Allegato A
Seduta n. 53 del 17/10/2006

MOZIONE ALEMANNO ED ALTRI N. 1-00020 SULLE INIZIATIVE PER SOSTENERE LA CANDIDATURA DELLA CITTÀ DI ROMA COME SEDE DEI GIOCHI OLIMPICI NEL 2016

(Sezione 1 - Mozione)

La Camera,
premesso che:
il Comitato olimpico internazionale, dopo una lunga fase preliminare e di valutazione che inizierà a luglio 2007, deciderà, nella sua sessione programmata per il luglio 2009, a quale città, tra quelle candidate, assegnare l'organizzazione della XXXI edizione dei giochi olimpici del 2016;
la proposta di candidatura olimpica al Comitato olimpico internazionale spetta ad ogni singolo comitato olimpico nazionale, che deve valutare i dossier delle città candidate del rispettivo Paese, avendo la facoltà di scegliere la candidatura nazionale, secondo i criteri indicati dal Comitato olimpico internazionale e contenuti in un suo specifico ed articolato questionario;
il Comitato olimpico nazionale italiano, sulla base del calendario del Comitato olimpico internazionale relativo a tempistiche e modalità di accettazione e valutazione delle candidature olimpiche, ha costituito il 9 settembre 2005 una specifica commissione alla quale ha assegnato il compito di valutare tecnicamente le proposte di candidatura italiana per i giochi del 2016;
sulla candidatura olimpica per i giochi estivi del 2016 il Governo, il 9 gennaio 2006, ha scritto al Comitato olimpico nazionale italiano una lettera a firma dell'allora Presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi indirizzata al Presidente Petrucci;
la sopra citata lettera, nel rispetto di «quel principio di leale collaborazione che ha sempre informato i rapporti tra Coni e Governo, senza mai mettere in discussione il valore dell'autonomia dello sport», ribadiva la necessità assoluta, da parte del Governo, di «conoscere e valutare con sufficiente anticipo, e indipendentemente dalla città che sarà prescelta, tutti i problemi connessi allo svolgimento dei giochi, a cominciare da quelli economici», ricordando, altresì, al Presidente Petrucci che «questa fu la procedura adottata in occasione di Roma 2004, quando furono soprattutto il ministero dell'economia e delle finanze e la Ragioneria generale dello Stato ad esaminare e discutere con Lei il piano finanziario e quello degli impegni di spesa connessi alle eventuali opere necessarie»;
sulla candidatura olimpica per il 2016 si sta delineando l'ipotesi che possa essere la città di Roma a rappresentare l'Italia nella selezione tra le città candidate, che si concluderà con la scelta del Comitato olimpico internazionale prevista per il luglio 2009;
tra i presupposti della candidatura di Roma, il sindaco Veltroni ha indicato anche la più ampia convergenza tra le forze politiche locali e nazionali, di maggioranza e di opposizione;

tale prospettiva di convergenza passa esclusivamente per una candidatura condivisa nel metodo e nei contenuti, che, sotto una qualificata regia istituzionale, espressione di un consenso unanime, ed attraverso l'apporto delle eccellenze che la città di Roma ed il nostro Paese esprimono nei vari settori strategici, ne garantisca la competitività nel confronto internazionale, utilizzando al meglio le necessarie risorse finanziarie pubbliche e private;
nel dossier predisposto dal comune di Roma, sarebbero previsti quasi 40 milioni di euro per la fase di pre-candidatura e per l'eventuale candidatura vera e propria, parte dei quali di natura pubblica;
nel menzionato dossier sarebbero previsti investimenti da destinare all'impiantistica sportiva superiori ai 420 milioni di euro (Londra che ospiterà i giochi del 2012 ha garantito 1.250 milioni di euro);
sempre nel dossier si prevede un budget per l'organizzazione dei giochi da parte dell'eventuale comitato organizzatore di oltre 2,3 miliardi di euro, dei quali oltre il 60 per cento generato da attività di marketing del comitato stesso e da contributi delle istituzioni;
sulla base delle esperienze assimilabili di Atene 2004 e Londra 2012, il costo che il «sistema Paese» dovrebbe sostenere per organizzare le olimpiadi del 2016 potrebbe superare i 15 miliardi di euro;

impegna il Governo:

ad assumere ogni possibile ed immediata iniziativa per far sì che la candidatura della città di Roma come sede dei giochi olimpici del 2016 sia condivisa, sostenibile, utile e competitiva;
ad assicurare alla candidatura di Roma tutti i supporti finanziari e tutte le garanzie generali richiamate anche dalla lettera del Governo sopra citata, che possano successivamente consentire al Comitato olimpico nazionale italiano ed al Comitato olimpico internazionale, nella loro riconosciuta autonomia, di valutare al meglio la candidatura stessa ed assumere le decisioni conseguenti;
ad individuare e porre in essere tutte le iniziative e gli strumenti anche normativi e politici che consentano alla candidatura della capitale, una volta ratificata dal Comitato olimpico nazionale italiano e dal Comitato olimpico internazionale, di essere competitiva nel confronto internazionale con le altre grandi metropoli che si contenderanno l'assegnazione delle Olimpiadi 2016.
(1-00020)
«Alemanno, Ciocchetti, Rampelli, Dionisi, Di Centa, Pescante, Buonfiglio, Cirielli, Murgia, Luciano Rossi, Milana, Lionello Cosentino, Carra, Meta, Falomi, Pedrini, Picano, Bonelli, Villetti, Giachetti, Mazzocchi, Moffa, Meloni, Leoni, Nardi».