Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento affari esteri
Titolo: Accordo relativo al sistema di navigazione satellitare tra la Comunità europea ed i suoi Stati membri e lo Stato di Israele A. C. 2711
Riferimenti:
AC n. 2711/XV     
Serie: Progetti di legge    Numero: 194
Data: 12/06/2007
Descrittori:
ISRAELE   RETI DI COMUNICAZIONE E TRASMISSIONE
SATELLITI ARTIFICIALI   STATI ESTERI
UNIONE EUROPEA     
Organi della Camera: III-Affari esteri e comunitari
Altri riferimenti:
Regolamento CE n. 1334/2000   Regolamento CE n. 876/2002  
2000 n. 401   AS n. 1331/XV


Camera dei deputati

XV LEGISLATURA

 

 

 

 

 

SERVIZIO STUDI

Progetti di legge

 

 

 

 

 

 

 

Accordo relativo al sistema di navigazione satellitare tra la Comunità europea ed i suoi Stati membri e lo Stato di Israele

A.C. 2711

 

 

 

 

 

 

n. 194

 

 

12 giugno 2007


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dipartimento affari esteri

 

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File:es0110


INDICE

Scheda di sintesi

Dati identificativi del disegno di legge  di ratifica  3

Contenuto dell’accordo  4

§      Documenti all’esame delle istituzioni dell’UE (a cura dell’Ufficio Rapporti con l’Unione europea)4

§      L’Accordo in esame  9

Contenuto del disegno di legge di ratifica  13

Progetto di legge

§      A.C. 2711 (Governo), Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione relativo ad un sistema globale di navigazione satellitare civile (GNSS) tra la Comunità europea ed i suoi Stati membri e lo Stato di Israele, fatto a Bruxelles il 13 luglio 2004  17

Iter al Senato

Progetto di legge

§      A.S. 1331, (Governo), Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione relativo ad un sistema globale di navigazione satellitare civile (GNSS) tra la Comunità europea ed i suoi Stati membri e lo Stato di Israele, fatto a Bruxelles il 13 luglio 2004  79

Seduta dell’8 maggio 2007  97

Esame in sede consultiva

§      Pareri resi alla 3ª Commissione (Affari esteri, emigrazione)

-       1ª Commissione (Affari costituzionali)

Seduta del 17 aprile 2007  103

-       4ª Commissione (Difesa)

Seduta del 17 aprile 2007  105

-       5ª Commissione (Bilancio)

Seduta del 3 maggio 2007  107

-       7ª Commissione (Istruzione pubblica, Beni culturali)

Seduta del 17 aprile 2007  109

-       10ª Commissione (Industria, commercio, turismo)

Seduta del 2 maggio 2007  111

-       14ª Commissione (Politiche dell’unione europea)

Seduta del 18 aprile 2007  113

Discussione in Assemblea

Seduta del 30 maggio 2007  117

Normativa di riferimento

§      Reg. (CE) n. 1334/2000 del 22 giugno 2000 (1). Regolamento del Consiglio che istituisce un regime comunitario di controllo delle esportazioni di prodotti e tecnologie a duplice uso.125

§      Az.com. 22 giugno 2000, n. 2000/401/PESC Azione comune del Consiglio relativa al controllo dell'assistenza tecnica riguardante taluni fini militari.141

§      Reg. (CE) n. 876/2002 del 21 maggio 2002 Regolamento del Consiglio relativo alla costituzione dell'impresa comune Galileo.145

Pubblicistica

§      G. Lindstrom, G. Gasparini, The Galileo satellite system and its security implications, Occasional Papers, aprile 2003  159

§      M. Arpea, Il sistema Galileo cresce, ma aumenta il divario Ue-Usa, Affari sociali internazionali, n. 1, 2006  159

§      U. Giovine, L’ombelico dello spazio, Limes, supplemento al n. 4 del 2006  159

§      L. Marta, Verso un finanziamento pubblico per Galileo?, Affari Internazionali, 16 maggio 2007  159

Documentazione

§      Relazione sul programma europeo Galileo in materia di navigazione satellitare (anno 2005), Doc. CCXXVI n. 1  163

§      Risoluzione del Parlamento europeo sullo stato di avanzamento del programma Galileo – Strasburgo, 28 settembre 2006  163

§      Risoluzione del Parlamento europeo del 26 aprile 2007 sui negoziati relativi al contratto di concessione per il sistema Galileo  163

§      Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, Galileo a un bivio: L’attuazione dei programmi europei di navigazione satellitare (GNSS), Bruxelles, 16 maggio 2007  163

 

 

 

 


Scheda di sintesi


Dati identificativi del disegno di legge
 di ratifica

Numero del progetto di legge

2711

Titolo dell’Accordo

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione relativo ad un sistema globale di navigazione satellitare civile (GNSS) tra la Comunità europea ed i suoi Stati membri e lo Stato di Israele, fatto a Bruxelles il 13 luglio 2004

Iniziativa

Governativa

Settore d’intervento

Trattati e accordi internazionali; Unione europea; Stati esteri; Telecomunicazioni.

Firma dell’Accordo

Bruxelles, 13 luglio 2004

Iter al Senato

SI’

Numero di articoli del ddl di ratifica

3

Date del ddl di ratifica

 

§     trasmissione alla Camera

30 maggio2007

§    annuncio

31 maggio2007

§    assegnazione

4 giugno 2007

Commissione competente

III (Affari esteri e comunitari)

Sede

referente

Pareri previsti

Commissioni I, II, IV, V, VII, IX, X, IVX

Oneri finanziari

NO

 


Contenuto dell’accordo

 

 

Documenti all’esame delle istituzioni dell’UE (a cura dell’Ufficio Rapporti con l’Unione europea)

 

Galileo è un programma di radionavigazione satellitare di natura civile messo a punto dall’Unione europea al fine di garantire la propria indipendenza nei confronti dei sistemi satellitari americano (GPS) e russo (GLONASS), in un settore considerato di grande valore strategico.

Membri fondatori sono la Comunità europea, rappresentata dalla Commissione, e l’Agenzia spaziale europea (ESA).

L’ESA è un'agenzia internazionale fondata nel 1975 incaricata di coordinare i progetti spaziali dei paesi europei ed è formata dalle agenzie spaziali e da altre entità di diciassette stati: Austria, Belgio, Danimarca, Spagna, Finlandia, Francia, Germania, Grecia (dal 9 marzo2005), Irlanda, Italia, Lussemburgo dal (1 dicembre2005), Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Svezia, Svizzera. Inoltre, Canada e Ungheria partecipano ad alcuni progetti in base ad accordi di cooperazione. Nei prossimi anni probabilmente si uniranno all'ESA altri paesi, tra cui quelli che hanno fatto parte dell'allargamento dell'Unione Europea del 2004.

 

Dopo il Consiglio europeo di Nizza del dicembre 2000, è stato approvato dal Consiglio il programma europeo di navigazione satellitare Galileo con la risoluzione del 5 aprile 2001.

Il Consiglio aveva previsto di articolare il programma in tre fasi:

·         una fase di sviluppo e convalida finalizzata alla ricerca, che sarebbe durata fino al 2009 e che comprende lo sviluppo dei satelliti e dei componenti terrestri del sistema e la convalida in orbita; il costo di questa fase, finanziata per metà dall’Unione europea e dall’Agenzia spaziale europea, sarà di 1.500 milioni di euro. Fino al 31 dicembre 2006 questa fase è stata gestita dall’impresa comune Galileo (vedi infra), dal 1° gennaio 2007 dall’Autorità europea di vigilanza del sistema globale di navigazione via satellite (GNSS).

·         una fase di spiegamento, che si svolgerà nel 2009 e 2010, comprende la costruzione e il lancio dei satelliti della costellazione e l’installazione completa dei componenti terrestri del sistema;

·         una fase operativa, che probabilmente inizierà alla fine del 2010, in cui il sistema sarà in funzione, specie in ambito commerciale.

Le fasi di spiegamento e operativa sono oggetto di una concessione di circa venti anni e l’Autorità di vigilanza europea sarà l’autorità concedente.

 

Il 17 ottobre 2003 è stata istituita (regolamento 876/2002/CE) l’impresa comune Galileo per assicurare l'unicità di gestione e di controllo finanziario del progetto di ricerca, sviluppo e dimostrazione del programma Galileo, assimilata ad un organismo internazionale

I principali compiti dell'impresa comune erano i seguenti:

·         presiedere all'integrazione ottimale del Servizio complementare geostazionario europeo di navigazione (EGNOS) nel programma Galileo, alla realizzazione della fase di sviluppo e convalida del programma; contribuire a preparare le fasi di spiegamento e operativa;

·         assicurare, in cooperazione con l'Agenzia spaziale europea, attraverso disposizioni contrattuali con enti del settore privato, il lancio delle azioni di ricerca e sviluppo necessarie per portare a buon fine la fase di sviluppo e il coordinamento delle attività nazionali in tale settore; provvedere, per il tramite dell'Agenzia spaziale europea al lancio di una prima serie di satelliti per la verifica dell'affidabilità del sistema;

·         in cooperazione con la Commissione, l'Agenzia spaziale europea e il settore privato, contribuire a raccogliere i fondi pubblici e privati necessari per presentare proposte al Consiglio in merito alle strutture di gestione delle singole e successive fasi del programma.

 

Il 4 luglio 2005 l’impresa comune ha approvato la creazione di un consorzio congiunto chiamato “Euro-GNSS”, con sede a Tolosa e composto da 8 membri (AENA, Alcatel, EADS, Finmeccanica, Hispasat, Inmarsat, Thales e TeleOp), che doveva essere l’unico partner nei negoziati per la concessione di Galileo.

I negoziati sono iniziati effettivamente nel gennaio 2006, dopo disaccordi interni all’industria e un intervento di mediazione sulla ripartizione delle funzioni e delle responsabilità e sull’ubicazione dei principali impianti terrestri del sistema.

I negoziati si sono focalizzati sui cosiddetti Heads of Terms, cioè sugli elementi di fondo del contratto di concessione. Una prima versione del contratto risale al 20 novembre 2006, ma dall’inizio del 2007 i negoziati sono in una fase critica.

 

In relazione alla situazione complessa venutasi a creare nel corso dei negoziati, il 16 maggio 2007la Commissione europea, rispondendo alla richiesta del Consiglio dei ministri dei trasporti e del Parlamento europeo, ha adottato una comunicazione dal titolo “Galileo a un bivio: l’attuazione dei programmi europei di navigazione satellitare (GNSS)”(COM(2007)261).

 

Il Consiglio dei Ministri dei Trasporti del 22 marzo 2007 aveva infatti invitato la Commissione a riferire al Consiglio di giugno (7 e 8 giugno 2007) con riguardo:

·         alla valutazione dei progressi complessivi del progetto Galileo, dei costi del progetto e del relativo finanziamento, ai fini di un rapido progresso nella realizzazione del progetto;

·         alla discussione di possibili soluzioni per quanto riguarda il finanziamento pubblico;

·         alla valutazione dei progressi dei negoziati relativi al contratto di concessione e alla presentazione di scenari alternativi, valutati anch’essi in funzione dei costi, del rischio e della sostenibilità finanziaria.

Il Parlamento europeo, da parte sua, nella risoluzione del 24 aprile 2007, ha ribadito il proprio sostegno al programma Galileo, invitando la Commissione a presentare proposte adeguate, basandosi in parte sugli stessi elementi sottolineati dal Consiglio e chiedendo, in particolare, di rafforzare la governance pubblica garantendo la responsabilità politica e la leadership della Commissione.

 

Nella comunicazione della Commissione si legge che i programmi europei di navigazione satellitare Galileo ed EGNOS sono in ritardo di 5 anni rispetto al calendario stabilito inizialmente e che si stanno affrontando molti problemi, dovuti soprattutto alla posizione dell’industria e alla difficoltà di trasferire il rischio al settore privato a condizioni ragionevoli.

Secondo la Commissione, il mercato, per il titolare della concessione, che fornisce i segnali nello spazio, sembra incerto anche perché, tra l’altro, è poco chiaro in che misura le autorità pubbliche utilizzeranno il servizio per l’utenza istituzionale PRS (Public Regulated Service) di Galileo. D’altra parte, il consorzio si aspetta che l’UE copra i rischi connessi. Questo aspetto è stato sottovalutato nei progetti originari di Galileo, perché si è sempre partiti dal presupposto che il settore privato avrebbe assunto i rischi di mercato.

La Commissione invita il Consiglio e il Parlamento europeo a prendere atto dell’insuccesso degli attuali negoziati relativi al contratto di concessione e a decidere, su questa base, di porvi termine.

La comunicazione sottolinea inoltre che i sistemi globali di navigazione satellitare (GNSS) stanno rapidamente diventando delle infrastrutture critiche per la società moderna, che vi si affiderà per svolgere funzioni vitali quali i controlli alle frontiere, la logistica nel settore dei trasporti, le operazioni finanziarie e la sorveglianza delle infrastrutture energetiche e di comunicazione. Da questo punto di vista Galileo dà un contributo importante alle politiche comunitarie in settori disparati come la gestione dei trasporti, il trasporto di merci pericolose, i servizi di emergenza (eCall), la telefonia mobile, i servizi finanziari, l’energia, la navigazione in mare e lungo le vie navigabili interne, il trasporto aereo, la protezione civile e le operazioni umanitarie, l’agricoltura, la pesca e i rilevamenti.

Secondo la Commissione, se il progetto Galileo fosse abbandonato verrebbe a ricrearsi e ad aumentare sensibilmente la dipendenza dal GPS (Stati Uniti) e, potenzialmente, dai sistemi Glonass (Russia) e Compass/Beidou (Cina). Tutti questi sistemi sono gestiti dai governi e destinati a scopi civili e militari o solo militari, e sono realizzati e gestiti interamente con fondi pubblici. L’Europa sarebbe pertanto l’unica grande economia a non disporre di tale strumento strategico. Tutto ciò avrebbe altre importanti ripercussioni politiche per l’Unione europea perché anche alla nostra cooperazione con i paesi terzi verrebbe a mancare un elemento importante. L’Unione europea dipenderebbe così da sistemi stranieri utilizzati a scopi militari o civili/commerciali e militari.

 

Dopo una serie di ulteriori valutazioni, la Commissione invita il Consiglio e il Parlamento europeo a concludere che l’unica soluzione soddisfacente per il futuro è arrivare ad un partenariato pubblico-privato articolato in due fasi:

- Fase 1: partire, attraverso una concessione specifica, con l’attuazione immediata di EGNOS, precursore di Galileo, rendendo disponibili i primi servizi all’inizio del 2008, e integrare l’attuale appalto pubblico dei satelliti e delle infrastrutture iniziali realizzando la prima costellazione completa di Galileo nell’ambito di un appalto pubblico, puntando a raggiungere la piena capacità operativa entro la fine del 2012.

- Fase 2: in parallelo, negoziare e costituire un partenariato pubblico privato per la successiva fase di esercizio di EGNOS e Galileo articolata nel periodo 2010-2030.

L’Agenzia spaziale europea (ESA) manterrà la funzione di ente appaltante e autorità di progetto per conto dell’Unione europea, operante sotto l’autorità e nel rispetto delle norme di quest’ultima.

 

L’8 giugno 2007 il Consiglio trasporti ha adottato una risoluzione sui programmi di navigazione satellitare Galileo e EGNOS.

Nel documento viene constatato il fallimento dei negoziati con il settore privato a proposito dell'attribuzione delle concessioni dei progetti e si stabilisce che per la loro attuazione da parte del settore pubblico sarebbe necessario un finanziamento pubblico supplementare. E’ stato espresso peraltro il sostegno del Consiglio all’operatività del sistema entro i termini stabiliti, ossia la fine del 2012.

 

Il Consiglio ha chiesto alla Commissione di presentare entro il prossimo mese di settembre:

- proposte alternative dettagliate di finanziamento, comprese tutte le opzioni possibili in materia di finanziamento pubblico;

- proposte in materia di strategia per l'attuazione e l'acquisizione, da parte del settore pubblico, dei 30 satelliti rimanenti per completare il sistema;

- concetti per la fase di sfruttamento commerciale di Galileo, coinvolgendo, se necessario, il settore privato;

- proposte relative ad una struttura di gestione pubblica “sana” del programma sulla base di una ripartizione chiara delle responsabilità tra la Commissione, l'Agenzia spaziale europea, l'autorità di sorveglianza del GNSS europeo, gli Stati membri e il Consiglio.

Sulla base di queste proposte, il Consiglio intende prendere una decisione concertata sull'attuazione di Galileo (compreso finanziamento pubblico e modalità di lancio delle gare d'appalto) all'inizio dell'autunno 2007.

 

Nel settembre 2007la Commissione presenterà un'analisi dei risultati del dibattito pubblico conseguente all’adozione (8 dicembre 2006) del libro verde sulle applicazioni future del sistema europeo di radionavigazione via satellite, Galileo (COM(2006)769).

Con la presentazione del libro verde la Commissione ha inteso lanciare un’ampia discussione su quello che il settore pubblico potrebbe fare per sostenere lo sviluppo delle applicazioni del sistema, una volta che sarà operativo: le chiamate d’urgenza e i servizi di localizzazione, i trasporti stradali e ferroviari, il settore marittimo e della pesca, l’aeronautica, la protezione civile e gli aiuti umanitari, l’agricoltura, ecc.

La Commissione inoltre, facendo seguito all’analisi dei risultati della consultazione, presenterà un piano d'azione contenente le misure pratiche da proporre a partire dal 2008.

 

La cooperazione internazionale è elemento essenziale del programma Galileo. Esistono accordi, tra l’altro, tra l’Unione europea e l’Ucraina, l’India, il Brasile, il Messico, il Cile, il Giappone, la Corea del sud, l’Australia, il Marocco, il Canada mentre si profila una collaborazione con la Russia.

Nel settembre 2003 la Cina si è unita al progetto apportando un investimento di 230 milioni di euro nei due anni seguenti. Israele è entrato come partner del progetto nel luglio 2004.

L'Unione Europea si è accordata nel giugno 2004 con gli Stati Uniti per adottare una frequenza che permette alle forze armate delle due nazioni di oscurare i reciproci servizi sulle zone di guerra senza disattivare l'intero sistema.

 

 

L’Accordo in esame

Il provvedimento in esame dispone l’autorizzazione alla ratifica dell’Accordo      relativo ad un sistema globale di navigazione satellitare civile stipulato tra la Comunità europea e i suoi Stati membri da una parte e lo Stato di Israele dall’altra.

L’Accordo in questione appartiene alla categoria degli accordi “misti", cioè conclusi congiuntamente dalla Comunità europea e dagli Stati membri - ai quali sono poi sottoposti per la procedura di ratifica - nei settori di competenze concorrenti.

L’Accordo con Israele - composto da diciotto articoli - è il terzo ad essere stato concluso in materia, dopo quelli con la Cina del 30 ottobre 2003 e  con gli USA del 26 giugno 2004, cui è seguito quello con l’Ucraina del 3 giugno 2005.

L’articolo 1 dichiara che scopo dell’Accordo è incoraggiare, facilitare e  migliorare la cooperazione fra le Parti nell’ambito del contributo che esse forniscono al sistema globale di navigazione satellitare per scopi civili (GNSS).

Come ricorda la relazione governativa di accompagnamento, per la prestazione di servizi GNSS, la Commissione europea ha lanciato, di concerto con l’Agenzia spaziale europea (ESA), un sistema globale autonomo di misurazione del tempo e di navigazione satellitare -  basato su una costellazione di 30 satelliti orbitanti ad una altitudine di oltre 20.000 chilometri -  programmato per offrire servizi di carattere generale, commerciali, di interesse pubblico, quali quelli relativi alla navigazione aerea e marittima, gestione del traffico su strada e ferrovia, servizi di emergenza, ricerca e salvataggio, protezione civile, controlli doganali e di frontiera, polizia. Nel 2002 il Consiglio europeo, con regolamento (CE) 876/2002 del Consiglio, del 21 maggio 2002, ha provveduto a costituire l’impresa comune Galileo ed avviato la fase di sviluppo (2002-2005) per la verifica e la messa a punto delle componenti dell’architettura del sistema. La fase di spiegamento (2006-2007) prevede il lancio dei satelliti (il primo è stato posto nell’orbita definitiva il 28 dicembre 2005) e l’installazione delle strutture terrestri; nel 2008 comincerà la fase operativo-commerciale. I costi stimati per le tre fasi si attestano sui 3,8 miliardi di euro; la Commissione europea conta di reperire i due terzi dal settore privato e la restante quota dagli Stati membri(sul punto si ricorda che l’8 giugno 2007 il Consiglio trasporti della UE ha adottato una risoluzione sui programmi di navigazione satellitare Galileo e EGNOS nella quale viene constatato il fallimento dei negoziati con il settore privato a proposito dell'attribuzione delle concessioni dei progetti e si stabilisce che per la loro attuazione da parte del settore pubblico sarebbe necessario un finanziamento pubblico supplementare; il  Consiglio ha quindi chiesto alla Commissione di presentare entro il prossimo mese di settembre proposte alternative dettagliate di finanziamento, comprese tutte le opzioni possibili in materia di finanziamento pubblico). In questo quadro, la relazione sottolinea come il sistema Galileo sia aperto a collaborazioni internazionali con Paesi terzi, ciò per sfruttare al massimo le potenzialità ed i benefici del Sistema, tenuto conto della sua dimensione mondiale di utilizzo. Oltre all’accordo con Israele, sono stati pertanto  conclusi accordi con la Cina,  gli USA e l’Ucraina. Nel settembre e novembre 2005 sono stati inoltre parafati analoghi accordi rispettivamente con l’India ed il Marocco. Galileo è peraltro tecnicamente compatibile ed interoperativo con il sistema statunitense di radionavigazione via satellite Global Positioning System (GPS), mentre sono in corso negoziati per consentire un intercollegamento anche con il sistema russo Glonass (quest’ultimo, come il GPS, gestito dalle autorità militari).Per quanto attiene all’Accordo in esame, la relazione sottolinea infine come Galileo consentirà la collaborazione tra l’UE ed Israele in una molteplicità di settori quali scienza e tecnologia, ambiente ed energia, industria, agricoltura e pesca, servizi, standardizzazione, medicina. L’intensificazione delle attività di cooperazione in tali campi è tra l’altro prevista nell’Accordo euro-mediterraneo CE-Israele, entrato in vigore il 1º giugno 2000, che costituisce la principale cornice di riferimento nelle relazioni tra l’Unione europea ed il Paese.

L’articolo 2 fornisce la definizione di alcuni termini contenuti nell’Accordo, per facilitarne la comprensione. Viene tra l’altro specificato che “GALILEO” è un sistema globale autonomo europeo di misurazione del tempo e di navigazione satellitari, sotto controllo civile, per la prestazione di servizi di navigazione satellitare globale e che l’esercizio di GALILEO - che è stato progettato dalla Comunità europea e dai suoi Stati membri -  può essere trasferito a privati.

L’articolo 3 elenca i principi che le Parti applicheranno, tra i quali la partnership nel Programma GALILEO, la reciprocità nell’offerta di opportunità per realizzare attività di cooperazione in Europa e in progetti GNSS europei e israeliani, nonché lo scambio di informazioni attinenti alle attività di cooperazione e la  tutela dei diritti di proprietà intellettuale secondo quanto previsto al successivo art. 8, par. 3.

L’ambito della cooperazione, nel settore della navigazione satellitare e della generazione di segnali orari, è precisato nell’articolo 4. Si tratta della ricerca scientifica, della produzione industriale, della formazione, della applicazione, dello sviluppo dei servizi e del mercato, del commercio, e degli aspetti legati allo spettro radio e all’integrità del sistema, nonché della normalizzazione, certificazione e protezione del sistema.

A norma del comma 2 dell’articolo 4 le Parti potranno concludere un Accordo distinto per estendere la cooperazione a ulteriori specifici settori collegati con l’operatività del sistema Galileo.

Il comma 3 dell’articolo 4 chiarisce che l’applicazione dell’Accordo non pregiudica né l’applicazione del regolamento (CE) n. 876/2002 del Consiglio, relativo alla costituzione e struttura istituzionale dell'impresa comune Galileo, né la normativa sulla non proliferazione, il controllo delle esportazioni di beni a duplice uso e le misure nazionali sui controlli dei trasferimenti immateriali di tecnologia.

Con l’articolo 7 le Parti si impegnano a promuovere la ricerca scientifica nel campo del GNSS, soprattutto per i suoi futuri sviluppi per uso civile, anche attraverso l’utilizzo del programma quadro della Comunità europea per la ricerca e lo sviluppo e dei programmi di ricerca dell’Agenzia spaziale europea, nonché di quelli del Ministero della scienza e della tecnologia e del Ministero dell’industria, commercio e lavoro di Israele. Al Comitato direttivo GNSS di cui al successivo art. 14 sono affidate le modalità volte ad assicurare l’efficace partecipazione delle Parti ai programmi di ricerca.

L’articolo 6 impegna le Parti a continuare nella cooperazione, già avviata in seno alla UIT (Unione internazionale delle telecomunicazioni), nel campo dello spettro radio, mentre, in base agli articoli 8 e 9, le Parti sosterranno le rispettive industrie, anche ricorrendo allo strumento delle joint ventures, nonché il commercio e gli investimenti nelle infrastrutture di navigazione delle due Parti. Le Parti istituiscono un gruppo consultivo misto per la cooperazione industriale sotto l’autorità del già citato Comitato direttivo GNSS.

All’articolo 9, comma 4, viene inoltre precisato che l’Accordo lascia impregiudicati i diritti e gli obblighi che derivano dall’appartenenza al WTO, nonché l’applicazione di altre norme.

Si tratta, in particolare per quanto riguarda l’Europa, delle disposizioni pertinenti in tema di controlli delle esportazioni, ossia il regolamento (CE) n. 1334/2000 del Consiglio, che istituisce un regime comunitario di controllo delle esportazioni di prodotti e tecnologie a duplice uso, l’azione comune 2000/401/PESC, relativa al controllo dell'assistenza tecnica riguardante taluni usi finali militari, ed altri strumenti internazionali, tra cui il Codice di condotta contro la proliferazione dei missili balistici adottato a l’Aja nel novembre 2002.

In base all’articolo 10, in relazione ai servizi GNSS, le Parti favoriscono un approccio coordinato all’interno degli organismi internazionali di normalizzazione e certificazione, con particolare attenzione all’interoperabilità con altri sistemi GNSS.

L’articolo 11 incoraggia lo sviluppo di sistemi GNSS globali e regionali che offrano garanzie ottimali di integrità e continuità con il sistema GALILEO: è prevista tra l’altro l’istituzione in Israele di una Stazione regionale di monitoraggio dell’integrità del sistema.

Con l’articolo 12, sulla sicurezza, le Parti si impegnano a proteggere i sistemi globali di navigazione satellitari contro ogni abuso, interferenza, interruzione ed atto ostile e prendono tutte le iniziative praticabili per garantire la continuità e la sicurezza dei servizi di navigazione satellitare e delle relative infrastrutture sul loro territorio. A tal fine, Europa e Israele stabiliranno sistemi di consultazione per affrontare le questioni legate alla protezione del sistema GNSS.

In base all’articolo 14, le autorità che presiedono alla realizzazione delle attività di cooperazione sono il Governo israeliano da un lato, e la Commissione europea per conto della Comunità europea, dall’altro. Tali autorità costituiranno un Comitato direttivo GNSS, responsabile della gestione dell’Accordo. Il Comitato direttivo si riunisce di norma una volta l’anno, e le riunioni dovrebbero svolgersi alternativamente nel territorio delle due Parti, ciascuna delle quali, peraltro, potrà richiedere riunioni in via straordinaria.

L’articolo 15, in materia di finanziamenti,rinvia ad un successivo accordo la decisione sull’importo del contributo israeliano al programma Galileo, nel rispetto della vigente normativa comunitaria.

L’effettiva attuazione delle disposizioni dell’accordo sarà assicurata da disposizioni amministrative e da punti di contatto per lo scambio di informazioni (articolo 16).

Le eventuali controversie inerenti l’interpretazione o l’applicazione dell’Accordo sono composte in via amichevole, secondo l’articolo 17 che, tuttavia, non esclude il ricorso ai meccanismi di risoluzione delle controversie previsti dall’Organizzazione mondiale del commercio.

L’articolo 18 contiene le clausole finali sull’entrata in vigore, la denuncia e la durata, prevista in cinque anni automaticamente prorogati per periodi di ulteriori cinque anni, salvo mancata conferma di una delle Parti, da inoltrare con preavviso almeno trimestrale sulla scadenza. L’Accordo potrà essere inoltre denunciato in qualsiasi momento con preavviso di un anno.

 

 


Contenuto del disegno di legge di ratifica

 

Il disegno di legge in esame consta di tre articoli: i primi due recano, rispettivamente, l’autorizzazione alla ratifica dell’Accordo CE-Israele relativo ad un sistema globale di navigazione satellitare civile, e il relativo ordine di esecuzione, mentre il terzo dispone l’entrata in vigore della legge per il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

 

La relazione introduttiva al disegno di legge (A.S. 1331) specifica che dalla ratifica dell’Accordo non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, in quanto gli stessi risultano a carico del Programma Galileo, finanziato da parte italiana attraverso il contributo che l’Agenzia spaziale italiana versa all’Agenzia spaziale europea (ESA).

La relazione tecnica allegata all’A.S. 1331 precisa poi che:

a)      l’articolo 13  prevede che le Parti cooperino, ove opportuno, per definire ed applicare un regime di responsabilità e disposizioni in materia di recupero dei costi allo scopo di facilitare la prestazione di servizi GNSS per usi civili;

b)      l’articolo 14 prevede – come meccanismo di cooperazione – l’istituzione di un comitato direttivo GNSS composto da funzionari in rappresentanza di ciascuna delle Parti, che si riunisce, di norma, una volta all’anno. alternativamente nella Comunità e in Israele. Le spese sostenute dal comitato sono sostenute da ciascuna delle Parti in relazione ai propri membri. Ad eccezione delle spese di viaggio e di sistemazione, le spese direttamente riferibili alle riunioni del comitato sono sostenute dalla Parte ospitante.

 

Il disegno di legge A.S. 1331, è corredato, infine,  da un’analisi tecnico-normativa (ATN) e da un’analisi dell'impatto della regolamentazione (AIR): l’ATN, in particolare, rinviene la necessità dell’autorizzazione parlamentare alla ratifica dell’Accordo in quanto esso rientra nelle fattispecie di cui all’art. 80 della Costituzione. L’ATN afferma, inoltre, che l’Accordo, una volta entrato in vigore, non implica la necessità di adottare elementi innovativi nel quadro della legislazione italiana, né solleva problemi di compatibilità con il diritto comunitario, posto che trattasi di un Accordo negoziato in ambito comunitario. Non si ravvisano inoltre profili di impatto costituzionale, in quanto il testo risponde agli impegni assunti internazionalmente dall’Italia in ossequio alla sua partecipazione all’Unione europea. In particolare, l’Accordo lascia impregiudicata l’applicazione della legislazione della Comunità europea relativa all’istituzione dell’impresa comune Galileo ed alla sua struttura, nonché la normativa che dà attuazione agli impegni di non proliferazione, controllo delle esportazioni di beni a duplice uso e misure nazionali relative alla protezione ed ai controlli dei trasferimenti immateriali di tecnologia. L’Accordo lascia infine impregiudicati i diritti e gli obblighi conferiti alle Parti dall’OMC, le norme pertinenti in tema di controlli delle esportazioni, la legislazione della Comunità europea sul controllo delle esportazioni di prodotti e tecnologie a duplice uso, le disposizioni adottate sulla base del Trattato dell’UE sul controllo dell’assistenza tecnica relativa a taluni usi finali militari, nonché altri strumenti internazionali pertinenti, quali il codice di condotta dell’Aja sui missili balistici ed altre normative degli Stati membri dell’UE e di Israele.


Progetto di legge

 


N. 2711

¾

CAMERA DEI DEPUTATI

¾¾¾¾¾¾¾¾

DISEGNO DI LEGGE

 

presentato dal ministro degli affari esteri

(D'ALEMA)

di concerto con il ministro per le riforme e le innovazioni

nella pubblica amministrazione

(NICOLAIS)

con il ministro della difesa

(PARISI)

con il ministro dell'economia e delle finanze

(PADOA SCHIOPPA)

con il ministro dello sviluppo economico

(BERSANI)

con il ministro dei trasporti

(BIANCHI)

con il ministro delle comunicazioni

(GENTILONI SILVERI)

con il ministro dell'università e della ricerca

(MUSSI)

e con il ministro per le politiche europee

(BONINO) ¾

 

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione relativo ad un sistema globale di navigazione satellitare civile (GNSS) tra la Comunità europea ed i suoi Stati membri e lo Stato di Israele, fatto a Bruxelles il 13 luglio 2004

 

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Trasmesso dal Presidente del Senato della Repubblica

Il 30 maggio 2007

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 disegno di legge

¾¾¾

 

 

Art. 1.

(Autorizzazione alla ratifica).

1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare l'Accordo di cooperazione relativo ad un sistema globale di navigazione satellitare civile (GNSS) tra la Comunità europea ed i suoi Stati membri e lo Stato di Israele, fatto a Bruxelles il 13 luglio 2004.

Art. 2.

(Ordine di esecuzione).

1. Piena ed intera esecuzione è data all'Accordo di cui all'articolo l, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformità a quanto disposto dall'articolo 18 dell'Accordo stesso.

Art. 3.

(Entrata in vigore).

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

 


 

SIWEB

Stato delle ratifiche dell’Accordo di cooperazione relativo ad un sistema globale di navigazione satellitare civile (GNSS) – Galileo tra la Comunità europea e Israele

 

 

Title

Cooperation Agreement on a Civil Global Navigation Satellite System (GNSS) between the European Community and its Members and the State of Israel

Signature

13/07/2004 : Brussels

Entry into force

 

J.O. Reference

 

Observations

 

 

Ratification Details

 

Party

Signature (*)

Notification

Entry into force(*)

Decl/Res

Observations

Austria

 

06/02/2006

 

 

 

Belgium

 

 

 

 

 

EC

 

 

 

 

 

Cyprus

 

 

 

 

 

Czech Republic

 

16/08/2005

 

 

 

Germany

 

05/11/2004

 

 

 

Denmark

 

14/08/2006

 

 

 

Estonia

 

28/09/2004

 

 

 

Spain

 

08/05/2006

 

 

 

France

 

 

 

 

 

United Kingdom

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Party

Signature (*)

Notification

Entry into force(*)

Decl/Res

Observations

Greece

 

17/01/2007

 

 

 

Hungary

 

08/09/2006

 

 

 

Italy

 

 

 

 

 

Israel

 

08/03/2005

 

 

 

Ireland

 

 

 

 

 

Lithuania

 

07/06/2005

 

 

 

Luxembourg

 

19/07/2006

 

 

 

Latvia

 

01/10/2004

 

 

 

Malta

 

23/06/2005

 

 

 

Netherlands

 

22/12/2005

 

 

 

Portugal

 

 

 

 

 

Poland

 

 

 

 

 

Sweden

 

08/09/2005

 

 

 

Finland

 

28/01/2005

 

 

 

Slovenia

 

22/06/2006

 

 

 

Slovakia

 

22/07/2005

 

 

 

 

(*) when no date is specified, the date indicated above is valid for these parties