Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento istituzioni | ||||||||||||
Titolo: | Semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, trasferimento di funzioni amministrative e Carta delle autonomie locali - AA.C. 3118 e abb. - Elementi per l'istruttoria legislativa | ||||||||||||
Riferimenti: |
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Serie: | Progetti di legge Numero: 306 | ||||||||||||
Data: | 09/03/2010 | ||||||||||||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | I-Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni |
9 marzo 2010 |
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n. 306/0 |
Semplificazione
dell’ordinamento regionale e degli enti locali, trasferimento di funzioni
amministrative
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Numero del progetto di legge |
A.C. 3118 |
A.C. 67 |
A.C. 68 |
A.C. 711 |
A.C. 736 |
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Individuazione delle funzioni fondamentali di Province e Comuni, semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali, razionalizzazione delle Province e degli Uffici territoriali del Governo. Riordino di enti ed organismi decentrati |
Introduzione del capo IV-bis del titolo II della parte prima del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Istituzione delle comunità territoriali |
Modifica all'articolo 234 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, concernente l'organo di revisione economico-finanziaria nei piccoli comuni e nelle comunità montane |
Soppressione delle comunità montane |
Disposizioni per la riforma e la semplificazione del sistema istituzionale e amministrativo territoriale |
Iniziativa |
Governo |
On. Stucchi ed altri |
On. Stucchi ed altri |
On. Urso |
On. Mogherini Rebesani ed altri |
Iter al Senato |
No |
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Numero di articoli |
32 |
2 |
1 |
1 |
10 |
Date: |
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presentazione |
13 gennaio 2010 |
29 aprile 2008 |
29 aprile 2008 |
5 maggio 2008 |
6 maggio 2008 |
assegnazione |
26 gennaio |
19 giugno 2008 |
16 giugno 2008 |
26 giugno 2008 |
20 novembre 2008 |
Commissione |
I Affari costituzionali |
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Sede |
Referente |
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Pareri previsti |
Commissioni II, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII e Questioni regionali |
Commissioni V, VI (ex art. 73 Reg.), VIII e Questioni regionali |
Commissioni II e V |
Commissioni V, VIII, XIV e Questioni regionali |
Commissioni III, V, VIII, IX, XI (ex art. 73, co. 1-bis, del reg., relativamente alle disposizioni in materia previdenziale), XII, e Questioni regionali |
Numero del progetto di legge |
A.C. 846 |
A.C. 2062 |
A.C. 2247 |
A.C. 2488 |
A.C. 2651 |
A.C. 2892 |
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Soppressione delle comunità montane |
Delega al Governo in materia di funzioni fondamentali degli enti locali, di istituzione delle città metropolitane e di definizione della Carta delle autonomie locali |
Disposizioni per il contenimento della spesa pubblica mediante la soppressione di enti territoriali |
Modifiche
al testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. |
Modifica all'articolo 17 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, concernente l'istituzione delle circoscrizioni di decentramento comunale |
Modifiche
al testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. |
Iniziativa |
On. Napoli A., Carlucci |
On. Giovannelli ed altri |
On. Borghesi ed altri |
On. Ria ed altri |
On. Mattesini ed altri |
On. Reguzzoni |
Iter al Senato |
No |
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Numero di articoli |
1 |
13 |
6 |
1 |
1 |
6 |
Date: |
|
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|
presentazione |
7 maggio 2008 |
14 gennaio 2009 |
26 febbraio 2009 |
4 giugno 2009 |
28 luglio 2009 |
6 novembre 2009 |
assegnazione |
14 luglio 2008 |
17 febbraio 2009 |
27 aprile 2009 |
6 luglio 2009 |
1° dicembre 2009 |
17 dicembre 2009 |
Commissione |
I Affari costituzionali |
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Sede |
Referente |
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Pareri previsti |
Commissioni V, VIII, XIV e Questioni regionali |
Commissioni III, V, VI, VIII, IX, XII e Questioni regionali |
Commissioni V, VI (ex art. 73, co. 1-bis, del reg.), VII, VIII, IX, XI, XII e Questioni regionali |
Commissioni V, VII, VIII, IX, X, XI, XIII e Questioni regionali |
Commissione V |
Commissioni V, XI e Questioni regionali |
Il disegno di legge A.C. 3118, che si compone di 32 articoli, modifica ampiamente la disciplina degli enti locali e reca una delega al Governo per l’adozione di una “Carta delle autonomie locali” per raccogliere e coordinare le disposizioni in materia.
Al disegno di legge del Governo sono state abbinate 10 proposte di legge di iniziativa parlamentare. Due di queste (A.C. 736 e 2062), analogamente al d.d.l. del Governo, recano una riforma complessiva del sistema degli enti locali. Tre delle altre proposte parlamentari intervengono su alcuni aspetti specifici della materia (A.C. 2488, 2247 e 2892); mentre le restanti 5 incidono ciascuna su una singola questione: l’istituzione delle comunità territoriali (A.C. 67), le comunità montane (A.C. 711 e 846), gli organi di revisione economico-finanziaria dei piccoli comuni e delle comunità montane (A.C. 68) e le circoscrizioni di decentramento comunale (A.C. 2651).
L’articolo 1 del d.d.l. A.C. 3118 indica l’oggetto delle disposizioni contenute negli articoli successivi e i fini cui si ispirano, tra questi l’individuazione delle funzioni fondamentali di comuni, province e città metropolitane e l’introduzione di alcune misure di razionalizzazione degli enti locali.
Gli articoli da
L’articolo 9 del d.d.l. 3118 reca una delega al Governo per l’attuazione dell’articolo 118, primo e secondo comma, Cost. sul conferimento delle funzioni amministrative a regioni ed enti locali nelle materie di competenza legislativa esclusiva statale.
Due delle proposte di legge di iniziativa parlamentare prevedono l’adozione di decreti delegati, oltre che per l’individuazione e il trasferimento delle funzioni amministrative ex art. 118 Cost., anche per l’individuazione delle funzioni fondamentali (A.C. 736, art. 7 e 8 e 2062, art. 2, 3 e 6). La p.d.l. 2488 individua esclusivamente le funzioni delle province.
L’articolo 10 del d.d.l. 3118 disciplina il trasferimento di risorse agli enti locali quando una funzione fondamentale è attribuita ad un ente locale diverso dall’ente che la esercita alla data di entrata in vigore della legge.
L’articolo 11 del d.d.l. 3118 disciplina l’individuazione ed il trasferimento alle Regioni delle funzioni amministrative ancora esercitate dallo Stato, alla data di entrata in vigore della legge, nelle materie di competenza legislativa concorrente e residuale regionale.
L’articolo 12 del d.d.l. 3118 riguarda la disciplina da parte delle regioni, con propria legge, delle funzioni amministrative nelle materie di competenza legislativa concorrente e residuale e la razionalizzazione e semplificazione delle strutture, enti, agenzie o organismi operanti a livello regionale. Disposizioni analoghe sono recate dall’articolo 10 della p.d.l. 2062.
L’articolo 13 del d.d.l. 3118 e l’articolo 12 della p.d.l. 2062 recano un delega al Governo per l’adozione della “Carta delle autonomie locali”, al fine di riunire e coordinare sistematicamente in un codice le disposizioni statali che disciplinano gli enti locali.
Gli articoli 14 e 15 del d.d.l. 3118 recano due deleghe al Governo volte, rispettivamente, alla razionalizzazione (e riduzione) delle province e al riordino delle prefetture – uffici territoriali del Governo. In materia intervengono anche le p.d.l. A.C. 736 (artt. 9 e 10) e A.C. 2062 (artt. 8 e 11).
Gli articoli da
§ i difensori civici comunali;
§ le comunità montane (così anche le p.d.l. 711, 846, 2247, art. 1 e 2892, art. 4);
§ le circoscrizioni di decentramento comunale, ad eccezione dei comuni con più di 250 mila abitanti (300 mila per la p.d.l. 2247, art. 4, mentre la p.d.l. 2892 dispone la soppressione delle circoscrizioni in tutti i comuni. In direzione opposta, la p.d.l. 2651 che prevede, in favore dei comuni capoluogo di provincia, una deroga al limite minimo di 100 mila abitanti per la costituzione di circoscrizioni);
§
i consorzi
tra enti locali (così la p.d.l. 2247, artt. 2 e 3, che sopprime anche
Le p.d.l. 736 (art. 6) e 2062 (art. 7) affidano a Stato, regioni ed enti locali il compito di individuare gli enti e gli organismi rientranti nelle proprie competenze da sopprimere.
La riduzione dei componenti delle giunte e dei consigli comunali e
provinciali è prevista dagli articoli
da
L’articolo 24 del d.d.l. 3118 interviene sulla disciplina delle attribuzioni dei consigli comunali e provinciali.
Gli articoli da
L’articolo 28 del d.d.l. 3118 sopprime la figura del direttore generale nei comuni con meno di 65.000 abitanti.
Gli articoli 29 e 30 del d.d.l. 3118 riformano la disciplina dei controlli negli enti locali.
L’articolo 31 del d.d.l. 3118 reca numerose disposizioni di abrogazione riguardanti prevalentemente le comunità montane.
Infine, l’articolo 32 del d.d.l. 3118 reca una norma di coordinamento per le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano, prevedendo che queste disciplinano le materie del provvedimento in esame secondo quanto stabilito dai rispettivi statuti di autonomia e dalle norme di attuazione.
Si segnalano infine alcune disposizioni peculiari delle proposte di legge di iniziativa parlamentare che non trovano riscontro nel d.d.l. 3118; queste riguardano:
§ l’istituzione di unioni di comuni obbligatori per l’esercizio associato di funzioni fondamentali (A.C. 736, art. 1, e A.C. 2247, art. 5);
§ norme in favore di comuni contermini, anche appartenenti a regioni diverse (A.C. 736, art. 2, e A.C. 2062, art. 4);
§ il procedimento di istituzione delle città metropolitane (A.C. 736, artt. 3 e 4, e A.C. 2062, art. 5);
§ una delega al Governo per la disciplina dell’ordinamento di Roma capitale (A.C. 736, art. 5, e A.C. 2062, art. 9);
§ l’ineleggibilità e incompatibilità dei consiglieri comunali e provinciali e introduzione di un sistema elettorale provinciale di secondo grado (A.C. 2488);
§ l’istituzione delle comunità territoriali, enti intermedi tra comune e provincia (A.C. 67);
§ la possibilità per i piccoli comuni e per le comunità montane di nominare fino a 3 revisori dei conti, in luogo di uno solo (A.C. 68).
Il d.d.l. 3118 è corredato della relazione illustrativa, dell’analisi tecnico-normativa e dell’analisi dell’impatto della regolamentazione (AIR). Le abbinate p.d.l. di iniziativa parlamentare recano la sola relazione illustrativa.
Tutti i progetti di legge in esame intervengono, in diversa misura, a modificare o integrare disposizioni di rango legislativo, principalmente contenute nel testo unico in materia di enti locali (D.Lgs. 267/2000). Inoltre, alcuni di essi contengono disposizioni di delega.
Il contenuto dei progetti di legge in esame è riconducibile alla competenza esclusiva dello Stato in materia di legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di comuni, province e città metropolitane (art. 117, 2° co., lett. p), Cost.)
Il d.d.l. 3118 prevede l’adozione di numerosi provvedimenti di attuazione, evidenziati nell’analisi tecnico-normativa che precede il testo del disegno di legge. Tra i provvedimenti richiamati vi sono anche diverse leggi regionali.
Il d.d.l. 3118 apporta numerose modifiche al testo unico degli enti locali, solo in alcuni casi in forma di novella. Alcune delle disposizioni introdotte si sovrappongono a quelle vigenti che non vengono contestualmente abrogate in modo esplicito. La clausola dell’abrogazione implicita (art. 31, co. 4) delle disposizioni incompatibili, da un punto di vista sostanziale, richiede all’interprete una valutazione in ordine alla perdurante compatibilità di disposizioni del TUEL con quelle introdotte dal testo. Ciò in particolare nei casi di parziale sovrapposizione della nuova normativa rispetto a quella vigente, non abrogata in modo esplicito. Tale clausola andrebbe poi valutataalla luce dell’art. 13-bis della legge n. 400 del 1988,introdotto dall’art. 3 della legge n. 69 del 2009. Esso prevede che il Governo, nell’ambito delle proprie competenze, provveda a che ogni norma che sia diretta a sostituire, modificare o abrogare norme vigenti ovvero a stabilire deroghe indichi espressamente le norme sostituite, modificate, abrogate o derogate. Del resto, tali previsioni in materia di chiarezza dei testi normativi costituiscono, ai sensi del, citato art. 13-bis, princìpi generali per la produzione normativa e non possono essere derogate, modificate o abrogate se non in modo esplicito.
Il coordinamento sistematico, anche sostanziale, delle norme in materia degli enti locali non è effettuato dal testo, ma è demandato, con delega biennale, alla emanazione di un decreto legislativo, denominato “Carta delle autonomie locali”, destinato a sostituire il testo unico vigente (art. 13 d.d.l. 3118).
Considerato il termine biennale della delega, andrebbero valutati i riflessi sull’ordinamento delle disposizioni in materia in termini di impatto per l’interprete.
Il 25 gennaio 2010 il Governo ha emanato un decreto-legge (il n. 2/2010) recante interventi urgenti in materia di enti locali. Il disegno di legge di conversione è all’esame della Camera (A.C. 3146). Il provvedimento contiene alcune disposizioni relative alla riduzione di organi e alla soppressione di apparati degli enti locali che incidono sugli stessi ambiti su cui interviene il d.d.l. 3118 e alcune delle p.d.l. in esame, dettando peraltro una disciplina parzialmente differente. Ad esempio, mentre l’A.C. 3118, all’art. 18, comma 6, abroga il comma 5 dell’art. 17 TUEL, il D.L. 2/2010, nel testo varato dalla I Commissione per l’esame in Assemblea, nonché nel testo dell’emendamento Dis. 1.1 Governo interamente sostitutivo, ne dispone espressamente il mantenimento in vigore.
Perciò il testo dell’A.C. 3118 si pone in un quadro complesso, caratterizzato da una pluralità di interventi normativi realizzati in un ristretto contesto temporale da valutare in termini coerenza reciproca.
Dipartimento Istituzioni ( 6760-9475 - *st_istituzioni@camera.it
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File: ac0442_0.doc