Allegato B
Seduta n. 40 del 22/9/2006

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SALUTE

Interrogazione a risposta orale:

ZINZI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
il Centro Diurno «Simona Carratù» di Aversa rappresenta dal 2002 una realtà capace di valorizzare le capacità funzionali residue di 31 disabili gravi e gravissimi migliorandone la qualità della loro vita, e offrendo un supporto alle famiglie, riducendo conseguentemente l'onere assistenziale;
grazie all'introduzione di una nuova metodologia di erogazione dei servizi socio-sanitari, rivolta a utenti dell'ASL CE/2, affetti da disabilità sociale conseguente a malattie psicoorganiche e a marginalità socio-ambientale, per i quali è indispensabile la ripresa della funzionalità psico-sociale, il Centro Diurno ha rappresentato, fino ad oggi, un'efficace applicazione della legge n. 328 del 2000;
il «Centro Diurno» ha realizzato la messa in rete sul territorio, nell'ambito di

una problematica assistenziale, di tutti i soggetti: istituzionali, privati e sociali, quale appunto nello specifico, un'associazione di volontariato, che gratuitamente e senza scopo di lucro ha gestito i budget di Cura e ha garantito un servizio attraverso volontari e qualificati professionisti esterni;
nel maggio 2004 la nuova direzione dell'ASL CE/2 di Aversa non ha ritenuto opportuno proseguire sulla stessa linea dirigenziale della precedente e nel maggio 2005 ha comunicato la non disponibilità al rinnovo del Protocollo di Intesa scaduto, intimando al Centro Diurno di lasciare i locali ad esso destinati, nonché fatto ancora più grave, il mancato rinnovo dell'erogazione dei budget di Cura;
in data 3 luglio 2006 il Centro Diurno veniva chiuso per il mancato rinnovo dei progetti individuali-budget di Cura e per il mancato pagamento di oltre un anno delle spettanze agli operatori;
da tale data si sono susseguite manifestazioni reiterate di protesta nonché scioperi della fame dei genitori dei disabili trovatisi in un drammatico vuoto assistenziale;
dovere dello Stato è quello di tutelare la salute del cittadino e di agevolare ogni forma di sostegno alle famiglie aventi nel proprio ambito una problematica o patologia invalidante permanente, quale appunto la disabilità;
in base all'articolo 1 della legge n. 328 del 2000 «La Repubblica assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali» «eliminando e riducendo le condizioni di disabilità» -:
se non ritenga di intervenire, nell'ambito delle proprie competenze e nel rispetto delle prerogative regionali, per garantire concretamente in tempi necessariamente brevi, l'effettiva erogazione dei livelli essenziali di assistenza, anche supplendo alle urgenze logistiche e finanziarie del Centro Diurno «Simona Carratù» che rischiano di creare nelle famiglie dei disabili un improvviso e drammatico vuoto assistenziale.
(3-00244)