Allegato B
Seduta n. 36 del 2/8/2006

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TRASPORTI

Interpellanze:

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dei trasporti, per sapere - premesso che:
il bilancio consolidato 2005 si è chiuso per il Gruppo FS con una perdita di 465 milioni di euro contro 125 del 2004 ed i 31 del 2003, mentre le perdite di Trenitalia si attestano su circa 632 milioni di euro contro i 327 e 18 degli anni precedenti;
le previsioni per il 2006 sembrano confermare il progressivo peggioramento dei conti: 1.800 milioni di euro per il gruppo FS e 1.300 per Trenitalia;
questo andamento negativo nei bilanci è stato accompagnato da un progressivo deterioramento delle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici sia in termini di diminuzione del numero degli addetti sia in termini di aumento dell'orario e dei ritmi di lavoro, nonostante i ferrovieri italiani siano fra i più produttivi d'Europa;
i contributi di Stato per unità di traffico trasportate sono fra i più bassi d'Europa mentre l'importo dei contratti di servizio con le Regioni è fermo al 1997;
vi è una sostanziale diminuzione del numero dei passeggeri, tranne che per il trasporto locale, e delle merci;

il gruppo Fs non sembra in grado di sfruttare l'occasione della messa in esercizio delle nuove linee AV determinando il concreto pericolo che tali nuove linee siano sfruttate dai grandi gruppi stranieri (già si sono favorite imprese che sono state acquisite da gruppi FS di Francia e Germania senza che vi sia il rispetto del contratto di sistema e delle clausole sociali) -:
se il Ministro sia a conoscenza delle ragioni che hanno portato, negli ultimi due anni, ad un progressivo e rapido deterioramento dei bilanci dei due gruppi.
(2-00114) «Mario Ricci, Locatelli, Olivieri».

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dei trasporti, per sapere - premesso che:
la maggior parte delle società di assistenza aeroportuale infatti risultano in passivo e intervengono di conseguenza sui costi del lavoro per tentare di abbassare le tariffe con pesanti conseguenze sulle condizioni dei lavoratori;
ogni nuovo soggetto che entra nel mercato applica contratti e salari che più gli convengono determinando situazioni che hanno portato negli ultimi anni al fallimento di numerose aziende ed al conseguente licenziamento di centinaia di lavoratori;
Aeroporti di Roma controlla al 100 per cento la società ADR Handling, che fornisce sugli scali di Fiumicino e di Ciampino i servizi di handling a circa il 90 per cento del totale delle compagnie aeree che operano sui due aeroporti di Roma;
Aeroporti di Roma ha deciso di vendere la società ADR handling al fine di recuperare parte del debito di 1 miliardo e 300 milioni di euro contratto con le banche al momento in cui il Consorzio Leonardo ha acquistato il pacchetto azionario dallo Stato;
l'acquirente dovrebbe essere la società Flight Care del gruppo spagnolo Fomento de Contrucciones y Contratas società che concentra la propria attività essenzialmente nel settore delle costruzioni;
la vendita di ADR Handling si inserisce in un quadro in cui la società ADR sta procedendo alla vendita frazionata di interi settori e di parte del pacchetto azionario in assenza totale di un piano industriale a lungo termine per la gestione aeroportuale mettendo a repentaglio il futuro di interi comparti produttivi e il posto di lavoro dei dipendenti delle società interessate;
l'Enac - Ente Nazionale per l'Aviazione Civile - ha emanato un regolamento per la concorrenza nell'assistenza aeroportuale che prevede la possibilità che le aziende diano in appalto o in sub-concessione il servizio con la conseguenza che i settori potrebbero essere ceduti a piccole aziende diverse, con una frammentazione e con danni sociali inimmaginabili;
Aeroporti di Roma ha ottenuto 40 anni di concessione dallo Stato -:
quali provvedimenti, anche urgenti, intenda adottare per verificare il rispetto della concessione da parte di Aeroporti di Roma e per evitare il deteriorarsi di una situazione che colpisce i lavoratori e la qualità dei servizi per i cittadini.
(2-00116) «Mario Ricci, Locatelli, Olivieri».

Interrogazioni a risposta immediata:

CATONE. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'8 luglio 2006 il Ministro interrogato si è recato a Collarmele (Aquila), cittadina della regione Abruzzo, nella quale ha pubblicamente affermato che «inizia da oggi una nuova fase di confronto con la regione Abruzzo per rilanciare i collegamenti del territorio, ripartendo proprio dagli accordi di programma regionali»;

ha espresso la volontà di affrontare i problemi legati alle infrastrutture, i collegamenti lungo la linea Pescara-Roma, i disagi dei pendolari abruzzesi e la necessità di aprire un dialogo forte con la regione Abruzzo;
intende aprire un dialogo più incisivo con Trenitalia, in particolare, e con gli enti locali, per migliorare la qualità e, quindi, accorciare i tempi di percorrenza; considerati i numerosi disagi su questa tratta -:
se non ritenga di attivare rapidamente un programma operativo al fine di individuare gli strumenti necessari per il rilancio delle comunicazioni nella regione Abruzzo, in particolare per la tratta ferroviaria Roma-Pescara, e quali siano nel breve termine le misure che intende adottare.
(3-00184)

D'AGRÒ, TASSONE, DIONISI, OPPI e MEREU. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
nel fine settimana scorso sono stati cancellati oltre cinquanta voli della compagnia aerea Air One e diverse decine sono stati quelli partiti con notevoli ritardi;
anche nella giornata di lunedì 31 luglio 2006 il bilancio è stato pesante, con 33 voli cancellati su tutte le rotte nazionali;
il caos creato dalla compagnia aerea ha lasciato a terra circa novemila turisti, che hanno dovuto rinviare, nel migliore dei casi, le loro vacanze;
secondo i sindacati, la Air One avrebbe affrontato la stagione estiva, che comporta un aumento della operatività del 20-30 per cento, con 15 equipaggi in meno;
l'emergenza di questi giorni sarebbe pertanto imputabile ad una programmazione troppo ambiziosa, cui non è seguito un adeguato potenziamento di uomini e vettori;
i passeggeri hanno lamentato il completo abbandono e l'assenza di assistenza e di informazioni precise da parte degli addetti della compagnia -:
quali urgenti iniziative intenda adottare affinché vengano assunti provvedimenti sanzionatori nei confronti della compagnia aerea Air One, che, proprio nel periodo più critico dell'anno, si è resa responsabile di deprecabili ritardi e disagi nei confronti dei passeggeri, molti dei quali sono rimasti a terra, senza alloggio, senza pasti e senza la possibilità di partire per le vacanze.
(3-00185)

Interrogazioni a risposta scritta:

TAGLIALATELA e PAOLO RUSSO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il collegamento ferroviario Roma-Napoli-Roma viene quotidianamente utilizzato da migliaia di utenti ed in particolare da moltissimi pendolari;
sulla tratta stessa è operativo da gennaio 2006 il collegamento Alta Velocità, anch'esso quotidianamente utilizzato da migliaia di persone;
l'unico altro collegamento Alta Velocità esistente sul territorio nazionale è quello Milano-Torino-Milano;
finora il ticket aggiuntivo da pagare per l'utilizzo dell'Alta Velocità sia sulla tratta Roma-Napoli-Roma sia Milano-Torino-Milano per i possessori di abbonamento è stato di 2 euro;
nei giorni scorsi il sito ufficiale di Trenitalia Spa ha pubblicato la notizia per la quale per la sola linea Roma-Napoli-Roma gli abbonati saranno costretti a pagare un ticket pari a 5 euro -:
quali siano i motivi che hanno determinato per Trenitalia Spa la decisione di aumentare il ticket a 5 euro a partire dal 1o agosto 2006, che colpirà i pendolari meridionali costretti a pagare una maggiorazione, secondo gli interroganti ingiusta,

su un servizio che sull'equivalente collegamento di Alta Velocità Milano-Torino-Milano resterà di 2 euro senza subire variazioni;
quali iniziative il Governo intenda porre in essere per tutelare le migliaia di viaggiatori che ogni giorno usufruiscono di un servizio così importante e che vengono colpiti da un aumento indiscriminato come quello annunciato da Trenitalia.
(4-00811)

NESPOLI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la situazione sui treni italiani non sembra cambiare. Ad un anno dalle zecche e dalle cimici trovate su alcune vetture, la sporcizia rimane sempre la compagna di viaggio di numerosi passeggeri;
questo quanto emerge da un'ispezione a sorpresa effettuata dalla società che gestisce il traffico passeggeri delle Ferrovie, che ha ingaggiato ispettori esterni e ha dato il via ai controlli sulle 13 aziende che lo scorso novembre hanno vinto gli appalti. Il risultato è da rabbrividire: questa volta non sono stati trovati animali, ma nessuna delle 261 carrozze ispezionate ha superato l'esame. La mancanza di pulizia è oscillata tra il 40 e il 70 per cento, con punte che hanno raggiunto il 100 per cento: 48 treni hanno infatti ottenuto il peggior voto possibile, «prestazione non resa»;
ciò significa che i treni sono ripartiti sporchi, cosi come erano arrivati in stazione. Una situazione che ha spinto Trenitalia ad inviare alle società interessate dalle ispezioni una lettera in cui si minaccia la rescissione del contratto. Anche per non gettare al vento i 630 milioni di euro investiti per le operazioni di restyling e bonifica su 1.700 carrozze, avviate dopo lo scandalo cimici e zecche. Come se non bastasse, gli addetti alle pulizie che dovevano rimettere in sesto i treni fermi alla stazione di Napoli sono stati sorpresi addormentati sui sedili di prima classe. A Palermo, invece, i responsabili dell'organizzazione del lavoro non sono neppure stati trovati;
al loro posto, cosi come a Reggio Calabria o a Milano, a Lecce o a Genova, solo sporcizia e disorganizzazione: sanitari divelti o impresentabili, cartacce strabordanti dai portarifiuti e torsoli di mela tra i sedili, pavimenti neri più della pece e graffiti ancora freschi del tutto ignorati. I controlli hanno preso il via lo scorso maggio. Sei le regioni finora interessate: Calabria e Campania, Liguria e Lombardia, Puglia e Sicilia. La situazione più critica è stata riscontrata al Sud. Maglia nera a Napoli: su 29 delle 39 carrozze ispezionate gli addetti alle pulizie non sono neppure saliti. A Lecce la proporzione è stata di sei su 40, a Reggio Calabria di 5 su 29, a Palermo di 3 su 14;
appare un po' meno vergognosa la situazione al nord Milano e Genova in testa, anche se anche in queste città gli standard di pulizia previsti dal contratto non sono stati raggiunti. Trenitalia ha minacciato di rescindere i contratti. Così che in attesa delle nuove ispezioni, a Napoli è stato richiamato il personale messo frettolosamente in cassa integrazione e le prime teste dei responsabili di coordinamento fantasma sono saltate. La speranza è che non succeda quello che è accaduto in Calabria: l'impresa già licenziata da Trenitalia ha presentato ricorso, ha abbassato, se possibile, ancora di più la qualità del servizio e impedito alla nuova ditta di prendere il suo posto -:
se il Ministro, di fronte a questo scenario, intenda, fornire tutti i dati disponibili sulla gravissima situazione denunziata.
(4-00846)

NESPOLI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
si è svolta, il 25 luglio, una riunione presso il Ministero dei trasporti per verificare lo stato di attuazione della direttiva sulla sicurezza ferroviaria emanata il 9 marzo 2006;

dall'incontro esce confermato il piano di investimenti per dotare la rete con i sistemi tecnologici previsti (SCMT e SSC) e nei tempi programmati;
pur prendendo atto di ciò, le organizzazioni sindacali hanno ribadito unitariamente le critiche e i dissensi su talune parti della direttiva;
in particolare per ciò che attiene alla modalità del rilevamento della presenza e della vigilanza, è stato sottolineato l'urgenza di dare concretezza agli accordi già sottoscritti e in parte sperimentati, evidenziando il disgiungimento dell'apparecchiatura VACMA dal sistema SCMT-SSC;
l'Amministratore Delegato di RFI, presente all'incontro, si è fatto carico di predisporre in tempi brevi una proposta complessiva applicativa degli accordi già siglati -:
se il Ministro intenda rendere noto al Parlamento, anche attraverso un'intervento nella commissione competente lo stato di applicazione degli interventi inerenti la sicurezza nel trasporto ferroviario.
(4-00850)