Allegato B
Seduta n. 123 del 9/3/2007

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ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, il

Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
gran parte del territorio dello Stato italiano è particolarmente soggetto ai gravi problemi d'ordine geologico e specialmente di erosione e di dissesto idrogeologico;
una delle maggiori cause di questa sovraesposizione a tali pericoli è spesso rintracciabile nella limitata e, in taluni casi, inesistente attenzione da parte dei governi, locali e nazionali, alla pianificazione della messa in sicurezza delle vie di comunicazione e in generale dell'intero territorio;
il distretto Apuano, nello specifico, per le sue peculiarità geomorfologiche, si mostra particolarmente incline a tali spiacevoli eventi naturali;
nella notte tra il 27 e il 28 febbraio 2007, una frana ha isolato cinque paesi montani del massese, quali Casania, Gronda, Guadine, Rediceti e Resceto;
nel pomeriggio del 2 marzo 2007, un secondo smottamento, ha aggravato le condizioni della viabilità e dei lavori di pulizia e messa in sicurezza dell'area e, per una fortuita coincidenza, nessuno è rimasto vittima dello smottamento nonostante una famiglia abbia già dovuto abbandonare la propria abitazione perché ritenuta a rischio;
nella giornata di giovedì 1 marzo 2007, il Comune di Massa ha attivato la procedura per il riconoscimento dello stato di calamità naturale;
l'articolo 5 del decreto-legge n. 343 del 2001, stabilisce che il Presidente del Consiglio dei ministri, ovvero il Ministro o i Ministri da lui delegati, determina le politiche di protezione civile -:
se il Governo sia a conoscenza della grave condizione in cui dal 28 febbraio 2007, versano i cittadini dell'intera area succitata, essendo questi privi non solo dell'unica via di comunicazione che dava loro la possibilità di raggiungere i luoghi di lavoro ma, soprattutto, della tranquillità psicologica per l'imminente futuro delle loro famiglie;
se non reputi opportuno adoperarsi per favorire il ritorno ad una condizione di normalità e porre termine a quella di attuale disagio dei cittadini apuani;
se intenda riconoscere lo stato di calamità naturale e quali possano essere gli stanziamenti disponibili per il ripristino della viabilità e la messa in sicurezza del versante interessato dal movimento franoso.
(2-00406) «Evangelisti, Donadi».

Interrogazioni a risposta scritta:

MURA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
la Commissione delle Comunità europee in data 15 febbraio 2007 ha adottato la decisione C(2007)249 «che riserva l'arco di numerazione nazionale che inizia con «116» a numeri armonizzati destinati a servizi armonizzati a valenza sociale»;
un servizio armonizzato a valenza sociale è un servizio che ha un numero telefonico comune in tutti i paesi membri dell'Unione europea, al quale i cittadini possono accedere attraverso una chiamata telefonica gratuita. Il servizio risponde a esigenze sociali specifiche, contribuisce in particolare al benessere o alla sicurezza dei cittadini o di gruppi specifici di cittadini, o serve ad aiutare le persone in difficoltà;
la decisione adottata dalla Commissione delle Comunità europee impegna gli Stati membri a subordinare il diritto d'uso dei numeri armonizzati per la fornitura di servizi a valenza sociale alle seguenti condizioni:
a) il servizio offre ai cittadini informazioni, assistenza o uno strumento di comunicazione oppure una combinazione di questi elementi;

b) il servizio è aperto a tutti i cittadini europei senza obbligo di registrazione;
c) il servizio non ha durata limitata nel tempo;
d) l'utilizzazione del servizio è gratuita;
come risulta dall'elenco allegato al testo della decisione il numero telefonico 116000 corrisponderà al servizio di emergenza per i bambini scomparsi;
la decisione della Commissione delle Comunità europee all'articolo 5 stabilisce che gli stati membri adottano i provvedimenti necessari a garantire che a partire dal 31 agosto 2007 l'autorità nazionale di regolamentazione possa assegnare i numeri riportati nell'allegato al testo della decisione -:
quali siano i provvedimenti che il Governo intende adottare per garantire l'attuazione di quanto previsto dal testo della decisione della Commissione delle Comunità europee;
se siano stati già individuati e quali siano i criteri che il Governo intende utilizzare per l'individuazione del soggetto a cui verrà affidata la gestione del servizio di emergenza per i bambini scomparsi, corrispondente al numero 116000.
(4-02871)

REALACCI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il Governo ha annunciato importanti misure per migliorare la sicurezza stradale e per ridurre drasticamente il numero di incidenti sulle strade;
i dati forniti dall'Asaps, Associazione sostenitori e amici della polizia stradale, ci dicono che sulla rete stradale e autostradale italiana, divise in 4 turni, ci sono circa 350 pattuglie, per un totale di 1.400 pattuglie giornaliere su un totale di 35 milioni di veicoli sulle strade;
il numero delle pattuglie è leggermente inferiore di quello che c'era alla metà degli anni '60, quando si attestavano sulle 1.500 giornaliere, a fronte però di circa 6 milioni di veicoli circolanti;
i tre principali quotidiani italiani - rispettivamente nella rubrica Italians di Beppe Severgnini sul Corriere della Sera, nell'Amaca di Michele Serra su La Repubblica e nello spazio Buongiorno di Massimo Granellini su La Stampa, pubblicano oggi un appello di grande rilevanza rivolto al Governo per ribadire la necessità - oltre che di leggi per migliorare la sicurezza stradale, di sanzioni più severe e restrittive per chi commette infrazioni al codice stradale - delle forze dell'ordine sul territorio, nei punti caldi e al momento giusto, per evitare di vanificare l'efficacia anche di un'ottima legge;
i tre quotidiani evidenziano come in Germania e in Francia le stragi del sabato sera praticamente non esistono perché fuori dai locali a rischio ci sono le pattuglie che impediscono a chi non è in grado, di mettersi al volante -:
se la Presidenza del Consiglio dei ministri e il Ministro degli interni intendano verificare la possibilità di incrementare il numero delle pattuglie sulle strade e i necessari stanziamenti per attuare questa misura, al fine di evitare le stragi del sabato sera e rendere più sicura la vita di milioni di cittadini italiani.
(4-02872)

NICOLA COSENTINO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
il Commissario di Governo ha individuato, nella provincia di Caserta, in località «Lo Uttaro» una discarica idonea ad assicurare, secondo quanto si legge nel protocollo d'intesa, stipulato dallo stesso Commissario con la Provincia ed il Comune di Caserta dell'11 ottobre 2006, lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani prodotti nell'ambito provinciale;

si fa presente che la discarica dovrebbe sorgere su una precedente zona inquinata, sulla quale la magistratura sta svolgendo i necessari sopralluoghi per accertare l'eventualità della commissione di reati ambientali e, pertanto, la costruzione della stessa discarica potrebbe determinare, con un'alterazione dello stato dei luoghi, un inquinamento delle prove a tutto discapito dell'accertamento di eventuali responsabilità;
la discarica dovrebbe sorgere in una zona abitata da circa 200 mila abitanti tra le cittadine di Caserta, San Nicola la Strada e Maddaloni, con forti ripercussioni sull'ambiente locale e sulla salute pubblica e quindi determinerebbe gravi rischi per gli abitanti delle zone citate che sono fortemente allarmati da questa decisione inopportuna e dannosa per tutto il comprensorio casertano;
esistono altri siti meno vicini all'area abitata che potrebbero essere utilizzati per la costruzione di discariche con minori rischi per la tutela ambientale e per la salute pubblica dei cittadini che in ogni caso va sempre salvaguardata e tutelata in ossequio ai principi costituzionali;
nell'area interessata dalla discarica si stanno promuovendo una serie di progetti come la costruzione di un policlinico, di un centro direzionale, un campus universitario, eccetera, la cui costruzione verrebbe interrotta e spostata in un'altra area a tutto svantaggio dello sviluppo dell'attività economica della zona e con una forte perdita di competitività per le imprese delle località citate;
nella zona, inoltre, è presente una bellissima e rinomata area archeologica, con mura antiche e con la presenza di una necropoli che verrebbe gravemente danneggiata come rilevato dal sovraintendente per l'archeologia con una forte ricaduta sul turismo locale;
è, quindi, indubbio che la decisione di ubicare la discarica nella zona predetta comporta gravi problemi per i cittadini e soprattutto per la tutela della loro salute e per le attività economiche di una zona che potrebbe, senza la presenza della discarica, svilupparsi al meglio e fornire occupazione ai cittadini;
la popolazione della zona è profondamente sconcertata ed allarmata per la scelta di prevedere la discarica in una zona ad alta densità abitativa e chiede, con urgenza, di modificare questa decisione che appare inopportuna e contraria ad ogni ragionevole logica -:
se non sia necessario intervenire con estrema urgenza per prevedere la localizzazione in altro luogo della discarica che compromette la salute pubblica ed ambientale della zona di cui detto in premessa, zona popolosa e ricca di attività economiche che potrebbero svilupparsi entro breve termine accelerando un processo di miglioramento socio-economico per gli abitanti di città con il forte handicap dell'occupazione;
se non sia necessario intervenire con urgenza, nei termini previsti dal precedente quesito per salvaguardare una zona dove sono presenti siti archeologici di grande valore culturale che richiamano numerosi turisti a tutto vantaggio delle attività economiche dei cittadini.
(4-02875)