Allegato B
Seduta n. 149 del 24/4/2007

...

AFFARI ESTERI

Interrogazioni a risposta scritta:

FASOLINO. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
Zhao Lili rifugiata in Italia con lettera del 19 febbraio 2007 ha denunziato inaudite sevizie inflitte al fratello Zhao Lizhuan di 43 anni;
Zhao Lizhuan è ingegnere superiore che ha lavorato come tale all'Istituto di

Progettazione della Compagnia Generale di Macchinari Pesanti, in Cina;
i suoi guai cominciano con l'adesione e la pratica dei princìpi della Falun Dafa «verità, compassione e tolleranza» che dal 20 luglio 1999 l'ex capo dello Stato Jiang Zemin e il partito comunista cinese hanno individuato come contrari alla legalità, cominciandone anche a perseguitare i fautori;
nella seconda metà del giugno 2000 Zhao Lizhuan viene arrestato e detenuto per 45 giorni nel centro di detenzione di Fulaerchi dove è stato appeso al soffitto e selvaggiamente percosso dai poliziotti;
arrestato una seconda e una terza volta il 28 dicembre 2000 e il 20 aprile 2002, viene ripetutamente percosso talché, per lesioni all'apparato dentario, è costretto ad alimentarsi soltanto con cibi liquidi;
viene nuovamente arrestato il 2 dicembre 2004 e nuovamente, selvaggiamente pestato, entra in coma, ne esce e, perde completamente la vista;
Zhao Lili denunzia inoltre che il fratello è rinchiuso nella prigione di Tailai nella provincia di Heilongjiang, tristemente nota come la «Fabbrica del Meccanico» dove sconta una condanna a cinque anni per non aver voluto rinunciare ai suoi convincimenti etico-politici;
del calvario di Zhao Lizhuan si sono occupati Mac Millan-Scott, vicepresidente del Parlamento europeo, il signor David Kilgour con il signor David Matas;
lascia addirittura esterrefatti che un Paese come la Cina annoverato tra le grandi potenze industriali del mondo in cui vige un regime politico dominato dal Partito comunista possa rendersi colpevole di tanta intolleranza e ferocia;
soprattutto, lascia perplessi la disattenzione verso il destino di Zhao Lizhaun da parte dell'infinita congerie di sigle pacifiste e comuniste italiane ed europee -:
quali iniziative il Governo intende assumere per difendere la libertà e la vita di Zhao Lizhaun e per notificare alle Autorità comuniste cinesi lo sconcerto e la preoccupazione del Governo italiano nei confronti di così plateali, gravi, inammissibili violazioni della libertà personale.
(4-03432)

ZACCHERA. - Al Ministro degli affari esteri, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
risulta all'interrogante che nella scorsa settimana il Parlamento dell'Albania ha approvato una legge «per le procedure fiscali nella Repubblica di Albania» testo nel quale si vengono a creare gravi pregiudizi per le imprese - soprattutto quelle straniere - operanti sul territorio albanese;
tra l'altro le nuove normative obbligano gli imprenditori, prima di impugnare una decisione del fisco davanti agli organi competenti, di estinguere comunque il debito insieme agli interessi e rispettive ammende;
è evidente che dover pagare «comunque» imposte, interessi ed ammende prima ancora di poter sostenere i propri diritti è una iniziativa lesiva dell'attività di impresa stante anche tutti gli interrogativi sui tempi di rimborso di eventuali tributi non dovuti;
molte aziende italiane operanti in Albania sono conseguentemente in una situazione di difficoltà e stanno meditando di ritirarsi dal mercato albanese -:
se i termini di cui sopra risultano confermati dalle nostre autorità diplomatiche;
quali iniziative siano state intraprese prima e dopo l'approvazione del provvedimento per effettuare pressioni politiche e diplomatiche sulle Autorità albanesi al fine di eventualmente sottolineare il profondo malcontento e la viva preoccupazione dei nostri imprenditori operanti in Albania;

quali siano state le risposte e le eventuali osservazioni delle autorità albanesi.
(4-03438)