Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento ambiente
Titolo: L'attuazione della legge obiettivo
Riferimenti:
L n. 443 del 21-DIC-01     
Serie: Quaderni    Numero: 6
Data: 06/03/2007
Descrittori:
AUTOSTRADE   FERROVIE E TRASPORTI FERROVIARI
GALLERIE   INGEGNERIA IDRAULICA E AGRARIA
METROPOLITANE     
Organi della Camera: VIII-Ambiente, territorio e lavori pubblici


Camera dei deputati

XV LEGISLATURA

SERVIZIO STUDI

Quaderni

L’attuazione della “legge obiettivo”

 

Interventi deliberati dal CIPE
(al 30 novembre 2006)

 

 

Documento preliminare in preparazione
del 3° Rapporto per la VIII Commissione

 

 

 

 

 

n. 6

 

15 marzo 2007


Il presente quaderno – che riguarda in particolare le principali opere dal punto di vista dell’impegno finanziario deliberate dal CIPE – costituisce un documento preliminare in preparazione del 3° Rapporto per l’VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, in corso di predisposizione da parte del Servizio studi, a seguito della deliberazione dell’Ufficio di Presidenza della medesima Commissione del 26 luglio 2006.

 

I testi e le tabelle (con l’eccezione di quelli contenuti nel paragrafo “Le caratteristiche delle principali opere con delibera CIPE” della Parte II, curati direttamente dal Servizio studi) sono stati redatti dall’Istituto di ricerca CRESME, in collaborazione con l’Istituto NOVA e con il coordinamento del Dipartimento Ambiente, territorio e lavori pubblici del Servizio studi.

 

 

Hanno partecipato al gruppo di lavoro

§      per il CRESME: Alfredo Martini (coordinatore), Mercedes Tascedda, Paola Caione, Chiara Sgalambro; Jessica Carli.

§      per NOVA: Piero Fazio, Anna Nota.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In copertina: Walter Valentini, “Costellazione I”, collezione della Camera dei deputati

 


INDICE

PARTE I.  Le opere con delibera CIPE inserite nel Programma per le opere strategiche - Stato di attuazione e confronto con il Rapporto del 2005

Premessa                                                                                                           3

Il quadro di insieme. Limiti e prospettive                                              7

Lo stato di attuazione                                                                                                7

La questione delle risorse                                                                                         12

Lo stato di avanzamento per macro opere                                                                  13

La tipologia delle opere                                                                                             18

La localizzazione territoriale                                                                                      20

PARTE II.  Le principali opere con delibera CIPE

Le caratteristiche delle principali opere con delibera CIPE27

Le schede delle opere                                                                             33

 

Nuovo collegamento ferroviario transalpino Torino – Lione ……………….…………

1

 

 

Potenziamento asse ferroviario Monaco - Verona: Galleria di base del Brennero ....

2

 

 

Linea AV/AC Milano – Verona …………………………….…………………………….

3

 

 

Collegamento ferroviario AV/AC Verona – Padova …………………………………..

4

 

 

Nuovo colleg. nodo di Torino: potenz. linea ferrov. Torino Bussoleno e cintura merci

5

 

 

Pedemontana lombarda: colleg. autostrad. Dalmine-Como-Varese-Valico Giaggiolo ……

6

 

 

Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta …………………………….…………

7

 

 

Collegamento autostradale di connessione tra le città di Milano e Brescia ………..

8

 

 

Tangenziale est esterna di Milano ………………….…………………………………..

9

 

 

Raccordo autostr. della Cisa A15 – A22 del Brennero Fontevivo – Nogarole Rocca ...

10

 

 

Raddoppio linea ferroviaria Genova – Ventimiglia tratta finale ligure – Andora …...

11

 

 

“Terzo valico dei Giovi” linea AV/AC Milano – Genova …………….…………………

12

 

 

Potenziamento della linea Seregno-Bergamo ……………….………………………..

13

 

 

Raddoppio linea ferroviaria Messina–Catania: tratta Giampilieri – Fiumefreddo …

14

 

 

Completamento A12-Appia e Bretella autostr. Cisterna – Valmontone …..………..

15

 

 

 

S.S. 7 quater Domiziana - Lavori di ammodernamento tra km 0+000 e km 27+000 …….

16

 

 

Autostrada Salerno – Reggio Calabria (4°megalotto) dal km 108+000 al km 139+000

17

 

 

Autostrada Salerno - Reggio Calabria megalotto 2 (ex macrolotto 5) ………………

18

 

 

Ragusa - Catania: ammodernam. SS 514 “di Chiaramonte” e SS 194 “Ragusana”

19

 

 

Progetto per la salvaguardia della Laguna e della città di Venezia: sistema MO.S.E.

20

 

 

Raddoppio della tratta ferroviaria Foligno-Fabriano …………………………………..

21

 

 

Quadrilatero Marche – Umbria …………………………………………………………..

22

 

 

Linea C della metropolitana di Roma …………………………………………………...

23

 

 


PARTE I
Le opere con delibera CIPE inserite nel Programma per le opere strategiche
Stato di attuazione e confronto con il Rapporto del 2005

 


Premessa

 

In attesa dell’aggiornamento complessivo dello stato di attuazione del Programma delle infrastrutture strategiche[1] previsto per maggio 2007, l’aggiornamento al 30 novembre 2006 dell’attività del CIPE consente di disporre di un insieme di indicazioni e di informazioni sufficienti a cogliere le dinamiche in corso con riferimento a fattori decisivi per la valutazione del programma, quali:

Ø      il rapporto tra le diverse fasi del processo realizzativo (dalla progettazione alla conclusione dei lavori);

Ø      la dimensione del costo delle opere, la percentuale di finanziamento disponibile e, conseguentemente, del fabbisogno residuo;

Ø      l’andamento nell’ambito di ciascuna “macroopera” (corridoi, valichi, sistemi urbani, opere idriche, ecc.);

Ø      l’articolazione tipologica;

Ø      la distribuzione geografica degli interventi e il loro peso relativo sul totale nazionale.

Tali considerazioni riguardano opere particolarmente significative sia per quantità (il 58,3 per cento del totale delle opere rilevate nel Rapporto 2005[2]) sia per qualità (tra di esse infatti vanno annoverati molti degli interventi di maggiore impatto sul territorio e sulla qualità soprattutto delle reti di trasporto e di mobilità).

Per queste opere inoltre (e nella maggior parte dei casi soltanto per esse) proprio grazie alle delibere del CIPE è possibile disporre di notizie e dati ufficiali, pertanto certi.

 


Tabella 1 - Rapporto opere con delibera CIPE (novembre 2006) sul totale delle opere del Programma delle infrastrutture strategiche (aprile 2005)

 

 

 

 

 

Opere deliberate

Totale Opere Programma

%

 

 

 

 

Numero*

137

232

59,1

 

 

 

 

Costo previsto (Meuro)

88.916

257.785

34,5

 

 

 

 

Fonte: Elaborazione Cresme Europa Servizi da fonti varie

*Dati al netto del Ponte sullo Stretto di Messina, del Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del programma finalizzato ad assicurare l'efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni e di opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali. Per le informazioni di dettaglio vedi l'elenco delle opere deliberate.

 

 

 

 

Dal 2002 al 30 Novembre 2006 vi sono state 184 delibere CIPE[3] che hanno riguardato le 137 opere oggetto del presente monitoraggio[4].

Come si evidenzia nella tabella seguente, l’attività deliberativa del CIPE è aumentata progressivamente fino al 2004, passando da 16 delibere nel 2002, a 25 nel 2003 e a 44 delibere nel 2004. Nel 2005, l’attività del CIPE si è mantenuta sugli stessi livelli del 2004 (43 delibere), probabilmente anche in considerazione dell’esaurimento della fase di presentazione dei progetti e della necessità di verificare la disponibilità delle risorse.

Nel corso del 2006 si è assistito ad una nuova ripresa di iniziative concentratesi quasi esclusivamente nei primi 4 mesi dell’anno (47 delibere sul 56 totali). Su questo andamento un fattore decisivo sembra essere stata l’accelerazione dei provvedimenti legata all’approssimarsi della scadenza delle elezioni politiche. Viceversa, la limitata attività nel resto dell’anno (solo 9 delibere fino al 30 Novembre) va presumibilmente imputata alla fisiologica necessità da parte del CIPE di attendere le decisioni del nuovo Governo relativamente al Programma regolato dalla Legge Obiettivo.


Tabella 2 - L'attività deliberativa del CIPE*       

 Anno

Numero delibere 

 

 

 

al 30 Aprile 2005

al 30 Aprile 2006

al 30 Novembre 2006

 

 

 

 

2002

16

16

16

2003

25

25

25

2004

44

44

44

2005

10

43

43

2006

-

47

56

 

 

 

 

TOTALE

95

175

184

 

 

 

 

Fonte: Elaborazione Cresme Europa Servizi da fonti varie

*Dati al netto del Ponte sullo Stretto di Messina, del Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del programma finalizzato ad assicurare l'efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni e di opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali. Per le informazioni di dettaglio vedi l'elenco delle opere deliberate.

 


 

Il quadro di insieme.
Limiti e prospettive

 

 

Lo stato di attuazione

 

Le 184 delibere CIPE dal 2002 al Novembre 2006 hanno riguardato 137 opere per un costo complessivo stimato leggermente al di sotto degli 89 Miliardi di euro.

La tabella che segue distingue le opere per stato di avanzamento, riportando sia in termini assoluti sia di composizione percentuale, il numero e il costo delle medesime.

 

Tabella 3 - Opere strategiche deliberate dal CIPE per stato di avanzamento - Dati al 30 Novembre 2006*

 

Valori assoluti

Composizione %

 

 

Numero

Costo (Meuro)

Numero

Costo

 

 

 

 

 

PP (progettazione preliminare)

47

30.111

34,3

33,9

PD (progettazione definitiva)

20

7.540

14,6

8,5

PE (progettazione esecutiva)

1

296

0,7

0,3

TOTALE PROGETTAZIONE

68

37.947

49,6

42,7

IN GARA

14

6.488

10,2

7,3

AFFIDATE

21

29.038

15,3

32,7

LAVORI IN CORSO

25

13.390

18,2

15,1

ULTIMATE

4

495

2,9

0,6

MISTO**

5

1.559

3,6

1,8

 

 

 

 

 

TOTALE

137

88.916

100,0

100,0

 

 

 

 

 

Fonte: Elaborazione Cresme Europa Servizi da fonti varie

*Dati al netto del Ponte sullo Stretto di Messina, del Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del programma finalizzato ad assicurare l'efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni e di opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali. Per le informazioni di dettaglio vedi l'elenco delle opere deliberate.

** Opere costituite da più lotti funzionali con stato di avanzamento differente

 

 

Delle 137 opere con delibera CIPE soltanto 4 risultano ultimate e 25 sono in fase di realizzazione. Le opere ultimate e in fase di realizzazione rappresentano quindi poco più di un quinto del totale delle opere con delibera CIPE e, in termini di impegno di risorse, il 15,6 per cento del costo complessivo (meno di 14 miliardi di euro).

Proseguendo all’indietro nell’iter procedurale che caratterizza l’intero ciclo di realizzazione di un’opera pubblica, dall’indagine emerge come per 21 opere è stato già completato l’iter di affidamento e si è in attesa di avviare i lavori. Si tratta di alcune opere particolarmente rilevanti sul piano dell’impegno finanziario; esse infatti  rappresentano circa un terzo (32,7 per cento, corrispondente in termini assoluti a oltre 29 miliardi) del totale del valore delle opere con delibera CIPE.

Ancora in fase di gara risultano invece 14 opere per un valore di poco meno di 6 miliardi e mezzo.

Dai dati emerge inoltre che hanno superato la fase di progettazione poco più della metà delle opere (50,4 per cento pari a 69 delle 137 opere deliberate), ma sono state comunque attivate risorse che alla fine della fase realizzativa ammonteranno a non meno di 51 miliardi (pari al 57,3 per cento del totale), anche in considerazione delle possibili variazioni (tendenzialmente in aumento) nel corso dell’attività di costruzione.

Viceversa, 68 opere (circa la metà) risultano ancora in fase progettuale. Di tali opere, oltre due terzi sono a livello di progettazione preliminare. Si tratta di 47 opere per un impegno stimato ad oggi di oltre 30 miliardi, cifra che – se si conferma la tendenza riscontratasi dal 2002 ad oggi – è destinata ad aumentare sensibilmente in seguito all’affinamento della progettazione e ad una conseguente più precisa valutazione dei costi.

Il confronto con la situazione rilevata nel precedente Rapporto evidenzia come, in oltre un anno e mezzo, si sia andata riducendo la percentuale delle opere in fase di progettazione: tali opere sono passate dal 54,7 per cento al 49,6 per cento. Tale processo tuttavia è stato determinato dalla presenza di un numero maggiore di opere di valore più contenuto: in termini di impegno finanziario, infatti, la quota delle opere in fase di progettazione è, nello stesso periodo, cresciuta passando dal 34,2 per cento al 42,7 per cento del totale del valore delle opere con delibera CIPE.

Può essere utile qualche considerazione sul “fattore tempo”, che, con tutta evidenza, costituisce un elemento decisivo per una valutazione dei costi di un’opera pubblica: il protrarsi nel tempo delle fasi di progettazione costituisce infatti quasi sempre un aggravio in termini di costi rispetto a alle previsioni iniziali.

Il confronto contenuto nella tabella seguente tra il numero e il valore delle opere rispetto all’anno di completamento consente di fare alcune considerazioni.


Tabella 4 - Numero delle opere strategiche deliberate dal CIPE per anno di ultimazione lavori e stato di avanzamento - Dati al 30 Novembre 2006*

 

Progettazione

Gara

Affidate

Lavori in corso

Ultimate

Misto**

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

2005

-

-

-

-

4

-

4

2006

-

-

-

2

-

1

3

2007

-

-

-

7

1

-

8

2008

4

2

2

8

-

1

17

2009

10

4

4

5

-

2

25

2010

17

4

4

-

-

-

25

2011

12

1

6

-

-

-

19

2012

4

1

1

2

-

-

8

2013

6

2

-

-

-

-

8

2014

4

-

2

-

-

-

6

2015

3

-

1

1

-

-

5

2016

1

-

-

-

-

-

1

2017

3

-

-

-

-

-

3

ND

4

-

1

-

-

-

5

 

 

 

 

 

 

 

 

TOTALE

68

14

21

25

5

4

137

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Elaborazione Cresme Europa Servizi da fonti varie

*Dati al netto del Ponte sullo Stretto di Messina, del Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del programma finalizzato ad assicurare l'efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni e di opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali. Per le informazioni di dettaglio vedi l'elenco delle opere deliberate.

 

** Opere costituite da più lotti funzionali con stato di avanzamento differente

 

 
 


         Opere in fase di progettazione

 

 
 


         Opere in fase di affidamento

 

 
 


         Opere in fase di realizzazione o ultimate

 

Lo scenario che emerge dall’aggiornamento delle schede relative alle opere oggetto di delibere da parte del CIPE è caratterizzato da un deciso allungamento dei tempi di completamento.

Accanto alle 4 opere terminate nel 2005 si prevede la conclusione di altre 3 opere entro il 2006 (sul cui effettivo completamento non risultano ancora dati certi) e di ulteriori 8 opere entro l’anno appena iniziato, per un totale di 15 opere (pari ad un investimento di 2 miliardi e 582 milioni). Si tratta dell’11 per cento del totale (meno del 3 per cento del valore complessivo delle opere con delibera CIPE).

Se si confrontano questi dati con il quadro che caratterizzava il Rapporto del 2005 (aggiornato al 30 Aprile) emerge con chiarezza la difficoltà di rispettare i tempi di realizzazione. A tale data, infatti, sulla base della documentazione approvata dal CIPE, si prevedeva il completamento nel triennio 2005–2007 di 30 delle 86 opere allora considerate, per una percentuale pari a oltre un terzo (34,9 per cento) del totale. In termini di impegno finanziario, tale quota rappresentava il 7,8 per cento del totale, pari a tre volte la quota stimata quest’anno.

Come già rilevato nei rapporti precedenti, il Programma avrebbe dovuto raggiungere un consistente obiettivo in termini di completamento delle opere intorno al 2010. Il dato attuale evidenzia la tendenza verso uno slittamento di circa 2 anni rispetto a quanto emergeva nella stima del 2005.

Se prendiamo in considerazione il biennio 2008–2009, l’attuale stato di previsione stima in 42 le opere che dovrebbero essere terminate, pari a circa il 31 per cento del totale delle opere considerate.

In tale biennio si concentrano sia parte delle opere che avrebbero dovuto essere completate nel biennio precedente, sia quelle opere che già nel 2005 era previsto dovessero concludersi entro il 2009. Secondo tale previsione, si trattava di 31 opere (pari al 36 per cento delle 86 opere prese in esame).

Secondo la stima del 2005, si prevedeva, inoltre, che solo un quarto delle opere dovesse terminare dopo il 2010. Il quadro attuale stima invece in oltre la metà (54,7 per cento) le opere che non riusciranno ad essere completate se non dopo il 2010.

 

La tabella che segue mostra come, fino al 2009, l’impegno finanziario per la realizzazione delle opere oggetto di delibere CIPE sarà intorno ai 10 miliardi e mezzo, pari all’11,8 per cento dell’impegno complessivo ad oggi previsto. Si tratta di opere di dimensione e costo piuttosto contenuto (mediamente pari a 184 milioni di euro ad opera).

 

L’impegno maggiore riguarderà invece il quinquennio 2011-2015 allorché dovrebbero vedere la conclusione le opere di maggiori dimensioni e con maggiore impatto strategico. Si tratta di circa 62 miliardi (pari a circa il 75 per cento del totale degli importi rilevati per le 137 opere).

 

Tabella 5 - Importo delle opere strategiche deliberate dal CIPE per anno di ultimazione lavori e stato di avanzamento - Dati al 30 Novembre 2006*

 

Progettazione

Gara

Affidate

Lavori in corso

Ultimate

Misto**

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

2005

-

-

-

-

495

-

495

2006

-

-

-

54

-

613

667

2007

-

-

-

1.327

-

93

1.420

2008

234

107

41

1.697

-

109

2.188

2009

1.573

193

813

2.386

-

743

5.709

2010

6.899

907

1.865

-

-

-

9.671

2011

4.168

1.742

6.333

-

-

-

12.243

2012

2.616

595

5.735

4.879

-

-

13.825

2013

5.235

2.944

-

-

-

-

8.179

2014

6.337

-

9.139

-

-

-

15.476

2015

2.057

 

4.962

3.047

-

-

10.066

2016

1.000

-

-

-

-

-

1.000

2017

7.743

-

-

-

-

-

7.743

ND

85

 

151

-

-

-

235

 

 

 

 

 

 

 

 

TOTALE

37.947

6.488

29.038

13.390

495

1.559

88.916

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Elaborazione Cresme Europa Servizi da fonti varie

*Dati al netto del Ponte sullo Stretto di Messina, del Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del programma finalizzato ad assicurare l'efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni e di opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali. Per le informazioni di dettaglio vedi l'elenco delle opere deliberate.

 

** Opere costituite da più lotti funzionali con stato di avanzamento differente

 

 
 


         Opere in fase di progettazione

 

 
 


         Opere in fase di affidamento

 

 
 


         Opere in fase di realizzazione o ultimate

 

 

 

 

La questione delle risorse

 

Poiché il CIPE specifica la quota di finanziamento resa disponibile, è possibile quantificare l’attuale disponibilità delle risorse pubbliche rispetto alle opere considerate.

 

La tabella seguente sintetizza lo stato attuale del finanziamento.

 

Tabella 6 - Opere strategiche deliberate dal CIPE per stato del finanziamento - Dati al 30 Novembre 2006*

 

 

 

 

 

Numero

Costo (Meuro)

Disponibilità (Meuro)

Incidenza disponibilità sul costo

 

 

 

 

 

100%

68

20.085

20.085

100,0

90-99%

7

2.494

2.433

97,6

50%-89%

13

9.052

5.485

60,6

0,1%-49%

26

34.501

4.883

14,2

0%

23

22.784

-

-

TOTALE

137

88.916

32.886

37,0

 

 

 

 

 

Fonte: Elaborazione Cresme Europa Servizi da fonti varie

*Dati al netto del Ponte sullo Stretto di Messina, del Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del programma finalizzato ad assicurare l'efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni e di opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali. Per le informazioni di dettaglio vedi l'elenco delle opere deliberate.

 

Dai dati emerge che la copertura finanziaria risulta ad oggi garantita relativamente a 68 opere pari al 50 per cento del totale (corrispondente ad una cifra di poco più di 20 miliardi); a queste opere se ne aggiungono altre 7 per le quali esiste un impegno reale pari ad oltre il 90 per cento della spesa prevista (2.494 milioni di euro). La percentuale delle opere sostanzialmente garantite è quindi pari al 54,7 per cento.

Lo stato attuale registra inoltre 13 opere per le quali è garantita una percentuale di copertura finanziaria superiore al 50 per cento (fino all’89 per cento) per un impegno di circa 9 miliardi e 26 opere (il 20 per cento del totale) per le quali la copertura è inferiore al 50 per cento. In molti casi si tratta della copertura dei costi (anche parziali) di progettazione.

Il 17 per cento delle opere (corrispondente a 23 opere) risulta infine privo di copertura finanziaria.

Complessivamente, la quota del “programma strategico” investito dell’attenzione del CIPE (e quindi tale da assumere un valore di opere di maggiore rilevanza o urgenza) risulta avere una copertura finanziaria pari a circa 32 miliardi e 886 milioni di euro, pari al 37 per cento del totale dell’impegno necessario per il completamento di tute le 137 opere allo stato attuale di previsione.

Il fabbisogno residuo resta pertanto assai elevato, pari al 63 per cento dei circa 89 miliardi del valore complessivo stimato ad oggi, ed è probabilmente destinato ad aumentare.

 

 

Lo stato di avanzamento per macro opere

 

Come emerge dalle tabelle seguenti, prendendo come riferimento la delibera n. 121 del 21 dicembre 2001, l’attività del CIPE ha riguardato dal 2002 ad oggi soprattutto opere incluse nei corridoi plurimodali Padano (25 opere) e Tirrenico–Nord Europa (24 opere), gli schemi idrici del Mezzogiorno (24 opere) e i sistemi urbani (20 opere). Notevole rilevanza hanno assunto anche i corridoi Trasversale e Dorsale Appenninica (14 opere).

Per le prime due “macro-opere” sopra indicate gli impegni di spesa indicati dal CIPE sono assai rilevanti: circa 30 miliardi per il corridoio Padano e 23 miliardi per quello Tirrenico-Nord Europa. Con riferimento a tale ultima macro-opera, si osserva che oltre la metà dell’importo indicato (12,6 miliardi su 23 miliardi) riguarda opere ancora in fase di progettazione. La stessa considerazione può farsi per i corridoi Trasversale e Dorsale Appenninica (5 miliardi e mezzo su circa 9 miliardi).

Lo stato di avanzamento più significativo è rappresentato dai sistemi urbani: hanno superato la fase di affidamento 13 opere su 20 per un valore di circa 8 miliardi su 9,8 totali.

Sono 10 gli schemi idrici in fase di realizzazione, altri 7 sono stati posti in gara e soltanto 7 sono ancora in fase di progettazione, per un totale di 24 interventi deliberati, che rappresentano un terzo dei 73 compresi nel programma al 30 Aprile 2005.

I grandi valichi e quattro dei 5 interventi deliberati del Corridoio Adriatico non hanno superato lo stato progettuale. Da segnalare infine che non risulta deliberata alcuna opera compresa nei corridoi Tirreno-Brennero e Dorsale Centrale.

 


 

Tabella 7 - Numero delle opere strategiche deliberate dal CIPE per macro opere e stato di avanzamento – Dati al 30 Novembre 2006*

 

Progettazione

Gara

Affidate

Lavori in corso

Ultimate

Misto**

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

SISTEMA VALICHI

2

-

-

-

-

-

2

CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

16

4

4

1

-

-

25

CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENO-BRENNERO

-

-

-

-

-

-

0

CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO-NORD EUROPEA

13

1

5

4

1

-

24

CORRIDOIO PLURIMODALE ADRIATICO

4

-

-  

1

-  

-

5

CORRIDOIO PLURIMODALE DORSALE CENTRALE

-

-

-  

-  

-  

-

0

PROGETTO PER LA SALVAGUARDIA DELLA LAGUNA E DELLA CITTA' DI VENEZIA: SISTEMA MO.SE.

-

-

-  

1

-  

-

1

PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA *

-

-

-  

-  

-  

-

-

CORRIDOI TRASVERSALE E DORSALE APPENNINICA

8

-

3

3

-  

-

14

SISTEMI URBANI

7

-

3

7

1

2

20

PIASTRA LOGISTICA EURO MEDITERRANEA DELLA SARDEGNA

-

-

-

-

-

1

1

HUB PORTUALI

4

1

1

-  

-

-

6

HUB INTERPORTUALI

5

-

-

1

-

2

8

ALLACCIAMENTI FERROVIARI E STRADALI GRANDI HUB AEROPORTUALI

2

1

-

-

-

-

3

SCHEMI IDRICI

7

7

4

5

1

-

24

 

Progettazione

Gara

Affidate

Lavori in corso

Ultimate

Misto**

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

SVILUPPO DELLA RETE ELETTRICA DI TRASMISSIONE NAZIONALE

-

-

1

2

1

-

4

PIANO DEGLI INTERVENTI NEL COMPARTO DELLE TELECOMUNICAZIONI

-

-

-

-

-

-

-

Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici (Art. 3 comma 91 Legge 350/2003 Finanziaria 2004) *

-

-

-

-

-

-

-

Opere strategiche finalizzate ad assicurare l'efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni e di opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali  (Art.4 comma 151 Legge 350/2003 Finaziaria 2004) *

-

-

-

-

-

-

-

TOTALE

68

14

21

25

4

5

137

Fonte: Elaborazione Cresme Europa Servizi da fonti varie

*Dati al netto del Ponte sullo Stretto di Messina, del Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del programma finalizzato ad assicurare l'efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni e di opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali. Per le informazioni di dettaglio vedi l'elenco delle opere deliberate.

** Opere costituite da più lotti funzionali con stato di avanzamento differente


 

Tabella 8 - Importo delle opere strategiche deliberate dal CIPE per macro opere e stato di avanzamentoDati al 30 Novembre 2006*

 

Progettazione

Gara

Affidate

Lavori in

corso

Ultimate

Misto**

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

SISTEMA VALICHI

7.236

-

-

-

-

-

7.236

CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

7.563

4.742

16.560

750

-

-

29.614

CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENO-BRENNERO

-

-

-

-

-

-

-

CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO-NORD EUROPA

12.590

595

7.126

2.662

136

-

23.108

CORRIDOIO PLURIMODALE ADRIATICO

1.098

-

-

36

-

-

1.134

CORRIDOIO PLURIMODALE DORSALE CENTRALE

-

-

-

-

-

-

-

PROGETTO PER LA SALVAGUARDIA DELLA LAGUNA E DELLA CITTA' DI VENEZIA: SISTEMA MO.SE.

-

-

-

4.272

-

-

4.272

PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA

-

-

-

-

-

-

-

CORRIDOI TRASVERSALE E DORSALE APPENNINICA

5.501

-

2.911

431

-

-

8.843

SISTEMI URBANI

1.833

-

1.451

5.001

264

1.223

9.772

PIASTRA LOGISTICA EURO MEDITERRANEA DELLA SARDEGNA

-

-

-

-

-

133

133

HUB PORTUALI

848

18

156

-

-

-

1.022

HUB INTERPORTUALI

245

-

-

11

-

203

459

ALLACCIAMENTI FERROVIARI E STRADALI GRANDI HUB AEROPORTUALI

531

789

-

-

-

-

1.319

SCHEMI IDRICI

504

345

314

174

72

-

1.408

 

Progettazione

Gara

Affidate

Lavori in

corso

Ultimate

Misto**

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

SVILUPPO DELLA RETE ELETTRICA DI TRASMISSIONE NAZIONALE

-

-

520

54

23

-

597

PIANO DEGLI INTERVENTI NEL COMPARTO DELLE TELECOMUNICAZIONI

-

-

-

-

-

-

-

Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici (Art. 3 comma 91 Legge 350/2003 Finanziaria 2004)

-

-

-

-

-

-

-

Opere strategiche finalizzate ad assicurare l'efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni e di opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali  (Art.4 comma 151 Legge 350/2003 Finanziaria 2004)

-

-

-

-

-

-

-

TOTALE

37.947

6.488

29.038

13.390

495

1.559

88.916

Fonte: Elaborazione Cresme Europa Servizi da fonti varie

*Dati al netto del Ponte sullo Stretto di Messina, del Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del programma finalizzato ad assicurare l'efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni e di opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali. Per le informazioni di dettaglio vedi l'elenco delle opere deliberate.

** Opere costituite da più lotti funzionali con stato di avanzamento differente


La tipologia delle opere

 

Il programma per le opere strategiche contempla prevalentemente strade, ferrovie, metropolitane e opere idriche. Nell’ambito delle opere con delibera CIPE: il 38,7 per cento (53 opere) è rappresentato da strade e il 28 per cento (38 opere) da opere ferroviarie e metropolitane. Le opere idriche attivate sono 24. Completano il quadro 4 opere portuali, 4 elettrodotti e 14 altre opere.

Per quanto riguarda le strade, oltre la metà (51 per cento) risultano ancora in fase di progettazione, una sola è terminata e 19 hanno superato la fase di affidamento. Il programma ferroviario registra un ritardo: oltre l’80 per cento delle opere sono ferme ai diversi stadi di progettazione e solo 3 opere risultano affidate.

Con riferimento alle opere portuali, un solo intervento risulta affidato. Nel settore delle metropolitane, un’opera risulta ultimata e 7 (oltre il 50 percento) hanno superato la fase di affidamento. Le altre opere sono divise pressoché equamente tra la fase della progettazione e quelle dell’affidamento/realizzazione.

 

 

Tabella 9 - Numero delle opere strategiche deliberate dal CIPE per tipologia di opera e stato di avanzamento - Dati al 30 Novembre 2006*

 

Progettazione

Gara

Affidate

Lavori in corso

Ultimate

Misto**

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

 Rete stradale

27

4

9

10

1

2

53

 Rete ferroviaria

20

1

3

-

-

-

24

 Ferrovia metropolitana

5

1

3

4

1

-

14

 Opera aeroportuale

-

-

-

-

-

-

-

 Opera portuale

3

-

1

-

-

-

4

 Rete idrica

7

7

4

5

1

-

24

 Rete elettrica

-

-

1

2

1

-

4

 Altre opere

6

1

-

4

-

3

14

 Telecomunicazioni

-

-

-

-

-

-

-

 

 

 

 

 

 

 

 

 TOTALE

68

14

21

25

4

5

137

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Elaborazione Cresme Europa Servizi da fonti varie

*Dati al netto del Ponte sullo Stretto di Messina, del Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del programma finalizzato ad assicurare l'efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni e di opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali. Per le informazioni di dettaglio vedi l'elenco delle opere deliberate.

** Opere costituite da più lotti funzionali con stato di avanzamento differente

 

Come si evince dalla tabella che segue, in valore, le opere relative a strade e ferrovie rappresentano oltre l’80 per cento del totale degli impegni finanziari necessari per completare  le opere oggetto di delibera CIPE. Se si aggiungono anche le metropolitane, tale percentuale aumenta al 90 per cento (complessivamente si tratta di circa 81 miliardi su 89 totali).

 

Tabella 10 - Importo delle opere strategiche deliberate dal CIPE per tipologia di opera e stato di avanzamento - Dati al 30 Novembre 2006*

 

Progettazione

Gara

Affidate

Lavori in corso

Ultimate

Misto**

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

 Rete stradale

14.520

5.261

11.417

4.266

136

746

36.345

 Rete ferroviaria

20.227

76

15.180

-

-

-

35.482

 Ferrovia metropolitana

1.587

789

1.451

4.576

264

-

8.667

 Opera aeroportuale

-

-

-

-

-

-

-

 Opera portuale

773

 

156

-

-

-

929

 Rete idrica

504

345

314

174

72

-

1.408

 Rete elettrica

-

-

520

54

23

-

597

 Altre opere

337

18

-

4.320

-

812

5.488

 Telecomunicazioni

-

-

-

-

-

-

-

 

 

 

 

 

 

 

 

 TOTALE

37.947

6.488

29.038

13.390

495

1.559

88.916

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Elaborazione Cresme Europa Servizi da fonti varie

*Dati al netto del Ponte sullo Stretto di Messina, del Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del programma finalizzato ad assicurare l'efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni e di opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali. Per le informazioni di dettaglio vedi l'elenco delle opere deliberate.

** Opere costituite da più lotti funzionali con stato di avanzamento differente


 

La localizzazione territoriale

 

Con riguardo alla distribuzione sul territorio delle opere con delibera CIPE, nel Mezzogiorno si concentra il 46 per cento del totale delle opere (63 su 137). Si osserva tuttavia che rispetto al Rapporto del 2005, la percentuale risulta ridotta, essendo scesa al di sotto del 50 per cento. Cresce, invece, la quota che interessa le regioni del Nord con una percentuale che sfiora il 40 per cento. Il Centro rappresenta poco meno del 14 per cento.

Il maggior numero di opere si concentra in Lombardia (28 opere, corrispondenti al 20,4 per cento del totale, a fronte del 15 per cento nel 2005)), seguita dalla Campania (16 opere), dalla Sicilia (12 opere) e da Lazio e Basilicata (10 opere).

 

Rispetto alle fasi di avanzamento, si segnala che oltre il 50 per cento delle opere che riguardano la Lombardia e l’intero Nord risultano ancora in fase di progettazione. Ancora più significativa la situazione che riguarda le opere del Centro dove non hanno raggiunto la fase di gara i due terzi delle opere. Nel Mezzogiorno, invece, su 63 opere, 21 sono ferme allo stadio progettuale, 31 hanno superato l’affidamento (e in gran parte hanno iniziato la fase di realizzazione) e 2 opere sono terminate.


Tabella 11 - Numero delle opere strategiche deliberate dal CIPE per ambito territoriale e stato di avanzamento - Dati al 30 Novembre 2006*

 

Progettazione

Gara

Affidate

Lavori in corso

Ultimate

Misto**

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

 Piemonte

2

-

-

-

-

2

4

 Valle d'Aosta

-

-

-

-

-

-

-

 Lombardia (1)

15

4

4

3

2

-

28

 Liguria (2)

6

-

1

-

-

-

7

 Trentino Alto Adige

1

-

-

-

-

-

1

 Veneto

1

1

1

2

-

-

5

 Friuli Venezia Giulia

3

-

-

-

-

-

3

 Emilia Romagna (3)

6

-

-

-

-

-

6

 Toscana

-

-

-

-

-

-

-

 Umbria (4)

5

-

2

1

-

-

8

 Marche

1

-

-

-

-

-

1

 Lazio

6

-

-

3

-

1

10

 Abruzzo

-

-

1

-

-

-

1

 Molise

1

2

-

-

-

-

3

 Campania (5)

4

1

5

6

-

-

16

 Puglia

3

-

1

2

-

-

6

 Basilicata

3

3

1

3

-

-

10

 Calabria

2

1

4

2

-

-

9

 Sicilia

6

2

-

2

1

1

12

 Sardegna (6)

2

-

1

1

1

1

6

 Non ripartibili (7)

1

-

-

-

-

-

1

 

 

 

 

 

 

 

 

 TOTALE

68

14

21

25

4

5

137

 NORD

34

5

6

5

2

2

54

 CENTRO

12

-

2

4

-

1

19

 MEZZOGIORNO

21

9

13

16

2

2

63

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Elaborazione Cresme Europa Servizi da fonti varie

*Dati al netto del Ponte sullo Stretto di Messina, del Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del programma finalizzato ad assicurare l'efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni e di opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali. Per le informazioni di dettaglio vedi l'elenco delle opere deliberate.

** Opere costituite da più lotti funzionali con stato di avanzamento differente

 

________________

(1)   Compresa la linea AV/AC Milano-Verona che coinvolge anche il Veneto

(2)   Compreso il “Terzo valico dei Giovi” linea AV/AC Milano-Genova che coinvolge anche il Piemonte

(3)   Compreso il Raccordo autostradale della Cisa A15 - autostrada del Brennero A22 Fontevivo (Pr)-Nogarole Rocca (Vr) che coinvolge anche Lombardia e Veneto

(4)   Compresi il Raddoppio della tratta ferroviaria Foligno-Fabrianoche e il Quadrilatero Marche Umbria che coinvolgono anche le Marche

(5)   Compreso il tratto dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria  (4° megalotto) dal km 108+000 al km 139+000 che coinvolge anche la Basilicata

(6)   Compreso il Nuovo collegamento sottomarino a 500 kv in corrente continua SAPEI (Sardegna-Penisola Italiana) che coinvolge anche il Lazio

(7)   Programma Grandi Stazioni

 

 

 

 

Con riferimento alle risorse, al Nord si concentra il 61,6 per cento degli impegni finanziari (corrispondente a 54 miliardi e 791 milioni), con un trend peraltro in continua ascesa. Nel precedente rapporto del 2005 tale percentuale era pari al 52 per cento.

Il valore della spesa per le altre due aree del Paese risulta invece al di sotto dei 18 miliardi (il 19,6 per cento per il Sud e il 18,1 per cento per il Centro). Il restante 0,7 per cento è riferito al Programma di ammodernamento delle 13 principali stazioni ferroviarie nazionali disposte nelle tre macro aree territoriali.

In termini di concentrazione delle risorse la classifica conferma il primato della Lombardia con il 23,5 per cento degli impegni finanziari. (a fronte del 18,5 per cento del 2005) In particolare, l’impegno di spesa relativo alla Lombardia sfiora i 21 miliardi, registrando una crescita significativa rispetto al 2005 non solo in valore assoluto, ma anche relativo. Seguono il Veneto (13,4 per cento), il Lazio (10,8 per cento), la  Liguria (8,5 per cento) e il Piemonte (8,2 per cento).

 


 

Tabella 12 - Importo delle opere strategiche deliberate dal CIPE per ambito territoriale e stato di avanzamento - Dati al 30 Novembre 2006*

 

Progettazione

Gara

Affidate

Lavori in corso

Ultimate

Misto**

Totale

 

 

 

 

 

 

 

 

 Piemonte

6.539

-

-

-

-

719

7.258

 Valle d'Aosta

-

-

-

-

-

-

-

 Lombardia (1)

3.698

3.376

12.580

1.036

287

-

20.977

 Liguria (2)

2.607

-

4.962

-

-

-

7.569

 Trentino Alto Adige

2.550

-

-

-

-

-

2.550

 Veneto

224

2.155

4.483

5.022

-

-

11.884

 Friuli Venezia Giulia

1.127

-

-

-

-

-

1.127

 Emilia Romagna (3)

3.428

-

-

-

-

-

3.428

 Toscana

-

-

-

-

-

-

-

 Umbria (4)

3.858

-

2.171

235

-

-

6.264

 Marche

210

-

-

-

-

-

210

 Lazio

5.862

-

-

3.126

-

613

9.601

 Abruzzo

-

-

37

-

-

-

37

 Molise

75

123

-

-

-

-

198

 Campania (5)

1.916

18

2.438

1.618

-

-

5.989

 Puglia

473

-

156

56

-

-

686

 Basilicata

244

109

26

48

-

-

427

 Calabria

95

23

1.665

1.328

-

-

3.111

 Sicilia

4.333

684

-

870

136

93

6.115

 Sardegna (6)

100

-

520

52

72

133

877

 Non ripartibili (7)

610

 

 

 

 

 

610

 

 

 

 

 

 

 

 

 TOTALE

37.947

6.488

29.038

13.390

495

1.559

88.916

 NORD

20.172

5.531

22.025

6.058

287

719

54.791

 CENTRO

9.930

-

2.171

3.360

-

613

16.075

 MEZZOGIORNO

7.236

957

4.842

3.972

207

227

17.441

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Elaborazione Cresme Europa Servizi da fonti varie

*Dati al netto del Ponte sullo Stretto di Messina, del Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del programma finalizzato ad assicurare l'efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni e di opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali. Per le informazioni di dettaglio vedi l'elenco delle opere deliberate.

** Opere costituite da più lotti funzionali con stato di avanzamento differente

 

______________

(1)   Compresa la linea AV/AC Milano-Verona che coinvolge anche il Veneto

(2)   Compreso il “Terzo valico dei Giovi” linea AV/AC Milano-Genova che coinvolge anche il Piemonte

(3)   Compreso il Raccordo autostradale della Cisa A15 - autostrada del Brennero A22 Fontevivo (Pr)-Nogarole Rocca (Vr) che coinvolge anche Lombardia e Veneto

(4)   Compresi il Raddoppio della tratta ferroviaria Foligno-Fabrianoche e il Quadrilatero Marche Umbria che coinvolgono anche le Marche

(5)   Compreso il tratto dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria  (4° megalotto) dal km 108+000 al km 139+000 che coinvolge anche la Basilicata

(6)   Compreso il Nuovo collegamento sottomarino a 500 kv in corrente continua SAPEI (Sardegna-Penisola Italiana) che coinvolge anche il Lazio

(7)   Programma Grandi Stazioni


PARTE II
Le principali opere con delibera CIPE

 


Le caratteristiche delle principali opere con delibera CIPE

 

 

 

Le 23 opere oggetto delle schede che seguono rappresentano quelle di maggiori dimensioni in termini di costo (non inferiore a 1 miliardo di euro).

Nella tabella che segue vengono evidenziate le caratteristiche principali delle opere selezionate, che emergono dal confronto con l’insieme totale delle opere:

 

Tabella II.1. Quadro finanziario – Confronto tra le opere selezionate e le restanti opere

 

Costo

Disponibilità

Fabbisogno

Fabbisogno/Costo

Opere selezionate

61.198,4

13.944,7

47.253,7

77,2%

Restanti opere

27.718,1

18.937,0

8.781,1

31,7%

Totale

88.916,4

32.881,7

56.034,8

63,0%

Selezionate/Totale

68,8%

42,4%

84,3%

 

(milioni di euro)

 

 

Dai dati emerge che le opere prese in considerazione nella Parte II del presente documento (che sono solamente 23 su 137) rappresentano quasi il 70 per cento del costo complessivo delle opere deliberate. Per le opere selezionate si osserva che su queste si concentra la quasi totalità del fabbisogno da finanziare (84,3 per cento del totale).

Analizzando la quota percentuale del costo da finanziare si ha un valore molto elevato (77,2 per cento) per le opere selezionate, mentre per le opere più piccole (escluse dalla selezione) si ha una percentuale decisamente più ridotta (31,7 per cento). Ciò si spiega anche in relazione allo stato di avanzamento di tali opere e alle modalità di affidamento delle medesime (11 opere sono ancora in fase di progettazione; delle 7 opere con contratto, 5 sono affidate a contraente generale).


I grafici seguenti evidenziano quanto esposto:

 

Grafico II.1. Quadro finanziario – Confronto tra le opere selezionate e le restanti opere

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


(milioni di euro)

 

 

Grafico II.2. Risorse disponibili– Confronto tra le opere selezionate e le restanti opere

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


(milioni di euro)

 

Nella tabella e nel grafico seguenti viene evidenziata la distribuzione delle opere selezionate per macro-opera e per tipologia.

Tabella II.2. Distribuzione delle opere selezionate per macro-opera e per tipologia

 

Tipologia

Totale

Macro-opera

Ferrovie

Metro

Strade

Altre opere

Corridoio Plurimodale Padano

12.593,00

-

12.065,02

-

24.658,02

(3)

-

(5)

-

(8)

Corridoio Plurimodale Tirrenico Nord Europa

9.472,10

-

8.437,97

-

17.910,07

(4)

-

(5)

-

(9)

Corridoio Trasversali e Dorsale Appeninica

1.918,50

-

2.156,72

-

4.075,22

(1)

-

(1)

-

(2)

MO.S.E.

-

-

-

4.271,63

4.271,63

-

-

-

(1)

(1)

Sistema valichi

7.236,00

-

-

-

7.236,00

(2)

-

-

-

(2)

Sistemi Urbani

-

3.047,42

-

-

3.047,42

-

(1)

-

-

(1)

Totale

31.219,60

3.047,42

22.659,71

4.271,63

61.198,36

(10)

(1)

(11)

(1)

(23)

N.B. Importi in milioni di euro. Tra parentesi è indicato il numero delle opere i cui costi, sommati, determinano gli importi indicati nella tabella.


 

Grafico II.3. Distribuzione delle opere selezionate per tipologia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


(milioni di euro)

 

 

 

La tabella e il grafico che seguono evidenziano, invece, come la distribuzione delle opere selezionate rispecchi quella dell’intero insieme delle opere deliberate: in entrambi gli insiemi, infatti, la maggior parte degli interventi riguardano opere stradali e ferroviarie.

Tabella II.3. Tipologia delle opere – Confronto tra opere selezionate e restanti opere

Tipologia

Selezionate

Restanti opere

Totale

rete elettrica

-

597

597,0

opere ferroviarie

31.219,6

4.262,8

35.482,4

rete idrica

-

1.408,0

1.408,0

Metropolitane

3.047,4

5.619,3

8.666,7

opere portuali

-

928,8

928,8

opere stradali

22.659,7

13.685,5

36.345,2

altre opere

4.271,6

1.216,7

5.488,4

Totale

61.198,4

27.718,1

88.916,4

(milioni di euro)


Grafico II.4. Tipologia delle opere – Confronto tra opere selezionate e restanti opere

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


(milioni di euro)

 

 


Le schede delle opere

 

 

 

 

Legenda delle sigle utilizzate nelle schede

Codici di identificazione

Delibera 121/2001     Codice delle 17 macro opere e 117 opere indicate nella delibera CIPE n. 121/2001

DPEF 03-06              Codice delle 21 opere indicate dal DPEF 2003-2006

DPEF 04-07              Codice delle 91 opere indicate dal DPEF 2004-2007

DPEF 05-08              Codice delle 103 opere indicate dal DPEF 2005-2008

DPEF 06-09              Codice delle opere indicate dal DPEF 2006-2009

 

Il DPEF 2007-2011 non è stato riportato in quanto tale documento non definisce nuove priorità e non introduce nuove opere ma dà conto dello stato di consistenza delle singole opere già programmate e approvate dal CIPE tra il  31ottobre 2002 e il 9 maggio 2006.

 

Tipologia di opera

S   Rete stradale

F   Rete ferroviaria

P   Opera portuale

A   Opera aeroportuale

I    Rete idrica

M  Ferrovia metropolitana

E   Rete elettrica

T   Telecomunicazioni

Z   Altre opere

 

Stato di attuazione dell’opera

SdF   Studio di fattibilità

PP     Progettazione preliminare

PD     Progettazione definitiva

PE     Progettazione esecutiva

 

 

N.B.: Ogni riferimento al DPEF deve intendersi al Programma infrastrutture ad esso allegato.

 


Sistema Valichi

NUOVO COLLEGAMENTO FERROVIARIO TRANSALPINO TORINO - LIONE

SCHEDA N. 1

 

 

 

 


Pag.5

Costo al 30 Novembre 2006

4.686,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

+2.408,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

+2.408,000 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

+2.878,401 Meuro

 

 

Costo

 
 

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


Casella di testo: FPag.5

 

 

 

Stato di attuazione

 
 

 


Opere con contratto

 

Concluse

 

In corso

 

Opere in gara

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PE

 

PD

 

PP

 

SDF

 
Pag.6 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 
 


Casella di testo: Pag.6
			2017

 

 


 

DATI GENERALI

 
 

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 


Tipologia

Opera

 

Delibera 121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

1/2

1

9

9

No

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


Il progetto riguarda la realizzazione della parte Italiana, compresa tra il confine di Stato e Bruzolo, della sezione internazionale del collegamento ad AV/AC tra Torino e Lione.  La parte comune comprende il tunnel di base, costituito da due ”canne ferroviarie a semplice binario” della lunghezza di circa  53 Km, tra i versanti alpini italiano e francese. La tratta italiana è costituita da una parte del tunnel di base, da un breve attraversamento in viadotto della Val Cenischia di circa 1 Km, da una galleria di circa 12 Km e da una tratta allo scoperto di circa 4,5 Km. L’opera è destinata ad un traffico di tipo misto - viaggiatori, merci e autostrada ferroviaria (AF) – ed è dimensionato per una velocità di base di 200 km/h per i treni viaggiatori e di 120 km/h per merci e AF. La linea ferroviaria Torino – Lione è inclusa nel Corridoio Europeo n.5 ed è stata inserita nell’elenco dei 29 progetti prioritari per l’Unione Europea “allargata”, nell’ambito della revisione transeuropea dei trasporti (TEN-T).

1996

Il Parlamento e il Consiglio Europeo emanano la decisione n.1692/96/CE concernente gli orientamenti per lo sviluppo di una rete di trasporto transeuropea (TEN-T).

Gennaio 2001

Su proposta della Commissione intergovernativa italo-francese (istituita a Parigi il 15 Gennaio 1996),è firmato un “Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica Francese per la realizzazione di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione, successivamente ratificato dal Parlamento francese e da quello italiano. In applicazione di tale accordo, i gestori delle infrastrutture italiana (RFI) e francese (RFF) creano una “Società per Azioni Semplificata”, la Lyon Turin Ferroviarie (LTF).

Dicembre 2001

Il progetto è inserito nel programma delle infrastrutture strategiche della legge obiettivo nel “Sistema Valichi” per un costo di 1.807,599 Meuro.

Luglio 2002

Il “Valicoferroviario del Frejus (solo tunnel)” è individuato dal DPEF 2003-2006 tra gli interventi chiave.

Marzo 2003

Il progetto preliminare viene consegnato ai competenti organi italiani.

Aprile 2003

L’opera è inserita nell’Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Piemonte.

Luglio 2003

Con Delibera di Giunta n.67-10050 del 21 luglio 2003 la Regione Piemonte esprime parere favorevole con prescrizioni.

Il DPEF 2004-2007 include l’intervento tra quelli potenzialmente attivabili nel periodo di riferimento.

Agosto 2003

In base all’accordo con il governo francese, il MIT autorizza la realizzazione del cunicolo esplorativo di Venaus (opera preparatoria).

Settembre 2003

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio - Commissione Speciale Via - esprime parere favorevole con prescrizioni e raccomandazioni.

Ottobre 2003

Il Piano Prioritario degli Investimenti (PPI) di RFI edizione di ottobre 2003 indica per la tratta italiana della parte comune un costo di 2.278 Meuro e, in vista della quantificazione in Finanziaria dell’apporto al capitale sociale di FS Spa, prevede per la progettazione un fabbisogno di 122 Meuro per il 2004 e di 31,4 Meuro per il 2005.

Novembre 2003

Il MIT trasmette al CIPE la relazione istruttoria sul “Nuovo collegamento ferroviario transalpino Torino-Lione”, proponendo l’approvazione del progetto preliminare con prescrizioni e raccomandazioni (nota n. 626 del 24 novembre 2003).

Dicembre 2003

Il CIPE, con delibera 113/2003, prende atto che il soggetto aggiudicatore è individuato in LTF S.A.S., che l’ultimazione dei lavori è prevista in circa 9 anni dall’affidamento e approva il progetto prelimiare.

Luglio 2004

Il DPEF 2005-2008 ripropone l’opera (includendola tra le “opere cantierate al 31.12.2006”) e la colloca tra quelle del Corridoio n. 5 - Asse Est Ovest Lisbona Kiev - Tratta italiana Torino Trieste. Il costo complessivo viene stimato in 2.270 Meuro, mentre l’ultimazione dei lavori è prevista entro il 2017.

Marzo 2005

RFI indica come data di ultimazione lavori settembre 2016 e prevede di affidare i lavori al Contraente Generale.

Luglio 2005

Il DPEF 2006-2009 per l’opera “Frejus” indica un costo pari a 2.278 Meuro, di cui 92 disponibili e il 2017 quale anno di completamento lavori. L’opera è inclusa tra quelle “cantierate al 31.12.2006” e, in merito allo stato di avanzamento dei lavori, il documento indica che sono in corso “lavori gallerie di ispezione”.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento “Frejus: Nuovo collegamento ferroviario Torino Lione” viene classificato tra le “altre opere” (All. 4), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 2.278 Meuro, interamente da finanziare. È inoltre presente nello stesso documento tra le “opere a rete direttamente connesse alle possibili opere prioritarie sui nodi” (All. 8).

Con il Decreto-legge 4 Luglio 2006, n. 223 (art. 17) viene concesso, a Ferrovie S.p.A. o a società del gruppo, un contributo in conto impianti nel limite massimo di 1.800 milioni di euro per il 2006, per la prosecuzione degli interventi relativi al sistema AV/AC.

Novembre 2006

Dal rapporto “Infrastrutture Prioritarie” del Ministero delle infrastrutture e aggiornato al Novembre 2006, si rileva che la linea AV/AC Torino – Lione è stata “attualmente estrapolata dagli interventi della Legge Obiettivo e seguirà la procedura ordinaria”. Nello stesso documento si segnala che, conseguentemente, dovrà essere elaborato entro l’aprile 2007 - per le tratte Nuova linea Torino–Bussoleno e Bruzolo-Confine di Stato (sezione internazionale) - lo studio di impatto ambientale previsto dalla procedura di VIA sul progetto definitivo. Per la prima delle tratte citate viene indicato un costo complessivo di 2.375 Meuro (delibera CIPE n. 119/2005), mentre per la tratta Bruzolo-Confine di Stato (sezione internazionale), il costo individuato dal CIPE nella seduta del 5 dicembre 2003 (2.278 Meuro), viene ritenuto sottostimato da RFI che, nella valutazione aggiornata al 2 novembre 2006, lo indica pari a 4.686 Meuro.

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 

 

 


                           N.D.

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 

 


                           L.T.F. S.A.S.

                             (Lyon Turin Ferroviarie)

 

 

 

Normativa e documentazione di riferimento

 

Decisione Consiglio Europeo n.1692/96/CE

Accordo tra i Governi Italiano e Francese del 29 Gennaio 2001

Legge 21 Dicembre 2001, n. 443

Delibera CIPE 121/2001

Contratto di Programma 2001 – 2005 FS - MIT

DPEF 2003-2006 – Luglio 2002

Legge 1 Agosto 2002, n.166

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n. 190

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Piemonte del 11 Aprile 2003

DPEF 2004-2007 – Luglio 2003

Delibera di Giunta Regione Piemonte n.67-10050 del 21 Luglio 2003

Nota Ministero Ambiente e Commissione VIA del 4 Settembre 2003

PPI RFI edizione Ottobre 2003

Nota MIT n. 626 del 24 Novembre 2003

Delibera CIPE n.113/2003

DPEF 2005-2008– Luglio 2004

Relazione STM del 30/12/2004

RFI monitoraggio progetto di Legge Obiettivo – Marzo 2005

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge-Obiettivo (Marzo 2005)

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Decreto-legge 4 Luglio 2006, n. 223 (art. 17)

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006


DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

1.807,599

Fonte: Del. CIPE 121 del 21.12.2001

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

2.278,000

Fonte: Del. CIPE 113 del 05.12.2003

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

2.278,000

Fonte: Del. CIPE 113 del 05.12.2003

 

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

4.686,000

Fonte: Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie,

              (Novembre 2006)

Note

 

 

Quadro finanziario

 

 

 
 

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

 

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

0,000

Fonte: Del. CIPE 113 del 05.12.2003

 

Di cui (importi e provenienza)

0,000

 

 

Fabbisogno residuo

4.686,000

 

Note

 

 


STATO DI ATTUAZIONE

 
 

 

 

Progettazione

 
 

 

 


                                               

 

Note: progetto preliminare approvato dal CIPE in data 05.12.03. Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva.

 

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

 

Forma contrattuale

Contraente Generale (previsto)

Tempi di esecuzione

 

Data aggiudicazione

 

Soggetto aggiudicatore

 

Aggiudicatario

 

Note

 

Esecuzione

 
 

 


Concluse

 

In corso

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

2015

Fonte: RFI Marzo 2004

 

Previsione al 30 Aprile 2005

2016

Fonte: RFI Marzo 2005

Previsione al 30 Novembre 2006

2017

Fonte: L.T.F. S.A.S.

 

 

 

 


Sistema Valichi

POTENZIAMENTO ASSE FERROVIARIO MONACO – VERONA:

GALLERIA DI BASE DEL BRENNERO

SCHEDA N.2

 

 

 

 


Pag.7

Costo al 30 Novembre 2006

2.550,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

0,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

+350,000 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

-32,280 Meuro

 

 

Costo

 
 

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


Casella di testo: FPag.7

 

 

Stato di attuazione

 
 

 


PD

 

Concluse

 

Opere con contratto

 

In corso

 

Opere in gara

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PE

 

PP

 

SDF

 
Pag.8 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 
Casella di testo: Pag.8
			2017


 

DATI GENERALI

 
 

 

Dati identificativi

 
 

 

 


Tipologia

Opera

 

Delibera 121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

1/4

3

30

33

No

 

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


L’intervento è costituito dalla galleria di base – che si estende per oltre 56 km, di cui 24 km in territorio italiano e 32 km in territorio austriaco – e dai relativi allacci alla linea storica in corrispondenza delle stazioni di Innsbruck e di Fortezza. Sono previste due gallerie a semplice binario messe in comunicazione con cunicoli trasversali di collegamento pedonale posizionati circa ogni 336 m. Le relative opere accessorie consistono in:

1.        tre posti multifunzione collocati a una distanza minore di 20 km tra loro e precisamente: circonvallazione di Innsbruck, Steinach e Prati;

2.        le finestre di Mules, Vizze, Wolf, Pfons, Ahrntal;

3.        la galleria di servizio di Aica e un “cunicolo esplorativo” a fini geognostici;

4.        la sottostazione elettrica di Fortezza;

5.        variante in galleria alla linea esistente a nord della stazione di Fortezza.La linea è destinata ad un traffico di tipo misto viaggiatori e merci.

1989

Si conclude lo studio di fattibilità per la galleria ferroviaria di base del Brennero commissionato dai Ministri dei Trasporti di Italia, Austria e Germania in considerazione della situazione del traffico attraverso le Alpi, e integrato con ulteriori studi, riguardanti l’intero asse Monaco - Verona, nel 1993.

Giugno 1994

Con il memorandum di Montreux del 2/3 Giugno 1994, i Ministri dei Trasporti di Austria,Germania e Italia si impegnano per la realizzazione del potenziamento ferroviario dell’asse Monaco - Verona, secondo un tracciato poi inserito nei rispettivi piani nazionali dei trasporti.

Novembre 1994

Con il memorandum di Bruxelles del 21 Novembre aderisce all’accordo di Montreaux il membro della Commissione europea per i trasporti, dando così avvio alla costituzione di una Commissione trilaterale, costituita da rappresentanti dei tre Ministeri interessati, dalla Commissione Europea e dalle Ferrovie interessate.

Dicembre 1994

A seguito dei vertici del Consiglio europeo del Giugno e del Dicembre 1994, il collegamento Monaco - Verona viene incluso nella TEN-T e compreso tra i 14 progetti prioritari dell’allegato III alla voce “Treno ad alta velocità / trasporto combinato Nord-Sud” al fine di contribuire a ridurre le ripercussioni negative del traffico sull’ambiente ed in particolare nell’area alpina.

1996

Il Parlamento e il Consiglio Europeo emanano la decisione n.1692/96/CE concernente gli orientamenti per lo sviluppo di una rete di trasporto transeuropea (TEN-T).

Aprile 1999

I Ministri dei Trasporti dell’Austria e dell’Italia confermano, con la dichiarazione congiunta del 15 Aprile 1999, la loro comune volontà di iniziare le progettazioni necessarie per la realizzazione della galleria di base del Brennero quale parte del collegamento “nord-sud per il traffico ferroviario ad alta capacità e per il traffico combinato Berlino-Norimberga-Monaco-Verona”, costituendo a tale scopo, tra le imprese ferroviarie incaricate dell’esecuzione delle progettazioni, il GEIE BBT, come proposto dalla citata Commissione trilaterale.

Marzo 2001

Con Decreto del Presidente della Repubblica 14 Marzo 2001 viene approvato il “Nuovo Piano Generale dei Trasporti e della Logistica” già deliberato dal CIPE, con Delibera 1° Febbraio 2001, n.1.

Dicembre 2001

La Delibera CIPE n. 121/2001 include, nell’ambito del “Sistema valichi”, il valico del Brennero, per il quale indica un costo di 2.582,284 Meuro, e nell’allegato 2, tra le opere che interessano la provincia autonoma di Bolzano, alla voce “Corridoi ferroviari” include la “Tratta corridoio ferroviario Brennero e valico”.

Settembre 2001

Il libro bianco della Commissione della Comunità europea del 12 Settembre 2001 conferma la priorità del progetto come strategia per ridurre la circolazione dei mezzi pesanti e le relative conseguenze ambientali.

Luglio 2002

Il “Valicoferroviario del Brennero” è individuato dal DPEF 2003-2006 tra gli interventi chiave.

Aprile 2003

Il 1° aprile 2003 i Governi di Austria e Italia, a seguito dei risultati ottenuti nella fase I del GEIE BBT in ordine alle attività di progettazione della galleria di base del Brennero, firmano una dichiarazione congiunta per la prosecuzione del progetto in questione.

Giugno 2003

Il soggetto aggiudicatore, in data 10 giugno 2003, invia il progetto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, alla Provincia autonoma di Bolzano e agli Enti interferenti, e si procede alla pubblicazione di avvisi su alcuni giornali sull’avvio del procedimento.

Luglio 2003

Il DPEF 2004-2007, nell’elenco delle opere potenzialmente attivabili nel periodo considerato, include l’intervento “Brennero - traforo ferroviario”.

Settembre 2003

Con il memorandum del 10 Settembre i Governi di Austria e Italia danno formale avvio alla fase II, al fine di pervenire ad un progetto provvisto di tutte le autorizzazioni necessarie a consentire l’avvio della costruzione.

Ottobre 2003

La Provincia autonoma di Bolzano esprime il proprio parere favorevole, con prescrizioni, in materia di valutazione dell’impatto ambientale con delibera di Giunta 20 Ottobre 2003, n.3749, allegando il parere positivo – con osservazioni – del Comitato VIA n.11/2003.

Novembre 2003

Nel Piano di Priorità degli Investimenti Ferroviari (PPI) – edizione Ottobre 2003, che il CIPE con Delibera 13 Novembre 2003, n.103, ha approvato per il 2004 e in via programmatica per gli anni successivi, il progetto del tunnel di base del Brennero è incluso tra i “nuovi progetti di Legge Obiettivo”.

Dicembre 2003

La Provincia Autonoma di Bolzano approva le modifiche ai piani urbanistici comunali delle zone interessate con Delibera di Giunta 22 Dicembre 2003, n. 4786.

Febbraio 2004

Nella Intesa Generale Quadro tra Governo e Provincia autonoma di Bolzano, sottoscritta il 13 Febbraio 2004 viene compreso l’intervento in questione.

 

Aprile 2004

Il collegamento Monaco-Verona, con la decisione n. 884/2004/CE del 29 Aprile 2004, viene esteso da Berlino a Palermo e confermato tra i progetti prioritari per i quali l’inizio dei lavori è previsto entro il 2010; il 30 aprile 2004 è firmato a Vienna un “Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica d’Austria per la realizzazione di un tunnel ferroviario di base sull’asse del Brennero” (ratificato con la legge n. 115 del 2006). Tale accordo definisce le fasi del progetto della realizzazione della parte comune della nuova linea ferroviaria fino alla messa in esercizio, regolando anche le condizioni generali della concessione di diritto ferroviario e gli aspetti finanziari del progetto, e prevede la trasformazione del GEIE in Società per Azioni europea, che assume le funzioni di promotore e alla quale spetterà quindi di sviluppare il modello di finanziamento e le modalità di realizzazione dell’opera attraverso l’istituzionalizzazione di una Commissione intergovernativa (CIG) che formulerà proposte ai due Governi interessati in ordine alle attività successive alla fase II.

Maggio 2004

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con nota 27 Maggio 2004, n.ST/407/18621, sulla scorta delle considerazioni svolte dalle competenti Soprintendenze esprime parere favorevole con prescrizioni.

Giugno 2004

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, alla stregua della valutazione effettuata dalla speciale Commissione VIA, esprime, in data 17 giugno 2004, parere favorevole con prescrizioni e raccomandazioni.

Luglio 2004

Il DPEF 2005-2008 ripropone l’opera, la colloca tra le opere del Corridoio n.1 Asse Nord Sud Berlino Palermo, indica come anno di ultimazione dei lavori il 2016 e la include tra le opere cantierate al 31.12.2006.

Agosto 2004

Il MIT, con nota 2 Agosto 2004, n.485, trasmette la relazione istruttoria sul “Potenziamento asse ferroviario Monaco - Verona: Galleria di base del Brennero”, proponendo l’approvazione del progetto preliminare dell’opera, con prescrizioni, e il finanziamento di 45,000 Meuro per le attività di studi e indagini connesse con il progetto definitivo.

Ottobre 2004

La società GEIE BBT, individuata come soggetto aggiudicatore, viene trasformata in Società per azioni europea (BBT SE) dal 16 Dicembre 2004 e diventa competente sulle funzioni inerenti la progettazione precedentemente svolte da RFI per la parte italiana.

Con nota 18 Ottobre 2004 il responsabile italiano del Gruppo europeo d’interesse economico “Brenner Basis Tunnel” (GEIE BBT) fornisce precisazioni sul costo dell’opera, quantificabile in 4.500 Meuro, comprensivo del costo di realizzazione del cunicolo esplorativo, ma suscettibile di variazioni stante la provvisoria determinazione del costo per la tratta austriaca (2.300 Meuro). Il costo definitivo verrà quantificato alla fine della fase II, in sede di emanazione del “decreto sul tracciato”.

Dicembre 2004

Il CIPE, con Delibera n.91 del 20 Dicembre 2004, approva il Piano di Priorità degli Investimenti Ferroviari (PPI) – edizione Aprile 2004, che riporta per la tratta italiana dell’intervento un costo di 2.200 Meuro.

Nello stesso giorno il CIPE, con delibera n. 89, approva con prescrizioni il progetto preliminare della galleria di base del Brennero, assegnando all’opera un finanziamento, a valere sull’art. 13 L.166/2002, di 45 Meuro (pari al 50% del costo stimato nella dichiarazione congiunta del 1° Aprile 2003) per le attività di fase II di cui all’accordo internazionale del 30 aprile 2004, relative in particolare alla progettazione definitiva, alla connessa attività di studi e indagini, al modello di finanziamento e di concessione e alle altre attività di supporto alla trasformazione giuridica del GEIE BBT in società. Il costo della tratta italiana è quantificato in 2.200 Meuro ai quali vanno aggiunti 300 Meuro per l’ottemperanza alle prescrizioni concernenti la tratta italiana stessa e comportanti incrementi di costi e 50 Meuro per compensazioni ambientali come da richiesta della Commissione V.I.A. e pari a circa il 2% del costo della tratta. Per quanto concerne la copertura finanziaria del costo dell’intervento complessivo, l’accordo del 30 aprile 2004 prevede che le parti richiedano congiuntamente la concessione delle sovvenzioni comunitarie nella misura massima consentita e che, per il residuo finanziamento, si faccia ricorso a mezzi privati nell’ambito di modelli di partenariato pubblico-privato (PPP), suddividendo in modo paritario la quota pubblica nell’ambito del partenariato stesso. La realizzazione è prevista entro 9 anni – con uno scarto di circa 6 mesi, a seconda che venga adottato l’approccio di scavo innovativo (con fresa) o quello conservativo – con messa in esercizio prevista per il 2016.

Luglio 2005

Il DPEF 2006-2009 per l’opera “Brennero” indica un costo pari a 2.550 Meuro, di cui 65 disponibili, il 1° maggio 2006 quale data di avvio dei lavori di realizzazione del tunnel pilota e il 2017 quale anno di completamento lavori. Lo stesso documento include il “tunnel pilota del valico del Brennero” del costo di 550 Meuro tra le 31 opere appaltate e cantierate al 30.06.2006 e l’intera opera “Valico ferroviario del Brennero” tra le “opere cantierate al 31 dicembre 2006”.

Luglio 2006

Nel al DPEF 2007-2011 l’intervento “Nuovo Valico del Brennero (galleria di base)” viene classificato tra le opere ferroviarie incluse nell’All. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 2.550 Meuro di cui 45 disponibili a valere sui fondi della Legge Obiettivo. E’ inoltre presente nello stesso documento tra le “opere a rete direttamente connesse alle possibili opere prioritarie sui nodi” (All. 8).

Con il decreto-legge 4 Luglio 2006, n. 2003 (art. 17) viene concesso, a Ferrovie S.p.A. o a società del gruppo, un contributo in conto impianti nel limite massimo di 1.800 milioni di euro per il 2006, per la prosecuzione degli interventi relativi al sistema AV/AC.

Novembre 2006

Il rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle infrastrutture e aggiornato al Novembre 2006, conferma i costi previsti per la realizzazione del tunnel ferroviario di base, per il quale è stato stimato un costo complessivo 4.500 Meuro, di cui 2.550 Meuro per la tratta italiana. Parte del finanziamento sarà a carico dell’Unione Europea. Ricorda, inoltre, che con delibera n. 89 del 20 dicembre 2004 il CIPE ha approvato il progetto preliminare dell’intervento ed ha assegnato un contributo di 45 Meuro (50% di parte italiana), a valere sulla legge n. 166/2002 (legge obiettivo), per le attività di studi ed indagini connesse con il progetto definitivo. La sua realizzazione avverrà tramite una società europea BBT, alla quale parteciperà una società per azioni di diritto italiano TFB.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 

 

 


                              N.D.

 

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 

 
 

 

 


                              RFI-BEG/GEIE BBT Brenner Basic Tunnel

 

 

 

 

 

Normativa e documentazione di riferimento

 

Studio di fattibilità 1989

Memorandum di Montreux del 2/3 Giugno 1994

Memorandum di Bruxelles del 21 Novembre 1994

Decisione n. 1692/96/CE Allegato III -TEN-T

Dichiarazione congiunta Ministri dei Trasporti Austria e Italia del 15 Aprile 1999

Delibera CIPE 1° Febbraio 2001, n.1.

Decreto del Presidente della Repubblica 14 Marzo 2001

Libro bianco della Commissione della Comunità Europea del 12 Settembre 2001

Delibera CIPE 121/2001

DPEF 2003-2006 – Luglio 2002

Legge 1 Agosto 2002, n.166

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190

Dichiarazione congiunta dei Governi di Austria e Italia 1° Aprile 2003

Nota GEIE BBT 10 Giugno 2003

DPEF 2004-2007 – Luglio 2003

Memorandum del 10 Settembre 2003 dei Governi di Austria e Italia

Parere Comitato VIA n. 11/2003.

Delibera di Giunta Provincia Autonoma di Bolzano 20 Ottobre 2003, n. 3749

Piano di Priorità degli Investimenti Ferroviari (PPI) – edizione Ottobre 2003

Delibera CIPE 13 Novembre 2003, n.103

Delibera di Giunta Provincia Autonoma di Bolzano 22 Dicembre 2003, n.4786

Intesa Generale Quadro tra Governo e Provincia autonoma di Bolzano del 13 Febbraio 2004

Piano di Priorità degli Investimenti Ferroviari (PPI) – edizione Aprile 2004

Decisione n. 884/2004/CE del 29 Aprile 2004

Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica d’Austria del 30 Aprile 2004

Nota Ministero per i Beni e le Attività Culturali 27 Maggio 2004, n. ST/407/18621

Nota Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, 17 Giugno 2004

DPEF 2005-2008– Luglio 2004

Nota MIT 2 Agosto 2004, n.485

 

Nota 18 Ottobre 2004 della “Brenner Basis Tunnel” (GEIE BBT)

Delibera CIPE n.91 del 20 Dicembre 2004

Delibera CIPE n.89 del 20 Dicembre 2004 – Approvazione Contratto di Programma 2001 – 2005 PPI RFI – Edizione Aprile 2004

Relazione STM del 30/12/2004

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Decreto-legge 4 Luglio 2006, n. 223 (art. 17)

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

 

 

 

 

 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

2.582,280

Fonte: Del. CIPE 121 del 21.12.2001

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

2.200,000

Fonte: PPI RFI Spa - Ottobre 2003

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

2.550,000

Fonte: Del. CIPE 89 del 20.12.2004

 

 

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

2.550,000

Fonte: Del. CIPE 89 del 20.12.2004

 

 

Note

 

 

Quadro finanziario

 

 

 
 

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

 

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

45,000

Fonte: Del. CIPE 89 del 20.12.2004

 

Di cui (importi e provenienza)

45,000

Art.13 L.166/2002

Fabbisogno residuo

2.505,000

 

Note: il finanziamento riguarda le attività previste dalla II fase dell’accordo internazionale del 30/04/2004 (progettazione definitiva, ecc.)

 


STATO DI ATTUAZIONE

 
 

 

 

Progettazione

 
 

 

 


                                                

 

Note: progetto preliminare approvato dal CIPE in data 20.12.04. Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva.

 

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

 

Forma contrattuale

Contraente Generale (previsto)

Tempi di esecuzione

 

Data aggiudicazione

 

Soggetto aggiudicatore

 

Aggiudicatario

 

Note

 

Esecuzione

 
 

 


Concluse

 

In corso

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

2015

Fonte: RFI Marzo 2004

 

Previsione al 30 Aprile 2005

2016

Fonte: DPEF 2005-2008

Previsione al 30 Novembre 2006

2017

Fonte: DPEF 2006-2009

 

 

 

 


CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Sistemi Ferroviari

Asse Ferroviario sull’itinerario del Corridoio 5 Lione Kiev (Torino – Trieste)

LINEA AV/AC MILANO - VERONA

SCHEDA N. 3

Costo

 
 

 

 


Pag.8

Costo al 30 Novembre 2006

5.735,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

+630,900  Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

+1.015,000  Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

N.D.

 

 

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Pag.8

 

Casella di testo: F

 

 

 

Stato di attuazione

 
 

 


Concluse

 

Opere con contratto (GC)

 

In corso

 

Opere in gara

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PE

 

PD

 

PP

 

SDF

 
Pag.9

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 
 


Casella di testo: Pag.9
			2012

 

 

 

DATI GENERALI

 
 

 

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 


Tipologia

Intervento

 

Delibera 121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

2/5

4

4

4

No

 

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


Il progetto, modificato sulla base delle indicazioni emerse nel corso della verifica parlamentare sul Progetto TAV e del Tavolo istituzionale, prevede che la linea si sviluppi per 112 km, attraverso il territorio di 31 comuni in Lombardia e 4 in Veneto.

Per agevolare il traffico passeggeri e merci prevede interconnessioni con la linea esistente a Treviglio, Brescia (Ovest e Est) e, solo per le merci, a Verona.

Nel Dicembre 2002 si è svolta la sessione conclusiva della Conferenza di servizi istruttoria avviata nell’Ottobre 2000. Sulla base dell’ipotesi di tracciato emersa dalla CdS è stato sviluppato il progetto preliminare presentato per l’approvazione del CIPE il 10 Marzo 2003.

Il 5 Dicembre 2003 il CIPE ha approvato il progetto preliminare e ha autorizzato l’avvio di attività anticipate.

Aprile 1986

Nel Piano Generale dei trasporti si individua per la prima volta la rete ad Alta Velocità. Il Piano prevede il quadruplicamento delle direttrici ferroviarie Torino – Milano – Verona - Venezia e Milano – Bologna –Firenze – Napoli - Battipaglia.

Gennaio 1991

Il Contratto di Programma 1991-1992 tra MIT e Ente Ferrovie dello Stato stabilisce che il finanziamento della realizzazione del sistema Alta Velocità sia ripartito tra Stato e privati. In particolare, lo Stato dovrà coprire il 40% dei costi, più gli oneri per gli interessi relativi alle fasi di costruzione delle opere, di avviamento e di pre-esercizio.

Ottobre 1991

Convenzione stipulata il 15 Ottobre con TAV; viene individuato il consorzio CEPAV 2 come General Contractor per l’intervento.

Dicembre 1992

Viene stipulato tra FS (trasformata in S.p.a.) e il MIT un nuovo Contratto di Programma 1993-1995,che stabilisce l’entità dell’impegno pubblico per la realizzazione del sistema AV.

Dicembre 1996

La legge 662/96 (art. 2, comma 15), collegata alla Finanziaria per il 1997, prevede una verifica Parlamentare sullo stato di attuazione del progetto Alta Velocità, allo scopo di consentire al Parlamento di valutarne gli obiettivi relativi al potenziamento complessivo della rete ferroviaria, allo sviluppo dell'intermodalità, all'integrazione del nostro sistema dei trasporti con quello europeo.

Febbraio 1997

Nella Relazione del Ministro alla Commissione Trasporti della Camera viene introdotto il concetto di Alta Capacità in sostituzione dell’Alta Velocità: le nuove linee devono aumentare la capacità ferroviaria nel suo complesso.

Marzo 1998

TAV diventa al 100% proprietà delle FS, che acquistano le quote azionarie pari al 57% del capitale sociale detenute da 42 soci tra banche, assicurazioni e istituti di credito italiani ed esteri.

Aprile 1998

La Banca Europea degli Investimenti (BEI) concede il primo finanziamento del mondo bancario alle nuove linee ferroviarie veloci (stanziati 700 miliardi).

Aprile 1999

Firmato un nuovo contratto di finanziamento per 1000 miliardi di lire.

Ottobre 2000

Si apre la Conferenza di Servizi istruttoria per la definizione del progetto della linea veloce Milano-Verona.

Gennaio 2001

La Finanziaria 2001 ridefinisce il sistema di realizzazione di alcune delle linee veloci.

Aprile 2001

Viene presentato al CIPE, che esprime parere favorevole, il Contratto di Programma 2001-2005 (Delibera n.44 del 4 Aprile 2001), che verrà sottoscritto il 2 Maggio 2001.

Luglio 2001

Con la costituzione di Rete Ferroviaria Italiana si conclude il processo di riorganizzazione del gruppo FS.

Dicembre 2001

Il progetto è inserito nel programma delle infrastrutture strategiche della Legge Obiettivo nell’ “Asse ferroviario sull’itinerario del Corridoio 5 (Torino-Trieste)”. Nella Delibera 121/2001 viene indicato, per l’intero Asse, un costo di 7.901,791 Meuro, con una previsione di spesa nel triennio 2002-2004 pari a 1.601,016 Meuro.

Luglio 2002

L’Asse ferroviario “Milano-Verona” risulta individuato dal DPEF 2003-2004 tra gli interventi chiave.

Agosto 2002

Viene approvata la Legge 1° Agosto 2002, n.166 (Disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti - Collegato alla Finanziaria 2002), con la quale sono ripristinati i rapporti contrattuali per la linea Milano-Verona con il General Contractor CEPAV DUE.

Settembre 2002

Il CIPE approva il Piano delle Priorità degli Investimenti - Settembre 2002 con Delibera n. 85 del 21 Dicembre 2002.

Ottobre 2002

Si svolge la sessione conclusiva della Conferenza di Servizi Istruttoria avviata nell’Ottobre 2000 per individuare il tracciato della linea veloce Milano-Verona, tratta centrale della direttrice trasversale del sistema Alta Velocità/Alta Capacità Torino -Venezia.

Dicembre 2002

La Legge n. 289 prevede che Infrastrutture Spa finanzi prioritariamente gli investimenti per il Sistema AV/AC reperendo le risorse sul mercato bancario e su quello dei capitali e pone a carico dello Stato l’onere per il servizio della parte di debito non remunerabile dai soli flussi di cassa previsionali per il periodo di sfruttamento economico previsto.

La Conferenza dei Servizi tenutasi il 19 Dicembre prende in esame il progetto preliminare.

Gennaio 2003

Il CIPE, con Delibera 31 Gennaio, n. 2, integrata con la Delibera 25 Luglio 2003, n. 24 e con la Delibera 5 Dicembre 2003, n. 114, prende atto delle modalità di attuazione dell’Art. 75 della Legge n. 289/2002 prospettate nel dossier di valutazione economico-finanziaria del “sistema alta velocità/alta capacità” sull’asse Torino-Milano-Napoli, trasmesso con parere favorevole dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e positivamente esaminato anche dai competenti Dipartimenti del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Marzo 2003

TAV Spa invia il progetto preliminare completo dello Studio di Impatto Ambientale (SIA) al MIT, ai Ministeri interessati, alle Regioni nonché alle Province di Milano, Bergamo, Brescia, Verona e agli altri Enti interferiti.

TAV stipula con la Banca OPI (Banca per la finanza alle Opere Pubbliche e alle Infrastrutture) un contratto di finanziamento per la TO-MI-NA di 500,000 Meuro della durata di 18 mesi.

Aprile 2003

È sottoscritta l’Intesa Generale Quadro con la Regione Lombardia, nella quale si conferisce all’opera carattere prioritario.

Giugno 2003

La Regione Veneto (parere di Giunta n. 6015 del 23 Giugno 2003) si esprime favorevolmente sul progetto, con prescrizioni. In Agosto la Regione ha espresso parere di compatibilità ambientale.

Luglio 2003

La Regione Lombardia (deliberazione di Giunta n.13714 del 18 Luglio 2003) esprime parere favorevole con prescrizioni.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali detta ulteriori prescrizioni e richiede che venga fornita documentazione illustrativa degli immobili tutelati.

Il DPEF 2004-2007 include l’intervento tra quelli potenzialmente attivabili nel periodo di riferimento.

Con la Delibera 25 Luglio 2003, n.29, il CIPE esprime parere favorevole sul 2° addendum al Contratto di Programma 2001-2005. In particolare l’Art. 7 del nuovo Contratto, che modifica l’Art.14.4, prevede che i dossier di valutazione economica, e i conseguenti fabbisogni finanziari e lo schema di finanziamento del “resto del sistema alta velocità/alta capacità” debbano essere sottoposti dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, d’intesa con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, all’esame del CIPE.

Ottobre 2003

Nell’Intesa Generale Quadro con la Regione Veneto, l’opera è compresa tra le infrastrutture di preminente interesse nazionale in territorio Veneto. Il MIT (nota n.519 del 27 Ottobre 2003) trasmette al CIPE la relazione istruttoria proponendo di approvare il progetto preliminare con prescrizioni e di autorizzare finanziamenti ponte per gli interventi “in via anticipata“, per un importo di 576,000 Meuro.

Novembre 2003

Il CIPE approva il Piano delle Priorità degli Investimenti (PPI) di RFI, edizione Ottobre 2003 (Delibera n.103 del 13 Novembre 2003) nel quale si indica un costo di 4.720 Meuro.

Dicembre 2003

Il CIPE (Del.120/2003) approva il progetto preliminare. Sotto l’aspetto finanziario, quantifica il costo dell’opera in 4.720 Meuro, ai quali vanno aggiunti ulteriori 384,100 Meuro per opere e misure compensative non considerate nel progetto preliminare. Identifica poi alcuni interventi da avviare in “via anticipata” e in merito al finanziamento fa presente che: "Tenuto conto dellarilevata particolare urgenza nell’adempimento dell’avvio dei lavori propedeutici dell’asse AV/AC Milano-Verona e nelle more della conclusione dei contratti con Infrastrutture Spa, al fine anche di assicurare la continuità necessaria al finanziamento dell’asse predetto, TAV Spa, anche per il tramite della controllante Ferrovie dello Stato Spa o della concedente RFI, potrà contrarre e/o far contrarre a società controllate finanziamenti ponte con il sistema bancario, fino ad un massimo di 576 Meuro, al netto dell’IVA, che saranno estinti non appena sarà disponibile, da parte della suddetta Infrastrutture Spa, la provvista necessaria”. L’importo relativo ad interventi e attività da avviare in via anticipata è stimato in complessivi 576 Meuro, di cui 106 nell’anno 2004 e 470 nel 2005. La realizzazione dell’opera è prevista mediante affidamento a contraente generale, individuato nel consorzio CEPAV 2 sulla base della convenzione stipulata dalla TAV il 15 Ottobre 1991.

Luglio 2004

Il DPEF 2005-2008 ripropone l’opera, la colloca tra le opere del Corridoio n° 5 - Asse Est Ovest Lisbona Kiev - Tratta italiana Torino Trieste, indica in 576 Meuro l’investimento autorizzato fino a quel momento, lo stesso importo è riportato tra quelli generabili entro il Dicembre 2004. Lo stesso documento indica come anno di ultimazione lavori il 2010 e include l’“Asse Ferroviario ad alta velocità Milano-Verona” tra le opere con un livello di avanzamento superiore al 20% al 31.12.2006.

Novembre 2004

Il CIPE, con la Delibera 13 Novembre 2003, n.103, approva il PPI, nella versione Ottobre 2003, per l’anno 2004 e in via programmatica per gli anni successivi.

Il MIT con nota 11 Novembre 2004, n. 7404/2004/SP, trasmette la documentazione concernente i dossier di valutazione del sistema ferroviario alta velocità/alta capacità predisposta da RFI, corredandola con la “nota di sintesi e di valutazione dei dossier elaborati da RFI Spa” predisposta dalla Direzione generale trasporto ferroviario; l’onere a carico dello Stato (comprensivo della manutenzione straordinaria per l’intero periodo della Concessione) oscilla tra circa 59 Meuro, nello scenario base di RFI, e 65 Meuro, nello scenario di riduzione dei ricavi da pedaggio della linea Torino-Milano-Napoli; i pedaggi unitari utilizzati per lo sviluppo dei suddetti scenari sono confermati nella misura indicata nella precedente versione del dossier relativo alla “linea alta velocità/alta capacità Torino-Milano-Napoli”. Le stime di traffico effettuate per conto di RFI, ed esposte nei dossier in questione, sono da considerare, secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in linea di massima, plausibili; si segnala che l’effettivo verificarsi dei risultati esposti nei dossier dipende anche dal rispetto dei tempi di conclusione e dei costi di realizzazione delle opere e che RFI è stata già sollecitata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a predisporre interventi per ridurre il rischio di ulteriori incrementi dei costi e slittamenti dei tempi di attivazione stimati nei dossier all’esame.

Marzo 2005

Il CIPE approva l’aggiornamento del dossier di valutazione economico-finanziaria relativo alla “linea alta velocità/alta capacità Torino-Milano-Napoli” e i dossier relativi al “Terzo Valico dei Giovi” e alla “linea alta velocità/alta capacità Milano-Verona-Padova-(Venezia)”, limitatamente alla tratta Milano-Verona (nodo di Verona incluso). Approva inoltre le modalità di restituzione del prestito e prende atto che nulla osta a che venga dato corso al meccanismo di finanziamenti di cui all’art.75 della legge n.289/2002. RFI indica come data di ultimazione lavori il 2012 e prevede di affidare i lavori al Contraente Generale.

Luglio 2005

Il costo dell’opera e il fabbisogno finanziario residuo indicati dal MIT nell’elenco delle “opere approvate dal CIPE dal 31/10/2002 al 27/05/2005”, rispettivamente 4.720 Meuro e 4.087,4 Meuro, non tengono conto degli oneri aggiuntivi per opere e misure compensative dell'impatto territoriale e sociale, pari a 384,1 Meuro. Inoltre in merito alle disponibilità il MIT evidenzia una quota pari a 632,61 Meuro, di cui 576 Meuro in autofinanziamento, diversamente da quanto indicato nel rapporto dove il finanziamento disponibile risulta pari a 633,6 Meuro, che corrispondono ai “Finanziamenti dichiarati disponibili dal CIPE” indicati nell’allegato B alla relazione della Corte dei Conti, considerati tutti privati.

Il DPEF 2006-2009 per l’opera “A.V. MI-VR” indica un costo pari a 4.720 Meuro, interamente finanziato, il 2012 quale anno di completamento lavori e, in merito allo stato di avanzamento lavori, in corso di definizione i rapporti con il General Contractor. Lo stesso documento include l’opera sia tra quelle con un livello di avanzamento superiore al 20% al 31.12.2006 che tra quelle cantierate al 31.12.2006.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento “Asse ferroviario sull’itinerario del corridoio 5 Lione-Kiev (Torino-Trieste): linea AV/AC Milano-Verona” rientra tra le opere ferroviarie incluse nell’all. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 4.720 Meuro interamente autofinanziato (finanziamenti ISPA). È inoltre presente nello stesso documento tra le “opere a rete direttamente connesse alle possibili opere prioritarie sui nodi “(All. 8).

Con il Decreto-legge 4 Luglio 2006, n. 223 (art. 17) viene concesso, a Ferrovie S.p.A. o a società del gruppo, un contributo in conto impianti nel limite massimo di 1.800 milioni di euro per il 2006, per la prosecuzione degli interventi relativi al sistema AV/AC.

Novembre 2006

Dal rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture e aggiornato a Novembre 2006, si rileva che “dagli ultimi dati forniti da RFI (3.11.2006) il costo complessivo dell’opera è di 5.735 Meuro e l’ulteriore fabbisogno ammonta a 5.627 Meuro”.

 

 

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 

 

 


                           F81H91000000008

 

 

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 

 


                           TAV Spa

 

 

 

 

 

Normativa e documentazione di riferimento

 

Legge 21 Dicembre 2001, n.443

Delibera CIPE 121/2001

DPEF 2003-2006 – Luglio 2002

Legge 1 Agosto 2002, n.166

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190

Legge 289/2002

Nota TAV 10 Marzo 2003

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Lombardia 11 Aprile 2003

Parere di giunta n. 6015 del 23 Giugno 2003 della Regione Veneto

DPEF 2004-2007 – Luglio 2003

Deliberazione di Giunta della Regione Lombardia n.13714 del 18 Luglio 2003

PPI RFI - Ottobre 2003

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Veneto 24 Ottobre 2003

Nota MIT n.519 del 27 Ottobre 2003

Delibera CIPE n. 103 del 13 Novembre 2003

Delibera CIPE n.120/2003

DPEF 2005-2008– Luglio 2004

Delibera CIPE del 20 Dicembre 2004, n. 91

Relazione STM del 30/12/2004

RFI monitoraggio progetto di Legge Obiettivo – Marzo 2005

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - obiettivo (Marzo 2005).

MIT - Elenco opere approvate dal CIPE dal 21/10/2002 al 27/5/2005

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Decreto-legge 4 Luglio 2006 n. 223 (art. 17)

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006


 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

         N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

4.720,000

Fonte: PPI RFI edizione Ottobre 2003

 

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

5.104,000*

Fonte: Del. CIPE 120 del 05.12.2003

 

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

5.735,000

Fonte: Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie,

              (Novembre 2006)

 

* il costo al 30 Aprile 2005 tiene conto degli oneri aggiuntivi (384,100 Meuro) per opere e misure compensative dell'impatto territoriale e sociale.

 

 

Quadro finanziario

 

 

 
 

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

 

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

0,000

Fonte:

Di cui (importi e provenienza)

 

 

Fabbisogno residuo

5.735,000

 

L’allegato B alla Relazione della Cortedei Conti  indica una disponibilità di 633,600 a carico di TAV/ISPA; Il MIT nell’elenco delle “opere approvate dal CIPE dal 31/10/2002 al 27/05/2005” indica una disponibilità di 632,61 Meuro, di cui 576 Meuro in autofinanziamento; nellanota del 30 Ottobre 2006 Esiti tavolo di “ricognizione sullo stato di attuazione della legge obiettivo”, curata dalla Segreteria Tecnica del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri”, viene indicata una disponibilità di 122 Meuro oltre a 82 Meuro da confermare; nel rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture, aggiornato a Novembre 2006, si rileva invece una disponibilità di 108 Meuro, calcolata come differenza tra il costo complessivo dell’opera, pari a 5,735 Meuro e il fabbisogno, pari a  5.627 Meuro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

STATO DI ATTUAZIONE

 
 

 

Progettazione

 
 

 

 


                                               

 

Note: progetto preliminare approvato dal CIPE in data 5.12.03. Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva.

Affidamento lavori

 

 

 

Data bando

N.D.

Forma contrattuale

Contraente generale

Tempi di esecuzione

5 anni e 2 mesi (RFI Marzo 2005)

Data aggiudicazione

Convenzione TAV del 15.10.1991

Soggetto aggiudicatore

TAV Concessionaria di RFI

Aggiudicatario

CEPAV 2

Aquater Spa(5%), Condotte d'Acqua Spa (12%), Garboli-Conicos Spa (12%), Maltauro Spa (12%), Saipem Spa (12%), SnamProgetti Spa (35%), Impresa Pizzarotti Spa (12%).

Note

 

Esecuzione

 
 

 


Concluse

 

In corso

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note

Ultimazione lavori

 

 

Previsione al 30 Aprile 2004

2010

Fonte: RFI Marzo 2004

 

Previsione al 30 Aprile 2005

2012

Fonte: RFI Marzo 2005

Previsione al 30 Novembre 2006

2012

Fonte: DPEF 2006-2009

 

 

 

 


CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Sistemi Ferroviari

Asse Ferroviario sull’itinerario del Corridoio 5 Lione Kiev (Torino – Trieste)

COLLEGAMENTO FERROVIARIO AV/AC VERONA – PADOVA

SCHEDA N. 4

 

 

 


Pag.7

Costo al 30 Novembre 2006

4.483,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

+1.739,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

+1.853,000 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

N.D.

 

 

Costo

 
 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


Pag.7

Casella di testo: F

 

Stato di attuazione

 
 

 


Concluse

 

Opere in gara

 

Opere con contratto

 

In corso

 

PD

 

PE

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PP

 

SDF

 
Pag.8 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 

Casella di testo: Pag.8
			2014

DATI GENERALI

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 

 

 

 


Tipologia

Intervento

 

Delibera

121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

2/5

4

27

30

No

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


L’intervento costituisce parte della trasversale est – ovest Torino – Milano – Venezia, inserita nel Corridoio europeo n. 5 Lione – Kiev. La tratta attuale Verona–Padova si estende dal chilometro 147+480, stazione di Verona, al chilometro 229+408, stazione di Padova, della linea storica Milano – Venezia; il progetto ha per obiettivo il quadruplicamento della suddetta tratta, di cui è prevista la “rilocazione”, in alcuni casi di stretto affiancamento tra le due linee. Le stazioni/fermate interessate dalla nuova linea sono Verona Porta Vescovo, San Bonifacio, fermata di Lonigo, Montebello Vicentino, Vicenza, Lerino, Grisignano di Zocco, Mestrino, Rubano, Padova.

Aprile 1986

Nel Piano Generale dei trasporti si individua per la prima volta la rete ad Alta Velocità. Il Piano prevede il quadruplicamento delle direttrici ferroviarie Torino – Milano – Verona - Venezia e Milano – Bologna –Firenze – Napoli - Battipaglia.

Gennaio 1991

Il Contratto di Programma 1991-1992 tra MIT e Ente Ferrovie dello Stato stabilisce che il finanziamento della realizzazione del sistema Alta Velocità sia ripartito tra Stato e privati. In particolare, lo Stato dovrà coprire il 40% dei costi, più gli oneri per gli interessi relativi alle fasi di costruzione delle opere, di avviamento e di pre-esercizio.

Ottobre 1991

Convenzione stipulata il 15 Ottobre con TAV; viene individuato il Consorzio IRICAV DUE come General Contractor per l’intervento.

Dicembre 1992

Viene stipulato tra FS (trasformata in Spa) e il MIT un nuovo Contratto di Programma 1993-1995, che stabilisce l’entità dell’impegno pubblico per la realizzazione del sistema AV.

Dicembre 1996

La legge 662/96 (art. 2, comma 15), collegata alla Finanziaria per il 1997, prevede una Verifica Parlamentare sullo stato di attuazione del progetto Alta Velocità, allo scopo di consentire al Parlamento di valutarne gli obiettivi relativi al potenziamento complessivo della rete ferroviaria, allo sviluppo dell'intermodalità, all'integrazione del nostro sistema dei trasporti con quello europeo.

Febbraio 1997

Nella Relazione del Ministro alla Commissione Trasporti della Camera viene introdotto il concetto di Alta Capacità in sostituzione dell’Alta Velocità: le nuove linee devono aumentare la capacità ferroviaria nel suo complesso.

Marzo 1998

TAV diventa al 100% proprietà delle FS, che acquistano le quote azionarie pari al 57% del capitale sociale detenute da 42 soci tra banche, assicurazioni e istituti di credito italiani ed esteri.

Aprile 1998

La Banca Europea degli Investimenti (BEI) concede il primo finanziamento del mondo bancario alle nuove linee ferroviarie veloci (stanziati 700 miliardi).

Aprile 1999

Firmato un nuovo contratto di finanziamento per 1000 miliardi di lire.

Gennaio 2001

La Finanziaria 2001 ridefinisce il sistema di realizzazione di alcune delle linee veloci.

Aprile 2001

Viene presentato al CIPE, che esprime parere favorevole, il Contratto di Programma 2001-2005 (Delibera n. 44 del 4 Aprile 2001), che verrà sottoscritto il 2 Maggio 2001.

Luglio 2001

Con la costituzione di Rete Ferroviaria Italiana si conclude il processo di riorganizzazione del gruppo FS.

Dicembre 2001

Il progetto è inserito nel programma delle infrastrutture strategiche della Legge Obiettivo nell’ “Asse ferroviario sull’itinerario del Corridoio 5 (Torino-Trieste)”. Nella Delibera 121/2001 viene indicato, per l’intero Asse, un costo di 7.901,791 Meuro, con una previsione di spesa nel triennio 2002-2004 pari a 1.601,016 Meuro.

Luglio 2002

Nel DPEF 2003-2006, l’"Asse ferroviario Verona-Venezia-Trieste” figura nell’elenco delle 21 opere prioritarie.

Giugno 2003

RFI Spa, in qualità di soggetto aggiudicatore, in data 9 Giugno 2003 trasmette il progetto preliminare al MIT. Il progetto è già stato trasmesso alla Regione Veneto ed alle altre Amministrazioni interessate.

Luglio 2003

Nel DPEF 2004-2007, l’intervento “Asse ferroviario sull'itinerario del Corridoio 5 Lione - Kiev (Torino-Trieste): AV Verona-Padova” figura nell’elenco delle opere potenzialmente attivabili nel periodo considerato.

Ottobre 2003

La “tratta veneta dell’asse AV/AC Milano – Venezia – Trieste (Corridoio TEN 5)” è compresa nell’Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Veneto, sottoscritta il 24 Ottobre 2003, nell’ambito delle “infrastrutture di preminente interesse nazionale”.

Dicembre 2003

Il CIPE, con delibera 5 Dicembre 2003 n. 120, approva il progetto preliminare della “linea AV/AC Milano-Verona”, parte dell’ ”Asse ferroviario sull’itinerario del Corridoio 5 Lione – Kiev (Torino-Trieste)”.

La Regione Veneto, con delibera 5 Dicembre 2003 n. 3735, formula osservazioni al progetto, richiedendo studi di variante e studi di fattibilità, con riferimento al tracciato della linea ferroviaria nelle tre province interessate di Verona, Vicenza e Padova.

Aprile 2004

Il progetto fa parte della tratta Torino-Venezia inclusa nell’”Asse ferroviario Lione-Trieste-Divaca/Koper-Divaga–Lubiana–Budapest-frontiera Ucraina”, di cui alla decisione n. 1692/96/CE, come modificata dalla decisione n. 884/2004/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 Aprile 2004. L’ asse è incluso tra i “progetti prioritari” per i quali l’inizio dei lavori è previsto entro il 2010.

Il Piano delle Priorità degli Investimenti (PPI) di RFI Spa, edizione Aprile 2004, include “l’asse orizzontale Milano-Verona-Padova” nel cosiddetto “resto del sistema AV/AC”.

Giugno 2004

RFI Spa, con nota 23 Giugno 2004, trasmette al MIT i dossier relativi alle varianti progettuali ed agli studi tecnico-economici richiesti dalla Regione Veneto.

Luglio 2004

Il DPEF 2005-2008 ripropone l’intervento ”AV Verona Padova: Nuova linea ferroviaria a doppio binario con caratteristiche AV tra Verona e Padova”, lo colloca tra le opere del Corridoio n° 5 - Asse Est Ovest Lisbona Kiev - Tratta italiana Torino Trieste, indica il 2012 quale anno di ultimazione dei lavori e quantifica in 2.744 Meuro le esigenze per la fruibilità dell’opera. Lo stesso documento include l’”Asse ferroviario ad alta velocità Verona – Padova” tra le opere “Opere cantierate al 31.12.2006”.

Settembre 2004

Il MIT, con nota 29 Settembre 2004 n. 544, comunica a RFI le proprie valutazioni sui dossier, con riferimento alle soluzioni di minore impatto economico, invitando la Società a provvedere allo sviluppo degli elaborati necessari alla esatta individuazione delle varianti.

Ottobre 2004

La Regione Veneto, con nota 8 ottobre 2004, rinnova la richiesta di una riprogettazione rispettosa delle esigenze manifestate dalle comunità locali.

Dicembre 2004

Il CIPE con delibera 20 Dicembre 2004, n. 91 approva il PPI di RFI Spa, edizione Aprile 2004.

Luglio 2005

Il DPEF 2006-2009 classifica l’intervento “AV Verona - Padova”, con un costo di 2.630 Meuro interamente finanziato, tra quelli in fase istruttoria. Lo stesso documento colloca l’intervento tra le 31 opere appaltate e cantierate al 30 Giugno 2006.

Settembre 2005

Il MIT, con nota 8 Settembre 2005, comunica a RFI ulteriori direttive di carattere tecnico relative alle decisioni emerse nel corso degli incontri tra le parti succedutisi nei mesi precedenti.

RFI, sulla base delle indicazioni del MIT e della Regione Veneto, provvede a redigere uno specifico studio integrativo che recepisce le richieste avanzate. Lo studio concerne: ulteriori mitigazioni da realizzare nel comune di Verona; la nuova interconnessione di Vicenza tra Montebello e l’ingresso agli impianti di stazione nella zona di Ponte Alto, con ristrutturazione del dispositivo dei binari e dei relativi impianti di sicurezza e la costruzione di un parcheggio nella zona dell’attuale scalo merci; il prolungamento della galleria a San Martino Buon Albergo; l’attrezzaggio delle stazioni/fermate del tratto Vicenza-Padova agli standard del "Servizio ferroviario metropolitano regionale" (SFMR); adeguamenti degli impianti sulla linea storica nei tratti di affiancamento tra le due linee. Il progetto viene articolato in una 1^ fase, funzionalmente indipendente, costituita dalla realizzazione del tracciato della nuova linea AV/AC tra Verona e Montebello e tra Grisignano di Zocco e Padova. Il completamento dell'opera viene rinviato all’approfondimento di due alternative di tracciato per la tratta centrale, consistenti – rispettivamente – nell'adozione del tracciato originario del progetto preliminare tra Montebello e Grisignano di Zocco o nella realizzazione di un tratto di linea in galleria tra la zona di Ponte Alto, presso la stazione di Vicenza, e la zona di Lerino, a est di Vicenza, con prosecuzione in affiancamento alla linea storica fino a Grisignano di Zocco.

Dicembre 2005

Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, con nota 21 dicembre 2005 trasmette il parere favorevole, con prescrizioni, della Commissione speciale VIA sul progetto originario del 2003.

L’art. 1, comma 84, della legge 23 dicembre 2005 n. 266 (legge finanziaria 2006), per la prosecuzione degli interventi relativi al “sistema alta velocità/alta capacità”, concede a Ferrovie dello Stato Spa o a società del gruppo contributi quindicennali pari a complessivi 185 milioni di euro e autorizza un contributo annuale di 15 milioni di euro per quindici anni a decorrere dall’anno 2006 per il finanziamento delle attività preliminari ai lavori di costruzione, nonché delle attività e lavori da avviare in via anticipata, ricompresi nei progetti preliminari approvati dal CIPE delle linee alta velocità/alta capacità (AV/AC) Milano – Genova e Milano – Verona incluso il nodo di Verona.

Marzo 2006

Il MIT, con nota 21 marzo 2006 n. 218, trasmette al CIPE la relazione istruttoria del “collegamento ferroviario AV/AC Verona – Padova", proponendo l’approvazione del progetto preliminare limitatamente alle tratte di 1^ fase tra Verona e Montebello e tra Grisignano di Zocco e Padova.

Il CIPE, con delibera 29 Marzo 2006, n. 94, approva, con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal MIT, il progetto preliminare del “collegamento ferroviario AV/AC Verona – Padova”, limitatamente alle tratte di 1^ fase tra Verona e Montebello e tra Grisignano di Zocco e Padova. Per quanto riguarda l’aspetto finanziario indica un costo complessivo aggiornato, per la 1a e la 2a fase, di 4.483 Meuro (erano 2.630 nel 2003) di cui 3.333 Meuro e per la sola prima fase e una disponibilità di 156,3 Meuro a valere sulle risorse di cui al Contratto di programma 1994-2000.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento “Tratta AV/AC Verona - Padova 1a fase: tratte Verona – Montebello e Grisignano di Zocco - Padova” rientra tra le opere ferroviarie incluse nell’All. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 3.333 Meuro di cui 4.720 interamente da finanziare. È inoltre presente nello stesso documento tra le “opere a rete direttamente connesse alle possibili opere prioritarie sui nodi” (All. 8).

Con il decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223 (art. 17) viene concesso, a Ferrovie S.p.A. o a società del gruppo, un contributo in conto impianti nel limite massimo di 1.800 milioni di euro per il 2006, per la prosecuzione degli interventi relativi al sistema AV/AC.

Novembre 2006

Il rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture e aggiornato a Novembre 2006, conferma, per la tratta AV/AC Verona – Padova, i finanziamenti approvati dal CIPE per un costo stimato di Meuro 4.483, le risorse assegnate pari a Meuro 156,30 ed un fabbisogno residuo di Meuro 4.326,70. La progettazione è in fase definitiva.

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 

 


                          F81H91000000018

 

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 


                               RFI Spa

 

 

 

Normativa e documentazione di riferimento

 
 

 


Convenzione TAV- Consorzio IRICAV DUE 15 Ottobre 1991

Contratto di programma RFI 1994-2000

Contratto di programma RFI 2001-2005

Legge 21 Dicembre 2001, n. 443

Delibera CIPE n. 121/2001

DPEF 2003-2006 – Luglio 2002

Legge 1 Agosto 2002, n.166

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190

Nota RFI Spa 9 Giugno 2003

DPEF 2004-2007 – Luglio 2003

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Veneto 24 Ottobre 2003

Delibera CIPE 5 Dicembre 2003, n. 120

Delibera Regione Veneto 5 Dicembre 2003, n. 3735

PPI RFI Spa – edizione Aprile 2004

DPEF 2005-2008– Luglio 2004

Nota Regione Veneto 8 Ottobre 2004

Delibera CIPE del 20 Dicembre 2004, n. 91

Relazione Corte dei Conti sugli interventi Legge obiettivo (Marzo 2005)

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

Nota MIT 8 Settembre 2005

Legge 23 Dicembre 2005, n. 266

Nota MIT 21 Marzo 2006, n. 218

Delibera CIPE 29 Marzo 2006, n.94

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Decreto-legge 4 Luglio 2006, n. 223 (art. 17)

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

 

 

 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

2.630,000

Fonte: RFI Spa

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

2.744,000

Fonte: RFI Spa

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

  4.483,000

Fonte: Del.CIPE 29 Marzo 2006 n. 94

Note:

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

156,300

Fonte: Del.CIPE 29 Marzo 2006 n. 94

Di cui (importi e provenienza)

156,300

Contratto di Programma RFI 1994-2000

Fabbisogno residuo

  4.326,700

 

Note:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


PP

 

PE

 

 

 

SDF

 
                                                

 

Note: il CIPE nella seduta del 29 Marzo 2006 ha approvato il progetto preliminare del “collegamento ferroviario AV/AC Verona – Padova”, limitatamente alle tratte di 1^ fase tra Verona e Montebello e tra Grisignano di Zocco e Padova del costo di 3.333 Meuro.

Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva.

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

Non disponibile

Forma contrattuale

Contraente Generale

Tempi di esecuzione

5,5 anni

Data aggiudicazione

Convenzione TAV del 15.10.1991

Soggetto aggiudicatore

TAV Spa

Aggiudicatario

Consorzio IRICAV DUE composto da: Ansaldo Trasporti S.p.A. (15,00%); Lamaro S.p.A. (6,00%); Impregilo S.p.A. (12,00%); Fintecna S.p.A. (0,01%); Astaldi S.p.A. (32,99%); Salini Costruttori S.p.A. (12,00%); Società Italiana per condotte d'acqua S.p.A. (10,00%); Torno Internazionale S.p.A. (12,00%)

Note:

 

Esecuzione

 
 

 


In corso

 

Concluse

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note

Ultimazione lavori

 

 

 

Previsione al 30 Aprile 2004

2011

Fonte: RFI Spa

Previsione al 30 Aprile 2005

2013

Fonte: RFI Spa

Previsione al 30 Novembre 2006

2014

Fonte:Del.CIPE 29 Marzo 2006 n. 94

 

 

 

Note: nella Delibera CIPE del 29 Marzo 2006, n. 94 si fa presente che l’intero periodo di progettazione, approvazione e costruzione della 1^ e 2^ fase dell’intervento è pari a circa 11,5 anni, mentre la durata del solo periodo di realizzazione è stimato essere pari a circa 5,5 anni, e la data di inizio dei lavori prevista è il 2009 e quella di attivazione del modello completo (1^ e 2^ fase) è il 2014.

 


CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Sistemi Ferroviari

Gronda ferroviaria merci nord Torino

nuovo collegamento ferroviario nodo urbano di torino: potenziamento linea ferroviaria torino bussoleno e cintura merci

SCHEDA N. 5

Costo

 
 

 

 


Pag.6

Costo al 30 Novembre 2006

2.375,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

0,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

0,000 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

+1.083,860 Meuro

 

 

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 

 


Pag.6

Casella di testo: F

Stato di attuazione

 

 

Concluse

 

Opere in gara

 

Opere con contratto

 

In corso

 

PD

 

PE

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PP

 

SDF

 
Pag.7 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 

 

Casella di testo: Pag.7
			2013

DATI GENERALI

 
 

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 


Tipologia

Opera

 

Delibera

121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

2/8

No

10

10

No

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


Il progetto della nuova "linea Bussoleno-Torino e cintura merci", denominata "linea di gronda", si inserisce nel collegamento Torino-Lione, uno dei progetti prioritari individuati quali parti integranti del corridoio V dall'Unione Europea – che ha sostenuto circa il 50% del costo dei relativi studi. L'intervento fa parte della sezione nazionale della linea Torino-Lione e si sviluppa per 43 km circa da Settimo Torinese (ove sono previste le interconnessioni con la linea ad Alta Velocità/Alta Capacità Torino-Milano e con l'omonima linea storica) a S. Didero nella piana di Bruzolo (ove è prevista la connessione con la parte comune, compresa tra St. Jean de Maurienne e Bruzolo, della sezione internazionale del collegamento in questione). Il progetto prevede due fasi funzionali di cui la fase 1 consiste nell'attivazione della "gronda merci" fino all'interconnessione, nel futuro impianto di Bruzolo, con la linea storica, mentre la fase 2 presuppone l'attivazione completa della nuova linea Torino-Lione. Il tracciato per il 50% si sviluppa in galleria naturale profonda e tra le opere principali è prevista la realizzazione di 2 viadotti.

1991

La Convenzione stipulata a Salisburgo il 7 Novembre 1991 stabilisce obiettivi di medio e lungo termine rispetto al miglioramento delle infrastrutture ferroviarie necessarie allo sviluppo dei grandi assi ferroviari transalpini.

2000

L'intervento è incluso nel Contratto di Programma 2001-2005 stipulato tra l'allora Ministero dei trasporti e della navigazione e F.S. Spa. La copertura finanziaria viene prevista per 15 Meuro nel 1° addendum allo stesso Contratto di Programma, per 9,3 Meuro nel 2° addendum e per 41,3 Meuro nel 3° addendum.

2001

Il CIPE con Delibera 1 febbraio 2001, n. 1 approva il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, nel quale l’opera viene considerata prioritaria. Nella successiva delibera n. 121/2001 il CIPE include l’intervento "Gronda ferroviaria merci nord Torino" nell’ambito dei sistemi ferroviari del “Corridoio Plurimodale Padano” con un costo di 1.291,142 Meuro e disponibilità nulle.

Marzo 2003

Il giorno 10 viene pubblicato un avviso al pubblico relativo ad una prima stesura del progetto preliminare.

Aprile 2003

L’opera è compresa nell’Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Piemonte, sottoscritta l’11 Aprile 2003, tra le infrastrutture di preminente interesse nazionale con la denominazione “Gronda ferroviaria merci nord Torino”.

 

Maggio 2003

La Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte, con foglio 6 Maggio 2003 n. 4327, formula osservazioni relative alla prima stesura del progetto.

Luglio 2003

Nel DPEF 2004-2007 la "Gronda ferroviaria merci nord Torino" figura tra le iniziative potenzialmente attivabili nel periodo considerato.

Nella delibera della Regione Piemonte, del 21 Luglio 2003 n. 68, vengono date indicazioni per l’aggiornamento del progetto.

Ottobre 2003

L'intervento è incluso nel Piano delle Priorità degli Investimenti (PPI) di RFI Spa, edizione Ottobre 2003, con un costo di 2.375 Meuro.

Dicembre 2003

Il CIPE, con delibera 5 Dicembre 2003 n. 113, approva, con prescrizioni, il progetto preliminare della "tratta internazionale" del "nuovo collegamento ferroviario transalpino Torino-Lione". L'ultimazione dei lavori ed il preesercizio sono previsti per la fine del 2012.

Febbraio 2004

La Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte, con foglio 2 Febbraio 2004 n. 829, esprime osservazioni sulla seconda versione del progetto.

Aprile 2004

La Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte, con foglio 19 Aprile 2004 n. 3405, esprime ulteriori osservazioni sulla seconda versione del progetto.

L'intervento è incluso nel Piano delle Priorità degli Investimenti (PPI) di RFI Spa, edizione Aprile 2004, con un costo di 2.375 Meuro.

Giugno 2004

La Regione Piemonte, con delibera di Giunta 12 Luglio 2004 n. 26-12997, prende atto che il progetto integrato riflette gli approfondimenti e le modifiche di tracciato richiesti dalla precedente delibera – fatta eccezione per il collegamento di Corso Marche, del quale si ribadisce l'indispensabilità ai fini dello sviluppo dell'area industriale torinese. Approva quindi il tracciato con riserva, con prescrizioni e con la richiesta di ulteriori approfondimenti sui profili ambientali.

Luglio 2004

Il DPEF 2005-2008 classifica la “Gronda ferroviaria merci nord Torino” tra gli interventi riproposti già presenti nel DPEF 2004–2007, e la colloca nel Corridoio 5 “Asse Est Ovest Lisbona Kiev–Tratta italiana Torino Trieste” (Tabella 4) e indica come anno di ultimazione dei lavori il 2011. Lo stesso documento, in merito al costo dell’intervento indica 24,28 Meuro quale ammontare degli investimenti autorizzati ad oggi e 2.350,72 Meuro le esigenze per la fruibilità dell’opera.

Ottobre 2004

Il giorno 12, la Commissione speciale VIA esprime parere favorevole con prescrizioni e raccomandazioni.

Dicembre 2004

Il CIPE con delibera 20 Dicembre 2004, n. 91 approva il PPI di RFI Spa, edizione Aprile 2004.

Luglio 2005

Il DPEF 2006-2009 classifica l’opera “Gronda ferroviaria merci nord Torino”, con un costo di 2.375 Meuro interamente disponibili, tra quelli in fase istruttoria.

Nel Protocollo d'intesa del 18 Luglio 2005 con la Provincia di Torino ed i Comuni di Collegno, Grugliasco, Torino, Venaria e con la partecipazione della Camera di commercio, gli enti locali avanzano, tra le altre, la richiesta di sviluppare maggiori traffici ferroviari nello scalo di Orbassano, chiedendo che il relativo progetto venga inserito a pieno titolo nell'opera complessiva della "cintura ferroviaria nord di Torino”.

Il MIT, con nota 22 Luglio 2005 n. 348, trasmette al CIPE l’istruttoria sul “potenziamento linea ferroviaria Torino-Bussoleno e cintura merci", proponendone l’approvazione, con prescrizioni, ai soli fini procedurali.

Il CIPE con delibera 29 Luglio 2005, n. 88, si esprime favorevolmente sul 4° addendum al Contratto di Programma RFI 2001-2005 in cui è prevista la copertura residua di 2.309,5 Meuro per l’opera.

Nella seduta preparatoria alla riunione CIPE del 29.7. 2005, la regione chiede un rinvio dell'approvazione del progetto preliminare in quanto non sono state prese in considerazione le prescrizioni della delibera 12.7.2004, in particolare il collegamento, attraverso Corso Marche, con il sito logistico di Orbassano. Nella seduta del 29 Luglio 2005, il CIPE rinvia, su richiesta della regione, l’approvazione del progetto.

Agosto 2005

La Regione Piemonte nella delibera n. 16-609 del 1° Agosto 2005 propone l'approvazione, con prescrizioni, del progetto preliminare ai fini tecnico-amministrativi, ribadendo la necessità di realizzazione del collegamento di Corso Marche e chiedendo la costituzione di specifici strumenti di concertazione per assicurare la partecipazione degli enti locali, i quali hanno espresso serie preoccupazioni nei confronti della linea, alla definizione del progetto nelle fasi successive della progettazione.

Il CIPE, con delibera 3 Agosto 2005 n. 119, prende atto della volontà della regione e degli enti locali di sviluppare maggiori traffici ferroviari nello scalo di Orbassano e valuta positivamente la realizzazione del collegamento di Corso Marche quale opera integrativa della nuova linea Torino-Lione. L'intervento deve quindi essere inserito negli aggiornamenti del 1° Programma delle opere strategiche e dell'Intesa Generale Quadro. Il costo complessivo dell'intervento, in linea con le previsioni del PPI – edizione Aprile 2004, è quantificato in 2.375 Meuro, di cui 1.952,56 per costi di realizzazione (inclusivi degli oneri per acquisizione delle aree per 64,11 Meuro e di opere compensative per 75,86) e 422,44 per somme a disposizione (377,44 per imprevisti e spese tecniche e 45 per spese generali). Le prescrizioni formulate dagli Enti interessati nella fase istruttoria successiva alla ripubblicazione del progetto preliminare, in particolare le indagini geologiche per la verifica della presenza di sostanze amiantifere, hanno determinato extra-oneri per circa 73,44 Meuro (pari al 3% del costo), che il Ministero ritiene riassorbibili nell'ambito della gestione a vita intera del quadro economico del progetto.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento “Gronde Ferroviaria Merci Nord Torino: potenziamento Bussoleno-Torino e cintura merci Bussoleno” rientra tra le opere ferroviarie incluse nell’All. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 2.375,00 Meuro interamente finanziati con il Contratto di programma 2001-2005 di RFI. È inoltre presente nello stesso documento tra le possibili priorità sui nodi (All. 7).

Con il Decreto-legge 4 Luglio 2006, n. 223 (art. 17) viene concesso, a Ferrovie S.p.A. o a società del gruppo, un contributo in conto impianti nel limite massimo di 1.800 milioni di euro per il 2006, per la prosecuzione degli interventi relativi al sistema AV/AC.

Novembre 2006

Il rapporto “Infrastrutture Prioritarie” del Ministero delle infrastrutture, aggiornato a Novembre 2006, rileva che la linea AV/AC Torino – Lione è stata estrapolata dagli interventi della legge obiettivo e seguirà la procedura ordinaria. Conseguentemente dovrà essere elaborato, per le tratte “Nuova linea Torino-Bussoleno” e “Bruzolo-Confine di Stato (sez. internazionale)” lo studio di impatto ambientale, entro l’aprile 2007, previsto dalla procedura di VIA sul progetto definitivo.

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 


                          N.D.

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 


                                RFI Spa

 

 

Normativa e documentazione di riferimento

 
 

 


Convenzione di Salisburgo del 7 Novembre 1991

Contratto di programma RFI 2001-2005

Delibera CIPE 1 Febbraio 2001, n. 1

Legge 21 Dicembre 2001, n. 443

Delibera CIPE n. 121/2001

Legge 1 Agosto 2002, n.166

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Piemonte 11 Aprile 2003

DPEF 2004-2007 – Luglio 2003

Delibera della Regione Piemonte 21 Luglio 2003, n. 68

PPI RFI Spa – edizione Ottobre 2003

Delibera CIPE 5 Dicembre 2003, n. 113

Delibera di Giunta Regione Piemonte 12 Luglio 2004, n. 26-12997

PPI RFI Spa – edizione Aprile 2004

DPEF 2005-2008 – Luglio 2004

Delibera CIPE del 20 Dicembre 2004, n. 91

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

Delibera CIPE 15 Luglio 2005, n. 79

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

Protocollo d'intesa 18 Luglio 2005

Nota MIT n.348 del 22 Luglio 2005

Delibera CIPE 29 Luglio 2005, n. 88

Delibera Regione Piemonte n. 16-609 del 1° Agosto 2005

Delibera CIPE n.119/2005

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Decreto-legge 4 Luglio 2006, n. (art. 17)

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

 

 

 

 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

1.291,142

Fonte:Del.121/2001

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

2.375,000

Fonte:RFI Spa

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

2.375,000

Fonte: RFI Spa

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

2.375,000

Fonte: Del. CIPE del 3 Agosto 2005 n.119

Note

 

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

0,000

Fonte: Del.121/2001

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

65,600

Fonte: Del. CIPE del 3 Agosto 2005 n.119

Di cui (importi e provenienza)

15,000

 

9,300

 

41,300

 

1° addendum al Contratto di Programma RFI 2001-2005

2° addendum al Contratto di Programma RFI 2001-2005

3° addendum al Contratto di Programma RFI 2001-2005

Fabbisogno residuo

2.309,500

 

* La copertura del fabbisogno residuo è prevista a carico del 4° addendum al Contratto di Programma RFI 2001-2005

 


STATO DI ATTUAZIONE

 
 

 

Progettazione

 
 

 


PE

 

PD

 

PP

 

 

 

SDF

 
                                               

 

Note: Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva

Affidamento lavori

 

 

 

Data bando

 

Forma contrattuale

Contraente Generale (previsto)

Tempi di esecuzione

 

Data aggiudicazione

 

Soggetto aggiudicatore

 

Aggiudicatario

 

Note:

Esecuzione

 

 

In corso

 

Concluse

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

2011

Fonte: RFI Spa

Previsione al 30 Aprile 2005

2013

Fonte: RFI Spa (Marzo 2005)

Previsione al 30 Novembre 2006

2013

Fonte: RFI Spa (Marzo 2005)

 

 

 

Note: la Delibera CIPE n. 119/2005 del 3 Agosto 2005, in merito ai tempi di ultimazione dei lavori, fa presente che i ritardi nell'approvazione del progetto preliminare e gli ulteriori prevedibili slittamenti correlati allo svolgimento delle attività propedeutiche allo sviluppo del progetto definitivo ed in particolare delle attività geognostiche, all'attuazione delle prescrizioni degli Enti interessati ed alle integrazioni richieste, in sede istruttoria, dalla Commissione VIA comportano un adeguamento dei tempi previsti che potrà essere definito solo dopo l'effettuazione delle predette attività e l'approvazione del tracciato di riferimento”.

 


CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Sistemi Stradali e Autostradali

Asse stradale pedemontano (Piemontese-Lombardo-Veneto)

PEDEMONTANA LOMBARDA:COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE-COMO-VARESE-VALICO DEL GAGGIOLO ED OPERE AD ESSO CONNESSE

SCHEDA N. 6

Costo

 
 

 

 


Pag.7

Costo al 30 Novembre 2006

4.655,504 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

+974,504 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

+974,504 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

N.D.

 

 

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


            

                                                                          Pag.7

Casella di testo: S

 

Stato di attuazione

 
 

 


Concluse

 

Opere in gara

 

Opere con contratto

 

In corso

 

PD

 

PE

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PP

 

SDF

 
Pag.8 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 

Casella di testo: Pag.8
			2014

 

 

DATI GENERALI

 
 

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 


Tipologia

Sottointervento

 

Delibera

121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

02/16

No

No

No

No

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


Il progetto preliminare riguarda la realizzazione di un collegamento autostradale (categoria A) dello sviluppo di circa 76,5 km, articolato nella Tangenziale di Varese, nella Tangenziale di Como e nell’asse trasversale principale da Cassano Magnano - A8 in provincia di Varese sino all’A4 a Osio Sotto/Brembate in provincia di Bergamo, e interessa il territorio di 4 Province e 77 Comuni. In particolare il progetto prevede, tra svincoli ed interconnessioni, la realizzazione di 24 opere che assicurano le relazioni con la fitta rete viaria statale e provinciale esistente, nonché oltre 48 km di opere connesse, generalmente con sezione tipo C1 ad una corsia per senso di marcia più banchina laterale, che consentono il pieno inserimento dell’asse autostradale nel cosiddetto Sistema viabilistico pedemontano.

Novembre 1986

In data 14 Novembre 1986 è stata costituita la Società Autostrada Pedemontana Lombarda Spa, partecipata da Autostrade per l’Italia Spa (50%) e Milano Serravalle-Milano Tangenziali (50%). L’oggetto sociale è provvedere alla costruzione e gestione, in regime di concessione, dell’autostrada Pedemotana Lombarda, collegamento autostradale tra Dal mine-Como-Varese-Valico del Giaggiolo con diramazioni per la tangenziale Est di Milano (Usmate) e per l’A8 (Castronno).

Maggio 1990

Il 29 Maggio 1990 viene stipulata la Convenzione tra l'ANAS e l'Autostrada Pedemontana Lombarda Spa.

Agosto 1990

Il Ministro dei Lavori Pubblici, di concerto con il Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica,  con Decreto emanato il 31 Agosto 1990 approva la Convenzione tra Anas e Autostrada Pedemontana Lombarda Spa.

Gennaio 1999

Il 26 Gennaio 1999 viene sottoscritto un protocollo di intesa tra la Regione Lombardia, le Province interessate, i Comuni di Como e di Varese, l'ANAS e la Società Pedemontana.

Dicembre 2001

La società Autostrada Pedemontana Lombarda Spa, il 13 Dicembre 2001, invia alla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il bando di gara per l’affidamento della “progettazione preliminare e studio di prefattibilità ambientale del collegamento autostradale Dalmine Como Varese Valico del Gaggiolo e delle opere connesse”

Nell’allegato 1 alla Delibera CIPE 121/2001 del 21 Dicembre l’intervento è incluso nell’ambito del “Corridoio Plurimodale Padano”, sistemi stradali e autostradali “Asse stradale pedemontano (Piemontese-Lombardo-Veneto)” del costo pari a 3.098,741 Meuro.

Maggio 2002

Il 15 Maggio 2002, la società Autostrada Pedemontana Lombarda Spa aggiudica all’ATI formata da SPEA Spa (capogruppo), Pro Iter Srl, Alpina Spa, Geodata Spa, Pool Infrastrutture Srl, Erre.Vi.A. Srl e Centro Studi PIM, il contratto per la redazione della progettazione preliminare e dello studio di prefattibilità ambientale.

Aprile 2003

L’intervento "Sistema pedemontano e opere connesse" è compreso nell’Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Lombardia, sottoscritta l’11 Aprile 2003, alla voce “Interventi infrastrutturali - Corridoi autostradali e stradali”.

Novembre 2003

Il progetto preliminare – predisposto dalla “Società Autostrada Pedemontana Lombarda Spa in qualità di concessionaria della progettazione, costruzione ed esercizio del collegamento autostradale - viene approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’ANAS in data 6 Marzo e 7 Novembre 2003.

Febbraio 2004

La prima versione del progetto preliminare viene trasmessa, con foglio 2 Febbraio 2004 n. 789, dall’ANAS al MIT per l’avvio della procedura approvativa. L'avviso dell'avvio del procedimento viene pubblicato in data 4 Febbraio 2004 su un quotidiano nazionale e su quotidiani a diffusione regionale.

Maggio 2004

La Società concessionaria, in data 19 Maggio 2004, richiede la sospensione della procedura istruttoria al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, per apportare al progetto preliminare le integrazioni e modifiche necessarie per completare il percorso autostradale, come richiesto dalla Regione Lombardia.

La Regione Lombardia, con delibera 21 Maggio 2004 n. 7/17643, esprime parere favorevole in merito all’approvazione ed alla compatibilità ambientale del progetto, formulando numerose prescrizioni e richiedendo il completamento del percorso autostradale nel tratto Cermenate-Desio, con relativo "Studio di Impatto Ambientale".

Novembre 2004

Il nuovo progetto preliminare “Integrazioni e modifiche: tratta B1 (ex B) e tratta B2 nuova”, viene approvato in linea tecnica dal Consiglio di Amministrazione dell’ANAS in data 16 Novembre 2004.Le tratte B1 e B2 sostituiscono la tratta B precedente e interessano le province di Como e di Milano dalla interconnessione con la A9 a Lomazzo fino a Cesano Maderno/Desio, inizio della tratta C della autostrada Pedemontana, e coinvolgono 17 Comuni e due Parchi.

Dicembre 2004

Il progetto aggiornato viene trasmesso dall’ANAS al MIT ed alle altre Amministrazioni competenti ,con foglio 2 Dicembre 2004 n. 476/PR/AD/Ib e pubblicato il 3 Dicembre 2004.

Febbraio 2005

La Regione Lombardia, con delibera 16 Febbraio 2005 n. VII/20902, esprime parere favorevole all’approvazione, alla compatibilità ambientale ed alla localizzazione del progetto preliminare aggiornato, formulando ulteriori prescrizioni.

Marzo 2005

Il CIPE, con delibera 18 Marzo 2005 n. 4, approva il piano decennale della viabilità 2003-2012 nel quale l'opera è inserita tra i "nuovi interventi autostradali in concessione", con l'importo di 3.784,800 Meuro.

Maggio 2005

Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, con nota 6 Maggio 2005 n. GAB/2005/4149/B05, trasmette il parere favorevole in merito al progetto preliminare aggiornato, condizionato al recepimento di prescrizioni e raccomandazioni.

Il CIPE, con delibera 27 Maggio 2005 n. 72, approva il Contratto di programma ANAS relativo al 2003-2005 nel quale l’opera è inclusa con un costo pari a 3.784,800 Meuro.

Luglio 2005

Il Ministero per i beni e le attività culturali, con foglio 25 Luglio 2005 n. 07.08.407/9533, esprime parere favorevole con prescrizioni.

Il MIT, con nota 29 Luglio 2005 n. 360, trasmette al CIPE la relazione istruttoria sul progetto preliminare del “Collegamento autostradale Dalmine-Como-Varese-Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse”, proponendone l’approvazione, con prescrizioni e raccomandazioni, ai soli fini procedurali.

Il CIPE, con delibera 29 Luglio 2005 n. 94, approva, con prescrizioni e raccomandazioni, il progetto preliminare del "Collegamento autostradale Dalmine-Como-Varese-Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse" nella versione aggiornata con le integrazioni e modifiche necessarie per completare il percorso autostradale, come richiesto dalla Regione Lombardia. In sede di progettazione definitiva deve essere data priorità alla realizzazione delle Tangenziali di Como e di Varese. Il soggetto aggiudicatore indicato è Anas Spa.

Il CIPE ritirerà tale delibera a seguito dei rilievi formulati dalla Corte dei Conti a proposito della mancata presentazione del piano finanziario e dell’ indicazione delle forme e delle fonti di finanziamento dell'opera.

Nel DPEF 2006-2009 l’intervento “Asse stradale pedemontano (Piemontese-Lombardo-Veneto) - Dalmine Valico del Giaggiolo opere varie“ figura tra quelli in fase istruttoria del “Corridoio Plurimodale Padano”, con un costo di 3.681 Meuro interamente da finanziare.

Dicembre 2005

L’art. 1, comma 78, della legge 23 dicembre 2005 n. 266 autorizza un contributo annuo di 200 milioni di euro per quindici anni, a decorrere dall'anno 2007, per interventi infrastrutturali, riservando in particolare alla realizzazione delle opere di cui al "sistema pedemontano lombardo, tangenziale di Como e di Varese" una percentuale non inferiore al 2% delle "risorse disponibili".

Marzo 2006

Il Consiglio di amministrazione ANAS Spa, nella seduta del 16 Marzo 2006, approva l'aggiornamento del piano finanziario predisposto dalla "Pedemontana Lombarda Spa", che tiene conto del costo delle prescrizioni proposte dal MIT nella relazione istruttoria.

Il MIT, con nota 28 Marzo 2006 n. 233, trasmette al CIPE il foglio ANAS del 27 Marzo con il quale si comunica il piano finanziario aggiornato dell'opera.

Il CIPE, con delibera 29 Marzo 2006 n. 75, procede alla ricognizione delle risorse allocabili relative alla Legge n. 266/2005 e quantifica l'importo riservato al "sistema pedemontano lombardo, tangenziali di Como e di Varese", in termini di volume di investimento, in 36,912 Meuro cui corrisponde un onere annuo massimo di 3,300 Meuro.

Il CIPE, con delibera 29 Marzo 2006 n. 77, prende atto del nuovo piano finanziario predisposto dalla "Pedemontana Lombarda Spa" e del fatto che è in corso la revisione della convenzione con ANAS e approva il progetto preliminare dell’opera del costo di 4.655,453 Meuro. Per quanto riguarda la copertura finanziaria, nel nuovo piano si presuppone un contributo pubblico a fondo perduto di 2.750 Meuro, pari al 60,31% del costo dell’opera e desunto in termini differenziali tra il fabbisogno complessivo, il capitale di debito reperibile dal progetto e l'ammontare di equity versato dai soci al fine di garantire al progetto e agli azionisti un adeguato rendimento del capitale investito. Lo stesso documento fa presente che è stata sviluppata anche una versione di piano finanziario limitata al solo lotto funzionale "tratta autostradale A9-Cesano Maderno-A51 e prime parti delle tangenziali di Varese e Como", del costo complessivo di 2.326,535 Meuro (costo che tiene conto di un presumibile ribasso d’asta dell’11% relativa all’elemento “lavori”) cui corrisponde una previsione di contributo pubblico a fondo perduto di 1.205 Meuro, pari al 51,79% del fabbisogno finanziario complessivo. Nel cronoprogramma attuativo, da definire nella fase di progettazione definitiva, dovrà comunque essere data priorità, rispetto all’asse autostradale principale est-ovest, alla ulteriore fase di progettazione ed alla realizzazione del completamento del Sistema Tangenziale di Varese e della Tangenziale di Como. La quantificazione e l’erogazione del contributo potrà avvenire solo dopo la definizione della nuova convenzione, che dovrà essere sottoscritta entro 6 mesi dalla pubblicazione della delibera CIPE di sola approvazione tecnica nella Gazzetta Ufficiale.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento “Pedemontana Lombarda: Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere varie connesse” rientra tra le opere stradali incluse nell’All. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 4.665,50 Meuro interamente autofinanziati.

Novembre 2006

Il rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture e aggiornato a Novembre 2006, sottolinea che la concessione è assegnata alla Soc. Pedemontana Lombarda S.p.a. L’opera dovrà essere realizzata nella sua interezza. Le priorità di realizzazione del tracciato prevedono il 1° lotto della tangenziale di Como e il 1° lotto della tangenziale di Varese e il tratto dalla A8 alla A51 con collegamento alla A4, per permettere la connessione con l’aeroporto di Malpensa. L’opera, inserita nella legge obiettivo, è stata approvata in linea tecnica dal CIPE nella seduta del 29 marzo 2006. Il costo previsto per l’intera opera è di circa 4.666 Meuro. Per la sua realizzazione, la copertura finanziaria è assicurata in parte dalla concessionaria e in parte dalla quota pubblica. In sede di progettazione si terrà conto delle interferenze con la gronda ferroviaria merci Seregno – Bergamo, in quanto territorialmente affiancata alla autostrada.

Nel rapporto viene inoltre ricordato che nella Legge Finanziaria 2007 verrà proposto, per la Pedemontana Lombarda, un contributo quindicennale in grado di attivare, in termini di investimento, 111,855 Meuro a decorrere dal 2007, di 355,566 Meuro a decorrere dal 2008 e di 447,422 Meuro a decorrere dal 2009.

Dicembre 2006

Si segnala che, successivamente alla data di redazione del presente documento, è stata approvata la legge finanziaria 2007 (legge n. 27 Dicembre 2006, n. 296) che ha autorizzato, all’art. 1, comma 979, tre contributi quindicennali per complessivi 80 milioni di euro (10 milioni a decorrere dall'anno 2007, 30 milioni dal 2008 e 40 milioni a decorrere dal 2009), per assicurare il concorso dello Stato al completamento della realizzazione delle opere infrastrutturali della Pedemontana Lombarda. Lo stesso comma ha disposto, a tal fine, che le funzioni ed i poteri di soggetto concedente e aggiudicatore attribuiti ad ANAS Spa per la realizzazione dell'autostrada Pedemontana Lombarda, nonché dell'autostrada diretta Brescia-Bergamo-Milano e delle tangenziali esterne di Milano, siano trasferite da ANAS Spa medesima ad un soggetto di diritto pubblico che subentra in tutti i diritti attivi e passivi inerenti la realizzazione delle infrastrutture autostradali e che viene appositamente costituito in forma societaria e partecipato dalla stessa ANAS Spa e dalla regione Lombardia o da soggetto da essa interamente partecipato.

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 

 


                          N.D.

 

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 


                                ANAS/Pedemontana Lombarda Spa

 

 

Normativa e documentazione di riferimento

 
 

 

 


Convenzione ANAS-Autostrada Pedemontana Lombarda Spa del 29 Maggio 1990

Decreto Interministeriale del 31 Agosto 1990

Protocollo di Intesa tra la Regione Lombardia, le Province interessate, i Comuni di Como e di Varese, l'ANAS e l’Autostrada Pedemontana Lombarda Spa del il 26 Gennaio 1999

Bando di gara di progettazione Autostrada Pedemontana Lombarda Spa, Dicembre 2001

Legge 21 Dicembre 2001, n.443

Delibera CIPE 121/2001

Avviso di aggiudicazione di progettazione Autostrada Pedemontana Lombarda Spa, Maggio 2002

Legge 166/2002

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190

Intesa Generale Quadro tra il governo e la Regione Lombardia 11 Aprile 2003

Nota Società Autostrada Pedemontana Lombarda” Spa del 19 Maggio 2004

Delibera Regione Lombardia 21 Maggio 2004 n. 7/17643

Delibera Regione Lombardia 16 Febbraio 2005, n. VII/20902

Delibera CIPE n. 4/2005

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

Delibera CIPE n.72/2005

Nota MIT 29 Luglio 2005, n. 360

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

Delibera CIPE n. 94/2005

Legge 23 Dicembre 2005, n. 266

Nota MIT 28 Marzo 2006, n. 233,

Delibera CIPE n. 75/2006

Delibera CIPE n. 77/2006

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

Legge n. 27 Dicembre 2006, n. 296 (art. 1, comma 979)

 

 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

3.681,000

Fonte: ANAS Spa

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

3.681,000

Fonte: ANAS Spa

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

4.665,504

Fonte: Del. CIPE n.77/2006

Note

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

0,000

Fonte: Del. CIPE 29 marzo 2006 n.77

Di cui (importi e provenienza)

0,000

 

Fabbisogno residuo

4.665,504

 

Note: la Delibera CIPE del 29 Marzo 2006 n. 77 in merito al finanziamento dell’opera fa presente che il piano finanziario predisposto dalla "Pedemontana Lombarda Spa" nel Marzo 2006, che costituisce l'aggiornamento del piano finanziario redatto nel 2004 e tiene conto anche del costo di attuazione delle prescrizioni proposte dal MITnella relazione sottoposta al CIPE nella seduta del 29 luglio 2005, presuppone un contributo pubblico a fondo perduto di 2.750 Meuro, ma rimanda alla convenzione tra ANAS e Pedemontana Lombarda Spa (la cui revisione deve essere completata entro 6 mesi dalla pubblicazione della delibera CIPE in oggetto nella Gazzetta Ufficiale) per la definizione degli impegni reciproci delle parti anche sotto l'aspetto finanziario.

 

STATO DI ATTUAZIONE

 

Progettazione

 

 

 

 


PD

 

 

 

PE

 

PP

 

SDF

 
                                                

 

Note: Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva.

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

 

Forma contrattuale

Concessione

Tempi di esecuzione

 

Data aggiudicazione

Decreto del Ministro dei LLPP di concerto con il Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica e con il Ministro del Tesoro n° 1524 del 31-08-1990.Registrazione della Corte dei Conti in data 28-12-1990

Soggetto aggiudicatore

ANAS Spa

Aggiudicatario

Pedemontana Lombarda Spa (Autostrade per l'Italia Spa 50% e Milano Serravalle-Milano Tangenziali Spa 50%)

Note:

 

Esecuzione

 
 

 


In corso

 

Concluse

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

   N.D.

Fonte:

Previsione al 30 Aprile 2005

2012

Fonte: Pedemontana Lombarda Spa

Previsione al 30 Novembre 2006

2014

Fonte: Del. CIPE n. 77/2006

 

 

 

Note:

 


CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Sistemi Stradali ed Autostradali

Asse stradale pedemontano (Piemontese-Lombardo-Veneto)

SUPERSTRADA A PEDAGGIO PEDEMONTANA VENETA

SCHEDA N. 7

 

.

 

 

Pag.7

Costo al 30 Novembre 2006

2.155,048 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

+ 205,048  Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

+ 655,048  Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

N.D.

 

Costo

 
 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


Pag.7

Casella di testo: S

Stato di attuazione

 

 

Concluse

 

Opere in gara

 

Opere con contratto

 

In corso

 

PD

 

PE

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PP

 

SDF

 
Pag.8 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 

Casella di testo: Pag.8
			2013

 

 

 

 

DATI GENERALI

 
 

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 


Tipologia

Intervento

 

Delibera

121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

2/16

No

No

No

No

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


La "Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta" è inserita nel contesto del Corridoio europeo n. 5, e consente la chiusura di un ideale anello che racchiude l'intera area centrale veneta, congiunge l'area vicentina a quella trevigiana, interessando in particolare l’ambito territoriale della valle dell’Agno, tra Montecchio Maggiore e Castelgomberto, e della zona pedemontana veneta, tra Malo e Bassano del Grappa in provincia di Vicenza e tra S. Zenone degli Ezzelini, Montebelluna e Spresiano in provincia di Treviso.

L’opera interessa il territorio di 37 Comuni veneti, di cui 22 nella Provincia di Vicenza e 15 nella Provincia di Treviso e prevede uno sviluppo complessivo di 94,90 km suddiviso in due tratti: il primo tra l’A4 (Montecchio Maggiore) e l’A31 (Villaverla) di 30,75 km (compreso il tratto di variante alla SP 246 in fase di realizzazione da parte dell’ANAS); il secondo tra l’A31 (Villaverla)  e l’A27 (Spresiano) di 64,15 km. L’asse presenta 3 interconnessioni: con la A4 Torino/Trieste al nuovo casello di Montecchio Maggiore (Vicenza) in fase di progettazione da parte di Autostrada Brescia-Padova S.p.A.; con la A31 Valdastico a Villaverla (Vicenza); con la A27 Mestre Belluno a Spresiano (Treviso).

Per la sezione stradale del tracciato principale è stata adottata la configurazione a carreggiate separate, conforme alle norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade vicinali di cui al decreto del MIT del 5 novembre 2001 e classificata come “B – extraurbana principale”, con velocità di progetto VP = 70-120 km/h, mentre per la viabilità di accesso alla superstrada, della lunghezza complessiva pari a 26,500 km, è stata adottata la configurazione di tipo C1 con dimensioni trasversali pari a 10,50 m.

Tra le principali opere d'arte sono incluse gallerie (naturali e artificiali), ponti e viadotti, nonché 14 svincoli che presentano una distanza media di 6,8 km.

Febbraio 1990

L’asse viario della Pedemontana Veneta è inserito nel Piano Regionale dei Trasporti approvato a Febbraio 1990.

Agosto 1997

L’opera è inclusa nell’Accordo Quadro tra il Governo e la Regione Veneto sottoscritto il primo Agosto 1997.

Dicembre 1998

All'autostrada "Pedemontana Veneta" è riservato lo specifico contributo previsto dall'art. 50, comma 1, lett. g) della legge 23 Dicembre 1998, n. 448, e poi assegnato alla Regione ai sensi dell'art. 73, comma 2, della legge 28 Dicembre 2001, n. 448.

Agosto 2001

In data 9 Agosto 2001 viene siglato un nuovo Accordo Stato Regione con il quale viene assegnata la competenza della Strada Pedemontana Veneta alla Regione Veneto.

Dicembre 2001

Nell’allegato 1 alla Delibera CIPE 121/2001 del 21 Dicembre l’intervento è incluso nell’ambito del “Corridoio Plurimodale Padano”, sistemi stradali e autostradali “Asse stradale pedemontano (Piemontese-Lombardo-Veneto)” del costo pari a 3.098,741 Meuro.

Ai sensi dell'art. 73, comma 2, della legge 28 Dicembre 2001 n. 448 viene assegnato alla Regione Veneto il contributo previsto dall'art. 50, comma 1, lett. g) della legge 23 Dicembre 1998 finalizzato alla realizzazione dell'autostrada "Pedemontana Veneta", pari a 225.854.962 euro.

Gennaio 2002

La Regione Veneto, ai sensi della Legge Regionale n. 2 del 17 Gennaio 2002, assegna un contributo di 17.895.038 euro all’opera.

Settembre 2002

Il MIT, Dipartimento per il coordinamento dello sviluppo del territorio, per le politiche del personale e gli affari generali, con decreto n. 3720/SEGR del 20 Settembre 2002, in attuazione delle disposizioni di cui all'art. 73, comma 2, della legge 28 Dicembre 2001 n. 448, dispone a favore della Regione Veneto l'impegno, in conto competenza 2002, della somma di 20.658.275 euro finalizzata alla realizzazione dell’autostrada Pedemontana Veneta e, per il periodo 2003-2016, l'impegno della complessiva somma di 289.215.850 euro per la medesima finalità.

Dicembre 2002

Nel mese di Dicembre 2002 la Regione Veneto manda in gara la proposta, presentata ai sensi dell’art. 37 bis della Legge 109/94 dalla società Pedemontana Veneta Spa, composta da Autostrade per l’Italia, Autostrada Brescia-Padova, Autovie Venete, Banca Antonveneta, Unicredit e San Paolo, per la realizzazione della superstrada a pagamento Pedemontana Veneta, dalla A31, all’altezza del casello Dueville (Vi), alla A27, all’altezza del casello Treviso Nord, lungo un percorso di circa 64 Km.

Luglio 2003

Nel mese di Luglio 2003 il TAR annulla la procedura di gara avviata nel mese di Dicembre 2002.

Ottobre 2003

Nell’Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Veneto, sottoscritta il 24 Ottobre 2003, l’opera è compresa nell’ambito dei “Corridoi di viabilità”.

Dicembre 2003

In data 31 Dicembre la Regione Veneto riceve una nuova proposta dalla società Pedemontana Veneta Spa per la realizzazione della Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta dell’estesa di 95 Km, da Spresiano a Montecchio Maggiore.

Febbraio 2004

Nei primi giorni di Febbraio 2004 la Regione Veneto comunica di aver ricevuto in data 31 Dicembre 2003 una nuova proposta dalla società Pedemontana Veneta Spa ed invita tutti i soggetti interessati a presentare  proposte alternative entro il 28 Aprile 2004.

Dicembre 2004

La Regione Veneto, con delibera di Giunta 3 Dicembre 2004, n. 3858, ha riconosciuto il pubblico interesse della proposta presentata, ai sensi dell'art. 37 bis della legge 11 febbraio 1994, n. 109, nonché della legge regionale n. 15/2002, dalla società Pedemontana Veneta Spa, che ha quindi ottenuto la qualifica di promotore.

Gennaio 2005

Nel mese di Gennaio 2005, la Regione Veneto ha chiesto al promotore di redigere lo studio di impatto ambientale.

Agosto 2005

La Regione Veneto, in qualità di soggetto aggiudicatore, con nota 12 Agosto 2005 prot. n. 576472, ha trasmesso il progetto al MIT. Lo stesso giorno, con nota n. 577318, ha trasmesso il progetto corredato dello studio di impatto ambientale (SIA) al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, al Ministero per i beni e le attività culturali ed alle Province interessate. La comunicazione al pubblico dell’avvio della procedura di VIA è avvenuta tramite pubblicazione di apposito avviso su quotidiani.

Novembre 2005

La Regione Veneto, con delibera di Giunta Regionale 2 Novembre 2005 n. 3250, ha espresso parere positivo in merito alla compatibilità ambientale. Tale parere, ai sensi della legge regionale n. 10/1999, è stato trasmesso al Ministero per l’ambiente e la tutela del territorio al fine dell’espressione della VIA.

Dicembre 2005

La Regione Veneto nel mese di Dicembre 2005 ha predisposto il documento “Integrazioni per la Commissione Speciale VIA”.

Gennaio 2006

In data 4 Gennaio 2006 il documento “Integrazioni per la Commissione Speciale VIA-Dicembre 2005” è stato trasmesso dalla Regione al Ministero per l’ambiente e la tutela del territorio.

Febbraio 2006

La Regione Veneto in merito alla localizzazione urbanistica, sentite le Province di Treviso e Vicenza ed i Comuni territorialmente interessati, in data 18 Febbraio 2006, come risulta dalla nota del Presidente della Regione 20 Febbraio 2006, n. 112918/45.00, ha espresso parere favorevole con prescrizioni e raccomandazioni, formulate tenendo conto del citato documento “Integrazioni per la Commissione Speciale VIA – Dicembre 2005”.

La Regione, con nota del 20 Febbraio 2006 n. 110198, ha inviato al MIT il documento “Integrazioni per la Commissione Speciale VIA – Dicembre 2005”.

Marzo 2006

Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, con nota 14 Marzo 2006 n. GAB/2006/2305/B05, ha inviato parere positivo sul progetto, con riferimento al parere espresso dalla Commissione Speciale di VIA in data 13 Febbraio 2006, contenente alcune prescrizioni e raccomandazioni.

Il Ministero per i beni e le attività culturali, con nota 15 Marzo 2006 n. BAP/S02/34.19.04/5249/2006, ha espresso parere positivo, formulando alcune prescrizioni e raccomandazioni.

Il MIT, con nota 21 Marzo 2006 n. 218, ha trasmesso la relazione istruttoria sul progetto preliminare della “Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta”, proponendone l’approvazione in linea tecnica e con prescrizioni e con successiva nota del 28 Marzo 2006 n. 234, ha trasmesso  documentazione integrativa.

Il CIPE, con delibera 29 Marzo 2006 n.96, ha approvato con prescrizioni e raccomandazioni il progetto preliminare della “Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta” del costo complessivo di 1.989,688 Meuro. Il soggetto aggiudicatore è individuato nella Regione Veneto che provvederà all’affidamento dell’opera in concessione, ai sensi dell’art. 7 del decreto legislativo n. 190/2002, mediante gara da esperire sulla base del progetto preliminare e relativo piano economico finanziario.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento “Superstrada Pedemontana Veneta” rientra tra le opere stradali incluse nell’All. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 1.989,69 Meuro interamente finanziati. E’ inoltre presente nello stesso documento tra le “opere a rete direttamente connesse alle possibili opere prioritarie sui nodi” (All.8).

Ottobre 2006

La Regione Veneto, Giunta Regionale Segreteria Regionale Infrastrutture e Mobilità – Direzione Infrastrutture, in data 24 Ottobre 2006 invia alla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il bando di gara di Project Financing per la progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e la gestione della Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta per un importo dell’investimento pari a 2.155.048.000,00 euro IVA esclusa come indicato dal promotore Pedemontana Veneta Spa (Autostrade per l’Italia Spa, Autostrada Brescia Padova, Autovie Venete, Banca Antonveneta, Unicredit e San Paolo).

Novembre 2006

Dal rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture e aggiornato a Novembre 2006, si sottolinea che il progetto non riguarda solo la realizzazione di una superstrada, ma ha l’obiettivo di riordinare e riorganizzare l’intero sistema viario del territorio di riferimento per migliorare i livelli complessivi di qualità e di sicurezza in funzione delle esigenze della mobilità e dello sviluppo a livello locale, consentendo modifiche sostanziali all’assetto della mobilità stessa sull’intero Nord – Est. L’intervento è inserito in Legge Obiettivo con finanziamenti approvati dal CIPE per un costo stimato di Meuro 1.989,69 con risorse interamente assegnate. Sono in corso le procedure di gara.

 


Codice Unico di Progetto

 

 
 

 


                          H51B03000050009

 

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 


                                Regione Veneto

 

Normativa e documentazione di riferimento

 
 

 

 


Piano Regionale dei Trasporti – Febbraio 1990

Accordo Quadro tra il Governo e la Regione Veneto - Agosto 1997

Legge 23 Dicembre 1998 n. 448

Legge 28 Dicembre 2001 n. 448

Accordo Stato Regione del 9 Agosto 2001

Legge 21 Dicembre 2001, n. 443

Delibera CIPE n. 121/2001

Legge Regionale n. 2 del 17 Gennaio 2002

Legge 166/2002

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190

Decreto MIT n. 3720/SEGR del 20 Settembre 2002

Bando di gara Regione Veneto - Dicembre 2002

Sentenza TAR - Luglio 2003

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Veneto del 24 Ottobre 2003

Avviso indicativo di Project Financing Regione Veneto – Febbraio 2004

Delibera di Giunta Regione Veneto del 3 Dicembre 2004, n. 3858

Nota Regione Veneto del 12 Agosto 2005 n. 576472

Nota Regione Veneto del 12 Agosto 2005 n. 577318

Delibera di Giunta Regione Veneto del 2 Novembre 2005 n. 3250

Nota del Presidente della Regione Veneto del 20 Febbraio 2006, n. 112918/45.00,

Nota Regione Veneto del 20 Febbraio 2006 n. 110198

Nota MIT del 21 Marzo 2006 n. 218

Nota MIT del 28 Marzo 2006 n. 234

Delibera CIPE n.96/2006

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Bando di gara Regione Veneto - GUCE 2006/S 205-218224, 26 Ottobre 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

 

 

 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

        N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

1.500,000

Fonte: Fondazione Nord Est

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

1.950,000

Fonte: Fondazione Nord Est

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

2.155,048

Fonte: Bando di gara Regione Veneto*

Note

* importo totale dell’investimento IVA esclusa

 

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

2.155,048

Fonte: Bando di gara Regione Veneto, Del. CIPE n.96/2006

Di cui (importi e provenienza)

225,855

17,895

1.911,298

Stato (MIT Decreto n.3720/SEGR 20.09.2002)

Regione (L.R. n. 2 17.01.2002)

Concessionario

Fabbisogno residuo

0,000

 

Note: la Delibera CIPE n. 96 del 29 Marzo 2006 indica un costo complessivo del progetto pari a 1.989.688.000,00 euro, di cui 1.136.000.000,00 per lavori e 853.688.000 per somme a disposizione, finanziato per 17.895.038 euro con risorse Regionali, per 225.854.692 euro con risorse  Statali e per 1.745.938.000 dal concessionario con risorse proprie.

Il bando di gara della Regione Veneto, inviato alla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 24 Ottobre 2006, invece indica un importo totale dell’investimento pari a 2.155.048.000 IVA esclusa, di cui 1.554.659.000 per lavori, finanziato con contributo della Regione Veneto di euro 243.750.000 (ammontare complessivo contributo pubblico indicato nella delibera CIPE 96/2006).

Entrambi i documenti inoltre segnalano la possibile erogazione di un contributo semestrale per 30 anni in conto esercizio, da parte della Regione Veneto, di 10.199.000 euro per sostenere il servizio del debito annuo del previsto “finanziamento junior” a 30 anni che, nell’ipotesi di incrementi considerevoli del traffico, può anche annullarsi.

 

 

 

STATO DI ATTUAZIONE

 
 

 

 

Progettazione

 
 

 


PE

 

PD

 

PP

 

 

 

SDF

 
                                               

 

Note: nel DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva.

Affidamento lavori

 

 

 

Data bando

26.10.2006

Forma contrattuale

Concessione-art 37-quater L.109/94, come sostituito dall’art. 155 del D.Lgs n. 163/06

Tempi di esecuzione

7 anni e 6 mesi

Data aggiudicazione

 

Soggetto aggiudicatore

Regione Veneto

Aggiudicatario

 

Note: il bando di gara ha per oggetto il Project Financing per la progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e la gestione della Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta per un importo dell’investimento pari a 2.155.048.000 euro IVA esclusa come indicato dal promotore Pedemontana Veneta Spa (Autostrade per l’Italia Spa, Autostrada Brescia Padova, Autovie Venete, Banca Antonveneta, Unicredit e San Paolo).

Esecuzione

 

 

In corso

 

Concluse

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note:

Ultimazione lavori

 

 

 

Previsione al 30 Aprile 2004

2011

Fonte: Fondazione Nord Est

Previsione al 30 Aprile 2005

2011

Fonte: Fondazione Nord Est

Previsione al 30 Novembre 2006

2013

Fonte: Stima Cresme

 

 

 

Note: la Delibera CIPE n. 96 del 29 Marzo 2006, in merito ai tempi di ultimazione dei lavori, fa presente che “l'entrata in esercizio dell'arteria è prevista per lotti funzionali tra il 2011 e il 2012”.

Il punto 9 del disciplinare di gara, allegato al bando di gara inviato alla GUCE il 24 Ottobre 2006, prevede 7 anni e 6 mesi quale termine per la progettazione e l’esecuzione dei lavori indicato dal promotore.

 


CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Sistemi Stradali e Autostradali

Asse autostradale medio padano Brescia - Milano - Passante di Mestre

COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DI CONNESSIONE TRA LE CITTA’

DI MILANO E BRESCIA

SCHEDA N. 8

 

 

 


Pag.8

Costo al 30 Novembre 2006

1.686,000* Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

+819,815  Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

+819,815  Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

+911,315  Meuro

 

Costo

 
* costo al lordo dei presumibili ribassi d’asta indicato da ANAS Spa nella seduta del CdA del 18 Novembre 2005

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


Pag.8

Casella di testo: S

 

Stato di attuazione

 
 

 


Concluse

 

Opere in gara

 

Opere con contratto

 

In corso

 

PD

 

PE

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PP

 

SDF

 
Pag.9 

 

 

 

 

 

 

 

 

Casella di testo: Pag.9
			2011

Ultimazione lavori

 

DATI GENERALI

 

Dati identificativi

 

 

 

 

 

 

 

 


Tipologia

Intervento

 

Delibera

121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

2/17

5/b

8

8

No

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


Il collegamento autostradale di connessione tra le città di Milano e Brescia (cd. Brebemi) contribuisce a ridurre il traffico della congestionata A4 poiché fornisce una parziale risposta al problema degli spostamenti tra le città di Brescia e Milano, interagendo con il collegamento autostradale Ospitaletto - Montichiari, la linea ferroviaria AV/AC Milano - Verona e la Tangenziale Est esterna di Milano. Questi progetti vanno complessivamente a delineare l’adeguamento infrastrutturale del quadrante ovest della regione Lombardia. In particolare il nuovo collegamento autostradale, dovrà rispondere alle notevoli pressioni dei volumi di traffico provenienti sia dal traffico di lunga percorrenza da ovest di Milano diretto verso il Nord-Est d’Italia, sia dai bacini di utenza locali che insistono sui sistemi metropolitani di Milano e di Brescia. L’opera prende avvio dal raccordo autostradale Ospitaletto – Montichiari (la futura tangenziale sud esterna di Brescia) e termina in Provincia di Milano all’altezza di Melzo dopo un percorso di 49,772 km, dei quali 27,150 in rilevato, 16,860 in trincea, 4,475 in viadotto, 1,280 in galleria artificiale. Il tracciato sarà a doppia corsia per senso di marcia più corsia di emergenza (con predisposizione per la terza) da Travagliato a Caravaggio, a tre corsie da Caravaggio fino a Melzo. L' autostrada sarà dotata di due barriere di pedaggio (Castrezzato e Liscate), di sei caselli (Chiari, Calcio - Antegnate, Fara Olivana - Romano di Lombardia, Bariano, Treviglio Est - Caravaggio, Treviglio Ovest - Casirate d' Adda) e di quattro aree di servizio (2 a Chiari e 2 a Caravaggio) che assicurano le relazioni con la fitta rete viaria statale e provinciale, nonché la realizzazione di opere connesse di viabilità ordinaria per circa 50 Km complessivi, di cui 26 km di adeguamento in sede e circa 24 km di nuove varianti. La nuova autostrada sarà completamente illuminata e avrà sistemi di rilevazione in fibre ottiche in grado di garantire in tempo reale il controllo del traffico.

Giugno 2001

Il 28 Giugno 2001, a seguito dell’avviso per la selezione di proposte ai sensi dell’art. 37 bis della L.109/94 e s.m.i pubblicato da parte dell’ANAS, la società Bre.Be.Mi. Spa ha presentato la proposta per la costruzione della nuova autostrada. Alla scadenza prevista non sono pervenute altre proposte e quindi è stata riconosciuta di pubblico interesse la proposta della società Bre.Be.Mi. Spa, che ha ottenuto la qualifica di promotore.

Dicembre 2001

Il 21 Dicembre 2001 l’ANAS manda in gara la proposta, presentata ai sensi dell’art. 37 bis della Legge 109/94 dalla società Bre.Be.Mi Spa, per la “Progettazione definitiva, esecutiva, costruzione e gestione del collegamento autostradale di connessione tra le città di Brescia e Milano”. L’importo complessivo della concessione indicato nel bando di gara è pari a 1.307.279.000 euro, determinato dal costo dell'investimento (756.000.000 euro) e dai  costi della gestione operativa previsti per l'intera durata della concessione (551.279.000 euro).

Lo stesso giorno il CIPE delibera l’inserimento del progetto nel programma delle infrastrutture strategiche della Legge Obiettivo tra le opere del “Corridoio plurimodale padano, sistemi stradali ed autostradali, asse autostradale medio padano Brescia-Milano – Passante di Mestre” del costo complessivo di 2.737,222 Meuro. L’opera è indicata anche nell’allegato 2, interventi strategici articolati per regioni e per macrotipologie, tra i Corridoi autostradali e stradali della regione Lombardia.

Aprile 2003

L’11 Aprile 2003 viene sottoscritta l’Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Lombardia e tra le “infrastrutture di preminente interesse nazionale a carattere interregionale” risulta incluso l‘”Asse autostradale medio padano Milano - Brescia”.

Il 18 Aprile 2003 l’Anas ha aggiudicato la concessione in via provvisoria all’Ati guidato dalla società Brebemi Spa insieme a Consorzio Cooperative Costruzioni, Grandi Lavori Fincosit Spa, Impresa Pizzarotti & C. Spa, Autostrade Centro Padane Spa, Autostrade Concessioni e Costruzioni Autostrade Spa, Società per Azioni autostrada Brescia–Verona–Vicenza-Padova, Società per Azioni per l'Autostrada Serravalle–Milano-Ponte Chiasso, SPEA Ingegneria Europa Spa, ABM Azienda Bergamasca Multiservizi Spa, Aprica Studi Srl, Idroesse Ingegneria Srl, SIPIT Sistemi Integrati di Progettazione di Infrastrutture nel Territorio Srl, Synthesis Progetti Srl, Technital Spa.

Giugno 2003

Il 10 Giugno 2003, con disposizione del Presidente dell’Anas n. 100, è aggiudicata in via definitiva la concessione alla Brebemi Spa.

Luglio 2003

La convenzione di concessione tra l’Ati guidato da Brebemi Spa e l’ANAS Spa è stata stipulata il 24 Luglio 2003, approvata con decreto interministeriale del 16 Ottobre 2003, e diviene efficace in data 18 Ottobre 2004.

ll DPEF 2004-2007 include l’intervento tra quelli potenzialmente attivabili nel periodo di riferimento.

Marzo 2004

Il 10 Marzo 2004 l’Ati guidato da Brebemi Spa si costituisce in “Società di Progetto Brebemi Spa”, società controllata da Autostrade Lombarde Spa con un capitale sociale di 100 Meuro e con la seguente compagine sociale: Autostrade Lombarde Spa, Autostrade per l’Italia, Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova Spa, Milano Serravalle-Milano Tangenziali Spa, Impresa Pizzarotti & C. Spa, Consorzio Cooperative Costruzioni, Grandi Lavori Fincosit, SPEA Ingegneria Europea Spa, ABM Azienda Bergamasca Multiservizi Spa, Aprica Studi Srl, Idroesse Infrastrutture Spa, Synthesis Progetti Srl, SIPIT Sistemi Integrati Srl, Technital Spa.

Autostrade Lombarde, società che controlla Brebemi, è detenuta al 35,5 per cento da Autostrade per l'Italia, al 12,7 dalla Serenissima, al 12,7 dalla Centropadane, al 10 dalla Milano-Mare e al 3,8 da Banca Intesa. Il restante 25,3 per cento è suddiviso tra enti territoriali e non. Per Bergamo ci sono la Provincia, la Camera di Commercio, l'Abm e l'Unione Industriali, ma anche la Bpu, il Credito Bergamasco, i Comuni di Treviglio e Caravaggio e la Cassa Rurale e Artigiana di Treviglio. 

Maggio 2004

Nel mese di Maggio 2004 prende il via l’iter di approvazione del progetto preliminare con le procedure previste per le opere inserite nel programma Legge Obiettivo. Infatti, l’ANAS con nota del 3 Maggio 2004 ha trasmesso il progetto preliminare al MIT, alla Regione Lombardia, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e a quello per i Beni Culturali.

Luglio 2004

Il DPEF 2005-2008 ripropone l’opera, la colloca tra le opere del Corridoio n° 5 - Asse Est Ovest Lisbona Kiev - Tratta italiana Torino Trieste e indica come anno di ultimazione lavori il 2007.

Agosto 2004

Il 5 Agosto 2004, con delibera n. VII/18656, la Giunta della Regione Lombardia esprime il parere positivo di competenza, subordinato alle prescrizioni e condizioni contenute negli Allegati A “Valutazione tecnica del progetto”, B “Valutazione di impatto ambientale” dell’atto deliberativo e C “Relazione ai fini dell’intesa Stato-Regione sulla localizzazione delle opere”.

Il 31 Agosto 2004 la Corte dei Conti effettua la registrazione della Convenzione stipulata tra Brebemi e ANAS il 24/07/2003.

Ottobre 2004

Il 16 Ottobre 2004 viene approvata la Convenzione con decreto Prot. 836/CD del MIT, di concerto con il MEF.

Marzo 2005

Il 1° Marzo 2005 la Commissione speciale V.I.A. del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, integrata dal Commissario della Regione Lombardia, esprime parere favorevole relativamente al progetto del raccordo autostradale. L’istruttoria ministeriale individua una serie di prescrizioni al fine di garantire un migliore inserimento ambientale dell’opera.

Maggio 2005

Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, con nota 26 Maggio 2005 n. prot. GAB/2005/4715/B05, trasmette il parere positivo, condizionato all’ottemperanza di prescrizioni, della Commissione Speciale VIA.

Il 27 Maggio 2005 il CIPE esprime parere favorevole in merito al Contratto di programma con ANAS Spa relativo al triennio 2003-2005, che include l’opera per un importo di “progetto”, al lordo cioè dei presumibili ribassi d’asta, di 866,185 Meuro.

Giugno 2005

L’ANAS, con nota 24 Giugno 2005 n. 5141, trasmette una documentazione integrativa che - tenuto conto degli oneri connessi all’affiancamento alla linea ferroviaria AV/AC Milano–Verona, delle richieste/prescrizioni della Commissione Speciale VIA e della Regione Lombardia, nonché dei maggiori oneri derivanti dall’aggiornamento normativo e dei costi dei materiali di costruzione - comporta un aumento del costo complessivo dell’opera di circa 714 Meuro. Conseguentemente il costo complessivo dell’intervento sale a circa 1.580 Meuro, dei quali 1.059 Meuro per lavori e 521 Meuro per somme a disposizione.

Luglio 2005

Il DPEF 2006-2009 include l’intervento tra le opere appaltate e cantierate al 30 Giugno 2006 con un costo aggiornato di 1.480 Meuro, che tiene conto di incrementi nel frattempo realizzatisi.

Il 22 Luglio 2005, con nota n. 348, il MIT trasmette la relazione istruttoria sul “Collegamento autostradale di connessione tra le città di Brescia e Milano”, al CIPE proponendone l’approvazione, con prescrizioni, del progetto preliminare.

Il 26 Luglio 2005, con nota n. DIP 07.08.407/9604, il Ministero per i beni e le attività culturali, recependo le osservazioni delle locali Soprintendenze esprime parere favorevole con prescrizioni e raccomandazioni.

Il 29 Luglio 2005, con delibera 93/2005, il CIPE approva, con le prescrizioni proposte dal MIT, il progetto preliminare per un costo di 1.580 Meuro che costituisce il limite di spesa stimato per l’intervento e comprende i sovraccosti assunti prudenzialmente dal MIT pari a 714 Meuro  e da ricondurre agli oneri connessi all’affiancamento dell’opera alla linea ferroviaria AV/AC Milano – Verona, alle richieste/prescrizioni della Commissione Speciale VIA e della Regione Lombardia, nonché ai maggiori oneri derivanti dall’aggiornamento normativo e dai costi dei materiali di costruzione. Infine il CIPE chiede al MIT, entro il mese di Settembre 2005, una relazione istruttoria dettagliata in merito alle categorie di sovraccosti.

Ottobre 2005

Il MIT, con nota del 19 Ottobre 2005 n. 461, trasmette al CIPE la relazione prevista nella delibera 93/2005.

Novembre 2005

Il MIT, con nota del 21 Novembre 2005 n. 559, trasmette al CIPE la lettera con la quale l’ANAS Spa comunica che il proprio Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'approvazione della nuova impostazione operativa. Il costo dell’opera viene aggiornato a 1.686 Meuro, di cui 1.167 Meuro per lavori e 519 Meuro per somme a disposizione, mentre i sovraccosti passano da 714 Meuro a 844.

Dicembre 2005

Nella seduta del 2 Dicembre 2005 il CIPE approva il piano finanziario per la copertura dei maggiori costi di realizzazione dell’autostrada Brescia-Bergamo-Milano. Nello specifico il piano finanziario prevede il reperimento della quota di spesa eccedente a carico dell’Anas Spa con il ricorso al mercato bancario a condizioni di mercato con copertura derivante da apposito incremento tariffario (+60%) fino alla scadenza del rapporto concessorio con la Brebemi Spa.

Febbraio 2006

L’Anas, nel corso della seduta del Consiglio di Amministrazione del 6 Febbraio 2006, individua una soluzione per finanziare i maggiori costi dell’opera che sarà direttamente sottoposta dalla Società delle Strade al CIPE che la porterà alla prossima riunione per l’approvazione. Il Consiglio di Amministrazione dell’Anas approva così il finanziamento delle maggiorazioni dei costi per realizzare l’asse stradale BreBeMi, che vede la Società delle Strade accollarsi gli aumenti di spesa.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento “Brescia-Bergamo-Milano (Brebemi) km. 61,5 collegamento SP19” rientra tra le opere stradali incluse nell’All. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 1.580,18 Meuro di cui 866 finanziati dal concessionario e 714,18 da finanziare. È inoltre presente nello stesso documento sia tra le “opere a rete direttamente connesse alle possibili opere prioritarie sui nodi” (All. 8), che tra quelle direttamente connesse alle possibili opere prioritarie sui nodi realizzabili entro il 2011 (All.9).

Novembre 2006

Il rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture e aggiornato a Novembre 2006, conferma il costo di realizzazione dell’opera pari a 1.686 Meuro, importo comprensivo anche:

- del costo di tutte le opere di affiancamento ed interconnessione con la rete ferroviaria AV/AC Milano – Verona; il 50% del costo di queste opere (pari complessivamente a circa 350 Meuro), da porre a carico di RFI, ammonta a 175 Meuro;

- del costo delle opere di adeguamento della viabilità secondaria in adiacenza all’autostrada (pari complessivamente a 180 Meuro), di competenza dell’intervento autostradale;

- del costo per le opere di adeguamento alle norme tecniche (100 Meuro), all’accostamento con la linea della TAV (260 Meuro) ed all’aggiornamento dei costi (100 Meuro).

Nel documento si afferma che “la copertura della spesa è prevista in regime di finanza di progetto, sulla base di un piano economico – finanziario, che tenga conto di un incremento delle tariffe e di un indennizzo da parte del subentrante al termine del periodo di durata della concessione (19,5 anni), nonché delle nuove disposizioni intervenute a seguito della conversione in legge del D.L.262/2006. La progettualità è in fase di definitivo”.

Dicembre 2006

Si segnala che, successivamente alla data di redazione del presente documento, è stata approvata la legge finanziaria 2007 (legge n. 27 Dicembre 2006, n. 296) che ha previsto, all’art. 1, comma 979, che le funzioni ed i poteri di soggetto concedente e aggiudicatore attribuiti ad ANAS Spa per la realizzazione dell'autostrada diretta Brescia-Bergamo-Milano (oltre che delle tangenziali esterne di Milano e dell'autostrada Pedemontana Lombarda) sono trasferite da ANAS Spa medesima ad un soggetto di diritto pubblico che subentra in tutti i diritti attivi e passivi inerenti la realizzazione delle infrastrutture autostradali e che viene appositamente costituito in forma societaria e partecipato dalla stessa ANAS Spa e dalla regione Lombardia o da soggetto da essa interamente partecipato.

 


Codice Unico di Progetto

 

 
 

 


                          E31B05000390007

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 


                                 ANAS Spa

 

Normativa e documentazione di riferimento

 
 

 

 


Legge 21 Dicembre 2001, n.443

Delibera CIPE 121/2001

Bando di gara internazionale ANAS, 27 Dicembre 2001

Legge 166/2002

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190

Intesa Generale Quadro tra il governo e la Regione Lombardia 11 Aprile 2003

DPEF 2004-2007 – Luglio 2003

Avviso di aggiudicazione ANAS - Agosto 2003

DPEF 2005-2008– Luglio 2004

Delibera di  Giunta della Regione Lombardia del 5 Agosto 2004 n. VII/18656

Decreto MIT Prot. 836/CD del 16 Ottobre 2004

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

Delibera CIPE n.77/2005

Nota ANAS del 24 Giugno 2005 n. 5141

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

Nota MIT del 22 Luglio 2005 n. 348

Delibera CIPE n.93/2005

Nota MIT del 19 Ottobre 2005 n. 461

Nota MIT del 21 Novembre 2005 n. 559

Delibera CIPE n.142/2005

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

Legge n. 27 Dicembre 2006, n. 296 (art. 1, comma 979)

 

 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

  774,685

Fonte: Del. CIPE n.121/2001

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

  866,185

Fonte: ANAS Spa

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

  866,185

Fonte: DPEF 2005-2008

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

1.686,000

Fonte: ANAS Spa

Note: le delibere CIPE 93/2006 e 142/2006 indicano un costo complessivo dell’investimento pari a 1.580 Meuro, riferito al valore dell'opera al lordo dei ribassi d'asta ed al netto degli oneri imputati a TAV Spa (circa 106 Meuro).

 

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

866,185

Fonte: Del. CIPE n.93/2006

Di cui (importi e provenienza)

866,185

Concessionario

Fabbisogno residuo

819,815

 

Note: per quanto attiene al fabbisogno residuo, dovuto al maggiore costo dell’intervento rispetto al piano economico-finanziario posto a base di gara che prevedeva la totale copertura dei costi di investimento a carico del concessionario, sarà coperto con finanziamenti pubblici sui quali si stanno definendo le modalità.

 


STATO DI ATTUAZIONE

 

Progettazione

 
 

 

 


PD

 

 

 

PD

 

PE

 

PP

 

SDF

 

 

Note: Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva.

Affidamento lavori

 

 

 

Data bando

27.12.2001

Forma contrattuale

PF art.37 quater

Tempi di esecuzione

6 anni

Data aggiudicazione

18.04.2003

Soggetto aggiudicatore

ANAS Spa

Aggiudicatario

Ati Brebemi Spa, Consorzio Cooperative Costruzioni, Grandi Lavori Fincosit Spa, Impresa Pizzarotti & C. Spa, Autostrade Centro Padane Spa, Autostrade Concessioni e Costruzioni Autostrade Spa, Società per Azioni autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova, Società per Azioni per l'Autostrada Serravalle-Milano-Ponte Chiasso, SPEA Ingegneria Europa Spa, ABM Azienda Bergamasca Multiservizi Spa, Aprica Studi Srl, Idroesse Ingegneria Srl, SIPIT Sistemi Integrati di Progettazione di Infrastrutture nel Territorio Srl, Synthesis Progetti Srl, Technital Spa

Note: l’importo complessivo della concessione indicato nel bando di gara è pari a 1.307,279 Meuro comprensivo del costo della gestione operativa, per l’intera durata della concessione, pari a 551.279.000 euro, e  del costo dell’investimento pari a 756.000.000 euro.

Esecuzione

 

In corso

 

Concluse

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note:

Ultimazione lavori

 

 

 

Previsione al 30 Aprile 2004

2006

Fonte: DPEF 2003-2006

Previsione al 30 Aprile 2005

2007

Fonte: DPEF 2005-2008

Previsione al 30 Novembre 2006

2011

Fonte: Stima Cresme

 

 

 

Note:

 


CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO

Sistemi Stradali e Autostradali

TANGENZIALE EST ESTERNA DI MILANO

SCHEDA N. 9

 

Costo

 
 

 

 


Pag.6

Costo al 30 Novembre 2006

1.742,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

+542,000  Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

+742,300 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

N.D.

 

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


Pag.6

Casella di testo: S

 

 

Stato di attuazione

 
 

 


Concluse

 

Opere in gara*

 

Opere con contratto

 

In corso

 

PD

 

PE

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PP

 

SDF

 
Pag.7 

 

 

 

 

 

 

 

 

* Selezione di proposte

 

Ultimazione lavori

 
 

 


Casella di testo: Pag.7
			2011

 

DATI GENERALI

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 

 

 


Tipologia

Intervento

 

Delibera

121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

2/999

No

No

No

No

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


Il progetto riguarda la realizzazione di un asse autostradale (categoria stradale A in ambito extraurbano) dello sviluppo di circa 40 km che collega la A1 con la A4, interessando per circa 33 km il territorio provinciale di Milano e per i restanti 7 km il territorio provinciale di Lodi. In particolare è prevista la realizzazione di 12 svincoli di cui 8 con la principale viabilità extraurbana non autostradale e 4 con la rete autostradale esistente (A1 e A4) o in programma (direttissima Brescia-Milano e sistema viabilistico pedemontano).

Dicembre 2001

Nell’allegato 1 alla Delibera CIPE 121/2001 l’intervento è incluso nell’ambito del “Corridoio Plurimodale Padano - Sistemi stradali e autostradali” come meglio specificato nell’allegato 2, interventi strategici articolati per regioni e per macrotipologie, tra i “Corridoi autostradali e stradali” della regione Lombardia alla voce “Tangenziale est esterna di Milano”.

2002

L’Anas pubblica l’avviso per la selezione di proposte ai sensi dell’art. 37 bis della L. 109/94 e s.m.i..

Il 19 Febbraio 2002 viene costituita la società Tangenziali Esterne di Milano Spa (T.E.M. Spa), partecipata da Autostrade per l’Italia Spa (32%), Milano Serravalle-Milano Tangenziali (32%), Provincia di Milano (15%), Autostrada To-Al-Pc (8%), Autostrade Lombarde (8%) e Banca Intesa (5%). L’oggetto sociale è la promozione, progettazione, costruzione e gestione della nuova Tangenziale Est esterna di Milano e più in generale del nuovo anello esterno dell’attuale rete delle Tangenziali di Milano.

Febbraio 2003

L’ANAS Spa, con nota del 21 Febbraio 2003 n. 1156, comunica di aver approvato il progetto presentato dal promotore e di aver considerato l’intervento come “opera di pubblico interesse” ai sensi dell’art. 37 ter della legge n. 109/1994 e s.m.i.

Aprile 2003

L’intervento Tangenziale est esterna di Milano è ricompresso nell’Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Lombardia, sottoscritta l’11 Aprile 2003, alla voce “Interventi infrastrutturali – Corridoi autostradali e stradali”.

Il Consiglio di Amministrazione dell’ANAS, in data 17 Aprile 2003, ha approvato una prima versione del progetto preliminare predisposto da “Tangenziali Esterne di Milano Spa” nella qualità di promotore, del costo pari a 999.701.107,93 euro di cui 735.824.239,79 euro per lavori e 263.876.868,14 euro per somme a disposizione.

 

Giugno 2003

L’ANAS, con foglio 12 Giugno 2003 n. 4361, trasmette il progetto preliminare al MIT, alle altre Amministrazioni competenti e agli enti gestori delle interferenze, e in data 16 Giugno ha provveduto alla pubblicazione.

Settembre 2003

La Regione Lombardia, con delibera 30 Settembre 2003 n. VII/14404, esprime parere favorevole in merito all’approvazione, alla compatibilità ambientale ed alla localizzazione del progetto, formulando peraltro numerose prescrizioni.

Maggio 2004

La Commissione speciale VIA del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio richiede, con nota 20 Maggio 2004 prot. CSVIA/2004/0000811, integrazioni ed approfondimenti in merito ad alcuni svincoli ed agli studi dei flussi di traffico.

Novembre 2004

Il giorno 16, il Consiglio di amministrazione dell’ANAS approva in linea tecnica il progetto preliminare aggiornato, che è stato definito anche effettuando un confronto tra il collegamento a nord, denominato “alternativa A”, e l’interconnessione diretta al sistema viabilistico pedemontano, poi prevista nel progetto ripubblicato, denominata “alternativa B”. In particolare, l’alternativa A prevede lo svincolo sulla A4 e l’attacco a est di Agrate sulla A51 (attuale Tangenziale est), con una bretella di tipo autostradale a due corsie per senso di marcia, a sud di Caponago con tracciato prossimo al sedime della variante alla SP13 della Cerca già programmata dalla Provincia di Milano, mentre l’alternativa B prevede lo svincolo sull’A4, l’interconnessione diretta con il sistema viabilistico pedemontano a est di Vimercate ed il collegamento alla A51 con la variante alla SP13 della Cerca, in questo caso a singola carreggiata (tipo C1).

Dicembre 2004

L’ANAS, con foglio 10 Dicembre 2004 n. 10250, trasmette il progetto preliminare aggiornato al MIT e alle altre Amministrazioni competenti, e in data 14 Dicembre ha provveduto alla pubblicazione.

Febbraio 2005

La Regione Lombardia, con delibera 16 Febbraio 2005, n. VII/20903, esprime parere favorevole in ordine all’approvazione, alla compatibilità ambientale ed alla localizzazione del progetto preliminare aggiornato, con riferimento all’Alternativa B e con esclusione del tratto a nord dell’A4 fino all’Autostrada Pedemontana, formulando ulteriori prescrizioni.

Luglio 2005

Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, con nota 20 Luglio 2005 n.GAB/2005/6624/B05, trasmette il parere favorevole in merito al progetto preliminare aggiornato, condizionato all’ottemperanza di prescrizioni.

Il Ministero per i beni e le attività culturali, con foglio 26 Luglio 2005 n.07.08.407/9605, esprime parere favorevole con prescrizioni.

Il MIT, con la nota 29 Luglio 2005 n. 360, ha trasmesso al CIPE, tra l’altro, la relazione istruttoria sul progetto preliminare della “Tangenziale est esterna di Milano”, proponendone l’approvazione, con prescrizioni e raccomandazioni, ai soli fini procedurali.

Il CIPE, con delibera 29 Luglio 2005 n. 95, sulla base delle risultanze dell’istruttoria svolta dal MIT approva il progetto preliminare aggiornato, nella configurazione di cui all’alternativa B e con l’esclusione del prolungamento a nord della A4 sino alla programmata autostrada pedemontana, del costo di 1.742.000.000 euro che costituisce il limite di spesa dell’intervento da realizzare ed è inclusivo degli oneri per opere di mitigazione ambientale e degli oneri conseguenti all’accoglimento delle prescrizioni. Per quanto riguarda la copertura finanziaria si rimanda al momento dell’approvazione del progetto definitivo.

Il DPEF 2006-2009 include l’intervento “Asse autostradale medio padano Brescia-Milano – Passante di Mestre: Tangenziale Est esterna Milano” tra le opere in corso di istruttoria presso la struttura tecnica di missione, nell’ambito dei sistemi stradali e autostradali del corridoio plurimodale padano, con un costo arrotondato di 1.000 Meuro interamente disponibili.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento “Tangenziale EST esterna di Milano” rientra tra le opere stradali incluse nell’All. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 999,7 Meuro interamente autofinanziati. È inoltre presente nello stesso documento sia tra le “opere a rete direttamente connesse alle possibili opere prioritarie sui nodi” (All. 8) che tra quelle direttamente connesse alle possibili opere prioritarie sui nodi realizzabili entro il 2011 (All. 9).

Novembre 2006

Nel rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture e aggiornato a Novembre 2006, viene confermato l’importo di 1.742 Meuro comprendente gli oneri relativi all’accoglimento delle prescrizioni raccolte nella fase istruttoria, svolte con le procedure del D.lgs n.190/2002. La realizzazione è prevista in regime di finanza di progetto con integrale copertura finanziaria. Viene inoltre ricordato che nella Legge Finanziaria 2007 verrà proposto che il completamento della progettazione e della relativa attività esecutiva, relativamente alla realizzazione della tangenziali esterne di Milano (nonché dell’autostrada Brescia-Bergamo-Milano e della Pedemontana lombarda), possa avvenire anche attraverso affidamento di ANAS s.p.a. ad un organismo di diritto pubblico, costituito in forma societaria e partecipato dalla stessa società e dalla Regione Lombardia.

Dicembre 2006

Si segnala che, successivamente alla data di redazione del presente documento, è stata approvata la legge finanziaria 2007 (legge n. 27 Dicembre 2006, n. 296) che ha previsto, all’art. 1, comma 979, che le funzioni ed i poteri di soggetto concedente e aggiudicatore attribuiti ad ANAS Spa per la realizzazione delle tangenziali esterne di Milano (oltre che dell'autostrada Pedemontana Lombarda e dell'autostrada diretta Brescia-Bergamo-Milano) sono trasferite da ANAS Spa medesima ad un soggetto di diritto pubblico che subentra in tutti i diritti attivi e passivi inerenti la realizzazione delle infrastrutture autostradali e che viene appositamente costituito in forma societaria e partecipato dalla stessa ANAS Spa e dalla regione Lombardia o da soggetto da essa interamente partecipato.

Codice Unico di Progetto

 

 

 

                          N.D.

 

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 


                                 ANAS Spa

 

Normativa e documentazione di riferimento

 
 

 


Legge 21 Dicembre 2001, n. 443

Delibera CIPE 121/2001

Avviso per la selezione di proposte ANAS, 2002

Legge 166/2002

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190

Nota ANAS del 21 Febbraio 2003 n. 1156

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Lombardia 11 Aprile 2003

Foglio ANAS del 12 Giugno 2003 n. 4361

Delibera Regione Lombardia del 30 Settembre 2003 n. VII/14404

Foglio ANAS del 10 Dicembre 2004 n. 10250

Delibera Regione Lombardia del 16 Febbraio 2005 n. VII/20903

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

Nota MIT del 29 Luglio 2005 n. 360

Delibera CIPE n.95/2005

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

Legge n. 27 Dicembre 2006, n. 296 (art. 1, comma 979)

 

 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte: Del. CIPE n.121/2001

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

  999,700

Fonte: ANAS Spa

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

  1.200,000

Fonte: Unioncamere Lombardia

            (Rapporto 2005)

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

1.742,000

Fonte: Del. CIPE n.95/2005

Note: la delibera CIPE n. 95/2005 indica un costo del progetto aggiornato, approvato dall'ANAS in linea tecnica, al netto degli oneri connessi alle prescrizioni richieste nella fase istruttoria svoltasi presso il MIT, pari a 1.742.000.000 euro.

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

0,000

Fonte: Del. CIPE n.95/2005

Di cui (importi e provenienza)

0,000

 

Fabbisogno residuo

1.742,000

 

Note: per quanto attiene alla copertura dei costi è previsto che l'intervento venga realizzato in regime di finanza di progetto e che la concessione di realizzazione e gestione dell'opera venga assegnata in base a procedura di gara. In occasione della approvazione del PD verrà affrontato il problema della relativa copertura finanziaria.

 


STATO DI ATTUAZIONE

 

Progettazione

 
 

 

 

 


PE

 

PD

 

 

 

PP

 

SDF

 
                                                

 

Note: Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva.

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

2002 (avviso indicativo di selezione proposte)

Forma contrattuale

Selezione di proposte in PF

Tempi di esecuzione

 

Data aggiudicazione

 

Soggetto aggiudicatore

ANAS Spa

Aggiudicatario

 

Note: La società T.E.M. Spa – Tangenziali Esterne di Milano Spa – è stata qualificata dall’ANAS soggetto promotore, ai sensi dell'art. 37 bis della L.109/94 e s.m.i., per la progettazione, realizzazione e gestione della Tangenziale Est Esterna di Milano.

 

Esecuzione

 
 

 


In corso

 

Concluse

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note:

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

N.D.

Fonte:

Previsione al 30 Aprile 2005

2009

Fonte: Unioncamere Lombardia (Rapporto 2005)

Previsione al 30 Novembre 2006

2011

Fonte:Del. CIPE n.95/2005

 

 

 

Note:


CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENO - BRENNERO

Sistemi stradali ed autostradali

RACCORDO AUTOSTRADALE DELLA CISA A15 – AUTOSTRADA DEL BRENNERO A22 FONTEVIVO (PR) – NOGAROLE ROCCA (VR)

SCHEDA N. 10

 

Costo

 
 

 

 


Pag.6

Costo al 30 Novembre 2006

1.826,470 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

-6,249 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

+559,470 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

+793,556 Meuro

 

 

 

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


Casella di testo: S

Pag.6

 

 

 

Stato di attuazione

 
 

 


In corso

 

Opere in gara

 

Opere con contratto

 

Concluse

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PE

 

PD

 

PP

 

SDF

 
Pag.7 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 
 


Casella di testo: Pag.7
			2014

 

 

DATI GENERALI

 
 

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 


Tipologia

Opera

 

Delibera 121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

3/19

8

No

No

No

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


L’intervento consiste nella realizzazione del raccordo autostradale di collegamento tra l’autostrada A15 Parma - La Spezia (località Fontevivo) e l’autostrada A22 Brennero - Modena (località Nogarole Rocca), per uno sviluppo complessivo di circa km 84,350 (di cui km 2,886 di adeguamento dell’attuale tracciato dell’autostrada A15, a sud dell’intersezione con la A1, e km 81,464 di nuova realizzazione), che interessa per il 18,6% l’ Emilia Romagna, per il 62,1% la Lombardia e per il 19,3% il Veneto. La sezione trasversale adottata è quella prevista per le autostrade di categoria A con 3 corsie da 3,75m e corsia di emergenza di 3,00m per senso di marcia e con spartitraffico di 4,00m. Il progetto prevede la realizzazione degli svincoli di interconnessione con la A1 e la A22 e di 7 caselli autostradali Le opere principali sono i ponti e i viadotti di attraversamento dei fiumi Taro, Po, Oglio, Mincio ed il viadotto di attraversamento dell’area industriale di Mozzecane.

Dicembre 1999

In data 7 Dicembre la Società Autocamionale della Cisa Spa stipula una convenzione con l’ente concedente ANAS.

Con decreto interministeriale 21 Dicembre, n.611/Segr. Dicoter, viene approvata la convenzione.

Dicembre 2001

La Delibera CIPE 121/2001 include la voce “Asse autostradale Brennero – Verona – Parma – La Spezia” tra i sistemi stradali ed autostradali del corridoio plurimodale Tirreno – Brennero, con un costo di 1.032,914 Meuro, una disponibilità di 516,457 Meuro e una previsione di spesa nel triennio di 98,130 Meuro. L’opera è riportata tra le infrastrutture di interesse delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto per le tratte di rispettiva competenza.

Luglio 2002

L’opera è individuata dal DPEF 2003-2006 tra gli interventi chiave.

Marzo 2003

Il progetto preliminare, corredato dallo studio di impatto ambientale, viene trasmesso in data 21 Marzo  dal soggetto aggiudicatore al Ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti, ed è inoltrato alle altre Amministrazioni e alle Regioni interessate, nonché agli Enti interferiti.

Aprile 2003

L’intervento è compreso nelle Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Lombardia  in data 11 Aprile 2003, tra gli “Interventi infrastrutturali – corridoi autostradali e stradali” alla voce “V/03 – Collegamento autostradale Brennero - Verona – Parma – La Spezia.

 

Giugno 2003

La Regione Lombardia, con Delibera n. VII/13323 del 13 Giugno esprime parere favorevole sul progetto, con prescrizioni di ordine tecnico e ambientale, nonché con prescrizioni in merito alla localizzazione dell’opera, tra cui una variante di tracciato interessante principalmente i Comuni di Tornata Calvatone e Bozzolo.

La Regione Veneto, con nota prot. n. 6208 del 25 Giugno evidenzia la necessità, emersa dal confronto con gli Enti locali, di perseguire una soluzione progettuale che preveda una alternativa di tracciato tra i Comuni di Valeggio sul Mincio e Nogarole Rocca.

Luglio 2003

In data 28 Luglio 2003 viene trasmessa alle Amministrazioni, Regioni ed Enti interessati, l’edizione aggiornata del progetto preliminare e dello studio di impatto ambientale, che recepisce le varianti di tracciato prescritte dalla Regione Lombardia e dalla Regione Veneto.

Settembre 2003

La Regione Emilia Romagna esprime parere favorevole, con prescrizioni, con Delibera 1824 del 22 Settembre.

Ottobre 2003

La Regione Veneto  esprime parere favorevole con delibera  3136 del 23 Ottobre.

L’intervento è inserito, nell’Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Veneto in data 24 Ottobre 2003, tra le “infrastrutture di preminente interesse nazionale – corridoi plurimodali – viabilità” alla voce “Raccordo autostradale Cisa – Verona (Corridoio TI-BRE)”, comprendente il nuovo ponte sull’Adige in Comune di Dolcè (VR).

La Regione Lombardia, con Delibera n. VII/14839 del 31 Ottobre esprime parere contrario in merito alla variante di tracciato proposta dalla Regione Veneto, proponendo che in sede di progetto definitivo sia elaborata una soluzione planimetrica che consenta di mantenere nel tratto lombardo l’originaria configurazione localizzativa.

Dicembre 2003

L’intervento è compreso nelle Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Emilia Romagna, in data 19 Dicembre 2003, tra i corridoi autostradali e stradali alla voce “corridoio Tirreno Brennero – Asse autostradale Brennero – Verona - La Spezia (TI-BRE): tratta emiliana La Spezia – Parma - Verona”;

Marzo 2004

Con nota del 26 Marzo la Regione Lombardia chiarifica che il parere contrario espresso nella Delibera n. VII/14839 non è da intendersi in senso oppositivo al progetto in esame bensì quale osservazione propositiva riferita unicamente alla porzione del tracciato che interessa il territorio lombardo.

Maggio 2004

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, sulla base della valutazione effettuata dalla speciale Commissione VIA in data 27 Maggio esprime parere favorevole con prescrizioni e raccomandazioni.

Luglio 2004

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in data 21 Luglio, si esprime favorevolmente con prescrizioni, tenendo conto delle osservazioni avanzate dalle Soprintendenze competenti.

Con nota n.462 del 22 Luglio il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti trasmette la relazione istruttoria sul progetto preliminare del “Raccordo autostradale della Cisa A15 – Autostrada del Brennero A22 Fontevivo (PR) – Nogarole Rocca (VR)”, proponendone l’approvazione, con raccomandazioni e prescrizioni.

Il DPEF 2005-2008 classifica l’opera tra gli interventi riproposti presenti solo nella delibera CIPE 121 e non nel DPEF 2004–2007.

Settembre 2004

Con la nota n.530 del 22 Settembre il Ministero delle iInfrastrutture e dei trasporti trasmette la scheda prevista dalla Delibera 63/2003.

Dicembre 2004

La Delibera CIPE n. 94 del 20 Dicembre /2004 prende atto che il soggetto aggiudicatore è ANAS Spa e che la Società Autocamionale della Cisa Spa è concessionaria dell’Autostrada della Cisa A15 Parma - La Spezia, con prolungamento per Mantova (Nogarole Rocca) e che la stessa società intende affidare ad imprese controllate e collegate l’esecuzione delle opere previste, nei limiti del 60% stabiliti dalla normativa. Le gare saranno esperite a progetto definitivo approvato. L’importo complessivo dell’opera, nel progetto preliminare trasmesso in data 21 Marzo 2003 era di 1.530,081 Meuro; l’introduzione delle varianti richieste dalle Regioni Lombardia e Veneto porta il costo a 1.832,719 Meuro, al lordo del ribasso che si presume sia dell’ordine del 20%. La Autocamionale della Cisa Spa sosterrà parte della spesa in parziale autofinanziamento. Il CIPE quindi approva il progetto preliminare con prescrizioni e  raccomandazioni e rinvia l’assegnazione del contributo alla fase di approvazione del progetto definitivo, fermo restando che la quota assegnata non potrà superare – salva compensazione – quella indicata nella  Delibera 121/2001.

Luglio 2005

Il MIT nell’ultimo elenco delle “opere approvate dal CIPE dal 31/10/2002 al 27/05/2005” indica un costo dell’opera pari a 1.550 Meuro ottenuto ipotizzando un ribasso del 20% sul costo  complessivo indicato dal CIPE pari a 1.832,72 Meuro. Inoltre indica una disponibilità pari al 59% del costo dell’opera a carico della concessionaria.

Il DPEF 2006-2009 per l’opera “Asse autostradale Brennero-Verona-Parma-La Spezia Raccordo autostradale CISA: Fontevivo Brennero Nogarole Rocca (stima di copertura)” indica un costo pari a 1.550 Meuro di cui 917 assegnati, il 2012 quale anno di completamento lavori, e, in merito allo stato di avanzamento lavori, indica il progetto definitivo in corso.

Maggio 2006

Il CIPE, con delibera n. 132 del 9 Maggio 2006, valuta positivamente il progetto definitivo del raccordo autostradale “Fontevivo Parma-Nogarole Rocca, per un costo di 1.826,470 Meuro a totale carico della Società concessionaria Autocamionale della Cisa.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’opera “Raccordo Autostradale CISA Fontevivo (PR) – Autostrada Brennero Nogarole Rocca (VR)” rientra tra le opere stradali incluse nell’All. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 1.832 Meuro interamente autofinanziato. È inoltre presente nello stesso documento tra le opere a rete direttamente connesse alle possibili opere prioritarie sui nodi (All.8).

Novembre 2006

Dal rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture, aggiornato a Novembre 2006, si rileva che “il costo totale dell’opera, il cui progetto definitivo è stato approvato dal CIPE, ammonta a 1.826,47 Meuro. Non sono previsti costi a carico dello Stato, essendo la realizzazione interamente a carico della Società concessionaria Autocamionale della Cisa”.

 

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 

 

 


                            G61B04000060008

 

 

 

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 

 
 

 

 


                             ANAS Spa - Autocamionale della Cisa Spa

 

 

 

Normativa e documentazione di riferimento

 

Convenzione ANAS Spa/ Società Autocamionale della Cisa Spa 7 Dicembre 1999

Decreto interministeriale n.611/Segr. Dicoter /1999

Legge 21 Dicembre 2001, n.443

Delibera CIPE del 21 Dicembre 2001, n. 121

DPEF 2003-2006 – Luglio 2002

Legge 1 Agosto 2002, n.166

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n. 190

Nota Autocamionale CISA Spa del 21 Marzo 2003

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Lombardia -11 Aprile 2003

Regione Lombardia, con Delibera n. VII/13323/2003 del 13 Giugno 2003

Regione Veneto nota prot. n.6208/2003 del 25 Giugno 2003

Nota Autocamionale CISA Spa del 28 Luglio 2003

Delibera Regione Emilia Romagna n.1824 del 22 Settembre 2003

Regione Veneto Delibera n.3136/2003 del 23 Ottobre 2003

Intesa Generale Quadro Governo/Regione Veneto (24 Ottobre 2003)

Regione Lombardia Delibera n. VII/14839/2003 del 31 Ottobre 2003

Regione Lombardia Delibera n. VII/14839/2003

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Emilia Romagna - 19 Dicembre 2003

Nota Regione Lombardia del 26 Marzo 2004

Nota Ministero Ambiente e Tutela del Territorio del 27 Maggio 2004

Nota Ministero Beni e Attività Culturali del 21 Luglio 2004

Nota n. 462 del 22 Luglio 2004 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Nota n. 530 del 22 Settembre 2004 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Nota n. COM/3001/1 del 5 Novembre 2004 Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza

Delibera CIPE 94 del 20 Dicembre 2004

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

MIT - Elenco opere approvate dal CIPE dal 21/10/2002 al 27/5/2005

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

Delibera CIPE 132 del 9 Maggio 2006

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006


 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

1.032,914

Fonte: Del. CIPE 121 del 21.12.2001

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

1.267,000

Fonte: CNEL – Aprile 2004

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

1.832,719

Fonte: Del. CIPE 94 del 20.12.2004

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

1.826,470

Fonte: Del. CIPE 132 del 9.05.2006

Note:

 

 

Quadro finanziario

 

 

 
 

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

516,457

Fonte: Del. CIPE 121 del 21.12.2001

 

 

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

1.826,470

Fonte: Del. CIPE 132 del 9.05.2006

Di cui (importi e provenienza)

  1.826,470

Società concessionaria Autocamionale della Cisa

Fabbisogno residuo

        0,000

 

 

Note:

 

 


STATO DI ATTUAZIONE

 
 

 

 

Progettazione

 
 

 

 


                                               

 

Note: il progetto preliminare è stato approvato dal CIPE in data 20.12.2004, mentre il progetto definitivo è stato valutato positivamente dallo stesso Comitato, con delibera n. 132 del 9 Maggio 2006.

 

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

 

Forma contrattuale

 

Tempi di esecuzione

 

Data aggiudicazione

 

Soggetto aggiudicatore

 

Aggiudicatario

 

Note

 

Esecuzione

 
 

 


Concluse

 

In corso

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

2011

Fonte: Fondazione Nord - Est

 

Previsione al 30 Aprile 2005

2011

Fonte: Fondazione Nord - Est

 

Previsione al 30 Novembre 2006

2014

Fonte: Del. CIPE 132 del 9.05.2006

 

 

 

 


 

CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO NORD EUROPA

Sistemi Ferroviari

Asse Ferroviario Ventimiglia – Genova – Novara – Milano (Sempione)

RADDOPPIO DELLA LINEA FERROVIARIA GENOVA – VENTIMIGLIA

TRATTA FINALE LIGURE – ANDORA

SCHEDA N. 11

Costo

 
 

 

 


Pag.5

Costo al 30 Novembre 2006

1.540,100 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

+0,100 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

+0,100 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

N.D.

 

 

Localizzazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Pag.5

Casella di testo: F

 

Stato di attuazione

 
 

 


Concluse

 

Opere in gara

 

Opere con contratto

 

In corso

 

PD

 

PE

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PP

 

SDF

 
Pag.6 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 
 

 


Casella di testo: Pag.6
			2013

 

DATI GENERALI

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 

 

 


Tipologia

Sottointervento

 

Delibera

121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

4/20

6 a

No

No

No

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


Il progetto del raddoppio Genova-Ventimiglia prevede la realizzazione di una nuova linea a doppio binario, compresa tra la stazione di Finale Ligure e la stazione di Andora, che si sviluppa a monte della linea storica. Il tracciato presenta una lunghezza complessiva di circa 31+910 km, di cui circa 25 km in galleria e 1,9 km in viadotto. Sono previste, oltre alle stazioni di Finale Ligure e di Andora, una stazione ad Albenga, e fermate a Pietra Ligure, Borghetto S. Spirito e Alassio, quest’ultima in galleria.

Luglio 1996

L’attuale progetto preliminare dell’opera è un aggiornamento del progetto del quale era stata riconosciuta la compatibilità ambientale con decreto interministeriale DEC/VIA n. 2535 del 29 Luglio 1996.

Gennaio 1998

Nell’Accordo di Programma del 19 Gennaio 1998, per l’approvazione del raddoppio del tratto di ferrovia Finale Ligure Marina – San Lorenzo al Mare, stipulato tra il Ministero dei Trasporti, le Ferrovie dello Stato, la Regione Liguria, le Province di Imperia e di Savona ed i Comuni interessati, viene definito il tracciato dell’intervento.

2000

Il progetto è incluso tra i progetti di investimento relativi alla rete fondamentale del Contratto di Programma 2001-2005.

2001

Nella Delibera CIPE 121/2001 l’intervento è incluso nell’ambito del “Corridoio Plurimodale Tirrenico  Nord Europa”, sistemi ferroviari ”Asse ferroviario Ventimiglia-Genova-Novara-Milano (Sempione)” del costo pari a 4.379,555 Meuro e una disponibilità di 785,014 Meuro.

Marzo 2002

L’intervento “Raddoppio della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia: tratta Finale Ligure–Andora” è compreso nell’Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Liguria, sottoscritta il 6 Marzo 2002, nell’ambito del “Corridoio Tirrenico-Nord Europa” alla voce “ Linea Genova-Ventimiglia: raddoppio delle tratte S. Lorenzo-Andora e Andora–Finale Ligure”.

Luglio 2002

Nel DPEF 2003-2006, l’"Asse ferroviario Ventimiglia-Genova-Novara-Milano (Sempione)” figura nell’elenco delle 21 opere prioritarie.

Marzo 2003

Il progetto preliminare dell’opera viene trasmesso in data 10 Marzo 2003 da RFI Spa, in qualità di soggetto aggiudicatore, alla Regione Liguria e alle Amministrazioni interessate.

Giugno 2003

La Regione Liguria, con delibera di Giunta 6 Giugno 2003 n. 619, esprime parere favorevole di massima, con prescrizioni, in merito alla localizzazione urbanistica dell’opera, sentiti i competenti uffici regionali, la Provincia di Savona, la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio della Liguria e i Comuni interessati.

Settembre 2003

Il CIPE, con delibere 29 Settembre 2003, nn. 78 e 79, approva i progetti preliminari – rispettivamente – della “linea Milano – Genova: terzo valico dei Giovi” e della “tratta Genova Voltri - Brignole”, entrambi inclusi nell’infrastruttura strategica “Asse ferroviario Ventimiglia-Genova-Novara-Milano (Sempione)”.

Aprile 2004

Il progetto “Raddoppio della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia: tratta Finale Ligure – Andora” è incluso – con il costo di 1.540,30 Meuro – Piano delle Priorità degli Investimenti (PPI) di RFI Spa, edizione Aprile 2004.

Luglio 2004

Il DPEF 2005-2008 classifica l’“Asse ferroviario Ventimiglia-Genova-Novara-Milano (Sempione)” tra quelli riproposti già presenti nel DPEF 2004–2007.

Dicembre 2004

Il CIPE con delibera 20 Dicembre 2004, n. 91 approva il PPI di RFI Spa, edizione Aprile 2004.

Febbraio 2005

La Regione Liguria, con delibera 15 Febbraio 2005 n. 217, integra le valutazioni espresse con la delibera del Giugno 2003. A seguito di approfondimenti progettuali richiesti dai Comuni di Alassio e Albenga, il piano del ferro è stato abbassato a -2.55 metri nella tratta che attraversa il Comune di Alassio, in modo da mantenere la funzionalità della stazione e da escludere la demolizione di fabbricati e la deviazione del rio Candi.

Giugno 2005

Il MIT, con nota 30 Giugno 2005 n. 310, trasmette al CIPE la relazione istruttoria della tratta ferroviaria Finale Ligure - Andora, proponendo l’approvazione del progetto preliminare.

Luglio 2005

Il DPEF 2006-2009 classifica l’intervento “Raddoppio Genova-Ventimiglia: tratta Andora - Finale Ligure Marina”, con un costo di 1.540 Meuro interamente finanziato, tra quelli in fase istruttoria. Lo stesso documento colloca l’intervento tra le 31 opere appaltate e cantierate al 30 Giugno 2006.

Il CIPE, con delibera 29 Luglio 2005, n. 91 approva il progetto preliminare con prescrizioni e prende atto che il progetto, del costo complessivo di 1.540,100 Meuro, comprensivo delle prescrizioni, trova copertura nel Contratto di programma con RFI 2001-2005 e nei relativi "addendum".

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento “Raddoppio Genova-Ventimiglia: tratta Andora - Finale Ligure Marina” rientra tra le opere ferroviarie incluse nell’All. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 1.540,30 Meuro interamente finanziati con il Contratto di programma 2001-2005 di RFI.

Novembre 2006

Il rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture, aggiornato a Novembre 2006, conferma il costo stimato di Meuro 1.540,10 e le risorse assegnate nell’ambito dei finanziamenti regolati dal Contratto di Programma sottoscritto tra il Ministero delle Infrastrutture e RFI pari a Meuro 619,80, per un fabbisogno residuo di Meuro 920,30.

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 


                      J71J04000000008

 

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 


                              RFI Spa

 

Normativa e documentazione di riferimento

 
 

 


Decreto interministeriale DEC/VIA n. 2535 del 29 Luglio 1996

Accordo di Programma tra il Ministero dei Trasporti, le Ferrovie dello Stato, la Regione Liguria, le Province di Imperia e di Savona ed i Comuni interessati del 19 Gennaio 1998

Contratto di programma RFI 2001-2005

Legge 21 Dicembre 2001, n. 443

Delibera CIPE n. 121/2001

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Liguria del 6 Marzo 2002

DPEF 2003-2006 – Luglio 2002

Legge 1 Agosto 2002, n.166

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190

Nota RFI S.p.A 10 Marzo 2003

Delibera di Giunta Regione Liguria del 6 Giugno 2003, n. 619

Delibera CIPE 29 Settembre 2003, n. 78

Delibera CIPE 29 Settembre 2003, n. 79

PPI RFI Spa – edizione Aprile 2004

DPEF 2005-2008 – Luglio 2004

Delibera CIPE del 20 Dicembre 2004, n. 91

Delibera Regione Liguria del 15 Febbraio 2005, n. 217

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

Nota MIT 30 Giugno 2005, n. 310

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

Delibera CIPE 15 Luglio 2005, n. 79

Delibera CIPE 29 Luglio 2005, n.91

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

 

 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 

Costo

 

 

 
 

 

 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

1.540,000

Fonte:RFI Spa

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

1.540,000

Fonte:RFI Spa

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

1.540,100

Fonte: Del. CIPE del 29 Luglio 2005 n.91

Note

 

 

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

     N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

    619,800

Fonte: Del. CIPE del 29 Luglio 2005 n.91

Di cui (importi e provenienza)

     55,800

 

   564,000

 

Legge finanziaria 2001 (Contratto di programma RFI 2001-2005)

Legge finanziaria 2003 (2° addendum al Contratto di programma RFI 2001-2005)

Fabbisogno residuo

920,300*

 

Note: la Delibera CIPE n. 91/2005 in merito alla copertura finanziaria fa presente che il MIT, in sede di esame del progetto definitivo, provvederà a confermare che l'importo di 1.540,1 Meuro trova copertura nel Contratto di Programma con RFI 2001-2005 e nei relativi "addendum”.

Il DPEF 2007-2011 indica un costo di 1.540,30 Meuro e un fabbisogno residuo di 0,30.

* La copertura del fabbisogno residuo è prevista a carico del 4° addendum al Contratto di Programma RFI 2001-2005.

 


STATO DI ATTUAZIONE

 

Progettazione

 
 

 

 

 


PD

 

 

 

PE

 

PP

 

SDF

 
                                               

 

Note: Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

 

Forma contrattuale

Contraente Generale (previsto)

Tempi di esecuzione

 

Data aggiudicazione

 

Soggetto aggiudicatore

 

Aggiudicatario

 

Note:

 

Esecuzione

 
 

 


In corso

 

Concluse

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

2010

Fonte: RFI Spa

Previsione al 30 Aprile 2005

2013

Fonte: RFI Spa

Previsione al 30 Novembre 2006

2013

Fonte: RFI Spa

 

 

 

Note:la delibera CIPE n. 91/2005 in merito ai tempi realizzazione dell’intervento indica un tempo complessivo stimato, dall’espletamento delle attività progettuali ed autorizzative residue alla messa in esercizio dell’opera, di circa 85 mesi.


CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO NORD EUROPA

Sistemi Ferroviari

Asse Ferroviario Ventimiglia – Genova – Novara – Milano (Sempione)

“TERZO VALICO DEI GIOVI” LINEA AV/AC MILANO - GENOVA

SCHEDA N. 12

 

Costo

 
 

 

 


Pag.9

Costo al 30 Novembre 2006

4.962,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

+243,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

+243,000 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

N.D.

 

 

 

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 

 


Casella di testo: F

Pag.9

 

 

 

Stato di attuazione

 
 

 


Opere con contratto (GC)

 

Concluse

 

In corso

 

Opere in gara

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PE

 

PD

 

PP

 

SDF

 
Pag.10 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 
 


Casella di testo: Pag.10
			2015

 

 

 

 

 


Tipologia

Intervento

 

Delibera 121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

4/20

6/b

6

6

No

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


Il progetto originario, del 1992, prevedeva la realizzazione di una nuova linea AV tra Milano e Genova. Nel 1998, in base agli esiti della Verifica parlamentare sul progetto TAV, è stata data priorità alla realizzazione di una nuova linea AV di collegamento tra il porto di Genova e la rete ferroviaria Padana denominata Terzo Valico dei Giovi.

Aprile 1986

Nel Piano generale dei trasporti si individua per la prima volta la rete ad Alta Velocità. Il Piano prevede il quadruplicamento delle direttrici ferroviarie Torino-Milano-Verona-Venezia e Milano-Bologna-Firenze-Napoli-Battipaglia.

Gennaio 1991

Il Contratto di Programma 1991-1992 tra MIT e Ente Ferrovie dello Stato stabilisce che il finanziamento della realizzazione del sistema Alta Velocità sia ripartito tra Stato e privati. In particolare, lo Stato dovrà coprire il 40% dei costi, più gli oneri per gli interessi relativi alle fasi di costruzione delle opere, di avviamento e di pre-esercizio. La direttrice Milano-Genova viene inclusa tra i progetti del Contratto di Programma .

Marzo 1992

L’Ente FS affida a TAV, con una nuova concessione la progettazione esecutiva, la costruzione e lo sfruttamento economico della tratta AV  Milano-Genova. Viene sottoscritta la Convenzione con il General Contractor COCIV.

Novembre 1992

In base alla convenzione stipulata il 16 Novembre dalla TAV Spa, il General Contractor per l’intervento è il consorzio COCIV.

Dicembre 1992

Viene stipulato tra FS (trasformata in S.p.a.) e il MIT un nuovo Contratto di Programma 1993-1995,che stabilisce l’entità dell’impegno pubblico per la realizzazione del sistema AV.

Dicembre 1996

La legge 662/96 (art. 2, comma 15), collegata alla Finanziaria per il 1997, prevede una Verifica Parlamentare sullo stato di attuazione del progetto Alta Velocità, allo scopo di consentire al Parlamento di valutarne gli obiettivi relativi al potenziamento complessivo della rete ferroviaria, allo sviluppo dell'intermodalità, all'integrazione del nostro sistema dei trasporti con quello europeo.

Febbraio 1997

Nella Relazione del Ministro alla Commissione Trasporti della Camera viene introdotto il concetto di Alta Capacità in sostituzione dell’Alta Velocità: le nuove linee devono aumentare la capacità ferroviaria nel suo complesso.

Marzo 1998

TAV diventa al 100% proprietà delle FS, che acquistano le quote azionarie pari al 57% del capitale sociale detenute da 42 soci tra banche, assicurazioni e istituti di credito italiani ed esteri.

Aprile 1998

La Banca Europea degli Investimenti (BEI) concede il primo finanziamento del mondo bancario alle nuove linee ferroviarie veloci (stanziati 700 miliardi di lire).

Aprile 1999

Firmato un nuovo contratto di finanziamento per 1000 miliardi di lire.

Dicembre 2000

Apre la Conferenza di Servizi  istruttoria del Terzo Valico.

TAV e FIAT-CavToMi, General Contractor della Torino - Milano firmano un Accordo ponte che regola le attività da svolgere in anticipo rispetto alla firma dell’Atto Integrativo.

Gennaio 2001

La Finanziaria 2001 ridefinisce il sistema di realizzazione di alcune delle linee veloci.

Aprile 2001

Viene presentato al CIPE, che esprime parere favorevole, il Contratto di Programma 2001-2005 (Delibera n.44 del 4 Aprile 2001), che verrà sottoscritto il 2 Maggio 2001.

Luglio 2001

Con la costituzione di Rete Ferroviaria Italiana si conclude il processo di riorganizzazione del gruppo FS.

Dicembre 2001

Il progetto è inserito nel Programma delle Infrastrutture Strategiche della Legge Obiettivo nell’ “Asse ferroviario Ventimiglia-Genova-Novara-Milano (Sempione)”, con un costo complessivo di 4.379,555 Meuro, riferito all’intero Asse, a fronte di una disponibilità di 785,014 Meuro e a una previsione di spesa nel triennio 2002-2004 pari a 246,350 Meuro.

Marzo 2002

L’opera è compresa nell’Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Liguria, sottoscritta il 6 Marzo 2002.

Luglio 2002

Il Terzo Valico dei Giovi è individuato dal DPEF 2003-2004 tra gli interventi chiave.

Agosto 2002

La Legge n.166 autorizza la prosecuzione delle concessioni rilasciate alla TAV Spa dall’Ente Ferrovie dello Stato e i sottostanti rapporti di general contracting.

Settembre 2002

Il CIPE approva il Piano delle Priorità degli Investimenti - Settembre 2002 con Delibera n. 85 del 21 Dicembre 2002.

Si conclude la Conferenza di Servizi Istruttoria iniziata a Dicembre 2000 per individuare il tracciato del Terzo Valico.

Dicembre 2002

La Legge n. 289 prevede che Infrastrutture Spa finanzi prioritariamente gli investimenti per il Sistema AV/AC reperendo le risorse sul mercato bancario e su quello dei capitali e pone a carico dello Stato l’onere per il servizio della parte di debito non remunerabile dai soli flussi di cassa previsionali per il periodo di sfruttamento economico previsto.

 

Gennaio 2003

Il CIPE, con Delibera 31 Gennaio n. 2, integrata con la Delibera 25 Luglio 2003, n. 24 e con la Delibera 5 Dicembre 2003, n. 114 prende atto delle modalità di attuazione dell’Art. 75 della Legge n. 289/2002 prospettate nel dossier di valutazione economico-finanziaria del “sistema alta velocità/alta capacità” sull’asse Torino-Milano-Napoli, trasmesso con parere favorevole dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e positivamente esaminato anche dai competenti Dipartimenti del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Marzo 2003

TAV stipula con la Banca OPI (Banca per la finanza alle Opere Pubbliche e alle Infrastrutture) un contratto di finanziamento per la TO-MI-NA di 500,000 Meuro della durata di 18 mesi.

Aprile 2003

L’opera è compresa nell’Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Piemonte, sottoscritta l’11 Aprile 2003.

Maggio 2003

La Regione Liguria esprime valutazione positiva con prescrizioni (Delibera di Giunta n. 579 del 30 Maggio 2003)

Giugno 2003

Vengono presentati al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti i progetti delle linee veloci Milano-Verona e Milano-Genova: Terzo Valico dei Giovi per l’approvazione del CIPE.

Luglio 2003

La Regione Piemonte esprime parere favorevole con prescrizioni. (Delibera di Giunta n. 56-9903 dell’8 Luglio 2003). Fanno parte integrante della Delibera gli accordi tra la Regione, la Provincia di Alessandria e i Comuni di Novi Ligure, di Serravalle Scrivia e di Tortona.

Il DPEF 2004-2007 include l’intervento tra quelli potenzialmente attivabili nel periodo di riferimento.

Il CIPE con Del. 24/2003, autorizza RFI a “contrarre finanziamenti ponte col sistema bancario, da estinguere non appena sarà disponibile da parte di Infrastrutture Spa la provvista necessaria”.

Con la Delibera 25 Luglio 2003, n.29, il CIPE esprime parere favorevole sul 2° addendum al Contratto di Programma 2001-2005. In particolare l’Art. 7 del nuovo Contratto, che modifica l’Art.14.4, prevede che i dossier di valutazione economica, e i conseguenti fabbisogni finanziari e lo schema di finanziamento del “resto del sistema alta velocità/alta capacità” debbano essere sottoposti dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, d’intesa con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, all’esame del CIPE.

Settembre 2003

Il MIT, con nota. 432 del 24 Settembre 2003, trasmette la relazione istruttoria e propone di approvare il progetto preliminare con prescrizioni e di assegnare l’importo di 319,000 Meuro per il finanziamento di attività ed interventi da avviare in via anticipata.

Il CIPE, con Del. 78 del 29 Settembre 2003, prende atto dei pareri favorevoli espressi dalle Regioni interessate e dal Ministero per i Beni e le Attività culturali nonché dalla Commissione Speciale VIA. Gli Enti gestori delle interferenze sono stati interpellati e quindi approva il progetto preliminare. Il costo complessivo previsto per l’opera è di 4.719,000 Meuro (4.200,000 Meuro per costi diretti e indiretti, 90,000 conseguenti l’accoglimento delle prescrizioni e una quota per i “rischi noti”) comprensivo di una quota per contingencies. Il CIPE stabilisce inoltre gli interventi di viabilità e di cantierizzazione da avviare in “via anticipata”, come richiesto dalle Regioni e che potrebbero permettere di anticipare il completamento dell’opera di due anni rispetto alla data prevista del 2013. L’importo relativo è stimato in complessivi 450,000 Meuro, di cui 319,000 per il primo lotto funzionale eseguibile nel primo biennio. L’ulteriore fabbisogno di 131,000 Meuro si riferisce ad attività dipendenti dalla realizzazione del primo lotto. Per finanziare gli interventi in via anticipata si autorizza RFI a contrarre mutui fino ad un massimo di 319,000 Meuro, in attesa della disponibilità della provvista necessaria da parte di Infrastrutture Spa.

Novembre 2003

Il CIPE, con la Delibera 13 Novembre 2003, n.103, approva il PPI, nella versione Ottobre 2003, per l’anno 2004 e in via programmatica per gli anni successivi.

Luglio 2004

Il DPEF 2005-2008 ripropone l’opera, la colloca tra le opere del Corridoio dei Due Mari e indica come anno di ultimazione dei lavori il 2011.

Novembre 2004

Il MIT con nota 11 Novembre 2004, n. 7404/2004/SP, trasmette la documentazione concernente i dossier di valutazione del sistema ferroviario alta velocità/alta capacità predisposta da RFI, corredandola con la “nota di sintesi e di valutazione dei dossier elaborati da RFI Spa” predisposta dalla Direzione generale trasporto ferroviario; l’onere a carico dello Stato (comprensivo della manutenzione straordinaria per l’intero periodo della Concessione) si aggira tra circa 59,000 Meuro, nello scenario base di RFI, e 65,000 Meuro, nello scenario di riduzione dei ricavi da pedaggio della linea Torino-Milano-Napoli; i pedaggi unitari utilizzati per lo sviluppo dei suddetti scenari vengono confermati nella misura indicata nella precedente versione del dossier relativo alla “linea alta velocità/alta capacità Torino-Milano-Napoli”. Le stime di traffico effettuate per conto di RFI, ed esposte nei dossier in questione, sono da considerare, secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in linea di massima, plausibili; si segnala che l’effettivo verificarsi dei risultati esposti nei dossier dipende anche dal rispetto dei tempi di conclusione e dei costi di realizzazione delle opere e che RFI è stata già sollecitata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a predisporre interventi per ridurre il rischio di ulteriori incrementi dei costi e slittamenti dei tempi di attivazione stimati nei dossier all’esame.

Il decreto emanato il 24 Novembre 2004 dal Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il MIT estende alle linee "Milano-Genova: 3° Valico dei Giovi" e "Milano-Verona", compresi gli adeguamenti del nodo di Verona, le modalità di intervento già previste nel decreto 23 Dicembre 2003, n. 117248, relativo alla “linea alta velocità/alta capacità Torino-Milano-Napoli”, e integra il contratto di finanziamento tra Infrastrutture Spa, RFI Spa e TAV Spa, determinando l'importo complessivo finanziabile in 36.000 Meuro.

Marzo 2005

RFI indica come data di ultimazione lavori Giugno 2012.

Il CIPE, con delibera 18 Marzo 2005 n.1, approva l’aggiornamento del dossier di valutazione economico-finanziaria relativo alla “linea alta velocità/alta capacità Torino-Milano-Napoli” e i dossier relativi al “Terzo Valico dei Giovi” e alla “linea alta velocità/alta capacità Milano-Verona-Padova-(Venezia)”, limitatamente alla tratta Milano-Verona (nodo di Verona incluso). Approva inoltre le modalità di restituzione del prestito e prende atto che nulla osta a che venga dato corso al meccanismo di finanziamenti di cui all’Art.75 della Legge n.289/2002.

Luglio 2005

Il MIT, con note del 25 Luglio 2005 n. 13408/2005/S.P e 1° Agosto 2005 n. 13285/2005/S.P., sottopone al CIPE la proposta di adeguamento del costo del progetto preliminare del “Terzo valico dei Giovi – linea alta velocità/alta capacità Milano-Genova", approvato con delibera n. 78/2003.

Il DPEF 2006-2009 per l’intervento “Tratta AV/AC Milano-Genova: Terzo Valico dei Giovi” indica un costo pari a 4.719 Meuro, totalmente assegnati, il 2013 quale anno di completamento lavori e, in merito allo stato di avanzamento lavori, in corso di definizione i rapporti con il General Contractor. Lo stesso documento include l’opera  tra le 31 cantierate al 31.12.2006.

Agosto 2005

Il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, con nota 2 Agosto 2005 n. 107857, sottolinea in linea di principio che la presa di atto dell’incremento del costo dell’opera implica la sottoposizione al CIPE di un dossier di valutazione aggiornato, precisando di non avere osservazioni in ordine alla lievitazione dell'adeguamento monetario, mentre ritiene che la quantificazione dei maggiori costi per le prescrizioni debba essere validata dai competenti uffici del MIT e rileva come il riconoscimento di tali maggiori costi comporta il superamento dell'importo complessivo finanziabile di cui ai decreti richiamati.

Il CIPE, con delibera 3 Agosto 2005, n. 118, approva l'adeguamento monetario del costo del progetto preliminare della linea "Milano-Genova: 3° Valico dei Giovi" per l'importo aggiuntivo di 148 Meuro (adeguamento che porta il costo complessivo dell’opera a 4.867 Meuro, comunque ricompreso nel limite indicato dal decreto interministeriale del 24 Novembre 2004) ed invita il MIT a formulare le definitive proposte sull’incremento del costo delle prescrizioni in occasione della sottoposizione del progetto definitivo e a far predisporre da RFI un nuovo dossier di valutazione del “Terzo Valico dei Giovi” – linea AV/AC Milano – Genova".

Settembre 2005

RFI Spa , con nota 12 Settembre 2005 n. AD/A0011/P/2005/0001023, trasmette al MIT e al CIPE il dossier di valutazione economico-finanziaria della linea AV/AC "Milano-Genova" redatto in aggiornamento di quello approvato con la citata delibera n.1/2005.

Dicembre 2005

Il MIT, con nota 19 Dicembre 2005 n. STM/TF/GC cp 632, trasmette al CIPE la relazione istruttoria relativa al progetto definitivo della linea AV/AC "Milano–Genova: 3° Valico dei Giovi” che prevede un costo dell’opera aggiornato a 4.979 Meuro e quindi un costo aggiuntivo pari a 112 Meuro.

Febbraio 2006

Il MIT, con nota 2 Febbraio 2006 STM/TF/GC.cp n. 81, trasmette al CIPE un supplemento di istruttoria sul maggior costo dell’accoglimento delle prescrizioni derivanti dal progetto definitivo.

Lo stesso Ministero, con nota 8 Febbraio 2006 n. 17847/2006/sp, precisa che il valore aggiuntivo delle prescrizioni di cui alla delibera n. 78/2003 viene contenuto in 95 Meuro, al fine di non superare il limite indicato per l'intero sistema AV/AC nel citato decreto interministeriale del 24 Novembre 2004, e che l'onere residuale di 17 Meuro resta a carico del soggetto aggiudicatore.

Marzo 2006

FS Spa, con nota 28 Marzo 2006, informa il MIT, il Ministero dell'economia e delle finanze e il CIPE della nuova offerta di garanzie avanzata dal Consorzio COCIV per la puntuale e corretta esecuzione dei lavori relativi al progetto della linea AV/AC "Terzo Valico dei Giovi".

Il CIPE, con delibera 29 Marzo 2006 n. 80, approva, con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal MIT, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilità, il progetto definitivo del “Terzo Valico dei Giovi - linea alta velocità/alta capacità Milano-Genova” per il valore di 4.962 Meuro. L’approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione di tutte le opere (prestazioni e attività) previste nel progetto approvato.  In merito agli aspetti finanziari rimanda alle disposizioni dell'art. 1, commi 79-84, della legge n. 266/2005 e chiede a RFI di redigere un’ulteriore stesura del dossier di valutazione economico-finanziaria che tenga conto delle disposizioni della nuova normativa di cui alla Legge n. 266/2005 e del costo aggiornato dell’opera.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento “Asse Ferroviario Ventimiglia-Genova-Novara-Milano: linea AV/AC Milano - Genova: terzo valico dei Giovi” rientra tra le opere ferroviarie incluse nell’All. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 4.979 Meuro interamente autofinanziati con risorse “ISPA da confermare”. È inoltre presente nello stesso documento tra le “opere a rete direttamente connesse alle possibili opere prioritarie sui nodi” (All.8).

Con il decreto-legge 4 Luglio 2006, n. 223 (art. 17) viene concesso, a Ferrovie S.p.A. o a società del gruppo, un contributo in conto impianti nel limite massimo di 1.800 milioni di euro per il 2006, per la prosecuzione degli interventi relativi al sistema AV/AC.

Novembre 2006

Il rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture, aggiornato a Novembre 2006, conferma il valore dell’opera in Meuro 4.962 e segnala che, a tutto il 2005 sono stati contabilizzati circa 196 Meuro nell’ambito dei finanziamenti regolati dal Contratto di Programma sottoscritto tra il Ministero delle Infrastrutture e RFI.

 

 


Codice Unico di Progetto

 

 
 

 


                           F81H92000000008

 

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 

 


                           TAV Spa

 

 

 

 

Normativa e documentazione di riferimento

 

Legge 21 Dicembre 2001, n.443

Delibera CIPE 121/2001

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Liguria, 6 Marzo 2002

DPEF 2003-2006 – Luglio 2002

Legge 1° Agosto 2002, n.166

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n. 190

Legge 289/2002

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Piemonte, 11 Aprile 2003

Delibera di Giunta Regione Liguria 30 Maggio 2003 n. 579

DPEF 2004-2007 – Luglio 2003

Delibera di Giunta Regione Piemonte 8 Luglio 2003 n. 56-9903

Delibera CIPE n. 24/2003

Nota MIT 24 Settembre 2003 n. 432

Delibera CIPE n. 78/2003

Delibera CIPE n. 103/2003

DPEF 2005-2008– Luglio 2004

Nota MIT 11 Novembre 2004 n. 7404/2004/SP,

Relazione STM del 30/12/2004

RFI monitoraggio progetto di Legge Obiettivo – Marzo 2005

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

Delibera CIPE n. 1/2005

Note MIT 25 Luglio 2005 n. 13408/2005/S.P e 1° Agosto 2005 n. 13285/2005/S.P

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

Delibera CIPE n. 118/2005

Nota RFI Spa 12 Settembre 2005 n. AD/A0011/P/2005/0001023

Note MIT 19 Dicembre 2005 n. STM/TF/GC cp 632, 2 Febbraio 2006 STM/TF/GC.cp 81 e 8 Febbraio 2006 n. 17847/2006/sp

Nota FS Spa 28 Marzo 2006

Delibera CIPE n. 80/2006

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Decreto-legge 4 Luglio 2006, n. 223 (art. 17)

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

4.719,000

Fonte: Del. CIPE 78 del 29.09.2003

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

4.719,000

Fonte: Del. CIPE 78 del 29.09.2003

 

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

4.962,000

Fonte: Del. CIPE 80 del 29.03.2006

 

Note

 

Quadro finanziario

 

 

 
 

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

319,000

Fonte: Del. CIPE 78 del 29.09.2003

Di cui (importi e provenienza)

319,000

RFI/ISPA

Fabbisogno residuo

4.643,000

 

Note:La Delibera CIPE n. 78/2003, in merito al finanziamento, fa presente che “Tenuto conto della rilevata particolare urgenza nell’adempimento dell’avvio dei lavori propedeutici dell’asse alta velocità/alta capacità Milano-Genova e nelle more della conclusione dei contratti con Infrastrutture Spa, al fine anche di assicurare la continuità necessaria al finanziamento dell’asse alta velocità/alta capacità Milano-Genova, Rete Ferroviaria Italiana Spa, anche per il tramite della controllante Ferrovie dello Stato Spa, dovrà contrarre e/o far contrarre a società controllate finanziamenti ponte con il sistema bancario, fino ad un massimo di 319 Meuro, che saranno estinti non appena sarà disponibile, da parte della suddetta Infrastrutture Spa, la provvista necessaria”.

 

 


 

STATO DI ATTUAZIONE

 
 

 

Progettazione

 
 

 

 


                                                

 

Note: Il progetto preliminare è stato approvato con Delibera CIPE n. 78/2003; il progetto definitivo invece è stato approvato con Del. CIPE n. 80/2006.

Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella esecutivo.

 

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

N.D.

Forma contrattuale

Contraente Generale

 

Tempi di esecuzione

7 anni e 4 mesi (RFI Marzo 2005)

Data aggiudicazione

Convenzione TAV del 16.11.1992

Soggetto aggiudicatore

TAV Spa Concessionaria di RFI Spa

Aggiudicatario

COCIV

Consorzio composto da Collegamenti Integrati Veloci Spa (2%), C.E.R. Costruzioni - Consorzio Emiliano Romagnolo tra Cooperative di Produzione e Lavoro (3%), Impregilo Spa (44%), Tecnimont Spa (50,5%), Condotte d'Acqua Spa (0,5%).

Note

 

Esecuzione

 
 

 


Concluse

 

In corso

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

2012

Fonte: RFI Marzo 2004

Previsione al 30 Aprile 2005

2012

Fonte: RFI Marzo 2005

Previsione al 30 Novembre 2006

2015

Fonte: Regione Liguria

 

 

 

 


CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO NORD EUROPA

Sistemi ferroviari

Potenziamento Sistema Gottardo

POTENZIAMENTO DELLA LINEA SEREGNO-BERGAMO

SCHEDA N. 13

Costo

 
 

 

 


Pag.5

Costo al 30 Novembre 2006

1.000,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

0,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

0,000 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

N.D.

 

 

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


Casella di testo: FPag.5

 

Stato di attuazione

 
 

 


Concluse

 

Opere in gara

 

Opere con contratto

 

In corso

 

PD

 

PE

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PP

 

SDF

 
Pag.6 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 
 

 


Casella di testo: Pag.6
			2016

 

DATI GENERALI

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 

 

 


Tipologia

Sottointervento

 

Delibera

121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

04/21

No

No

No

No

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


L’itinerario di gronda est (linee Chiasso–Como–Seregno, Seregno–Bergamo, Bergamo–Treviglio, Treviglio–Cremona–Cotogno), per i flussi diretti a est (Veneto) e a sud, nasce dal progetto complessivo di potenziamento della rete di transito Italia-Svizzera e di progressiva separazione dei flussi merci e passeggeri. L’intervento in questione consiste in un potenziamento del collegamento ferroviario tra Seregno e Bergamo attraverso il raddoppio di un tratto della linea esistente Seregno-Ponte San Pietro e la realizzazione di un nuovo tratto di linea elettrificata a doppio binario, per uno sviluppo complessivo di 34 km circa di doppio binario. Le opere di maggior rilievo consistono in viadotti, gallerie artificiali e gallerie naturali tra le quali le più importanti sono il viadotto Lambro, i viadotti Molgoretta 1 e 2, il viadotto Adda, le gallerie artificiali Arcore 1, 2 e 3, le gallerie naturali Colnago e S. Gervasio.

Novembre 1999

Viene firmata la Convenzione italo – svizzera del 2 Novembre 1999, che mira ad armonizzare i sistemi della nuova ferrovia transalpina della Svizzera e della rete ad Alta capacità dell’Italia

Dicembre 1999

La legge 7 Dicembre 1999, n. 472, per la realizzazione degli investimenti ferroviari del Corridoio europeo n. 5 e collegamenti, dà priorità al tratto ferroviario Bergamo–Seregno e autorizza un limite di impegno ventennale di 5 miliardi di lire (2,58 Meuro) a decorrere dal 2000 e la spesa di 60 miliardi di lire (30,98 Meuro) per l’anno 2001. Prevede quindi una copertura sull’intervento per un importo di 82,633 Meuro.

Anche nel Protocollo d’Intesa tra la Regione Lombardia e la Rete Ferroviaria Italiana Spa viene data priorità alla realizzazione della gronda est dal nuovo asse del Gottardo in direzione Bergamo –Treviglio.

2000

L’intervento è incluso nel Contratto di Programma RFI 2001-2005.

2001

Nella Delibera CIPE 121/2001 l’intervento è incluso nell’ambito del Corridoio Plurimodale Tirrenico  Nord Europa”, sistemi ferroviari “Potenziamento Sistema Gottardo” del costo pari a 1.243,112 Meuro ed una disponibilità di 139,443 Meuro.

Aprile 2003

Il “Potenziamento della linea Seregno – Bergamo” è compreso nell’Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Lombardia, sottoscritta l’11 Aprile 2003, nell’ambito dei “Corridoi ferroviari”, con la denominazione “F/04c - Potenziamento del sistema Gottardo: Gronda ferroviaria nord-est: Seregno – Bergamo”.

 

Giugno 2003

RFI Spa, in qualità di soggetto aggiudicatore, trasmette Il progetto preliminare dell’opera al MIT, alla Regione Lombardia, alle altre Amministrazioni competenti ed agli enti gestori delle interferenze.

Aprile 2004

Il progetto “Potenziamento della linea Seregno - Bergamo” è incluso - tra gli investimenti ferroviari afferenti il Contratto di Programma 2001 – 2005 - nel Piano delle Priorità degli Investimenti (PPI) di RFI Spa, edizione Aprile 2004.

Luglio 2004

La Regione Lombardia, a seguito della presentazione del progetto della Pedemontana, attiva un confronto tra i soggetti aggiudicatori delle due infrastrutture ed emette parere sul progetto ferroviario con delibera in data 19 Luglio 2004, inserendo prescrizioni volte ad eliminare le interferenze tra le infrastrutture stesse. Prescrive inoltre che, in sede di progetto definitivo, si tenga conto anche della funzione passeggeri e che sia inserita, previo studio territoriale riguardante il potenziale bacino di utenza, la realizzazione di almeno due fermate in aggiunta a quelle già previste di Macherio e Lesmo.

Ottobre 2004

Lo Studio di Impatto Ambientale, aggiornato e pubblicato in data 29 Ottobre 2004, prevede varianti altimetriche in alcuni tratti.

Dicembre 2004

Il CIPE con delibera 20 Dicembre 2004, n. 91 approva il PPI di RFI Spa, edizione Aprile 2004.

Luglio 2005

Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, con nota n. 2005/7149/B05 del 26 Agosto 2005, esprime parere favorevole con osservazioni sul progetto preliminare dell’opera, prescrivendo, tra l’altro,  le varianti planoaltimetriche risultanti dallo Studio di Impatto Ambientale

Il Ministero per i beni e le attività culturali, con nota n. 07.08.407/95342005 del 25 Luglio 2005, esprime parere favorevole.

Il DPEF 2006-2009 classifica l’intervento “Asse ferroviario sull'itinerario del Corridoio 5 Lione - Kiev (Torino- Trieste): Bergamo –Seregno”, con un costo di 1.000 Meuro, tra quelli in fase istruttoria. Lo stesso documento, in merito alle risorse indica in 83 Meuro le disponibilità e 917 Meuro il fabbisogno.

Novembre 2005

Il MIT, con nota del 18 Novembre 2005 n. 540, trasmette la relazione istruttoria della “Gronda ferroviaria Seregno – Bergamo”, proponendo l’approvazione in linea tecnica del relativo progetto preliminare, e con nota del 21 Novembre 2005 n. 559, trasmette le schede di cui alla Delibera n. 63/2003 ed integra la relazione istruttoria.

Dicembre 2005

Il CIPE, nella Delibera n. 150 del 2 Dicembre 2005, approva il progetto preliminare e accoglie la proposta del MIT di stabilire, quale limite di spesa, l’importo arrotondato di 1.000 Meuro. La copertura esistente per l’intervento è di 82,633 Meuro a carico della legge n. 472/1999. L’individuazione delle restanti coperture finanziarie per un importo di 917,367 Meuro è rinviata alla definizione e approvazione del progetto definitivo ed ipotizzata a carico delle risorse destinate all'attuazione del Programma delle opere strategiche. Vengono accolte le prescrizioni proposte dagli Enti interessati, che dovranno essere recepite nel progetto definitivo.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento “Tratta Bergamo-Seregno: Corridoio Europeo 5 e collegamenti (Gronda Est MI)” rientra tra le opere ferroviarie incluse nell’All. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 918,21 Meuro di cui 82,63 disponibili.

Novembre 2006

Il rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture, aggiornato a Novembre 2006, conferma l’importo di 1.000 Meuro, “di cui risulta una copertura finanziaria pari a 82,633 Meuro a valere sulla legge n.472/1999. L’ulteriore fabbisogno ammonta a 917,367 Meuro. Attualmente sono in corso le attività propedeutiche alla redazione del progetto definitivo. In sede di progettazione si terrà conto delle interferenze con la autostrada Pedemontana lombarda, in quanto territorialmente affiancata alla ferrovia. L’opera è inserita nel Contratto di programma 2001-2005 nel Piano delle priorità degli interventi ferroviari”.

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 

 


                        J31H03000210008

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 


                                RFI Spa

 

Normativa e documentazione di riferimento

 
 

 

 


Convenzione italo–svizzera del 2 Novembre 1999

Legge n. 472 del 7 Dicembre 1999

Protocollo d’Intesa Regione Lombardia-RFI Spa

Contratto di programma RFI 2001-2005

Legge 21 Dicembre 2001, n. 443

Delibera CIPE n. 121/2001

Legge 166/2002

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Lombardia 11 Aprile 2003     

Nota RFI 9 Giugno 2003

PPI RFI Spa – edizione Aprile 2004

Delibera Regione Lombardia del 19 Luglio 2004

Delibera CIPE del 20 Dicembre 2004, n. 91

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

Nota MIT 18 Novembre 2005, n. 540

Delibera CIPE n.150/2005

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

1.000,000

Fonte:RFI Spa

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

1.000,000

Fonte: RFI Spa

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

1.000,000

Fonte:Del. CIPE del 2 Dicembre 2005 n.150

Note

 

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

82,633

Fonte:Del. CIPE del 2 Dicembre 2005 n.150

Di cui (importi e provenienza)

82,633

Legge 472/1999

Fabbisogno residuo

917,367

 

Note: Il DPEF 2007-2011 indica un costo 918,21Meuro e un fabbisogno residuo di 835,58.

 


STATO DI ATTUAZIONE

 
 

 

 

Progettazione

 
 

 


PD

 

 

 

PE

 

PP

 

SDF

 
                                               

 

Note: Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva.

 

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

 

Forma contrattuale

Contraente Generale (previsto)

Tempi di esecuzione

 

Data aggiudicazione

 

Soggetto aggiudicatore

 

Aggiudicatario

 

Note:

 

Esecuzione

 
 

 


In corso

 

Concluse

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

N.D.

Fonte:

Previsione al 30 Aprile 2005

2015

Fonte: RFI Spa

Previsione al 30 Novembre 2006

2016

Fonte: Del. CIPE del 2 Dicembre 2005 n.150

 

 

 

Note

 


CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO NORD EUROPA

Sistemi ferroviari

 Asse ferroviario Salerno - Reggio Calabria - Palermo - Catania

RADDOPPIO LINEA FERROVIARIA MESSINA–CATANIA

TRATTA GIAMPILIERI – FIUMEFREDDO

SCHEDA N. 14

Costo

 
 

 

 


Pag.5

Costo al 30 Novembre 2006

1.970,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

0,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

0,000 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

N.D.

 

 

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


Pag.5

Casella di testo: F

 

Stato di attuazione

 
 

 


Concluse

 

Opere in gara

 

Opere con contratto

 

In corso

 

PD

 

PE

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PP

 

SDF

 
Pag.6 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 
 

 


Casella di testo: Pag.6
			2014

DATI GENERALI

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 

 

 


Tipologia

Sottointervento

 

Delibera

121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

4/22

18

45

48

No

 

 

Descrizione e dati storici

 
 

 


L’intervento fa parte di una serie di progetti in itinere sulla direttrice Messina - Catania Centrale, la quale, una volta completata, avrà le caratteristiche di un doppio binario elettrificato esteso 93,279 Km. A causa delle particolari difficoltà orografiche, il raddoppio nel tratto Giampilieri - Fiumefreddo consiste nella realizzazione di un tracciato di 42 Km completamente nuovo, che si sviluppa per circa l'85% in galleria, e nel successivo abbandono della linea storica.

2000

L’intervento è incluso nel Contratto di Programma RFI 2001-2005.

2001

Nella Delibera CIPE 121/2001 l’intervento è incluso nell’ambito del “Corridoio Plurimodale Tirrenico-Nord Europa”, sistemi ferroviari “Asse ferroviario Salerno - Reggio Calabria - Palermo - Catania”, e in particolare nella “Linea Messina – Catania – Siracusa” di cui all’allegato 2.

Luglio 2002

Nel DPEF 2003-2006, l“Asse ferroviario Salerno - Reggio Calabria - Palermo - Catania” figura nell’elenco delle 21 opere prioritarie.

Giugno 2003

RFI S.p.A., in qualità di soggetto aggiudicatore, con nota del 10 Giugno 2003, n. 847, trasmette il progetto preliminare al MIT, comunicando il formale avvio della procedura mediante invio del progetto – a cura della società Italferr S.p.A., incaricata della progettazione – agli altri Ministeri interessati ed ai Servizi competenti della Regione Siciliana, e mediante pubblicazione di avviso sui giornali quotidiani locali e nazionali.

Luglio 2003

Il DPEF 2004-2007, alla voce “Asse ferroviario Salerno - Reggio Calabria - Palermo - Catania”, inserisce l’intervento “Messina - Catania: Giampilieri - Fiumefreddo” tra le iniziative potenzialmente attivabili nel periodo considerato.

Ottobre 2003

L’opera è compresa nell’Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Siciliana, del 14 Ottobre 2003, nell’ambito delle “Infrastrutture di preminente interesse nazionale a carattere interregionale” nella “tratta siciliana dell’Asse ferroviario Salerno - Reggio Calabria - Palermo – Catania”.

Dicembre 2003

La Commissione speciale VIA richiede integrazioni che portano, in data 31 Dicembre, al differimento dei termini di istruttoria.

Marzo 2004

RFI, in data 10 Marzo 2004, integra la documentazione richiesta dalla Commissione VIA.

Aprile 2004

L’intervento è incluso nel Piano delle Priorità degli Investimenti (PPI) di RFI Spa, edizione Aprile 2004.

Maggio 2004

Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, con nota del 27 Maggio 2004, prot. n. GAB/2004/5253/B05, trasmette il parere positivo, con prescrizioni e raccomandazioni, espresso dalla Commissione VIA.

Giugno 2004

La Regione Siciliana – Assessorato del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti – Dipartimento trasporti e comunicazioni, con nota del 3 Giugno 2004 n. 423, esprime parere favorevole, con prescrizioni, e con nota 14 Giugno 2004, n. 454, trasmette il parere favorevole con prescrizioni, della Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali di Messina.

Luglio 2004

La Regione Siciliana, con nota 12 Luglio 2004 n. 540, trasmette il parere favorevole con prescrizioni, della Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali di Catania.

Il DPEF 2005-2008 classifica l’intervento “Messina-Catania: Giampilieri-Fiumefreddo” tra quelli riproposti già presenti nel DPEF 2004–2007, e lo colloca nel Corridoio 1, Asse Nord Sud Berlino Palermo (Tabella 8) e indica come anno di ultimazione dei lavori il 2013. Lo stesso documento, in merito al costo dell’intervento, indica 286,12 Meuro quale ammontare degli investimenti autorizzati ad oggi e 1.683,88 Meuro per le esigenze legate alla fruibilità dell’opera.

Dicembre 2004

Il CIPE con delibera 20 Dicembre 2004, n. 91, approva il PPI di RFI Spa, edizione Aprile 2004.

Febbraio 2005

Il MIT, con nota 17 Febbraio 2005, n. 75 – integrata con le note 4 Marzo 2005, n. 130, e 15 Marzo 2005, n. 146, nonché con "note integrative" del Maggio 2005 trasmette la relazione istruttoria sul “Raddoppio linea ferroviaria Messina - Catania: tratta Giampilieri - Fiumefreddo”, proponendo l’approvazione, con prescrizioni e raccomandazioni, del progetto preliminare.

Maggio 2005

Il Ministero per i beni e le attività culturali - Dipartimento per i beni culturali e paesaggistici, con nota del 5 Maggio 2005, prot. n. 0708407/4797/2005, esprime parere favorevole con prescrizioni.

Il CIPE, con delibera 27 Maggio 2005 n. 62, prende atto delle risultanze dell’istruttoria e approva il progetto preliminare. Il costo del progetto, pari a 1.970 Meuro è già coperto per 458 Meuro da fondi provenienti dal Contratto di Programma 1994-2000, dal 1° addendum del Contratto di programma 2001-2005 e da fondi FERS (riprogrammati nel PPI RFI Spa, edizione di Aprile 2004). Il completamento della copertura, per 1.512 Meuro, secondo le indicazioni del PPI di RFI Spa è a carico delle risorse stanziate dalla legge 30 Dicembre 2004, n. 311, quale ulteriore apporto al capitale sociale di RFI. L’impegno sarà formalizzato, in sede di stipula del 4° addendum al Contratto di Programma 2001-2005.

Luglio 2005

Il DPEF 2006-2009, conferma il costo dell’opera, pari a 1.970 Meuro, e indica il 2014 quale anno di ultimazione lavori.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento “Messina- Catania: raddoppio Giampilieri - Fiumefreddo” rientra tra le opere ferroviarie incluse nell’All. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 1.970 Meuro interamente finanziati. È inoltre presente nello stesso documento tra le Opere a rete direttamente connesse alle possibili opere prioritarie sui nodi (All.8).

Novembre 2006

L’opera è inclusa nel rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture e aggiornato a Novembre 2006, che stima il costo complessivo dell’opera il 1.970 Meuro interamente finanziati.

 

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 


                     J11H02000070008

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 


                             RFI Spa

 

Normativa e documentazione di riferimento

 
 

 


Contratto di Programma RFI 1994-2000

Contratto di programma RFI 2001-2005

Legge 21 Dicembre 2001, n. 443

Delibera CIPE n. 121/2001

DPEF 2003-2006 – Luglio 2002

Legge 1 Agosto 2002, n.166

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190

Nota RFI del 10 Giugno 2003, n. 847

DPEF 2004-2007 – Luglio 2003

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Siciliana del 14 Ottobre 2003

Nota RFI 10 Marzo 2004

PPI RFI Spa – edizione Aprile 2004

Note Regione Siciliana 3 Giugno 2004, n. 423; 14 Giugno 2004, n. 454 e 12 Luglio 2004, n. 540

DPEF 2005-2008 – Luglio 2004

Delibera CIPE 20 Dicembre 2004, n. 91

Note MIT 17 Febbraio 2005, n. 75; 4 Marzo 2005, n. 130 e 15 Marzo 2005, n. 146

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

Note integrative MIT Maggio 2005

Delibera CIPE n.62/2005

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

 

 

 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

1.970,000

Fonte:RFI Spa

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

1.970,000

Fonte: RFI Spa

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

1.970,000

Fonte: Del. CIPE 27 Maggio 2005 n.62

Note

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

458,000

Fonte: Del. CIPE 27 Maggio 2005 n.62

Di cui (importi e provenienza)

258,000

 

28,000

  172,000

Contratto di Programma RFI 1994-2000

1° addendum del Contratto di Programma RFI 2001-2005

Fondi FESR   (riprogrammazione di cui al PPI - Aprile 2004)

Fabbisogno residuo

1.512,000

 

Note: la Delibera n. 62/2005 in merito al completamento della copertura del fabbisogno residuo, pari a 1.512 Meuro, fa presente che secondo le indicazioni del PPI di RFI Spa, edizione Aprile 2004, è a carico delle risorse stanziate dalla legge 30 Dicembre 2004 n. 311, quale ulteriore apporto al capitale sociale di RFI, e che l’impegno sarà formalizzato, in sede di stipula del 4° addendum al Contratto di Programma 2001-2005.

 


STATO DI ATTUAZIONE

 
 

 

 

Progettazione

 
 

 


 

 

PD

 

PE

 

PP

 

SDF

 
                                                

 

Note: Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva.

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

 

Forma contrattuale

Contraente Generale (previsto)

Tempi di esecuzione

 

Data aggiudicazione

 

Soggetto aggiudicatore

 

Aggiudicatario

 

Note:

 

Esecuzione

 
 

 


In corso

 

Concluse

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

N.D.

Fonte:

Previsione al 30 Aprile 2005

2014

Fonte: RFI Spa

Previsione al 30 Novembre 2006

2014

Fonte: Del. CIPE 27 Maggio 2005 n.62

 

 

 

Note: la delibera CIPE n. 62/2005 in merito ai tempi realizzazione dell’intervento indica 6/7 anni, tra il 2007 ed il 2013, con entrata in esercizio dell’infrastruttura nel 2014 e funzionamento a pieno regime dal 2016.

 


CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO NORD - EUROPA

Sistemi Stradali e Autostradali

PROGETTO INTEGRATO

COMPLETAMENTO CORRIDOIO TIRRENICO MERIDIONALE A12-APPIA E BRETELLA AUTOSTRADALE CISTERNA - VALMONTONE

SCHEDA N. 15

 

 

 


Pag. 6

Costo al 30 Novembre 2006

3.835,202 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

0,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

+ 795,332 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

N.D.

 

 

Costo

 
 

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


Pag. 6

Casella di testo: S

 

 

 

Stato di attuazione

 
 

 


Opere con contratto

 

Opere in gara

 

Concluse

 

In corso

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PE

 

PD

 

PP

 

SDF

 
Pag.8 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 
Casella di testo: Pag.8
			2010*

*Il dato si riferisce alla Bretella autostradale di collegamento Cisterna Valmontone e al 1° stralcio funzionale del Collegamento A 12 (Autostrada Roma – Fiumicino)–Terracina


 

DATI GENERALI

 
 

 


Il progetto integrato nasce dall’accorpamento di due distinti progetti:

·         Collegamento A12 (Autostrada Roma–Fiumicino)–Appia (Formia)

·         Bretella autostradale di collegamento fra Cisterna e Valmontone

L’analisi di dettaglio del percorso attuativo è stata pertanto condotta anche in modo distinto per ciascuno dei due progetti.

 

Dati identificativi

 
 

 

 


Collegamento A12 (Autostrada Roma–Fiumicino)–Appia (Formia)

Tipologia

Intervento

 

Delibera 121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

4/30

No

84

95

No

 

Bretella autostradale di collegamento fra Cisterna e Valmontone

Tipologia

Opera

 

Delibera 121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

4/31

No

76

87

No

 

Descrizione e dati storici

 
 

 


Il Progetto integrato “Completamento del Corridoio Tirrenico Meridionale (dalla A12 a Formia) e connessa Bretella Trasversale Cisterna-Valmontone” nasce, nell’ambito delCorridoio Plurimodale Tirrenico-Nord-Europa, dall’accorpamento di due progetti precedentemente così classificati:

Collegamento A12 (Autostrada Roma–Fiumicino)–Appia (Formia)

Opera (4/30) - Pontina-A12-Appia: adeguamento della tratta della SS 148 Pontina fino al raccordo con la SS Appia come completamento del corridoio tirrenico meridionale; Intervento – Corridoio Tirrenico Meridionale: Collegamento A12 (Autostrada Roma–Fiumicino)–Appia (Formia); Sottointerventi: Collegamento A12 (Autostrada Roma-Fiumicino) - Terracina: 1° stralcio funzionale; collegamento Terracina Formia.

Complessivamente l’intervento ha uno sviluppo di circa 132 Km e si compone della tratta romana (circa 20 Km), della tratta pontina (circa 72 Km) e della tratta di attraversamento del sistema montuoso-collinare dei Monti Aurunci e Ausoni e si suddivide in due sottointerventi rispettivamente di  95 km (collegamento A12-Terracina, 1° stralcio funzionale) e  di 37 Km (collegamento Terracina-Formia).

Bretella autostradale di collegamento fra Cisterna e Valmontone

Opera(4/31) - Bretella autostradale di collegamento fra Cisterna e Valmontone (con svincolo su A2, SS Appia e SS 148). Il collegamento è costituito da un asse principale di circa 34 Km, denominato “Asse Casilina” (asse 1) e da un asse complementare di 9 Km, denominato “Raccordo Valmontone” (asse 2).

 

 

 

Dicembre 2001

I progetti sono inseriti nel Programma delle Infrastrutture Strategiche della Legge Obiettivo. Il collegamento “Pontina-A12-Appia” ha una previsione di costo di 1.136,205 Meuro, riferito alla Pedemontana di Formia ed al Corridoio Tirrenico Meridionale. Per il collegamento “Cisterna-Valmontone” la previsione di costo è di 309,874 Meuro.

Marzo 2002

Le opere sonocomprese nell’Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Lazio del 20.03.2002.

Novembre 2002

La Regione Lazio, in qualità di soggetto aggiudicatore, presenta al MIT e alle altre Amministrazioni interessate il progetto preliminare della Bretella Cisterna-Valmontone (nota del 20 Novembre 2002).

Luglio 2003

I progetti risultano individuati nel DPEF 2004-2007 tra le opere potenzialmente attivabili nel periodo di riferimento.

Novembre 2003

La Regione Lazio, in qualità di soggetto aggiudicatore, trasmette al MIT e agli altri soggetti interessati il progetto preliminare del collegamento A 12-Appia (nota del 28 Novembre).

Dicembre 2003 – Aprile 2004

A seguito degli esiti della consultazione dei Comuni interessati e di osservazioni in sede di istruttoria VIA, i progetti A12-Appia e Bretella Cisterna - Valmontone vengono riformulati e sono reiterate tutte le procedure previste.

Maggio 2004

Il Ministero dell’Ambiente, con note 26 e 27 Maggio, esprime parere favorevole sui progetti, con prescrizioni e raccomandazioni, sulla base della valutazione della Commissione Speciale VIA.

Giugno 2004

Il Presidente della Regione Lazio esprime parere favorevole con prescrizioni (nota n. 232437 del 4 Giugno).

Il MIT presenta due distinte relazioni istruttorie per i progetti ed un piano economico-finanziario congiunto che prevede un costo complessivo pari a 3.218 Meuro e individua la possibilità di una parziale copertura del costo di costruzione con il flusso dei ricavi ed un fabbisogno residuo a carico della Legge Obiettivo di 1.287,000 Meuro, pari al 40% del costo complessivo. Per quanto riguarda il collegamento A 12-Appia ritiene non accoglibile il tracciato proposto e propone quindi di approvare il progetto preliminare limitatamente al 1° stralcio funzionale, ovvero alla tratta relativa all’allaccio alla A12, modificato, e lo svincolo di Sabaudia-Terracina per complessivi 88 Km ai quali si prevede di aggiungere ulteriori 7 Km per consentire l’allaccio diretto alla A12 senza interferenze con l’autostrada Roma-Fiumicino. Il costo del 1° stralcio è quantificato in 1.545,000 Meuro oltre a 309,000 Meuro di IVA. Il MIT propone di attribuire all’opera 600,000 Meuro al netto dell’IVA.

Luglio 2004

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali si esprime favorevolmente sui due progetti e chiede che i progetti definitivi vengano sottoposti alla Soprintendenza del Lazio. Il MIT, nella relazione del Luglio 2004, ridimensiona la proposta di contributo statale in 259,560 Meuro, evidenziando che si tratta di un importo determinato provvisoriamente e rimanda l’elaborazione del piano economico-finanziario alla presentazione del progetto definitivo.

Il DPEF 2005-2008 ripropone i due progetti singolarmente e colloca la “Bretella autostradale di collegamento fra Cisterna e Valmontone” tra le opere stradali del Corridoio n° 1 - Asse Nord Sud Berlino-Palermo.

 

Settembre 2004

Il CIPE (Del. 50 del 29 Settembre 2004) prende atto del Progetto Integrato, per un costo complessivo stimato di 3.218,000 Meuro al netto dell’IVA (3.835,202 al lordo dell’IVA), risultante dalla somma del costo dei due progetti.

Per entrambi è prevista la parziale copertura finanziaria con l’applicazione di pedaggi, mentre il fabbisogno residuo di 1.287,000 Meuro (40%) è posto a carico della Legge Obiettivo. In particolare, per quanto riguarda il Completamento del Corridoio Tirrenico Meridionale - 1° stralcio funzionale il cui costo è valutato in 1.854,000 Meuro IVA inclusa, viene assegnato alla Regione Lazio un contributo di 259,560 Meuro, imputato sull’Art.13 della Legge n.166/2002 a decorrere dal 2006. Il progetto preliminare risulta approvato e l’entrata in esercizio è prevista per il 2010. Nella stessa seduta viene approvato il progetto preliminare della “Bretella trasversale Cisterna-Valmontone” e alla Regione Lazio è assegnato un primo contributo di 100,000 Meuro, da imputare per 68,477 Meuro sul quarto limite di impegno quindicennale previsto dall’Art.13 della Legge n.166/2002 per l’anno 2005 e per 31,523 Meuro sul quinto limite di impegno per l’anno 2006. Il costo dell’opera è quantificato in 741,632 Meuro al lordo di IVA e l’ultimazione dei lavori è prevista per il 2010. La Regione Lazio presenterà con il progetto definitivo un piano economico-finanziario complessivo che permetta di ridefinire l’entità del contributo statale, nel limite massimo del 40% del costo totale.

Luglio 2005

Il MITnell’ultimo elenco delle “opere approvate dal CIPE dal 31/10/2002 al 27/05/2005” considera il Completamento del Corridoio Tirrenico Meridionale - 1° stralcio funzionale (1.854 Meuro) interamente finanziato e la Bretella autostradale Cisterna-Valmontone (741 Meuro secondo il CIPE) finanziata per il 76% (quota riferita a un costo pari a 641 Meuro, così come indicato dal MIT). Il costo del 1° stralcio del Corridoio Tirrenico Meridionale secondo quanto indicato dal MIT risulta finanziato per 1.594,4 Meuro con risorse private e per 259,56 Meuro con risorse di cui all’art. 13 della Legge 166/2002, mentre quello della Bretella (641 Meuro) risulta finanziato per  384,6 Meuro da risorse private e 100 Meuro con risorse di all’art. 13.

Il DPEF 2006-2009 ripropone gli interventi singolarmente. Per quanto riguarda la “Pontina - A12 – Appia” indica un costo pari a 1.854 Meuro di cui 260 disponibili, il 2010 quale anno di completamento lavori e il progetto definitivo dello stralcio in istruttoria in merito allo stato di avanzamento lavori. Per quanto riguarda invece la “Cisterna-Valmontone – Bretella autostradale” indica un costo pari a 742 Meuro, di cui 100 disponibili, il 2010 quale anno di completamento lavori e il progetto definitivo dello stralcio in istruttoria in merito allo stato di avanzamento lavori.

Luglio 2006

Nell’allegato Opere Legge Obiettivo al DPEF 2007-2011 i due interventi sono proposti singolarmente. L’intervento “Corridoio tirrenico meridionale–Collegamento A12–Appia (Formia) (1° stralcio)” viene classificato tra “le altre opere” stradali, ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 1.854 Meuro di cui 259,56 ammessi al finanziamento per il 2005-2006 (all.4). La “Cisterna-Valmontone – Bretella autostradale” viene classificato tra “le altre opere” stradali, ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 641 Mero di cui 100 ammessi al finanziamento per il 2005-2006 (All.4). Quest’ultima è inoltre presente nello stesso documento tra le “opere a rete direttamente connesse alle possibili opere prioritarie sui nodi” (All.8) e tra quelle “realizzabili entro il 2011” (All.9).

Novembre 2006

Il rapporto “Infrastrutture Prioritarie” del Ministero delle infrastrutture, aggiornato a Novembre 2006, indica che la Regione Lazio il 23.2.2006 ha presentato il progetto definitivo del 1° lotto – 1° stralcio, che comprende le tratte: Tor de Cenci–Latina (Borgo Piave), con un’estesa complessiva di km 55 ed un costo di 1.393,2 Meuro; Bretella Cisterna–Valmontone, con un’estesa di km 33 ed un costo di 687 Meuro.

 

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 

 

 


                           F31B01000210008 Collegamento A12 – Appia

                           F31B04000310008 Bretella Cisterna - Valmontone

 

 

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 

 


                           Regione Lazio

 

 

 

 

Normativa e documentazione di riferimento

 

Legge 21 Dicembre 2001, n. 433

Delibera CIPE n. 121/2001

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Lazio del 20 Marzo 2002

Legge 1 Agosto 2002, n.166

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n. 190

Nota Regione Lazio del 20 Novembre 2002

DPEF 2004-2007 – Luglio 2003

Nota Regione Lazio del 28 Novembre 2003

Note Ministero Ambiente del 26 e 27 Maggio 2004

Nota Presidente Regione Lazio n. 232437 del 4 Giugno 2004

Nota MIT – Giugno 2004

DPEF 2005-2008 – Luglio 2004

Delibera CIPE n. 50 del 29 Settembre 2004

Relazione STM del 30/12/2004

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005).

MIT - Elenco opere approvate dal CIPE dal 21/10/2002 al 27/5/2005

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006


 

 

Casella di testo: Collegamento A12 (Autostrada Roma- Fiumicino) – Appia (Formia)

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

 

 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

2.730,000

Fonte: Regione Lazio

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

3.093,570

Fonte: Del. CIPE 50 del 29.09.2004

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

3.093,570

Fonte: Del. CIPE 50 del 29.09.2004

Note

 

 

Quadro finanziario

 

 

 
 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

259,560

(1° stralcio)

Fonte: Del. CIPE 50 del 29.09.2004

Di cui (importi e provenienza)

259,560

Art.13 L.166/2002

Fabbisogno residuo

2.834,010

 

 

Note: Le risorse disponibili sono destinate alla realizzazione del 1°stralcio funzionale del Collegamento Tirrenico Meridionale del costo complessivo pari a 1.854 Meuro, che il MIT, nell’elenco delle “opere approvate dal CIPE dal 31/10/2002 al 27/05/2005”, considera interamente finanziato con risorse private (1.594,4 Meuro) e risorse pubbliche (259,56 Meuro).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Casella di testo: Bretella autostradale di collegamento Cisterna Valmontone
(con svincolo su A2, SS Appia e SS 148)
 

 

 

 

 

 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

 

 

 

 

Costo

 

 

 
 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

309,870

Fonte: Del. CIPE 121 del 21.12.2001

 

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

309,870

Fonte: Del. CIPE 121 del 21.12.2001

 

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

741,632

Fonte: Del. CIPE 50 del 29.09.2004

 

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

741,632

Fonte: Del. CIPE 50 del 29.09.2004

 

Note: Il MIT, nell’elenco delle “opere approvate dal CIPE dal 31/10/2002 al 27/05/2005” indica un costo pari a 641 Meuro

 

 

Quadro finanziario

 

 

 
 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

 

Risorse disponibili

100,000

Fonte: Del. CIPE 50 del 29.09.2004

Di cui (importi e provenienza)

100,000

Art.13 L.166/2002

Fabbisogno residuo

641,632

 

 

Note: Il MITnell’elenco delle “opere approvate dal CIPE dal 31/10/2002 al 27/05/2005” considera la Bretella autostradale Cisterna-Valmontone finanziata per il 76% (quota riferita a un costo pari a 641 Meuro), con risorse private (384,6 Meuro) e risorse pubbliche (100 Meuro).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

STATO DI ATTUAZIONE

 
 

 

Progettazione

 
 

 

 


                                                

 

Note: i progetti preliminari delle due opere sono stati approvati dal CIPE in data 29.09.2004.

Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva.

Dal rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture, si rileva che la Regione Lazio il 23.2.2006 ha presentato il progetto definitivo del 1° lotto – 1° stralcio che comprende le tratte: Tor de Cenci – Latina (Borgo Piave), con un’estesa complessiva di km 55 circa ed un costo di 1.393,20 Meuro; Bretella Cisterna – Valmontone, con un’estesa di km 33 ed un costo di 687 Meuro.

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

 

Forma contrattuale

 

Tempi di esecuzione

 

Data aggiudicazione

 

Soggetto aggiudicatore

 

Aggiudicatario

 

Note

 

Esecuzione

 
 

 


Concluse

 

In corso

 

 

 

                   Stato di avanzamento (%):

 

Note

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

2006

Fonte: Intesa Generale Quadro - Marzo 2002*

Previsione al 30 Aprile 2005

2010

Fonte: Del. CIPE 50 del 29.09.2004**

Previsione al 30 Novembre 2006

2010

Fonte: DPEF 2006-2009**

*   Il dato si riferisce alla sola Bretella autostradale di collegamento Cisterna Valmontone

** Il dato si riferisce alla Bretella autostradale di collegamento Cisterna Valmontone e al 1° stralcio     funzionale del Collegamento A 12 (Autostrada Roma – Fiumicino)–Terracina.

 


CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO NORD EUROPA

Sistemi Stradali ed Autostradali

A1 (Capua)-Domiziana e adeguamento

S.S. 7 QUATER DOMIZIANA

LAVORI DI AMMODERNAMENTO ALLA SEZIONE TIPO A NEL TRATTO TRA IL

KM 0+000 E IL KM 27+000, COMPRESA LA VARIANTE DI MONDRAGONE

SCHEDA N. 16

 

 

 


Pag.5

Costo al 30 Novembre 2006

1.101,520 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

+531,580 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

+383,810 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

N.D. Meuro

 

 

Costo

 
 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


Pag.5

Casella di testo: S

 

Stato di attuazione

 
 

 


Concluse

 

Opere in gara

 

Opere con contratto

 

In corso

 

PD

 

PE

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PP

 

SDF

 
Pag.6 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 
 

 


Casella di testo: Pag.6
			2010

 

DATI GENERALI

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 

 

 


Tipologia

Sottointervento

 

Delibera

121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

4/32

No

71

77

No

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


L’intervento di adeguamento della S.S. 7 Quater alla sezione di tipo A - autostrada in ambito extraurbano - è finalizzato a migliorare il collegamento tra le zone costiere del litorale domitiano e la grande viabilità della Regione Campania e del Basso Lazio. Il nuovo asse ha uno sviluppo complessivo di circa 33,5 km ed è costituito da una sede stradale a doppia carreggiata, con corsie di marcia di 3.75 m e di emergenza di 3.00 m e con spartitraffico centrale di 4.0 m, per complessivi 25 m. Le principali opere  sono costituite da due gallerie naturali, otto viadotti e otto svincoli.

Dicembre 2001

L’opera è compresa nell’Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione, sottoscritta il 18 dicembre.

Nella Delibera CIPE n. 121/2001 l’intervento “SS 7 Quater Domitiana – Lavori di ammodernamento alla sezione tipo A nel tratto tra il Km 0+000 ed il Km 27+000, compresa la variante di Mondragone” è inserito nell’ambito del “Corridoio plurimodale tirrenico nord Europa - Sistemi stradali ed autostradali - A1 (Capua) Domiziana ed adeguamento”.

Giugno 2003

L’ANAS S.p.A., in qualità di soggetto aggiudicatore, in data 4 Giugno 2003 trasmette il progetto preliminare dell’opera, corredato dallo studio di impatto ambientale, al MIT nonché alle Amministrazioni ed Enti interessati ed ai gestori di opere interferenti.

Luglio 2003

Nel DPEF 2004-2007, l’opera  “A 1 (Capua) Domiziana e adeguamento” figura nell’elenco delle opere potenzialmente attivabili nel periodo considerato.

Luglio 2004

Il DPEF 2005-2008 classifica l’opera “A 1 (Capua) Domiziana e adeguamento” tra quelle riproposte già presenti nel DPEF 2004–2007, e colloca l’intervento “SS 7 Quater Domitiana – Lavori di ammodernamento alla sezione tipo A nel tratto tra il Km 0+000 ed il Km 27+000, compresa la variante di Mondragone” nel Corridoio 1, Asse Nord Sud Berlino Palermo (Tabella 8) e indica come anno di ultimazione dei lavori il 2010. Lo stesso documento, in merito al costo dell’intervento, indica 82 Meuro quale ammontare degli investimenti autorizzati ad oggi e 487,95 Meuro le esigenze per la fruibilità dell’opera.

Agosto 2004

Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, con nota 23 agosto 2004 n. GAB/2004/7940/B05, esprime parere favorevole con prescrizioni circa la compatibilità ambientale del progetto preliminare.

Marzo 2005

Il Ministero per i beni e le attività culturali, con nota 22 Marzo 2005 n. 2751/2005, esprime parere favorevole con prescrizioni.

Luglio 2005

Il DPEF 2006-2009 classifica l’intervento “SS 7 Quater Domitiana – Lavori di ammodernamento alla sezione tipo A nel tratto tra il Km 0+000 ed il Km 27+000, compresa la variante di Mondragone” del costo di 1.049 Meuro, tra quelli in fase istruttoria. Lo stesso documento, in merito alle risorse, indica in 82 Meuro le disponibilità e in 967 Meuro il fabbisogno.

Dicembre 2005  

La Giunta regionale campana esprime parere favorevole con prescrizioni (delibera 6.12.2005, n. 1808).

Il MIT, con nota 15 Dicembre 2005 n. 611, trasmette al CIPE la relazione istruttoria relativa alla “SS 7 quater Domitiana: lavori di ammodernamento alla sezione tipo A nel tratto tra il km 0+000 ed il km 27+000, compresa la variante di Mondragone”, chiedendo un finanziamento di 80 Meuro.

Marzo 2006

Il CIPE, con delibera 29 Marzo 2006 n.97, approva il progetto preliminare e quantifica il costo dell’intervento in 1.049.067.108,96 euro, costo che viene incrementato di una quota pari al 5% per la realizzazione di interventi di compensazione ambientale e socioeconomica, da definire e concordare con i Comuni interessati. Il costo complessivo dell’opera è quindi di 1.101.520.463 euro. Viene inoltre assegnato un contributo di 9,834 milioni di euro, per quindici anni a valere sui fondi recati dall'art. 1, comma 78, della legge n. 266/2005 con decorrenza 2007, contributo suscettibile di sviluppare un volume di investimenti di 110 milioni di euro da destinare alla realizzazione di uno stralcio. L’assegnazione verrà compensata con un minor contributo ad altro intervento nella stessa Regione. L'assegnazione definitiva sarà disposta a seguito della presentazione del progetto definitivo di uno stralcio funzionale dell'opera che risulti coerente con il contributo e con le eventuali ulteriori disponibilità destinate all'opera.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento “SS 7 Quater Domitiana: tratta Garigliano – Castelvolturno, compresa la variante di Mondragone” rientra tra le opere ferroviarie incluse nell’All. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 1.049,05 Meuro e un fabbisogno residuo di 939,05 Meuro ottenuto escludendo dal costo complessivo il contributo di 110 Meuro assegnato con Delibera CIPE  97/2006.

Novembre 2006

Nel rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture, aggiornato a Novembre 2006, si legge che “Il 30 maggio 2003 l’ANAS ha trasmesso al Ministero delle Infrastrutture ed agli Enti competenti il progetto preliminare e lo studio di impatto ambientale. A seguito dell’istruttoria condotta dalla Commissione VIA, sono state richieste integrazioni progettuali relative allo studio di una soluzione alternativa di tracciato per bypassare ad est l’abitato di Cellole. Tali integrazioni hanno determinato la lievitazione dei costi stimati per la realizzazione dell’intervento, passati da M€ 570,00 a M€ 1.101,52. Nell’ambito dello Studio di prefattibilità tecnica ed economico-finanziaria inerente il completamento del Corridoio Tirrenico Meridionale (CTM), per la tratta da Formia a Pozzuoli, è stata valutata anche l’ipotesi di pedaggiamento, che conduce alla completa copertura dei costi di gestione e alla copertura dei costi d’investimento per una quota pari a circa il 20%”.

Dicembre 2006

Il CIPE, nella seduta del 22 Dicembre 2006, disimpegna le risorse, pari a 110 Meuro in termini di volume di investimento, programmaticamente assegnate all’opera con la delibera n. 97/2006.

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 


                         F62C05000030001

 

 

 

 

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 


                                ANAS Spa

 

 

 

Normativa e documentazione di riferimento

 
 

 


Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Campania del 18 Dicembre 2001

Legge 21 Dicembre 2001, n. 443

Delibera CIPE n. 121/2001

Legge 1 Agosto 2002, n.166

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190

Nota ANAS 4 Giugno 2003

DPEF 2004-2007 – Luglio 2003

DPEF 2005-2008 – Luglio 2004

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

Delibera di Giunta della Regione Campania del 6 Dicembre 2005, n 1808

Nota MIT 15 Dicembre 2005, n. 611

Delibera CIPE n. 97/2006

DPEF 2007-2011 – Luglio 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

Seduta CIPE del 22 Dicembre 2006

 

 

 

 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

N.D

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

717,710

Fonte:Anas Spa

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

569,94

Fonte: DPEF 2005-2008

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

1.101,520

Fonte:Del. CIPE 29 Marzo 2006, n.97

Note

 

 

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

   N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

0,000

Fonte: Del. CIPE 29 marzo 2006, n.97, Seduta CIPE del 22 Dicembre 2006

Di cui (importi e provenienza)

0,000

 

Fabbisogno residuo

1.101,520

 

Note: il CIPE nella seduta del 22 Dicembre 2006 disimpegna le risorse, pari a 110 Meuro in termini di volume di investimento, programmaticamente assegnate all’opera con delibera n. 97.

 

 

STATO DI ATTUAZIONE

 

Progettazione

 
 

 

 

 


PD

 

 

 

PE

 

PP

 

SDF

 
                                                

 

Note: Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva.

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

 

Forma contrattuale

Contraente Generale (previsto)

Tempi di esecuzione

 

Data aggiudicazione

 

Soggetto aggiudicatore

 

Aggiudicatario

 

Note:

 

Esecuzione

 
 

 


In corso

 

Concluse

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

N.D.

Fonte:

Previsione al 30 Aprile 2005

2010

Fonte:DPEF 2005-2008

Previsione al 30 Novembre 2006

2010

Fonte: DPEF 2005-2008

 

 

 

Note

 


CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO-NORD EUROPEA

Sistemi Stradali ed Autostradali

Assi autostradali Salerno - Reggio Calabria, Palermo - Messina, Messina – Siracusa - Gela

AUTOSTRADA SALERNO – REGGIO CALABRIA (4°MEGALOTTO)

DAL Km 108+000 AL Km 139+000

SCHEDA N. 17

Costo

 
 

 

 


Pag.8

Costo al 30 Novembre 2006

1.038,987 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

+ 208,987 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

+ 208,987 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

N.D.

 

 

 

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


Pag.8

Casella di testo: S

 

Stato di attuazione

 
 

 


Concluse

 

Opere in gara

 

Opere con contratto

 

In corso

 

PD

 

PE

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PP

 

SDF

 
Pag.9 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 
 

 


Casella di testo: Pag.9
			2011

 

DATI GENERALI

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 

 

 


Tipologia

Sottointervento

 

Delibera

121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

4/33

17/a

47

50

No

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


I lavori di ammodernamento ed adeguamento, al tipo 1A delle Norme CNR/80, dell’Autostrada Salerno - Reggio Calabria dal Km 108+000 (viadotto Calore) al Km 139+000 (galleria Serra Rotonda) costituiscono il megalotto n. 4 (già macrolotto n. 2). Il progetto definitivo del megalotto n. 4 accorpa i progetti definitivi dei lotti così individuati:

-          tronco 1° - tratto 7° - lotto 1° - dal km 108+000 (viadotto Calore) al km 117+000

-          tronco 1° - tratto 7° - lotto 2° - dal km 117+000 al km 123+800 (svincolo di Lagonegro nord incluso)

-          tronco 1° - tratto 7° - lotto 3° - dal km 123+800 (svincolo di Lagonegro nord incluso) al km 126+000 (svincolo di Lagonegro sud escluso)

-          tronco 1° - tratto 7° - lotto 4° - dal km 126+000 (svincolo di Lagonegro sud escluso) al km 139+000 (svincolo di Lauria nord incluso), carreggiata nord

-          tronco 1° - tratto 7° - lotto 5° - dal km 126+000 (svincolo di Lagonegro sud escluso) al km 139+000 (galleria Serra Rotonda), carreggiata sud

Il progetto comprende, tra le opere maggiori, 3 svincoli (Lagonegro nord, Lagonegro sud, Lauria nord), 30 viadotti carreggiata nord, 34 viadotti carreggiata sud, 7 gallerie artificiali carreggiata nord, 7 gallerie artificiali carreggiata sud, 12 gallerie naturali carreggiata nord, 12 gallerie naturali carreggiata sud.

I circa 30 km di tracciato presentano un 45% di adeguamento in sede e un 55% su nuova sede autostradale e i tratti abbandonati, tranne alcuni recuperi utilizzabili per viabilità accessoria o di servizio, saranno dismessi e riqualificati.

Aprile 1997 – Agosto 2000

Il CIPE dispone finanziamenti per interventi di riqualificazione dell’autostrada Salerno - Reggio Calabria per 1.500,100 Meuro a valere sulle risorse delle L.341/95, L.135/97, L.208/98, L.449/98, L.488/99.

Aprile 1999

Il CIPE, con delibera n. 49 del 21 Aprile 1999, unifica gli interventi precedentemente deliberati in un unico intervento denominato “interventi di adeguamento autostrada Salerno - Reggio Calabria”, al fine di assicurare  maggiore flessibilità operativa.

Settembre 2001

Per i primi tre lotti l’11 Settembre 2001 si tiene la Conferenza dei servizi.

Dicembre 2001

Nella Delibera CIPE 121/2001 i tre assi di collegamento Salerno - Reggio Calabria, Palermo - Messina e Messina - Siracusa - Gela vengono inseriti nel sottosistema “corridoio plurimodale tirrenico-nord Europa” con una previsione di costo di 13.449,054 Meuro ed una previsione di spesa nel triennio di 3.653,933 Meuro. All’Unità Tecnica-Finanza di Progetto viene affidato il compito di effettuare studi pilota per individuare le opere finanziabili con capitale privato.

Maggio 2002

L’opera è compresa nell’Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Calabria, sottoscritta il 16 Maggio 2002, nell’ambito dei “Corridoi autostradali e stradali”.

Agosto 2002

Con l’entrata in vigore del decreto legislativo 190/2002 l'ANAS accorpa i 5 lotti in un unico macrolotto da affidare a Contraente generale.

Luglio 2002

Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, di concerto con il Ministero per i beni e le attività culturali esprime parere di compatibilità ambientale, per i progetti definitivi dei lotti 1°/2°/3° con decreto 18 Luglio 2002, n. 7485.

Nel DPEF 2003-2006 l’asse autostradale Salerno-Reggio Calabria-Palermo-Messina-Siracusa-Gela risulta tra le opere chiave.

Agosto 2002

Con decreto 26 Agosto 2002, n. 7558, gli stessi Ministeri si esprimono favorevolmente per i lotti 4°/5°.

Ottobre 2002

Il CIPE, con delibera 31 Ottobre 2002 n. 96, destina, a valere sui fondi recati dall’art.13 della legge n. 166/2002, l’importo di 700 Meuro, in termini di volume di investimento, alla prosecuzione dei lavori di ammodernamento e riqualificazione dell’autostrada Salerno - Reggio Calabria in modo da ripianare le risorse riservate dall’ANAS al 1° macro - lotto (1° megalotto) e consentire all’ANAS di utilizzare tali risorse per ulteriori lavori sulla stessa autostrada.

Dicembre 2002

L’opera è compresa nell’Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Basilicata, sottoscritta il 20 Dicembre 2002.

Con la legge 27 Dicembre 2002, n. 289 si istituisce il Fondo Aree sottoutilizzate (FAS).

Marzo 2003

La Conferenza dei Servizi per il quarto e quinto lotto si tiene il 13 Marzo 2003.

Luglio 2003

Nel DPEF 2004-2007 tra gli interventi di potenziale attivazione nel triennio di riferimento figurano il II, III e IV maxilotto dell’autostrada Salerno - Reggio Calabria.

Dicembre 2003

L’art. 4 della legge 24 Dicembre 2003 n. 350, rifinanzia il FAS e dispone che la diversa allocazione delle risorse per le aree sottoutilizzate possa essere effettuata al fine di accelerare la spesa. Stabilisce quindi di dare priorità nel 2004 agli interventi nei settori relativi a sicurezza, trasporti, ricerca, acqua e rischio idrogeologico.

Febbraio 2004

Il Dipartimento per il coordinamento dello sviluppo del territorio del MIT esprime il provvedimento autorizzativo finale, di conformità urbanistica e di apposizione del vincolo preordinato all’esproprio in data 3 Febbraio 2004, n. 87.

Maggio 2004

Il CIPE, con delibera 27 Maggio 2004 n. 14, assegna all'ANAS un contributo di 109,246 Meuro a valere sulle risorse di cui all'art. 13 della legge n. 166/2002, per la realizzazione dei lavori di ammodernamento del 2° megalotto dell’autostrada Salerno - Reggio Calabria.

Luglio 2004

L’ANAS, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 27 Luglio 2004 n. 93, approva i progetti definitivi afferenti al megalotto n. 4.

Il DPEF 2005-2008 classifica l’opera “Asse autostradale Salerno Reggio Calabria” tra quelli riproposti già presenti nel DPEF 2004–2007.

Settembre 2004

Le delibere CIPE del 29 Settembre 2004, n. 19 e n. 21, ripartiscono le risorse per le aree sottoutilizzate recate dalla Legge n. 350/2003, finalizzandole all’accelerazione del Programma delle infrastrutture strategiche e riservando 23 milioni di euro per finalità premiali.

Ottobre 2004

L’ANAS, con nota 28 Ottobre 2004 n. 5708, presenta al MIT richiesta di accedere ai finanziamenti a carico delle risorse destinate all’attuazione del Programma.

Novembre 2004

L’ANAS pubblica il bando di gara relativo al Megalotto 4, per un importo complessivo di 789,099 Meuro riferito al progetto unificato di 5 lotti, con procedura ristretta accelerata.

Dicembre 2004

Il CIPE, con delibera del 20 Dicembre 2004 n. 95, assegna all'ANAS un contributo di 372 Meuro a valere sul FAS e altro contributo a valere sulle risorse di cui all'art. 13 della legge n. 166/2002,  come rifinanziato dalla Legge n. 350/2003, per la realizzazione dei lavori di ammodernamento del megalotto n. 3 dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria.

Marzo 2005

Con il decreto-legge 14 Marzo 2005 n. 35, si dispone che il CIPE finanzi prioritariamente gli interventi inclusi nel programma per le infrastrutture strategiche di cui alla legge obiettivo.

Il 22 Marzo 2005 vengono inviati gli inviti a presentare l’offerta ai soggetti prequalificati per l’aggiudicazione del contratto d’appalto.

Maggio 2005

Il CIPE, con delibera 27 Maggio 2005 n. 34, ripartisce le risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate per il quadriennio 2005-2008, quantificando in 637,50 milioni di euro la quota attribuita al Mezzogiorno per l'accelerazione del PIS.

Il 31 Maggio 2005 vengono presentate le offerte relative all’aggiudicazione del contratto d’appalto e il periodo di validità delle offerte stesse viene fissato al 31 Novembre 2005, salva facoltà dei concorrenti di accettare una proroga.

Luglio 2005

La valutazione tecnica delle offerte da parte della Commissione aggiudicatrice si conclude entro il 31 Luglio 2005.

Il CIPE, con delibera 29 Luglio 2005, n. 98 quantifica le risorse FAS non ancora allocate e ritiene finanziabili gli interventi elencati in graduatoria nell’allegato 1 riservandosi di finanziare l’intervento “Salerno - Reggio Calabria – macrolotto n. 2 dal km 108,000 al km 139,000 – tracciato ricadente nelle regioni Campania e Basilicata”, per un costo di 1.038,990 milioni di euro in cifra arrotondata, qualora dalla ricognizione del Comitato tecnico interministeriale per il programma di accelerazione emergesse la disponibilità di adeguate risorse.

Il DPEF 2006-2009 classifica l’intervento “Sa-Rc Km 108+000-139+000 2^ maxilotto: lavori di ammodernamento ed adeguamento tipo 1/a norme CNR/80”, con un costo di 1.039 Meuro di cui 81 disponibili e 958 da finanziare, tra quelli in fase istruttoria. Lo stesso documento colloca l’intervento “Asse autostradale Salerno –Reggio Calabria 2° Maxilotto da Km 108 al Km 139” tra le 31 opere appaltate e cantierate al 30 Giugno 2006.

Marzo 2006

Il CIPE, con delibera 22 Marzo 2006 n 1, nel ripartire le risorse FAS, riserva 328,182 Meuro ad integrazione del finanziamento del megalotto n. 4, richiamando le fonti di copertura del costo del megalotto stesso già esistenti, tra cui figurano anche economie, ribassi d'asta e "mancate aggiudicazioni".

Il CIPE, con delibera 22 Marzo 2006 n. 73, formalizza l’autorizzazione all’utilizzo delle somme rinvenienti dai ribassi d’asta maturati in sede di aggiudicazione dei lavori di ammodernamento del 2° megalotto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, di cui alla delibera n. 14/2004, destinando espressamente a parziale finanziamento del megalotto n. 4 dell’autostrada medesima parte di detto importo, per complessivi 128.487.488,32 euro, già considerati nell’importo complessivo di 257,804 milioni di euro indicati dall’ANAS come utilizzabili allo scopo.

Il CIPE, con delibera 29 Marzo 2006 n. 75, procede alla ricognizione delle disponibilità residue a valere sulle risorse di cui alla delibera n. 98/2005, che sono quantificabili in complessivi 493,864 milioni di euro, al lordo delle quote premiali per complessivi 40,850 milioni di euro ed al lordo altresì di ulteriori economie per 68,738 milioni di euro maturate su interventi precedentemente finanziati a carico del FAS.

Il MIT, con nota 28 Marzo 2006 n. 234, trasmette la relazione istruttoria relativa all’intervento “Autostrada Salerno - Reggio Calabria – 4° megalotto: lavori di ammodernamento ed adeguamento al tipo A1 delle norme CNR/80 tra il km 108+000 (viadotto Calore) e il km 139+000 (galleria Serra rotonda)”, proponendone il cofinanziamento.

Il CIPE, con delibera 29 Marzo 2006 n. 116, prende atto dell’attuazione dell’iter procedurale. Sul piano finanziario assegna all’intervento: 68,738 milioni di euro di economie derivanti dai ribassi d’asta degli interventi approvati e finanziati ai sensi della delibera 21/2004; un contributo massimo di 384,263 milioni di euro a valere sulle disponibilità residue FAS  (di cui  67,182 Meuro a valere sulle disponibilità relative al 2005, 163,999 Meuro a valere sulle disponibilità relative al 2006, 70,408 Meuro a valere sulle disponibilità relative al 2007; 82,674 Meuro a valere sulle disponibilità relative al 2008). Considerando l’assegnazione già disposta con la delibera 1/2006, pari a 328,182 Meuro, all’intervento risultano complessivamente assegnati 712,445 Meuro a carico del FAS. Il CIPE stabilisce inoltre le modalità e i tempi per l’erogazione del contributo.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento “Sa-Rc Km 108+000-139+000 2^ maxilotto: lavori di ammodernamento ed adeguamento tipo 1/a norme CNR/80 (4°megalotto)” viene classificato tra le opere stradali in gara, per un costo di 1.038,98 Meuro interamente finanziati.

Settembre 2006

Il 27 Settembre 2006 viene pubblicato l’esito della gara. I lavori vengono aggiudicati dall’ANAS al Consorzio Sis Scpa per un prezzo di 679,013 Meuro.

Novembre 2006

Nel rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture, aggiornato a Novembre 2006, in relazione al Macrolotto n. 2 (ora megalotto n. 4) viene confermato l’investimento lordo di 1.038,986 Meuro finanziati dal CIPE. Vi si legge, inoltre, che “All’inizio dell’anno 2005 i lavori previsti sono stati oggetto di bando di gara, per un importo lordo di 789,09 Meuro; in data 4 Maggio 2006 sono stati aggiudicati provvisoriamente i lavori al consorzio S.I.S scpa”.

Dicembre 2006

Si segnala che, successivamente alla data di redazione del presente documento, è stata approvata la legge finanziaria 2007 (legge n. 27 Dicembre 2006, n. 296) che ha previsto, all’art. 1, comma 1025, che l’Anas utilizzi le risorse del Fondo centrale di garanzia per le autostrade e ferrovie metropolitane (di cui all'articolo 6 della legge 28 marzo 1968, n. 382), soppresso dal medesimo comma, per il proseguimento degli interventi di completamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria attuativi delle deliberazioni adottate dal CIPE. Le risorse indicate, ammonterebbero a 500 milioni di euro (disponibilità nette presenti nel patrimonio del Fondo alla data della sua soppressione) a cui sono da aggiungersi 1.873 milioni di euro di crediti nei confronti dei concessionari autostradali, secondo quanto affermato dal segretario del CIPE, Fabio Gobbo, nel corso dell’audizione presso le Commissioni riunite VIII-IX della Camera del 14 Febbraio 2007.

 

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 


                            F11B04000210000 (provvisorio)

 

 

 

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 


                                ANAS Spa

 

 

Normativa e documentazione di riferimento

 
 

 

 


Legge n.341/95

Delibera CIPE 74/1997

Delibera CIPE 175/1997

Legge n 135/97

Delibera CIPE 69/1998

Legge n.208/98

Legge n 449/98

Legge n.488/99

Legge n.144/99

Delibera CIPE 70/1999

Delibera CIPE 49/1999

Delibera CIPE 84/2000

Legge 21 Dicembre 2001, n. 443

Delibera CIPE n. 121/2001

Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Calabria del 16 Maggio 2002

DPEF 2003-2006 – Luglio 2002

Legge 1 Agosto 2002, n.166

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190

Decreto 18 Luglio 2002, n. 7485

Decreto 26 Agosto 2002, n. 7558

Delibera CIPE 31 Ottobre 2002, n. 96

Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Basilicata del 20 Dicembre 2002

Legge 27 Dicembre 2002, n. 289

DPEF 2004-2007– Luglio 2003

Legge 24 Dicembre 2003, n. 350

Nota MIT del 3 Febbraio 2004, n. 87

Delibera CIPE 27 Maggio 2004, n. 14

Delibera Consiglio di Amministrazione ANAS del 27 Luglio 2004, n. 93

DPEF 2005-2008 – Luglio 2004

Delibera CIPE 29 Settembre 2004, n. 19

Delibera CIPE 29 Settembre 2004, n. 21

Nota ANAS 28 Ottobre 2004, n. 5708

Bando di gara ANAS del 19 Novembre 2004

Delibera CIPE 20 Dicembre 2004, n. 95

Decreto-legge 14 Marzo 2005, n. 35

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

Delibera CIPE 27 Maggio 2005, n. 34

Delibera CIPE 29 Luglio 2005, n. 98

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

Delibera CIPE 22 Marzo 2006, n. 1

Delibera CIPE 22 Marzo 2006, n. 73

Delibera CIPE 29 Marzo 2006, n. 75

Nota MIT del 28 Marzo 2006, n. 234

Delibera CIPE 29 Marzo 2006, n. 116

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Esito gara ANAS Settembre 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

Legge n. 27 Dicembre 2006, n. 296 (art. 1, comma 1025)

 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

830,000

Fonte:CNEL – Rapporto Aprile 2004

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

830,000

Fonte: Corte dei Conti

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

  1.038,987

Fonte: Del. CIPE 29 marzo 2006, n.116

Note

 

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

1.038,987

Fonte: Del. CIPE 29 marzo 2006, n.116

Di cui (importi e provenienza)

257,804

68,738

712,445

Disponibilità ANAS

Economie da ribassi d’asta*

Fondi FAS

Fabbisogno residuo

0,000

 

Note: il contributo relativo ai fondi FAS è di 384,263 Meuro a valere sulle disponibilità di cui alla tabella 3.2. allegata alla delibera n. 75/2006 e 328,182 a valere sulle disponibilità di cui alla delibera n. 1/2006 (Finanziaria 2006).

* Economie derivanti dai ribassi d’asta degli interventi approvati e finanziati con fondi FAS ai sensi della delibera 21/2004, riportate nella tabella 3.2 allegata alla delibera n. 75/2006, ed ammontanti complessivamente a 68,738 Meuro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

STATO DI ATTUAZIONE

 
 

 

 

Progettazione

 
 

 


PD

 

 

 

PE

 

PP

 

SDF

 
                                               

 

Note: Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella esecutiva.

Affidamento lavori

 

 

 

Data bando

19.11.2004

Forma contrattuale

Contraente Generale

Tempi di esecuzione

1.500 giorni di cui 150 per la progettazione esecutiva

Data aggiudicazione

27.09.2006

Soggetto aggiudicatore

ANAS Spa

Aggiudicatario

Consorzio Sis Scpa

Note:

 

Esecuzione

 
 

 


In corso

 

Concluse

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

N.D.

Fonte:

Previsione al 30 Aprile 2005

2008

Fonte: DPEF 2005-208

Previsione al 30 Novembre 2006

2011

Fonte: Stima Cresme

 

 

 

Note:

 


CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO-NORD EUROPA

Assi autostradali Salerno - Reggio Calabria, Palermo - Messina, Messina – Siracusa - Gela

ASSE AUTOSTRADALE SALERNO - REGGIO CALABRIA

MEGALOTTO 2 (EX MACROLOTTO 5)

SCHEDA N. 18

 

 

 

 


Pag.6

Costo al 30 Novembre 2006

1.193,679 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

0,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

0,000 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

N.D.

 

 

Costo

 
 

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


Casella di testo: SPag.6

 

 

 

Stato di attuazione

 
 

 


In corso

 

Opere in gara

 

Opere con contratto (GC)

 

Concluse

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PE

 

PD

 

PP

 

SDF

 
Pag.7 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 
Casella di testo: Pag.7
			2009

 

 

DATI GENERALI

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 

 


Tipologia

Sottointervento

 

Delibera 121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

4/33

17a

47

50

No

 

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


Il Megalotto 2 riguarda lavori di ammodernamento e adeguamento al tipo A1 delle norme CNR/80 per 29,800 Km dell’autostrada Salerno - Reggio Calabria, dal Km 393+500 al km 423+300, ovvero dallo svincolo di Gioia Tauro (escluso) allo svincolo di Scilla (escluso).

Aprile 1997 – Agosto 2000

Il CIPE dispone finanziamenti per interventi di riqualificazione dell’autostrada Salerno - Reggio Calabria per 1.500,100 Meuro a valere sulle risorse delle L.341/95, L.135/97, L.208/98, L.449/98, L.488/99.

Aprile 1999

Il CIPE (Del. 49 del 21 Aprile 1999) unifica gli interventi precedentemente deliberati in un unico intervento denominato “interventi di adeguamento autostrada Salerno - Reggio Calabria”, al fine di assicurare  maggiore flessibilità operativa.

Dicembre 2001

Nella Delibera CIPE 121/2001 i tre assi di collegamento Salerno - Reggio Calabria, Palermo - Messina e Messina - Siracusa - Gela vengono inseriti nel sottosistema “corridoio plurimodale tirrenico-nord Europa” con una previsione di costo di 13.449,054 Meuro ed una previsione di spesa nel triennio di 3.653,933 Meuro. All’Unità Tecnica-Finanza di Progetto viene affidato il compito di effettuare studi pilota per individuare le opere finanziabili con capitale privato.

Maggio 2002

L’opera è compresa nell’Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Calabria, sottoscritta il 16 Maggio 2002, nell’ambito dei “Corridoi autostradali e stradali”.

Luglio 2002

Nel DPEF 2003-2006 l’asse autostradale Salerno-Reggio Calabria-Palermo-Messina-Siracusa-Gela figura tra le opere chiave.

Ottobre 2002

Ai sensi del Decreto Legislativo n.190/2002, l’ANAS Spa è individuato come soggetto aggiudicatore.

Il CIPE (delibera n. 96/2002) prevede 6 macrolotti da affidare a Contraente Generale, 5 lotti di completamento da affidare mediante appalto e 1 lotto di rinaturalizzazione e completamento. La copertura finanziaria per l’intero intervento negli anni 2002-2003 è di 5.832,7 Meuro. Nella stessa delibera il CIPE destina, a valere sui fondi recati dall’art. 13 della legge n. 166/2002, l’importo di 700 Meuro per l’ammodernamento e la riqualificazione dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria in modo da ripianare le risorse riservate dall’ANAS al 1° macro-lotto (ora 1° megalotto) e consentire all’ANAS medesima di utilizzare dette risorse con immediatezza per l’appalto di ulteriori lavori sulla stessa autostrada senza attendere i tempi lunghi delle relative assegnazioni.

Febbraio 2003

L’ANAS approva i progetti definitivi dei lotti relativi al 2° megalotto, con una previsione di spesa di 1.193,679 Meuro.

Aprile 2003

L’ANAS pubblica il bando di gara relativo al Megalotto 2 per un importo a base d’asta di 887,741.

Luglio 2003

Nel DPEF 2004-2007 tra gli interventi di potenziale attivazione nel triennio di riferimento figurano il II, III e IV maxilotto dell’autostrada Salerno - Reggio Calabria.

Gennaio 2004

Il MIT (nota del 15 Gennaio n.10) trasmette al CIPE la relazione istruttoria sul 2°Megalotto, in cui è indicato il costo di 1.193,679 Meuro.

Maggio 2004

Nella Delibera CIPE 14/2004 si prende atto della diversa aggregazione degli interventi adottata dall’ANAS, per cui il Megalotto 2 rappresenta l’accorpamento di 9 lotti precedentemente distinti e della necessità, evidenziata dal progetto, di procedere ad una nuova realizzazione del tracciato per più del 70% e non ad un semplice adeguamento. I singoli lotti sono dotati di progettazione definitiva, di VIA e sono stati sottoposti alle Conferenze di servizi. Il costo dell’intervento è di 1.193,679 Meuro.

Per il Megalotto 2 è attribuito all’ANAS un contributo massimo pluriennale pari a 109,246 Meuro per 15 anni, cui si provvede mediante riduzione di 40,421 Meuro del quarto impegno quindicennale previsto dall’art. 13 della legge n. 166/2002 e decorrente dal 2005 e di 68,825 Meuro del quinto limite di impegno quindicennale previsto dalla norma a decorrere dall’anno 2006.

Giugno 2004

Il Megalotto 2 viene aggiudicato, secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, al prezzo di 754,304 Meuro all’ATI composto da Impregilo Spa con Società Italiana Condotte d’Acqua Spa.

Luglio 2004

Il DPEF 2005-2008 classifica l’opera “Asse autostradale Salerno Reggio Calabria” tra quelli riproposti già presenti nel DPEF 2004–2007.

Luglio 2005

Il DPEF 2006-2009 per l’intervento “Sa-Rc Km 393+500-423+300 - dallo svincolo Gioia Tauro escluso allo svincolo Scilla escluso 5^ macrolotto (2° megalotto)” indica, in merito allo stato di avanzamento dei lavori, che i lavori sono in corso e che termineranno nel 2008. Il costo viene indicato in 1.193 Meuro, interamente assegnati. L’intervento è incluso tra le opere appaltate e cantierate al 30.6.2005.

Marzo 2006

Il CIPE, con delibera 22 Marzo 2006 n. 73, formalizza l’autorizzazione all’utilizzo delle somme rinvenienti dai ribassi d’asta maturati in sede di aggiudicazione dei lavori di ammodernamento del 2° megalotto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, di cui alla delibera n. 14/2004, destinando espressamente a parziale finanziamento del megalotto n. 4 dell’autostrada medesima parte di detto importo, per complessivi 128.487.488,32 euro, già considerati nell’importo complessivo di 257,804 milioni di euro indicati dall’ANAS come utilizzabili allo scopo.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento “Salerno – Reggio Calabria: da Km 393+500 sv Gioia Tauro escluso a Km 423+300 sv Scilla escluso 5^ maxilotto (2° megalotto)” viene classificato tra le opere stradali “cantierate”, per un costo di 1.193,68 Meuro interamente finanziato (All.1).

Novembre 2006

Secondo il rapporto “Infrastrutture Prioritarie” del Ministero delle infrastrutture, aggiornato al novembre 2006, l’importo lordo dell’investimento è pari a 1.065,19 Meuro. Si rileva poi che “la consegna delle attività al Contraente Generale aggiudicatario è stata effettuata in data 12.07.04 per un importo netto di 775,300 Meuro. Dopo l’approvazione del progetto esecutivo redatto dal Contraente Generale, i lavori, la cui conclusione è prevista per la seconda metà del 2009, sono stati effettivamente consegnati in data 29.03.06.”

Dicembre 2006

Si segnala che, successivamente alla data di redazione del presente documento, è stata approvata la legge finanziaria 2007 (legge n. 296/2006) che ha previsto, all’art. 1, comma 1025, che l’Anas utilizzi le risorse del Fondo centrale di garanzia per le autostrade e ferrovie metropolitane (di cui all'art. 6 della legge 28 marzo 1968, n. 382), soppresso dal medesimo comma, per il proseguimento degli interventi di completamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria attuativi delle deliberazioni adottate dal CIPE. Le risorse indicate ammonterebbero a 500 milioni di euro (disponibilità nette presenti nel patrimonio del Fondo alla data della sua soppressione) a cui sono da aggiungersi 1.873 milioni di euro di crediti nei confronti dei concessionari autostradali, secondo quanto affermato dal segretario del CIPE, Fabio Gobbo, nel corso dell’audizione presso le Commissioni riunite VIII-IX della Camera del 14 febbraio 2007.

 

 

 

 

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 


                              F41B04000090001

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 

 
 

 

 


                              ANAS Spa

 

Normativa e documentazione di riferimento

 
 

 

 

 


Legge n.341/95

Delibera CIPE 74/1997

Delibera CIPE 175/1997

Delibera CIPE 69/1998

Delibera CIPE 70/1998

Delibera CIPE 4/1999

Decreto Legge 224/1995

Legge 341/1995

Decreto Legge 67/1997

Legge n 135/97

Legge n.208/98

Legge n 449/98

Legge n.488/99

Delibera CIPE 49 /1999

Delibera CIPE 84/2000

Quadro Comunitario di sostegno 2000-2006

Delibera CIPE 121/2001

Piano triennale ANAS 2002-2004

Delibera CIPE 96/2002

Legge 166/2002

Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Calabria del 16 Maggio 2002

DPEF 2003-2006 – Luglio 2002

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190

Nota MIT n.10 del 15 Gennaio 2004

Delibera CIPE 14/2004

Relazione STM del 30/12/2004

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

Delibera CIPE 73/2005

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

Legge n. 27 Dicembre 2006, n. 296 (art. 1, comma 1025)

 


DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

1.193,679

Fonte: ANAS Spa

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

1.193,679

Fonte: Del. CIPE 14 del 27.05.2004

 

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

1.193,679

Fonte: Del. CIPE 14 del 27.05.2004

Note

 

 

Quadro finanziario

 

 

 
 

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

1.193,679

Fonte: Del. CIPE 14 del 27.05.2004

Di cui (importi e provenienza)

1.193,679

Art.13 L.166/2002

Fabbisogno residuo

0,000

 

Note

 

 


STATO DI ATTUAZIONE

 
 

 

 

Progettazione

 
 

 

 


                                                

 

Note

 

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

18 Aprile 2003

Forma contrattuale

Contraente Generale

Tempi di esecuzione

1.460 giorni

Data aggiudicazione

10 Giugno 2004

Soggetto aggiudicatore

ANAS Spa

Aggiudicatario

ATI Impregilo, Società Italiana Condotte d’Acqua

Note: Importo a base d’appalto: 887,741 Meuro. Prezzo di aggiudicazione: 754,304 Meuro.

 

Esecuzione

 
 

 


Concluse

 

In corso

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note: la consegna definitiva delle attività e dei lavori da effettuare è avvenuta in data 29 Marzo 2006

 

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

N.D.

Fonte:

 

Previsione al 30 Aprile 2005

2008

Fonte: Stima Cresme

Previsione al 30 Novembre 2006

2009

Fonte: Rapporto MI “Infrastrutture Prioritarie” (16.11.06)

 

 

 

 


CORRIDOIO PLURIMODALE TIRRENICO-NORD EUROPEA

Sistemi Stradali ed Autostradali

Assi autostradali Salerno - Reggio Calabria, Palermo - Messina, Messina – Siracusa – Gela

ITINERARIO RAGUSA – CATANIA:AMMODERNAMENTO A QUATTRO CORSIE DELLA SS 514 “DI CHIARAMONTE” E DELLA SS 194 “RAGUSANA” DALLO SVINCOLO CON LA SS 115 ALLO SVINCOLO CON LA SS 114

SCHEDA N. 19

 

 

 


Pag.6

Costo al 30 Novembre 2006

1.268,583 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

0,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

0,000 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

+777,953 Meuro

 

 

Costo

 
 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


Pag.6

Casella di testo: S

 

Stato di attuazione

 
 

 


Concluse

 

Opere in gara

 

Opere con contratto

 

In corso

 

PD

 

PE

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PP

 

SDF

 
Pag.7 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 
 

 


Casella di testo: Pag.7
			2012

 

DATI GENERALI

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 

 

 


Tipologia

Opera

 

Delibera

121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

4/38

No

65

70

No

 

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


Il progetto riguarda l’ammodernamento a quattro corsie della “SS 514 di Chiaramonte” e della “SS 194 Ragusana” nel tratto compreso fra lo svincolo con la SS 514, in prossimità di Comiso, e il nuovo svincolo di Lentini dell’asse autostradale Catania – Siracusa, e conferisce all’arteria le caratteristiche della categoria B extraurbana principale. ll tracciato è di complessivi 68 km circa e solo in alcuni tratti riutilizza il tracciato esistente, e definisce un sistema di viabilità complementare e accessoria, in parte di nuova costruzione e in parte oggetto di adeguamento, per ulteriori 40 km circa. Tra le principali opere sono comprese 19 gallerie, di cui 15 naturali e 4 artificiali, 25 viadotti, 20 tra cavalcavia e sottovia per gli attraversamenti dell’asse principale da parte della viabilità interferente e 11 svincoli a livelli sfalsati.

Novembre 1998

Il progetto viene sviluppato dal Compartimento della viabilità della Sicilia, sezione di Catania, sulla base di un progetto preliminare di Novembre 1998 nonché di documenti relativi ad uno studio di prefattibilità ambientale di Giugno 2000.

Giugno 2000

Viene predisposto un primo studio di prefattibilità ambientale.

Novembre 2000

Il Compartimento della viabilità della Sicilia - sezione compartimentale di Catania, con note del 19 Giugno 2000 n. 9123 e dell’11 Gennaio 2001 n. 563, comunica l’avvio della procedura di ottenimento delle autorizzazioni di cui agli artt. 6 e 7 della Legge Regionale n. 65/1981 e successivamente acquisisce i pareri della Regione e dei Comuni competenti per territorio.

Dicembre 2001

Nell’allegato 1 alla Delibera CIPE 121/2001 del 21 Dicembre l’opera “Ragusa-Catania” è inclusa nell’ambito dei sistemi stradali e autostradali del “Corridoio Plurimodale Tirrenico – Nord Europa”, con un costo di 490,634 Meuro.

Dicembre 2002

L’ANAS, in data 11 dicembre 2002, pubblica il bando di gara per i servizi di supporto al gruppo di progettazione ANAS per l'adeguamento e il completamento della redazione del Progetto Preliminare e del S.I.A. sulla base della normativa di cui alla Legge Obiettivo.

Giugno 2003

L’ANAS, in data 12 giugno 2003, aggiudica i servizi di supporto al gruppo di progettazione ANAS per l'adeguamento e il completamento della redazione del Progetto Preliminare e del S.I.A. al raggruppamento di imprese guidato da TECHNITAL Spa

Luglio 2003

Nel DPEF 2004-2007, l’opera “Ragusa-Catania-adeguamento SS 514-194 alla sezione tipo B norme vigenti (4 corsie)” figura nell’elenco delle opere potenzialmente attivabili nel periodo considerato.

Ottobre 2003

L’opera non è esplicitamente compresa nell’Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Siciliana, sottoscritta il 14 Ottobre 2003.

Marzo 2004

Il progetto preliminare viene approvato dall’ANAS il 3 Marzo 2004, con delibera n. 15, per l’importo di 1.268,6 Meuro.

Luglio 2004

Il DPEF 2005-2008 classifica l’opera “Ragusa-Catania” tra quelle riproposte già presenti nel DPEF 2004–2007, la colloca nel Corridoio 1 “Asse Nord Sud Berlino Palermo” (Tabella 8) e in merito alla fruibilità dell’opera indica la data del 2010. Lo stesso documento, in merito al costo dell’intera opera indica 53,20 Meuro quale ammontare degli investimenti autorizzati ad oggi e 451,89 Meuro le esigenze per la fruibilità dell’opera.

Agosto 2004

L’ANAS Spa, in qualità di soggetto aggiudicatore, con nota 9 Agosto 2004, n. 004347, trasmette il progetto preliminare dell’intervento al MIT, nonché ai competenti Ministeri ed ai Servizi competenti della Regione Siciliana. Dell’avvio del procedimento è data pubblicità attraverso avviso pubblicato su due quotidiani, di cui uno a diffusione nazionale, e con deposito del progetto presso la Regione Siciliana – Assessorato territorio ed ambiente – Dipartimento affari urbanistici.

Novembre 2004

L’Assessorato dei beni culturali e ambientali e della pubblica istruzione – Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Catania – Servizio beni archeologici, con nota 2 Novembre 2004 n. 4418, esprime parere favorevole con prescrizioni.

Dicembre 2004

L’Assessorato dei beni culturali e ambientali e della pubblica istruzione – Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Catania – Servizio beni archeologici, paesistici, naturali, naturalistici, urbanistici, con nota 23 Dicembre 2004 n. 8364/04, esprime parere favorevole con prescrizioni.

Marzo 2005

Nella “Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge – Obiettivo” l’intervento è riportato con un costo di 505,090 Meuro.

Luglio 2005

Nel DPEF 2006-2009 l’intervento “Ragusa-Catania - Adeguamento SS 514 Chiaramonte e SS 194 Ragusana (svincolo con SS 115 e SS 114) sezione tipo B(4 corsie) (491)” figura tra quelli in fase istruttoria del “Corridoio Plurimodale Tirrenico – Nord Europa”, con un costo di 505 Meuro di cui 53 disponibili.

Settembre 2005

L’Assessorato dei beni culturali e ambientali e della pubblica istruzione – Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Siracusa – Servizio beni archeologici, paesistici, naturali, naturalistici, urbanistici, con nota 1° Settembre 2005 n. 6826, esprime parere favorevole con prescrizioni. L’Assessorato dei beni culturali e ambientali e della pubblica istruzione – Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Ragusa – Servizio beni archeologici, paesistici, naturali, naturalistici, urbanistici, con nota 7 Settembre 2005 n. 1282, esprime parere negativo limitatamente all’interferenza con l’area archeologica di Contrada Castiglione – sottoposta a tutela ai sensi dell’art. 21 della legge 1 Giugno 1939, n. 1089.

Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio – Commissione speciale VIA, con nota del 21 Settembre 2005 n. GAB/2005/7932/B05, esprime parere favorevole, con prescrizioni e raccomandazioni, sul progetto preliminare dell’opera.

Ottobre 2005

La Presidenza della Regione Siciliana, con nota 6 Ottobre 2005 n. 3768/INFR D/1, esprime l’intesa sulla localizzazione dell’intervento alle condizioni e prescrizioni contenute nel parere del Consiglio regionale per l’urbanistica reso con voto 7 Luglio 2005, n. 450.

L’Assessorato dei beni culturali e ambientali e della pubblica istruzione – Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Ragusa – Servizio beni archeologici, paesistici, naturali, naturalistici, urbanistici, IV unità operativa, con nota 18 Ottobre 2005, n. 3688, si pronuncia favorevolmente con prescrizioni.

Novembre 2005

L’Assessorato dei beni culturali e ambientali e della pubblica istruzione – Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Ragusa – Servizio beni archeologici, con nota 8 Novembre 2005 n. 1473, prende atto che l’ANAS effettuerà l’adeguamento a quattro corsie sul lato opposto all’area archeologica di Contrada Castiglione e quindi modifica il parere precedente, esprimendosi favorevolmente.

Il MIT, con nota 15 Dicembre 2005 n. 611 - integrata con successive note del 19 Dicembre 2005 n. 632, 8 Febbraio 2006 n. 100, e 28 Marzo 2006 n. 234 - trasmette  la relazione istruttoria relativa all’“Itinerario Ragusa–Catania, ammodernamento a quattro corsie della SS 514 di Chiaramonte e della SS 194 Ragusana dallo svincolo con la SS 115 allo svincolo con la SS 114”, proponendo l’approvazione in linea  tecnica del progetto preliminare.

Marzo 2006

Il CIPE, con delibera 29 Marzo 2006, n. 79 approva il progetto preliminare, che prevede un costo complessivo dell’intervento pari a 1.268.583.842,33 euro, e in merito al finanziamento fa presente che la parziale copertura finanziaria del progetto, pari a complessivi 149.207.118,97 euro, è ripartita tra ANAS, con 49.207.118,97 euro a valere sui fondi art. 11 legge 144/1999, e Regione Siciliana, con 100.000.000,00 euro di cui alla delibera del 29 Settembre 2005 a valere su risorse ex delibera CIPE n. 35/2005) e rimanda l’assegnazione di contributi a valere sulle risorse destinate all’attuazione del Programma alla fase di esame del progetto definitivo. Il CIPE fa inoltre presente che l'efficacia della delibera è subordinata alla stipula di atto integrativo con la Regione Siciliana che includa esplicitamente l'opera in esame tra le infrastrutture oggetto dell'Intesa Generale Quadro.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento “Ragusa-Catania - Adeguamento SS 514 Chiaramonte e SS 194 Ragusana (svincolo con SS 115 e SS 114) alla sezione tipo B (4 corsie)” rientra tra le opere stradali incluse nell’All. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 1.269,00 Meuro di cui 151,85 disponibili e 1.117,15 da finanziare. E’ inoltre presente nello stesso documento tra le opere a rete direttamente connesse alle possibili opere prioritarie sui nodi (All.8). 

Novembre 2006

L’opera è inclusa nel rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture e aggiornato a Novembre 2006, che conferma i dati contenuti nella delibera CIPE n. 79 del 2006 relativi al costo complessivo dell’intervento e alla relativa ripartizione tra ANAS e Regione Sicilia.

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 


                         F12C03000000001

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 


                                ANAS Spa

 

Normativa e documentazione di riferimento

 
 

 

 


Legge 21 Dicembre 2001, n. 443

Delibera CIPE n. 121/2001

Legge 1 Agosto 2002, n.166

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190

Bando di gara ANAS di progettazione – Dicembre 2002

Esito di gara ANAS di progettazione – Agosto 2003

DPEF 2004-2007– Luglio 2003

Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Siciliana del 14 Ottobre 2003

Delibera ANAS 3 Marzo 2004 n. 15

DPEF 2005-2008 – Luglio 2004

Nota ANAS 9 Agosto 2004, n. 004347

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge – Obiettivo (Marzo 2005)

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

Nota Presidenza della Regione Siciliana 6 Ottobre 2005, n. 3768/INFR D/1

Nota MIT  del 15 Dicembre 2005, n. 611

Nota MIT del 19 Dicembre 2005, n. 632

Nota MIT dell’8 Febbraio 2006, n. 100

Nota MIT del 28 Marzo 2006, n. 234

Delibera CIPE 29 Marzo 2006, n.79

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

 

 

 

 

 

 

 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

490,630

Fonte: Del. CIPE 121 del 21.12.2001

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

1.268,584

Fonte: ANAS Spa

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

1.268,584

Fonte: ANAS Spa

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

1.268,584

Fonte: Del. CIPE 29 Marzo 2006 n.79

Note

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

149,207

Fonte: Del. CIPE 29 Marzo 2006 n.79

Di cui (importi e provenienza)

49,207

100,000

ANAS Spa (art. 11 legge 144/1999)

Regione Siciliana (del.29.09.2005 a valere su risorse ex del. CIPE 35/2005)

Fabbisogno residuo

1.119,377

 

Note:

 

 

STATO DI ATTUAZIONE

 

Progettazione

 
 

 

 

 


PD

 

PE

 

 

 

PP

 

SDF

 
                                               

 

Note: Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva.

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

 

Forma contrattuale

Contraente Generale (previsto)

Tempi di esecuzione

 

Data aggiudicazione

 

Soggetto aggiudicatore

ANAS Spa

Aggiudicatario

 

Note:

 

Esecuzione

 
 

 


In corso

 

Concluse

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

N.D.

Fonte:

Previsione al 30 Aprile 2005

2010

Fonte: DPEF 2005-2008

Previsione al 30 Novembre 2006

2012

Fonte: Stima Cresme

 

 

 

Note: nella Delibera CIPE del 29 Marzo 2006 n. 79 si fa presente che “il tempo complessivo di esecuzione dei lavori è stimato in 1.640 giorni”

 


PROGETTO PER LA SALVAGUARDIA DELLA Laguna e della citta’ di venezia

SISTEMA MO.S.E.

SCHEDA N. 20

 

 

 


Pag.8

Costo al 30 Novembre 2006

4.271,626 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

+139,971 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

+139,971 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

+139,971 Meuro

 

 

Costo

 
 

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


Casella di testo: ZPag.8

 

 

Stato di attuazione

 
 

 


Concluse

 

Opere con contratto

 

Opere in gara

 

PD

 

PE

 

In corso

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PP

 

SDF

 
Pag.9

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 
 


Casella di testo: Pag.9
			2012

 

 

DATI GENERALI

 
 


Il progetto per la Salvaguardia della Laguna e della città di Venezia - Sistema Mo.S.E. si compone di 2 opere così distinte:

 

·         Progettazione e realizzazione opere di regolazione delle maree e opere complementari e connesse

·         Progettazione e realizzazione degli interventi di cui all’art. 6 della L. 798/84

 

L’analisi di dettaglio del percorso attuativo è stata condotta solo per le opere di regolazione delle maree e opere complementari e connesse

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 


Tipologia

Macro opera

 

Delibera 121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

7/58

9

34

36

No

 

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


Il progetto definitivo del Sistema MO.S.E. comprende tutte le opere previste nell’ambito del Piano per la salvaguardia di Venezia che devono essere realizzate alle bocche di porto e che sono state giudicate essenziali per difendere i centri abitati sia dagli allagamenti più frequenti che da quelli eccezionali.

Le opere consistono in: 1) quattro barriere mobili da realizzare alle bocche lagunari di Lido, Malamocco e Chioggia per la regolazione delle maree. Si tratta complessivamente di 78 paratoie di cui 18 alla bocca di Chioggia, 19 alla bocca di Malamocco e 41 alla bocca Lido; 2) conche di navigazione per assicurare, anche ad opere mobili sollevate, il transito delle navi alla bocca di Malamocco e il transito dei mezzi di sicurezza e delle piccole imbarcazioni attraverso ciascuna bocca. La conca di navigazione a Malamocco è progettata con 370 m. di lunghezza e 48 di larghezza; 3) opere complementari intese ad aumentare le capacità dissipative nei canali alle bocche di porto. Si tratta della: a) scogliera di Chioggia (1,300 m. lunghezza e 3/4 m quale quota di sommità); b) scogliera di Malamocco (1.000 m. lunghezza e 4 m quale quota di sommità); c) scogliera di Lido (650 m. lunghezza e 2,5 m quale quota di sommità).

All’intervento MO.S.E. si aggiunge un’ altra serie di opere, riguardanti la realizzazione degli interventi di cui all’art. 6,lettere a-b-c- della Legge 798/1984, compresi in piani-programmi approvati dal Comitato previsto dall’Art.4 della stessa Legge. I Comuni coinvolti sono Venezia, Chioggia e Cavallino Treporti.

Aprile 1973

La Legge n.171 del 16 Aprile 1973 determina procedure speciali per la salvaguardia di Venezia.

Novembre 1984

La Legge n.798 del 29 Novembre 1984 stabilisce le linee guida per i “Nuovi interventi per la salvaguardia di Venezia”.

 

Dicembre 1986

La Legge n.910 del 22 Dicembre prevede l’acquisizione del parere del CIPE ai fini del riparto delle somme finalizzate alla salvaguardia di Venezia tra Stato ed altri enti territoriali per gli interventi di rispettiva competenza.

Febbraio 1992

Nella Legge 5 Febbraio 1992, n.139, vengono integrate le procedure speciali per la salvaguardia di Venezia.

Marzo 1999

Con Legge 29 Marzo n.11, la Regione Veneto procede all’istituzione del Comune di Cavallino Treporti mediante scorporo di parte del territorio del Comune di Venezia.

Dicembre 2001

Con ordinanza n.3170 del 27 Dicembre 2001 viene istituito il Commissario delegato al traffico acqueo nella laguna di Venezia.

In data 6 Dicembre il Comitato Interministeriale ex Art.4 della Legge n.798/1984 delibera di dare corso al completamento della progettazione delle opere di regolazione delle maree alle bocche di porto della laguna di Venezia.

La Delibera 121/2001 include il “progetto per la salvaguardia della laguna e della città di Venezia: sistema MO.S.E.” per un costo complessivo di 4.131,655 Meuro.

Luglio 2002

Nel DPEF 2003-2006 il “progetto per la salvaguardia della laguna e della città di Venezia: sistema MO.S.E.” figura tra le opere chiave.

Novembre 2002

In data 8 Novembre il Comitato Tecnico di Magistratura alle Acque di Venezia approva il quadro progettuale aggiornato degli interventi, valutato in 3.440,740 Meuro (relativo al solo sistema MO.S.E.).

Con la nota n. 12723/2002/SC del 28 Novembre il MIT trasmette al CIPE la relazione istruttoria sul “progetto di salvaguardia della laguna e della città di Venezia: sistema MO.S.E.”, proponendo un primo finanziamento a carico delle risorse della Legge n.166/2002. Individua inoltre il Consorzio Venezia Nuova quale concessionario per la realizzazione degli interventi.

Nella Delibera CIPE n.109 del 29 Novembre si prende atto che i finanziamenti disponibili ammontano complessivamente a 2.681,958 Meuro e che le ulteriori esigenze riguardano: 1) Progettazione esecutiva e costruzione delle opere mobili alle bocche di porto per 2981,040 Meuro; 2) Progettazione esecutiva e costruzione delle opere complementari (inclusa la conca di navigazione a Malamocco) per 459,700 Meuro, per un totale di 3.440,74 Meuro. Il CIPE quindi assegna al “progetto per la salvaguardia della laguna di Venezia: sistema MO.S.E.”, per il triennio 2002-2004, l’importo complessivo di 450 Meuro, a valere sull’art.13 della legge n. 166/2002 (50 Meuro per il 2002, 100 per il 2003 e 300 per il 2004).

Dicembre 2002

L’articolo 80, comma 28, della Legge 27 Dicembre 2002, n.289, prevede che una quota degli importi dell’Art.13 della Legge 166/2002 possa essere destinata al finanziamento degli interventi previsti dall’articolo 6 della Legge 798/1984 (Nuovi interventi per la salvaguardia di Venezia), nonché di quelli previsti dalle relative ordinanze di protezione civile.

Maggio 2003

In data 14 Maggio 2003 si dà avvio ufficialmente ai lavori. I primi lavori riguardano la costruzione della scogliera all’esterno della bocca di Malamocco.

 

Luglio 2003

Con la Delibera CIPE n.63 del 25 Luglio si rideterminano, a seguito dell’intervenuta riduzione del saggio di interesse, le quote di contributo assegnate alle opere strategiche già finanziate. Per quanto riguarda l’opera in questione, si individua il soggetto aggiudicatore nel “Consorzio Venezia Nuova” e si ridefinisce la quota massima di contributo.

Il DPEF 2004-2007 includel’intervento nell’elenco delle opere potenzialmente attivabili nel periodo di riferimento.

Settembre 2003

Con nota del 29 Settembre, il MIT formalizza la proposta di modificare parzialmente l’assegnazione della Delibera CIPE n.63 del Luglio 2003, secondo le indicazioni del Comitato Interministeriale istituito dalla Legge 798/1984.

Il CIPE con Delibera n.72 del 29 Settembre ripartisce le risorse assegnate, in termini di limite di impegno, al “progetto per la salvaguardia della laguna e della città di Venezia: sistema MO.S.E.” .Per la progettazione e realizzazione opere di regolazione delle maree e opere complementari assegna al Consorzio Venezia Nuova 36,333 Meuro; per la progettazione e realizzazione degli interventi di cui all’Art.6, lett. a-b-c, della Legge n.798/1984 assegna un totale di 4,566 Meuro al Comune di  Venezia, che provvederà a ridistribuirli secondo le quote di spettanza (Venezia: 3,652 Meuro 80%; Chioggia: 0,685 Meuro 15%; Cavallino Treporti: 0,228 Meuro 5%). La quota di contributo complessivamente assegnata, pari a 40,899 Meuro, resta imputata sul primo limite di impegno quindicennale previsto dall’Art. 13 della Legge n.166/2002, decorrente dal 2002.

Ottobre 2003

Il progetto per la Salvaguardia della Laguna e della città di Venezia - Sistema Mo.S.E. figura tra gli interventi compresi nell’Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Veneto, sottoscritta il 24 Ottobre 2003.

Giugno 2004

Con la nota 11 Giugno n.377 il MIT trasmette la relazione istruttoria sul “progetto di salvaguardia della laguna e della città di Venezia: sistema MO.S.E.”, proponendo l’assegnazione di un ulteriore  finanziamento di 709,000 Meuro a carico delle risorse della Legge n. 166/2002, come rifinanziato dalla Legge n. 350/2002;

Luglio 2004

Il DPEF 2005-2008 ripropone l’opera e indica come anno di ultimazione dei lavori il 2011.

Settembre 2004

Con la nota n.15961 del 15 Settembre il MIT trasmette un prospetto aggiornato dei contratti di finanziamento stipulati dai soggetti aggiudicatori per le infrastrutture strategiche già sottoposte al CIPE, ove risulta che l’importo complessivo dei mutui concessi al Consorzio Venezia Nuova, a valere sui limiti di impegno al medesimo attribuiti con la Delibera n.72/2003, ammonta a 450,000 Meuro.

Il CIPE nella Delibera n.40 del 29 Settembre prende atto che il Consorzio Venezia Nuova, soggetto aggiudicatore in qualità di concessionario del MIT - Magistrato alle Acque di Venezia per la realizzazione delle attività di salvaguardia di competenza dello Stato, opera in base agli obiettivi indicati dal c.d. “Piano Generale degli Interventi” che comprende le opere di regolazione delle maree alle tre bocche di porto (Sistema MO.S.E.) e che l’assegnazione proposta si rende necessaria per consentire l’avvio delle opere previste nel biennio 2004-2005, pari a 1.159,000 Meuro, come risulta dal programma cronologico dei lavori aggiornato al 30 Aprile 2004. Attribuisce quindi al Consorzio Venezia Nuova un contributo massimo pluriennale di 64,888 Meuro per 15 anni a valere sul quarto impegno quindicennale previsto dall’Art.13 della Legge n.166/2002, come rifinanziato dall’Art. 4 della Legge n.350/2003, e decorrente dal 2005. L’importo corrisponde ai 709,000 Meuro proposti dal MIT.

Novembre 2004

Il  Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Magistrato alle acque, con la nota 9 Novembre 2004 n.8163, trasmette la Delibera adottata dal Comitato di indirizzo, coordinamento e controllo il 4 Novembre 2004 per il riparto del finanziamento relativo alla Delibera n.40/2004 tra i vari soggetti attuatori della legislazione speciale per la salvaguardia di Venezia.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per il coordinamento amministrativo con nota 12 Novembre 2004 n.12960 trasmette al CIPE, per gli adempimenti di competenza, la Delibera del  Comitato di indirizzo.

Dicembre 2004

Il CIPE con Delibera n.75 del 20 Dicembre 2004 prende atto che il Comitato ex Art.4 della Legge n.798/1984 prevede che le risorse assegnate al “progetto per la salvaguardia della laguna e della città di Venezia: Sistema MO.S.E.” per un importo complessivo di 709,000 Meuro, in termini di volume di investimento, siano ripartite in modo diverso da quanto stabilito con la precedente Delibera. In particolare si propone di assegnare, per la “Progettazione e realizzazione opere di regolazione delle maree e opere complementari e connesse” 638,100 Meuro al Consorzio Venezia Nuova e per la “Progettazione e realizzazione interventi di cui all’art.6 della L.798/84” un totale di 80,900 Meuro, di cui al Comune di Venezia 60,265 Meuro (85%) e al Comune di Chioggia 10,635 Meuro (15%). L’importo attribuito al Comune di Venezia deve essere, a sua volta, così ripartito: al Comune di Venezia euro 57.251.750 (95%), al Comune di Cavallino Treporti euro 3.013.250 (5%). Il CIPE quindi modifica la Delibera n.40/2004 e dispone che il contributo assegnato venga suddiviso tra i “soggetti aggiudicatori” secondo le percentuali di cui sopra. Le risorse assegnate alle Amministrazioni Comunali saranno destinate all’attuazione degli interventi riconducibili alle tipologie di cui alle lettere a), b), c) e d) dell’Art.6 della Legge n.798/1984, secondo le priorità evidenziate dalle Amministrazioni Comunali stesse e approvate dal Comitato di indirizzo, coordinamento e controllo nella citata seduta del 4 Novembre 2004. In particolare, il Comune di Chioggia è legittimato a scorporare – ai sensi dell’Art.6, comma 5, della Legge n.798/1984 – dal finanziamento di propria competenza fondi, per complessivi 3,700 Meuro, a favore della AULSS n.14 del Veneto, della Diocesi di Chioggia, della Provincia di Venezia, della Congregazione Serve di Maria Addolorata e dell’Istituto Cavanis di Chioggia, che hanno già avviato programmi di risanamento/restauro/messa a norma di edifici destinati ad uso pubblico.

Luglio 2005

In data 8 Luglio 2005 viene registrato alla Sezione di Controllo per il Veneto della Corte dei Conti (reg.2 fg 47) il decreto presidenziale di approvazione dell’atto aggiuntivo alla Convenzione generale stipulato tra il MIT-Magistrato alle Acque di Venezia e il Consorzio Venezia Nuova. In particolare l’atto aggiuntiva introduce il criterio del “prezzo chiuso” per le opere necessarie al “Sistema MO.S.E.”.

Il DPEF 2006-2009 per il “Progetto per la salvaguardia della Laguna e della città di Venezia –‘Sistema MO.SE’” indica un costo pari a 4.132 Meuro, di cui 1.159 disponibili, il 2011 quale anno di completamento lavori e “lavori in corso” quale fase realizzativa. Lo stesso documento classifica l’opera tra quelle in fase istruttoria e tra quelle appaltate e cantierate al 3° Giugno 2005.

Gennaio 2006

Il Magistrato alle Acque, con nota del 20 Gennaio 2006 n. 39-GAB, fornisce chiarimenti sul fabbisogno finanziario residuo dell'opera.

Il MIT, con nota 31 Gennaio 2006 n. 72, dichiara di condividere i contenuti della nota del Magistrato alle Acque del 20 Gennaio 2006.

Marzo 2006

Il Magistrato alle Acque, con nota del 10 Marzo 2006 n. 187-GAB, trasmette al CIPE, su richiesta del MIT, la "relazione istruttoria per ulteriore fabbisogno finanziario, terza tranche”.

Il MIT, con note del 21 e 28 Marzo 2006, rispettivamente n. 18734/2006/SP e n. 18812/2006/SP, formula proposte di assegnazione delle risorse ex art. 1, comma 78, della legge n. 266/2005 considerate allocabili dal CIPE, rivedendo in diminuzione gli importi da attribuire al Consorzio Venezia Nuova e in particolare quantificando, prima in 650 Meuro, e poi in 380 Meuro l'importo della 3^ tranche di finanziamento per il "sistema MO.S.E.".

Il CIPE, con delibera n. 74 del 29 Marzo 2006, assegna al Consorzio Venezia Nuova un contributo massimo di 33.972.414 euro per 15 anni a valere sui fondi recati dall’art. 1, comma 78, della legge n. 266/2005 con decorrenza dal 2007. Tale contributo, suscettibile di sviluppare un volume di investimento di 380.000.000 euro, è quantificato includendo, nel costo di realizzazione degli investimenti, anche gli oneri derivanti da eventuali finanziamenti necessari e porta il totale dei finanziamenti deliberati dal CIPE, a carico delle risorse destinate all'attuazione del PIS, ad un livello contenuto entro il "fabbisogno residuo" quantificato nella delibera n. 109/2002 in 2.681,958 Meuro.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’opera “Progetto per la salvaguardia della laguna e della città di Venezia Progetto Mo.Se. ed opere strettamente connesse” viene classificato tra le opere cantierate, per un costo di 4.271,63 Meuro e un fabbisogno residuo di 2.623,76 Meuro. È inoltre presente nello stesso documento tra le “opere a rete direttamente connesse alle possibili opere prioritarie sui nodi” (All.8).

Novembre 2006

Nel rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture, aggiornato a Novembre 2006, vengono confermati i finanziamenti approvati dal CIPE per un costo stimato di Meuro 4.271,63 con risorse assegnate di Meuro 1.579,83 e un fabbisogno residuo di Meuro 2.691,80.

 

 

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 

 

 


                              D51B02000050001

 

 

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 


Consorzio Venezia Nuova (concessionario del MIT – Magistrato alle Acque di Venezia) per la realizzazione delle attività di salvaguardia di competenza dello Stato

Comune di Venezia, Comune di Cavallino Treporti e Comune di Chioggia

per l’attuazione degli interventi riconducibili alle tipologie di cui alle lettere a) b) c) e d) dell’art. 6 della legge 798/84.

 

 

 


 

 

Normativa e documentazione di riferimento

 

Legge n.171 del 16 Aprile 1973

Legge 29 Novembre 1984, n.798

Legge n. 910 del 22 Dicembre 1986

Legge n. 139 del 5 Febbraio 1992

L.R. n.11 del  29 Marzo 1999 Regione Veneto

Ordinanza 3170 del 27 Dicembre 2001

L. n. 443/2001

Delibera CIPE n.121/2001

Legge 21 Dicembre 2001, n. 443

DPEF 2003-2006 – Luglio 2002

Legge 1 Agosto 2002, n.166

D.L. 20 Agosto 2002, n.190

Quadro progettuale dell’ 8 Novembre 2002 Comitato Tecnico di Magistratura

Nota n. 12723/2002/SC del 28 Novembre 2002 del Ministero delle Infrastrutture

Delibera CIPE n.109 del 29 Novembre 2002

Legge 27 Dicembre 2002 n.289

DPEF 2004-2007 – Luglio 2003

Delibera CIPE n.63 del 25 Luglio 2003

Nota del 29 Settembre 2003 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Delibera CIPE n.72 del 29 Settembre 2003

Intesa Generale Quadro, 24 Ottobre 2003

Nota 11 Giugno 2004 n. 377 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Nota n.15961 del 15 Settembre 2004 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

DPEF 2005-2008– Luglio 2004

Nota MIT – Magistrato alle Acque del 9 Novembre 2004 n. 8163

Delibera CIPE n.75 del 20 Dicembre 2004

Relazione STM del 30/12/2004

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

Nota  MIT – Magistrato alle Acque del 20 Gennaio 2006 n. 39-GAB

Nota MIT del  31 Gennaio 2006 n. 72

Nota MIT – Magistrato alle Acque del 10 Marzo 2006 n. 187-GAB

Nota MIT del 21 Marzo 2006 n. 18734/2006/SP

Nota MIT del 28 Marzo 2006 n. 18812/2006/SP

Delibera CIPE n. 74 del 29 Marzo 2006

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006


DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

4.131,655

Fonte: Del. CIPE 121 del 21.12.2001

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

4.131,655

Fonte: Del. CIPE 121 del 21.12.2001

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

4.131,655

Fonte: Del. CIPE 40 del 29.09.2004

 

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

4.271,626

Fonte: Del. CIPE 74 del 29.03.2006

 

Note

 

 

Quadro finanziario

 

 

 
 

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

 

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

1.579,829

Fonte: Delibere CIPE 109/2002, 72/2003, 40/2004,  74/2006

Di cui (importi e provenienza)

450,000

638,100

380,000

111,729

Art.13 L.166/2002 – 2002-2004

Art.13 L.166/2002 – 2005-2006

Art.13 L.166/2002 – 2007

Legge 798/1984

Fabbisogno residuo

2.691,797

 

Note:

 

Casella di testo: Sistema Mo.S.E
Opere di regolamentazione delle maree e opere complementari
 

 

 

STATO DI ATTUAZIONE

 
 

 

Progettazione

 
 

 

 


                                               

 

Note

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

N.D.

Forma contrattuale

Concessione

Tempi di esecuzione

8 anni

Data aggiudicazione

N.D.

Soggetto aggiudicatore

MIT – Magistrato alle Acque di Venezia

Aggiudicatario

Consorzio Venezia Nuova

Note

 

Esecuzione

 
 

 


Concluse

 

In corso

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%): 25%*

 

Note: I lavori hanno avuto inizio nel mese di Maggio 2003.

Dalla delibera CIPE n. 74 del 29 Marzo 2006 si rileva che al 20 Gennaio 2006 risultano impegnati in lavori 912,795 Meuro che corrispondono al 21,4% del costo complessivo dell’opera pari a 4.271,626 Meuro.

*Stima

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

2011

Fonte: IGQ Regione Veneto–Ottobre 2003

 

Previsione al 30 Aprile 2005

2011

Fonte: DPEF 2005-2008

Previsione al 30 Novembre 2006

2012

Fonte: Del. CIPE n. 74 del 29 Marzo 2006

Note:I lavori di competenza del Consorzio Venezia Nuova sono iniziati nel 2003 e avranno una durata complessiva di 8 anni (Sito Salve.it).

 


CORRIDOI TRASVERSALI E DORSALE APPENNINICA

Sistemi Ferroviari

 Trasversale ferroviaria Orte-Falconara

RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA FOLIGNO-FABRIANO

SCHEDA N. 21

Costo

 
 

 

 


Pag.5

Costo al 30 Novembre 2006

1.918,500 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

                                  +50,100 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

                                        +50,100 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

N.D.

 

 

 

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 


Pag.5

Casella di testo: F

 

Stato di attuazione

 
 

 


Concluse

 

Opere in gara

 

Opere con contratto

 

In corso

 

PD

 

PE

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PP

 

SDF

 
Pag.6 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimazione lavori

 
 

 


Casella di testo: Pag.6
			2014

 

DATI GENERALI

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 

 

 


Tipologia

Intervento

 

Delibera

121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

9/60

No

No

No

No

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


L’intervento consiste in una tratta del raddoppio, già in parte attuato, della intera linea Orte-Falconara, il cui progetto complessivo si articola in 5 interventi. Il tracciato Foligno-Falconara si sviluppa per circa 54 Km e sarà realizzato prevalentemente in variante di tracciato e in galleria e solo in piccola parte in affiancamento al binario esistente. Sono previsti 10 viadotti, per circa 6 km, 9 gallerie naturali per uno sviluppo complessivo di circa 30 km e 2 gallerie artificiali  per 4 m.

Dicembre 2001

Nella Delibera 121/2001 la “trasversale ferroviaria Orte-Falconara” è inclusa tra i sistemi ferroviari dei “corridoi trasversali e dorsale appenninica”, per un costo di 1.926,384 Meuro ed una disponibilità di 273,722 Meuro.

Ottobre 2002

L’intervento è compreso tra le "infrastrutture di preminente interesse nazionale” nelle Intese Generali Quadro tra il Governo e le Regioni Umbria e Marche, sottoscritte entrambe il 24 Ottobre 2002.

Luglio 2003

Nel DPEF 2004-2007, la “trasversale ferroviaria Orte-Falconara” figura nell’elenco delle opere potenzialmente attivabili nel periodo considerato.

Settembre 2003

La Regione Marche, con decreto dirigente di servizio 5 Settembre 2003 n. 75, esprime il proprio parere sul progetto in esame, con l’indicazione di prescrizioni sulla base di quanto emerso nella Conferenza di Servizi.

Dicembre 2003

La Regione Umbria, con deliberazione della Giunta Regionale 2 Dicembre 2003 n. 1822, esprime parere favorevole, con prescrizioni e raccomandazioni, ai fini della V.I.A. e della localizzazione, sul progetto preliminare per il tratto da realizzare nel proprio territorio.

Gennaio 2004

Il Ministero per i beni e le attività culturali, con nota 19 Gennaio 2004 n. ST/407/2006/2003, esprime parere favorevole, con prescrizioni e indicazioni, in ordine alla compatibilità ambientale, sulla base della relazione della Direzione generale per i beni architettonici ed il paesaggio.

Aprile 2004

Il progetto viene inserito tra i nuovi progetti di legge obiettivo nel Piano delle Priorità degli Investimenti (PPI) di RFI Spa, edizione Aprile 2004.

Luglio 2004

Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio – Commissione speciale VIA, con nota del 1 Luglio 2004 n. 4425/2004/SP, esprime parere favorevole, con prescrizioni e raccomandazioni, sulla compatibilità ambientale del progetto.

Il DPEF 2005-2008 classifica la “trasversale ferroviaria Orte-Falconara” tra le opere attivabili nel periodo considerato, e la colloca negli assi di connessione con i Corridoi Europei (Tabella 11).

Dicembre 2004

Il CIPE con delibera 20 Dicembre 2004, n. 91 approva il PPI di RFI Spa, edizione Aprile 2004.

Maggio 2005

Il CIPE, con delibera 27 Maggio 2005 n. 68, approva con prescrizioni, ai soli fini tecnici, il raddoppio della tratta ferroviaria Spoleto-Terni.

Luglio 2005

Il CIPE, con delibera 29 Luglio 2005 n. 96, approva con prescrizioni il collegamento diretto tra la linea adriatica e la linea Orte-Falconara in prossimità del nodo di Falconara.

Il DPEF 2006-2009 classifica l’intervento “Trasversale ferroviaria Orte-Falconara Direttrice Orte Falconara: Raddoppio Foligno-Fabriano”, del costo di 1.868 Meuro interamente da finanziare, tra quelli in fase istruttoria.

Gennaio 2006

Il MIT, con nota 23 Gennaio 2006 n. 44 integrata con nota 2 Febbraio 2006 n. 82, trasmette al CIPE la relazione istruttoria relativa alla “Direttrice Orte-Falconara - raddoppio della tratta ferroviaria Foligno-Fabriano”.

Marzo 2006

Il CIPE, con delibera 29 Marzo 2006 n. 87, approva il progetto preliminare dell’opera, ai soli fini procedurali. La decisione sul finanziamento viene rinviata al momento dell’esame del progetto definitivo.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’opera “Direttrice Orte Falconara: raddoppio Foligno-Fabriano” rientra tra le opere ferroviarie incluse nell’All. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 1.918,50 Meuro, interamente da finanziare.

Novembre 2006

Nel rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture, aggiornato a Novembre 2006, viene ricordato che “con delibera n. 87 del 29 marzo 2006 il CIPE ha approvato, ai soli fini procedurali, il progetto preliminare per l’importo di Meuro 1.868,44, rinviando la decisione relativa al finanziamento dell’opera all’esame del progetto definitivo. Nell’ambito di questa tratta, il collegamento Fossato di Vico-Fabriano, ricadente nella regione Marche, ha un costo di Meuro 180,76”.

Codice Unico di Progetto

 

 

 

                            J31J05000030001

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 


                                  RFI Spa

 

 

 

Normativa e documentazione di riferimento

 
 


Legge 21 Dicembre 2001, n. 443

Delibera CIPE n. 121/2001

Legge 1 Agosto 2002, n.166

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n.190

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Marche del 24 Ottobre 2002

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Umbria del 24 Ottobre 2002

DPEF 2004-2007 – Luglio 2003

Decreto dirigente di servizio Regione Marche 5 Settembre 2003, n. 75

Deliberazione Giunta Regionale Regione Umbria 2 Dicembre 2003, n. 1822

PPI RFI Spa – Edizione Aprile 2004

DPEF 2005-2008– Luglio 2004

Delibera CIPE 20 Dicembre 2004, n. 91

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

Delibera CIPE 27 Maggio 2005 n. 68

Delibera CIPE 29 Luglio 2005 n. 96

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

Nota MIT 23 Gennaio 2006 n. 44

Delibera CIPE 29 Marzo 2006 n. 87

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

 

 

 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

1.868,400

Fonte:RFI Spa

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

1.868,400

Fonte:RFI Spa

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

1.918,500

Fonte: Del. CIPE 29 Marzo 2006 n. 87

Note

 

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

0,000

Fonte: Del. CIPE 29 Marzo 2006 n. 87

Di cui (importi e provenienza)

 

 

Fabbisogno residuo

1.918,500

 

Note

 


STATO DI ATTUAZIONE

 

Progettazione

 
 

 

 

 


PD

 

 

 

PE

 

PP

 

SDF

 
                                               

 

Note: Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva.

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

 

Forma contrattuale

Contraente Generale (previsto)

Tempi di esecuzione

 

Data aggiudicazione

 

Soggetto aggiudicatore

 

Aggiudicatario

 

Note:

 

Esecuzione

 
 

 


In corso

 

Concluse

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

N.D.

Fonte:

Previsione al 30 Aprile 2005

2016

Fonte: RFI Spa

Previsione al 30 Novembre 2006

2014

Fonte: Del. CIPE 29 Marzo 2006 n. 87

 

 

 

Note: nella Delibera CIPE del 29 Marzo 2006 n. 87 si fa presente che il tempo complessivo dall’espletamento delle attività progettuali ed autorizzative residue alla messa in esercizio dell’opera è stimato in circa 8 anni”.

 


CORRIDOI TRASVERSALE E DORSALE APPENNINICA

Sistemi Stradali e Autostradali

Asse viario Marche - Umbria e Quadrilatero di penetrazione interna

QUADRILATERO MARCHE - UMBRIA

SCHEDA N. 22

Costo

 
 

 

 


Pag.8

Costo al 30 Novembre 2006

2.156,700 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

-0,020 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

-217,710 Meuro

Variazioni rispetto alla Del. 121/2001

N.D.

 

 

 

 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 

 


Pag.8

Casella di testo: S

 

 

Stato di attuazione

 

PROGETTAZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

ESECUZIONE

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Lo stato di attuazione si riferisce alle opere stradali, non vi è, quindi, incluso lo stato di avanzamento del PAV (Piano Area Vasta)

 

Ultimazione lavori

 
 


Casella di testo: 			2011

 

DATI GENERALI

 
 

 


Il progetto “Quadrilatero Marche – Umbria” si compone di 3 sottointerventi così distinti:

 

·         1° maxi lotto

·         2° maxi lotto

·         PAV (Piano Area Vasta)

 

L’analisi di dettaglio del percorso attuativo è stata condotta solo per i due maxi lotti.

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 


Tipologia

Intervento

 

Delibera 121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

9/66

11

86

97

No

 

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


L’intervento in oggetto fa parte di un’opera integrata complessa denominata “Asse viario Marche – Umbria e Quadrilatero di penetrazione interna” la quale si articola in due distinti interventi:

·         Quadrilatero Marche – Umbria (come definito dalla Delibera 13 del 27.05.2004)

·         SS 77 Val di Chienti  - Tronco Sfercia – Murcia: 1° lotto tratto Sfercia – Colle Sentino II

Si tratta di interventi viari per complessivi 167,912 Km di rete stradale (di cui 164,912 km per il solo quadrilatero).

Il Quadrilatero Marche – Umbria è costituito da due direttrici parallele: la Ancona-Perugia, che si sviluppa lungo la SS 76 ”Val d’Esino” e prosegue lungo la SS 318 umbra, e la Civitanova Marche-Foligno, che si sviluppa lungo la SS 77 “Val di Chienti”, direttrici collegate dalla trasversale Fabriano-Matelica-Muccia e dalle diramazioni della SS 77. Ai fini della realizzazione, l’opera è stata suddivisa in 2 Maxilotti, di cui il primo relativo alla SS 77 Val di Chienti (1° e 2°stralcio) e alla SS 78 Val di Fiastra (3°stralcio) e il secondo alla SS76 Val d’Esino e SS 318 Umbra (1°stralcio) e alla Strada Regionale “Pedemontana delle Marche” (2°stralcio). Insieme agli interventi viari è stato previsto un Piano di Area Vasta (PAV), ovvero la creazione di “aree leader” in cui impiantare attività che sviluppano valore aggiunto per il territorio e diventino quindi in futuro attrattori economici. In particolare si ipotizza un insediamento produttivo graduale nell’arco di 15 anni (2005-2019), sino al raggiungimento della saturazione delle aree, in grado di generare proventi da “cattura di valore” per 342,228 Meuro, in un arco temporale di contribuzione di 30 anni (2005-2034).

L’intervento identificato come SS 77 Val di Chienti - Tronco Sfercia – Murcia: 1° lotto tratto Sfercia – Colle Sentino II”, di competenza dell’ANAS, comprende la realizzazione di complessivi 3 km di strada rientranti interamente nella regione Marche, per un importo di 83,620 Meuro.

L’intervento rientra nell’opera “Asse viario Marche – Umbria e Quadrilatero di penetrazione interna”, come indicato dall’ANAS nel “Programma attività di progettazione” datato Marzo 2004, ma non risulta incluso nel progetto Quadrilatero Marche-Umbria di cui alla Delibera CIPE n. 13 del 27.05.2004. L’opera, finanziata con i fondi di cui alle Leggi 61/98 e 879/86, ha seguito un iter indipendente dalle altre. A Settembre 2003 l’ANAS ha pubblicato il bando di gara per l’affidamento con il sistema dell’appalto integrato delle opere, per un importo complessivo di 64,028 Meuro. Il contratto è stato aggiudicato a Marzo 2005 all’ATI composto da Co.E.Stra, Consorzio Ravennate e G.P. Ingegneria al prezzo di 51,521 Meuro. L’ultimazione lavori è prevista per il 2008.

Dicembre 2001

L’”Asse viario Marche-Umbria (SS 77 della Val di Chienti) e Quadrilatero di penetrazione interna (quadrilatero di Fabiano)” è inserito nella Delibera CIPE n. 121/2001 con un costo di 1.807,599 Meuro e una disponibilità di 204,00 Meuro e successivamente incluso negli studi pilota dell’Unità Tecnica-Finanza di Progetto.

Luglio 2002

Nel DPEF 2003-2006 l’ intervento è incluso tra le opere chiave del Programma.

Ottobre 2002

L’Unità Tecnica-Finanza di Progetto con note del 9 e 18 Ottobre trasmette al CIPE una prima relazione sugli studi pilota e un documento redatto da Price Waterhouse Cooper sullo “studio per un intervento in public-private partnership sulla SS 77 versante marchigiano”.

Il MIT(nota n.255 del 21 Ottobre) trasmette la relazione sullo studio di fattibilità tecnica e prefattibilità ambientale del “Quadrilatero”.

Il MIT (Intesa Generale Quadro del 24 Ottobre 2002) stipula con le Regioni Marche e Umbria le intese previste dall’art.13 della Legge 166/2002 e integra l’intervento con altre infrastrutture viarie.

Il MIT(nota del 30 Ottobre 2002) trasmette al CIPE un’ulteriore relazione, con un quadro più ampio delle infrastrutture da realizzare e dei costi.

Il CIPE (Delibera 93 del 31/10/2002) prende atto delle caratteristiche innovative del progetto in quanto esso prevede l’elaborazione di un “piano di area vasta” che funge anche da piano di sviluppo economico dell’area interessata e un cofinanziamento attraverso flussi di ricavi, nonché un soggetto attuatore unico cui partecipano tutti gli interessati. Invita quindi il MIT a destinare le risorse occorrenti alla progettazione preliminare e allo Studio di Impatto Ambientale (SIA) dell’intervento, a valere sull’Art.13 della Legge 166/2002 e a quantificare le risorse private disponibili. La predisposizione degli atti per la gara viene affidata all’ANAS, in attesa della costituzione del soggetto attuatore unico. L’approvazione del progetto preliminare è prevista per Dicembre 2003.

Marzo 2003

Nell’Accordo di Programma Quadro tra Governo e Regione Marche del 31 Marzo 2003 la Regione finanzia l’intervento per un ammontare di 93,968 Meuro a valere sui fondi per le aree sottoutilizzate e sugli stanziamenti della Legge 30 Marzo 1998, n. 61.

Giugno 2003

Nel mese di Giugno 2003 viene costituita la società Quadrilatero Marche Umbria Spa, con una partecipazione maggioritaria di ANAS (51%) e minoritaria di Sviluppo Italia (49%), riconosciuta come Soggetto Attuatore Unico del progetto Quadrilatero Marche - Umbria.

Luglio 2003

Il DPEF 2004-2007 riporta l’opera nell’elenco di quelle potenzialmente attivabili nel periodo considerato.

 

Ottobre 2003

In data 24 Ottobre vengono stipulate con le Regioni Marche e Umbria le intese previste dall’Art.13 della Legge n.166/2002.

Dicembre 2003

Il MIT, come previsto nella Delibera n. 93/2002, relaziona (nota informativa del 19 Dicembre 2003) sul

grado di sviluppo dell’attuazione del progetto “Quadrilatero”.

Febbraio 2004

L’Unità Tecnica – Finanza di Progetto, con nota 27 Febbraio 2004 n. 000103, trasmette al CIPE le proprie considerazioni sullo studio di fattibilità del PAV, sull’analisi costi-benefici e sul piano finanziario elaborato dalla Quadrilatero Spa, che vengono ritenuti in linea di massima soddisfacenti.

Marzo 2004

Il MIT (nota 1 Marzo 2004, n. 115 – integrata con nota 12 Marzo 2004, n. 145) trasmette la relazione istruttoria sul progetto “Quadrilatero”, proponendo la presa d’atto del progetto generale, la presa d’atto de 2° maxilotto e l’approvazione, con prescrizioni, dei progetti definitivi della SS 76 “Val D’Esino”, tratte “Serra S. Quirico-Albacina” e “Cancelli – Fossato di Vico”, e SS 318 di “Valfabbrica”, tratta “Pianello-Valfabbrica” (1° stralcio del 2° Maxilotto), con l’assegnazione di 476,000 Meuro a valere sulle risorse dell’Art. 13 della Legge n. 166/2002, rifinanziato dall’Art. 4, comma 176, della Legge n. 350/2004.

Maggio 2004

In vista del rinnovo dell’Accordo di Programma Quadro “viabilità statale”, sottoscritto il 3 Marzo 1999, la Regione Umbria si impegna a contribuire per complessivi 45,900 Meuro, a valere sui fondi della Legge n.61/1998; (Ministero dell’Economia con nota n. 76228 del 13 Maggio 2004).

Il CIPE (Delibera 13/2004) prende atto:

·         dell’avvenuta costituzione della società Quadrilatero Marche-Umbria Spa (ANAS 51% e Sviluppo Italia 49%, con possibilità di partecipazione di tutti i soggetti pubblici e privati interessati), che viene riconosciuta come soggetto attuatore unico. L’avvio dei lavori è previsto al 2005 e la conclusione al 2009; il collaudo nel 2010.

·         che è in corso di stipula un Protocollo d’Intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’ANAS Spa, Sviluppo Italia Spa, Quadrilatero Marche-Umbria Spa, le Regioni Marche ed Umbria, le Province di Macerata, Perugia ed Ancona, i Comuni interessati, Infrastrutture Spa, le Camere di Commercio, Industria ed Artigianato di Macerata, Perugia ed Ancona, le Fondazioni Cassa di Risparmio di Macerata, Jesi, Foligno, Fabriano e Cupramontana;

·         che il costo complessivo dell’intervento Quadrilatero è riconosciuto in 2.156,700 Meuro, ovvero 63,200 per espropri di terreni su cui impiantare attività leader (Piano di area vasta) e 2.093,500 per opere viarie al netto dell’IVA. Risultano già disponibili complessivamente 166,723 Meuro provenienti dal piano triennale ANAS e dalle Regioni Umbria e Marche (Fondi aree depresse e Legge 61/98). Il cofinanziamento a carico dell’Art.13 della Legge 166/2002 è valutato in 1.557,508 Meuro (70% del costo complessivo). Tra le fonti di copertura dei costi si indica il modello di “cattura di valore” descritto dal Piano di Area Vasta (sono previsti proventi per 342,228 Meuro) e l’utilizzazione e/o vendita di materiale pregiato (previsti proventi per 40,200 Meuro).

Vengono inoltre approvati in quanto completi di VIA e dei pareri favorevoli degli Enti interessati il progetto definitivo del 1° stralcio del 1° Maxi lotto e del 1° stralcio del 2° Maxi lotto. Vengono approvati i progetti preliminari del 2° stralcio del 1° e 2°Maxilotto.

Luglio 2004

Il DPEF 2005-2008 ripropone l’opera, la colloca tra gli assi di connessione con i corridoi europei e indica come anno di ultimazione dei lavori il 2009.

Novembre 2004

La Quadrilatero Marche - Umbria Spa pubblica i bandi per l’affidamento a contraente generale del 1° e 2° Maxi lotto.

Luglio 2005

Il DPEF 2006-2009, classifica gli interventi “SS 78 Val di Fiastra: tratto Sarnano – Sforzacosta (1°maxilotto - 3°stralcio) 72” e “SS 3 Via Flaminia tratto Pontecentesimo – Foligno” dell’Asse viario Marche-Umbria e quadrilatero di penetrazione interna, tra quelli in fase istruttoria. Lo stesso documento colloca l’“Asse viario Umbria Marche quadrilatero umbro marchigiano” sia tra le opere con un livello di avanzamento superiore al 20% al  31.12.2006 che tra quelle appaltate e cantierate al 30 giugno 2005.

Settembre 2005

In data 26 Settembre 2005 vengono presentate le offerte.

Ottobre 2005

Il MIT, con nota del 26 Ottobre 2005 n. 510 integrata con le note 24 Novembre 2005 n. 569 e 2 Dicembre 2005 n. 584, trasmette la relazione istruttoria del progetto preliminare “SS 78 ‘Val di Piastra: tratto Sforzacosta-Sarnano” e del progetto definitivo della “SS Flaminia 3: collegamento Foligno-Pontecentesimo”, proponendo l’approvazione, con prescrizioni e raccomandazioni, di detti progetti.

Dicembre 2005

Nella seduta del 2 dicembre 2005 il CIPE approva “in linea tecnica, con prescrizioni e raccomandazioni, il progetto preliminare della tratta Sforzacosta – Sarnano e il progetto definitivo della tratta Pontecentesimo – Foligno”, completando, con ciò, l’approvazione tecnica dell’intero progetto infrastrutturale denominato “Quadrilatero Marche – Umbria”.

Il 22 dicembre, la Commissione valutatrice provvede in seduta pubblica all’apertura delle buste contenenti le offerte economiche per l’affidamento al Contraente Generale dei lavori per la realizzazione delle opere del Maxi Lotto n. 1. In base alla graduatoria redatta dalla Commissione risulta aggiudicatario in via provvisoria il raggruppamento Strabag AG, C.M.C., Grandi Lavori Fincosit Spa, che ha presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa, totalizzando 85,38 punti sui 100 a disposizione, con un ribasso del 14,95% sull’elenco prezzi. Entro marzo 2006 è prevista la stipula del contratto di affidamento tra la Società Quadrilatero Marche-Umbria Spa e il raggruppamento aggiudicatario.

Gennaio 2006

Il 19 Gennaio 2006, la Commissione valutatrice provvede in seduta pubblica all’apertura delle buste contenenti le offerte economiche per l’affidamento al Contraente Generale dei lavori per la realizzazione delle opere del Maxi Lotto n. 2. In base alla graduatoria redatta dalla Commissione risulta aggiudicatario in via provvisoria il raggruppamento Consorzio Stabile Operae Tecnologie e Sistemi Integrati di Costruzione, Toto Spa, Consorzio Stabile Ergon Engineering and Contracting Scrl, che ha presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa, totalizzando 74,7 punti sui 100 a disposizione, con un ribasso del 15,39% sull’importo lavori a base di gara.

Febbraio 2006

In data 8 Febbraio 2006 è aggiudicato in via definitiva il maxi lotto 1 al raggruppamento Strabag AG, C.M.C., Grandi Lavori Fincosit Spa.

Marzo 2006

Il MIT, con nota 21 Marzo 2006 n. 218, trasmette al CIPE la relazione istruttoria sulle “Aree leader facenti parte del Piano di Area Vasta sotteso alla contribuzione del territorio al cofinanziamento delle Infrastrutture Stradali mediante la “Cattura di Valore”, proponendo l’approvazione, in linea tecnica e con prescrizioni, dei relativi progetti preliminari. Lo stesso giorno e per lo stesso intervento il MIT, con nota n. 18734, propone l’assegnazione di un finanziamento di 20 Meuro a valere sulle risorse di cui all’art. 1, comma 78, della legge n. 266/2005.

Nella seduta del 29 Marzo il CIPE approva, con prescrizioni e raccomandazioni, il progetto preliminare di 8 aree leader per un importo di 25,120 Meuro, conferma Quadrilatero Spa quale soggetto aggiudicatore, e assegna un finanziamento di 20 meuro di cui 17,318 finalizzato alla copertura dei costi di acquisizione dei terreni sede di 5 aree leader - Falconara “Polo fieristico direzionale” (AL 5), Valfabbrica  “Attività produttive nel settore tessile e servizi alle imprese” (AL 6),  Muccia  “Polo produttivo agroalimentare” (AL 9), Foligno “Servizi alla piastra logistica” (AL 13), Area di sosta Gualdo Tadino  “Area di sosta bifronte” (AL 14) – e 2,682 Meuro per il completamento della copertura degli oneri per la progettazione delle opere relative al sistema infrastrutturale “Quadrilatero”.

Maggio 2006

In data 10 Maggio 2006 è aggiudicato in via definitiva il maxi lotto 2 all’Ati Consorzio Stabile Operae Tecnologie e Sistemi Integrati di Costruzione, Toto Spa, Consorzio Stabile Ergon Engineering and Contracting Scrl.

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 l’intervento Asse viario Umbria Marche e quadrilatero di penetrazione (SS 76, SS 318, SS 77, Pedemontana delle Marche e intervallive) suddiviso in 8 interventi + PAV Piano di Area Vasta” viene classificato tra le opere stradali affidate, per un costo di 2.156,71 Meuro e un fabbisogno residuo di 637,69. Lo stesso documento considera le tratte “SS 78 Val di Fiastra: tratto Sarnano - Sforzacosta (1°maxilotto -3°stralcio), con un costo pari a 72,51, e “SS 3 Via Flaminia tratto Pontecentesimo - Foligno (Maxil. I str.3°), con un costo pari a 86,87, come interventi distinti dall’Asse viario Umbria Marche e quadrilatero di penetrazione (SS 76, SS 318, SS 77, Pedemontana delle Marche e intervallive) suddiviso in 8 interventi + PAV Piano di Area Vasta” del costo pari a 2.156,71 Meuro.

Ottobre 2006

Il documento Esiti tavolo di “ricognizione sullo stato di attuazione della legge obiettivo”, pubblicato dal CIPE il 30 Ottobre 2006, per l’opera “quadrilatero Marche-Umbria” indica un costo di 2.156,700 e un fabbisogno, che tiene conto delle risorse da confermare (436,262 Meuro), di 637,372.

Novembre 2006

Dal rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture, aggiornato a Novembre 2006, si rileva che “Per la copertura finanziaria, sono disponibili fondi pubblici di 469,90 Meuro, per il primo maxilotto e di 593,00 Meuro, per il secondo, per complessivi 1.063,06 Meuro. Al fine del completamento dell’intervento si dovrà operare attraverso: la verifica dell’intero progetto sotto gli aspetti tecnico-progettuali e finanziari; l’utilizzazione dei ribassi d’asta; la verifica della disponibilità di risorse private, inizialmente stimate in 436,27 Meuro”.

Dicembre 2006

Il 14 Dicembre 2006 la Quadrilatero Marche-Umbria Spa comunica di aver perfezionato con la Cassa Depositi e Prestiti il finanziamento di 20 Meuro per dare attuazione alla delibera CIPE n. 101/2006 pubblicata sulla G.U. n. 251 del 27 ottobre 2006. Il finanziamento, insieme all'approvazione dell'Accordo di Programma da parte della Regione Marche (con Delibera di Giunta n. 690 del 9 giugno 2006), consentirà quindi alla Società di passare alla fase operativa del Piano di Area Vasta, attraverso l'emissione dei primi bandi di gara, previsti entro gennaio 2007, per l'individuazione dei soggetti concessionari della progettazione esecutiva, costruzione e gestione degli interventi previsti sulle Aree Leader approvate, che sono quelle individuate d’intesa con i comuni competenti per territorio e la regione.

Codice Unico di Progetto

 

 

 

 

                             1° Maxi lotto: F12C03000050010

 

                             2° Maxi lotto: F12C03000050020

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 
 

 

 


                            Quadrilatero Marche Umbria Spa

 

Normativa e documentazione di riferimento

 
 

 

 


L.61/98 (APQ Regioni Marche e Umbria)

Legge 21 dicembre 2001, n.443

Delibera CIPE n. 121/2001

Legge 1 agosto 2002, n.166

D.Lgs. 20 agosto 2002, n. 190

DPEF 2003-2006 - Luglio 2002

ANAS Piano Triennale 2002-2004

Note dell’Unità Tecnica-Finanza di Progetto del 9 Ottobre e del 18 Ottobre 2002

Nota MIT n.255 del 21 Ottobre 2002

Intesa Generale Quadro tra MIT e Regione Umbria del 24 Ottobre 2002

Intesa Generale Quadro tra MIT e Regione Marche del 24 Ottobre 2002

Delibera CIPE n. 93/2002

DPEF 2004-2007 - Luglio 2003

Nota MIT del 19 Dicembre 2003

Nota dell’Unità Tecnica – Finanza di progetto del 27 Febbraio 2004, n. 000103

MIT (nota 1° Marzo 2004, n. 115 – integrata con nota 12 Marzo 2004, n. 145)

Nota Ministero dell’Economia n. 76228 del 13 Maggio 2004

Delibera CIPE n.13/2004

DPEF 2005-2008 - Luglio 2004

Bandi di gara 1° e 2° maxi lotto – Novembre 2004

Relazione STM del 30/12/2004

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

DPEF 2006-2009 - Luglio 2005

Delibera CIPE n. 145/2005

Avviso aggiudicazione 1° Maxi lotto – Marzo 2006

Avviso aggiudicazione 2° Maxi lotto – Giugno 2006

Delibera CIPE n. 101/2006

DPEF 2007-2011 - Luglio 2006

Documento Esiti tavolo di “ricognizione sullo stato di attuazione della legge obiettivo”, CIPE, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 30 Ottobre 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

Casella di testo: Quadrilatero Marche – Umbria

 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

 

N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

2.374,430

Fonte: ANAS; Intesa MIT Regione Umbria; MIT Regione Marche

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

2.156,720

Fonte: Delibera CIPE n. 13 del 27.05.2004

 

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

2.156,700

Fonte: Delibera CIPE n. 145 del 2.12.2005

 

Note

 

 

Quadro finanziario

 

 

 
 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

1.519,326

Fonte: Delibere CIPE 13 del 27.05.2004,

 145 del 2.12.2005, 101 del 29.3.2006, CIPE - Esiti tavolo di “ricognizione sullo stato di

attuazione della Legge Obiettivo” del 30.10.2006

 

 

 

Di cui (importi e provenienza)

45,900

90,175

920,136

 

26,855

436,260

20,000

 

L. 61/98 (APQ Regione Umbria)

L. 61/98 (APQ Regione Marche)

Art.13 L.166/2002 e Art.1, comma 78,  L.266/2005

ANAS (Piano Triennale 2002 – 2004)

Quadrilatero Marche-Umbria Spa

Art.1, comma 78,  L.266/2005

 

 

Fabbisogno residuo

637,374

 

Note:

 


 

Casella di testo: 1° maxilotto

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

 

 

 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

1.295,540

Fonte: Delibera CIPE 13 del 27.05.2004

 

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

1.295,520

Fonte: Delibera CIPE 145 del 2.12.2005

 

Note: Costo a base d’appalto 1.174,501 Meuro (importo complessivo); costo di aggiudicazione 1.012,976 Meuro

 

 

 

Quadro finanziario

 

 

 
 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

746,800

Fonte: Delibere CIPE n. 13 del 27.05.2004,

n. 145 del 2.12.2005, n. 101 del 29.3.2006, CIPE - Esiti tavolo di “ricognizione sullo stato di attuazione della Legge Obiettivo” del 30.10.2006

 

Di cui (importi e provenienza)

45,900

424,050

276,850

L. 61/98 (APQ Regione Umbria)

Art.13 L.166/2002

Quadrilatero Marche - Umbria Spa

Fabbisogno residuo

548,720

 

Note

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

STATO DI ATTUAZIONE

 
 

 

Progettazione

 
 

 

 

 


                                               

 

Note: progetto definitivo approvato dal CIPE in data 27 Maggio 2004, n. 13.

 

 

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

20 Novembre 2004

Forma contrattuale

Contraente generale

Tempi di esecuzione

1.380 giorni

Data aggiudicazione

8 Febbraio 2006

Soggetto aggiudicatore

Quadrilatero Marche - Umbria Spa

Aggiudicatario

Ati Strabag AG, C.M.C., Grandi Lavori Fincosit Spa

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

N.D.

Fonte:

 

Previsione al 30 Aprile 2005

2009

Fonte: DPEF 2005 - 2008

Previsione al 30 Novembre 2006

2011

Fonte: Quadrilatero Marche-Umbria Spa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Casella di testo: 2° maxilotto
 

 

 

DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

N.D.

Fonte:

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

797,980

Fonte: Delibera CIPE n. 13 del 27.05.2004

 

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

797,980

Fonte: Delibera CIPE n. 145 del 2.12.2005

 

Note: costo a base d’appalto 716,847 Meuro (importo complessivo); costo di aggiudicazione 607,992 Meuro

 

 

Quadro finanziario

 

 

 
 

 

 


Risorse disponibili al 21.12.2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

752,526

Fonte: Delibere CIPE n. 13 del 27.05.2004,

 n. 145 del 2.12.2005, 101 del 29.3.2006, CIPE - Esiti tavolo di “ricognizione sullo stato di attuazione della Legge Obiettivo” del 30.10.2006

 

Di cui (importi e provenienza)

90,175

476,086

26,855

159,410

L. 61/98 (APQ Regione Marche)

Art.13 L.166/2002

ANAS Spa

Quadrilatero Marche - Umbria Spa

Fabbisogno residuo

45,454

 

Note

 

 

STATO DI ATTUAZIONE

 
 

 

 

 

Progettazione

 
 

 

 


                                               

 

Note: progetto definitivo approvato dal CIPE in data 27 Maggio 2004

 

 

 

Affidamento lavori

 
 

 


Data bando

19 Novembre 2004

Forma contrattuale

Contraente Generale

Tempi di esecuzione

1.800 giorni

Data aggiudicazione

10 Maggio 2006

Soggetto aggiudicatore

Quadrilatero Marche - Umbria Spa

Aggiudicatario

Ati Consorzio Stabile Operae Tecnologie e Sistemi Integrati di Costruzione, Toto Spa, Consorzio Stabile Ergon Engineering and Contracting Scrl

 

 

 

Ultimazione lavori

 
 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

N.D.

Fonte:

 

Previsione al 30 Aprile 2005

2009

Fonte: DPEF 2005 - 2008

Previsione al 30 Novembre 2006

2011

Fonte: Quadrilatero Marche-Umbria Spa

 

 

 

 


Sistemi Urbani

Roma: Linea C e B1 metropolitana, GRA

LINEA C DELLA METROPOLITANA DI ROMA

SCHEDA N. 23

 

 

 


Pag.8

Costo al 30 Novembre 2006

3.047,424 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2005

0,000 Meuro

Variazioni rispetto al 30 Aprile 2004

+148,424 Meuro

Variazioni rispetto alla Del.121/2001

+1.122,074 Meuro

 

 

Costo

 
 

Quadro finanziario

 

Localizzazione

 
 

 


Casella di testo: M

 

Pag.8

 

 

Stato di attuazione

 
 

 


In corso*

 

Concluse

 

Opere con contratto

 

Opere in gara (GC)

 

ESECUZIONE

 

AFFIDAMENTO LAVORI

 

PROGETTAZIONE

 

PE

 

PD

 

PP

 

SDF

 
Pag.9 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*In corso attività di indagine con scavi archeologici

Ultimazione lavori

 
 


Casella di testo: Pag.9
			2015


 

DATI GENERALI

 
 

 

 

Dati identificativi

 
 

 

 

 


Tipologia

Intervento

 

Delibera 121/2001

DPEF

2003-2006

DPEF

2004-2007

DPEF

2005-2008

DPEF

2006-2009

Codici di identificazione

10/100

13/c

82

93

No

 

 

 

Descrizione e dati storici

 
 

 

 


Il tracciato della Linea C è lungo complessivamente 42 km e comprende 42 stazioni; attualmente è prevista la realizzazione della prima parte, ad automazione integrale (treni con guida senza macchinista), denominata Tracciato Fondamentale, lunga 25,5 km con 30 stazioni. Nel dettaglio il tracciato fondamentale si articola in 7 tratte che comprendono le seguenti stazioni:

 

Tratta      Denominazione                       Stazioni    

T2             Clodio/Mazzini - Venezia        6                  Clodio/Mazzini; Ottaviano; Risorgimento; San Pietro; Chiesa Nuova; Argentina;

T3             Venezia - San Giovanni           3                  Venezia; Colosseo; Ambaradam;

T4             San Giovanni - Malatesta (*)4                  San Giovanni; Lodi; Pigneto; Malatesta;

T5             Malatesta - Teano - Alessandrino            5               Teano; Gardenie; Mirti; Parco Centocelle; Alessandrino

T6A         Alessandrino - Torrenova innesto T7      3               Torre Spaccata; Giglioli; Giardinetti

T7             Torrenova innesto T7 - Pantano (**)       9               Torre Angela; Torre Gaia; Grotte Celoni; Fontana Candida; Borghesiana, Bolognetta; Finocchio; Graniti; Pantano

(*) compreso il raccordo di servizio Linea A/ Linea C

 (**) compreso il Deposito Graniti                                                               

 

1992

Entra in vigore la Legge per gli "Interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa" (L.211/92), sulla base della quale il CIPE, in successive delibere, concede contributi in termini di volume di investimenti per complessivi 533,595 Meuro alle tratte T4 (S.Giovanni-Malatesta) e T5 (Malatesta-Teano-Alessandrino), ma il MIT emette decreti di finanziamento per un importo pari a 531,551 Meuro sulla base dello sviluppo delle quote dei limiti di impegno in precedenza attribuite alle tratte stesse.

2000 - 2001

Viene completato il progetto preliminare dell'intera Linea, si definiscono le Tratte T1 e T2, il prolungamento della tratta T6 a Tor Vergata (con annesso deposito intermedio di Tor Vergata), la diramazione C1 (da Teano a Ponte Mammolo) e la previsione dell'utilizzazione, come tratta T7, della ferrovia Roma-Pantano dal bivio di Torrenova a Pantano (con annesso deposito generale di Graniti). Vengono presentati gli Studi di Impatto Ambientale delle tratte T3, T4, T5, T6 e T7.

Dicembre 2001

Il progetto è inserito nel Programma delle Infrastrutture Strategiche della Legge Obiettivo tra i “Sistemi Urbani - Roma: linea C e B1 metropolitana, GRA” per un costo complessivo di 2.892,159 Meuro di cui 1.925,350 riferiti alla Linea C, come indicato dal DPEF 2003-2004.

2001 - 2002

L'Ufficio Valutazione Impatto Ambientale della Regione Lazio, la Conferenza dei Servizi, il Comitato tecnico consultivo della Regione Lazio e il MIT approvano l'approfondimento del progetto definitivo delle tratte T4 e T5.

Maggio 2002

Il MIT, il Presidente della Regione Lazio e il Sindaco di Roma sottoscrivono l'atto aggiuntivo all'Accordo procedimentale del Maggio 2002 che prevede, tra l'altro:

·         l'affidamento in gara (in un unico lotto) del cosiddetto Tracciato Fondamentale della Linea, individuato allora nelle tratte da T2 a T6, a contraente generale;

·         la copertura finanziaria, in aggiunta alle risorse già assentite sulle Tratte T4 e T5, del costo di realizzazione delle Tratte T2, T3 e T6, per gli adempimenti di cui alla "Legge Obiettivo", al quale lo Stato concorrerà con una quota del 70% a proprio carico, il Comune con una quota del 18% e la Regione con una quota del 12%.

Giugno 2002

Il Consiglio Comunale approva, con Delibera n.67 del 12 Giugno, il progetto preliminare della Linea C della nuova linea metropolitana di Roma.

Luglio 2002

Il MIT emette il Decreto per l'erogazione della quota di finanziamento di competenza dello Stato (in base alla Legge 211/92), prevista per le Tratte T4 e T5, complessivamente pari a 531,551 Meuro (di cui  248,073 Meuro per la Tratta T4 e 283,478 Meuro per la tratta T5). La rimanente quota, sino al concorso dell'importo complessivo di 889,328 Meuro, sarà a carico del Comune di Roma.

Nel DPEF 2003-2006 figura il “Sistema Integrato di Trasporto del nodo di Roma”, articolato a sua volta nei seguenti interventi: Grande Raccordo Anulare (G.R.A.), Area Castelli, Linea C, Linea B1 con costi rispettivamente di 502,000 - 232,410 - 1.925,350 e 464,810 Meuro

Febbraio 2003

Il Comune, con Delibera n. 113 del 25 Febbraio 2003, approva il quadro economico del “Tracciato Fondamentale” e definisce la procedura di gara mediante affidamento a contraente generale, tramite licitazione privata e con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sulla base del progetto preliminare delle tratte T2-T3 e T6 e del progetto definitivo delle tratte T4 e T5.

Il progetto preliminare dell'intera Linea C, integrato dallo Studio di Impatto Ambientale, dalle Opere Integrative e Compensative nonché dal programma delle attività riguardanti il Patrimonio Archeologico e Monumentale interessato dalla linea, viene trasmesso al MIT, agli altri Ministeri interessati e alla Regione Lazio, per l’istruttoria prevista dalla "Legge Obiettivo" e dal D. Lgs. attuativo 190/2002.

Luglio 2003

Il MIT (nota n. 36 del 31 Luglio 2003) trasmette al CIPE la relazione istruttoria dell’intervento Linea C, proponendo di approvare il progetto preliminare di alcune tratte e di assegnare un finanziamento di 316,000 Meuro.

Il DPEF 2004-2007 includel’intervento nell’elenco delle opere potenzialmente attivabili nel periodo di riferimento.

Agosto 2003

Il CIPE (Del. 65 del 1 Agosto 2003) stralcia l’intervento relativo alla metropolitana B1di Roma dal primo programma delle opere strategiche, in quanto l’opera è finanziata con altre fonti e ridefinisce quindi le previsioni di spesa. Approva il progetto preliminare delle Tratte T2, T3 e T6A, per un costo complessivo di 1.649,423 Meuro e individua quale Tracciato Fondamentale le Tratte da T2 a T7, da Clodio/Mazzini a Pantano con il deposito - officina di Graniti, prescrivendo in capo al Comune l'obbligo di effettuare gli approfondimenti relativi a tale Tracciato Fondamentale, mediante la redazione del progetto preliminare delle opere di adeguamento della Ferrovia Roma-Pantano a linea metropolitana e del deposito-officina Graniti. Assegna un contributo di 316,000 Meuro, a carico delle risorse recate dall’Art.13 della Legge n. 166/2002 (156,900 Meuro nell’anno 2003 e 159,100 Meuro nell’anno 2004). Il contributo rappresenta il

70% di partecipazione per la copertura finanziaria della tratta T4, della tratta T5, dotate di progetto definitivo, della tratta T3 e della progettazione definitiva del restante tracciato.

Marzo 2004

Il Comune di Roma, con deliberazione consiliare, approva il progetto preliminare della Tratta T7 di adeguamento a linea metropolitana della ferrovia Roma-Pantano e del deposito-officina Graniti, redatto secondo le prescrizioni dettate dal CIPE. Tale deliberazione approva, inoltre, il nuovo quadro economico relativo al Tracciato Fondamentale da T2 a T7 della Linea C.

Luglio 2004

Il MIT, il Presidente della Regione Lazio e il Sindaco di Roma stipulano il II atto aggiuntivo all'Accordo procedimentale del 29 Maggio 2002. Con tale atto trovano definizione tutte le problematiche relative all'intera Linea C emerse nel corso dell'istruttoria effettuata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ai sensi del D. Lgs. n. 190/2002, condotta al fine di dare piena attuazione a quanto disposto dal CIPE.

Il DPEF 2005-2008 ripropone l’opera, la colloca tra le opere del Corridoio n° 1 - Asse Nord Sud Berlino-Palermo, e indica come anno di ultimazione dei lavori il 2010.

Dicembre 2004

Il CIPE, con delibera del 20 Dicembre n. 105, approva, con prescrizioni, il progetto preliminare delle opere di adeguamento della ferrovia “Roma-Pantano” a linea metropolitana (tratta T7 da bivio Torrenova a Pantano) e del completamento del deposito-officina Graniti, nonché le varianti al progetto preliminare delle tratte T2, T3 e T6A, in relazione all’eseguita ottimizzazione prescritta dalla citata delibera n. 65/2003; approva inoltre il quadro economico generale del “tracciato fondamentale”, per l'importo complessivo di 3.047,424 Meuro, determinando in 1.509,122 Meuro il costo del primo lotto funzionale.

Febbraio 2005

In data 15 Febbraio 2005, a seguito della richiesta presentata da Roma Metropolitane Srl, all’intervento in questione viene assegnato il CUP E51I0400001007.

Lo stesso giorno, Roma Metropolitane Srl in qualità di Stazione appaltante, manda in gara l’affidamento a contraente generale, ai sensi dell’Art. 1 comma 2 lettera f) della Legge 443/2001, nonché Art. 9 del D.Lgs. 190/2002, della progettazione definitiva ed esecutiva, della realizzazione e direzione lavori della nuova Linea C della Metropolitana di Roma, con sistema di automazione integrale su ferro senza macchinista a bordo per un importo complessivo di 2.510,951 Meuro.

La nuova metropolitana sarà realizzata in due fasi. Nella prima sono previste la progettazione e l’esecuzione delle T3, T4, T5 e la progettazione definitiva delle tratte T2, T6A, T7, il tutto per un ammontare di 1.232,680 Meuro. Nella seconda fase invece si procederà con la progettazione esecutiva ed esecuzione delle tre tratte T2, T6A e T7, per un ammontare di 1.278,271 Meuro. L’avvio della seconda fase dipende dall’acquisizione del relativo finanziamento, che avverrà con l’approvazione del progetto definitivo delle tratte interessate.

Maggio 2005

Il termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione é fissato per il 9 Maggio 2005.

Il MIT, con nota 23 Maggio 2005 n. 255, propone al CIPE di prendere atto del trasferimento della funzione di soggetto aggiudicatore effettuato dal Comune di Roma a favore della Roma Metropolitane Srl.

Il CIPE, con delibera 27 Maggio 2005 n. 39, approva la modifica del soggetto aggiudicatore, a seguito del trasferimento delle relative funzioni effettuato dal Comune di Roma, individuandolo in Roma Metropolitane Srl.

Giugno 2005

Il 1° Giugno 2005 Roma Metropolitane invia le lettere d'invito a 10 concorrenti, di cui 6 hanno presentato offerta entro la prevista data del 30 Novembre 2005.

Luglio 2005

Il DPEF 2006-2009 per l’intervento “Metropolitana linea C ‘Tracciato Fondamentale’: tratte T2-T6A (Torrenova) + T7 + Graniti deposito” indica un costo pari a 3.047 Meuro, di cui 1.510 disponibili, prevede il completamento dei lavori a partire dal 2011 per lotti, e in merito allo stato di avanzamento lavori, indica “Gara per affidamento General Contractor”. Lo stesso documento include l’opera sia tra le opere con un livello di avanzamento superiore al 20% al 31 Dicembre 2006 che tra quelle appaltate e cantierate al 30 Giugno 2005.

Dicembre 2005

Il MIT, con nota 22 Dicembre 2005 n. 640, trasmette al CIPE la relazione istruttoria sulla “Metropolitana di Roma linea C - Tratte T4 e T5: S.Giovanni-Alessandrino - Attività propedeutiche di scavi archeologici, di bonifica di cavità e delle opere integrative e compensative, relative alle aree contigue alla stazione Teano e rinnovo dichiarazione di pubblica utilità”, proponendo l’approvazione, con prescrizioni, del progetto definitivo delle suddette attività nonché il rinnovo dell’approvazione del progetto definitivo delle tratte T4 e T5 ai soli fini della dichiarazione di pubblica utilità per le opere interessate.

Febbraio 2006

Il MIT, con nota 1° Febbraio 2006 n. 79, trasmette al CIPE una relazione istruttoria aggiuntiva ai fini del rinnovo della dichiarazione di pubblica utilità delle citate tratte T4 e T5. Lo stesso Ministero, con nota 8 Febbraio 2006 n. 99, trasmette documentazione integrativa di ordine finanziario.

Il 28 Febbraio 2006, il Consiglio d'Amministrazione di Roma Metropolitane approva gli atti della gara sulla metro linea C disponendone l’aggiudicazione definitiva nei confronti dell’Ati tra Astaldi Spa (mandataria), Vianini Lavori Spa, Consorzio Cooperative Costruzioni, Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari Spa.

Marzo 2006

In data 24 Marzo 2006 è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Europea l’avviso relativo all’aggiudicazione definitiva, avvenuta in data 3 Marzo 2006, della progettazione definitiva ed esecutiva, realizzazione e direzione lavori della linea C della metropolitana di Roma al contraente generale l’Ati guidato da Astaldi Spa.

Il CIPE, con delibera 29 Marzo n. 78, integra la delibera 65/2003, considerando approvato anche il progetto preliminare delle opere integrative e compensative delle tratte T4 e T5 della "linea C della metropolitana di Roma", ed approva il progetto definitivo delle “Attività propedeutiche di scavi archeologici, di bonifica di cavità e delle opere integrative e compensative, relative alle aree contigue alla stazione Teano della Metropolitana di Roma linea C - Tratte T4 e T5: S. Giovanni - Alessandrino”.

Maggio 2006

Il 16 Maggio vengono aperti i primi cantieri per la linea C della metropolitana che collegherà piazzale Clodio con la zona di Pantano, nella periferia della città. I cantieri serviranno per effettuare i primi sondaggi archeologici lungo le prime tratte (T4-T5 da San Giovanni ad Alessandrino e T6A da Alessandrino a Torre Angela).

Luglio 2006

Nel DPEF 2007-2011 la  linea C della metropolitana di Roma figura come “Metropolitana di Roma Linea C (1 lotto funzionale)” tra le opere affidate (all. 2) riferite alle metropolitane con un costo di 3.047,42 Meuro e un fabbisogno residuo di 1.537,05 Meuro, come “Metro C di Roma tratta 7” tra le opere affidate (all. 2) riferite alle metropolitane ma senza alcuna indicazione economica; infine come “Metropolitana di Roma Linea C: tratte T4 e T5 – Stazione Teano” rientra tra rientra tra le opere incluse nell’All. 4 (“altre opere”), ovvero tra le opere per le quali non risulta avviata la fase di affidamento dei lavori, per un costo di 963,49 Meuro interamente disponibili. Quest’ultima è inoltre presente nello stesso documento tra le possibili priorità sui nodi (All. 7).

Novembre 2006

Dal rapporto “Infrastrutture Prioritarie” redatto dal Ministero delle Infrastrutture, aggiornato a Novembre 2006, si rileva che “È prevista la realizzazione, entro Febbraio 2011, della prima fase strategica da S.Giovanni a Pantano, per il quale è richiesto un finanziamento da parte dello Stato di M€ 350,00, di cui M€ 100,00 a valere sull’esercizio finanziario 2008 e M€ 250,00 sul 2009. Tale finanziamento va ad aggiungersi ai M€ 966,28 già assentiti.”

Il CIPE, con delibera n. 144 del 17 Novembre 2006, autorizza il Comune di Roma “a contrarre mutui o ad effettuare altre operazioni finanziarie a valere sulle risorse assegnate per la realizzazione della linea C della metropolitana di Roma con la delibera 1° agosto 2003, n. 65” e conferma la Società “Roma Metropolitane Srl” quale soggetto aggiudicatore per l’opera “linea C della metropolitana di Roma”.

 

 

Codice Unico di Progetto

 

 
 

 

 


                            CUP E51I0400001007

 

 

Soggetto titolare della realizzazione dei lavori

 

 

 
 

 

 


                         Comune di Roma - Roma Metropolitane Srl

 

 

 

 

Normativa e documentazione di riferimento

 

Legge n.211/92

Legge 21 Dicembre 2001, n.443

Delibera CIPE del 21 Dicembre 2001, n. 121

Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Lazio del 20 Marzo 2002

Accordo procedimentale del 29 Maggio 2002 ( MIT-Regione Lazio-Comune di Roma)

Delibera Comune di Roma n.67 del Giugno 2002

DPEF 2003-2006 – Luglio 2002

Legge 1 Agosto 2002, n.166

D.Lgs. 20 Agosto 2002, n. 190

Nota Comune di Roma del Febbraio 2003

Delibera Comune di Roma n.113 del 25 Febbraio 2003

DPEF 2004-2007 – Luglio 2003

Nota MIT n. 36 del 31 Luglio 2003

Delibera CIPE n. 65 del 1 Agosto 2003

Delibera di Giunta Comunale n.46 del 25 Marzo 2004

DPEF 2005-2008– Luglio 2004

Secondo Atto aggiuntivo del Luglio 2004

Delibera CIPE n.105 del 20 Dicembre 2004

Relazione STM del 30/12/2004

Bando di gara - Febbraio 2005

Relazione della Corte dei Conti sullo stato di attuazione della Legge - Obiettivo (Marzo 2005)

Nota MIT 23 Maggio 2005 n. 255

Delibera CIPE 27 Maggio 2005 n. 39

DPEF 2006-2009 – Luglio 2005

Nota MIT 22 Dicembre 2005 n. 640

Nota MIT 1 Febbraio 2006 n. 79

Avviso di aggiudicazione gara - Marzo 2006

Delibera CIPE 29 Marzo 2006 n. 78

DPEF 2007-2011– Luglio 2006

Rapporto MI, Infrastrutture Prioritarie, Novembre 2006

Delibera CIPE 17 Novembre 2006 n. 144

 


DATI ECONOMICI (Meuro)

 

 

 
 

 

Costo

 

 

 
 

 

 


Costo al 21 Dicembre 2001

1.925,350

Fonte: Del. CIPE n. 121 del 21.12.2001

Previsione di costo al 30 Aprile 2004

2.899,000

Fonte: Del. CIPE n. 65 del 01.08.2003

Previsione di costo al 30 Aprile 2005

3.047,424

Fonte: Del. CIPE n. 105 del 20.10.2004

Previsione di costo al 30 Novembre 2006

3.047,424

Fonte: Del. CIPE n. 78 del 29.03.2006

Note

 

Quadro finanziario

 

 

 
 

 

 

 

 


Risorse disponibili al 21 Dicembre 2001

N.D.

Fonte:

Risorse disponibili al 30 Novembre 2006

1.510,368

Fonte: Del. CIPE n. 65 del 01.08.2003

Di cui (importi e provenienza)

966,279

 

66,098

477,991

 

 

 

 

Stato (di cui 316,000 Art.13 L.166/2002)

Regione Lazio

Comune di Roma

Fabbisogno residuo

1.537,056

 

Note

 

 


STATO DI ATTUAZIONE

 
 

 

Progettazione

 
 

 

 


                                               

 

Note: il progetto preliminare delle tratte T2, T3 e T6A è stato approvato con Del. CIPE n. 65/2003; il progetto preliminare delle tratte T7 e del completamento del deposito-officina Graniti, nonché le varianti alle tratte T2, T3 e T6A è stato approvato con Del. CIPE n. 105/2004; il progetto preliminare delle tratte  T4, e T5 e il progetto definitivo delle “Attività propedeutiche di scavi archeologici, di bonifica di cavità e delle opere integrative e compensative, relative alle aree contigue alla stazione Teano della Metropolitana di Roma linea C - Tratte T4 e T5: S. Giovanni - Alessandrino” con Del. CIPE n. 78/2006

Il DPEF 2007-2011 indica quale fase progettuale in corso quella definitiva

 

 

Affidamento lavori

 
 

 

 


Data bando

15 Febbraio 2005

Forma contrattuale

General Contractor

Tempi di esecuzione

5.050 giorni totali così articolati: prima parte 2.736 gg dall'inizio delle attività; seconda parte 2.314 gg dall'inizio delle attività coincidenti con l'approvazione dei progetti definitivi e del relativo finanziamento da parte del CIPE

Data aggiudicazione

3 Marzo 2006

Soggetto aggiudicatore

Roma Metropolitane Srl

Aggiudicatario

Ati Astaldi Spa, Vianini Lavori Spa, Consorzio

Cooperative Costruzioni, Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari Spa.

Note: Costo a base d’appalto: 2.510,951 Meuro, di cui 1.232,681 Meuro per la prima fase e 1.278,271 Meuro per la seconda fase.  Valore contrattuale 2.180,294 Meuro.

 

Esecuzione

 
 

 


Concluse

 

In corso

 

 

 

                     Stato di avanzamento (%):

 

Note: in corso attività di indagine con scavi archeologici

 

Ultimazione lavori

 
 

 

 


Previsione al 30 Aprile 2004

N.D.

Fonte:

Previsione al 30 Aprile 2005

2010

Fonte: DPEF 2005 - 2008

Previsione al 30 Novembre 2006

2015

Fonte: Roma Metropolitane Srl

 

 

 

 

 



[1]      Il programma delle opere strategiche, da inserire annualmente nel DPEF, è previsto dall’articolo 1, comma 1, della legge 21 dicembre 2001, n. 443 (cd. legge obiettivo). In sede di prima applicazione, la legge ha stabilito che le cd. opere strategiche non fossero inserite nel DPEF, ma in una delibera CIPE. A ciò ha provveduto la delibera CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001 (che è stata oggetto di rivisitazione con la delibera CIPE n. 130 del 6 aprile 2006). Per gli anni successivi, l’elenco delle opere è stato integrato ed aggiornato per mezzo di un apposito allegato al DPEF.

[2]      2° Rapporto per la VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, Le infrastrutture strategiche in Italia: l’attuazione della “legge obiettivo”, luglio 2005.

[3]      190 al lordo del Ponte sullo Stretto di Messina, del Piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del programma finalizzato ad assicurare l'efficienza di complessi immobiliari sedi di istituzioni e di opere la cui rilevanza culturale trascende i confini nazionali.

[4]      Per le informazioni di dettaglio vedi l'elenco delle opere deliberate.