Allegato A
Seduta n. 36 del 2/8/2006

(Sezione 5 - Incarico affidato all'onorevole Maura Cossutta per la revisione delle linee guida sulla legge n. 40 del 2004)

E)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere - premesso che:
da notizie di stampa si è appreso che l'On. Maura Cossutta è stata incaricata dal Ministro della salute, Sen. Livia Turco, di revisionare le linee guida sulla legge n. 40 del 2004 in materia di procreazione assistita;
l'On. Cossutta, ex deputata al Parlamento nel gruppo del Pdci, nella precedente legislatura condusse una vera e propria battaglia contro la legge 40;
nei giorni scorsi ha dichiarato che «le linee guida non modificano la legge, ma possono fare molto», quindi, le intenzioni dell'ex deputata del Pdci sono chiare: utilizzare le linee guida, ovvero la via amministrativa, per stravolgere e trasformare la legge 40, scavalcando il Parlamento e calpestando la volontà popolare espressasi in maniera inequivocabile al referendum di appena un anno fa;
questa scelta è singolare, in quanto le «linee guida» sono state varate poco più di un anno fa, e non vi è quindi alcuna esigenza di immediata revisione, mentre invece il Ministro della salute ha l'obbligo, derivante dalla legge 40, di riferire sulla sua attuazione, ciò anche al fine di comprendere l'impatto della realtà sulla legge stessa e il perseguimento delle finalità che l'hanno ispirata;
la scelta medesima, invece, si inserisce nello sforzo dell'intero Governo, fin dall'avvio della sua costituzione, teso a smantellare la forma e la sostanza della legge 40. È appena il caso di ricordare che il 30 maggio 2006 il Ministro dell'università e della ricerca, On. Fabio Mussi, a margine del Consiglio dell'Unione Europea sulla competitività, in rappresentanza dell'Italia, ha ritirato il sostegno che in precedenza il nostro Paese aveva dato alla «dichiarazione etica», condivisa da Germania, Polonia, Slovacchia, Austria e Malta riguardante la ricerca sulle cellule staminali, a tutela degli embrioni viventi. Ciò ha avuto conseguenze in termini di compatibilità fra le decisioni che, grazie anche alla posizione modificata dell'Italia, l'Unione Europea sta per adottare sul finanziamento della ricerca sulle staminali embrionali e le norme della legge 40 che vietano la ricerca sugli embrioni -:
se il Ministro in indirizzo ritenga la scelta di incaricare l'On. Maura Cossutta di modificare le linee guida della legge n. 40 del 2004 compatibile con il dovere dell'Esecutivo che può assumere l'iniziativa per modificare una legge dello Stato, ma non certamente svuotarla in modo surrettizio, di contenuto;
se non ritenga prioritario riferire preventivamente in Parlamento, così come prevede la legge 40, in ordine ai dati concreti relativi alla sua attuazione.
(2-00096)
«Bondi, La Loggia, Paoletti Tangheroni, Cossiga, Di Virgilio, Bertolini, Giro, Palmieri, Sanza, Gelmini, Licastro Scardino, Garagnani, Azzolini, Lupi, Pelino, Carlucci, Romele, Campa, Giudice, Paroli, Lainati, Zorzato, Romagnoli, Adornato, Zanetta, Testoni, Cicu, Bocciardo, Mondello, Simeoni, Di Cagno Abbrescia, Mistrello Destro, Marinello, Carfagna, Biancofiore, Santelli, Ceccacci Rubino, Gardini, Aprea, Mario Pepe, Mazzaracchio, Crosetto, Gioacchino Alfano, Pili, Fitto, Rosso, Giuseppe Fini, Armosino».
(1o agosto 2006)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere - premesso che:
il 20 luglio 2006 il Ministro della salute sen. Livia Turco ha annunciato di aver affidato all'onorevole Maura Cossutta il compito di sottoporre a revisione le «linee guida» della legge n. 40/2004 sulla fecondazione artificiale;
secondo il Ministro «l'esperienza di Maura Cossutta è di per sé una garanzia di professionalità e correttezza e sensibilità istituzionali da lei sempre dimostrate in tanti anni di attività politica»;
l'onorevole Maura Cossutta è stata nelle precedenti legislature deputata al Parlamento nel gruppo del Pdci e, in quanto tale, ha, del tutto legittimamente, espresso decisa e forte contrarietà alle proposte di legge poi divenute legge n. 40;
già questo rende evidente che la decisione di affidarle la revisione delle «linee guida» va nella direzione di contrastare l'applicazione della legge 40;
la sua contrarietà a tale legge è confermata da quanto, sulla base delle informazioni fornite dai mass media, ella ha detto, rivolgendosi al Consiglio dell'associazione Luca Coscioni: «le linee guida - sono state le sue parole - non modificano la legge, ma possono fare molto»;
in una intervista al Corriere della Sera del 1 agosto la stessa Cossutta ha affermato che «Non rinnego la mia cultura, né affermo di voler scindere la mia persona. Credo nelle battaglie sostenute, ma ho sempre usato lealtà e correttezza e così farò anche adesso»;
tali affermazioni allarmano perché, se nulla vieta a un Governo di avviare la modifica di norme di legge in vigore che non condivida, procedendo nei modi dovuti, e cioè con la propria qualificata iniziativa legislativa, è precluso a qualsiasi Governo di modificare la sostanza di una legge in vigore, che ha il dovere di applicare fino alla sua eventuale modifica, con interventi di carattere amministrativo;
la strada di «fare molto» nel senso della modifica della legge n. 40 con l'intervento sulle linee guida rientra in questa logica, assolutamente non rispettosa della volontà del Parlamento;
la particolare gravità della scelta del Ministro della salute deriva anche dalla circostanza che, sottoposta a referendum abrogativo, la legge n. 40 è stata, secondo gli interpellanti, confermata dal non voto del 75 per cento degli italiani e dalla contrarietà all'ipotesi abrogativa di un restante 5 per cento circa, così che solo il 20 per cento di iscritti al voto hanno manifestato la volontà di modificarla;
con l'incarico conferito all'onorevole Cossutta, ad avviso degli interpellanti, il Ministro Turco ha quindi mostrato di spregiare non solo la maggioranza del Parlamento, ma anche un'amplissima maggioranza nel Paese;
questa scelta è singolare, in quanto le «linee guida» sono state varate poco più di un anno fa, e non vi è quindi alcuna esigenza di immediata revisione, mentre invece il Ministro della salute ha l'obbligo, derivante dalla legge n. 40, di riferire sulla sua attuazione, anche al fine di comprendere il suo impatto sulla realtà e il perseguimento delle finalità che l'hanno ispirata;
la scelta medesima, invece, secondo l'opinione degli interpellanti, si inserisce nello sforzo dell'intero Governo, fin dall'avvio della sua costituzione, teso a smantellare la forma e la sostanza della legge;
è appena il caso di ricordare che il 30 maggio 2006 il Ministro dell'università e della ricerca, onorevole Fabio Mussi, a margine del Consiglio dell'Unione europea sulla competitività, in rappresentanza dell'Italia, ha ritirato il sostegno che in precedenza il nostro Paese aveva dato alla «dichiarazione etica», condivisa da Germania, Polonia, Slovacchia, Austria e Malta riguardante la ricerca sulle cellule staminali, tesa fra l'altro a precludere il prelievo da embrioni viventi delle cellule staminali;

ciò ha avuto conseguenze in termini di compatibilità fra le decisioni che, grazie anche alla posizione modificata dell'Italia, l'Unione europea sta per adottare sul finanziamento della ricerca sulle staminali embrionali e le norme della legge n. 40 che vietano la ricerca sugli embrioni -:
se ritenga la scelta di incaricare l'onorevole Maura Cossutta di modificare le linee guida della legge 40/2004 compatibile con il dovere dell'Esecutivo se mai di modificare, ma non certamente di svuotare, in modo surrettizio, di contenuto, una legge dello Stato;
se non ritenga invece prioritario riferire preventivamente in Parlamento, così come prevede la legge n. 40, in ordine ai dati concreti relativi alla sua attuazione.
(2-00097)
«Volontè, Adolfo, Ciro Alfano, Barbieri, Bosi, Capitanio Santolini, Casini, Cesa, Ciocchetti, Compagnon, Riccardo Conti, D'Agrò, D'Alia, De Laurentiis, Delfino, Dionisi, Drago, Forlani, Formisano, Galati, Galletti, Giovanardi, Greco, Lucchese, Marcazzan, Martinello, Mazzoni, Mele, Mereu, Oppi, Peretti, Romano, Ronconi, Ruvolo, Tabacci, Tassone, Tucci, Vietti, Zinzi».
(1o agosto 2006)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere - premesso che:
gli interpellanti hanno appreso che recentemente il Ministro della salute Sen. Livia Turco ha affidato all'onorevole Maura Cossutta il ruolo di verificare le fondamenta della legge n. 40 del 2004 inerenti alla fecondazione artificiale;
l'onorevole Maura Cossutta è stata nella XIV legislatura parlamentare del gruppo del PDCI ed ha guidato legittimamente la contrarietà di parte del Parlamento contro i progetti di legge poi concretizzatisi nella legge n. 40;
secondo gli interpellanti, risulta evidente, al di là della esperienza dell'onorevole Maura Cossutta, che tale decisione esprime contrasto circa l'applicazione della legge n. 40;
ad avviso degli interpellanti tale incarico mostra la volontà del Governo di ostacolare il voto della maggioranza del Parlamento nella passata legislatura e la stessa applicazione della legge n. 40 smantellandola nei fatti -:
se si ritenga la scelta di incaricare l'onorevole Maura Cossutta finalizzata, secondo gli interpellanti, a stravolgere le fondamenta della legge n. 40 del 2004, incoerente col dovere dell'Esecutivo di applicare non artificiosamente una legge dello Stato;
se non si reputi urgente riferire al Parlamento circa l'attuazione della legge n. 40, cosi come previsto dalla legge stessa.
(2-00106)
«La Russa, Airaghi, Alemanno, Amoruso, Angeli, Armani, Ascierto, Bellotti, Benedetti Valentini, Bocchino, Bongiorno, Bono, Briguglio, Buonfiglio, Buontempo, Castellani, Castiello, Catanoso, Ciccioli, Cirielli, Consolo, Giorgio Conte, Contento, Giulio Conti, Cosenza, De Corato, Filipponio Tatarella, Gianfranco Fini, Foti, Frassinetti, Gamba, Gasparri, Germontani, Alberto Giorgetti, Holzmann, Lamorte, Landolfi, Leo, Lisi, Lo Presti, Mancuso, Martinelli, Mazzocchi, Meloni, Menia, Migliori, Minasso, Moffa, Murgia, Angela Napoli, Nespoli, Patarino, Pedrizzi, Antonio Pepe, Perina, Pezzella, Porcu, Proietti Cosimi, Raisi, Rampelli, Ronchi, Rositani, Saglia, Salerno, Garnero Santanché, Scalia, Siliquini, Taglialatela, Tremaglia, Ulivi, Urso, Zacchera».
(2 agosto 2006)