Allegato B
Seduta n. 40 del 22/9/2006

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BENI E ATTIVITÀ CULTURALI

Interrogazioni a risposta scritta:

RAMPELLI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
è il quarto anno di seguito che a Roma si svolge il concerto estivo, sponsorizzato da Telecom, nell'area archeologica dei Fori imperiali;
tale evento richiama l'arrivo di circa mezzo milione di persone che si accalca davanti al Colosseo e a tutta l'area dei Fori;
l'utilizzo di un volume di decibel elevatissimo crea disagi all'intera popolazione residente nell'area Cavour-Fori, causando addirittura l'impossibilità a stare dentro casa;
fin dal 2000 era stata allestita dal Comune di Roma l'area di Tor Vergata per eventi e grandi manifestazioni che richiamano una massa elevata di visitatori;
in virtù della tutela dei beni archeologici ed architettonici e garanzia della loro conservazione, la Sovrintendenza Archeologica ha vietato e allontanato da siti a forte caratterizzazione archeologica manifestazioni a ben più ridotto impatto e che non richiamassero il numero elevato di persone previste per il concerto ma enormemente inferiore -:
quali siano i motivi che inducono la Sovrintendenza ai beni archeologici a vietare manifestazioni di ben più misurato impatto ambientale rispetto a questo concerto estivo che richiama un numero spropositato di persone in una delle zone culturali più preziose del mondo;
se la Sovrintendenza non intenda vietare questo tipo di manifestazione fortemente impattante per la Città.
(4-01034)

GIUDITTA. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
a giudizio dell'interrogante, l'istituzione delle Soprintendenze in ambiti territoriali, tra l'altro non corrispondenti con il territorio provinciale, invece di generare una semplificazione ed accelerazione delle attività, registra una complicazione del sistema amministrativo, con conseguenti disfunzioni nelle procedure di emissione dei pareri, carenza di presenza attiva dei funzionari nel territorio e difformità di risposte alle domande che provengono dagli enti locali e dai cittadini;

i tempi per ottenere autorizzazioni ed i pareri previsti dalla legge per avviare un'attività in questo settore superano limiti che in molti casi sono, secondo l'interrogante, intollerabili in quanto sia la provincia di Benevento che la provincia di Avellino dipendono dalle sedi di Salerno e Caserta, facendo così venir meno il criterio dell'efficacia e dell'efficienza dell'azione delle soprintendenze -:
quali provvedimenti il Ministro interrogato, alla luce di quanto descritto, ritenga necessario adottare al fine di dotare anche le province di Avellino e Benevento di sedi autonome delle Soprintendenze, per evitare queste disfunzioni in materia di beni e attività culturali ed ambientali.
(4-01035)