

4.663

4.925

Sicilia

272

297

1.618

972

6.172

5.927

6.185

Sardegna

157

227

916

377

 

 

 

Totale

295

306

2.553

2.097

6.788

6.901

7.148

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat

 


Tabella A.14. - Estensione rete stradale in chilometri e dimensione del parco veicolare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Strade provinciali/regionali

 

Strade nazionali

 

Autostrade

 

Parco veicolare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2003

2005

 

2003

2005

 

2003

2005

2007

 

2003

2005

2007

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

21.097

15.375

 

703

724

 

807

817

817

 

3.481.736

3.491.272

3.585.046

Valle D'Aosta

493

500

 

153

153

 

110

114

114

 

161.394

181.545

191.567

Liguria

3.560

4.241

 

129

138

 

375

375

375

 

1.245.709

1.263.085

1.306.342

Lombardia

10.318

13.181

 

969

964

 

576

576

576

 

7.038.912

7.195.017

7.404.035

Trentino Alto Adige

5.021

4.459

 

0

0

 

187

187

211

 

691.772

711.618

736.473

Veneto

8.845

9.880

 

751

793

 

475

475

485

 

3.490.570

3.614.630

3.746.725

Friuli Venezia Giulia

2.812

2.184

 

512

1.202

 

210

210

210

 

927.056

950.089

979.347

Emilia Romagna

9.123

11.483

 

1.178

1.240

 

568

568

568

 

3.338.455

3.449.668

3.562.353

Marche

6.046

5.859

 

512

501

 

168

168

168

 

1.215.230

1.271.309

1.319.609

Toscana

9.907

12.723

 

919

953

 

423

424

424

 

2.986.933

3.084.593

3.205.017

Umbria

3.634

4.654

 

593

426

 

59

59

59

 

713.627

743.491

771.996

Lazio

8.947

8.033

 

508

545

 

469

469

469

 

4.477.872

4.558.118

4.842.995

Campania

8.348

7.829

 

1.347

1.337

 

442

442

442

 

4.034.574

4.063.746

4.275.763

Abruzzo

6.128

6.104

 

959

995

 

353

353

353

 

964.060

1.011.361

1.061.931

Molise

2.269

2.466

 

528

570

 

36

36

36

 

220.455

235.455

250.335

Puglia

9.738

7.709

 

1.536

1.612

 

313

313

313

 

2.547.034

2.630.270

2.759.709

Basilicata

3.755

4.879

 

1.071

1.013

 

29

29

29

 

380.119

399.776

423.379

Calabria

8.450

8.046

 

1.390

1.413

 

295

295

295

 

1.335.747

1.375.565

1.452.881

Sicilia

13.384

12.615

 

2.253

3.851

 

591

632

644

 

3.645.893

3.744.345

3.981.662

Sardegna

7.231

5.144

 

1.239

3.094

 

0

0

0

 

1.134.800

1.167.874

1.236.037

Totale

149.106

147.364

 

17.250

21.524

 

6.487

6.542

6.588

 

44.031.948

45.142.827

47.093.202

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat


Tabella A.15. - Estensione e caratteristiche della rete ferroviaria (Km) - Situazione al 1 gennaio 2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LINEE FERROVIARIE IN ESERCIZIO

 

CLASSIFICAZIONE

 

TIPOLOGIA

 

ALIMENTAZIONE

 

LUNGHEZZA COMPLESSIVA BINARI

 

IMPIANTI FERROVIARI

 

 

Fonda-mentali

Comple-mentari

Linee di nodo

 

Doppio binario

Semplice binario

 

Elettrificate

Non elettrificate (diesel)

 

Totale

linea conven-zionale

linea AV

 

Stazioni con servizio viaggiatori

Impianti di traghet-tamento

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Totale

Doppio binario

Semplice binario

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

1.895

 

553

1.267

75

 

746

1.149

 

1.316

746

570

579

 

2.641

2.416

225

 

284

 

Valle d'Aosta

81

 

 

81

 

 

 

81

 

 

 

 

81

 

81

81

 

 

16

 

Liguria

500

 

318

107

75

 

326

174

 

484

326

158

16

 

826

826

 

 

105

 

Lombardia

1.671

 

525

954

192

 

790

881

 

1.393

790

603

278

 

2.461

2.330

131

 

302

 

Trentino Alto Adige

362

 

199

163

 

 

199

163

 

294

198

96

67

 

560

560

 

 

57

 

Veneto

1.184

 

455

676

53

 

602

582

 

781

602

179

403

 

1.786

1.786

 

 

165

 

Friuli Venezia Giulia

466

 

345

121

 

 

298

168

 

377

298

79

89

 

764

764

 

 

60

 

Emilia Romagna

1.284

 

716

402

166

 

752

532

 

1.196

752

444

88

 

2.036

1.588

448

 

145

 

Marche

386

 

240

146

 

 

195

190

 

240

195

45

146

 

581

581

 

 

63

 

Toscana

1.450

 

754

646

50

 

781

670

 

950

753

197

500

 

2.231

2.193

38

 

186

 

Umbria

368

 

265

103

 

 

180

188

 

352

180

172

15

 

548

548

 

 

37

 

Lazio

1.250

 

666

344

240

 

888

362

 

1.139

888

251

111

 

2.138

1.825

313

 

170

 

Campania

1.108

 

626

419

63

 

627

481

 

866

627

239

242

 

1.735

1.591

144

 

144

 

Abruzzo

512

 

123

389

 

 

123

389

 

318

123

195

193

 

635

635

 

 

88

 

Molise

270

 

50

220

 

 

23

247

 

66

23

43

204

 

293

293

 

 

28

 

Puglia

822

 

237

585

 

 

422

400

 

596

422

174

225

 

1.243

1.243

 

 

71

 

Basilicata

362

 

24

338

 

 

24

338

 

217

24

193

145

 

387

387

 

 

38

 

Calabria

851

 

317

534

 

 

279

572

 

488

279

209

363

 

1.130

1.130

 

 

117

 

Sicilia

1.378

 

 

1.378

 

 

178

1.200

 

800

178

622

578

 

1.556

1.556

 

 

163

4

Sardegna

429

 

 

429

 

 

50

379

 

429

50

379

 

 

478

478

 

 

42

2

Italia

16.629

 

6.413

9.302

914

 

7.483

9.146

 

12.302

7.454

4.848

4.323

 

24.110

22.811

1.299

 

2.281

6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat

 


Tabella A.16. - Merci trasportate dalle grandi imprese in partenza e in arrivo dalle/alle regioni per destinazione/origine

Anno 2005 (tonnellate in valore assoluto)

 

 

 

 

 

 

 

Partenze

 

Arrivi

 

Saldo (partenze - arrivi)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nazionale

Estero

Totale

 

Nazionale

Estero

Totale

 

Nazionale

Estero

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

1.662.711

4.216.250

5.878.962

 

4.281.905

7.472.533

11.754.438

 

-2.619.194

-3.256.283

-5.875.476

Valle d'Aosta

-

-

-

 

5.610

-

5.610

 

-5.610

-

-5.610

Liguria

4.703.379

78.644

4.782.023

 

4.240.919

57.822

4.298.741

 

462.460

20.822

483.282

Lombardia

4.333.449

1.865.171

6.198.620

 

5.320.899

5.413.443

10.734.342

 

-987.450

-3.548.272

-4.535.722

Trentino-Alto Adige

449.424

776.499

1.225.923

 

78.439

1.212.849

1.291.288

 

370.985

-436.350

-65.365

Veneto

3.429.637

1.783.883

5.213.520

 

1.999.616

4.592.026

6.591.642

 

1.430.021

-2.808.143

-1.378.122

Friuli-Venezia Giulia

852.030

1.014.307

1.866.337

 

545.082

3.488.903

4.033.966

 

306.948

-2.474.596

-2.167.629

Emilia-Romagna

6.266.122

744.230

7.010.352

 

5.009.408

2.076.454

7.085.862

 

1.256.714

-1.332.224

-75.510

Marche

647.812

61.392

709.204

 

330.599

141.603

472.202

 

317.213

-80.211

237.002

Toscana

1.908.755

214.181

2.122.936

 

1.786.891

416.608

2.203.499

 

121.864

-202.427

-80.563

Umbria

1.066.672

3.975

1.070.647

 

1.115.684

-

1.115.684

 

-49.012

3.975

-45.037

Lazio

947.921

91.135

1.039.056

 

1.485.794

406.034

1.891.828

 

-537.873

-314.899

-852.772

Campania

629.778

132.205

761.983

 

1.044.118

322.820

1.366.938

 

-414.340

-190.615

-604.955

Abruzzo

146.208

162.537

308.745

 

207.500

196.060

403.560

 

-61.292

-33.523

-94.815

Molise

102.518

19.645

122.163

 

944

7.160

8.104

 

101.574

12.485

114.059

Puglia

2.006.474

25.328

2.031.802

 

1.288.428

155.092

1.443.520

 

718.046

-129.764

588.282

Basilicata

74.894

28.556

103.450

 

112.931

23.193

136.124

 

-38.037

5.363

-32.674

Calabria

295.672

2.173

297.845

 

464.135

64.586

528.721

 

-168.463

-62.413

-230.876

Sicilia

1.271.430

17.736

1.289.166

 

1.677.030

142.373

1.819.403

 

-405.600

-124.637

-530.237

Sardegna

387.977

1.819

389.796

 

186.931

40.530

227.461

 

201.046

-38.711

162.335

Italia

31.182.863

11.239.666

42.422.530

 

31.182.863

26.230.089

57.412.933

 

-

-14.990.423

-14.990.403

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat

 


Tabella A.17. - Infrastrutture portuali ed aeroportuali

 

 

 

 

 

Infrastrutture portuali

 

Aeroporti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Accosti porti / lunghezza coste

Merci movim. / metro di accosti

 

Tonnellate di merci movimentate

Passeggeri movimentati

Movimento asseggeri / 100 abitanti

 

 

 

 

 

 

 

 

(2006)

(2006)

 

(1996)

(2006)

(1996)

(2006)

(1996)

(2006)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

0,0%

 

 

47.234

3.358

1.999.266

3.241.918

45

73

Valle D'Aosta

0,0%

 

 

0

0

0

0

0

0

Liguria

14,8%

1.455,70

 

5.369

1.543

835.002

1.083.551

52

67

Lombardia

0,0%

 

 

222.094

609.514

16.370.154

36.766.202

168

377

Trentino Alto Adige

0,0%

 

 

0

0

0

68.550

0

7

Veneto

22,8%

966,15

 

14.681

37.843

4.033.154

10.586.536

83

217

Friuli Venezia Giulia

22,8%

1.983,03

 

725

465

504.603

665.426

41

54

Emilia Romagna

26,8%

805,33

 

15.132

24.050

2.456.990

4.990.921

57

115

Marche

11,1%

496,87

 

1.731

5.010

288.858

473.701

18

30

Toscana

5,5%

1.171,40

 

5.773

11.485

1.937.428

4.537.431

52

122

Umbria

0,0%

 

 

0

0

12.213

42.565

1

5

Lazio

4,1%

1.085,84

 

307.983

188.154

23.508.563

34.659.538

418

616

Campania

6,0%

699,38

 

5.493

5.055

2.715.763

5.056.643

47

87

Abruzzo

10,8%

191,24

 

151

2.849

65.389

333.036

5

25

Molise

6,6%

109,78

 

0

0

0

0

0

0

Puglia

4,8%

1.646,03

 

3.770

3.915

1.247.540

2.773.713

31

68

Basilicata

0,2%

 

 

0

0

0

0

0

0

Calabria

2,5%

1.725,56

 

1.624

2.444

865.914

2.024.105

43

101

Sicilia

4,2%

1.424,55

 

14.394

13.879

5.050.915

10.279.795

100

204

Sardegna

2,1%

1.546,87

 

9.433

6.342

2.968.123

5.297.642

178

317

Italia

5,7%

1.244,72

 

655.588

915.906

64.860.911

122.889.091

108

205

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat


Tabella A.18. - Produzione di energia elettrica nel 2006

 

 

 

 

 

 

 

 

Produzione energia elettrica

Da fonti rinnovabili

Termoelettrica (2005)

Idroelettrica (2005)

Geotermica (2006)

Energia prod. per 10.000 abitanti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GWh

%

GWh

GWh

GWh

GWh/10.000 ab.

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

21.183

25,1%

14.732

6.803

0

47,8

Valle D'Aosta

 

 

2

2.671

0

0,0

Liguria

10.497

2,1%

10.864

149

0

65,0

Lombardia

58.713

16,8%

45.877

9.421

0

60,3

Trentino Alto Adige

7.976

92,3%

549

6.638

0

78,3

Veneto

19.151

18,4%

17.661

2.996

0

39,2

Friuli Venezia Giulia

9.970

14,5%

5.937

1.262

0

81,0

Emilia Romagna

24.498

7,3%

23.219

1.168

0

56,5

Marche

3.936

13,3%

3.529

576

0

25,1

Toscana

17.851

34,4%

16.593

448

5.527

48,1

Umbria

5.856

28,1%

4.371

1.529

0

65,5

Lazio

22.058

6,6%

23.222

1.148

0

39,2

Campania

5.523

23,4%

2.804

1.939

0

9,5

Abruzzo

5.141

40,6%

2.884

2.125

0

38,5

Molise

2.916

9,4%

1.142

169

0

90,9

Puglia

35.567

3,3%

29.948

0

0

87,2

Basilicata

1.575

32,0%

1.157

333

0

26,7

Calabria

8.617

21,3%

5.514

1.370

0

42,9

Sicilia

23.522

2,6%

23.610

807

0

46,7

Sardegna

14.074

6,5%

12.296

804

0

84,2

Italia

298.623

16,6%

245.909

42.357

5.527

49,7

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat


Tabella A.19. - Distribuzione di gas e acqua

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Utenze gas (2006)

Popolazione comuni serviti
da gas metano

Acqua immessa nella rete di distribuzione di acqua potabile (2005)

Acqua erogata nella rete di distribuzione di acqua potabile (2005)

Tasso di utilizzazione acqua potabile

Metri cubi di acqua potabile erogata per abitante

Numero invasi (2006)

Volume degli invasi in milioni di metri cubi (2006)

 

Migliaia di metri cubi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

1.850.000

98,8%

577.528

414.197

72%

93,4

62

374,12

Valle D'Aosta

17.000

70,8%

24.227

16.701

69%

131,4

10

144,78

Liguria

825.000

96,4%

245.771

198.767

81%

123,1

13

60,73

Lombardia

4.440.000

98,6%

1.436.623

1.120.771

78%

115,0

75

3.529,95

Trentino A.A.

234.000

75,9%

142.919

113.999

80%

111,9

37

647,71

Veneto

1.854.000

98,7%

615.846

458.148

74%

93,8

18

237,97

Friuli V. G.

480.000

97,9%

173.382

115.366

67%

93,7

12

191,86

E. Romagna

2.052.000

99,8%

494.218

357.962

72%

82,5

21

138,93

Marche

614.000

99,2%

155.937

118.117

76%

75,3

17

119,07

Toscana

1.405.000

97,1%

454.484

319.265

70%

86,1

54

325,66

Umbria

305.000

99,4%

91.671

62.422

68%

69,8

13

442,01

Lazio

2.057.000

98,7%

831.610

555.686

67%

98,8

20

514,56

Campania

1.085.000

86,2%

731.257

462.182

63%

79,5

17

293,10

Abruzzo

518.000

98,2%

197.488

116.791

59%

87,5

14

370,38

Molise

107.000

99,0%

42.882

26.345

61%

82,1

7

202,91

Puglia

1.126.000

95,7%

458.023

245.788

54%

60,2

9

534,22

Basilicata

170.000

95,6%

92.663

61.204

66%

103,6

14

910,39

Calabria

332.000

77,8%

239.414

169.251

71%

84,3

24

684,46

Sicilia

803.000

90,9%

560.756

385.366

69%

76,5

47

1.129,78

Sardegna

0

 

232.665

132.227

57%

79,1

58

2.505,00

Italia

20.274.000

92,5%

7.799.364

5.450.554

70%

90,8

542

13.357,59

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati Istat


Tabella A.20. - Il mercato delle OO.PP. - Bandi di gara pubblicati – Numero

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

4.008

4.152

3.363

3.217

2.414

2.030

2.057

1.449

Valle d'Aosta

258

233

217

162

161

180

152

163

Lombardia

5.350

5.348

5.018

4.635

3.808

3.203

3.148

1.997

Liguria

912

809

951

741

630

684

686

397

Trentino Alto Adige

386

376

306

284

201

211

164

215

Veneto

2.479

2.801

1.816

1.676

1.365

1.374

1.539

862

Friuli Venezia Giulia

330

290

240

222

602

1.113

932

465

Emilia Romagna

2.364

2.333

2.027

1.841

1.474

1.323

1.241

752

Toscana

1.971

1.942

1.777

1.724

1.487

1.412

1.482

1.024

Umbria

561

584

416

407

662

248

363

298

Marche

855

637

653

605

546

526

464

316

Lazio

2.022

2.072

2.073

2.114

1.558

1.664

1.288

1.141

Abruzzo

1.101

1.174

1.084

1.168

852

861

926

554

Molise

212

183

179

338

273

449

343

212

Campania

2.944

3.086

2.866

2.847

3.658

2.518

2.037

2.319

Puglia

1.522

1.457

1.655

1.558

1.560

1.656

1.479

1.162

Basilicata

772

712

684

513

497

473

574

441

Calabria

2.254

1.733

1.672

1.905

1.724

1.784

1.386

1.315

Sicilia

2.260

1.868

1.965

2.407

2.131

2.368

1.890

1.908

Sardegna

2.841

2.853

1.839

1.477

1.181

1.347

1.867

1.565

Non ripartibili

82

215

70

74

33

85

190

140

ITALIA

35.484

34.858

30.871

29.915

26.817

25.509

24.208

18.695

Media regionale

1.690

1.660

1.470

1.425

1.277

1.215

1.153

890

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 

 

 

 

 

 

 

Tabella A.21. - Il mercato delle OO.PP. - Bandi di gara pubblicati – Importi in Meuro

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

1.665

4.792

3.053

1.859

1.618

1.886

1.783

2.779

Valle d'Aosta

197

170

224

215

179

193

336

245

Lombardia

3.463

3.130

4.424

5.824

3.990

6.290

4.828

3.362

Liguria

956

806

1.139

642

465

1.320

1.543

493

Trentino Alto Adige

777

727

569

712

637

655

655

845

Veneto

1.928

2.752

1.553

2.002

3.940

1.663

1.998

2.325

Friuli Venezia Giulia

415

225

283

319

499

830

673

901

Emilia Romagna

2.790

2.521

2.750

2.343

1.828

2.097

3.036

1.872

Toscana

1.324

1.796

1.464

1.818

2.428

1.025

1.439

1.071

Umbria

243

348

2.355

356

452

243

521

323

Marche

399

535

447

493

387

457

1.275

848

Lazio

1.931

3.472

1.909

4.903

1.735

2.572

1.690

5.390

Abruzzo

351

622

569

607

428

487

428

745

Molise

203

120

159

233

296

209

187

145

Campania

2.269

2.191

2.716

2.817

2.847

2.423

2.255

2.695

Puglia

1.022

1.775

1.557

1.300

1.519

1.397

1.785

1.658

Basilicata

214

428

1.114

343

350

639

514

411

Calabria

774

2.266

3.428

1.508

707

1.712

1.736

841

Sicilia

1.616

3.225

6.944

4.547

4.862

1.925

1.870

2.357

Sardegna

985

1.449

1.266

1.073

808

959

1.365

823

Non ripartibili

768

255

299

11

32

218

1.044

1.108

ITALIA

24.289

33.607

38.223

33.926

30.009

29.201

30.962

31.236

Media regionale

1.157

1.600

1.820

1.616

1.429

1.391

1.474

1.487

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 


Tabella A.22. - Il mercato delle OO.PP. - Aggiudicazioni – Numero

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

1.390

1.370

1.585

1.637

1.124

922

1.010

1.067

Valle d'Aosta

98

118

123

113

84

107

114

84

Lombardia

2.454

2.021

3.398

3.156

2.453

2.018

2.071

1.832

Liguria

429

439

571

518

408

364

308

366

Trentino Alto Adige

165

210

230

229

194

169

153

180

Veneto

1.100

1.865

1.652

1.646

922

1.258

1.449

1.302

Friuli Venezia Giulia

225

132

162

170

111

230

242

233

Emilia Romagna

2.175

1.860

1.802

4.985

2.801

2.567

1.851

1.600

Toscana

848

1.040

1.150

1.008

872

752

931

1.234

Umbria

367

330

440

322

349

236

192

245

Marche

484

313

478

468

321

250

356

286

Lazio

1.004

1.650

1.566

1.420

1.072

887

1.019

921

Abruzzo

303

315

322

350

363

434

446

466

Molise

116

95

91

94

154

102

108

100

Campania

1.294

1.106

1.421

1.220

1.127

1.066

1.130

1.916

Puglia

815

488

795

660

546

577

815

643

Basilicata

282

153

253

190

156

249

485

340

Calabria

877

626

634

783

544

565

645

619

Sicilia

1.989

1.181

1.217

1.248

1.084

824

780

626

Sardegna

1.352

860

770

615

442

452

524

441

Non ripartibili

40

19

46

34

30

32

131

147

ITALIA

17.807

16.191

18.706

20.866

15.157

14.061

14.760

14.648

Media regionale

848

771

891

994

722

670

703

698

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione


Tabella A.23. - Il mercato delle OO.PP. - Aggiudicazioni – Importi in Meuro

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

1.570

1.768

2.212

4.060

1.170

1.136

1.453

1.241

Valle d'Aosta

119

118

148

130

127

132

167

269

Lombardia

2.281

3.705

2.777

3.673

3.618

3.048

3.463

4.450

Liguria

444

425

831

631

442

312

468

656

Trentino Alto Adige

617

457

512

579

678

523

701

628

Veneto

1.573

1.428

2.552

1.648

1.116

1.329

1.486

4.190

Friuli Venezia Giulia

353

237

163

265

266

426

363

398

Emilia Romagna

1.795

2.640

1.926

2.575

1.853

2.009

1.916

1.796

Toscana

838

1.207

1.484

1.288

1.398

2.114

857

868

Umbria

252

210

260

419

2.113

222

269

303

Marche

541

263

389

415

225

320

366

269

Lazio

1.419

1.399

1.938

1.518

5.219

1.735

1.974

1.288

Abruzzo

199

259

212

312

239

413

368

878

Molise

99

128

67

109

101

201

129

138

Campania

1.242

1.416

1.271

2.021

2.166

1.500

1.477

1.429

Puglia

672

467

1.127

1.656

470

976

1.027

1.039

Basilicata

84

96

325

270

948

202

319

601

Calabria

563

375

1.397

2.263

1.036

949

747

952

Sicilia

1.176

1.207

1.979

3.086

8.144

1.197

1.217

1.922

Sardegna

676

790

1.078

661

534

459

895

841

Non ripartibili

49

4

163

248

2

96

882

410

ITALIA

16.563

18.597

22.813

27.827

31.863

19.300

20.545

24.565

Media regionale

789

886

1.086

1.325

1.517

919

978

1.170

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione

 


Tabella A.24. - Il mercato del PPP - Bandi di gara pubblicati – Numero

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

24

37

70

92

60

86

106

158

Valle d'Aosta

2

1

2

1

5

4

7

11

Lombardia

60

94

173

186

105

119

174

275

Liguria

7

17

20

33

16

43

44

57

Trentino Alto Adige

2

 

3

3

5

6

6

13

Veneto

31

40

52

92

46

74

75

100

Friuli Venezia Giulia

9

10

14

19

14

13

12

39

Emilia Romagna

29

56

77

66

65

84

58

149

Toscana

34

35

55

53

63

72

100

151

Umbria

3

7

14

16

32

22

23

28

Marche

6

19

21

20

53

43

41

68

Lazio

14

17

35

75

41

43

86

113

Abruzzo

1

18

28

50

26

40

92

113

Molise

11

7

4

7

14

15

14

28

Campania

36

64

73

56

96

93

136

158

Puglia

15

36

78

81

63

63

83

151

Basilicata

9

12

10

15

11

11

22

39

Calabria

16

12

37

45

37

50

76

56

Sicilia

15

17

40

76

53

59

76

110

Sardegna

14

9

23

14

23

39

79

127

Non ripartibili

1

1

0

0

0

0

0

1

ITALIA

339

509

829

1.000

828

979

1.310

1.945

Media regionale

16

25

41

50

41

49

66

93

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione e dati  Cresme Europa Servizi – Osservatorio Nazionale del PPP


Tabella A.25. - Il mercato del PPP - Bandi di gara pubblicati – Importi in Meuro

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

98,4

1.856,5

183,5

75,6

131,1

264,3

194,8

1.110,9

Valle d'Aosta

11,3

1,6

1,8

0,0

8,7

0,4

20,5

20,0

Lombardia

171,6

141,7

671,7

1.843,8

1.144,8

2.112,8

2.263,7

468,5

Liguria

12,0

92,3

134,0

17,7

52,4

820,3

199,3

35,5

Trentino Alto Adige

0,0

0,0

30,5

0,0

2,0

8,7

8,1

156,7

Veneto

230,2

157,4

95,6

278,2

2.448,0

215,5

176,4

664,6

Friuli Venezia Giulia

9,1

7,5

36,8

63,2

16,0

64,6

43,9

45,8

Emilia Romagna

139,3

192,2

210,4

248,3

317,7

138,4

1.343,8

828,8

Toscana

100,0

380,1

83,3

307,2

475,6

92,1

137,1

232,7

Umbria

7,7

33,2

26,2

52,5

48,0

20,4

121,0

43,8

Marche

1,5

29,0

51,8

32,6

21,1

63,5

39,8

227,5

Lazio

45,1

128,7

73,1

138,7

270,2

218,4

211,0

3.856,8

Abruzzo

33,6

71,6

85,8

81,7

74,7

114,2

68,4

40,0

Molise

10,0

2,3

10,4

3,7

29,7

2,2

19,5

10,9

Campania

233,3

456,6

242,5

285,2

326,6

701,4

481,3

800,4

Puglia

109,5

247,2

205,7

105,9

134,7

187,0

155,2

174,2

Basilicata

2,5

7,6

7,9

3,9

64,6

5,2

66,4

18,8

Calabria

51,3

21,9

968,6

513,1

31,0

56,2

25,0

191,3

Sicilia

64,1

175,7

191,4

2.339,2

2.645,0

224,1

156,0

343,3

Sardegna

104,1

15,7

124,1

252,3

96,9

110,9

521,9

204,8

Non ripartibili

0,0

0,2

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

ITALIA

1.434,8

4.019,0

3.435,1

6.642,9

8.338,8

5.420,6

6.252,9

9.475,5

Media regionale

68,3

191,4

163,6

316,3

397,1

258,1

297,8

451,2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione e dati  Cresme Europa Servizi – Osservatorio Nazionale del PPP

 


Tabella A.26. - Il mercato del PPP - Aggiudicazioni – Numero

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

4

10

20

30

22

26

41

50

Valle d'Aosta

 

1

1

 

 

 

3

 

Lombardia

19

30

50

60

55

56

89

102

Liguria

2

4

4

16

2

17

10

17

Trentino Alto Adige

 

 

1

 

 

 

3

5

Veneto

12

8

19

29

19

28

33

31

Friuli Venezia Giulia

5

1

1

4

5

8

5

9

Emilia Romagna

6

26

17

30

24

29

37

38

Toscana

2

16

11

15

14

21

32

29

Umbria

2

1

7

5

9

8

6

9

Marche

2

1

9

14

5

5

15

16

Lazio

4

4

11

17

21

6

32

38

Abruzzo

 

2

1

10

2

9

18

15

Molise

 

 

1

2

1

3

2

3

Campania

14

12

34

39

17

22

35

48

Puglia

3

8

22

22

10

16

36

38

Basilicata

2

 

2

5

 

3

4

10

Calabria

3

4

4

9

1

4

18

14

Sicilia

1

5

9

21

21

15

15

22

Sardegna

1

3

5

13

3

4

17

36

Non ripartibili

 

 

 

 

 

 

 

 

ITALIA

82

136

229

341

231

280

451

530

Media regionale

5

8

11

19

14

16

23

28

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione e dati  Cresme Europa Servizi – Osservatorio Nazionale del PPP


Tabella A.27. - Il mercato del PPP - Aggiudicazioni – Importi in Meuro

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

110,3

83,4

48,4

1.928,3

116,1

113,1

125,7

207,5

Valle d'Aosta

0,0

11,3

1,6

0,0

0,0

0,0

25,9

0,0

Lombardia

48,5

1.460,8

113,1

406,9

1.186,3

1.005,3

276,1

2.174,4

Liguria

3,4

10,4

8,2

98,7

73,5

50,5

82,6

43,0

Trentino Alto Adige

0,0

0,0

28,4

0,0

0,0

0,0

2,6

61,8

Veneto

190,0

29,1

155,4

240,9

42,1

256,6

230,4

2.289,1

Friuli Venezia Giulia

10,0

0,8

5,0

31,5

8,4

69,0

2,4

34,5

Emilia Romagna

17,9

169,3

145,0

33,0

318,9

348,0

127,8

228,3

Toscana

2,8

96,8

288,7

80,0

308,5

480,1

83,7

63,4

Umbria

1,6

6,5

9,4

17,0

12,7

58,0

22,9

10,1

Marche

0,2

14,6

14,0

43,9

7,9

27,9

49,1

31,1

Lazio

9,2

5,2

71,5

146,7

105,5

228,4

170,0

128,9

Abruzzo

0,0

35,3

0,0

69,1

5,4

91,5

104,3

28,9

Molise

0,0

0,0

2,2

1,6

0,4

18,3

14,5

0,0

Campania

195,5

24,3

142,4

390,1

174,0

123,1

278,7

222,8

Puglia

1,6

24,4

136,2

216,7

32,6

105,5

146,4

86,6

Basilicata

0,4

0,0

1,8

1,9

0,0

0,1

64,2

38,6

Calabria

2,2

11,9

15,4

27,1

4,0

494,5

24,3

36,4

Sicilia

0,0

41,0

26,8

449,6

2.539,8

17,7

123,6

575,9

Sardegna

0,2

83,3

3,8

18,4

67,5

52,4

307,5

362,1

Non ripartibili

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

ITALIA

593,7

2.108,4

1.217,2

4.201,5

5.003,7

3.540,0

2.262,8

6.623,5

Media regionale

28,3

100,4

58,0

200,1

238,3

168,6

107,8

315,4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione e dati  Cresme Europa Servizi – Osservatorio Nazionale del PPP


Tabella A.28. - Il mercato del PPP Concessioni di Costruzione e Gestione- Bandi di gara pubblicati – Numero

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

20

15

27

34

23

33

29

33

Valle d'Aosta

1

1

0

0

1

1

1

2

Lombardia

26

29

102

50

42

32

37

73

Liguria

4

6

14

7

9

21

8

13

Trentino Alto Adige

0

0

2

2

2

2

1

3

Veneto

25

10

15

17

15

24

28

30

Friuli Venezia Giulia

3

3

3

5

4

2

3

3

Emilia Romagna

17

19

15

9

30

25

17

40

Toscana

16

15

12

11

25

14

20

28

Umbria

1

3

7

2

4

2

6

12

Marche

2

10

8

3

4

22

13

17

Lazio

9

8

18

15

26

20

31

34

Abruzzo

1

3

6

16

13

10

22

47

Molise

3

2

2

2

10

2

6

9

Campania

25

35

33

28

48

34

47

45

Puglia

11

22

23

23

33

28

20

30

Basilicata

4

3

5

1

1

4

8

7

Calabria

8

4

7

3

3

16

20

19

Sicilia

8

4

24

30

25

23

34

39

Sardegna

9

3

13

6

15

5

32

34

Non ripartibili

0

0

0

0

0

0

0

0

ITALIA

193

195

336

264

333

320

383

518

Media regionale

9

9

16

13

16

15

18

25

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione e dati  Cresme Europa Servizi – Osservatorio Nazionale del PPP


Tabella A.29. - Il mercato del PPP Concessioni di Costruzione e Gestione - Bandi di gara pubblicati – Importi in Meuro

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

87,4

1.842,0

179,7

60,3

117,9

144,0

141,7

944,4

Valle d'Aosta

11,3

1,6

0,0

0,0

2,5

0,1

19,8

16,5

Lombardia

146,1

106,0

626,7

1.768,1

1.103,2

2.046,7

2.122,9

352,9

Liguria

10,8

86,1

128,9

14,1

51,2

788,5

48,7

15,3

Trentino Alto Adige

0,0

0,0

30,5

0,0

1,5

8,6

5,3

124,0

Veneto

224,9

141,9

63,2

257,9

2.338,2

174,8

114,4

612,1

Friuli Venezia Giulia

7,0

7,2

29,3

54,9

13,5

60,5

32,3

2,4

Emilia Romagna

136,7

119,3

183,9

83,5

260,1

124,1

1.265,7

766,2

Toscana

90,9

377,3

64,2

293,4

464,9

79,8

62,0

68,8

Umbria

6,5

33,2

21,6

45,5

21,5

8,5

109,6

38,6

Marche

1,5

27,9

48,4

25,5

1,4

58,2

20,8

179,2

Lazio

43,6

123,2

72,5

99,2

261,8

195,8

126,6

3.810,9

Abruzzo

33,6

64,0

8,0

64,1

65,0

113,0

11,9

24,0

Molise

2,8

1,8

10,4

3,5

29,3

0,0

9,7

9,0

Campania

227,3

442,9

211,6

275,9

269,6

666,0

399,9

753,0

Puglia

65,6

157,2

189,0

63,0

107,5

160,6

93,5

110,1

Basilicata

2,1

0,8

7,9

0,2

61,8

1,7

60,8

3,9

Calabria

47,3

20,2

16,9

4,5

4,0

46,8

18,3

29,9

Sicilia

63,7

11,2

159,0

300,9

73,6

197,6

122,2

292,1

Sardegna

102,3

14,6

96,4

8,1

95,8

67,4

420,8

138,7

Non ripartibili

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

ITALIA

1.311,3

3.578,2

2.148,0

3.422,4

5.344,1

4.942,8

5.206,9

8.291,9

Media regionale

62,4

170,4

102,3

163,0

254,5

235,4

247,9

394,9

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: elaborazione e dati  Cresme Europa Servizi – Osservatorio Nazionale del PPP


Tabella A.30. - Il mercato del PPP Concessioni di Costruzione e Gestione- Aggiudicazioni Numero

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

 

3

3

3

2

3

16

9

Valle d'Aosta

 

1

 

 

 

 

1

 

Lombardia

4

12

9

28

15

10

12

14

Liguria

 

1

 

3

1

9

2

3

Trentino Alto Adige

 

 

 

 

 

 

 

2

Veneto

2

4

8

9

4

12

12

10

Friuli Venezia Giulia

1

1

1

2

 

5

1

1

Emilia Romagna

1

5

6

6

7

7

7

10

Toscana

1

9

3

8

4

6

3

5

Umbria

 

1

2

 

1

3

 

2

Marche

 

1

3

5

2

 

4

3

Lazio

 

1

8

5

8

5

18

2

Abruzzo

 

2

 

5

2

5

4

2

Molise

 

 

1

1

1

2

 

 

Campania

3

7

18

14

5

11

10

13

Puglia

1

4

8

12

6

9

12

11

Basilicata

 

 

1

1

 

 

1

1

Calabria

 

1

2

1

1

1

4

5

Sicilia

 

4

3

8

6

6

9

16

Sardegna

 

2

2

3

1

 

7

13

Non ripartibili

 

 

 

 

 

 

 

 

ITALIA

13

59

78

114

66

94

123

122

Media regionale

2

3

5

7

4

6

7

7

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Cresme Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione


Tabella A.31. - Il mercato del PPP Concessioni di Costruzione e Gestione - Aggiudicazioni Importi in Meuro

 

 

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

0,0

23,6

6,8

1,3

48,8

3,0

80,6

85,8

Valle d'Aosta

0,0

11,3

0,0

0,0

0,0

0,0

19,8

0,0

Lombardia

38,5

1.424,4

34,9

347,1

610,1

891,6

56,1

2.033,9

Liguria

0,0

8,4

0,0

27,6

68,6

42,9

40,7

29,6

Trentino Alto Adige

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

11,9

Veneto

185,6

12,3

135,5

229,7

25,0

221,4

114,9

2.214,9

Friuli Venezia Giulia

3,6

0,8

5,0

26,6

0,0

68,0

0,5

9,5

Emilia Romagna

4,8

20,7

41,3

8,7

40,6

83,5

55,1

87,7

Toscana

2,8

68,8

264,5

73,7

277,3

444,7

40,6

43,1

Umbria

0,0

6,5

6,2

0,0

11,7

18,0

0,0

0,9

Marche

0,0

14,6

9,7

42,3

6,5

0,0

22,8

14,2

Lazio

0,0

4,1

62,2

18,1

67,4

228,3

115,9

13,6

Abruzzo

0,0

35,3

0,0

66,7

5,4

34,6

93,8

24,4

Molise

0,0

0,0

2,2

1,6

0,4

17,7

0,0

0,0

Campania

177,1

20,3

107,4

85,0

116,2

114,3

98,6

82,9

Puglia

1,6

16,6

56,7

204,6

18,0

41,1

39,5

35,5

Basilicata

0,0

0,0

1,8

0,3

0,0

0,0

1,2

22,3

Calabria

0,0

0,0

3,1

2,2

4,0

8,9

1,3

19,0

Sicilia

0,0

41,0

11,6

33,6

51,9

11,8

86,4

87,3

Sardegna

0,0

72,0

1,0

11,4

14,8

0,0

186,2

242,2

Non ripartibili

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

ITALIA

414,0

1.780,6

749,8

1.180,4

1.366,6

2.229,8

1.053,9

5.058,7

Media regionale

19,7

84,8

35,7

56,2

65,1

106,2

50,2

240,9

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: CRESME Europa Servizi – Banca dati bandi di gara e avvisi di aggiudicazione


Tabella A.32. - Il mercato del FM - Bandi di gara pubblicati – Numero

 

 

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

1.865

1.669

1.989

Valle d'Aosta

245

171

200

Lombardia

3.482

3.237

3.353

Liguria

635

740

745

Trentino Alto Adige

209

224

251

Veneto

1.375

1.324

1.385

Friuli Venezia Giulia

643

544

635

Emilia Romagna

1.361

1.234

1.325

Toscana

1.658

1.746

2.010

Umbria

374

259

416

Marche

583

498

686

Lazio

2.061

1.982

2.152

Abruzzo

850

904

792

Molise

262

261

282

Campania

2.197

2.010

2.565

Puglia

1.367

1.412

1.509

Basilicata

447

375

478

Calabria

1.210

1.132

1.165

Sicilia

1.429

1.444

2.006

Sardegna

1.252

1.916

2.411

Non ripartibili

184

445

533

ITALIA

23.689

23.527

26.888

Media regionale

1.128

1.120

1.280

 

 

 

 

Fonte: elaborazione e dati  Cresme Europa Servizi – Osservatorio Nazionale del FM


Tabella A.33. - Il mercato del FM - Bandi di gara pubblicati – Importi in Meuro

 

 

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

1.455,8

1.394,0

3.770,4

Valle d'Aosta

86,1

131,5

203,0

Lombardia

4.528,0

4.477,4

3.994,5

Liguria

1.212,9

632,0

468,3

Trentino Alto Adige

202,3

310,9

711,1

Veneto

1.004,8

1.640,4

2.272,2

Friuli Venezia Giulia

804,7

584,1

458,0

Emilia Romagna

1.704,4

2.968,9

1.978,4

Toscana

1.058,1

1.302,2

1.465,2

Umbria

178,2

1.464,2

483,5

Marche

437,8

341,3

555,3

Lazio

3.518,1

2.846,5

6.872,6

Abruzzo

436,7

513,8

251,5

Molise

189,7

143,6

97,8

Campania

2.701,4

1.821,3

2.989,5

Puglia

1.085,5

1.484,8

1.240,6

Basilicata

442,6

304,5

203,5

Calabria

528,4

481,7

700,0

Sicilia

865,5

1.186,2

1.382,4

Sardegna

851,6

1.200,3

711,4

Non ripartibili

852,4

2.388,9

4.450,6

ITALIA

24.145,1

27.618,6

35.260,0

Media regionale

1.149,8

1.315,2

1.679,0

 

 

 

 

Fonte: elaborazione e dati  Cresme Europa Servizi – Osservatorio Nazionale del FM


Tabella A.34. - Il mercato del FM - Aggiudicazioni – Numero

 

 

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

538

829

1.013

Valle d'Aosta

40

93

91

Lombardia

1.126

1.800

2.110

Liguria

209

218

321

Trentino Alto Adige

82

192

196

Veneto

715

1.014

1.124

Friuli Venezia Giulia

144

219

261

Emilia Romagna

776

984

1.015

Toscana

406

774

993

Umbria

106

142

189

Marche

140

297

357

Lazio

540

1.155

1.138

Abruzzo

174

275

222

Molise

36

46

58

Campania

475

744

1.115

Puglia

276

575

484

Basilicata

82

161

160

Calabria

135

249

293

Sicilia

190

416

454

Sardegna

294

469

441

Non ripartibili

47

235

376

ITALIA

6.531

10.887

12.411

Media regionale

311

518

591

 

 

 

 

Fonte: elaborazione e dati  Cresme Europa Servizi – Osservatorio Nazionale del FM


Tabella A.35. - Il mercato del FM - Aggiudicazioni – Importi in Meuro

 

 

2007

2008

2009

 

 

 

 

 

 

 

 

Piemonte

649,5

974,5

1.342,8

Valle d'Aosta

19,8

78,6

114,9

Lombardia

2.240,7

1.930,2

4.788,4

Liguria

257,9

315,9

375,4

Trentino Alto Adige

146,4

258,3

502,9

Veneto

718,8

901,4

3.482,2

Friuli Venezia Giulia

315,9

309,4

343,1

Emilia Romagna

873,3

1.741,8

1.435,9

Toscana

820,2

765,6

756,6

Umbria

124,5

136,8

225,1

Marche

135,3

224,5

339,5

Lazio

1.446,1

2.287,2

2.259,3

Abruzzo

173,5

271,9

222,5

Molise

85,2

30,0

69,1

Campania

488,1

1.888,3

1.168,0

Puglia

379,9

659,0

558,6

Basilicata

138,8

339,4

159,8

Calabria

735,5

188,5

262,0

Sicilia

205,5

856,7

1.097,4

Sardegna

429,7

628,4

663,9

Non ripartibili

376,5

1.456,6

1.827,0

ITALIA

10.761,1

16.243,0

21.994,4

Media regionale

512,4

773,5

1.047,4

 

 

 

 

Fonte: elaborazione e dati  Cresme Europa Servizi – Osservatorio Nazionale del FM


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PARTE SECONDA

 

 

 


CAPITOLO QUINTO
 L’IMPATTO DI ALCUNE OPERE STRATEGICHE SUL TERRITORIO E L’ECONOMIA REGIONALE: CASE STUDY

 

In questa seconda parte del Rapporto vengono presentati cinque casi studio di opere strategiche in corso di realizzazione, per le quali è stato adottato un nuovo approccio metodologico volto a fare emergere gli effetti che ciascuna opera determina in termini di migliore accessibilità infrastrutturale nelle regioni attraversate e in ciascun comune.

 

Le cinque opere selezionate sono:

-          la Pedemontana Lombarda: collegamento autostradale Dalmine-Como-Varese-Valico del Giaggiolo

-          il Raccordo autostradale di collegamento tra la A15, località Fontevivo (Pr), e la A22, località Nogarole Rocca (Vr)

-          l’Autostrada A12 Livorno-Civitavecchia tratta Cecina (Rosignano Marittima) – Civitavecchia

-          l’ammodernamento dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria

-          l’ammodernamento della S.S. 131 “Carlo Felice”

 

Per ogni caso si è provveduto a presentare la metodologia seguita e ad indicare i criteri con cui si sono ricostruite le mappe di riferimento.

Ogni caso è stato affrontato rispetto allo stato attuale, allo scenario di riferimento in cui l’opera va ad impattare e gli effetti in termini di accessibilità che essa determinerà una volta completata e resa fruibile.

L’analisi costituisce una modalità innovativa per i possibili effetti che una grande opera può produrre sul territorio relativamente al sistema infrastrutturale che caratterizza ogni singolo territorio.

Si tratta di un primo esempio di sperimentazione di una metodologia di analisi che, per esprimere al meglio il suo potenziale, dovrebbe essere estesa a tutto il territorio nazionale e a una più articolata lista di opere rilevanti.

La metodologia utilizzata infatti, è in grado di cogliere gli effetti di sistema dei singoli interventi, con riferimento ad una dimensione spaziale rappresentata dal sistema territoriale nel suo complesso, che non sempre corrisponde con il territorio amministrativo delle singole regioni.

Per questo motivo sarebbe opportuno estendere l'analisi all'intero territorio nazionale, estrapolando gli indicatori regionali comparabili solo in una fase successiva.


5.1. Lombardia: valutazione del livello di accessibilità dei comuni e degli effetti di sistema indotti dalla realizzazione del nuovo Sistema Viabilistico Pedemontano

5.1.1. Il modello di accessibilità

Il livello di accessibilità generale è definito come media di due indici tematici predisposti per valutare, rispettivamente, il livello di accessibilità urbana e aeroportuale.

Ognuno dei due indici tematici è definito per ogni comune mediante la seguente funzione:

dove:

 

n

rappresenta il comune di origine

i

la destinazione, che per i due indici tematici rappresenta, rispettivamente, le principali aree urbane e gli aeroporti della Lombardia

N

il numero di destinazioni, pari ai 9 comuni principali per l'indice di accessibilità urbana ed a 4 aeroporti per l'indice di accessibilità aeroportuale

D

la dimensione caratteristica che, per i diversi indici tematici, è costituita dalla popolazione residente al 2009 nelle centralità urbane e dal volume di passeggeri e delle merci in transito nei diversi aeroporti presi in considerazione

tn,i

tempo minimo di percorrenza su strada necessario per raggiungere, partendo dal comune di origine (n), i singoli comuni di destinazione e gli aeroporti

 

Il livello di accessibilità di ogni comune, quindi, è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione caratteristica (nei due casi: popolazione residente nelle principali aree urbane; traffico passeggeri e merci degli aeroporti) ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungere, da un determinato comune, tutte le destinazioni previste nel calcolo dello specifico indice settoriale.

Operando in questo modo, il livello di accessibilità di ogni comune è frutto di una combinazione complessa tra la sua posizione geografica, il livello di connettività al resto del sistema offerto dalla rete stradale e la conformazione spaziale dei fenomeni urbani e dei principali nodi di accesso al sistema dei trasporti di livello nazionale ed internazionale (aeroporti).

 

5.1.2. Definizione del tempo minimo di percorrenza

Il calcolo del tempo minimo di percorrenza su strada necessario a raggiungere da ogni comune della Lombardia ognuna delle destinazioni previste nella definizione degli specifici indici settoriali (centralità urbane ed aeroporti), costituisce un passaggio chiave nella definizione dell'indice di accessibilità, rappresentando, abbastanza realisticamente, il livello di connessione al sistema urbano/trasportistico, secondo un approccio spazio/temporale.

 

Nello specifico, applicando un modello di simulazione al grafo della rete viaria esistente, sono state costruite delle matrici dei tempi minimi di percorrenza necessari a raggiungere, partendo da ogni comune, rispettivamente, le 9 centralità urbane della Lombardia ed i 4 aeroporti.

 

Il modello di simulazione, quindi, individua il percorso minimo tra origine e destinazione minimizzando il tempo di percorrenza, note le lunghezze degli archi viari, le velocità di percorrenza degli stessi e modellizzando in modo esplicito sottopassi, sovrapassi, gallerie e i vincoli sui versi di percorrenza. Il modello, inoltre, utilizza la classificazione gerarchica delle strade secondo logiche di priorità, assumendo l'ipotesi che l’utente effettui le sue scelte definendo una combinazione di strade a massimo deflusso.

Per quanto riguarda la base territoriale, per tener conto delle enclavi, il modello viene applicato in maniera molto disaggregata e cioè a livello di località abitate e solo successivamente i risultati vengono riaggregati sugli areali corrispondenti ai perimetri amministrativi dei comuni, operando la media tra i valori di tempo minimo di connessione tra località abitate dei comuni di origine e destinazione o tra i comuni di origine ed i singoli porti ed aeroporti.

 

Il tempo minimo di percorrenza, quindi, è stato definito applicando la seguente funzione:

 

con il seguente significato dei simboli:

 

Tempo minimo di percorrenza tra il comune i-esimo ed il comune j-esimo (o aeroporto nel caso dello specifico indice)

Numero di località, rispettivamente, del comune i-esimo e del comune j-esimo (o aeroporto nel caso dello specifico indice)

Tempo minimo necessario a raggiungere da ognuna delle località (l) del comune i-esimo, tutte le località (k) del comune j-esimo (o aeroporto nel caso dello specifico indice)

Nel definire la situazione di scenario si è tenuto conto dei nuovi tratti autostradali che costituiscono il Sistema Viabilistico Pedemontano, come indicato dal progetto definitivo redatto da Pedemontana Lombarda Spa e approvato dal CIPE. A seguito di tale integrazione è stata definita una nuova matrice dei tempi minimi di percorrenza, rappresentativa della situazione di scenario ed atta a definire gli effetti di sistema degli interventi locali.

 

Cartogramma 5.1.1. Il tracciato dell’Autostrada Pedemontana Lombarda al 30 Aprile 2010

Fonte:  Autostrada Pedemontana Lombarda Spa


5.1.3. Il livello di accessibilità dei comuni nella situazione attuale e nello scenario

Il livello di accessibilità urbana

Il livello di accessibilità urbana (Iu) è definito per ogni comune, nella situazione attuale e nello scenario, mediante la seguente espressione:

 

con il seguente significato dei simboli:

 

n

il comune di origine

i

la destinazione, cioè tutte le principali aree urbane della Lombardia

N

il numero di destinazioni, corrispondenti a 9 aree urbane principali

la dimensione caratteristica del comune i-esimo, costituita dalla popolazione residente al 2009

tn,i

tempo minimo necessario per recarsi dal comune di origine (n), ai singoli comuni di destinazione (i), calcolato, nelle due ipotesi (situazione attuale e scenario) secondo le modalità indicate al paragrafo specifico

 

Il livello di accessibilità urbana di ogni comune, quindi, è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione demografica delle principali aree urbane della Lombardia ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungerli.

In altri termini, il valore dell'indice è definibile come la popolazione raggiunta in una unità di tempo viaggiando sulla rete stradale e scegliendo, volta per volta, il percorso temporalmente più breve.

Operando in questo modo, il livello di accessibilità urbana di ogni comune, assumendo la dimensione demografica come elemento rappresentativo della dimensione urbana, esprime il livello di prossimità spazio/temporale del comune esaminato a contesti qualificabili nella categoria dell'urbano.

Considerando nel calcolo dell'indice la variabile temporale, definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale al resto del sistema, e non semplicemente la distanza geografica, il valore dell'indice espime abbastanza bene la reale propagazione delle dinamiche urbane, con una evidente dilatazione dei valori più alti lungo le principali direttrici stradali.

 

 

Tabella 5.1.1. - Struttura insediativa e centralità urbane al 2009

 

Superficie Territoriale

Km2

 

Popolazione residente

 

Famiglie

 

Valore assoluto

Distribuzione percentuale

Densità territoriale

Ab. / Km2

 

Valore assoluto

Distribuzione percentuale

Densità territoriale

Ab. / Km2

Varese

55

 

81.788

0,8%

1.489,8

 

36.213

0,9%

659,6

Como

37

 

84.812

0,9%

2.273,8

 

38.376

0,9%

1.028,8

Milano

182

 

1.307.495

13,3%

7.180,1

 

680.403

16,0%

3.736,4

Bergamo

40

 

118.019

1,2%

2.980,3

 

57.107

1,3%

1.442,1

Brescia

91

 

191.618

2,0%

2.112,7

 

92.980

2,2%

1.025,1

Pavia

63

 

71.184

0,7%

1.131,7

 

36.972

0,9%

587,8

Cremona

70

 

72.248

0,7%

1.026,3

 

33.859

0,8%

481,0

Lecco

46

 

47.791

0,5%

1.041,2

 

20.536

0,5%

447,4

Lodi

41

 

44.036

0,4%

1.063,7

 

18.841

0,4%

455,1

Centralità urbane

625

 

2.018.991

20,5%

3.229,4

 

1.015.287

23,9%

1.623,9

Altri comuni

23.245

 

7.807.150

79,5%

335,9

 

3.233.868

76,1%

139,1

Lombardia

23.870

 

9.826.141

100,0%

411,6

 

4.249.155

100,0%

178,0

Fonte: elaborazioni CRESME su dati ISTAT

 

E' evidente quindi che la realizzazione della Pedemontana Lombarda, asse tangenziale all'area metropolitana milanese e di interconnessione delle direttrici di accesso al sistema dei comuni settentrionali (Varese, Como, Lecco, Bergamo), determinerà un sensibile miglioramento delle condizioni di accessibilità dei comuni del quadrante nord.

La lettura di alcuni dati di sintesi sulla distribuzione della popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità urbana dei comuni aiuta a comprendere meglio la situazione attuale, ma soprattutto le dinamiche di scenario.

Nella situazione attuale, infatti, 5.685.421 abitanti su un totale di 9.826.141, ovvero il 57,9% della popolazione complessiva, vive in comuni caratterizzati da un indice di accessibilità urbana superiore alla media regionale, 3.049.314 dei quali (31% del totale) risiedono in comuni ad accessibilità molto alta[1].

Nella situazione di scenario, invece, la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità superiore all'attuale livello medio aumenterà di 19.930 abitanti, pari ad un incremento relativo dello 0,4%, portando la quota di popolazione residente in comuni ad elevata accessibilità al 58,1% del totale.

 


Tabella 5.1.2. - Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità urbana dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

3.049.314

31,0%

 

3.103.478

31,6%

 

54.164

1,8%

Medio-Alto

2.636.107

26,8%

 

2.601.873

26,5%

 

-34.234

-1,3%

Medio-Basso

1.762.903

17,9%

 

1.745.129

17,8%

 

-17.774

-1,0%

Basso

2.377.817

24,2%

 

2.375.661

24,2%

 

-2.156

-0,1%

Totale

9.826.141

100,0%

 

9.826.141

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

5.685.421

57,9%

 

5.705.351

58,1%

 

19.930

0,4%

Inferiore al livello medio

4.140.720

42,1%

 

4.120.790

41,9%

 

-19.930

-0,5%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 


Cartogramma 5.1.2. - Sistema delle infrastrutture stradali e distribuzione demografica

Fonte: elaborazioni CRESME su dati ISTAT

 

 

 


Cartogramma 5.1.3. - Indice di accessibilità urbana - SITUAZIONE ATTUALE

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Cartogramma 5.1.4. - Indice di accessibilità urbana - SCENARIO

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.1.5. - Indice di accessibilità urbana - VARIAZIONE DI SCENARIO

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Il livello di accessibilità aeroportuale

Il livello di accessibilità aeroportuale (Ia) è definito per ogni comune, nella situazione attuale e nello scenario, mediante la seguente espressione:

 

con il seguente significato dei simboli:

 

n

il comune di origine

i

la destinazione, cioè i principali aeroporti della Lombardia

N

il numero di destinazioni, pari ai 4 aeroporti

la dimensione caratteristica dell'aeroporto i-esimo, costituita dal numero di passeggeri e di merci in transito nel corso del 2009

tn,i

tempo minimo necessario per recarsi dal comune di origine (n), ai singoli aeroporti di destinazione (i), calcolato, nelle due ipotesi (situazione attuale e scenario) secondo le modalità indicate al paragrafo specifico

 

Il livello di accessibilità aeroportuale di ogni comune, quindi, è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione del flusso passeggeri e merci di ognuno dei quattro aeroporti considerati ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungerli.

In altri termini, il valore dell'indice è definibile come il traffico aeroportuale che è possibile intercettare in una unità di tempo, viaggiando sulla rete stradale da ogni comune ad ognuno degli aeroporti, scegliendo volta per volta il percorso temporalmente più breve.

Operando in questo modo, il livello di accessibilità aeroportuale di ogni comune, assumendo la dimensione del flusso annuale di passeggeri e merci come elemento gerarchico tra i diversi aeroporti, esprime proprio il livello di prossimità spazio/temporale del comune esaminato alle infrastrutture aeroportuali.

Considerando nel calcolo dell'indice la variabile temporale, definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale alle infrastrutture aeroportuali e non semplicemente la distanza geografica, il valore dell'indice esprime abbastanza bene la reale propagazione dell'accessibilità con una evidente dilatazione dei valori più elevati lungo le direttrici stradali principali.

 


Tabella 5.1.3. - Traffico passeggeri e merci nei principali aeroporti dell'area

 

Movimento passeggeri

2009

Movimento merci 2008

(tonnellate)

 

Livello gerarchico

Passeggeri

Merci

Totale

 BRESCIA MONTICHIARI

198.452

22.010

 

7

1

4

 LINATE

8.293.839

17.028

 

5

6

6

 ORIO AL SERIO

7.144.203

99.573

 

8

6

7

 MALPENSA

17.349.602

344.045

 

81

17

49

 Totale

32.986.096

482.656

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti ENAC

 

Anche rispetto al sistema aeroportuale, la Pedemontana Lombarda rappresenta, soprattutto per i comuni del settore settentrionale, una importante direttrice di connessione al sistema aeroportuale, con particolare riferimento all'aeroporto internazionale di Malpensa, ma anche, in seconda battuta, allo scalo di Orio al Serio e Brescia Montichiari. Per questo motivo la realizzazione della Pedemontana Lombarda produrrà notevoli effetti sul livello di accessibilità al sistema aeroportuale.

 

La distribuzione della popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità aeroportuale costituisce un valido aiuto alla comprensione degli effetti di sistema indotti dalla realizzazione della Pedemontana Lombarda.

Nella situazione attuale, infatti, nei comuni ad elevata accessibilità aeroportuale vivono 6.409.329 abitanti, pari al 65,2% della popolazione complessiva, con un 36,7% residente in comuni a livello di accessibilità alto[2].

Nella situazione di scenario, invece, aumenterà soprattutto la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità molto alto che, registrando un incremento del 3,6% dal 36,7%, giungerà al 38% della popolazione complessiva.

 

Tabella 5.1.4. - Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità aeroportuale dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

3.603.651

36,7%

 

3.732.846

38,0%

 

129.195

3,6%

Medio-Alto

2.805.678

28,6%

 

2.785.329

28,3%

 

-20.349

-0,7%

Medio-Basso

2.157.907

22,0%

 

2.071.697

21,1%

 

-86.210

-4,0%

Basso

1.258.905

12,8%

 

1.236.269

12,6%

 

-22.636

-1,8%

Totale

9.826.141

100,0%

 

9.826.141

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

6.409.329

65,2%

 

6.518.175

66,3%

 

108.846

1,7%

Inferiore al livello medio

3.416.812

34,8%

 

3.307.966

33,7%

 

-108.846

-3,2%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.1.6. - Sistema delle infrastrutture stradali e poli aeroportuali

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.1.7. - Indice di accessibilità aeroportuale - SITUAZIONE ATTUALE

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 


Cartogramma 5.1.8, - Indice di accessibilità aeroportuale - SCENARIO

(media Regionale =100)


Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Cartogramma 5.1.9. - Indice di accessibilità aeroportuale - VARIAZIONE DI SCENARIO

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 

 


Il livello di accessibilità generale

L'analisi dei due indicatori settoriali mostra con chiarezza che la realizzazione della Pedemontana Lombarda esplica sensibili effetti in tutto il settore settentrionale del sistema metropolitano milanese, toccando valori più significativi soprattutto nel caso dell'accessibilità aeroportuale, con un incremento della popolazione residente in comuni ad accessibilità molto alta che tocca il 3,6%, contro l'1,8% di aumento per l'accessibilità urbana.

 

Tabella 5.1.5. - Distribuzione della popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità dei comuni nella situazione di scenario e variazione della popolazione rispetto allo stato di fatto

Livello di accessibilità dei comuni

ACCESSIBILITA' URBANA

 

ACCESSIBILITA' AEROPORTUALE

Variazione di scenario

Distribuzione percentuale

 

Variazione di scenario

Distribuzione percentuale

Alto

1,8%

31,6%

 

3,6%

38,0%

Medio-Alto

-1,3%

26,5%

 

-0,7%

28,3%

Medio-Basso

-1,0%

17,8%

 

-4,0%

21,1%

Basso

-0,1%

24,2%

 

-1,8%

12,6%

Totale

 

100,0%

 

 

100,0%

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

0,4%

58,1%

 

1,7%

66,3%

Inferiore al livello medio

-0,5%

41,9%

 

-3,2%

33,7%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

Per definire una rappresentazione il più possibile aderente alla realtà occorre necessariamente giungere ad una sintesi tra le diverse visioni settoriali. Per questo motivo è stato definito un indice di accessibilità generale (Ig), equivalente alla media dei due indici settoriali, secondo il risultato della seguente espressione:

 

dove:

 

Indice di accessibilità urbana

Indice di accessibilità aeroportuale

 

Operando in questo modo, il livello di accessibilità di ogni comune è il frutto di una stratificazione non gerarchica delle diverse valutazioni settoriali, assegnando perciò i valori più elevati alle realtà in cui concorrono elevati livelli di accessibilità in tutti gli ambiti.

Essendo ogni singolo indice settoriale strettamente dipendente da una variabile temporale definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale, anche il valore dell'indice sintetico esprime efficacemente una propagazione territoriale del livello di accessibilità con i valori più elevati che si dilatano lungo le principali direttrici stradali.

 

Nella situazione attuale l'analisi della distribuzione demografica indica che nei comuni con livello di accessibilità superiore alla media attualmente vivono 6.871.079 abitanti, pari al 69,9% della popolazione complessiva, con un 31,1% residente in comuni a livello di accessibilità alto[3].

Nella situazione di scenario la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità superiore all'attuale livello medio aumenterà del 0,8%, portando la quota di popolazione residente in comuni ad elevata accessibilità all'75,5% e quelli ad accessibilità molto alta al 32,5%.

 

Tabella 5.1.6. - Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità generale dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

3.051.597

31,1%

 

3.196.183

32,5%

 

144.586

4,7%

Medio-Alto

3.819.482

38,9%

 

3.727.014

37,9%

 

-92.468

-2,4%

Medio-Basso

1.882.897

19,2%

 

1.833.340

18,7%

 

-49.557

-2,6%

Basso

1.072.165

10,9%

 

1.069.604

10,9%

 

-2.561

-0,2%

Totale

9.826.141

100,0%

 

9.826.141

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

6.871.079

69,9%

 

6.923.197

70,5%

 

52.118

0,8%

Inferiore al livello medio

2.955.062

30,1%

 

2.902.944

29,5%

 

-52.118

-1,8%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.1.10. - Indice di accessibilità generale - SITUAZIONE ATTUALE

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 


Cartogramma 5.1.11. - Indice di accessibilità generale - SCENARIO

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Cartogramma 5.1.12. - Indice di accessibilità generale - VARIAZIONE DI SCENARIO

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


5.2. Emilia Romagna: valutazione del livello di accessibilità dei comuni e degli effetti di sistema indotti dalla realizzazione del raccordo autostradale di collegamento tra l’autostrada A15 Parma-La Spezia, località Fontevivo (Pr), e l’autostrada A22 Brennero- Modena, località Nogarole Rocca (Vr)

5.2.1. Il modello di accessibilità

 

Il livello di accessibilità generale è definito come media di due indici tematici predisposti per valutare rispettivamente, il livello di accessibilità urbana e aeroportuale.

 

Ognuno dei due indici tematici è definito per ogni comune mediante la seguente funzione:

 

dove:

 

n

rappresenta il comune di origine

i

la destinazione, che per i due indici tematici rappresenta rispettivamente, le principali aree urbane e gli aeroporti dell’Emilia Romagna e delle regioni limitrofe (Lombardia, Trentino Alto Adige eVeneto)

N

il numero di destinazioni, pari ai 26 comuni principali per l'indice di accessibilità urbana ed a 15 aeroporti per l'indice di accessibilità aeroportuale

D

la dimensione caratteristica, che per i diversi indici tematici è costituita, dalla popolazione residente al 2009 nelle centralità urbane e dal volume di passeggeri e delle merci in transito nei diversi aeroporti presi in considerazione

tn,i

tempo minimo di percorrenza su strada necessario per raggiungere, partendo dal comune di origine (n), i singoli comuni di destinazione e gli aeroporti

 

Il livello di accessibilità di ogni comune, quindi, è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione caratteristica (nei due casi: popolazione residente nelle principali aree urbane; traffico passeggeri e merci degli aeroporti) ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungere, da un determinato comune, tutte le destinazioni previste nel calcolo dello specifico indice settoriale.

Operando in questo modo, il livello di accessibilità di ogni comune è frutto di una combinazione complessa tra la sua posizione geografica, il livello di connettività al resto del sistema offerto dalla rete stradale e la conformazione spaziale dei fenomeni urbani e dei principali nodi di accesso al sistema dei trasporti di livello nazionale ed internazionale (aeroporti).

5.2.2. Definizione del tempo minimo di percorrenza

Il calcolo del tempo minimo di percorrenza su strada necessario a raggiungere da ogni comune dell’Emilia Romagna ognuna delle destinazioni previste nella definizione degli specifici indici settoriali (centralità urbane ed aeroporti), costituisce un passaggio chiave nella definizione dell'indice di accessibilità, rappresentando, abbastanza realisticamente, il livello di connessione al sistema urbano/trasportistico, secondo un approccio spazio/temporale.

Nello specifico, applicando un modello di simulazione al grafo della rete viaria esistente, sono state costruite delle matrici dei tempi minimi di percorrenza necessari a raggiungere, partendo da ogni comune, rispettivamente, le 26 centralità urbane della Lombardia ed i 15 aeroporti.

 

Il modello di simulazione, quindi, individua il percorso minimo tra origine e destinazione minimizzando il tempo di percorrenza, note le lunghezze degli archi viari, le velocità di percorrenza degli stessi e modellizzando in modo esplicito sottopassi, sovrapassi, gallerie e i vincoli sui versi di percorrenza. Il modello, inoltre, utilizza la classificazione gerarchica delle strade secondo logiche di priorità, assumendo l'ipotesi che l’utente effettui le sue scelte  definendo una combinazione di strade a massimo deflusso.

 

Per quanto riguarda la base territoriale, per tener conto delle enclavi, il modello viene applicato in maniera molto disaggregata e cioè a livello di località abitate e solo successivamente i risultati vengono riaggregati sugli areali corrispondenti ai perimetri amministrativi dei comuni, operando la media tra i valori di tempo minimo di connessione tra località abitate dei comuni di origine e destinazione o tra i comuni di origine ed i singoli aeroporti.

 

Il tempo minimo di percorrenza, quindi, è stato definito applicando la seguente funzione:

 

 

ove:


 

Tempo minimo di percorrenza tra il comune i-esimo ed il comune j-esimo (o aeroporto nel caso dello specifico indice)

Numero di località, rispettivamente, del comune i-esimo e del comune j-esimo (o aeroporto nel caso dello specifico indice)

Tempo minimo necessario a raggiungere da ognuna delle località (l) del comune i-esimo, tutte le località (k) del comune j-esimo (o aeroporto nel caso dello specifico indice)

 

Nel definire la situazione di scenario si è tenuto conto del nuovo raccordo autostradale di collegamento tra la A15, località Fontevivo (Pr), e la A 22, località Nogarole Rocca (Vr), secondo quanto previsto dal progetto definitivo redatto da Autocamionale della Cisa Spa e approvato dal CIPE. A seguito di tale integrazione è stata definita una nuova matrice dei tempi minimi di percorrenza, rappresentativa della situazione di scenario ed atta a definire gli effetti di sistema degli interventi locali.

 

 

Cartogramma 5.2.1. – Il tracciato del raccordo autostradale di collegamento tra la A15, località Fontevivo (Pr), e la A 22, località Nogarole Rocca (Vr) al 30 Aprile 2010

Fonte: Autocamionale della Cisa Spa

 


5.2.3. Il livello di accessibilità dei comuni nella situazione attuale e nello scenario

§      Il livello di accessibilità urbana

Il livello di accessibilità urbana (Iu) è definito per ogni comune, nella situazione attuale e in quella di scenario, mediante la seguente espressione:

 

ove:

 

n

rappresenta il comune di origine

i

la destinazione, cioè tutte le principali aree urbane dell’Emilia Romagna e delle regioni limitrofe (Lombardia, Trentino Alto Adige eVeneto)

N

il numero di destinazioni, corrispondenti a 26 aree urbane principali

la dimensione caratteristica del comune i-esimo, costituita dalla popolazione residente al 2009

tn,i

tempo minimo necessario per recarsi dal comune di origine (n), ai singoli comuni di destinazione (i), calcolato, nelle due ipotesi (situazione attuale e scenario) secondo le modalità indicate al paragrafo specifico

 

Il livello di accessibilità urbana di ogni comune, quindi, è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione demografica delle principali aree urbane della Lombardia ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungerli. In altri termini, il valore dell'indice è definibile come la popolazione raggiunta in una unità di tempo viaggiando sulla rete stradale e scegliendo volta per volta il percorso temporalmente più breve.

Operando in questo modo, il livello di accessibilità urbana di ogni comune, assumendo la dimensione demografica come elemento rappresentativo della dimensione urbana, esprime proprio lo di prossimità spazio/temporale del comune esaminato a contesti qualificabili nella categoria dell'urbano.

 

Considerando nel calcolo dell'indice la variabile temporale, definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale al resto del sistema, e non semplicemente la distanza geografica, il valore dell'indice esprime abbastanza bene la reale propagazione delle dinamiche urbane, con una evidente dilatazione dei valori più alti lungo le principali direttrici stradali ed in particolare la A15.

La realizzazione del raccordo autostradale di collegamento tra la A15 e la A 22, infatti, se alla scala di area vasta assume l’importante valenza di completare e migliorare la connessione tra il sistema Tirrenico ed il Brennero, assume una importante valenza anche alla scala locale, rafforzando la connessione tra la direttrice della Via Emilia ed il corridoio Padano.

 

Tabella 5.2.1. - Struttura insediativa e centralità urbane al 2009

 

Superficie Territoriale

Km2

 

Popolazione residente

 

Famiglie

 

Valore assoluto

Distribuzione percentuale

Densità territoriale

Ab. / Km2

 

Valore assoluto

Distribuzione percentuale

Densità territoriale

Ab. / Km2

Varese

55

 

81.788

0,4%

1.489,8

 

36213

0,4%

659,6

Como

37

 

84.812

0,4%

2.273,8

 

38376

0,4%

1.028,8

Milano

182

 

1.307.495

6,5%

7.180,1

 

680403

7,9%

3.736,4

Bergamo

40

 

118.019

0,6%

2.980,3

 

57107

0,7%

1.442,1

Brescia

91

 

191.618

1,0%

2.112,7

 

92980

1,1%

1.025,1

Pavia

63

 

71.184

0,4%

1.131,7

 

36972

0,4%

587,8

Cremona

70

 

72.248

0,4%

1.026,3

 

33859

0,4%

481,0

Lecco

46

 

47.791

0,2%

1.041,2

 

20536

0,2%

447,4

Lodi

41

 

44.036

0,2%

1.063,7

 

18841

0,2%

455,1

Centralità urbane

625

 

2.018.991

10,0%

3.229,4

 

1015287

11,8%

1.623,9

Altri comuni

23.245

 

7.807.150

38,7%

335,9

 

3233868

37,5%

139,1

Lombardia

23.870

 

9.826.141

48,8%

411,6

 

4249155

49,3%

178,0

Bolzano/Bozen

52

 

103.135

0,5%

1.972,0

 

46838

0,5%

895,6

Trento

158

 

115.511

0,6%

731,5

 

51040

0,6%

323,2

Centralità urbane

210

 

218.646

1,1%

1.040,2

 

97878

1,1%

465,6

Altri comuni

14.239

 

809.614

4,0%

56,9

 

328062

3,8%

23,0

Trentino Alto Adige

14.449

 

1.028.260

5,1%

71,2

 

425940

4,9%

29,5

Verona

207

 

264.475

1,3%

1.279,5

 

124889

1,4%

604,2

Vicenza

81

 

115.550

0,6%

1.433,6

 

52297

0,6%

648,8

Treviso

56

 

82.208

0,4%

1.481,2

 

37319

0,4%

672,4

Venezia

416

 

270.801

1,3%

651,1

 

130379

1,5%

313,5

Padova

93

 

212.989

1,1%

2.292,7

 

99863

1,2%

1.075,0

Rovigo

109

 

52.118

0,3%

479,9

 

23525

0,3%

216,6

Centralità urbane

960

 

998.141

5,0%

1.039,5

 

468272

5,4%

487,7

Altri comuni

17.441

 

3.914.297

19,4%

224,4

 

1538874

17,8%

88,2

Veneto

18.401

 

4.912.438

24,4%

267,0

 

2007146

23,3%

109,1

Piacenza

119

 

102.687

0,5%

866,6

 

46802

0,5%

395,0

Parma

261

 

184.467

0,9%

707,3

 

88066

1,0%

337,7

Reggio nell'emilia

232

 

167.678

0,8%

724,0

 

75738

0,9%

327,0

Modena

183

 

183.114

0,9%

999,5

 

82935

1,0%

452,7

Bologna

141

 

377.220

1,9%

2.681,0

 

200058

2,3%

1.421,9

Ferrara

404

 

134.967

0,7%

333,7

 

64508

0,7%

159,5

Ravenna

653

 

157.459

0,8%

241,2

 

72084

0,8%

110,4

Forlì

228

 

117.550

0,6%

515,1

 

50807

0,6%

222,6

Rimini

135

 

141.505

0,7%

1.052,1

 

61228

0,7%

455,2

Centralità urbane

2.355

 

1.566.647

7,8%

665,3

 

742226

8,6%

315,2

Altri comuni

19.973

 

2.817.699

14,0%

141,1

 

1200555

13,9%

60,1

Emilia Romagna

22.328

 

4.384.346

21,8%

196,4

 

1942781

22,5%

87,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Centralità urbane

4.150

 

4.802.425

23,8%

1.157,1

 

2323663

26,9%

559,9

Altri comuni

74.898

 

15.348.760

76,2%

204,9

 

6301359

73,1%

84,1

Totale

79.048

 

20.151.185

100,0%

254,9

 

8625022

100,0%

109,1

Fonte: elaborazioni CRESME su dati ISTAT

 

La lettura di alcuni dati di sintesi sulla distribuzione della popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità urbana dei comuni aiuta a comprendere meglio la situazione attuale, ma soprattutto le dinamiche di scenario.

Nella situazione attuale, infatti, 5.685.421 abitanti su un totale di 2.544.748, il 58% della popolazione complessiva, vive in comuni caratterizzati da un indice di accessibilità urbana superiore alla media regionale, 1.014.278 dei quali (23,1% del totale) risiedono in comuni ad accessibilità molto alta[4].

Nella situazione di scenario, invece, la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità superiore all'attuale livello medio aumenterà di 9.714 abitanti, pari ad un incremento relativo dello 0,4%, portando la quota di popolazione residente in comuni ad elevata accessibilità al 58,3% del totale.

 

Tabella 5.2.2. - Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità urbana dei comuni dell’Emilia Romagna

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

1.014.278

23,1%

 

1.029.295

23,5%

 

15.017

1,5%

Medio-Alto

1.530.470

34,9%

 

1.525.167

34,8%

 

-5.303

-0,3%

Medio-Basso

1.415.007

32,3%

 

1.412.535

32,2%

 

-2.472

-0,2%

Basso

424.591

9,7%

 

417.349

9,5%

 

-7.242

-1,7%

Totale

4.384.346

100,0%

 

4.384.346

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

2.544.748

58,0%

 

2.554.462

58,3%

 

9.714

0,4%

Inferiore al livello medio

1.839.598

42,0%

 

1.829.884

41,7%

 

-9.714

-0,5%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 


Cartogramma 5.2.2. - Sistema delle infrastrutture stradali e distribuzione demografica

Fonte: elaborazioni CRESME su dati ISTAT

 

 

 

 

 


Cartogramma 5.2.3. - Indice di accessibilità urbana - SITUAZIONE ATTUALE

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Cartogramma 5.2.4. - Indice di accessibilità urbana - SCENARIO

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.2.5. - Indice di accessibilità urbana - VARIAZIONE DI SCENARIO

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


§      Il livello di accessibilità aeroportuale

Il livello di accessibilità aeroportuale (Ia) è definito per ogni comune, nella situazione attuale e in quella di scenario, mediante la seguente espressione:

 

ove:

 

n

rappresenta il comune di origine

i

la destinazione, cioè i principali aeroporti dell’Emilia Romagna e delle regioni limitrofe (Lombardia, Trentino Alto Adige eVeneto)

N

il numero di destinazioni, pari ai 15 aeroporti

la dimensione caratteristica dell'aeroporto i-esimo, costituita dal numero di passeggeri e di merci in transito nel corso del 2009

tn,i

tempo minimo necessario per recarsi dal comune di origine (n), ai singoli aeroporti di destinazione (i), calcolato, nelle due ipotesi (situazione attuale e scenario) secondo le modalità indicate al paragrafo specifico

 

Il livello di accessibilità aeroportuale di ogni comune, quindi, è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione del flusso passeggeri e merci di ognuno dei quindici aeroporti considerati ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungerli. In altri termini, il valore dell'indice è definibile come il traffico aeroportuale che è possibile intercettare in una unità di tempo, viaggiando sulla rete stradale da ogni comune ad ognuno degli aeroporti, scegliendo volta per volta il percorso temporalmente più breve.

Operando in questo modo, il livello di accessibilità aeroportuale di ogni comune, assumendo la dimensione del flusso annuale di passeggeri e merci come elemento gerarchico tra i diversi aeroporti, esprime proprio il livello di prossimità spazio/temporale del comune esaminato alle infrastrutture aeroportuali.

 

Considerando nel calcolo dell'indice la variabile temporale, definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale alle infrastrutture aeroportuali, e non semplicemente la distanza geografica, il valore dell'indice esprime in modo efficace la reale propagazione dell'accessibilità con una evidente dilatazione dei valori più elevati lungo le direttrici stradali principali.

 


Tabella 5.2.3. - Traffico passeggeri e merci nei principali aeroporti dell'area

 

Movimento passeggeri

2009

Movimento merci 2008

(tonnellate)

 

Livello gerarchico

Passeggeri

Merci

Totale

ANTONIO CANOVA

1.758.267

2.522

 

1

2

2

BOLZANO DOLOMITI

51.222

 

 

1

1

1

BRESCIA MONTICHIARI

198.452

22.010

 

7

1

4

AEROPORTO CIVILE DI PADOVA

500

 

 

1

1

1

LINATE

8.293.839

17.028

 

5

6

6

ORIO AL SERIO

7.144.203

99.573

 

8

6

7

REGGIO NELL'EMILIA

500

 

 

1

1

1

FEDERICO FELLINI

374.315

614

 

1

1

1

GIUSEPPE VERDI

255.278

 

 

1

1

1

GUGLIELMO MARCONI

4.765.232

27.274

 

8

6

7

LUIGI RIDOLFI

528.288

 

 

1

1

1

MALPENSA

17.349.602

344.045

 

81

17

49

MARCO POLO

6.655.612

22.555

 

8

6

7

TOMMASO DAL MOLIN

0

0

 

1

1

1

VALERIO CATULLO

3.007.615

1.484

 

1

5

3

TOTALE

50.382.925

537.105

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti ENAC

 

Anche rispetto al sistema aeroportuale la realizzazione del raccordo autostradale di collegamento tra la A15 e la A 22 rappresenta una importante direttrice di connessione, anche se, per i comuni emiliani, non apporterà significativi vantaggi alla connessione all'aeroporto internazionale di Malpensa, in quanto già assicurata dal corridoio plurimodale della via Emilia, ma solo un notevole miglioramento dell’accesso al sistema aeroportuale situato lungo la direttrice padana.

 

La distribuzione della popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità aeroportuale costituisce un valido aiuto alla comprensione degli effetti di sistema indotti dalla realizzazione del raccordo A15-A22 e si vede bene che in termini demografici gli effetti saranno assai contenuti.

Nella situazione attuale, infatti, nei comuni ad elevata accessibilità aeroportuale vivono 2.716.375 abitanti, pari al 62% della popolazione complessiva, con un 33,5% residente in comuni a livello di accessibilità alto[5].

Nella situazione di scenario, invece, aumenterà la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità molto alto che segnando un incremento dell’1,5% dal 33,5% giungerà al 34% della popolazione complessiva.

 


Tabella 5.2.4. - Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità aeroportuale dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

1.470.230

33,5%

 

1.491.798

34,0%

 

21.568

1,5%

Medio-Alto

1.246.145

28,4%

 

1.237.599

28,2%

 

-8.546

-0,7%

Medio-Basso

889.913

20,3%

 

880.613

20,1%

 

-9.300

-1,0%

Basso

778.058

17,7%

 

774.336

17,7%

 

-3.722

-0,5%

Totale

4.384.346

100,0%

 

4.384.346

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

2.716.375

62,0%

 

2.729.397

62,3%

 

13.022

0,5%

Inferiore al livello medio

1.667.971

38,0%

 

1.654.949

37,7%

 

-13.022

-0,8%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

Cartogramma 5.2.6. - Sistema delle infrastrutture stradali e poli aeroportuali

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.2.7. - Indice di accessibilità aeroportuale - SITUAZIONE ATTUALE

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 


Cartogramma 5.2.8. - Indice di accessibilità aeroportuale - SCENARIO

(media Regionale =100)


Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Cartogramma 5.2.9. - Indice di accessibilità aeroportuale - VARIAZIONE DI SCENARIO

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 

 


§      Il livello di accessibilità generale

L'analisi dei due indicatori settoriali mostra con chiarezza che la realizzazione del raccordo autostradale di collegamento tra la A15 e la A 22 esplica sensibili effetti in tutta la fascia di comuni situati a ridosso della A15 propagandosi nell’area di Parma e Reggio Emilia, segnando un incremento della popolazione residente in comuni ad alta accessibilità urbana e aeroportuale pari all’1,5%.

 

Tabella 5.2.5. - Distribuzione della popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità dei comuni nella situazione di scenario e variazione della popolazione rispetto allo stato di fatto

Livello di accessibilità dei comuni

ACCESSIBILITA' URBANA

 

ACCESSIBILITA' AEROPORTUALE

Variazione di scenario

Distribuzione percentuale

 

Variazione di scenario

Distribuzione percentuale

Alto

1,5%

23,5%

 

1,5%

34,0%

Medio-Alto

-0,3%

34,8%

 

-0,7%

28,2%

Medio-Basso

-0,2%

32,2%

 

-1,0%

20,1%

Basso

-1,7%

9,5%

 

-0,5%

17,7%

Totale

 

100,0%

 

 

100,0%

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

0,4%

58,3%

 

0,5%

62,3%

Inferiore al livello medio

-0,5%

41,7%

 

-0,8%

37,7%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

Per definire una rappresentazione il più possibile aderente alla realtà occorre necessariamente giungere ad una sintesi tra le diverse visioni settoriali.

Per questo motivo è stato definito un indice di accessibilità generale (Ig), equivalente alla media dei due indici settoriali, secondo il risultato della seguente espressione:

 

dove:

 

Indice di accessibilità urbana

Indice di accessibilità aeroportuale

 

Operando in questo modo, il livello di accessibilità di ogni comune, è il frutto di una stratificazione non gerarchica delle diverse valutazioni settoriali, assegnando perciò i valori più elevati alle realtà in cui concorrono elevati livelli di accessibilità in tutti gli ambiti.

 

Essendo ogni singolo indice settoriale strettamente dipendente da una variabile temporale definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale, anche il valore dell'indice sintetico esprime efficacemente una propagazione territoriale del livello di accessibilità con i valori più elevati che si dilatano lungo le principali direttrici stradali.

 

Nella situazione attuale, l'analisi della distribuzione demografica indica che nei comuni con livello di accessibilità superiore alla media attualmente vivono 2.742.643 abitanti, pari al 62,6% della popolazione complessiva, con un 36,5% residente in comuni a livello di accessibilità alto[6].

 

Nello situazione di scenario la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità superiore all'attuale livello medio aumenterà del 0,4%, portando la quota di popolazione residente in comuni ad elevata accessibilità al 62,8% e quelli ad accessibilità molto alta al 36,9%.

 

Tabella 5.2.6. - Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità generale dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

1.601.110

36,5%

 

1.619.268

36,9%

 

18.158

1,1%

Medio-Alto

1.141.533

26,0%

 

1.133.089

25,8%

 

-8.444

-0,7%

Medio-Basso

879.064

20,1%

 

869.350

19,8%

 

-9.714

-1,1%

Basso

762.639

17,4%

 

762.639

17,4%

 

0

0,0%

Totale

4.384.346

100,0%

 

4.384.346

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

2.742.643

62,6%

 

2.752.357

62,8%

 

9.714

0,4%

Inferiore al livello medio

1.641.703

37,4%

 

1.631.989

37,2%

 

-9.714

-0,6%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.2.10. - Indice di accessibilità generale - SITUAZIONE ATTUALE

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 


Cartogramma 5.2.11. - Indice di accessibilità generale - SCENARIO

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 


Cartogramma 5.2.12. - Indice di accessibilità generale - VARIAZIONE DI SCENARIO

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


5.3. Toscana: valutazione del livello di accessibilità dei comuni e degli effetti di sistema indotti dalla realizzazione dell’Autostrada A12 Livorno-Civitavecchia tratta Cecina (Rosignano Marittima) – Civitavecchia

5.3.1. Il modello di accessibilità

Il livello di accessibilità generale è definito come media di tre indici tematici predisposti per valutare rispettivamente, il livello di accessibilità urbana, aeroportuale e portuale.

Ognuno dei tre indici tematici è definito per ogni comune mediante la seguente funzione:

 

dove:

 

n

rappresenta il comune di origine

i

la destinazione, che per i tre indici tematici rappresenta rispettivamente, le principali aree urbane, gli aeroporti ed i porti della regione in esame e di quelle limitrofe

N

il numero di destinazioni, pari ai 17 comuni principali per l'indice di accessibilità urbana, a 8 aeroporti per l'indice di accessibilità aeroportuale ed a 9 porti per l'indice dei accessibilità portuale

D

la dimensione caratteristica, che per i diversi indici tematici è costituita, dalla popolazione residente al 2009 nelle centralità urbane e dal volume di passeggeri e delle merci in transito nei diversi aeroporti e nei porti presi in considerazione

tn,i

tempo minimo di percorrenza su strada necessario per raggiungere, partendo dal comune di origine (n), i singoli comuni di destinazione, aeroporti e porti

 

Il livello di accessibilità di ogni comune, quindi, è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione caratteristica (nei tre casi: popolazione residente nelle principali aree urbane; traffico passeggeri e merci degli aeroporti; traffico passeggeri e merci dei porti) ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungere, da un determinato comune, tutte le destinazioni previste nel calcolo dello specifico indice settoriale.

Operando in questo modo, il livello di accessibilità di ogni comune è frutto di una combinazione complessa tra la sua posizione geografica, il livello di connettività al resto del sistema offerto dalla rete stradale e la conformazione spaziale dei fenomeni urbani e dei principali nodi di accesso al sistema dei trasporti di livello nazionale ed internazionale (porti ed aeroporti).

 


5.3.2. Definizione del tempo minimo di percorrenza

Il calcolo del tempo minimo di percorrenza su strada necessario a raggiungere da ogni comune della Toscana ognuna delle destinazioni previste nella definizione degli specifici indici settoriali (centralità urbane, porti e aeroporti), costituisce un passaggio chiave nella definizione dell'indice di accessibilità, rappresentando, abbastanza realisticamente, il livello di connessione al sistema urbano/trasportistico, secondo un approccio spazio/temporale.

Nello specifico, applicando un modello di simulazione al grafo della rete viaria esistente, sono state costruite delle matrici dei tempi minimi di percorrenza necessari a raggiungere, partendo da ogni comune, rispettivamente, le 24 centralità urbane della Toscana e di sei regioni limitrofe (Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Molise), 9 aeroporti e 9 porti.

 

Il modello di simulazione, quindi, individua il percorso minimo tra origine e destinazione minimizzando il tempo di percorrenza, note le lunghezze degli archi viari, le velocità di percorrenza degli stessi e modellizzando in modo esplicito sottopassi, sovrapassi, gallerie  e i vincoli sui versi di percorrenza. Il modello, inoltre, utilizza la classificazione gerarchica delle strade secondo logiche di priorità, assumendo l'ipotesi che l’utente effettui le sue scelte  definendo una combinazione di strade a massimo deflusso.

 

Per quanto riguarda la base territoriale, per tener conto delle enclavi, il modello viene applicato in maniera molto disaggregata e cioè a livello di località abitate e solo successivamente i risultati vengono riaggregati sugli areali corrispondenti ai perimetri amministrativi dei comuni, operando la media tra i valori di tempo minimo di connessione tra località abitate dei comuni di origine e destinazione o tra i comuni di origine ed i singoli porti ed aeroporti.

 

Il tempo minimo di percorrenza, quindi, è stato definito applicando la seguente funzione:

ove:

Tempo minimo di percorrenza tra il comune i-esimo ed il comune j-esimo (o aeroporto/porto nel caso dello specifico indice)

Numero di località, rispettivamente, del comune i-esimo e del comune j-esimo (o aeroporto/porto nel caso dello specifico indice)

Tempo minimo necessario a raggiungere da ognuna delle località (l) del comune i-esimo, tutte le località (k) del comune j-esimo (o aeroporto/porto nel caso dello specifico indice)

 

Nel definire la situazione di scenario si è tenuto conto della nuova tratta autostradale della A12 tra Cecina (Rosignano Marittima) – Civitavecchia,  secondo quanto previsto dal progetto preliminare redatto da SAT Società Autostrada Tirrenica Spa e approvato dal CIPE. A seguito di tale integrazione è stata definita una nuova matrice dei tempi minimi di percorrenza, rappresentativa della situazione di scenario ed atta a definire gli effetti di sistema degli interventi locali.


Cartogramma 5.3.1. Il tracciato della dell’Autostrada A12 Livorno-Civitavecchia tratta Cecina (Rosignano Marittima) – Civitavecchia al 30 Aprile 2010

Fonte:  Società Autostrada Tirrenica Spa


5.3.3. Il livello di accessibilità dei comuni nella situazione attuale e nello scenario

Il livello di accessibilità urbana

Il livello di accessibilità urbana (Iu) è definito per ogni comune, nella situazione attuale e in quella di scenario, mediante la seguente espressione:

 

ove:

 

n

il comune di origine

i

la destinazione, cioè tutte le principali aree urbane della Toscana e delle regioni limitrofe (Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Molise)

N

il numero di destinazioni, corrispondenti a 24 aree urbane principali

la dimensione caratteristica del comune i-esimo, costituita dalla popolazione residente al 2009

tn,i

tempo minimo necessario per recarsi dal comune di origine (n), ai singoli comuni di destinazione (i), calcolato, nelle due ipotesi (situazione attuale e scenario) secondo le modalità indicate al paragrafo specifico

 

Il livello di accessibilità urbana di ogni comune è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione demografica delle principali aree urbane della Toscana e delle regioni limitrofe (Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Molise) ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungerli. In altri termini, il valore dell'indice è definibile come la popolazione raggiunta in una unità di tempo viaggiando sulla rete stradale e scegliendo volta per volta il percorso temporalmente più breve.

Operando in questo modo, il livello di accessibilità urbana di ogni comune, assumendo la dimensione demografica come elemento rappresentativo della dimensione urbana, esprime proprio il livello di prossimità spazio/temporale del comune esaminato a contesti qualificabili nella categoria dell'urbano.

 

Considerando nel calcolo dell'indice la variabile temporale, definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale al resto del sistema, e non semplicemente la distanza geografica, il valore dell'indice esprime efficacemente la reale propagazione delle dinamiche urbane, con una evidente dilatazione dei valori più alti lungo le principali direttrici stradali.

 

E' evidente quindi che la realizzazione della tratta autostradale della A12 di connessione tra il sistema urbano toscano (Firenze Prato, Pisa, Livorno) ed il sistema metropolitano romano, determineranno un notevole miglioramento delle condizioni di accessibilità urbana dei comuni dell'intera fascia costiera.

La fascia di comuni a ridosso della A12, infatti, oggi evidenzia livelli di accessibilità più bassi, e la realizzazione di questa tratta autostradale determinerà un ulteriore miglioramento delle condizioni generali di accessibilità degli stessi, propagando gli effetti lungo le direttrici interne.

 


Tabella 5.3.1. - Struttura insediativa e centralità urbane al 2009

 

Superficie Territoriale

Km2

 

Popolazione residente

 

Famiglie

 

Valore assoluto

Distribuzione percentuale

Densità territoriale

Ab. / Km2

 

Valore assoluto

Distribuzione percentuale

Densità territoriale

Ab. / Km2

Massa

94

 

70.818

0,5%

752,6

 

30.784

0,6%

327,1

Lucca

186

 

84.640

0,6%

456,3

 

38.545

0,7%

207,8

Pistoia

237

 

90.147

0,7%

380,7

 

40.729

0,7%

172,0

Firenze

102

 

368.901

2,7%

3.602,5

 

181.944

3,3%

1.776,8

Livorno

104

 

160.742

1,2%

1.541,2

 

70.896

1,3%

679,7

Pisa

185

 

87.440

0,6%

472,4

 

42.423

0,8%

229,2

Arezzo

386

 

99.503

0,7%

257,6

 

43.086

0,8%

111,5

Siena

119

 

54.414

0,4%

458,4

 

25.302

0,5%

213,2

Grosseto

475

 

80.742

0,6%

170,2

 

35.831

0,6%

75,5

Prato

98

 

186.798

1,4%

1.913,9

 

74.616

1,3%

764,5

Totale centralità

1.985

 

1.284.145

9,5%

646,8

 

584.156

10,4%

294,2

Altri comuni

21.009

 

2.445.985

18,1%

116,4

 

1.017.237

18,2%

48,4

Totale Toscana

22.994

 

3.730.130

27,6%

162,2

 

1.601.393

28,6%

69,6

Perugia

450

 

166.667

1,2%

370,5

 

71.045

1,3%

157,9

Terni

212

 

112.735

0,8%

532,0

 

50.453

0,9%

238,1

Totale centralità

662

 

279.402

2,1%

422,2

 

121.498

2,2%

183,6

Altri comuni 

7.795

 

621.388

4,6%

79,7

 

252.462

4,5%

32,4

Totale Umbria

8.456

 

900.790

6,7%

106,5

 

373.960

6,7%

44,2

Pesaro

127

 

94.799

0,7%

748,8

 

39.647

0,7%

313,2

Ancona

124

 

102.521

0,8%

828,8

 

46.999

0,8%

379,9

Ascoli Piceno

161

 

51.203

0,4%

319,0

 

21.600

0,4%

134,6

Totale centralità

411

 

248.523

1,8%

605,0

 

108.246

1,9%

263,5

Altri comuni

8.956

 

1.311.019

9,7%

146,4

 

522.240

9,3%

58,3

Totale Marche

9.367

 

1.559.542

11,5%

166,5

 

630.486

11,3%

67,3

Viterbo

406

 

62.812

0,5%

154,6

 

26.345

0,5%

64,8

Roma

1.308

 

2.743.796

20,3%

2.098,2

 

1.112.000

19,9%

850,3

Latina

278

 

118.612

0,9%

427,0

 

53.455

1,0%

192,4

Frosinone

47

 

48.361

0,4%

1.029,0

 

20.670

0,4%

439,8

Totale centralità

2.039

 

2.973.581

22,0%

1.458,5

 

1.212.470

21,7%

594,7

Altri comuni

15.199

 

2.708.287

20,0%

178,2

 

1.106.292

19,8%

72,8

Totale Lazio

17.238

 

5.681.868

42,0%

329,6

 

2.318.762

41,5%

134,5

L'aquila

467

 

72.696

0,5%

155,7

 

30.835

0,6%

66,0

Teramo

152

 

55.004

0,4%

361,9

 

22.802

0,4%

150,0

Pescara

34

 

123.062

0,9%

3.673,5

 

52.678

0,9%

1.572,5

Chieti

59

 

54.305

0,4%

926,7

 

22.841

0,4%

389,8

Totale centralità

711

 

305.067

2,3%

429,0

 

129.156

2,3%

181,6

Altri comuni

10.053

 

1.033.831

7,6%

102,8

 

409.605

7,3%

40,7

Totale Abruzzo

10.765

 

1.338.898

9,9%

124,4

 

538.761

9,6%

50,0

Campobasso

56

 

50.986

0,4%

915,4

 

19.413

0,3%

348,5

Altri comuni

4.382

 

269.243

2,0%

61,4

 

109.279

2,0%

24,9

Totale Molise

4.438

 

320.229

2,4%

72,2

 

128.692

2,3%

29,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Totale centralità

5.864

 

5.141.704

38,0%

876,9

 

2.174.939

38,9%

370,9

Altri comuni

67.394

 

8.389.753

62,0%

124,5

 

3.417.115

61,1%

50,7

Totale Area

73.258

 

13.531.457

100,0%

184,7

 

5.592.054

100,0%

76,3

Fonte: elaborazioni CRESME su dati ISTAT

 

La lettura di alcuni dati di sintesi sulla distribuzione della popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità urbana dei comuni aiuta a comprendere meglio la situazione attuale ma soprattutto le dinamiche di scenario.

Nella situazione attuale, infatti, 2.620.550 abitanti su un totale di 3.730.130, il 70,3% della popolazione complessiva, vive in comuni caratterizzati da un indice di accessibilità urbana superiore alla media regionale, 1.056.543 dei quali (28,3% del totale) risiedono in comuni ad accessibilità molto alta[7].

Nella situazione di scenario, invece, la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità superiore all'attuale livello medio aumenterà di 234.807 abitanti, pari ad un incremento relativo del 9%, portando la quota di popolazione residente in comuni ad elevata accessibilità al 76,5% del totale.

Tuttavia, il miglioramento delle condizioni di accessibilità interesserà prevalentemente un'ampia fascia costiera scarsamente urbanizzata, determinando un bilancio in crescita solo nell'area dei comuni caratterizzati da un livello di accessibilità medio alto (15%).

 

 

Tabella 5.3.2. - Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità urbana dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

1.056.543

28,3%

 

1.056.543

28,3%

 

0

0,0%

Medio-Alto

1.564.007

41,9%

 

1.798.814

48,2%

 

234.807

15,0%

Medio-Basso

904.294

24,2%

 

724.284

19,4%

 

-180.010

-19,9%

Basso

205.286

5,5%

 

150.489

4,0%

 

-54.797

-26,7%

Totale

3.730.130

100,0%

 

3.730.130

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

2.620.550

70,3%

 

2.855.357

76,5%

 

234.807

9,0%

Inferiore al livello medio

1.109.580

29,7%

 

874.773

23,5%

 

-234.807

-21,2%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 


Cartogramma 5.3.2. - Sistema delle infrastrutture stradali e distribuzione demografica

Fonte: elaborazioni CRESME su dati ISTAT

 

 

 

 


Cartogramma 5.3.3. - Indice di accessibilità urbana - SITUAZIONE ATTUALE

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Cartogramma 5.3.4. - Indice di accessibilità urbana - SCENARIO

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.3.5. - Indice di accessibilità urbana - VARIAZIONE DI SCENARIO

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Il livello di accessibilità aeroportuale

Il livello di accessibilità aeroportuale (Ia) è definito per ogni comune, nella situazione attuale e nello scenario, mediante la seguente espressione:

 

ove:

 

n

il comune di origine

i

la destinazione, cioè i principali aeroporti della Toscana e delle regioni limitrofe (Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Molise)

N

il numero di destinazioni, pari ai 9 aeroporti

la dimensione caratteristica dell'aeroporto i-esimo, costituita dal numero di passeggeri e di merci in transito nel corso del 2009

tn,i

tempo minimo necessario per recarsi dal comune di origine (n), ai singoli aeroporti di destinazione (i), calcolato, nelle due ipotesi (situazione attuale e scenario) secondo le modalità indicate al paragrafo specifico

 

Il livello di accessibilità aeroportuale di ogni comune, quindi, è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione del flusso passeggeri e merci di ognuno degli otto aeroporti considerati ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungerli.

In altri termini, il valore dell'indice è definibile come il traffico aeroportuale che è possibile intercettare in una unità di tempo, viaggiando sulla rete stradale da ogni comune ad ognuno degli aeroporti, scegliendo volta per volta il percorso temporalmente più breve.

Operando in questo modo, il livello di accessibilità aeroportuale di ogni comune, assumendo la dimensione del flusso annuale di passeggeri e merci come elemento gerarchico tra i diversi aeroporti, esprime proprio il livello di prossimità spazio/temporale del comune esaminato alle infrastrutture aeroportuali.

 

Considerando nel calcolo dell'indice la variabile temporale, definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale alle infrastrutture aeroportuali, e non semplicemente la distanza geografica, il valore dell'indice esprime in modo efficace la reale propagazione dell'accessibilità con una evidente dilatazione dei valori più elevati lungo le direttrici stradali principali.

 


Tabella 5.3.3. - Traffico passeggeri e merci nei principali aeroporti dell'area

 

Movimento passeggeri

2009

Movimento merci 2008

(tonnellate)

 

Livello gerarchico

Passeggeri

Merci

Totale

 ADAMO GIUGLIETTI

121.658

 

 

1

1

1

 AMERIGO VESPUCCI

1.689.130

239

 

1

2

2

 CESARE BACCARINI

4.936

 

 

1

1

1

 D'ABRUZZO

408.379

2.443

 

1

1

1

 DI SIENA

1.035

 

 

1

1

1

 GALILEO GALILEI

3.996.323

4.946

 

2

6

4

 LEONARDO DA VINCI

33.415.945

138.775

 

43

40

42

 RAFFAELLO SANZIO

424.022

5.590

 

2

1

2

 ROMA CIAMPINO

4.757.136

16.978

 

5

6

6

 Totale

44.818.564

168.971

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti ENAC

 

Anche rispetto al sistema aeroportuale, la A12 costituisce un asse di primaria importanza, soprattutto in rapporto al collegamento del sistema urbano toscano all'aeroporto internazionale di Fiumicino. Per questo motivo la realizzazione di questa tratta autostradale produrrà notevoli effetti sul livello di accessibilità al sistema aeroportuale.

Nella situazione attuale, infatti, i comuni ad elevata accessibilità aeroportuale sono quelli situati a ridosso dei principali scali regionali, mentre nella situazione di scenario si determinerà una maggiore apertura verso gli l'aeroporto di Fiumicino, definendo un notevole miglioramento del sistema complessivo.

 

La distribuzione della popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità aeroportuale costituisce un valido aiuto alla comprensione degli effetti di sistema indotti dalla realizzazione della nuova tratta della A12.

Nella situazione attuale, infatti, nei comuni ad elevata accessibilità aeroportuale vivono 2.939.475 abitanti, pari al 78,8% della popolazione complessiva, con un 38,9% residente in comuni a livello di accessibilità alto[8].

Nella situazione di scenario, invece, la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità molto alto aumenterà del 46%, portando la quota di popolazione residente in comuni ad accessibilità molto alta al 56,8% e quelli ad elevata accessibilità all'85,5%.

 


Tabella 5.3.4. - Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità aeroportuale dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

1.452.024

38,9%

 

2.119.330

56,8%

 

667.306

46,0%

Medio-Alto

1.487.451

39,9%

 

1.071.331

28,7%

 

-416.120

-28,0%

Medio-Basso

620.228

16,6%

 

391.023

10,5%

 

-229.205

-37,0%

Basso

170.427

4,6%

 

148.446

4,0%

 

-21.981

-12,9%

Totale

3.730.130

100,0%

 

3.730.130

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

2.939.475

78,8%

 

3.190.661

85,5%

 

251.186

8,5%

Inferiore al livello medio

790.655

21,2%

 

539.469

14,5%

 

-251.186

-31,8%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

Cartogramma 5.3.6. - Sistema delle infrastrutture stradali e poli aeroportuali

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 


Cartogramma 5.3.7. - Indice di accessibilità aeroportuale - SITUAZIONE ATTUALE

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 


Cartogramma 5.3.8. - Indice di accessibilità aeroportuale - SCENARIO

(media Regionale =100)


Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Cartogramma 5.3.9. - Indice di accessibilità aeroportuale - VARIAZIONE DI SCENARIO

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 

 


Il livello di accessibilità portuale

Il livello di accessibilità portuale (Ip) è definito per ogni comune, nella situazione attuale e nello scenario, mediante la seguente espressione:

 

con il seguente significato dei simboli:

 

n

il comune di origine

i

la destinazione, cioè i principali porti della Calabria e delle regioni limitrofe (Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Molise)

N

il numero di destinazioni, pari ai 9 porti

la dimensione caratteristica del porto i-esimo, costituita dal numero di passeggeri e merci in transito nel corso del 2008

tn,i

tempo minimo necessario per recarsi dal comune di origine (n), ai singoli porti di destinazione (i), calcolato, nelle due ipotesi (situazione attuale e scenario) secondo le modalità indicate al paragrafo specifico

 

Il livello di accessibilità portuale di ogni comune, quindi, è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione dei flusso passeggeri e merci di ognuno dei nove porti considerati ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungerli.

In altri termini, il valore dell'indice è definibile come il traffico passeggeri e merci dei porti che è possibile intercettare in una unità di tempo, viaggiando sulla rete stradale da ogni comune ad ognuno dei porti, scegliendo volta per volta il percorso temporalmente più breve.

Operando in questo modo, il livello di accessibilità portuale di ogni comune, assumendo la dimensione del flusso annuale di passeggeri e merci come elemento gerarchico tra i diversi porti, esprime proprio il livello di prossimità spazio/temporale del comune esaminato alle infrastrutture portuali.

 

Considerando nel calcolo dell'indice la variabile temporale, definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale alle infrastrutture portuali, e non semplicemente la distanza geografica, il valore dell'indice esprime efficacemente  la reale propagazione territoriale del livello di accessibilità, con una evidente dilatazione dei valori più elevati lungo le principali direttrici stradali.

 


Tabella 5.3.5. - Traffico passeggeri nei principali porti dell'area al 2008

 

Movimento passeggeri

(Migliaia)

Movimento merci

(migliaia di tonnellate)

 

Livello gerarchico

Passeggeri

Merci

Totale

 ANCONA

1.461

4.323

 

4

2

3

 ANZIO

500

 

 

2

1

2

 CIVITAVECCHIA

2.677

4.890

 

4

2

3

 FIUMICINO

 

7.177

 

1

5

3

 FORMIA

312

 

 

1

1

1

 LIVORNO/VARCO GALVANI

3.251

28.667

 

4

14

9

 PORTO SANTO STEFANO/PIAZZALE CANDI

586

 

 

2

1

2

 TERMOLI

200

 

 

1

1

1

 TERRACINA

50

 

 

1

1

1

 Totale

9.037

45.057

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati ISTAT

 

Con uno sviluppo parallelo alla linea di costa, la A12 costituisce un importantissimo asse di connessione del sistema portuale, collegando direttamente il porto di Livorno a quello di Fiumicino, passando per Porto Santo Stefano. Per questo motivo la realizzazione della tratta autostradale produrrà notevoli effetti sul livello di accessibilità dei comuni al sistema portuale, propagando l'elevata accessibilità delle aree della costa settentrionale della regione verso i comuni della costa meridionale.

 

L'analisi della distribuzione demografica per livello di accessibilità portuale mostra la seguente situazione attuale: nei comuni ad elevata accessibilità portuale vivono 1.936.177 abitanti, pari al 51,9% della popolazione complessiva, con il 22,2% residente in comuni a livello di accessibilità alto[9].

Nello situazione di scenario, tuttavia, le aree maggiormente interessate dal miglioramento delle condizioni di accessibilità saranno quelle meno densamente abitate, situazione che rende riduce l'impatto in termini demografici.

La consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità superiore all'attuale livello medio, infatti, aumenterà del 4,4%, portando la quota di popolazione residente in comuni ad elevata accessibilità al 54,2% e quelli ad accessibilità molto alta al 24%.


Tabella 5.3.6. - Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità portuale dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

827.316

22,2%

 

895.368

24,0%

 

68.052

8,2%

Medio-Alto

1.108.861

29,7%

 

1.125.631

30,2%

 

16.770

1,5%

Medio-Basso

1.425.128

38,2%

 

1.410.594

37,8%

 

-14.534

-1,0%

Basso

368.825

9,9%

 

298.537

8,0%

 

-70.288

-19,1%

Totale

3.730.130

100,0%

 

3.730.130

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

1.936.177

51,9%

 

2.020.999

54,2%

 

84.822

4,4%

Inferiore al livello medio

1.793.953

48,1%

 

1.709.131

45,8%

 

-84.822

-4,7%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

Cartogramma 5.3.10. - Sistema infrastrutture stradali e gerarchia dei porti in base al traffico passeggeri

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 


Cartogramma 5.3.11. - Indice di accessibilità portuale - SITUAZIONE ATTUALE

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 

 

 

 


Cartogramma 5.3.12. - Indice di accessibilità portuale - SCENARIO

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 

 


Cartogramma 5.3.13. - Indice di accessibilità portuale - VARIAZIONE DI SCENARIO

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Il livello di accessibilità generale

L'analisi dei tre indicatori settoriali mostra con chiarezza che la realizzazione della nuova tratta della A12 esplica notevoli effetti in tutti gli ambiti, toccando valori di picco per l'accessibilità aeroportuale, con un incremento della popolazione residente in comuni ad accessibilità molto alta (che raggiunge  il 46%) ed urbana, dove l'incremento interessa prevalentemente la fascia di comuni ad accessibilità medio-alta (con un incremento del 15%).

 

Tabella 5.3.7. - Distribuzione della popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità dei comuni nella situazione di scenario e variazione della popolazione rispetto allo stato di fatto

Livello di accessibilità dei comuni

ACCESSIBILITA' URBANA

 

ACCESSIBILITA' AEROPORTUALE

 

ACCESSIBILITA' PORTUALE

Variazione di scenario

Distribuzione percentuale

 

Variazione di scenario

Distribuzione percentuale

 

Variazione di scenario

Valore percentuale

Alto

0,0%

28,3%

 

46,0%

56,8%

 

8,2%

24,0%

Medio-Alto

15,0%

48,2%

 

-28,0%

28,7%

 

1,5%

30,2%

Medio-Basso

-19,9%

19,4%

 

-37,0%

10,5%

 

-1,0%

37,8%

Basso

-26,7%

4,0%

 

-12,9%

4,0%

 

-19,1%

8,0%

Totale

 

100,0%

 

 

100,0%

 

 

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

9,0%

76,5%

 

8,5%

85,5%

 

4,4%

54,2%

Inferiore al livello medio

-21,2%

23,5%

 

-31,8%

14,5%

 

-4,7%

45,8%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

Essendo una valutazione degli effetti di sistema, il fatto che la A12 rappresenti un asse di collegamento verso l'aeroporto internazionale di Fiumicino e di connessione tra due sistemi urbani, quello toscano (Firenze, Prato, Pisa, Livorno) e l'area metropolitana romana, fa si che gli interventi di potenziamento funzionale esplichino maggiori effetti sull'accessibilità aeroportuale ed urbana.

Il risultato analitico, quindi, trova una spiegazione intuitiva, ma per definire una rappresentazione il più possibile aderente alla realtà occorre necessariamente giungere ad una sintesi tra le diverse visioni settoriali.


Per questo motivo è stato definito un indice di accessibilità generale (Ig), equivalente alla media dei tre indici settoriali, secondo il risultato della seguente espressione:

 


dove:

 

Indice di accessibilità urbana

Indice di accessibilità aeroportuale

Indice di accessibilità portuale

 

Operando in questo modo, il livello di accessibilità di ogni comune, è il frutto di una stratificazione non gerarchica delle diverse valutazioni settoriali, assegnando per ciò i valori più elevati alle realtà in cui concorrono elevati livelli di accessibilità in tutti gli ambiti. Essendo ogni singolo indice settoriale strettamente dipendente da una variabile temporale definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale, anche il valore dell'indice sintetico esprime abbastanza bene una propagazione territoriale del livello di accessibilità con i valori più elevati che si dilatano lungo le principali direttrici stradali.

 

Con riferimento all'accessibilità generale, quindi, l'analisi della distribuzione demografica indica, nella situazione attuale, che nei comuni con livello di accessibilità superiore alla media attualmente vivono 2.912.892 abitanti, pari al 78,1% della popolazione complessiva, con un 40,8% residente in comuni a livello di accessibilità alto[10].

Nella situazione di scenario la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità superiore all'attuale livello medio aumenterà del 9,2%, portando la quota di popolazione residente in comuni ad elevata accessibilità all' 85,3% e quelli ad accessibilità molto alta al 46%.

 

Tabella 5.3.8. - Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità generale dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

1.520.694

40,8%

 

1.714.378

46,0%

 

193.684

12,7%

Medio-Alto

1.392.198

37,3%

 

1.467.763

39,3%

 

75.565

5,4%

Medio-Basso

636.764

17,1%

 

383.521

10,3%

 

-253.243

-39,8%

Basso

180.474

4,8%

 

164.468

4,4%

 

-16.006

-8,9%

Totale

3.730.130

100,0%

 

3.730.130

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

2.912.892

78,1%

 

3.182.141

85,3%

 

269.249

9,2%

Inferiore al livello medio

817.238

21,9%

 

547.989

14,7%

 

-269.249

-32,9%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.3.14. - Indice di accessibilità generale - SITUAZIONE ATTUALE

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Cartogramma 5.3.15. - Indice di accessibilità generale - SCENARIO

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Cartogramma 5.3.16. - Indice di accessibilità generale - VARIAZIONE DI SCENARIO

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 


5.4. Calabria: valutazione del livello di accessibilità dei comuni e degli effetti di sistema indotti dall'ammodernamento della Salerno - Reggio Calabria

5.4.1. Il modello di accessibilità

Il livello di accessibilità generale è definito come media di tre indici tematici predisposti per valutare rispettivamente, il livello di accessibilità urbana, aeroportuale e portuale.

 

Ognuno dei tre indici tematici è definito per ogni comune mediante la seguente funzione:

 

dove:

 

n

rappresenta il comune di origine

i

la destinazione, che per i tre indici tematici rappresenta rispettivamente, le principali aree urbane, gli aeroporti ed i porti della regione in esame e di quelle limitrofe

N

il numero di destinazioni, pari ai 17 comuni principali per l'indice di accessibilità urbana, a 8 aeroporti per l'indice di accessibilità aeroportuale ed a 9 porti per l'indice dei accessibilità portuale

D

la dimensione caratteristica, che per i diversi indici tematici è costituita, dalla popolazione residente al 2009 nelle centralità urbane e dal volume di passeggeri e delle merci in transito nei diversi aeroporti e nei porti presi in considerazione

tn,i

tempo minimo di percorrenza su strada necessario per raggiungere, partendo dal comune di origine (n), i singoli comuni di destinazione, aeroporti e porti

 

Il livello di accessibilità di ogni comune è rappresentato, quindi, da un valore direttamente proporzionale alla dimensione caratteristica (nei tre casi: popolazione residente nelle principali aree urbane; traffico passeggeri e merci degli aeroporti; traffico passeggeri e merci dei porti) ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungere, da un determinato comune, tutte le destinazioni previste nel calcolo dello specifico indice settoriale.

Operando in questo modo, il livello di accessibilità di ogni comune è frutto di una combinazione complessa tra la sua posizione geografica, il livello di connettività al resto del sistema offerto dalla rete stradale e la conformazione spaziale dei fenomeni urbani e dei principali nodi di accesso al sistema dei trasporti di livello nazionale ed internazionale (porti ed aeroporti).

 

5.4.2. Definizione del tempo minimo di percorrenza

Il calcolo del tempo minimo di percorrenza su strada necessario a raggiungere da ogni comune della Calabria ognuna delle destinazioni previste nella definizione degli specifici indici settoriali (centralità urbane, porti e aeroporti), costituisce un passaggio chiave nella definizione dell'indice di accessibilità, rappresentando, abbastanza realisticamente, il livello di connessione al sistema urbano/trasportistico secondo un approccio spazio/temporale.

Nello specifico, applicando un modello di simulazione al grafo della rete viaria esistente, sono state costruite delle matrici dei tempi minimi di percorrenza necessari a raggiungere, partendo da ogni comune, rispettivamente, le 17 centralità urbane della Calabria e di tre regioni limitrofe (Basilicata, Campania, Puglia), 8 aeroporti e 9 porti.

 

Il modello di simulazione, quindi, individua il percorso minimo tra origine e destinazione minimizzando il tempo di percorrenza, note le lunghezze degli archi viari, le velocità di percorrenza degli stessi e modellizzando in modo esplicito sottopassi, sovrapassi, gallerie  e i vincoli sui versi di percorrenza. Il modello, inoltre, utilizza la classificazione gerarchica delle strade secondo logiche di priorità, assumendo l'ipotesi che l’utente effettui le sue scelte definendo una combinazione di strade a massimo deflusso.

 

Per quanto riguarda la base territoriale, per tener conto delle enclavi, il modello viene applicato in maniera molto disaggregata e cioè a livello di località abitate e solo successivamente i risultati vengono riaggregati sugli areali corrispondenti ai perimetri amministrativi dei comuni, operando la media tra i valori di tempo minimo di connessione tra località abitate dei comuni di origine e destinazione o tra i comuni di origine ed i singoli porti ed aeroporti.

 

Il tempo minimo di percorrenza, quindi, è stato definito applicando la seguente funzione:

 

con il seguente significato dei simboli:

 

 

Tempo minimo di percorrenza tra il comune i-esimo ed il comune j-esimo (o aeroporto/porto nel caso dello specifico indice)

Numero di località, rispettivamente, del comune i-esimo e del comune j-esimo (o aeroporto/porto nel caso dello specifico indice)

Tempo minimo necessario a raggiungere da ognuna delle località (l) del comune i-esimo, tutte le località (k) del comune j-esimo (o aeroporto/porto nel caso dello specifico indice)

 

Nel definire la situazione di scenario, quindi, sono state apportate le modifiche ai tratti della Salerno-Reggio Calabria sottoposti ad interventi di ammodernamento ed adeguamento secondo quanto previsto dai programmi dell'ANAS e, a seguito di queste modifiche, è stata definita una nuova matrice dei tempi minimi di percorrenza, rappresentativa della situazione di scenario e degli effetti di sistema degli interventi locali.

 


Cartogramma 5.4.1. – Il tracciato dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria al 31 Luglio 2010

Fonte: ANAS Spa


5.4.3. Il livello di accessibilità dei comuni nella situazione attuale e nello scenario

Il livello di accessibilità urbana

Il livello di accessibilità urbana (Iu) è definito per ogni comune, nella situazione attuale e nello scenario, mediante la seguente espressione:

 

ove:

 

n

il comune di origine

i

la destinazione, cioè tutte le principali aree urbane della Calabria e delle regioni limitrofe (Basilicata, Puglia e Campania)

N

il numero di destinazioni, corrispondenti a 17 aree urbane principali

la dimensione caratteristica del comune i-esimo, costituita dalla popolazione residente al 2009

tn,i

tempo minimo necessario per recarsi dal comune di origine (n), ai singoli comuni di destinazione (i), calcolato, nelle due ipotesi (situazione attuale e scenario) secondo le modalità indicate al paragrafo specifico

 

Il livello di accessibilità urbana di ogni comune, quindi, è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione demografica delle principali aree urbane della Calabria e delle regioni limitrofe (Puglia, Basilicata, Campania, Puglia) ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungerli. In altri termini, il valore dell'indice è definibile come la popolazione raggiunta in una unità di tempo viaggiando sulla rete stradale e scegliendo volta per volta il percorso temporalmente più breve.

Operando in questo modo, il livello di accessibilità urbana di ogni comune, assumendo la dimensione demografica come elemento rappresentativo della dimensione urbana, esprime proprio il livello di prossimità spazio/temporale del comune esaminato a contesti qualificabili nella categoria dell'urbano.

 

Considerando nel calcolo dell'indice la variabile temporale, definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale al resto del sistema, e non semplicemente la distanza geografica, il valore dell'indice esprime efficamente la reale propagazione delle dinamiche urbane, con una evidente dilatazione dei valori più alti lungo le principali direttrici stradali.

E' evidente, quindi, che il miglioramento delle caratteristiche funzionali della Salerno-Reggio Calabria, che costituisce un asse di connessione diretta con il sistema urbano napoletano e indiretta con il sistema pugliese, è destinato a produrre notevoli effetti sull'intero sistema insediativo regionale.

 

La fascia di comuni a ridosso della Salerno-Reggio Calabria, ed in particolare quelli del settore Nord, oggi evidenziano livelli di accessibilità più elevati.

Il potenziamento di questo asse viario, quindi, determinerà un ulteriore miglioramento delle condizioni generali di accessibilità degli stessi comuni, propagando gli effetti lungo la direttrice Sud ed anche verso il crotonese e la costa ionica attraverso la SS 107.

 

Tabella 5.4.1. - Struttura insediativa e centralità urbane al 2009

 

Superficie Territoriale

Km2

Popolazione residente

 

Famiglie

Valore assoluto

Distrib %

Densità territoriale

Ab. / Km2

 

Valore assoluto

Distrib %

Densità territoriale

Ab. / Km2

Caserta

54

78.669

0,6%

1.459,5

 

30.853

0,7%

572,4

Benevento

130

62.219

0,5%

478,6

 

22.964

0,5%

176,6

Napoli

117

962.940

7,7%

8.209,2

 

374.483

8,1%

3.192,5

Avellino

30

56.512

0,5%

1.858,9

 

21.422

0,5%

704,7

Salerno

59

139.704

1,1%

2.367,9

 

54.222

1,2%

919,0

Centralità urbane

391

1.300.044

10,4%

3.328,3

 

503.944

10,9%

1.290,2

Altri comuni

13.202

4.524.618

36,2%

342,7

 

1.585.582

34,3%

120,1

Totale Campania

13.593

5.824.662

46,6%

428,5

 

2.089.526

45,2%

153,7

Foggia

508

152.959

1,2%

301,2

 

55.539

1,2%

109,4

Bari

116

320.150

2,6%

2.755,2

 

132.783

2,9%

1.142,7

Taranto

210

193.136

1,5%

921,5

 

82.749

1,8%

394,8

Brindisi

329

89.735

0,7%

273,2

 

35.028

0,8%

106,6

Lecce

238

94.949

0,8%

398,3

 

42.583

0,9%

178,6

Barletta

147

94.089

0,8%

640,5

 

32.037

0,7%

218,1

Centralità urbane

1.547

945.018

7,6%

610,7

 

380.719

8,2%

246,0

Altri comuni

17.808

3.138.521

25,1%

176,2

 

1.149.703

24,9%

64,6

Totale Puglia

19.356

4.083.539

32,7%

211,0

 

1.530.422

33,1%

79,1

Potenza

174

68.556

0,5%

394,0

 

26.710

0,6%

153,5

Matera

388

60.522

0,5%

155,9

 

19.551

0,4%

50,4

Centralità urbane

562

129.078

1,0%

229,6

 

46.261

1,0%

82,3

Altri comuni

9.433

459.801

3,7%

48,7

 

182.467

3,9%

19,3

Totale Basilicata

9.995

588.879

4,7%

58,9

 

228.728

4,9%

22,9

Cosenza

37

69.717

0,6%

1.874,1

 

30.004

0,6%

806,6

Catanzaro

111

93.302

0,7%

838,3

 

37.180

0,8%

334,1

Reggio di calabria

236

185.854

1,5%

787,5

 

73.002

1,6%

309,3

Crotone

180

61.392

0,5%

341,4

 

22.893

0,5%

127,3

Centralità urbane

564

410.265

3,3%

727,0

 

163.079

3,5%

289,0

Altri comuni

14.519

1.599.065

12,8%

110,1

 

610.304

13,2%

42,0

Totale Calabria

15.083

2.009.330

16,1%

133,2

 

773.383

16,7%

51,3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CENTRALITA' URBANE

3.064

2.784.405

22,3%

908,6

 

1.094.003

23,7%

357,0

ALTRI COMUNI

54.962

9.722.005

77,7%

176,9

 

3.528.056

76,3%

64,2

TOTALE AREA

58.027

12.506.410

100,0%

215,5

 

4.622.059

100,0%

79,7

Fonte: elaborazioni CRESME su dati ISTAT

 

La lettura di alcuni dati di sintesi sulla distribuzione della popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità urbana dei comuni aiuta a comprendere meglio la situazione attuale, ma soprattutto le dinamiche di scenario.

Nella situazione attuale, infatti, 950.633 abitanti su un totale di 2.009.330, il 47,3% della popolazione complessiva, vive in comuni caratterizzati da un indice di accessibilità urbana superiore alla media regionale, 445.020 dei quali (22,1% del totale) risiedono in comuni ad accessibilità molto alta[11].

Nella situazione di scenario, invece, la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità superiore all'attuale livello medio aumenterà di 518.115 abitanti, pari ad un incremento relativo del 54,5%, portando la quota di popolazione residente in comuni ad elevata accessibilità al 73,1% del totale e quella ad accessibilità molto alta al 53%.

 

 

Tabella 5.4.2. - Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità urbana dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distrib %

 

Popolazione

Distrib %

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

445.020

22,1%

 

1.065.189

53,0%

 

620.169

139,4%

Medio-Alto

505.613

25,2%

 

403.559

20,1%

 

-102.054

-20,2%

Medio-Basso

565.177

28,1%

 

224.084

11,2%

 

-341.093

-60,4%

Basso

493.520

24,6%

 

316.498

15,8%

 

-177.022

-35,9%

Totale

2.009.330

100,0%

 

2.009.330

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

950.633

47,3%

 

1.468.748

73,1%

 

518.115

54,5%

Inferiore al livello medio

1.058.697

52,7%

 

540.582

26,9%

 

-518.115

-48,9%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 


Cartogramma 5.4.2. - Sistema delle infrastrutture stradali e distribuzione demografica

Fonte: elaborazioni CRESME su dati ISTAT


Cartogramma 5.4.3. - Indice di accessibilità urbana - SITUAZIONE ATTUALE

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Cartogramma 5.4.4. - Indice di accessibilità urbana - SCENARIO

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.4.5. - Indice di accessibilità urbana - VARIAZIONE DI SCENARIO

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Il livello di accessibilità aeroportuale

Il livello di accessibilità aeroportuale (Ia) è definito per ogni comune, nella situazione attuale e nello scenario, mediante la seguente espressione:

 

ove:

 

n

il comune di origine

i

la destinazione, cioè i principali aeroporti della Calabria e delle regioni limitrofe (Basilicata, Campania e Puglia)

N

il numero di destinazioni, pari ai 8 aeroporti

la dimensione caratteristica dell'aeroporto i-esimo, costituita dal numero di passeggeri e di merci in transito nel corso del 2009

tn,i

tempo minimo necessario per recarsi dal comune di origine (n), ai singoli aeroporti di destinazione (i), calcolato, nelle due ipotesi (situazione attuale e scenario) secondo le modalità indicate al paragrafo specifico

 

Il livello di accessibilità aeroportuale di ogni comune, quindi, è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione del flusso passeggeri e merci di ognuno degli otto aeroporti considerati ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungerli.

In altri termini, il valore dell'indice è definibile come il traffico aeroportuale che è possibile intercettare in una unità di tempo, viaggiando sulla rete stradale da ogni comune ad ognuno degli aeroporti, scegliendo volta per volta il percorso temporalmente più breve.

Operando in questo modo, il livello di accessibilità aeroportuale di ogni comune, assumendo la dimensione del flusso annuale di passeggeri e merci come elemento gerarchico tra i diversi aeroporti, esprime proprio il livello di prossimità spazio/temporale del comune esaminato alle infrastrutture aeroportuali.

Considerando nel calcolo dell'indice la variabile temporale, definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale alle infrastrutture aeroportuali, e non semplicemente la distanza geografica, il valore dell'indice esprime abbastanza bene la reale propagazione dell'accessibilità con una evidente dilatazione dei valori più elevati lungo le direttrici stradali principali.

 


Tabella 5.4.3. - Traffico passeggeri e merci nei principali aeroporti dell'area

 

Movimento passeggeri

2009

Movimento merci 2008

(tonnellate)

 

Livello gerarchico

Passeggeri

Merci

Totale

CAPODICHINO

5.310.965

3.317

 

6

2

4

CIVILE GINO LISA

67.518

2

 

1

1

1

BARI PALESE

2.823.940

1.891

 

4

1

3

BRINDISI PAPOLA-CASALE

1.095.620

297

 

2

1

2

 SALERNO

3.968

 

 

1

1

1

 LAMEZIA TERME

1.631.556

1.927

 

2

1

2

 SANT'ANNA

51.686

 

 

1

1

1

 TITO MINNITI

447.748

123

 

1

1

1

Totale area

11.433.001

7.557

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti ENAC

 

Anche rispetto al sistema aeroportuale la Salerno-Reggio Calabria costituisce un asse portante, collegando i due principali scali regionali, quello di Lamezia Terme ed il Tito Minniti di Reggio Calabria, all'aeroporto di Napoli Capodichino.

Inoltre, attraverso la direttrice per Crotone, la Salerno-Reggio Calabria è connessa alla terza struttura regionale, l'aeroporto Sant'Anna, mentre attraverso la dorsale ionica trova una connessione anche con gli importanti scali pugliesi di Bari e Brindisi, divenendo parte integrante del sistema degli scali aeroportuali dell'Italia meridionale. Per questo motivo il miglioramento delle caratteristiche funzionali della Salerno-Reggio Calabria produrrà notevoli effetti sul livello di accessibilità al sistema aeroportuale.

Nella situazione attuale, infatti, i comuni ad elevata accessibilità aeroportuale sono quelli situati a ridosso dei principali scali regionali, mentre nella situazione di scenario si determinerà una maggiore apertura verso gli scali gerarchicamente sovraordinati di Napoli, Bari e Brindisi, ma anche in direzione sud verso Reggio, definendo un notevole miglioramento del sistema complessivo.

 

La distribuzione della popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità aeroportuale costituisce un valido aiuto alla comprensione degli effetti di sistema indotti dalla ristrutturazione della Salerno-Reggio Calabria.

Nella situazione attuale, infatti, nei comuni ad elevata accessibilità aeroportuale vivono 1.014.512 abitanti, pari al 50,5% della popolazione complessiva, con un 25,5% residente in comuni a livello di accessibilità alto[12].

Nella situazione di scenario, invece, la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità superiore all'attuale livello medio aumenterà del 51,3%, portando la quota di popolazione residente in comuni ad elevata accessibilità al 76,4% e quelli ad accessibilità molto alta 41%.


Tabella 5.4.4. - Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità aeroportuale dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

511.956

25,5%

 

824.581

41,0%

 

312.625

61,1%

Medio-Alto

502.556

25,0%

 

710.849

35,4%

 

208.293

41,4%

Medio-Basso

610.266

30,4%

 

293.637

14,6%

 

-316.629

-51,9%

Basso

384.552

19,1%

 

180.263

9,0%

 

-204.289

-53,1%

Totale

2.009.330

100,0%

 

2.009.330

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

1.014.512

50,5%

 

1.535.430

76,4%

 

520.918

51,3%

Inferiore al liv. medio

994.818

49,5%

 

473.900

23,6%

 

-520.918

-52,4%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

Cartogramma 5.4.6. - Sistema delle infrastrutture stradali e poli aeroportuali

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.4.7. - Indice di accessibilità aeroportuale - SITUAZIONE ATTUALE

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 


Cartogramma 5.4.8. - Indice di accessibilità aeroportuale - SCENARIO

(media Regionale =100)


Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Cartogramma 5.4.9. - Indice di accessibilità aeroportuale - VARIAZIONE DI SCENARIO

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 

 


Il livello di accessibilità portuale

Il livello di accessibilità portuale (Ip) è definito per ogni comune, nella situazione attuale e nello scenario, mediante la seguente espressione:

 

ove:

 

n

il comune di origine

i

la destinazione, cioè i principali porti della Calabria e delle regioni limitrofe (Basilicata, Campania e Puglia)

N

il numero di destinazioni, pari ai 9 porti

la dimensione caratteristica del porto i-esimo, costituita dal numero di passeggeri e merci in transito nel corso del 2008

tn,i

tempo minimo necessario per recarsi dal comune di origine (n), ai singoli porti di destinazione (i), calcolato, nelle due ipotesi (situazione attuale e scenario) secondo le modalità indicate al paragrafo specifico

 

Il livello di accessibilità portuale di ogni comune, quindi, è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione dei flusso passeggeri e merci di ognuno dei nove porti considerati ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungerli. In altri termini, il valore dell'indice è definibile come il traffico passeggeri e merci dei porti che è possibile intercettare in una unità di tempo, viaggiando sulla rete stradale da ogni comune ad ognuno dei porti, scegliendo volta per volta il percorso temporalmente più breve.

Operando in questo modo, il livello di accessibilità portuale di ogni comune, assumendo la dimensione del flusso annuale di passeggeri e merci come elemento gerarchico tra i diversi porti, esprime il livello di prossimità spazio/temporale del comune esaminato alle infrastrutture portuali.

 

Considerando nel calcolo dell'indice la variabile temporale, definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale alle infrastrutture portuali, e non semplicemente la distanza geografica, il valore dell'indice esprime abbastanza bene la reale propagazione territoriale del livello di accessibilità, con una evidente dilatazione dei valori più elevati lungo le principali direttrici stradali.

 


Tabella 5.4.5. - Traffico passeggeri nei principali porti dell'area al 2008

 

Movimento passeggeri

(Migliaia)

Movimento merci

(migliaia di tonnellate)

 

Livello gerarchico

Passeggeri

Merci

Totale

BARI/STAZIONE MARITTIMA PASSEGGERI

1.188

2.529

 

3

2

3

BRINDISI/STAZIONE MARITTIMA

432

10.767

 

1

5

3

GIOIA TAURO

 

31.527

 

1

14

8

NAPOLI

6.185

9.067

 

13

5

9

POZZUOLI

1.508

 

 

4

1

3

REGGIO CALABRIA/STAZIONE MARITTIMA

10.116

 

 

18

1

10

SALERNO

360

6.634

 

1

4

3

TARANTO

 

49.522

 

1

20

11

VILLA S. GIOVANNI

50

 

 

1

1

1

Totale

19.839

110.046

 

 

 

 

Fonte: elaborazioni CRESME su dati ISTAT

 

Anche rispetto al sistema portuale la Salerno-Reggio Calabria costituisce un asse portante, collegando il sistema portuale calabrese (Gioia Tauro, Reggio stazione Marittima) con il sistema napoletano (Napoli, Salerno, Pozzuoli).

Per questo motivo il miglioramento delle caratteristiche funzionali della Salerno-Reggio Calabria produrrà notevoli effetti sul livello di accessibilità dei comuni al sistema portuale, propagando l'elevata accessibilità delle aree meridionali della regione verso i comuni della parte mediana.

 

Il potenziamento di questo importante elemento connettivo, quindi, determinerà un netto miglioramento delle condizioni generali di accessibilità dei comuni del settore centrale e settentrionale, dove il vantaggio ottenuto dall'aumento della velocità di percorrenza della Salerno-Reggio Calabria, oltre che interessare i collegamenti con i porti del settore meridionale, beneficerà dell'effetto moltiplicatore determinato dalla possibilità di raggiungere più facilmente anche le località portuali campane e pugliesi.

 

L'analisi della distribuzione demografica per livello di accessibilità portuale mostra la seguente situazione attuale: nei comuni ad elevata accessibilità portuale vivono 586.182 abitanti, pari al 29,2% della popolazione complessiva, con il 16,4% residente in comuni a livello di accessibilità alto[13].

Nello situazione di scenario la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità superiore all'attuale livello medio aumenterà del 63,4%, portando la quota di popolazione residente in comuni ad elevata accessibilità al 47,6% e quelli ad accessibilità molto alta al 19,3%.


Tabella 5.4.6. - Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità portuale dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

329.948

16,4%

 

388.138

19,3%

 

58.190

17,6%

Medio-Alto

256.234

12,8%

 

568.178

28,3%

 

311.944

121,7%

Medio-Basso

814.141

40,5%

 

808.089

40,2%

 

-6.052

-0,7%

Basso

609.007

30,3%

 

244.925

12,2%

 

-364.082

-59,8%

Totale

2.009.330

100,0%

 

2.009.330

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

586.182

29,2%

 

956.316

47,6%

 

370.134

63,1%

Inferiore al liv. medio

1.423.148

70,8%

 

1.053.014

52,4%

 

-370.134

-26,0%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

Cartogramma 5.4.10. - Sistema infrastrutture stradali e gerarchia dei porti in base al traffico passeggeri

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.4.11. - Indice di accessibilità portuale - SITUAZIONE ATTUALE

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.4.12. - Indice di accessibilità portuale - SCENARIO

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 


Cartogramma 5.4.13. - Indice di accessibilità portuale - VARIAZIONE DI SCENARIO

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Il livello di accessibilità generale

 

L'analisi dei tre indicatori settoriali mostra con chiarezza che la ristrutturazione della Salerno-Reggio esplica eccezionali effetti in tutti gli ambiti, raggiungendo il valore massimo nel caso dell'accessibilità portuale, dove l'incremento della popolazione residente in comuni ad accessibilità superiore alla media giunge addirittura al 63,1%, ma registrando valori elevati anche negli altri ambiti, ovvero il 54,5% per l'accessibilità urbana ed il i 51,3% per l'accessibilità aeroportuale.

 

Tabella 7 - Distribuzione della popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità dei comuni nella situazione di scenario e variazione della popolazione rispetto allo stato di fatto

Livello di accessibilità dei comuni

ACCESSIBILITA' URBANA

 

ACCESSIBILITA' AEROPORTUALE

 

ACCESSIBILITA' PORTUALE

Variazione di scenario

Distribuzione percentuale

 

Variazione di scenario

Distribuzione percentuale

 

Variazione di scenario

Valore percentuale

Alto

139,4%

53,0%

 

61,1%

41,0%

 

17,6%

19,3%

Medio-Alto

-20,2%

20,1%

 

41,4%

35,4%

 

121,7%

28,3%

Medio-Basso

-60,4%

11,2%

 

-51,9%

14,6%

 

-0,7%

40,2%

Basso

-35,9%

15,8%

 

-53,1%

9,0%

 

-59,8%

12,2%

Totale

 

100,0%

 

 

100,0%

 

 

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

54,5%

73,1%

 

51,3%

76,4%

 

63,1%

47,6%

Inferiore al livello medio

-48,9%

26,9%

 

-52,4%

23,6%

 

-26,0%

52,4%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

Essendo una valutazione degli effetti di sistema, il fatto che la Salerno - Reggio rappresenti un asse di collegamento diretto tra due importanti centralità portuali, la parte meridionale della Calabria con il sistema napoletano, fa sì che gli interventi di potenziamento funzionale esplichino maggiori effetti sull'accessibilità portuale.

Nel sistema delle aree metropolitane, invece, data la debolezza del sistema urbano calabrese, la Salerno - Reggio assume essenzialmente un ruolo di connessione della regione con le aree urbane più popolose della Campania e della Puglia.

Una situazione analoga si verifica per il sistema aeroportuale rispetto al quale la Salerno - Reggio potenzia le connessioni con le infrastrutture gerarchicamente più rilevanti esterne alla regione.

 

Per definire una rappresentazione il più possibile aderente alla realtà occorre necessariamente giungere ad una sintesi tra le diverse visioni settoriali.

Per questo motivo è stato definito un indice di accessibilità generale (Ig), equivalente alla media dei tre indici settoriali, secondo il risultato della seguente espressione:

dove:

 

Indice di accessibilità urbana

Indice di accessibilità aeroportuale

Indice di accessibilità portuale

 

Operando in questo modo, il livello di accessibilità di ogni comune, è il frutto di una stratificazione non gerarchica delle diverse valutazioni settoriali, assegnando per ciò i valori più elevati alle realtà in cui concorrono elevati livelli di accessibilità in tutti gli ambiti.

Essendo ogni singolo indice settoriale strettamente dipendente da una variabile temporale definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale, anche il valore dell'indice sintetico esprime abbastanza bene una propagazione territoriale del livello di accessibilità con i valori più elevati che si dilatano lungo le principali direttrici stradali

 

Con riferimento all'accessibilità generale, quindi, l'analisi della distribuzione demografica nella situazione attuale indica che nei comuni con livello di accessibilità superiore alla media attualmente vivono 952.044 abitanti, pari al 47,4% della popolazione complessiva, con un 22,7% residente in comuni a livello di accessibilità alto[14].

Nella situazione di scenario la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità superiore all'attuale livello medio aumenterà del 58,6%, portando la quota di popolazione residente in comuni ad elevata accessibilità al 75,2% e quelli ad accessibilità molto alta al 41,3%.

 

 

 

 

 

 

 

 

Tabella 5.4.8. - Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità generale dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

456.471

22,7%

 

829.902

41,3%

 

373.431

81,8%

Medio-Alto

495.573

24,7%

 

680.278

33,9%

 

184.705

37,3%

Medio-Basso

680.480

33,9%

 

334.758

16,7%

 

-345.722

-50,8%

Basso

376.806

18,8%

 

164.392

8,2%

 

-212.414

-56,4%

Totale

2.009.330

100,0%

 

2.009.330

100,0%

 

 

 

Oltre il livello medio

952.044

47,4%

 

1.510.180

75,2%

 

558.136

58,6%

Inferiore al livello medio

1.057.286

52,6%

 

499.150

24,8%

 

-558.136

-52,8%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.4.14. - Indice di accessibilità generale - SITUAZIONE ATTUALE

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


Cartogramma 5.4.15. - Indice di accessibilità generale - SCENARIO

(media Regionale =100)

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.4.16. - Indice di accessibilità generale - VARIAZIONE DI SCENARIO

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 


5.5. SARDEGNA: valutazione del livello di accessibilità dei comuni e degli effetti di sistema indotti dall’ampliamento della Carlo Felice

5.5.1. Il modello di accessibilità

Il livello di accessibilità generale è definito come media di tre indici tematici, predisposti per valutare rispettivamente, il livello di accessibilità urbana, aeroportuale e portuale.

Ognuno dei tre indici tematici è definito per ogni comune mediante la seguente funzione:

ove:

 

n

rappresenta il comune di origine

i

la destinazione, che per i tre indici tematici rappresenta rispettivamente, tutti gli altri comuni della regione, gli aeroporti ed i porti

N

il numero di destinazioni, pari agli altri 376 comuni della regione per l'indice di accessibilità urbana, ai 4 aeroporti per l'indice di accessibilità aeroportuale ed agli 8 porti per l'indice dei accessibilità portuale

D

la dimensione caratteristica, che per i diversi indici tematici è costituita dalla popolazione residente al 2009 nei singoli comuni raggiunti e il volume di passeggeri in transito nei diversi aeroporti e nei porti presi in considerazione

tn,i

tempo minimo di percorrenza su strada necessario per raggiungere, partendo dal comune di origine (n), i singoli comuni di destinazione, aeroporti e porti

 

Il livello di accessibilità di ogni comune, quindi, è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione caratteristica (nei tre casi: popolazione residente negli altri comuni; traffico passeggeri degli aeroporti; traffico passeggeri dei porti) ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungere, da un determinato comune, tutte le destinazioni previste nel calcolo dello specifico indice settoriale.

Operando in questo modo, il livello di accessibilità di ogni comune è frutto di una combinazione complessa tra la sua posizione geografica, il livello di connettività al resto del sistema offerto dalla rete stradale e la conformazione spaziale dei fenomeni urbani e dei principali nodi di accesso al sistema dei trasporti di livello nazionale ed internazionale (porti ed aeroporti).

5.5.2. Definizione del tempo minimo di percorrenza

Il calcolo del tempo minimo di percorrenza su strada necessario a raggiungere da ogni comune della Sardegna ognuna delle destinazioni previste nella definizione degli specifici indici settoriali (gli altri comuni i porti e gli aeroporti), rappresenta un passaggio chiave nella definizione dell'indice di accessibilità, rappresentando, abbastanza realisticamente, il livello di connessione al sistema urbano/trasportistico, secondo un approccio spazio/temporale.

Nello specifico, applicando un modello di simulazione al grafo della rete viaria esistente, sono state costruite delle matrici dei tempi minimi di percorrenza necessari a raggiungere, partendo da ogni comune, rispettivamente, tutti gli altri comuni della regione; i 4 aeroporti principali (Cagliari Elmas, Olbia Costa Smeralda, Alghero Fertilia, Tortolì) e gli 8 porti (Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci, Portovesme, Cagliari, Tortolì, Palau, Santa Teresa di Gallura).

 

Il modello di simulazione, quindi, individua il percorso minimo tra origine e destinazione minimizzando il tempo di percorrenza, note le lunghezze degli archi viari, le velocità di percorrenza degli stessi e modellizzando in modo esplicito sottopassi, sovrapassi, gallerie  e i vincoli sui versi di percorrenza. Il modello, inoltre, utilizza la classificazione gerarchica delle strade secondo logiche di priorità, assumendo l'ipotesi che l’utente effettui le sue scelte  definendo una combinazione di strade a massimo deflusso.

 

Per quanto riguarda la base territoriale, per tener conto delle enclavi, il modello viene applicato in maniera molto disaggregata e cioè a livello di località abitate e solo successivamente i risultati vengono riaggregati sugli areali corrispondenti ai perimetri amministrativi dei comuni, operando la media tra i valori di tempo minimo di connessione tra località abitate dei comuni di origine e destinazione o tra i comuni di origine ed i singoli porti ed aeroporti.


Il tempo minimo di percorrenza, quindi, è stato definito applicando la seguente funzione:

 

 

 

con il seguente significato dei simboli:

 

Tempo minimo di percorrenza tra il comune i-esimo ed il comune j-esimo (o aeroporto/porto nel caso dello specifico indice)

Numero di località, rispettivamente, del comune i-esimo e del comune j-esimo (o aeroporto/porto nel caso dello specifico indice)

Tempo minimo necessario a raggiungere da ognuna delle località (l) del comune i-esimo, tutte le località (k) del comune j-esimo (o aeroporto/porto nel caso dello specifico indice)

 

Nel definire la situazione di scenario, quindi, sono state apportate delle modifiche ai tratti della SS 131 sottoposti ad interventi di ammodernamento e messa in sicurezza, con eliminazione degli incroci a raso e realizzazione di ponti e rampe di immissione in carreggiata. A seguito dell'ultimazione delle opere previste i tratti stradali interessati assumeranno le caratteristiche della sezione tipo III delle Norme CNR/80, con velocità di progetto di 60-120 km/h e legale <110 km/h, coerentemente con quanto dichiarato dall’ANAS.

 

In assenza di dati progettuali di dettaglio non sono state modificate le geometrie delle infrastrutture, ma solo le caratteristiche di servizio dei tratti interessati dagli interventi e, a seguito di tali modifiche, è stata definita una nuova matrice dei tempi minimi di percorrenza rappresentativa della situazione di scenario ed atta a rappresentare gli effetti di sistema degli interventi locali.

 

Una prima valutazione sintetica degli effetti di sistema prodotti dagli interventi localizzati può essere effettuata in base ad un indicatore che rappresenta la media del tempo minimo necessario, partendo da ogni comune della Sardegna, a raggiungere tutti gli altri comuni scegliendo volta per volta il percorso temporalmente più breve.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cartogramma 5.5.1. – Il tracciato della S.S. 131 “Carlo Felice” al 30 Aprile 2010

Fonte: ANAS Spa

 


Cartogramma 5.5.2. - Tempo necessario, partendo da ogni comune della Sardegna, a raggiungere tutti gli altri scegliendo volta per volta il percorso temporalmente più breve

SITUAZIONE ATTUALE

1A_Tempi di percorrenza stato di fatto.jpg

SCENARIO

1B_Tempi di percorrenza scenario.jpg

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

Nella situazione attuale, infatti, un giro completo della Sardegna mediamente richiede un tempo minimo di 91,87 ore, oscillando tra un massimo di 96,47 ore se si parte dal comune di Domusnovas e le 88,37 ore se la partenza avviene da Borutta.

 

Tabella 5.5.1. -  Tempo necessario, partendo da ogni comune della Sardegna, a raggiungere tutti gli altri scegliendo volta per volta il percorso temporalmente più breve

Valore medio provincia/regione

Situazione attuale

(Ore)

Scenario

(Ore)

Guadagno

(minuti primi)

Sassari

90,53

90,21

19,49

Nuoro

90,70

90,34

21,21

Cagliari

93,27

92,81

27,13

Oristano

92,12

91,65

28,21

Olbia Tempio

90,46

90,13

19,72

Ogliastra

89,70

89,36

20,17

Medio Campidano

93,85

93,30

32,62

Carbonia - Iglesias

94,38

93,99

23,38

Sardegna

91,87

91,46

24,47

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

Il risultato del singolo comune, tuttavia, non è particolarmente significativo, quello che più interessa, infatti, è il tempo medio minimo riferito all'intera regione e, soprattutto, il guadagno ottenibile effettuando lo stesso giro nella situazione di scenario.

Il risultato della simulazione, infatti, indica che con l'ultimazione degli interventi di ristrutturazione della SS. 131 lo stesso giro può essere effettuato in un tempo medio di 91,46 ore, con un guadagno che, per i singoli comuni può variare tra gli 11 ed i 50 minuti, mentre per l'intera regione è di 24,47 minuti.

 


Cartogramma 5.5.3. - Guadagno di tempo in minuti tra situazione attuale e scenario per raggiungere, partendo da ogni comune della Sardegna, tutti gli altri comuni scegliendo ogni volta il percorso temporalmente più breve

1C_Tempi di percorrenza guadagno.jpg

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

5.5.3. Il livello di accessibilità dei comuni nella situazione attuale e nello scenario

Il livello di accessibilità urbana

Il livello di accessibilità urbana (Iu) è definito per ogni comune, nella situazione attuale e nello scenario, mediante la seguente espressione:

 

 

ove:


 

n

il comune di origine

i

la destinazione, cioè tutti gli altri comuni della regione

N

il numero di destinazioni, pari agli altri 376 comuni della regione

la dimensione caratteristica del comune i-esimo, costituita dalla popolazione residente al 2009

tn,i

tempo minimo necessario per recarsi dal comune di origine (n), ai singoli comuni di destinazione (i), calcolato, nelle due ipotesi (situazione attuale e scenario) secondo le modalità indicate al paragrafo specifico

 

Il livello di accessibilità urbana di ogni comune, quindi, è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione demografica degli altri comuni della regione ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungerli. In altri termini, il valore dell'indice è definibile come la popolazione raggiunta in una unità di tempo viaggiando sulla rete stradale e scegliendo volta per volta il percorso temporalmente più breve.

Operando in questo modo, il livello di accessibilità urbana di ogni comune, assumendo la dimensione demografica come elemento rappresentativo della dimensione urbana, esprime il livello di prossimità spazio/temporale del comune esaminato a contesti qualificabili nella categoria dell'urbano.

 

Considerando nel calcolo dell'indice la variabile temporale, definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale al resto del sistema, e non semplicemente la distanza geografica, il valore dell'indice esprime abbastanza bene la reale propagazione delle dinamiche urbane, con una evidente dilatazione dei valori più alti lungo le principali direttrici stradali.

 

E' evidente, quindi, che il miglioramento delle caratteristiche funzionali della SS. 131, asse viario che collega Cagliari a Sassari passando per Oristano ovvero le realtà urbane demograficamente più significative della regione, è destinato a produrre notevoli effetti sull'intero sistema insediativo regionale.

 

La fascia di comuni a ridosso della SS. 131, ed in particolare quelli del settore Sud a ridosso del tratto stradale Cagliari-Oristano, già oggi evidenziano livelli di accessibilità più elevati. Il potenziamento di questo asse viario, quindi, determinerà un ulteriore miglioramento delle condizioni generali di accessibilità degli stessi comuni, propagando gli effetti lungo la direttrice Nord e nel quadrante Nord-Est, lungo le altre due arterie stradali a lunga percorrenza verso Nuoro (SS. 131 DN) e verso Olbia (SS. 597).


Cartogramma 5.5.4. - Sistema delle infrastrutture stradali e distribuzione demografica

2_Centralità urbane.jpg

Fonte: elaborazioni CRESME su dati ISTAT


Tabella 5.5.2. - Struttura insediativa e centralità urbane al 2009

 

Superficie Territoriale

Km2

 

Popolazione residente

 

Famiglie

 

Valore assoluto

Distribuzione percentuale

Densità territoriale

Ab. / Km2

 

Valore assoluto

Distribuzione percentuale

Densità territoriale

Ab. / Km2

Cagliari

85,6

 

156.951

9,4%

1.833,5

 

71.061

10,4%

830,2

Sassari

546,1

 

130.366

7,8%

238,7

 

54.543

8,0%

99,9

Quartu Sant'Elena

96,3

 

71.430

4,3%

741,7

 

28.070

4,1%

291,5

Olbia

376,1

 

54.873

3,3%

145,9

 

24.411

3,6%

64,9

Alghero

224,4

 

40.803

2,4%

181,8

 

19.931

2,9%

88,8

Nuoro

192,3

 

36.409

2,2%

189,3

 

15.250

2,2%

79,3

Oristano

84,6

 

32.156

1,9%

380,1

 

12.705

1,9%

150,2

Carbonia

145,6

 

29.821

1,8%

204,8

 

11.826

1,7%

81,2

Selargius

26,7

 

29.050

1,7%

1.088,0

 

11.025

1,6%

412,9

Iglesias

207,6

 

27.593

1,6%

132,9

 

11.385

1,7%

54,8

Assemini

117,5

 

26.752

1,6%

227,7

 

10.399

1,5%

88,5

Capoterra

68,3

 

23.821

1,4%

348,8

 

9.243

1,4%

135,3

Porto Torres

102,6

 

22.461

1,3%

218,9

 

8.794

1,3%

85,7

Monserrato

6,4

 

20.556

1,2%

3.211,9

 

8.456

1,2%

1.321,3

Totale comuni maggiori

2.280,1

 

703.042

42,0%

308,3

 

297.099

43,6%

130,3

Resto dei comuni

21.812,9

 

969.362

58,0%

44,4

 

384.781

56,4%

17,6

Totale regione

24.093,0

 

1.672.404

100,0%

69,4

 

681.880

100,0%

28,3

Fonte: elaborazioni CRESME su dati ISTAT


Cartogramma 5.5.5. - Indice di accessibilità urbana

SITUAZIONE ATTUALE

2A_Accessibilità generale Stato di fatto.jpg

SCENARIO

2B_Accessibilità generale Scenario.jpg

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

Cartogramma 5.5.6. -  VARIAZIONE DI SCENARIO - Indice di accessibilità urbana

2C_Accessibilità generale Guadagno.jpg

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

La lettura di alcuni dati di sintesi sulla distribuzione della popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità urbana dei comuni aiuta a comprendere meglio la situazione attuale, ma soprattutto le dinamiche di scenario.

Nella situazione attuale, infatti, 839.628 abitanti su un totale di 1.672.404, il 50,2% della popolazione complessiva, vive in comuni caratterizzati da un indice di accessibilità urbana superiore alla media regionale, 547.261 dei quali (32,7% del totale) risiedono in comuni ad accessibilità molto alta[15].

 

Nella situazione di scenario, invece, la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità superiore all'attuale livello medio aumenterà di 185.458 abitanti, pari ad un incremento relativo del 22,1%, portando la quota di popolazione residente in comuni ad elevata accessibilità al 61,3% del totale e quella ad accessibilità molto alta al 36,9%.


Tabella 5.5.3. -  Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità urbana dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

547.261

32,7%

 

616.397

36,9%

 

69.136

12,6%

Medio-Alto

292.367

17,5%

 

408.689

24,4%

 

116.322

39,8%

Medio-Basso

458.721

27,4%

 

320.382

19,2%

 

-138.339

-30,2%

Basso

374.055

22,4%

 

326.936

19,5%

 

-47.119

-12,6%

Totale

1.672.404

100,0%

 

1.672.404

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

839.628

50,2%

 

1.025.086

61,3%

 

185.458

22,1%

Inferiore al livello medio

832.776

49,8%

 

647.318

38,7%

 

-185.458

-22,3%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

Il livello di accessibilità aeroportuale

Il livello di accessibilità aeroportuale (Ia) è definito per ogni comune, nella situazione attuale e nello scenario, mediante la seguente espressione:

 

ove:

n

il comune di origine

i

la destinazione, cioè i principali aeroporti della regione

N

il numero di destinazioni, pari ai 4 aeroporti

la dimensione caratteristica dell'aeroporto i-esimo, costituita dal numero di passeggeri in transito nel corso del 2009

tn,i

tempo minimo necessario per recarsi dal comune di origine (n), ai singoli aeroporti di destinazione (i), calcolato, nelle due ipotesi (situazione attuale e scenario) secondo le modalità indicate al paragrafo specifico

 

Il livello di accessibilità aeroportuale di ogni comune, quindi, è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione dei flusso passeggeri di ognuno dei quattro aeroporti considerati ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungerli.

In altri termini, il valore dell'indice è definibile come il traffico passeggeri degli aeroporti che è possibile intercettare in una unità di tempo, viaggiando sulla rete stradale da ogni comune ad ognuno degli aeroporti, scegliendo volta per volta il percorso temporalmente più breve.

 

Operando in questo modo, il livello di accessibilità aeroportuale di ogni comune, assumendo la dimensione del flusso annuale di passeggeri come elemento gerarchico tra i diversi aeroporti, esprime proprio il livello di prossimità spazio/temporale del comune esaminato alle infrastrutture aeroportuali.

Considerando nel calcolo dell'indice la variabile temporale, definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale alle infrastrutture aeroportuali, e non semplicemente la distanza geografica, il valore dell'indice esprime efficacemente la reale propagazione dell'accessibilità con una evidente dilatazione dei valori più elevati lungo le direttrici stradali principali.

 

Tabella 5.5.4. Traffico passeggeri nei principali aeroporti della regione al 2009

 

Passeggeri

imbarcati e sbarcati

Distribuzione

percentuale

ALGHERO FERTILIA

1.507.016

22,9%

COSTA SMERALDA

1.694.089

25,7%

CAGLIARI ELMAS

3.333.421

50,6%

TORTOLÌ ARBATAX

50.000

0,8%

TOTALE

6.584.526

100,0%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

Anche rispetto al sistema aeroportuale la SS. 131 costituisce un importante asse portante, collegando tra loro due dei principali aeroporti regionali, Alghero-Fertilia e Cagliari-Elmas e, attraverso la SS. 597, supportando l'accesso anche all'aeroporto di Olbia-Costa Smeralda. Per questo motivo il miglioramento delle caratteristiche funzionali della SS. 131 produrrà notevoli effetti sul livello di accessibilità al sistema aeroportuale regionale.

 

I comuni ad elevata accessibilità aeroportuale, infatti, definiscono una fascia a forma di Y con i valori più elevati alle estremità, dove sono situati i tre aeroporti principali, connessi tra loro dalla ss. 131 sul lato Ovest e dalla ss 597 sul lato Est.

Nell'ambito dei comuni ad accessibilità più elevata che, come si è detto definiscono una fascia a forma di Y lungo gli assi viari di connessione, i livelli di accessibilità più modesti si realizzano nella parte mediana, a ridosso dell'Oristanese. Tuttavia, in termini assoluti, le aree più marginali risultano quelle della Barbagia, dell'Ogliastra, di Quirra e Sarrabus-Garrei.

 


Cartogramma 5.5.7. -  Sistema delle infrastrutture stradali e poli aeroportuali

3_Aeroporti.jpg

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

Il potenziamento della SS. 131, quindi, determinerà un ulteriore netto miglioramento delle condizioni generali di accessibilità dei comuni della fascia ad Y, con particolare riferimento a quelli dell'area centrale attualmente svantaggiata (Oristanese, Marmilla, Campidano).

Nella posizione mediana, infatti, l'aumento della velocità di percorrenza della SS. 131 beneficerà dell'effetto moltiplicatore determinato dalla circostanza di trovarsi in posizione mediana rispetto a tre delle principali destinazioni  previste.

Naturalmente, trarrà notevole beneficio anche il quadrante Nord-Ovest, sia nella parte alta (Montacuto), sia nella parte bassa (Barbagia di Nuoro e Barone), soprattutto grazie agli effetti diffusivi prodotti dalla diramazione Nord della ss 131.

 

In definitiva, l'area dei comuni con accessibilità molto bassa che caratterizzava il quadrante Sud-Est, toccando valori inferiori alla metà della media regionale, vedrà un notevole ridimensionamento, limitandosi soprattutto all'Ogliastra ed alla fascia costiera verso Sud.


Cartogramma 5.5.8. - Indice di accessibilità aeroportuale

SITUAZIONE ATTUALE

3A_Accessibilità aeroportuale Stato di fatto.jpg

SCENARIO

3B_Accessibilità aeroportuale Scenario.jpg

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.5.9. - VARIAZIONE DI SCENARIO - Indice di accessibilità aeroportuale

3C_Accessibilità aeroportuale Variazione.jpg

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

La distribuzione della popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità aeroportuale costituisce un valido aiuto alla comprensione degli effetti di sistema indotti dalla ristrutturazione della ss 131.

Nella situazione attuale, infatti, nei comuni ad elevata accessibilità aeroportuale vivono 882.322 abitanti, pari al 52,8% della popolazione complessiva, con un 29,3% residente in comuni a livello di accessibilità alto[16].

 

Nella situazione di scenario, invece, la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità superiore all'attuale livello medio aumenterà del 5,8%, portando la quota di popolazione residente in comuni ad elevata accessibilità al 55,8% e quelli ad accessibilità molto alta 33,9%.

Nel valutare l'entità del miglioramento non si devono trascurare neanche i 108.541 abitanti che passano da un livello di accessibilità basso ad un livello medio-basso.


Tabella 5.5.5. -  Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità aeroportuale dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

489.460

29,3%

 

566.207

33,9%

 

76.747

15,7%

Medio-Alto

392.862

23,5%

 

367.659

22,0%

 

-25.203

-6,4%

Medio-Basso

353.567

21,1%

 

462.108

27,6%

 

108.541

30,7%

Basso

436.515

26,1%

 

276.430

16,5%

 

-160.085

-36,7%

Totale

1.672.404

100,0%

 

1.672.404

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

882.322

52,8%

 

933.866

55,8%

 

51.544

5,8%

Inferiore al livello medio

790.082

47,2%

 

738.538

44,2%

 

-51.544

-6,5%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

Il livello di accessibilità portuale

Il livello di accessibilità portuale (Ip) è definito per ogni comune, nella situazione attuale e nello scenario, mediante la seguente espressione:

 

ove:

 

n

il comune di origine

i

la destinazione, cioè i principali porti della regione

N

il numero di destinazioni, pari ai 8 porti

la dimensione caratteristica del porto i-esimo, costituita dal numero di passeggeri in transito nel corso del 2009

tn,i

tempo minimo necessario per recarsi dal comune di origine (n), ai singoli porti di destinazione (i), calcolato, nelle due ipotesi (situazione attuale e scenario) secondo le modalità indicate al paragrafo specifico

 

Il livello di accessibilità portuale di ogni comune, quindi, è rappresentato da un valore direttamente proporzionale alla dimensione dei flusso passeggeri di ognuno degli otto porti considerati ed inversamente proporzionale al tempo necessario per raggiungerli.

In altri termini, il valore dell'indice è definibile come il traffico passeggeri dei porti che è possibile intercettare in una unità di tempo, viaggiando sulla rete stradale da ogni comune ad ognuno dei porti, scegliendo volta per volta il percorso temporalmente più breve.

 

Operando in questo modo, il livello di accessibilità portuale di ogni comune, assumendo la dimensione del flusso annuale di passeggeri come elemento gerarchico tra i diversi porti, esprime il livello di prossimità spazio/temporale del comune esaminato alle infrastrutture portuali.

Considerando nel calcolo dell'indice la variabile temporale, definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale alle infrastrutture portuali, e non semplicemente la distanza geografica, il valore dell'indice esprime abbastanza bene la reale propagazione territoriale del livello di accessibilità, con una evidente dilatazione dei valori più elevati lungo le principali direttrici stradali.

 

Tabella 5.5.6. -  Traffico passeggeri nei principali porti della regione al 2009

 

Passeggeri

imbarcati e sbarcati

Distribuzione

percentuale

OLBIA/STAZIONE MARITTIMA

3.739

54,5%

PORTO TORRES

1.003

14,6%

GOLFO ARANCI

946

13,8%

PORTOVESME STAZIONE MARITTIMA

610

8,9%

CAGLIARI/STAZIONE MARITTIMA

394

5,7%

TORTOLÌ/ARBATAX

67

1,0%

PALAU

50

0,7%

SANTA TERESA DI GALLURA

50

0,7%

TOTALE

6.859

100,0%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

Anche rispetto al sistema portuale la SS. 131 costituisce un asse portante, collegando tra loro il porto di Cagliari a quello di Porto Torres, ma l'assetto strutturale del sistema portuale assegna grande importanza anche ai due assi trasversali di connessione al quadrante Nord-Est, la diramazione Nord della SS. 131 e la SS. 597, dove è situato il porto di Olbia Stazione Marittima, il più importante porto regionale per volume di passeggeri, oltre ai porti minori di Golfo Aranci, Palau e Santa Teresa di Gallura.

 

Per questo motivo il miglioramento delle caratteristiche funzionali della SS. 131 produrrà notevoli effetti sul livello di accessibilità al sistema portuale regionale.

I comuni ad elevata accessibilità portuale, infatti, sono quelli situati nella fascia settentrionale dell'Isola e l'apertura a Sud, verso Cagliari e Porto Vesme, è retta proprio dalla SS. 131, anche se con livelli di accessibilità via via più modesti verso la parte mediana.

Tuttavia, in termini assoluti, le aree più marginali risultano quelle del Sud-Ogliastra, di Quirra e Sarrabus-Garrei.

 


Cartogramma 5.5.10. - Sistema infrastrutture stradali e gerarchia dei porti in base al traffico passeggeri

4_Porti.jpg

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

Il potenziamento della SS. 131, quindi, determinerà un ulteriore netto miglioramento delle condizioni generali di accessibilità dei comuni del settore Nord dell'Isola, e di quelli a ridosso della porzione sud della SS. 131. Qui, infatti, il beneficio ottenuto dall'aumento della velocità di percorrenza della ss. 131, beneficerà dell'effetto moltiplicatore determinato dalla possibilità raggiungere più rapidamente diverse località portuali, Olbia, Golfo Aranci, Palau, Santa Teresa e Porto Torres a Nord, Cagliari e Porto Vesme a Sud.

Tuttavia, l'area dei comuni a bassa accessibilità che caratterizza il quadrante Sud-Est dell'Isola e la fascia costiera verso Sud, Sud-Ogliastra, Quirra e Sarrabus-Garrei, non beneficerà di effetti significativi, ed ugualmente marginali saranno gli effetti sui comuni del Sud-Iglesiente e dell'area costiera del Monrealese.


Cartogramma 5.5.11. -  Indice di accessibilità portuale

SITUAZIONE ATTUALE

4A_Accessibilità portuale Stato di fatto.jpg

SCENARIO

4B_Accessibilità portuale Scenario.jpg

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie


Cartogramma 5.5.12. - VARIAZIONE DI SCENARIO - Indice di accessibilità portuale

4C_Accessibilità portuale Variazione.jpg

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

L'analisi della distribuzione demografica per livello di accessibilità portuale mostra la seguente situazione attuale: nei comuni ad elevata accessibilità portuale vivono 830.904 abitanti, pari al 49,7% della popolazione complessiva, con solo l'11,3% residente in comuni a livello di accessibilità alto[17].

 

Nella situazione di scenario la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità superiore all'attuale livello medio aumenterà del 12,4%, portando la quota di popolazione residente in comuni ad elevata accessibilità al 55,9% e quelli ad accessibilità molto alta al 20,5%.


Tabella 5.5.7. -  Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità portuale dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Popolazione

Distribuzione percentuale

 

Valore assoluto

Valore percentuale

Alto

188.396

11,3%

 

343.032

20,5%

 

154.636

82,1%

Medio-Alto

642.508

38,4%

 

591.146

35,3%

 

-51.362

-8,0%

Medio-Basso

385.311

23,0%

 

420.572

25,1%

 

35.261

9,2%

Basso

456.189

27,3%

 

317.654

19,0%

 

-138.535

-30,4%

Totale

1.672.404

100,0%

 

1.672.404

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

830.904

49,7%

 

934.178

55,9%

 

103.274

12,4%

Inferiore al livello medio

841.500

50,3%

 

738.226

44,1%

 

-103.274

-12,3%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

Il livello di accessibilità generale

L'analisi dei tre indicatori settoriali mostra con chiarezza che la ristrutturazione della SS. 131 esplica maggiori effetti sul piano dell'accessibilità urbana, determinando un incremento della popolazione residente in comuni ad accessibilità superiore alla media del 22,1% contro il 12,4% di riferibile all'accessibilità portuale e il 5,8% all'accessibilità aeroportuale.

 

Tabella 5.5.8. -  Distribuzione della popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità dei comuni nella situazione di scenario e variazione della popolazione rispetto allo stato di fatto

Livello di accessibilità dei comuni

ACCESSIBILITA' URBANA

 

ACCESSIBILITA' AEROPORTUALE

 

ACCESSIBILITA' PORTUALE

Variazione di scenario

Distribuzione percentuale

 

Variazione di scenario

Distribuzione percentuale

 

Variazione di scenario

Valore percentuale

Alto

12,6%

36,9%

 

15,7%

33,9%

 

82,1%

20,5%

Medio-Alto

39,8%

24,4%

 

-6,4%

22,0%

 

-8,0%

35,3%

Medio-Basso

-30,2%

19,2%

 

30,7%

27,6%

 

9,2%

25,1%

Basso

-12,6%

19,5%

 

-36,7%

16,5%

 

-30,4%

19,0%

Totale

 

100,0%

 

 

100,0%

 

 

100,0%

Oltre il livello medio

22,1%

61,3%

 

5,8%

55,8%

 

12,4%

55,9%

Inferiore al livello medio

-22,3%

38,7%

 

-6,5%

44,2%

 

-12,3%

44,1%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

Il risultato si giustifica con il fatto che, essendo una valutazione degli effetti di sistema, il fatto che la SS. 131 rappresenti un asse di collegamento diretto tra le due principali città della regione, fa sì che gli interventi di potenziamento funzionale esplichino maggiori effetti sull'accessibilità urbana.

Nel sistema portuale, invece, sebbene costituisca un importante asse strutturale, occupa una posizione decentrata rispetto alla polarità principale del sistema (Olbia), mentre, rispetto al sistema aeroportuale, rappresenta l'attestamento di una sola delle più importanti polarità del sistema, l'aeroporto di Cagliari-Elmas che, insistendo nell'area più popolosa, definisce una quota di popolazione residente in comuni ad alta accessibilità già rilevante in partenza.

 

Per definire una rappresentazione il più possibile aderente alla realtà occorre necessariamente giungere ad una sintesi tra le diverse visioni settoriali.

Per questo motivo è stato definito un indice di accessibilità generale (Ig), equivalente alla media dei tre indici settoriali, secondo il risultato della seguente espressione:

 

dove:

 

Indice di accessibilità urbana

Indice di accessibilità aeroportuale

Indice di accessibilità portuale

 

Operando in questo modo, il livello di accessibilità di ogni comune, è il frutto di una stratificazione non gerarchica delle diverse valutazioni settoriali, assegnando perciò i valori più elevati alle realtà in cui concorrono elevati livelli di accessibilità in tutti gli ambiti.

 


Cartogramma 5.5.13. -  Indice di accessibilità generale

SITUAZIONE ATTUALE

5A_Accessibilità totale Stato di fatto.jpg

SCENARIO

5B_Accessibilità totale Scenario.jpg

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

Essendo ogni singolo indice settoriale strettamente dipendente da una variabile temporale definita in base al livello di connettività offerto della rete stradale, anche il valore dell'indice sintetico esprime abbastanza bene una propagazione territoriale del livello di accessibilità con i valori più elevati che si dilatano lungo le principali direttrici stradali.

 

Cartogramma 5.5.14. - VARIAZIONE DI SCENARIO - Indice di accessibilità generale

5C_Accessibilità totale Variazione.jpg

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

Con riferimento all'accessibilità generale, quindi, l'analisi della distribuzione demografica indica, nella situazione attuale, che nei comuni con livello di accessibilità superiore alla media attualmente vivono 992.904 abitanti, pari al 59,4% della popolazione complessiva, con un 30,3% residente in comuni a livello di accessibilità alto[18].

 

Nella situazione di scenario la consistenza demografica dei comuni con livello di accessibilità superiore all'attuale livello medio aumenterà del 12,2%, portando la quota di popolazione residente in comuni ad elevata accessibilità al 66,6% e quelli ad accessibilità molto alta al 31,2%.

 


Tabella 5.5.9. -  Popolazione residente al 2009 per livello di accessibilità generale dei comuni

Livello di accessibilità dei comuni

STATO DI FATTO

 

SCENARIO

 

VARIAIZONE DI SCENARIO

Popolazione

 

Popolazione

 

Alto

505.959

30,3%

 

521.710

31,2%

 

15.751

3,1%

Medio-Alto

486.867

29,1%

 

592.595

35,4%

 

105.728

21,7%

Medio-Basso

382.015

22,8%

 

364.561

21,8%

 

-17.454

-4,6%

Basso

297.563

17,8%

 

193.538

11,6%

 

-104.025

-35,0%

Totale

1.672.404

100,0%

 

1.672.404

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre il livello medio

992.826

59,4%

 

1.114.305

66,6%

 

121.479

12,2%

Inferiore al livello medio

679.578

40,6%

 

558.099

33,4%

 

-121.479

-17,9%

Fonte: elaborazioni CRESME su fonti varie

 

 

 



[1] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[2] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[3] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[4] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[5] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[6] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[7] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[8] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[9] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[10] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[11] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[12] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[13] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[14] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[15] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[16] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[17] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.

[18] Valore superiore al valore medio dei valori superiori alla media.