XV LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 36 di mercoledì 2 agosto 2006

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[allegato B]

[riferimenti normativi]
Pag. VII

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI

La seduta comincia alle 15.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 17 luglio 2006.

Missioni.

PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono quarantasette.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 741, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 223 del 2006: Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale (approvato dal Senato) (A.C. 1475).

PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta di ieri il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato.
Passa alle dichiarazioni di voto.

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Nell'auspicare che il Governo intervenga in sede di legge finanziaria per correggere talune misure recate dal decreto-legge in esame, che appaiono eccessivamente penalizzanti per talune categorie e settori produttivi, dichiara che i deputati della sua componente politica accorderanno la fiducia al Governo.

SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Lamentata l'assenza dei prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza, anche in considerazione del carattere ordinamentale delle misure recate dal decreto-legge in esame, esprime forti perplessità sulle prospettate forme di liberalizzazione nel settore bancario, nonché con riferimento a talune categorie professionali; dichiara pertanto che negherà la fiducia al Governo.

GIAMPIERO CATONE (DC-PS). Ribadisce il giudizio critico sul metodo seguito dal Governo nell'elaborazione del provvedimento d'urgenza in esame, nonché sulle disposizioni da esso recate, che giudica punitive nei confronti di talune categorie professionali. Dichiara, quindi, che i deputati del suo gruppo negheranno la fiducia al Governo.

ROCCO PIGNATARO (Pop-Udeur). Nel dichiarare che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo, rileva che il ricorso allo strumento fiduciario è dovuto all'ostruzionismo praticato dall'opposizione; sottolineata altresì la necessità di attuare riforme strutturali idonee a rilanciare l'economia del Paese, nonché a garantire condizioni di maggiore equità sociale, manifesta condivisione per le prospettate forme di liberalizzazione, volte a tutelare gli interessi generali dei cittadini.

ANGELO BONELLI (Verdi). Nel dichiarare che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo, resasi necessaria per superare l'atteggiamento ostruzionistico di un'opposizione che scarica sulle aule parlamentari le sue contraddizioni interne e la sua carenza di leadership, condivide nel merito l'avvio di un percorso di liberalizzazione, auspicando che tale politica si estenda al settore energetico, anche al fine di favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

KATIA BELLILLO (Com.It). Nel dichiarare che il suo gruppo confermerà la fiducia all'Esecutivo, osserva che la poli
ticaPag. VIIIattuata dal precedente Governo di centrodestra ha aggravato nel Paese le disuguaglianze sociali e territoriali; rilevato, inoltre, che il provvedimento d'urgenza in esame avvia un condivisibile processo di riforma del sistema produttivo italiano, volto a garantire il risanamento dei conti pubblici, lo sviluppo economico e condizioni di maggiore equità sociale, auspica l'apertura di un aperto confronto con l'opposizione, senza peraltro che ciò determini cambiamenti nella connotazione politica della maggioranza.

LANFRANCO TURCI (RosanelPugno). Dichiara preliminarmente che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI

LANFRANCO TURCI (RosanelPugno). Sottolinea che il decreto-legge in esame rappresenta un segnale di grande innovazione, avviando un processo di necessaria liberalizzazione dell'economia, che dovrà proseguire anche in altri settori produttivi ed estendersi ai rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione, attraverso una semplificazione degli adempimenti burocratici. Invita inoltre il Governo a proseguire nella sua azione di lotta all'evasione fiscale, evitando quegli eccessi che potrebbero pregiudicare l'instaurazione di un clima di fiducia tra i contribuenti e lo Stato.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara che i deputati del suo gruppo confermeranno la fiducia al Governo ed esprimeranno voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame, auspicando l'accoglimento di ordini del giorno da loro presentati. Osserva quindi che le argomentazioni critiche svolte dall'opposizione sul provvedimento d'urgenza appaiono emblematiche di un anacronistico conservatorismo, a difesa delle rendite di posizione di corporazioni che mirano a sottrarsi alle leggi del mercato ed a mantenere l'intangibilità dei loro privilegi; invita pertanto il Governo a procedere con coraggio e speditezza nella politica di liberalizzazioni.

ROBERTO COTA (LNP). Nel dichiarare che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo, lamenta il reiterato ricorso, da parte dell'Esecutivo, alla questione di fiducia ed alla decretazione d'urgenza, che lede le prerogative dell'istituzione parlamentare; esprime quindi un giudizio negativo sul provvedimento in esame, che, oltre a non presentare i prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza, reca disposizioni contraddittorie ed eterogenee ispirate ad una deleteria impostazione statalista (Deputati del gruppo della Lega Nord Padania espongono uno striscione recante la scritta: «Prodi = indulto + tasse + clandestini»).

PRESIDENTE. Invita i commessi a rimuovere lo striscione (I commessi ottemperano all'invito del Presidente).

BRUNO TABACCI (UDC). Esprime preliminarmente disagio non tanto per il reiterato ricorso alla questione di fiducia, quanto per l'uso distorto che se ne fa e che rischia di ledere la centralità del Parlamento e di instaurare un rapporto errato con le categorie professionali che protestano contro il provvedimento d'urgenza in esame. Rilevato che già nella scorsa legislatura erano state esaminate misure volte a scardinare, anche se in modo non punitivo, le posizioni di rendita difese da talune categorie, che penalizzano i cittadini e, più in generale, l'economia del Paese, osserva che un'efficace lotta all'evasione può essere condotta attraverso una politica fiscale fondata sul contrasto di interessi; dichiara infine che i deputati del suo gruppo negheranno la fiducia al Governo.

GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Ricordato che la politica economica del Governo persegue gli obiettivi dello sviluppo, del risanamento e dell'equità sociale, sottolinea la necessità di non aumentare la pressione fiscale che grava sui contribuenti,Pag. IXmettendo a punto rigorosi strumenti di contrasto dell'evasione e dell'elusione. Dichiara quindi che il suo gruppo confermerà la fiducia all'Esecutivo.

GIANFRANCO FINI (AN). Nel rilevare una pericolosa degenerazione patologica dell'istituto della questione di fiducia, ritiene che il reiterato ricorso a tale strumento denoti una innegabile debolezza politica del Governo. Osservato inoltre che il provvedimento d'urgenza in esame, avversato da tutte le categorie professionali interessate dalle disposizioni da esso recate, avrebbe potuto essere opportunamente modificato dalle Camere, ritiene che l'esame del disegno di legge finanziaria, ove il Governo non ricorra alla questione di fiducia, potrà costituire l'occasione per un proficuo confronto parlamentare; in caso contrario, paventa che lo scontro politico possa trasferirsi al di fuori del Parlamento.

SILVIO BERLUSCONI (FI). Sottolineato che l'opposizione al decreto-legge in esame non è motivata da posizioni contrarie alle liberalizzazioni, che costituiscono l'elemento fondamentale per la crescita di una nazione, rileva che il Governo, ricorrendo per l'ennesima volta alla questione di fiducia, ha gravemente leso le prerogative del Parlamento. Osserva altresì che il provvedimento d'urgenza sostituisce la cultura delle garanzie con quella del sospetto, inasprisce la pressione fiscale e rischia di trasformare l'Italia in uno Stato di polizia tributaria. Rilevato inoltre che una seria politica di liberalizzazione dovrebbe colpire il monopolio sindacale ed eliminare i privilegi delle cooperative, senza prescindere da un preventivo confronto con le categorie interessate, dichiara voto contrario.

DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Osservato che il decreto-legge in esame si pone l'obiettivo di favorire la ripresa economica attraverso interventi di carattere strutturale e l'utilizzo coraggioso di strumenti innovativi, stigmatizza l'atteggiamento pregiudizialmente ostruzionistico dell'opposizione, che dimostra di non avere mai accettato la sconfitta elettorale: invita quindi le forze politiche che la compongono ad accettare un confronto costruttivo con la maggioranza, nell'interesse del Paese.

FRANCESCO NUCARA (Misto). Nel dichiarare che non accorderà la fiducia al Governo, giudica particolarmente deleterie le misure relative all'editoria recate del provvedimento d'urgenza.

PIERLUIGI MANTINI (Ulivo). Auspica che il Governo prosegua lungo la strada intrapresa con il decreto-legge in esame, che rappresenta una prima fase di riforma di diversi settori produttivi e professionali.

Preavviso di votazioni elettroniche.

PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Indice la votazione per appello nominale sull'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI, INDI DEI VICEPRESIDENTI GIULIO TREMONTI, CARLO LEONI, PIERLUIGI CASTAGNETTI E CARLO LEONI E DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:
Presenti e votanti 574
Maggioranza 288Pag. X
Hanno risposto sì 327
Hanno risposto no 247

(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative presentate.
In attesa che giunga in aula il rappresentante del Governo, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 18,55, è ripresa alle 19,05.

PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati, dando conto dei documenti di indirizzo dichiarati inammissibili (vedi resoconto stenografico pag. 41).

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati MARCO AIRAGHI (AN) e GRAZIA FRANCESCATO (Verdi).

ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Parlando sull'ordine dei lavori, preso atto dell'atteggiamento ostruzionistico assunto dall'opposizione, chiede che l'Assemblea deliberi che la seduta prosegua ininterrottamente fino alla votazione finale del disegno di legge di conversione n. 1475.

Dopo un intervento del deputato IGNAZIO LA RUSSA (AN), la Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva la proposta formulata dal deputato Giachetti.

ELIO VITO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che alla luce della deliberazione adottata dall'Assemblea, la Presidenza non debba fissare orari predeterminati per la votazione degli ordini del giorno; prospetta altresì l'opportunità di un'eventuale riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo.

PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza si atterrà scrupolosamente al disposto regolamentare, integrato secondo la prassi consolidata, e che si riserva, ove ne sia fatta richiesta, di valutare l'opportunità di convocare la Conferenza dei presidenti di gruppo.
Avverte altresì che, a seguito dell'approvazione della proposta formulata dal deputato Giachetti, la seduta proseguirà ininterrottamente sino alla votazione finale del disegno di legge di conversione n. 1475.
Avverte infine che devono ritenersi inammissibili eventuali richieste volte a determinare sospensioni a vario titolo della seduta.

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati: PIETRO ARMANI (AN), LAURA RAVETTO (FI), ANTONINO LO PRESTI (AN), EMERENZIO BARBIERI (UDC), TEODORO BUONTEMPO (AN), LUCIANO D'ULIZIA (IdV), ROSALBA CESINI (Com.It), ANGELO ALESSANDRI (LNP), LUCA BELLOTTI (AN), VALENTINA APREA (FI), LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC), STEFANO ALLASIA (LNP), DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN), LUCIANO CIOCCHETTI (UDC), LORENZO BODEGA (LNP), ITALO BOCCHINO (AN), MARIA TERESA ARMOSINO (FI), ANGELO COMPAGNON (UDC), FEDERICO BRICOLO (LNP), NICOLA BONO (AN), GIACOMO BAIAMONTE (FI), LUIGI D'AGRÒ (UDC), CARMELO BRIGUGLIO (AN), SIMONE BALDELLI (FI), RODOLFO DE LAURENTIIS (UDC), DAVIDE CAPARINI (LNP), GIUSEPPINA CASTIELLO (AN) e RICCARDO PEDRIZZI (AN).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI

Intervengono inoltre per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati MAURIZIO BERNARDO (FI), GIANPIERO D'ALIA (UDC), ROBERTO COTA (LNP), CHIARA MORONI (FI), GIAN LUCA GALLETTI (UDC), GIANPAOLO DOZZO (LNP), GABRIELLA CARLUCCI (FI), ANNA TERESA FORMISANO (UDC), GUIDO DUSSIN (LNP) e GIULIA COSENZA (AN).

Pag. XI

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FAUSTO BERTINOTTI

Intervengono altresì per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO (FI), TERESIO DELFINO (UDC), GIOVANNI FAVA (LNP), ROBERTO ULIVI (AN), PAOLA FRASSINETTI (AN), ALBERTO FILIPPI (LNP), MARIA ROSARIA CARFAGNA (FI) e JOLE SANTELLI (FI).

PRESIDENTE. Avverte che, una volta esauriti gli interventi per l'illustrazione degli ordini del giorno presentati, la seduta sarà sospesa e riprenderà alle 9,30 di domani, con l'espressione del parere del Governo sui documenti di indirizzo; le relative votazioni avranno luogo non prima delle 10.

Intervengono inoltre per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati MAURIZIO FUGATTI (LNP), MANLIO CONTENTO (AN), PAOLO UGGÈ (FI), MASSIMO GARAVAGLIA (LNP), CARLO CICCIOLI (AN), GIORGIO JANNONE (FI), GABRIELLA MONDELLO (FI), FABIO GARAGNANI (FI), TOMMASO FOTI (AN), LUIGI FEDELE (FI), PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN), MAURIZIO GASPARRI (AN), MARIA IDA GERMONTANI (AN), GIANNI MANCUSO (AN), RICCARDO MIGLIORI (AN), STEFANO SAGLIA (AN), VINCENZO NESPOLI (AN) e GIORGIO LAINATI (FI).

PRESIDENTE. Preso atto che non vi sono ulteriori richieste di intervento per l'illustrazione degli ordini del giorno, rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

Conferma del presidente di un gruppo parlamentare.

PRESIDENTE. Comunica che il presidente del gruppo La Rosa nel Pugno ha reso noto che il gruppo stesso ha oggi proceduto alla riconferma del deputato Roberto Villetti nell'incarico di presidente.
Sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 1,25 del 3 agosto 2006, è ripresa alle 9,30.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI

Missioni.

PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa della seduta sono cinquantacinque.

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Avverte che gli ordini del giorno Lusetti n. 7, Giorgio Merlo n. 49 e Vico n. 68 sono stati ritirati dai rispettivi presentatori.

NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta gli ordini del giorno Dioguardi n. 1, Villetti n. 6, Caruso n. 10, Pegolo n. 11, Quartiani n. 16, Fincato n. 24 (Nuova formulazione), Giudice n. 25, Suppa n. 26, Pini n. 40, Cota n. 41, limitatamente al dispositivo, Caparini n. 46, limitatamente al dispositivo, Benvenuto n. 48, Gambescia n. 52, Buontempo n. 54, Giulietti n. 55, De Biasi n. 56, D'Ulizia n. 59, Fedi n. 61, Burtone n. 66, limitatamente al dispositivo, Brugger n. 67, Camillo Piazza n. 69, Gamba n. 71, Violante n. 73, Ossorio n. 75, Crapolicchio n. 82, Maran n. 89, Milanato n. 106, Bernardo n. 107, Moroni n. 108, Palmieri n. 119, limitatamente al dispositivo, Di Centa n. 121, limitatamente al dispositivo, Lazzari n. 127, Gioacchino Alfano n. 135, Carlucci n. 138, Bruno n. 144, limitatamente al dispositivo, Patarino n. 167, Motta n. 187, Tabacci n. 189 e Mazzoni n. 191.Pag. XII
Accetta inoltre, purché riformulati, gli ordini del giorno Benzoni n. 4, Crema n. 5, Mungo n. 12, Leo n. 15, Iannuzzi n. 17 (Nuova formulazione), Tessitore n. 19, Li Causi n. 27, Strizzolo n. 28, Widmann n. 63, Attili n. 64, Ruggeri n. 72, Nannicini n. 74, D'Agrò n. 76, Mantini n. 86, Cesini n. 90, Marras n. 109, Verro n. 118, Raisi n. 150, Antonio Pepe n. 155, Giorgio Conte n. 173 e Ulivi n. 174.
Accoglie altresì, come raccomandazione gli ordini del giorno Francescato n. 2, Smeriglio n. 3, Andrea Ricci n. 9 (Nuova formulazione), Piro n. 14, Pinotti n. 18 (Nuova formulazione), Zeller n. 20, Costantini n. 53, Crisci n. 58, Nicco n. 62, Meta n. 65, Formisano n. 77, Greco n. 78, Cancrini n. 81, Buonfiglio n. 84, Pellegrino n. 88, Zanetta n. 99, Sanza n. 102, Ceroni n. 103, Gregorio Fontana n. 104, Caligiuri n. 105, Testoni n. 110, Fallica n. 117, Germontani n. 153, Martinelli n. 157, Pezzella n. 160, Airaghi n. 162, Angela Napoli n. 166, Alberto Giorgetti n. 169, Nespoli n. 171, Frassinetti n. 172, Delfino n. 188, Compagnon n. 192, Barbieri n. 194, Ciocchetti n. 195 e Diliberto n. 199.
Invita al ritiro, quindi, degli ordini del giorno Iacomino n. 8, Cogodi n. 13, Bressa n. 21, Galletti n. 23, Alessandri n. 47, Uggé n. 50, Pizzolante n. 51, Ceccuzzi n. 57, Vacca n. 80, Rotondo n. 87, Jannone n. 101, Picchi n. 111, Giacomoni n. 122, Di Virgilio n. 123, Mondello n. 129, Osvaldo Napoli n. 131, Palumbo n. 132, Adornato n. 134, Mazzocchi n. 149, Bono n. 165 e Capitanio Santolini n. 196.
Non accetta, infine, i restanti documenti di indirizzo.

NICOLA BONO (AN). Chiede chiarimenti in ordine alle inopportune argomentazioni addotte dal rappresentante del Governo a sostegno della non accettazione di alcuni ordini del giorno.

NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Precisa che la contrarietà concerne i documenti di indirizzo recanti impegni relativi a materie estranee al contenuto del decreto-legge in esame.

NICOLA BONO (AN). Rileva che la valutazione relativa all'eventuale estraneità del contenuto degli ordini del giorno rispetto alla materia oggetto del provvedimento compete esclusivamente alla Presidenza.

PRESIDENTE. Ricorda che la valutazione sull'ammissibilità degli ordini del giorno è stata effettuata dalla Presidenza e tempestivamente comunicata all'Assemblea.

TEODORO BUONTEMPO (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede che il Governo riferisca alla Camera sulle iniziative che intende assumere per far fronte alle negative conseguenze che si sono determinate a seguito dell'entrata in vigore dell'indulto.

PRESIDENTE. Ritiene che il Governo potrà farsi carico dell'istanza rappresentata dal deputato Buontempo.

Intervengono per dichiarazione di voto sul complesso degli ordini del giorno presentati i deputati GIOVANNI MARRAS (FI), GIORGIO CONTE (AN), GIORGIO JANNONE (FI), MARIA GRAZIA SILIQUINI (AN), SALVATORE CICU (FI), ANTONIO PEPE (AN), OSVALDO NAPOLI (FI), EUGENIO MINASSO (AN), SERGIO PIZZOLANTE (FI), SILVANO MOFFA (AN), MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC), MAURIZIO ENZO LUPI (FI), TOMMASO FOTI (AN) e SIMEONE DI CAGNO ABBRESCIA (FI).

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI

Intervengono inoltre per dichiarazioni di voto sul complesso degli ordini del giorno presentati i deputati GIUSEPPE CONSOLO (AN), LUIGI VITALI (FI), MANUELA DI CENTA (FI), DOMENICO DI VIRGILIO (FI),Pag. XIIISALVATORE MAZZARACCHIO (FI), PAOLA PELINO (FI), MARIO TASSONE (UDC), MARCO ZACCHERA (AN), ELIAS VACCA (Com.It), che propone una riformulazione del dispositivo del suo ordine del giorno n. 80, LUCIO BARANI (DC-PS), GIANCLAUDIO BRESSA (Ulivo), ROBERTO SALERNO (AN), MARIO LANDOLFI (AN), ROBERTO COTA (LNP), ANDREA RICCI (RC-SE), che chiede di modificare il parere espresso sul suo ordine del giorno n. 9, (Nuova formulazione), RUGGERO RUGGERI (Ulivo), che propone un'ulteriore riformulazione del suo ordine del giorno n. 72, RICCARDO PEDRIZZI (AN), che propone una riformulazione del suo ordine del giorno n. 181, e IGNAZIO LA RUSSA (AN).

NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Modificando il precedente avviso, accetta l'ordine del giorno Andrea Ricci n. 9 (Nuova formulazione), purchè riformulato; accetta altresì gli ordini del giorno Ruggeri n. 72, Vacca n. 80 e Pedrizzi n. 181, nelle riformulazioni proposte dai rispettivi presentatori.

SANDRO BONDI (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, contesta le dichiarazioni del ministro Chiti secondo le quali la decisione del Governo di ricorrere alla questione di fiducia sarebbe dovuta all'ostruzionismo dell'opposizione, nonché le accuse da lui rivolte ad esponenti della stessa opposizione (Commenti). Chiede quindi se le affermazioni del ministro Chiti corrispondano alla volontà politica dell'Esecutivo.

PRESIDENTE. Precisa di aver consentito al deputato Bondi di svolgere il suo intervento, anche se non atteneva propriamente all'ordine dei lavori, per una questione di rispetto nei confronti dell'opposizione.

ANTONIO LEONE (FI). Parlando per un richiamo al regolamento, ritiene che, essendo in corso una seduta continuata, alla ripresa delle 9,30 il Presidente non avrebbe dovuto dare comunicazione di ulteriori missioni.

PRESIDENTE. Rilevato che, nel dare un'ulteriore comunicazione delle missioni, la Presidenza si è attenuta ai principi regolamentari ed alla consolidata prassi applicativa, osserva che l'integrazione delle missioni è normalmente effettuata, oltre che all'inizio della seduta, anche in caso di sospensione, a meno che essa non dipenda dalla mancanza del numero legale; gli stessi criteri si applicano in caso di seduta fiume. Precisa peraltro che, a fronte dei rilievi formulati, la Presidenza non ha difficoltà a non considerare la decisione assunta come precedente ed a sottoporre la questione alla valutazione della Giunta per il regolamento.
Prende altresì atto che i presentatori degli ordini del giorno Benzoni n. 4, Crema n. 5, Mungo n. 12, Iannuzzi n. 17 (Nuova formulazione), Tessitore n. 19, Li Causi n. 27, Strizzolo n. 28, Widmann n. 63, Attili n. 64, Nannicini n. 74, D'Agrò n. 76, Mantini n. 86, Cesini n. 90, Verro n. 118, Raisi n. 150, Antonio Pepe n. 155 e Ulivi n. 174 accettano le riformulazioni dei rispettivi documenti di indirizzo proposte dal rappresentante del Governo.
Avverte infine che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Iacomino n. 8.

MAURIZIO LEO (AN). Non accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 15 proposta dal Governo ed insiste per la votazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Leo n. 15.

DAVIDE CAPARINI (LNP). Dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del girono Bressa n. 21.

Pag. XIV

MARCO BOATO (Verdi). Auspica l'approvazione dell'ordine del giorno Bressa n. 21 che, anche a nome del deputato Francescato, dichiara di voler sottoscrivere.

PAOLO UGGÈ (FI). Giudica condivisibili le finalità dell'ordine del giorno Bressa n. 21.

GIUSEPPE ROMELE (FI), GUIDO DUSSIN (LNP), GENNARO MIGLIORE (RC-SE), RICCARDO CONTI (UDC), GIORGIO HOLZMANN (AN), PIETRO ARMANI (AN) e EMILIO DELBONO (Ulivo). Dichiarano di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Bressa n. 21.

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Esprime apprezzamento per l'ampia convergenza registratasi sull'ordine del giorno Bressa n. 21, che dichiara di voler sottoscrivere.

PAOLO AFFRONTI (Pop-Udeur). Ricorda di aver sottoscritto l'ordine del giorno Bressa n. 21.

MAURO DEL BUE (DC-PS). Dichiara di condividere l'ordine del giorno Bressa n. 21.

VINCENZO NESPOLI (AN). Dichiara voto contrario sull'ordine del giorno in esame.

ROBERTO MENIA (AN). Invita il Governo a tenere conto dell'ampia convergenza registratasi sull'ordine del giorno Bressa n. 21.

GIOVANNI CARBONELLA (Ulivo). Auspica che l'ordine del giorno Bressa n. 21 sia fatto proprio da tutti i gruppi parlamentari.

MASSIMO DONADI (IdV). Dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Bressa n. 21.

ELIO VITO (FI). Rileva che la decisione di porre la questione di fiducia è legata alla volontà del Governo di non apportare modifiche al provvedimento d'urgenza in esame. Chiede inoltre che l'ordine del giorno Bressa n. 21 sia posto in votazione.

MICHAELA BIANCOFIORE (FI). Invita l'Assemblea a convergere anche sull'ordine del giorno Uggè n. 50.

MAURIZIO FUGATTI (LNP), MANLIO CONTENTO (AN) e STEFANO SAGLIA (AN). Dichiarano di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Bressa n. 21.

EDMONDO CIRIELLI (AN). Dichiara l'astensione sull'ordine del giorno Bressa n. 21.

ROLANDO NANNICINI (Ulivo). Dichiara voto contrario sull'ordine del giorno Bressa n. 21.

NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Modificando il precedente avviso, si rimette all'Assemblea sull'ordine del giorno Bressa n. 21.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Bressa n. 21.

GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 23.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Galletti n. 23, Montani n. 29, Grimoldi n. 30, Bricolo n. 31, Dozzo n. 32, Goisis n. 33, Fava n. 34, Allasia n. 35, Filippi n. 36, Fugatti n. 37, Brigandì n. 38 e Dussin n. 39.

MARIA LEDDI MAIOLA (Ulivo). Dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Cota n. 41.

ANDREA GIBELLI (LNP). Invita il Governo a riconsiderare il parere espresso sul suo ordine del giorno n. 42.

Pag. XV

NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Conferma il parere precedentemente espresso.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Gibelli n. 42 e Stucchi n. 43.

LUCA VOLONTÈ (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede il controllo delle tessere di votazione.

PRESIDENTE. Dà disposizioni in tal senso (I deputati segretari ottemperano all'invito del Presidente).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Lussana n. 44, Garavaglia n. 45, Caparini n. 46 e Alessandri n. 47.

PAOLO UGGÈ (FI). Insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 50, che invita l'Assemblea ad approvare.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'ordine del giorno Uggé n. 50 e respinge gli ordini del giorno Pizzolante n. 51, Amoruso n. 60, Saglia n. 70, Zinzi n. 79, Bellotti n. 83 e Catanoso n. 85.

MARIA GRAZIA SILIQUINI (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Giancarlo Giorgetti n. 91.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Giancarlo Giorgetti n. 91, Bodega n. 92, Maroni n. 93, Pottino n. 94 e Gianfranco Conte n. 95.

ENRICO LA LOGGIA (FI). Manifesta stupore per il parere espresso dal Governo sul suo ordine del giorno n. 96, di cui richiama il contenuto, auspicando almeno l'accoglimento del dispositivo.

NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Modificando il precedente avviso, accetta il dispositivo dell'ordine del giorno La Loggia n. 96.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Elio Vito n. 97, Leone n. 98, Aracu n. 100 e Jannone n. 101.

GREGORIO FONTANA (FI). Giudica insoddisfacente il mero accoglimento come raccomandazione del suo ordine del giorno n. 104, di cui richiama il contenuto.

EDMONDO CIRIELLI (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Gregorio Fontana n. 104.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Gregorio Fontana n. 104.

GIOVANNI MARRAS (FI). Non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 109.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Marras n. 109, Picchi n. 111, Fabbri n. 112, Garagnani n. 113 e Aprea n. 114.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Invita il Governo a riconsiderare il parere espresso sul suo ordine del giorno n. 115.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Marinello n. 115 e Baldelli n. 116.

GIUSEPPE COSSIGA (FI). Insiste per la votazione dell'ordine del giorno Fallica n. 117.

FRANCESCO BOSI (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Fallica n. 117.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Fallica n. 117.

ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO (FI). Invita il Governo a riconsiderare ilPag. XVIparere espresso sul suo ordine del giorno n. 118, per la cui votazione altrimenti insiste.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Verro n. 118, Armosino n. 120, Giacomoni n. 122, Di Virgilio n. 123 e Fedele n. 124.

MARCO ZACCHERA (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Fedele n. 124.

GUIDO CROSETTO (FI). Richiama il contenuto del suo ordine del giorno n. 125, che invita l'Assemblea ad approvare.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Crosetto n. 125.

GIUSEPPE COSSIGA (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, rileva che taluni rappresentanti del Governo hanno espresso voto favorevole sull'ordine del giorno Fallica n. 117.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Lainati n. 126.

GABRIELLA MONDELLO (FI). Insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 129.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Mondello n. 129, Nan n. 130, Osvaldo Napoli n. 131, Palumbo n. 132, Pelino n. 133 e Adornato n. 134.

GIACOMO BAIAMONTE (FI). Richiama le finalità del suo ordine del giorno n. 116, giudicando incomprensibili le ragioni per le quali il Governo non lo ha accettato.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Baiamonte n. 136, Ravetto n. 140, Carfagna n. 141, Verdini n. 142, Biancofiore n. 143, Boscetto n. 145 e Santelli n. 146.

ISABELLA BERTOLINI (FI). Invita il Governo a riconsiderare il parere espresso sul suo ordine del giorno n. 147.

MARCO BOATO (Verdi). Invita il Governo a valutare una eventuale riformulazione dell'ordine del giorno Bertolini n. 147.

GIANPIERO D'ALIA (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Bertolini n. 147.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Bertolini n. 147, Mazzocchi n. 149, Murgia n. 151 e Benedetti Valentini n. 152.

MARIA IDA GERMONTANI (AN). Insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 153.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Germontani n. 153, Castiello n. 154, Holzmann n. 156, Foti n. 158, Bocchino n. 159, Landolfi n. 161, Salerno n. 163 e Armani n. 164.

TEODORO BUONTEMPO (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, segnala un caso di irregolarità nelle votazioni.

PRESIDENTE. Dà disposizioni ai deputati segretari di controllare le tessere di votazione (I deputati segretari ottemperano all'invito del Presidente).

NICOLA BONO (AN). Invita il Governo a riconsiderare il parere espresso sul suo ordine del giorno n. 165, di cui richiama il contenuto.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Bono n. 165, Rampelli n. 168, Porcu n. 170 e Nespoli n. 171.

Pag. XVII

GIORGIO CONTE (AN). Insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 173.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Giorgio Conte n. 173, Menia n. 175, Cosenza n. 176, Ciccioli n. 177, Filipponio Tatarella n. 178, Contento n. 179 e Briguglio n. 180.

RICCARDO PEDRIZZI (AN). Insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 181, accettando la riformulazione proposta dal rappresentante del Governo.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'ordine del giorno Pedrizzi n. 181, nel testo riformulato, e respinge gli ordini del giorno Consolo n. 182, Mancuso n. 183 e Moffa n. 184.

IGNAZIO LA RUSSA (AN). Parlando per un richiamo all'articolo 88 del regolamento, invita la Presidenza a dare la parola ai deputati che non abbiano esaurito i limiti di tempo previsti per dichiarazione di voto.

ANGELA NAPOLI (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Moffa n. 184.

RICCARDO PEDRIZZI (AN). Ritiene che il presentatore di un ordine del giorno abbia diritto ad intervenire a prescindere dai limiti di tempo previsti per la dichiarazione di voto.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Siliquini n. 185.

PRESIDENTE. Prende atto che i deputati Siliquini e Landolfi dichiarano di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Migliori n. 186.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Migliori n. 186, Volontè n. 190 e De Laurentiis n. 193.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 196.

CARMINE SANTO PATARINO (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Capitanio Santolini n. 196.

LUCA VOLONTÈ (UDC). Invita il Governo a riconsiderare il parere espresso sull'ordine del giorno Capitanio Santolini n. 196.

MAURIZIO LEO (AN). Giudica condivisibile il contenuto dell'ordine del giorno Capitanio Santolini n. 196.

SERGIO MATTARELLA (Ulivo). Invita il Governo a riconsiderare il parere espresso sull'ordine del giorno Capitanio Santolini n. 196.

PIETRO ARMANI (AN), DOMENICO DI VIRGILIO (FI), GIANNI MANCUSO (AN) e GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiarano di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Capitanio Santolini n. 196.

NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Modificando il precedente avviso, accetta l'ordine del giorno Capitanio Santolini n. 196.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'ordine del giorno Capitanio Santolini n. 196; respinge quindi gli ordini del giorno D'Alia n. 197 e Tassone n. 198.

LUCA VOLONTÈ (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, ricorda che in base ad intese informali intercorse tra i gruppi, l'Assemblea dovrebbe ora deliberare l'inserimento all'ordine del giorno dello svolgimento di interrogazioni a risposta immediata e di interpellanze urgenti, rinviando al prosieguo della seduta le dichiarazioni di voto finale e la votazione finale del disegno di legge di conversione n. 1475.

Pag. XVIII

PRESIDENTE. Riterrebbe opportuno convocare la Conferenza dei presidenti di gruppo.

ANTONIO LEONE (FI). Prospetta l'opportunità di procedere immediatamente alla deliberazione ai sensi dell'articolo 27 del regolamento, al fine di inserire all'ordine del giorno lo svolgimento del question time e di interpellanze urgenti, secondo le intese raggiunte.

PRESIDENTE. Precisa che le intese intercorse tra i gruppi prevedevano che, dopo la deliberazione sull'inserimento all'ordine del giorno, l'Assemblea procedesse allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata e, a seguire, alle dichiarazioni di voto finale sul disegno di legge di conversione n. 1475, con l'intervento di un rappresentante per ciascun gruppo, alla votazione finale e infine allo svolgimento di interpellanze urgenti.

MAURO FABRIS (Pop-Udeur). Ritiene di poter accedere all'ipotesi prospettata circa il prosieguo dei lavori dell'Assemblea.

Inserimento all'ordine del giorno dell'Assemblea dello svolgimento di interrogazioni a risposta immediata e di interpellanze urgenti.

PRESIDENTE. Avverte che sarà posta in votazione la proposta di inserimento all'ordine del giorno, ai sensi dell'articolo 27, comma 2, del regolamento, dello svolgimento di interrogazioni a risposta immediata e, dopo la votazione finale del disegno di legge di conversione n. 1475, di interpellanze urgenti.

La Camera, con votazione nominale elettronica, a maggioranza dei tre quarti dei votanti, approva.

PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 14,40, è ripresa alle 14,50.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

RICCARDO DE CORATO (AN). Illustra l'interrogazione La Russa n. 3-00182, sulle misure di sostegno finanziario a favore degli enti locali per il reinserimento sociale dei detenuti.

Risponde il ministro della giustizia, CLEMENTE MASTELLA (vedi resoconto stenografico pag. 198) - Replica il deputato RICCARDO DE CORATO (AN), che si dichiara totalmente insoddisfatto, paventando le deleterie conseguenze che deriveranno, per gli enti locali, dal provvedimento di clemenza recentemente approvato dal Parlamento.

SILVANA MURA (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-00183, sulle condizioni di vita dei detenuti all'interno del carcere di Rebibbia e della altre carceri italiane.

Risponde il ministro della giustizia, CLEMENTE MASTELLA (vedi resoconto stenografico pag. 199) - Replica il deputato SILVANA MURA (IdV), che non ritiene di potersi dichiarare soddisfatta; invita quindi il ministro a dare piena applicazione alla vigente disciplina in materia di detenute madri.

GIAMPIERO CATONE (DC-PS). Illustra la sua interrogazione n. 3-00184, sugli interventi per il rilancio delle comunicazioni nella regione Abruzzo.

Risponde il ministro dei trasporti, ALESSANDRO BIANCHI (vedi resoconto stenografico pag. 201) - Replica il deputato GIAMPIERO CATONE (DC-PS), che si dichiara non particolarmente soddisfattoPag. XIXdella risposta, giudicando necessario intervenire anche sulla qualità del trasporto nella tratta in oggetto.

LUIGI D'AGRÒ (UDC). Illustra la sua interrogazione n. 3-00185, sulla cancellazione di voli della compagnia aerea Air One.

Risponde il ministro dei trasporti, ALESSANDRO BIANCHI (vedi resoconto stenografico pag. 202) - Replica il deputato LUIGI D'AGRÒ (UDC), che giudica insufficiente l'intervento del Governo in un paese a forte vocazione turistica come l'Italia.

BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Illustra la sua interrogazione n. 3-00186, sulle politiche innovative per affrontare l'attuale situazione di carenza idrica.

Risponde il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, PAOLO DE CASTRO (vedi resoconto stenografico pag. 204) - Replica il deputato BRUNO MELLANO (RosanelPugno), che si dichiara soddisfatto della risposta soprattutto per i preannunciati interventi in favore del risparmio idrico.

PASQUALINO GIUDITTA (Pop-Udeur). Illustra la sua interrogazione n. 3-00191, sulle iniziative volte a promuovere un accordo di programma per regolamentare i trasferimenti idrici tra Campania e Puglia.

Risponde il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ALFONSO PECORARO SCANIO (vedi resoconto stenografico pag. 206) - Replica il deputato PASQUALINO GIUDITTA (Pop-Udeur) che si dichiara soddisfatto della risposta.

MASSIMO SAVERIO ENNIO FUNDARÒ (Verdi). Illustra l'interrogazione Bonelli n. 3-00192, sugli interventi per il rilancio dei parchi naturali.

Risponde il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ALFONSO PECORARO SCANIO (vedi resoconto stenografico pag. 207) - Replica il deputato MASSIMO SAVERIO ENNIO FUNDARÒ (Verdi), che si dichiara soddisfatto della risposta, segnatamente per l'impegno assunto dal Governo relativamente ad un settore importante anche dal punto di vista occupazionale.

PAOLO GRIMOLDI (LNP). Illustra l'interrogazione Maroni n. 3-00187, sulla posizione del Governo in materia di immigrazione.

Risponde il ministro dell'interno, GIULIANO AMATO (vedi resoconto stenografico pag. 208) - Replica il deputato PAOLO GRIMOLDI (LNP), che si dichiara insoddisfatto della risposta, segnatamente con riferimento alle prospettate innovazioni in tema di ricongiungimenti familiari.

CINZIA DATO (Ulivo). Illustra l'interrogazione Zaccaria n. 3-00188, sulle iniziative per contrastare il fenomeno degli sbarchi di immigrati clandestini e per modificare la normativa vigente in materia di immigrazione.

Risponde il ministro dell'interno, GIULIANO AMATO (vedi resoconto stenografico pag. 210) - Replica il deputato KHALED FOUAD ALLAM (Ulivo), che si dichiara soddisfatto, sottolineando la particolare complessità dei problemi connessi al fenomeno migratorio, per la cui soluzione giudica essenziale favorire lo sviluppo economico e la conclusione di accordi internazionali con i paesi di origine degli immigrati.

MERCEDES LOURDES FRIAS (RC-SE). Illustra la sua interrogazione n. 3-00189, sulle iniziative volte a garantire assistenza e ad informare gli immigrati sui diritti dei potenziali rifugiati.

Risponde il ministro dell'interno, GIULIANO AMATO (vedi resoconto stenografico pag. 212) - Replica il deputato MERCEDES LOURDES FRIAS (RC-SE), che condivide la scelta dell'Esecutivo di non reiterare la pratica dei rimpatri di massa;Pag. XXauspica, inoltre, l'abrogazione della cosiddetta legge Bossi-Fini, il cui impianto favorisce il fenomeno della clandestinità.

GIUSTINA MISTRELLO DESTRO (FI). Illustra la sua interrogazione n. 3-00190, sugli interventi a tutela dell'ordine pubblico nel quartiere Anelli di Padova.

Risponde il ministro dell'interno, GIULIANO AMATO (vedi resoconto stenografico pag. 214) - Replica il deputato GIUSTINA MISTRELLO DESTRO (FI), che sottolinea l'opportunità di attuare il progetto urbanistico e sociale avviato nella scorsa legislatura, giudicando inadeguate le misure prospettate dal rappresentante del Governo.

PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 16, è ripresa alle 16,05.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI

Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 1475.

PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.

GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA) (Il deputato Reina rimuove un cerotto adesivo applicato alla bocca). Nel muovere una vibratissima protesta per l'ostracismo attuato dagli organi di stampa nei confronti del Movimento per le autonomie, sottolinea che il Paese è governato da un'oligarchia che non rivolge alcuna attenzione alle tematiche relative ad una fiscalità compensativa e di vantaggio per il Mezzogiorno. Dichiara quindi voto contrario sul disegno di legge di conversione in esame.

GIAMPIERO CATONE (DC-PS). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in esame, che, oltre a risultare approssimativo, eterogeneo e contraddittorio, denota la volontà di penalizzare le categorie più lontane dagli interessi elettorali della maggioranza ed appare carente anche sotto il profilo della necessaria concertazione con le parti sociali. Stigmatizza infine l'atteggiamento del Governo, teso a sottrarsi alla normale dialettica parlamentare.

LUANA ZANELLA (Verdi). Nel dichiarare il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione, sottolinea che il provvedimento d'urgenza rappresenta un intervento vigoroso e responsabile a fronte della necessità di reimpostare un modello di sviluppo che sia in grado di confrontarsi con i problemi posti dalla competizione globale, senza perdere di vista i fondamentali principi della solidarietà e dell'equità. Auspica altresì che il Governo dia piena attuazione agli ordini del giorno accolti per consentire il consolidamento e la valorizzazione della realtà ambientale, sociale ed economica rappresentata dai parchi e dalle aree protette in Italia.

PAOLO AFFRONTI (Pop-Udeur). Osservato che il provvedimento d'urgenza in esame rappresenta la prima attuazione degli indirizzi delineati nel DPEF e dà finalmente attuazione a disposizioni comunitarie da troppo tempo disattese, manifesta apprezzamento per l'impegno assunto dal Governo di perfezionarlo, in corso di applicazione, ove se ne ravvisi la necessità; manifesta altresì piena condivisione per la politica economica intrapresa dall'Esecutivo.

ELIAS VACCA (Com.It). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione, ritiene che le misure recate dal provvedimento d'urgenza contribuiscano a ripristinare un clima di fiducia e di equità che inciderà positivamente sul rapporto tra cittadini e fisco; manifesta altresì apprezzamento per l'accoglimento di documenti di indirizzo relativi alla tutela dei ceti meno abbienti.

Pag. XXI

LELLO DI GIOIA (RosanelPugno). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza che dà una prima attuazione alle condivisibili linee di politica economica indicate dal Governo nel DPEF; nel ritenere che le misure in esso contenute favoriranno il cittadino consumatore, invita il Governo a proseguire in una politica di risanamento e di crescita, che sappia assicurare maggiore equità sociale, anche attuando un coraggioso piano di privatizzazioni e di liberalizzazioni.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo, sottolinea l'importanza dei processi di liberalizzazione e di lotta all'evasione fiscale per lo sviluppo del Paese. Rileva altresì l'utilità di mettere a punto un sistema tributario basato sulla tracciabilità delle operazioni, che non contrasta in alcun modo con la tutela della riservatezza.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Nell'adombrare il dubbio che il provvedimento d'urgenza in esame si inscriva in un più ampio disegno del Governo volto a penalizzare le categorie professionali ed a favorire la grande impresa, lamenta, in particolare, le misure predisposte per la lotta all'evasione fiscale, che appaiono eccessivamente vessatorie per i cittadini; dichiara quindi il voto contrario dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge di conversione.

ETTORE PERETTI (UDC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversone di un provvedimento d'urgenza con cui si introduce una «stangata» fiscale che non colpisce solo i grandi patrimoni, ma anche i piccoli risparmiatori e realizza un intervento di liberalizzazione in settori marginali della vita economica e sociale del Paese. Sottolineato inoltre che l'aumento della produttività si può conseguire soltanto premiando il merito, il rischio e la competizione, rileva che il suo gruppo si riserva di valutare la politica economica perseguita dal Governo al momento della presentazione del disegno di legge finanziaria.

DONATELLA MUNGO (RC-SE). Giudica assolutamente condivisibile la politica economica avviata dal Governo con il provvedimento d'urgenza in esame, che persegue l'obiettivo del risanamento assicurando maggiore equità sociale; esprime particolare apprezzamento per le misure predisposte per attuare un'efficace lotta all'evasione fiscale, che graveranno esclusivamente su coloro che finora non hanno pagato le tasse, e dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

GIOVANNI ALEMANNO (AN). Osserva che le misure in materia fiscale contenute nel provvedimento d'urgenza in esame rappresentano il ritorno ad un atteggiamento vessatorio ed inquisitorio nei confronti del contribuente. Sottolineato quindi il rifiuto da parte del Governo di ascoltare le categorie interessate nell'elaborazione delle norme sulla concorrenza, invita ad una modifica sostanziale di un provvedimento che giudica iniquo, contrario agli interessi del Paese e non condiviso dalla maggioranza dei cittadini.

GIULIO TREMONTI (FI). Nel rilevare il sostanziale ordine nei conti dello Stato, il cui deficit sarà contenuto al di sotto della soglia del 4 per cento del PIL, come indicato dal Governo Berlusconi, osserva che le misure contraddittorie contenute nel provvedimento d'urgenza in esame, oltre a non risolvere i numerosi problemi che affliggono i settori del trasporto, delle piccole imprese e delle professioni, accentueranno la pressione fiscale ed introdurranno defatiganti procedure burocratiche, con le quali si otterrà il solo risultato di provocare una flessione elettorale dell'attuale maggioranza.

MICHELE VENTURA (Ulivo). Sottolinea che con il provvedimento d'urgenza in esame il Governo ha inteso avviare il risanamento dei conti pubblici attraverso un forte contrasto dell'evasione fiscale,Pag. XXIIcondizione necessaria per uno sviluppo ordinato e duraturo e per il mantenimento delle conquiste dello Stato sociale. Osserva quindi che le norme sulla concorrenza sono state elaborate tenendo presenti soprattutto gli interessi dei consumatori e delle nuove generazioni.

PRESIDENTE. Autorizza, sulla base dei criteri costantemente seguiti, la pubblicazione, in calce al resoconto della seduta odierna, del testo della dichiarazione di voto finale del deputato Schietroma, che ne ha fatto richiesta.

IVANO STRIZZOLO (Ulivo). Sottolinea la positiva disponibilità del Governo ad eventuali futuri interventi migliorativi della disciplina prevista dal provvedimento d'urgenza in esame.

PRESIDENTE. Rivolge ai deputati ed ai membri del Governo l'augurio di trascorrere un'estate serena; esprime inoltre, anche a nome dell'intera Assemblea, un sentito ringraziamento al Segretario generale ed a tutto il personale della Camera per l'impegno e la disponibilità con cui assolvono ai loro compiti di istituto (Applausi).

PIETRO RAO (Misto-MpA). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta un atteggiamento non connotato dalla dovuta imparzialità da parte dei responsabili della ripresa televisiva della seduta dell'Assemblea.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 1475.

Nel cinquantesimo anniversario della tragedia di Marcinelle.

PRESIDENTE. Rilevato che l'8 agosto prossimo, in occasione del cinquantesimo anniversario della tragedia di Marcinelle, ricorrerà la giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, richiama l'impegno delle istituzioni a preservare il valore del lavoro quale principio fondante della Repubblica e punto di riferimento inderogabile delle politiche del Paese.
Invita quindi l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (Il Presidente si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo - L'Assemblea osserva un minuto di silenzio - Generali applausi).

MIRKO TREMAGLIA (AN). Ricorda con orgoglio che la giornata nazionale dedicata al sacrificio dei lavoratori italiani nel mondo è stata istituita con apposito provvedimento adottato dal precedente Esecutivo di centrodestra.

PRESIDENTE. Avverte che la trattazione dei punti 2 e 3 dell'ordine del giorno è rinviata ad altra seduta.
Sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 18,10, è ripresa alle 18,20.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI

Svolgimento di interpellanze urgenti.

LUCA BELLOTTI (AN). Illustra la sua interpellanza n. 2-00095, sulle iniziative per contrastare l'emergenza idrica nel territorio del delta del Po.

LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Premesso che il 28 luglio scorso è stato dichiarato lo stato di emergenza per tutto il territorio interessato dalla crisi idrica del fiume Po - che peraltro non può essere definita calamità naturale indotta dall'intervento umano -, dichiara di condividere la necessità di predisporre un piano in cui vengano prospettate soluzioni di risparmio idrico e di ottimizzazione gestionale, nonché adeguati interventi strutturali, come la realizzazione di nuovi invasi a basso impatto ambientale; fa presente altresì che, al fine di superare l'attuale fase critica, è stata istituita un'apposita cabina di regia pressoPag. XXIIIil Dipartimento della protezione civile, rilevando la necessità di rafforzare il ruolo dell'Autorità di bacino per la gestione della fase successiva.

LUCA BELLOTTI (AN). Si dichiara insoddisfatto per una risposta che non tiene conto delle legittime aspettative delle popolazioni interessate dalla crisi idrica del bacino del Po, invitando il Governo ad individuare con sollecitudine le risorse finanziarie necessarie per fronteggiare la situazione.

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento dell'interpellanza Donadi n. 2-00104 è rinviato ad altra seduta.

MARILENA SAMPERI (Ulivo). Illustra la sua interpellanza n. 2-00093, sui ritardi nella concessione dei contributi a favore dei comuni per le spese di gestione degli uffici giudiziari.

LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Rilevato che il saldo dei contributi relativi agli anni dal 2002 al 2005, che ammonta complessivamente a 370 milioni di euro, sarà completamente erogato ai comuni entro i primi mesi del 2007, osserva che sono ad essi addebitabili, conformemente con quanto precisato dall'Avvocatura dello Stato nel parere del 6 giugno 2001, anche le spese relative all'attività di vigilanza; condivide infine l'opportunità di novellare la legge n. 392 del 1941, che non contempla l'esaustivo rimborso delle spese sostenute dai comuni relativamente alla gestione degli uffici giudiziari.

MARILENA SAMPERI (Ulivo). Si dichiara soddisfatta per la particolare sensibilità mostrata dal Governo alle esigenze delle amministrazioni comunali.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI (FI). Illustra la sua interpellanza n. 2-00101, sulle questioni relative all'abuso delle intercettazioni telefoniche.

LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Ricordato che il ministro della giustizia ha stigmatizzato l'indebita pubblicazione di intercettazioni telefoniche ed, in generale, di atti coperti dal segreto di indagine, fa presente che, in riferimento a una delle vicende richiamate nell'atto ispettivo, il ministro stesso ha disposto un'indagine conoscitiva sull'uso e sulla divulgazione delle intercettazioni, successivamente estesa anche ai fatti denunciati dal ministro Amato. Rileva inoltre che il Governo ha predisposto un disegno di legge che prevede un rafforzamento della segretezza degli atti ed una maggiore tutela della privacy.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI (FI). Lamenta che il sottosegretario non ha dato risposta sulle principali questioni sollevate nell'interpellanza, soprattutto con riferimento all'accertamento della rispondenza fra le intercettazioni e gli atti con cui sono state disposte.

CARMINE SANTO PATARINO (AN). Illustra la sua interpellanza n. 2-00085, sulle iniziative per una rapida liquidazione dei danni relativi al crollo di un edificio nel comune di Castellaneta (Taranto) avvenuto il 7 febbraio 1985.

ALESSANDRO PAJNO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Osservato preliminarmente che la tragica vicenda richiamata nell'atto ispettivo si inquadra, sul piano giuridico, nella più generale questione della legittimazione passiva del Ministero dell'interno nei giudizi connessi con gli atti emessi dal sindaco in qualità di ufficiale di Governo, richiama l'iter processuale della vicenda, assicurando quindi la disponibilità del Dicastero dell'interno a collaborare per l'individuazione di una soluzione che venga incontro alle legittime esigenze dei familiari delle vittime, anche ricorrendo ad un intervento legislativo che individui le risorse finanziarie necessarie per una rapida liquidazione dei danni.

CARMINE SANTO PATARINO (AN). Si dichiara parzialmente soddisfatto, invitandoPag. XXIVil Governo ad intervenire con sollecitudine al fine di dare concreta attuazione all'impegno assunto in merito ad un adeguato ristoro dei danni subiti dai familiari delle vittime.

ENRICO LA LOGGIA (FI), LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC) e SILVANO MOFFA (AN). Illustrano, rispettivamente, le interpellanze Bondi n. 2-00096, Volontè n. 2-00097 e La Russa n. 2-00106, tutte vertenti sull'incarico affidato all'onorevole Maura Cossutta per la revisione delle linee guida della legge n. 40 del 2004.

SERAFINO ZUCCHELLI, Sottosegretario di Stato per la salute. Nell'esprimere preliminarmente, anche a nome del ministro della salute, sentimenti di stima per la dottoressa Maura Cossutta, rileva che non è stata avviata alcuna attività propedeutica alla rivisitazione delle linee guida per l'attuazione della legge n. 40 del 2004, né è stata insediata alcuna commissione al riguardo; osservato peraltro che a tale aggiornamento, in collaborazione con il Parlamento, si deve provvedere almeno ogni tre anni, giudica pretestuose le insinuazioni circa l'intendimento del ministro della salute di modificare surrettiziamente la predetta legge mediante un improprio uso dell'indicata attività di rivisitazione.

PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Nel dichiararsi non completamente soddisfatta, sottolinea che l'articolo 7 della legge n. 40 del 2004 prescrive l'aggiornamento delle linee guida per la sua attuazione esclusivamente ove sopraggiungano evoluzioni di carattere tecnico.

LUCA VOLONTÈ (UDC). Osservato che i rilievi contenuti nell'atto ispettivo non hanno alcun carattere strumentale, esprime apprezzamento, in particolare, per le garanzie fornite circa il sostanziale rispetto della disciplina recata dalla legge n. 40 del 2004.

SILVANO MOFFA (AN). Manifestato apprezzamento per l'intendimento dell'Esecutivo di garantire la puntuale applicazione delle disposizioni vigenti in tema di procreazione medicalmente assistita, esprime tuttavia preoccupazione per le dichiarazioni recentemente rese ad organi di stampa dall'onorevole Maura Cossutta.

LUCA VOLONTÈ (UDC). Rinunzia ad illustrare la sua interpellanza n. 2-00099, sui dati relativi all'utilizzo della pillola abortiva.

SERAFINO ZUCCHELLI, Sottosegretario di Stato per la salute. Dà conto dei dati acquisiti relativamente alla sperimentazione della pillola RU 486; rileva inoltre che con procedura d'urgenza sono state richieste informazioni alle regioni che hanno attivato la procedura di importazione del farmaco. Osserva infine che i dati relativi al rapporto tra benefici e rischi connessi all'uso della pillola abortiva sono all'esame dell'Agenzia europea dei medicinali, le cui determinazioni saranno vincolanti per tutti gli Stati europei.

LUCA VOLONTÈ (UDC). Nel ringraziare il sottosegretario per gli aggiornati dati forniti, manifesta preoccupazione per la carente comunicazione dei rischi per la salute derivanti dall'uso del farmaco RU 486.

PRESIDENTE. Avverte che l'interpellanza Dioguardi n. 2-00103 è stata ritirata dai presentatori.

STEFANO ALLASIA (LNP). Illustra l'interpellanza Maroni n. 2-00100, sui tempi di erogazione dei contributi a favore degli enti di cui all'articolo 11-bis, comma 1, del decreto-legge n. 203 del 2005, per interventi a tutela dell'ambiente e dei beni culturali.

NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Fa presente che i pagamenti autorizzati in misura ridotta dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato riguardano esclusivamente i contributi individuati per l'anno 2005 da appositi decreti ministeriali del marzo 2006, che peraltro, all'inizio delPag. XXVcorrente esercizio finanziario, non avevano la corrispondente autorizzazione di cassa, intervenuta successivamente in misura parziale con decreto ministeriale del giugno 2006 nei limiti del cinquanta per cento dei residui predetti. Fa presente altresì che nel mese di luglio sono stati disposti ulteriori pagamenti con sei decreti in corso di pubblicazione e che per i restanti enti beneficiari è in corso l'emissione dei relativi mandati di pagamento.

STEFANO ALLASIA (LNP). Si dichiara insoddisfatto di una risposta che giudica inadeguata, auspicando si provveda quanto prima ad erogare l'intero importo dei contributi spettanti agli enti beneficiari per fini diretti a tutelare l'ambiente ed i beni culturali; preannunzia infine la presentazione di una mozione sulla stessa materia.

Sui lavori della Camera.

PRESIDENTE. Avverte che la Camera sarà convocata a domicilio.

La seduta termina alle 20,40.