Allegato B
Seduta n. 149 del 24/4/2007

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SVILUPPO ECONOMICO

Interpellanza:

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:
la società multinazionale giapponese Agjnomoto ha posto in cassa integrazione guadagni gli 84 dipendenti dello stabilimento sito nel comune di Adria (Rovigo) in vista di una probabile cessazione definitiva della produzione;
questo fatto ha messo in una grave situazione i lavoratori interessati e le loro famiglie anche perché non sono facili le alternative di impiego in un'area, come il Polesine, in cui il tasso di disoccupazione è a due cifre;
circa un mese fa il sottosegretario allo sviluppo economico Giarretta, intervenendo su questa vicenda nel consiglio comunale di Adria, aveva promesso un interessamento a livello governativo per cercare un'impresa interessata a rilevare lo stabilimento predetto salvaguardando così i posti di lavoro -:
quali iniziative concrete siano state avviate e con quali risultati per salvaguardare

il lavoro delle maestranze della Agjnomoto di Adria e se siano individuate aziende interessate a rilevare l'attività dello stabilimento o ad avviare attività sostitutive.
(2-00485) «Giuseppe Fini».

Interrogazione a risposta in Commissione:

D'AGRÒ. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
Cesi Ricerca S.p.A, operante sul mercato dal 1o gennaio 2006 con l'obiettivo di sviluppare attività di ricerca finanziata a livello nazionale ed internazionale nel settore elettro-energetico, è una società a maggioranza pubblica con Enea «Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente» che detiene il 51 per cento del capitale sociale e Cesi «Centro Elettronico Sperimentale Italiano Giacinto Motta» S.p.A. il restante 49 per cento;
l'attività è finalizzata all'innovazione ed al miglioramento delle prestazioni in campo energetico sotto il profilo dell'economicità, della sicurezza e della compatibilità ambientale;
la mancata assegnazione, da parte del Ministero, per il 2006 e il 2007 delle risorse economiche disponibili, peraltro accantonate in un apposito fondo alimentato dal prelievo della bolletta elettrica, crea il blocco dei progetti in essere e, conseguentemente, possibili problemi occupazionali;
le rappresentanze sindacali di Cesi Ricerca hanno più volte manifestato forti preoccupazioni sulla grave situazione finanziaria in cui versa la società, riferite anche ad una possibile drastica chiusura con tutte le conseguenze connesse;
infatti, in assenza dei finanziamenti di ricerca di sistema, la società potrebbe presto dichiarare il fallimento con gravi ripercussioni per i circa quattrocento posti di lavoro delle sedi di Milano, Piacenza e Bergamo;
allo stato attuale non è stato ancora stipulato l'Accordo di programma con il Ministero dello sviluppo economico per realizzare quegli impegni di ricerca già definiti al fine di rendere più efficiente e meno costoso il sistema elettrico del Paese -:
quando sia prevista la firma degli Accordi di programma in materia di ricerca per il sistema elettrico, tra cui quello riguardante il Cesi Ricerca;
se le risorse accantonate da apposito e specifico prelievo della bolletta elettrica siano nelle intenzioni del Ministro destinate altrove, con la conseguenza di togliere a Cesi Ricerca quelle spettanti per il 2006 e il 2007;
se, in caso contrario, non ritenga necessario procedere immediatamente all'assegnazione delle risorse, onde evitare la chiusura di una società recentemente operante nella ricerca nel settore elettro-energetico e salvaguardarne i posti di lavoro.
(5-00971)

Interrogazione a risposta scritta:

ZACCHERA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
alcuni anni fa la provincia del Verbano Cusio Ossola ha potuto partecipare ad uno specifico patto territoriale al quale hanno aderito 116 aziende della zona
larga parte di esse ha potuto partecipare alla realizzazione di opere anche importanti per lo sviluppo economico dell'area;
ad oggi però - nonostante siano stati a suo tempo depositati tutti gli incartamenti previsti da oltre due anni - molte aziende lamentano come non si sia proceduto ancora al pagamento del saldo delle spese rendicontate a norma di bando;
a motivo del ritardo c'è anche l'avvenuto trasferimento delle competenze da

Mediocredito a Unicredit per l'esame delle singole pratiche, ma il personale addetto a questo esame risulterebbe essere del tutto insufficiente -:
per quale motivo ancora non si sia proceduto alla liquidazione dì quanto di competenza agli enti e aziende interessate dal «Patto Territoriale del Verbano Cusio Ossola»;
quali tempi siano previsti per le liquidazioni previste;
cosa intenda fare il Ministro affinché queste liquidazioni siano il più possibile accelerate tenuto conto del tempo passato dalla conclusione delle iniziative.
(4-03427)