Allegato B
Seduta n. 122 dell'8/3/2007

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DIFESA

Interpellanza:

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della difesa, il Ministro della salute, per sapere - premesso che:
il reclutamento femminile, grazie all'acquisizione del concetto guida del riconoscimento della diversità come valore, è diventato una realtà socialmente acquisita anche nelle forze armate italiane;
le donne, in base alla legge n. 855 del 20 ottobre 1999, possono partecipare su base volontaria ai concorsi per il reclutamento di allievi ufficiali, sottufficiali e truppa delle FF.AA., ovvero all'istituzione del «Servizio militare volontario femminile», che in tale maniera assicura il principio delle pari-opportunità uomo-donna previsto dall'articolo 3 della nostra Costituzione;
il regio decreto del lontano 10 febbraio del 1936 n. 484, che all'articolo 5 regolamenta l'arruolamento nel ruolo del

personale direttivo (ufficiali) e di assistenza (sottufficiali e truppa) della Croce Rosse Italiana, risulta però in controtendenza rispetto ai dati sin qui esposti, escludendo, di fatto, le donne dalla possibilità di arruolamento su base volontaria nella CRI;
le domande presentate dalle cittadine italiane che intendono svolgere servizio nella CRI, arruolandosi su base volontaria, vengono, infatti, puntualmente rigettate in quanto non previste dal regio decreto del '36 -:
se non si ritenga opportuno assumere iniziative normative per intervenire sull'evidente incongruenza della legge in materia che, redatta in epoca pre-costituzionale, mostra ora i limiti della sua scarsa aderenza con la realtà attuale;
se non sia opportuno verificare perché la CRI rigetta anche le domande di arruolamento presentate da personale femminile che ha persino già prestato servizio attivo nelle FF.AA. italiane.
(2-00404)
«Vico, Quartiani, Bellanova, Vichi, Villari, Tessitore, Cinzia Maria Fontana, Froner, Codurelli, Fasciani, Gambescia, Motta, Leoni, Musi, Naccarato, Schirru, Di Salvo, Dato, Velo, Margiotta, Marchi, Sereni, Amici, Maderloni, Gentili, Fogliardi, Fiorio, Chicchi, Aurisicchio, Baratella, Rampi, Giulietti, Grassi, Giorgio Merlo, Ottone, Tomaselli».

Interrogazione a risposta in Commissione:

SPINI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
alla Commissione difesa negli anni che hanno preceduto e immediatamente seguito la riforma del servizio militare di leva che introducendo il volontariato ha dato la possibilità per le donne di accedere alle carriere militari è stato rilevante il contribuito fornito, tra gli altri soggetti, dall'A.N.A.DO.S. (Associazione Nazionale Aspiranti Donne Soldato);
l'associazione nel periodo tra il 1997 e la fine del 2001 ha promosso, valorizzato e testimoniato con tutta una serie di attività l'aspirazione a rimuovere il divieto di vestire uniforme militare imposta fino ad allora alle donne sollecitandone il superamento dal punto di vista normativo, di costume e nella pubblica opinione;
la presidenza dell'Associazione si è avvalsa nella organizzazione e nella realizzazione di convegni, raduni, manifestazioni pubbliche e trasmissioni televisive, nei rapporti con i mass-media e le istituzioni militari del contributo significativo e appassionato di Federica R, Grazia E, Laura B, e Monica B, ad un tempo socie fondatrici e sostanziale gruppo dirigente dell'Associazione medesima;
con il decreto legislativo 31 gennaio 2000, n. 24 (successivamente abrogato dall'articolo 57 decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198), grazie anche al movimento d'opinione creato dalla prefata Associazione, sono state dettate disposizioni in materia di reclutamento su base volontaria, stato giuridico e avanzamento del personale militare femminile nelle Forze armate e nel Corpo della guardia di finanza, in attuazione dell'articolo 1, comma 2, legge 20 ottobre 1999, n. 380;
ai sensi dell'articolo 4 regio decreto 16 maggio 1932, n. 819 e dell'articolo 31 del decreto legislativo 30 dicembre 1997, n. 490, possono essere nominati in via eccezionale senza concorso ufficiali di complemento dai gradi di guardiamarina (o sottotenente) a capitano di corvetta (o maggiore) incluso, quei cittadini i quali per particolare competenza diano ampio affidamento di prestare opera proficua alle FF.AA.;
sulla base di tale disposizione risulta all'interrogante che, ad esempio, la Presidente dell'A.N.A.DO.S, signora Debora Corbi, sia stata correttamente arruolata in Aeronautica Militare, con il grado di Sottotenente,

nella categoria del complemento, con successiva immissione, a seguito di concorso, nel servizio permanente;
le medesime benemerenze possedute dalla signora Debora Corbi sono condivise anche dalle Signore sopraccitate anch'esse appartenenti all'A.N.A.DO.S.;
tuttavia, non risulta che le nominate siano state destinatarie, al pari della signora Corbi, dei benefici di cui al regio decreto 16 maggio 1932, n. 819;
pertanto in materia risulta essersi determinata oggettiva sperequazione e disparità di trattamento a danno delle stesse -:
se il Ministro della Difesa ritenga di dover porre in essere le necessarie azioni di carattere politico-amministrativo al fine di ripianare le discrasie e sperequazioni sopra stigmatizzate, consentendo l'applicazione nei confronti delle Signore citate in premessa dell'articolo 4 regio decreto 16 maggio 1932, n. 819.
(5-00821)

Interrogazione a risposta scritta:

DEIANA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
a seguito dei tragici eventi dell'11 settembre del 2001 nacquero due operazioni internazionali collegate denominate Enduring Freedom nel mare Arabico e Active Endeavour nel mar Mediterraneo con compiti di sea control e maritime interdiction/interception;
in data 31 gennaio 2002 è stata promulgata la legge n. 6 «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1 dicembre 2001, n. 421, recante disposizioni urgenti per la partecipazione di personale militare all'operazione multinazionale denominata Enduring Freedom. Modifiche al codice penale militare di guerra, approvato con regio decreto 20 febbraio 1941, n. 303, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 28 del 2 febbraio 2002;
all'articolo 1 comma 2 del decreto-legge, come convertito, è prescritto che «Con decorrenza dalla data di entrata nel territorio, nelle acque territoriali e nello spazio aereo dei paesi interessati e fino alla data di uscita dagli stessi, al personale militare è corrisposta, in aggiunta allo stipendio o alla paga ed agli altri assegni a carattere fisso e continuativo, l'indennità di missione prevista dal regio decreto 3 giugno 1926, n. 941, nella misura del 90 per cento per tutta la durata del periodo. L'indennità è corrisposta in lire, sulla base della media dei cambi registrati nel periodo dal 1 gennaio al 31 maggio 2001, nella misura prevista per il trattamento economico all'estero con riferimento ad Arabia Saudita, Emirati Arabi e Oman»;
in data 11 agosto 2003 è stata promulgata la legge 11 agosto 2003, n. 231, «Differimento della partecipazione italiana a operazioni internazionali» pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del 26 agosto 2003;
all'articolo 1, comma 3, è prescritto che viene differito al 31 dicembre 2003 il termine previsto dall'articolo 1, comma 3, del decreto-legge 20 gennaio 2003, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 marzo 2003, n. 42, relativo alla partecipazione di personale militare e civile all'operazione internazionale Enduring Freedom e per la prima volta in tale contesto la missione Active Endeavour ad essa collegata;
tali missioni sono state differite successivamente con legge n. 68 del 12 marzo 2004, legge n. 208 del 30 luglio 2004, legge n. 39 del 21 marzo 2005, legge n. 157 del 31 luglio 2005, legge n. 51 del 23 febbraio 2006, legge n. 247 del 4 agosto 2006;
numerose istanze da più parti sono state fatte per via gerarchica al fine di conoscere perché l'indennità prevista per gli equipaggi interessati alla missione Active Endeavour non è stata loro pagata a tutt'oggi;
consta all'interrogante che la Direzione generale per il personale militare con lettera chiedeva delucidazioni allo Stato maggiore della difesa (non ancora pervenute), che il Capo di Stato Maggiore

della Marina, in risposta alla richiesta del Cocer Marina sulla applicazione della legge, scrive che la competenza è della Direzione generale per il personale militare e che la Direzione di amministrazione di Taranto della Marina militare in data 28 settembre 2004 scrive che l'indennità va corrisposta -:
se non ritenga necessario intervenire presso lo Stato maggiore della Difesa affinché dia chiare disposizioni per consentire il pagamento delle indennità e relativi arretrati a tutto il personale della Marina militare partecipante alla missione Active Endeavour.
(4-02860)