Allegato B
Seduta n. 123 del 9/3/2007

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INFRASTRUTTURE

Interrogazione a risposta scritta:

PAOLO RUSSO, FASOLINO, CESARO, CAMPA, SANZA e MOFFA. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il Gruppo FS sta procedendo - secondo quanto deliberato nel CdA del 21 dicembre 2006 - all'accorpamento di alcune attività del settore trasporto merci oggi distribuite in più società operative;
tra queste figura anche ECOLOG spa (100 per cento FS, attraverso Trenitalia spa) che sarà oggetto di una fusione per incorporazione in FS Cargo nei prossimi giorni, insieme ad altre 3 società del Gruppo, che - al contrario di ECOLOG - sono specializzate esclusivamente nel settore della logistica;
ECOLOG, integratore di servizi per l'ambiente, nel corso di questi ultimi anni ha gestito, con la massima garanzia e trasparenza, per conto delle istituzioni, i più importanti dossier ambientali del Paese (tra cui l'Emergenza Rifiuti in Campania e temporanea a Milano, la Bonifica dell'Acna di Cengio) con rara efficienza e tempestività, acquisendo una particolare expertise nei delicati settori delle Emergenze Rifiuti e delle Bonifiche di siti industriali contaminati, e andando a costituire un formidabile argine al dilagare della criminalità organizzata e delle ecomafie che, nel settore, vantano una presenza stimata in oltre il 30 per cento, con punte locali dell'80 per cento;
in tale contesto ECOLOG ha gestito nel periodo 2001-2006 oltre 2 milioni di tonnellate di rifiuti (sia RSU che speciali), con punte quotidiane di circa 3mila tonnellate/giorno (in pratica la produzione di rifiuti di una metropoli);
per quanto riguarda i trasporti, circa la metà del materiale movimentato da ECOLOG ha avuto come destinazione l'estero (al 90 per cento la Germania). Complessivamente, grazie all'attività di ECOLOG, sulle strade italiane (ed europee) si sono risparmiati circa 150.000 viaggi/camion; a questi vanno aggiunti i 16.000 viaggi/camion risparmiati dal 2003 ad oggi nella sola città di Roma grazie al sistema intermodale di trasporto RSU implementato da ECOLOG nella Capitale. La distanza media coperta da ECOLOG per i suoi trasporti è stata di circa 1.000 chilometri. Pertanto, a livello ambientale, per le attività di ECOLOG si è avuta una riduzione di 2/3 nelle emissioni di CO2: queste sono state infatti pari a circa 60mila tonnellate, contro le circa 185mila che si sarebbero avute con l'autotrasporto;
ancor più evidente il vantaggio in termini di costi esterni (incidenti, rumore, paesaggio, ...). L'autotrasporto avrebbe generato infatti circa euro 5,5 milioni di costi esterni, contro i 71.398 euro determinati dalla ferrovia. I prossimi mesi e gli anni a venire saranno decisivi per il Sistema Paese proprio nelle aree d'intervento tipiche di ECOLOG: è stimato che circa il 20 per cento degli RSU non troverà più allocazione nelle discariche italiane sin dai prossimi mesi;

l'attività di ECOLOG nel corso di questi sei anni è andata sempre più specializzandosi su due aree: le grandi bonifiche, e la gestione delle emergenze rifiuti urbani. La parte di business attinente la mera trazione ferroviaria non supera il 20 per cento del totale, così come, comprendendovi anche l'insieme delle attività logistiche, queste non eccedono il 35-40 per cento dei ricavi. Questo significa che il grosso delle attività specifiche di ECOLOG si pone fuori del perimetro delle attività logistiche che le FS vorrebbero razionalizzare riducendole ad unità societaria;
le attività peculiari di ECOLOG sono piuttosto nel campo delle operazioni connesse alla gestione dei rifiuti in Italia e all'estero, e vanno dallo stoccaggio allo smaltimento, dalla produzione di compost, alla termovalorizzazione, dalla inertizzazione al recupero di rifiuti speciali e pericolosi. A questi vanno poi aggiunte le attività connesse alla gestione dei rifiuti, dall'evasione di circa 10 mila formulari l'anno (il cui corretto ritorno ai produttori esime gli stessi da responsabilità penali), alla predisposizione e gestione delle notifiche per il trasporto transfrontaliero dei rifiuti. In questo particolare settore, peraltro, ECOLOG è attualmente l'operatore principale in Italia, con notifiche aperte e operative in 15 regioni italiane;
e anche fuori del campo stretto della gestione rifiuti ECOLOG sta affermando la propria connotazione di operatore ambientale. Alcuni esempi: ECOLOG sta per realizzare nei magazzini limitrofi ai suoi uffici dello scalo San Lorenzo un impianto di produzione fotovoltaica di energia, che risulterà il più esteso nel perimetro del raccordo anulare di Roma (i lavori avranno inizio nel mese di marzo); per la provincia di Torino è stato invece redatto il progetto per il trasporto ferroviario dei rifiuti verso (e da) il costruendo impianto di termovalorizzazione del Gerbido, che consentirà di abbattere l'impatto ambientale delle movimentazioni connesse alle attività dell'impianto;
ECOLOG, che è certificata ISO 9001, è anche l'unica società delle Ferrovie - e tra le pochissime in campo ambientale - a vantare la certificazione SA 8000, la certificazione «etica» che solo meno di duecento imprese italiane possiedono;
estremamente significativa è poi la sequela dei risultati economici, per un'azienda che era partita sei anni fa con un investimento iniziale delle FS di poco più di euro 400 mila. Di seguito dei dati riassuntivi che parlano da soli:
i dati sono espressi in migliaia di euro:

Anno RicaviM.O.L.Patrim. netto
200147.486945 (1.99%)1.072
200215.598516 (3.31%)1.338
200316.401551 (3.36%)1.261
200456.6312.095 (3.70%)3.790
200545.5702.568 (5.63%)4.506
200632.0002.000 (6.25%)5.106

dalle informazioni succintamente sopra esposte (raffrontabili d'altronde con l'ampio media coverage di cui ha goduto negli ultimi anni) appare evidente che ECOLOG rappresenta un'eccellenza del Paese, uno strumento di straordinaria efficacia per le Istituzioni, e che in quanto tale non può essere considerato nella disponibilità esclusiva del suo azionista tecnico le Ferrovie dello Stato, né può essere considerata come una pura società di logistica;
non si può d'altro canto ignorare che una mortificazione dell'impegno di ECOLOG, o una limitazione della sua capacità di intervento, potrebbe determinare un drammatico vantaggio per gli interessi criminali e mafiosi nel settore;
l'azione di contrasto alla criminalità organizzata (camorra) è ampiamente rappresentata, in termini di mancati ricavi, dal valore costante del business di ECOLOG, significativo sin dal suo primo anno di esercizio;
una stima - prudente - è che nel corso di questi anni ECOLOG abbia intercettato almeno euro 120 milioni altrimenti destinati alle casse delle aziende connesse alla criminalità organizzata;

diversamente, la conclusione del processo avviato dal Gruppo FS e il trasferimento del business nelle dimensioni di una divisione della nuova Società promossa dalle Ferrovie (come ventilato dai vertici del Gruppo) non consentirebbe la continuazione delle operazioni fin qui svolte, in quanto si andrebbe a perdere il maggior pregio della struttura di ECOLOG, vale a dire la snellezza e la rapidità decisoria, che sono state tra i fattori critici di successo principali dell'esperienza aziendale. Spesso le notifiche sono state avviate e rese operative nello spazio di 48 ore: una catena di comando come quella di una divisione del Gruppo FS non consente - per le dimensioni della stessa - risposte di tale rapidità. Inoltre le spedizioni transfrontaliere debbono essere assistite da onerose fideiussioni assicurative a copertura di eventuali danni ambientali: ECOLOG, grazie alla reputazione acquisita nel corso di questi anni di attività, ha attualmente a disposizione un plafond assicurativo di circa euro 120 milioni, distribuito su primarie Compagnie. Tale plafond rischia di essere del tutto azzerato, in quanto una diversa gestione porterebbe, di fatto, a ricostruire da zero la totale assenza di incidentalità che ECOLOG può vantare;
la stessa composizione del personale di ECOLOG, che comprende per lo più ingegneri ambientali specializzati nel settore della gestione dei rifiuti, è stata resa possibile dall'agilità e dalla rapidità decisionale: una tale specializzazione verrebbe persa, o quanto meno assai ridimensionata, ove le future risorse venissero individuate dalle procedure di Gruppo, e da una selezione necessariamente tarata sulle competenze nell'ambito della logistica e del trasporto, non certo con focus su quelle ambientali;
la reputazione acquisita da ECOLOG, e il valore del suo brand, è stata ovviamente acquisita «sul campo», sull'affidabilità che la società ha evidenziato, soprattutto all'estero. Al riguardo va senz'altro sottolineato come - a quanto risulta all'interrogante - ECOLOG sia l'unica società italiana operante nel settore dei rifiuti cui i partner commerciali stranieri - ed in particolare tedeschi - non richiedono fideiussioni a copertura degli impegni contrattuali assunti. Tale pratica è invece usueta con tutti gli altri operatori, purtroppo a dimostrazione della scarsa affidabilità di alcune società italiane del settore, che va a incidere sull'indice di fiducia riscosso dalle aziende italiane nel loro complesso: ma la serietà e le capacità di ECOLOG sono riuscite anche a cancellare, per sé, tale pratica;
è del tutto evidente che ECOLOG ha ormai un proprio significativo valore, facilmente quantificabile comparandolo con i moltiplicatori utilizzati dalle agenzie specializzate; ciò vuol dire che l'investimento iniziale di Trenitalia vale oggi diverse decine di volte rispetto all'originario impegno (un caso assolutamente unico nella storia dell'impresa pubblica italiana). Annullare l'autonomia di ECOLOG, facendo confluire le sue attività in una più ampia società di logistica, equivale a cancellare questo maggior valore, non potendo più ECOLOG (o una divisione rifiuti all'interno di FS Cargo) - per le ragioni sopra esposte - proseguire nell'attività così come è conosciuta oggi e, tanto meno, alla sua valorizzazione -:
se non ritenga opportuno considerare ogni misura opportuna per salvaguardare la valorizzazione della peculiare esperienza rappresentata da ECOLOG attraverso il mantenimento dello status quo e quindi lo stralcio della posizione di ECOLOG dal progetto di fusione in FS Cargo in modo da far mantenere alla Società la sua autonomia all'interno del Gruppo, valorizzando il proprio specifico know how, non connesso strettamente alla logistica, bensì alla gestione dei rifiuti, anche (e soprattutto) in rapporto con la pubblica amministrazione (italiana ed europea);
se non ritenga opportuno considerare, in caso contrario, la possibilità del passaggio del pacchetto azionario a Cassa Depositi e Prestiti SpA, con un riporto funzionale nell'ambito del Dipartimento

della Protezione Civile di modo che ECOLOG continuerebbe ad essere una punta d'eccellenza per la Pubblica Amministrazione, specie in un contesto nel quale si prevede un deficit di smaltimento di rifiuti urbani pari a circa 7 mln ton./anno (senza quindi considerare l'altrettanto delicato comparto delle bonifiche);
quali interventi ed iniziative intenda adottare, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di garantire l'autonomia e la capacità di intervento di ECOLOG che, se mortificata, potrebbe determinare un drammatico vantaggio per gli interessi criminali e mafiosi del settore che vedono nella società predetta un temibile concorrente che in questi anni ha sottratto con la propria attività e con il valore costante del business quote di mercato che si traducono in un'azione di contrasto alla criminalità organizzata in termini di mancati ricavi.
(4-02879)