Allegato A
Seduta n. 122 dell'8/3/2007

...

(Sezione 6 - Misure per il potenziamento dello scalo ferroviario di Benevento)

F)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dei trasporti, per sapere - premesso che:
dai dati che emergono dal testo della legge finanziaria per il 2007 e dal protocollo di intesa del 27 luglio 2006 - sottoscritto

dal ministero delle infrastrutture, dal ministro dei trasporti, dai presidenti delle regioni Puglia e Campania, dal presidente e dall'amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato, nonché dall'amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana - nell'ambito del potenziamento e della riqualificazione della linea alta capacità Roma-Napoli-Bari, la stazione ferroviaria di Benevento assumerà rilievo centrale, soprattutto in vista della prevista connessione tra il corridoio I Berlino-Napoli-Palermo ed il corridoio VIII Bari-Sofia-Varna;
nel corso dell'audizione tenutasi in data 5 dicembre 2006 presso la IX Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei deputati, il presidente e l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato s.p.a. hanno ribadito l'impegno dell'azienda per il rilancio del comparto infrastrutture del mezzogiorno, in particolare per quanto riguarda l'alta capacità ferroviaria Napoli-Bari e il completamento dell'alta velocità Torino-Milano-Napoli, che dovrebbe avvenire entro il 2009;
in occasione della presentazione del piano di potenziamento della linea ferroviaria Napoli-Bari, è stato evidenziato come si tratti di una delle più grandi opere pubbliche che si realizzeranno in Europa nei prossimi anni, in quanto, a pieno regime, questa infrastruttura dimezzerà i tempi di collegamento tra il Tirreno e l'Adriatico, raccordando le aree interne con le grandi direttrici europee;
il capoluogo sannita, secondo i progetti annunciati, dovrebbe, quindi, assumere entro il 2020 un ruolo di fondamentale importanza, venendo a costituire, per la sua centralità, lo snodo principale del suddetto collegamento Roma-Napoli-Bari;
conseguenza immediata dei progetti presentati sarebbe dovuto essere, come dichiarato dai vertici Ferrovie dello Stato s.p.a., il potenziamento degli scali di Benevento ed Apice;
la situazione attuale sembra però smentire i progetti, in quanto, in contemporanea con la presentazione delle opere da realizzare, Trenitalia ha annunciato che, con il cambio di orario previsto per l'11 dicembre 2006, sarebbero stati soppressi alcuni collegamenti diretti tra Benevento-Roma Termini e l'intercity 679 Roma Termini-Benevento;
è stato soppresso il treno n. 7855 (denominato «Freccia del Molise»), che collegava direttamente, via Benevento, Napoli e Campobasso, istituendo in sostituzione due servizi separati, che, però, hanno enormi difficoltà a realizzare la coincidenza per Napoli;
i macchinisti di Benevento, per una scelta aziendale, non sono stati abilitati a circolare sulla linea alta velocità/alta capacità della tratta Roma-Napoli, mentre i macchinisti di impianti limitrofi vengono abilitati, con il conseguente ridimensionamento delle risorse che operano in stazione;
Trenitalia ha operato una nuova riduzione di personale in servizio presso la stazione di Telese Terme, sita sulla tratta Roma-Benevento;
al riguardo, sono state presentate al Ministro interpellato due interrogazioni, rispettivamente in data 9 novembre e 15 novembre 2006, da parte dell'onorevole Boffa e dell'onorevole Sodano, ancora prive di risposta -:
se le scelte aziendali operate dalle Ferrovie dello Stato in relazione allo scalo ferroviario di Benevento non appaiano in contraddizione con i dichiarati progetti di potenziamento;
quali iniziative intenda adottare direttamente e fornendo chiari indirizzi a Trenitalia al fine di:
a) scongiurare ulteriori depotenziamenti dello scalo ferroviario di Benevento;
b) valorizzare risorse e mezzi, in conformità ai progetti annunciati.
(2-00398)«Mazzoni, Tassone, Volontè».
(6 marzo 2007)