Allegato B
Seduta n. 40 del 22/9/2006

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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazione a risposta in Commissione:

SCHIRRU, BANDOLI, MARIANI, SCOTTO, SANNA e FADDA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
negli ultimi 10 anni il numero di aree protette marine istituite è quadruplicato, passando da 7 a 26, mentre i finanziamenti destinati al funzionamento delle medesime presso la competente Direzione del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sono rimasti sostanzialmente inalterati, subendo recentemente tagli sempre più consistenti in sede di leggi finanziarie;
in ragione della minore disponibilità di fondi, negli ultimi anni gli enti gestori delle aree protette marine hanno incontrato sempre maggiori difficoltà nell'accesso ai finanziamenti ministeriali, non limitatamente alle voci relative agli investimenti e ai programmi di gestione, ma persino per i fondi destinati al funzionamento ordinario delle aree protette marine;
in tale contesto di crescenti difficoltà finanziarie e gestionali, sempre più spesso il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha ritenuto opportuno intraprendere una politica di

comunicazione e promozione mediatica del settore delle aree protette marine, stipulando, tra l'altro, convenzioni con le compagnie aeree Meridiana, Air One e, recentemente, Alitalia, per la realizzazione di campagne pubblicitarie e di informazione relative alle aree protette marine presso i passeggeri a bordo degli aeromobili delle citate compagnie -:
se risponda a verità l'ipotesi, paventata da più parti, che tali convenzioni siano state finanziate con i fondi destinati per legge al funzionamento delle aree protette marine, di fatto contraendo ulteriormente le già magre risorse statali destinate a tale scopo;
quale sia l'entità degli importi delle citate convenzioni, nonché la durata delle medesime;
con quali modalità siano state individuate le suddette compagnie aeree, nonché quali siano i contenuti tecnici delle citate convenzioni ed i criteri in base ai quali tali compagnie sono state considerate idonee per lo svolgimento dei compiti promozionali assegnati, anche in riferimento al rispetto del principio della libera concorrenza;
quali siano l'entità dei finanziamenti effettivamente erogati agli enti gestori delle aree protette marine negli ultimi 3 anni, nonché l'entità dei finanziamenti che sono stati altresì destinati a campagne di promozione, sensibilizzazione, pubblicità e pubblicazioni divulgative a valere sui fondi destinati al settore delle aree protette marine;
quali provvedimenti intenda intraprendere il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al fine di garantire il tempestivo e congruo finanziamento delle spese di funzionamento delle aree protette marine;
quali iniziative intenda intraprendere il Governo, al fine di assicurare al settore delle aree protette marine finanziamenti realmente commisurati alla complessità dei compiti istituzionalmente assegnati, anche in considerazione del crescente numero di aree protette;
quale sia l'orientamento del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare circa l'opportunità di reclamizzare con finanziamenti pubblici il sistema delle aree marine protette, quando il suddetto sistema non è messo in condizioni di operare neanche in regime ordinario, proprio per la carenza di finanziamenti.
(5-00209)

Interrogazione a risposta scritta:

PIRO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
nel luglio 2006, ben ottanta ettari di terreno di pineta nell'isola di Marettimo (isole Egadi) sono stati messi in vendita mediante asta pubblica dalla Parmatour S.p.A., proprietaria di una vasta area di straordinario interesse paesaggistico e naturalistico;
si tratta di un territorio caratterizzato da una massiccia presenza di pini di Aleppo e ricoperto da macchia mediterranea ricca di essenze rare che rendono l'isola uno dei più belli e incontaminati luoghi d'Italia e per questo meta di turisti da tutta Europa;
Marettimo, insieme ad altre isole pregiate già in mani private (tra cui Cerboli e Santo Stefano) sta diventando oggetto di trattative di compravendita con l'evidente fine di realizzare, su lembi di territorio ancora integri, speculazioni turistico-edilizie che mettono a rischio di distruzione veri e propri paradisi naturalistici;
in seguito all'allarme lanciato dalle associazioni ambientaliste per salvaguardare il patrimonio dell'isola di Marettimo, la Regione Siciliana, l'11 settembre 2006, ha formalizzato la volontà di acquisire al proprio demanio regionale i terreni di proprietà della Parmatour, precisando che «le modalità di acquisto dei terreni dovranno

essere effettuate secondo le regole imposte dal quadro normativo vigente», ossia secondo il rispetto dei vincoli naturalistici a cui sono sottoposti gli ottanta ettari di zona boschiva;
nelle isole Egadi si attende dal 1991 l'istituzione di una riserva naturale terrestre, esistendo, a tutt'oggi, solo riserva marina;
nonostante la dichiarazione di volontà da parte della Regione Siciliana sembra essere lontano un accordo, permanendo una enorme distanza fra le richieste, che l'interrogante giudica esorbitanti della Parmatour e le disponibilità economiche a disposizione della regione stessa;
la Parmatour S.p.A, società turistica proprietaria di questa vasta area di importante valenza paesaggistica, risulta essere controllata dal gruppo Parmalat che, in seguito al ben noto crac dell'azienda, è stato assoggettato a procedura di amministrazione straordinaria, ai sensi della legge n. 39 del 18 febbraio 2004, e in grave stato di insolvenza, secondo quanto rilevato nella sentenza del 2004 -:
se sia a conoscenza dei fatti suesposti e quali iniziative intenda assumere per la salvaguardia del patrimonio dell'isola di Marettimo, eventualmente, ove ciò fosse necessario, anche acquisendola al patrimonio dello Stato.
(4-01038)