Allegato A
Seduta n. 36 del 2/8/2006

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(Sezione 5 - Politiche innovative per affrontare l'attuale situazione di carenza idrica)

MELLANO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
l'attuale situazione di carenza idrica rilevata in tutta l'Italia settentrionale e centro-settentrionale rappresenta non più un'eccezione, ma un evento che si ripropone con grande frequenza e pone problemi epocali;
da dati diffusi recentemente dal Wwf Italia, il 65 per cento dell'intera risorsa idrica nazionale è destinata all'agricoltura e, a titolo di esempio, vi sono regioni, come il Piemonte, ove tale percentuale sale all'80 per cento;
le campagne sul risparmio idrico sono per lo più rivolte al consumo che si attua nelle case private, mentre, dai dati delle agenzie regionali per la protezione dell'ambiente e dell'agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici, è il settore agricolo a consumare - di gran lunga - i maggiori quantitativi idrici;
vi sono tutte le conoscenze tecniche per iniziare una seria politica di conversione dei sistemi irrigui, che, in date situazioni, come la coltura del mais e del riso, possono condurre a risparmi valutati nel 50 per cento della risorsa, e sempre più urgente appare la necessità di intervenire, anche mettendo a disposizione dei singoli agricoltori e delle associazioni di categoria i più moderni ed incentivanti strumenti di supporto;
la costante crescita della domanda di acqua, dovuta essenzialmente all'aumento delle superfici irrigabili, all'aumento degli ettari coltivati con colture che richiedono enormi quantitativi idrici, a scapito di colture meno esigenti in acqua, e alla presenza di colture fortemente impattanti dal punto di vista della risorsa idrica su suoli non adatti a sostenere tali produzioni, si accompagna ormai ad un periodo

nel quale le precipitazioni sono costantemente minori rispetto alle medie derivate dalle serie storiche dei dati;
la costruzione di nuovi bacini, se non in casi particolari, non può certo essere la soluzione al problema, date le difficoltà nella realizzazione e nella gestione delle opere e, soprattutto, date le esigue quantità che queste strutture possono trattenere se confrontate con gli enormi volumi d'acqua necessari con le odierne tecniche di irrigazione;
rispondendo il 20 luglio 2006 ad un'interrogazione a risposta immediata in Commissione agricoltura presso la Camera dei deputati, il Governo si è limitato a fornire notizie sulle opere che intende realizzare, senza affrontare il nodo delle politiche che ritiene di seguire in materia di risparmio idrico -:
quali politiche innovative e di lungo periodo si intendano porre in essere rispetto alla sempre più evidente carenza idrica, dovuta certo alla diminuzione delle precipitazioni ma, soprattutto, a prelievi non più sostenibili da parte dal settore agricolo.(3-00186)