giovedì 29 giugno 2017
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI
La seduta comincia alle 9,30.
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
ANNA ROSSOMANDO, Segretaria, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Gioacchino Alfano, Alfreider, Bernardo, Bratti, Caparini, Capelli, Causin, D'Alia, Dambruoso, Di Gioia, Fedriga, Ferranti, Fico, Gregorio Fontana, Fontanelli, Garavini, Giachetti, La Russa, Lauricella, Locatelli, Losacco, Lupi, Manciulli, Marcon, Antonio Martino, Pes, Piepoli, Pisicchio, Rampelli, Francesco Saverio Romano, Rosato, Schullian, Sottanelli, Tabacci, Valeria Valente e Vignali sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
Modifica nella composizione di un gruppo parlamentare.
PRESIDENTE. Comunico che il deputato Amedeo Laboccetta, proclamato in data 28 giugno 2017, ha dichiarato di aderire al gruppo parlamentare Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.
Modifica nella composizione dell'ufficio di presidenza di un gruppo parlamentare.
PRESIDENTE. Comunico che il deputato Cosimo Latronico, con lettera in data 28 giugno 2017, ha reso noto di essere stato designato rappresentante della componente “Conservatori e Riformisti” nell'ambito del gruppo parlamentare Misto.
Modifica nella denominazione di una componente politica del gruppo parlamentare Misto.
PRESIDENTE. Comunico che il vicepresidente del gruppo parlamentare Misto, Cosimo Latronico, in rappresentanza della componente politica “Conservatori e Riformisti”, con lettera pervenuta in data 28 giugno 2017, ha reso noto che la nuova denominazione della componente è: “Direzione Italia”.
Seguito della discussione del disegno di legge: Legge annuale per il mercato e la concorrenza (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 3012-C) (ore 9,39). (ore 9,39)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dalla Camera e modificato dal Senato, n. 3012-C: Legge annuale per il mercato e la concorrenza.
Preavviso di votazioni elettroniche (ore 9,40). (ore 9,40)
PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
Si riprende la discussione.
(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 3012-C)
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
ORESTE PASTORELLI. Grazie, signor Presidente, signor sottosegretario, onorevoli colleghi. Le modifiche apportate dal Senato al disegno di legge sulla concorrenza non hanno stravolto il provvedimento originario, ma ne hanno anzi ampliato la portata, introducendo alcune disposizioni riguardanti la cultura e la circolazione di beni di interesse storico e culturale.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Alfreider. Ne ha facoltà.
DANIEL ALFREIDER. Grazie, Presidente, signor sottosegretario, onorevoli colleghi. Avremmo auspicato che il voto di oggi alla Camera fosse il voto definitivo per l'approvazione del disegno di legge sulla concorrenza. Siamo convinti, come ha affermato il Ministro Calenda, che, in materia di incentivi alla concorrenza e di liberalizzazioni, sia necessario giocare all'attacco, condividiamo il giudizio secondo cui rafforzare il livello di concorrenza sia non soltanto indispensabile ai fini dell'innovazione e della competitività delle imprese, ma costituisca anche la condizione per investimenti strutturali e una maggiore equità sociale.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Latronico, anzi vicepresidente Latronico. Ne ha facoltà.
COSIMO LATRONICO. Sì Presidente, la ringrazio molto. Signor Presidente, colleghi, rappresentante del Governo, l'approvazione nel luglio del 2009 della legge che ha istituito la legge annuale per il mercato e la concorrenza sul modello dell'allora legge comunitaria, che doveva costituire per il Parlamento l'appuntamento annuale per discutere le segnalazioni dell'Antitrust e in generale per promuovere la concorrenza, riesaminando gli assetti normativi in senso ad essa più favorevole, colmando una carenza nel sistema della tutela della concorrenza in Italia, riteniamo che, nel caso di specie, abbia mancato i suoi obiettivi.
PRESIDENTE. Concluda.
COSIMO LATRONICO. Concludo, Presidente. Se si vuole ripartire, il Paese ha bisogno che in Italia si superi l'incertezza normativa. C'è già chi investe in Italia e deve scontrarsi con infrastrutture obsolete, con una burocrazia inefficiente, con una giustizia civile che è quella che conosciamo; figuriamoci se poi si dovesse trovare di fronte a norme che, come queste, mutano di anno in anno, di Commissione in Commissione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rizzetto, che non vedo in Aula: presumiamo che vi abbia rinunciato.
BRUNO TABACCI. Signor Presidente, Governo, colleghi, il gruppo parlamentare Democrazia Solidale-Centro Democratico esprime il voto favorevole a questo provvedimento. Si tratta del primo disegno di legge annuale per la concorrenza e l'apertura dei mercati, quindi, lo dice la parola stessa, molto resterà da fare.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Monchiero. Ne ha facoltà.
GIOVANNI MONCHIERO. Presidente, intervengo in sostituzione della collega Galgano, che ha avuto un piccolo contrattempo. La sostituisco esprimendo la posizione per la verità un po' complessa del nostro gruppo su questa vicenda.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Abrignani. Ne ha facoltà.
IGNAZIO ABRIGNANI. Grazie, Presidente, onorevoli colleghi, siamo giunti alla terza lettura di un provvedimento che si aspettava da tanto tempo, e sicuramente, come tutte le leggi, poteva essere migliore e migliorabile. Comunque, il lavoro fatto in queste settimane dalle Commissioni finanze e attività produttive, anche grazie all'ottimo intervento dei relatori, ha cercato di migliorare il testo proveniente dal Senato, soprattutto per uno degli aspetti più importanti di questa legge, ovvero quello riguardante l'energia. Ricordo che nel testo presentato dal Governo vi erano una serie di disposizioni volte ad eliminare il regime di maggior tutela che opera transitoriamente nei settori del gas e dell'energia elettrica.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Civati. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE CIVATI. Grazie, signor Presidente, onorevoli colleghi, Governo, sono qui per annunciare il voto contrario del gruppo di Sinistra Italiana e di Possibile, e aggiungo, a titolo personale, con qualche elemento di dispiacere, perché sono tra coloro che a sinistra individuano nella concorrenza e nella promozione di una concorrenza leale un elemento fondamentale, non solo per la qualità del sistema economico, ma per la riduzione stessa delle disuguaglianze e l'apertura della nostra società, non solo dal punto di vista dell'impresa e dei consumatori, ma della cittadinanza nel suo complesso.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Allasia. Ne ha facoltà.
STEFANO ALLASIA. Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, la legge annuale per il mercato e la concorrenza, dopo due anni, approda in seconda lettura alla Camera, per ritornare al Senato con un'ulteriore lettura, sperando che sia la fine del “ddl concorrenza”, nel senso che non venga approvato in questa legislatura, perché, nelle varie modifiche e nei vari passaggi che ci sono stati, si è trasformato in un provvedimento omnibus con 193 commi, in cui si parla di tutto e di più.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Vignali. Ne ha facoltà.
RAFFAELLO VIGNALI. Grazie, Presidente. Voteremo a favore ovviamente del disegno di legge, come abbiamo fatto sia nel primo passaggio alla Camera, che il nostro gruppo al Senato.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zoggia. Ne ha facoltà.
DAVIDE ZOGGIA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, discutiamo e votiamo oggi un provvedimento che ha avuto forse una delle più lunghe gestazioni parlamentari conosciute. Dalla prima presentazione sono passati ben ventotto mesi, era il 20 febbraio 2015 quando il testo è stato presentato alla Camera. Questo testo ha avuto diversi stop and go ha subito un cambio di Ministro e nel complesso non possiamo certo dire - e questa è la nostra posizione, la posizione di Articolo 1 - che questo tempo sia stato utilizzato per migliorare il testo e venire incontro alle esigenze e ai bisogni dei lavoratori. Si è avuta la netta sensazione che fosse in corso una prova muscolare tra alcuni rappresentanti del Governo e il segretario politico del maggior partito di maggioranza e certamente questa cosa non ha prodotto quei risultati che noi e molti cittadini italiani, credo, si aspettavano dal provvedimento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Polidori. Ne ha facoltà.
CATIA POLIDORI. Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, Forza Italia, fin dall'inizio dell'iter di questo provvedimento, si è battuta affinché le misure contenute nel testo andassero di pari passo con la tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori. Ci siamo battuti con i nostri emendamenti nel tentativo di migliorare il testo proprio in questa direzione.
PRESIDENTE. Concluda.
CATIA POLIDORI. … dannosa e contraria alle libere professioni e alla libera economia. Lo scotto da pagare, ancora una volta, sarà interamente a carico di famiglie ed imprese. È per questo, e per altro, che Forza Italia voterà contrario (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente - Congratulazioni).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.
DAVIDE CRIPPA. Grazie, Presidente. Vorrei riportare all'interno di quest'Aula il fatto che stiamo trattando la legge annuale della concorrenza 2015. Sono passati soltanto due anni e questa grandissima maggioranza e questo grande Partito Democratico, in due anni, non è ancora riuscito a fare licenziare dai due rami del Parlamento una legge per la concorrenza.
STEFANO ALLASIA. Chiedo di parlare per una precisazione.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
STEFANO ALLASIA. Presidente, ringrazio la Presidenza per questa correzione informale. Mi scuso con l'Assemblea tutta, ma, essendo stato contagiato dalla schizofrenia del Governo, come dicevo prima, volevo correggere il parere, perché il nostro voto sarà assolutamente contrario al disegno di legge sulla concorrenza.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benamati. Ne ha facoltà.
GIANLUCA BENAMATI. Presidente, come si è visto anche stamattina, abbiamo avuto una discussione franca, seria ed approfondita su questo provvedimento. Da questo punto di vista, formulo due prime osservazioni, anche a nome del mio gruppo. Innanzitutto, è già stato detto, per primo dal collega Monchiero, della necessità di cambiare nella preparazione di queste legge annuale sulla concorrenza. Qui avevamo l'attenuante che era la prima che veniva messa in campo, ma è chiaro che un testo che diventa così ampio - già inizia con molte materie, poi diventa così ampio nella trattazione parlamentare, perché diciotto mesi al Senato non sono passati invano - è un testo che ha delle difficoltà nella conversione.
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale. Prego i colleghi di prendere posto.
SILVIA FREGOLENT, Relatrice per la maggioranza per la VI Commissione. Grazie, Presidente, è esattamente così. Volevo ringraziare, anche a nome dell'onorevole Martella, gli uffici che hanno consentito a noi relatori di portare a termine i lavori, i presidenti della VI Commissione, Bernardo e della X, Epifani, e il sottosegretario Gentile, che è stato disponibile e che ha colto gli elementi di modifica che la Camera voleva fare, e per questo lo ringrazio.
(Coordinamento formale - A.C. 3012-C)
PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni, la Presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
(Votazione finale ed approvazione – A.C. 3012-C )
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Biondelli ed altri; Zolezzi ed altri; Baroni ed altri; Vargiu ed altri; Amato ed altri; Paola Boldrini ed altri; Binetti: Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione (A.C. 913-2983-3115-3483-3490-3555-3556-A) (ore 11,06). (ore 11,06) .
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge nn. 913-2983-3115-3483-3490-3555-3556-A: Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione.
(Esame degli articoli - A.C. 913-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del testo unificato, nel testo della Commissione.
(Esame dell'articolo 1 - A.C. 913-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 1 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A). Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
MASSIMO ENRICO BARONI, Relatore. Grazie, Presidente. Relativamente all'articolo 1 esprimo parere contrario sugli emendamenti 1.25 Catalano, 1.27 Labriola e 1.26 Catalano. Relativamente a questi tre emendamenti c'è il parere contrario della Commissione Bilancio.
PRESIDENTE. Sì, questo poi lo dico io. Passiamo all'emendamento 1.21 Miotto.
MASSIMO ENRICO BARONI, Relatore. Parere favorevole sugli emendamenti 1.21 Miotto e 1.70, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento. Il parere è, altresì, favorevole sugli identici emendamenti 1.23 Lenzi e 1.24 Fossati, purché siano riformulati.
PRESIDENTE. La riformulazione la dica perché diventano identici, mi pare di capire, a seguito della riformulazione che lei sta per dire. Prego.
MASSIMO ENRICO BARONI, Relatore. Al comma 6 aggiungere, in fine, le parole: “nonché con enti e associazioni scientifiche che da almeno dieci anni operino senza fine di lucro nell'ambito dell'accreditamento dei sistemi di rilevazione dei tumori secondo standard nazionali e internazionali, della formazione degli operatori, della valutazione della qualità dei dati, della definizione dei criteri di realizzazione e sviluppo di banche dati nazionali e dell'analisi e interpretazione dei dati, purché i predetti soggetti siano dotati di codici etici e di condotta che prevedano la risoluzione di ogni conflitto di interesse e improntino la loro attività alla massima trasparenza, anche attraverso la pubblicazione sui rispettivi siti Internet degli statuti e degli atti costitutivi, della composizione degli organismi direttivi, dei bilanci, dei verbali e dei contributi e sovvenzioni a qualsiasi titolo ricevuti”.
PRESIDENTE. Allora, nel caso in cui i primi firmatari di questi due emendamenti accettassero la riformulazione, li porremo poi in votazione come identici e, quindi, congiuntamente. Il Governo?
DAVIDE FARAONE, Sottosegretario di Stato per la Salute. Il parere è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.25 Catalano.
IVAN CATALANO. Grazie, Presidente. Prima di fare l'intervento, voglio chiedere se su questo emendamento c'era il parere negativo della Commissione Bilancio.
PRESIDENTE. Sì, c'è il parere negativo della Commissione Bilancio.
IVAN CATALANO. Le posso chiedere la motivazione del parere negativo della Commissione Bilancio? Perché non riesco a fare in tempo ad avere il materiale da leggere. È stato messo in distribuzione, ma non c'è il tempo di averlo. Ho chiesto agli assistenti e non… Se si può capire il motivo del parere contrario della Commissione bilancio e poi anche dei relatori e del Governo su questo emendamento. Poi faccio l'intervento.
PRESIDENTE. Onorevole Catalano, quando il parere è in distribuzione, è onere dei deputati procurarselo. Non è che la Presidenza può fungere da elemento esplicativo rispetto agli atti della Commissione Bilancio. Ad ogni buon conto, adesso lei ce l'ha; se intende intervenire, io le do la parola, altrimenti lo poniamo in votazione.
IVAN CATALANO. Grazie, Presidente, intervengo. Il mio emendamento prende un principio che, secondo me, dovrebbe essere un principio chiave della normativa nel nostro Paese, secondo il quale il dato è un bene pubblico. I dati del registro tumori, secondo me e per come è scritto l'emendamento, dovrebbero essere dati pubblici, dati che dovrebbero essere garantiti in consultazione a tutti i cittadini e non soltanto a chi vuole fare ricerca o a chi è dentro un'associazione attiva o a maggior rappresentanza, come è scritto nel testo. A mio avviso, chiunque deve avere la possibilità di analizzare i dati, di poterli consultare, di poter fare ricerca, anche se non è membro di un'associazione. Questo perché i dati devono essere pubblici, devono essere aperti alla consultazione.
PIERO LONGO. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PIERO LONGO. Grazie, signor Presidente. Ella ha detto - ed è una frase che sentiamo spesso - che un documento è in corso di distribuzione…
PRESIDENTE. In distribuzione.
PIERO LONGO. In distribuzione, sì, che è una situazione non conclusa e ha detto anche che il singolo parlamentare deve farsi parte attiva per procurarselo. A mio parere, non funziona così; se c'è un documento, o è distribuito o non è distribuito. Altrimenti, si continua ancora con dei topoi, come quello che lei ha adoperato, che non sono soddisfacenti, a mio parere.
PRESIDENTE. Collega Longo, noi abbiamo 630 colleghi in quest'Aula e non possiamo dare in mano ciascun documento che, però, e in distribuzione, nel senso che è disponibile, per chi è interessato, al lato destro e al lato sinistro dell'Aula. Poi, oltre a questo ci sono anche i bollettini della Commissione bilancio, dove evidentemente ci sono i resoconti sommari della discussione che c'è stata.
VINCENZA LABRIOLA. Grazie, Presidente. Non vorrei riaprire la polemica sui pareri e per quale motivo sono stati dati. Da tanti anni mi occupo della situazione sanitaria ed ambientale e, conseguentemente, dei referti epidemiologici e delle conseguenze in determinate aree del nostro Paese che sono state catalogate come SIN e sono state, tra l'altro, derubricate andando a far parte del registro regionale. Quindi, vorrei capire per quale motivo c'è il parere contrario, perché è previsto che questi dati verranno raccolti nel registro tumori nazionale o verranno esclusi? E se verranno esclusi, per quale motivo? Auspico che il relatore, la Commissione e il Governo chiariscano questo punto che per me è molto importante. I dati già in possesso del Ministero sui SIN entreranno o non entreranno a far parte del registro tumori a livello nazionale?
GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE, Relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Immagino che chieda di intervenire per rispondere alla questione posta. Prego, ne ha facoltà.
GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE, Relatore. Presidente, è chiaro che questi dati confluiranno nei registri regionali e quindi anche in quelli nazionali. Sono territori assai importanti dal punto di vista epidemiologico e quindi è scontato che questo avverrà.
PRESIDENTE. Onorevole Labriola, evidentemente se deve presentare un ordine del giorno l'emendamento dovrebbe essere ritirato. Quindi, volevo capire…
VINCENZA LABRIOLA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Se deve annunciare questo, posso darle la parola.
VINCENZA LABRIOLA. Grazie, Presidente. Ritiro l'emendamento e presento un ordine del giorno volendo specificare, in un secondo, che se questi dati entreranno a far parte immediatamente del registro tumori a livello nazionale dovrebbe dare conseguentemente e immediatamente risposte sul discorso sanitario e sulle bonifiche. Per quello è importante per me sottolinearlo, perché sono tanti anni che questi territori sono stati inseriti nei SIN che hanno dei dati a livello epidemiologico molto importanti e molto rilevanti, però nulla si è fatto sia sotto il profilo della sanità, sia sotto il profilo delle bonifiche.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.26 Catalano.
IVAN CATALANO. Grazie, Presidente. Questo emendamento chiede che nel registro tumori nazionale confluiscano anche le informazioni relative ai cittadini che sono in capo alle Forze armate e di sicurezza, questo perché non tutti lo sanno, ma i dati sanitari dei militari non vengono gestiti come i dati civili, ma in un registro a parte, nell'Osservatorio epidemiologico della difesa.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.
FRANCESCO PAOLO SISTO. Solo per segnalare un paradosso da cui bisogna uscire in quest'Aula. C'è un recentissimo film si chiama The Circle il cui mantra è: un segreto è una bugia. Io vorrei rassicurare che la trasparenza non può e non deve essere uno strumento di percussione della riservatezza e della competenza. Non si può pretendere che tutto sia assolutamente trasparente dando a questo valore un carattere assoluto. È evidente che questi sono dati che hanno una loro caratteristica, una loro riservatezza, una loro pertinenza, e quindi mi sembra, sull'altro emendamento non sono intervenuto, che se si insiste nel volere scambiare la trasparenza con un valore assoluto, non si faccia una buona cosa a norma di legge.
MASSIMO ENRICO BARONI, Relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MASSIMO ENRICO BARONI, Relatore. Grazie Presidente. Volevo rassicurare il collega Catalano che abbiamo preso in carico con grande attenzione il suo emendamento. Ci siamo interrogati, siamo arrivati a risposte che sono assolutamente esaustive e comprensibili. Noi invitiamo a fare un ordine del giorno relativamente a questo emendamento, ma tenga presente il collega Catalano che le SDO, che sono la maggiore fonte delle banche dati e dei dati che vanno a compilare i 44 registri tumori che verranno messi in rete (perché viene istituita la rete dei registri tumori italiani), sono già all'interno. Per cui ogni militare che viene curato attraverso il Sistema sanitario nazionale affluisce all'interno del circuito del sistema sanitario nazionale e le schede di dimissioni ospedaliere non prevedono la qualifica professionale. Quello a cui noi invitiamo è chiedere all'interno dell'odg se relativamente al regolamento che verrà emanato sul registro tumori, sia possibile inserire una casella da fleggare per quanto riguarda l'appartenenza alle Forze armate, all'interno delle stesse SDO, come sottospecifica.
PRESIDENTE. Onorevole Catalano, deve ritirarlo?
IVAN CATALANO. Grazie, Presidente. Sono confortato dal…
PRESIDENTE. No, onorevole Catalano, mi ascolti: non è il Governo, il relatore non riapre la discussione.
IVAN CATALANO. Le sto rispondendo, Presidente, mi ha fatto una domanda.
PRESIDENTE. Lei non può interloquire con il relatore, onorevole Catalano, ci sono delle regole molto chiare in quest'Aula. Lei può dirci se ritira l'emendamento a questo punto.
IVAN CATALANO. Se me lo fa dire, Presidente. Glielo stavo dicendo: siccome mi ha confortato il relatore, concordo con l'idea di fare l'ordine del giorno, ritiro l'emendamento.
PRESIDENTE. Perfetto.
IVAN CATALANO. Presidente, se mi fa finire di parlare.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
(Esame dell'articolo 2 - A.C. 913-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 2 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A). Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE, Relatore. Signore Presidente, sugli emendamenti 2.70, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, e 2.20 Fossati, il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
DAVIDE FARAONE, Sottosegretario di Stato per la Salute. Conforme al relatore.
PRESIDENTE. Passiamo, dunque, ai voti.
(Esame dell'articolo 3 - A.C. 913-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
(Esame dell'articolo 4 - A.C. 913-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 4 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A). Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione. Relatore, c'è l'emendamento 4.50 della Commissione, immagino che il parere sia favorevole, ma ce lo dica. Prego.
MASSIMO ENRICO BARONI, Relatore. Favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
DAVIDE FARAONE, Sottosegretario di Stato per la Salute. Conforme al relatore.
PRESIDENTE. Passiamo, dunque, ai voti.
(Esame dell'articolo 5 - A.C. 913-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 5 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.
(Esame dell'articolo 6 - A.C. 913-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 6 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A).
GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE, Relatore. Sull'articolo aggiuntivo 6.01 Murer, invito al ritiro o parere contrario, mentre sull'articolo aggiuntivo 6.070, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, parere favorevole.
PRESIDENTE. Il Governo?
DAVIDE FARAONE, Sottosegretario di Stato per la Salute. Conforme.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'articolo 6.
DALILA NESCI. Grazie, Presidente. Volevo intervenire brevemente, perché il MoVimento 5 Stelle ha fortemente voluto questo testo di legge, proprio perché molte delle famiglie di tutti noi qui presenti e di quelli che ci ascoltano, spesso, sono state dilaniate da patologie e da mali che, se messe in rete, avrebbero dato il quadro sanitario del livello di salute dell'individuo e anche della salubrità ambientale.
PRESIDENTE. Mi perdoni un istante. Colleghi, per favore, riusciamo a creare un clima in cui un collega possa parlare? Per cortesia, se liberiamo i banchi del Governo. Onorevole Miotto, mi usi la cortesia, sta parlando la collega. Prego.
DALILA NESCI. Con riferimento a questi articoli 6 e 7, che riguardavano, appunto, le disposizioni finanziarie, avremmo voluto veramente delle risorse per dare anche una visione più ampia di questa legge che istituisce, finalmente, la rete dei registri dei tumori e, finalmente, come dicevo, il referto epidemiologico. Quindi, speriamo che in questo ci sia, anche in futuro, l'interlocuzione con il Governo per ampliare i contenuti di questa legge.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
(Esame degli ordini del giorno - A.C. 913-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A).
DAVIDE FARAONE, Sottosegretario di Stato per la Salute. Ordine del giorno Brignone n. 9/913-A/1, favorevole. Ordine del giorno Cristian Iannuzzi n. 9/913-A/2, con la riformulazione: “a valutare l'opportunità di”. Ordine del giorno Nesi n. 9/913-A/3, favorevole. Ordine del giorno Burtone n. 9/913-A/4, sempre con la riformulazione: “a valutare l'opportunità di”. Ordine del giorno Catalano n. 9/913-A/5, favorevole. Ordine del giorno Ciracì n. 9/913-A/6, favorevole. Ordine del giorno Labriola n. 9/913-A/7, favorevole con la riformulazione: “a valutare l'opportunità di”. Ordine del giorno Gullo n. 9/913-A/8, contrario. Ordine del giorno Palese n. 9/913-A/9, favorevole. Ordine del giorno Prodani n. 9/913-A/10, con la riformulazione: “a valutare l'opportunità di”. Ordine del giorno Galgano n. 9/913-A/11, favorevole. Ordine del giorno Vargiu n. 9/913-A/12, con la riformulazione: “a valutare l'opportunità di”. Ordine del giorno Mucci n. 9/913-A/13, favorevole. Ordine del giorno Marzano n. 9/913-A/14, favorevole. Ordine del giorno Amato n. 9/913-A/15, favorevole e ordine del giorno Rizzetto n. 9/913-A/16, accolto come raccomandazione.
PRESIDENTE. Passiamo a questo punto alla votazione degli ordini del giorno.
VINCENZA LABRIOLA. Grazie, Presidente. Non capisco la riformulazione da parte del Governo. Se i relatori hanno detto che questi dati verranno presi in considerazione e inseriti nel registro tumori, perché il Governo dice: “a valutare l'opportunità di”? Allora, o mentono i relatori o il Governo non sa cosa fare di questi dati già previsti nei vari studi del Ministero e, quindi, invito il Governo a cambiare il parere, perché è in netta contrapposizione con quello che hanno detto prima i relatori. Altrimenti, lo mettiamo in votazione.
PRESIDENTE. Chiede di intervenire anche il relatore, prego.
MASSIMO ENRICO BARONI. Grazie, Presidente; collega, ci sarebbero da levare in via prioritaria dei dati.
PRESIDENTE. Onorevole Baroni, lei interviene in dichiarazione di voto su questo, perché abbiamo terminato la fase dell'esame degli emendamenti, se no è il Governo che deve dirci se cambia o no il parere. Se lei vuole fare la dichiarazione di voto, ovviamente, da deputato è libero di farla, ha cinque minuti e la può fare.
MASSIMO ENRICO BARONI. Il problema di questo ordine del giorno, io capisco e mi metto completamente nelle scarpe di un deputato di quel territorio e soprattutto dei cittadini che hanno aspettative, hanno ancora aspettative, perché purtroppo non è stato fatto molto o in molti casi quello che è stato fatto è stato fatto male e ha peggiorato persino la situazione. Per quanto riguarda l'inserimento, non è possibile inserire in via prioritaria dei dati, già in possesso dell'Istituto superiore di sanità relativi alla situazione sanitaria e oncologica dei SIN laziali, perché non è chiaro il tentativo di impegnare il Governo per come vengono costruiti i registri tumori e come vengono messi in rete gli oltre 40 registri tumori che al momento danno una copertura a macchia di leopardo sul territorio italiano.
DAVIDE FARAONE, Sottosegretario di Stato per la Salute. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DAVIDE FARAONE, Sottosegretario di Stato per la Salute. La riformulazione, onorevole Labriola, può essere fatta nel modo che ho proposto oppure togliendo le parole: “in via prioritaria”. Per cui, una delle due riformulazioni, per noi va bene.
PRESIDENTE. L'onorevole Labriola, mi pare che accolga la riformulazione che sopprime le parole: “in via prioritaria”. Giusto?
VINCENZA LABRIOLA. Grazie, Presidente. Basta che si tolga: “a valutare l'opportunità di”, rinuncio al termine in maniera “prioritaria”.
PRESIDENTE. Allora, formalmente, il Governo ha cambiato la proposta di riformulazione e lei formalmente l'ha accettata. Così diamo anche un corso regolare alla vicenda.
VINCENZA LABRIOLA. Presidente, questo è un altro punto molto delicato del registro tumori e della prospettiva che lo stesso si pone.
PRESIDENTE. Mi pare di capire che il Governo non intende intervenire.
MASSIMO ENRICO BARONI. Molto velocemente, invito a leggere il testo dell'audizione dell'AIRTUM Puglia, che è presente in Commissione affari sociali, che spiega e leva ogni dubbio alle domande e alle questioni poste dalla collega Labriola.
DAVIDE FARAONE, Sottosegretario di Stato per la Salute. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DAVIDE FARAONE, Sottosegretario di Stato per la Salute. Al di là del merito dell'ordine del giorno, qui la nostra contrarietà è espressa rispetto ad una iniziativa che non è competenza del Governo, cioè l'assetto delle ASL. Sono competenze regionali, per cui è chiaro che il nostro parere è contrario; non è competenza nostra disquisire sull'assetto speciale delle ASL.
PRESIDENTE. Onorevole Faraone, mi perdoni, lei quindi mantiene il parere? Va bene. Allora lo poniamo in votazione.
ANNA MARGHERITA MIOTTO. Conformemente al parere espresso dal Governo, Presidente, se c'è una caratteristica che ha il nostro Sistema sanitario nazionale, è quella di garantire i livelli essenziali secondo un principio di equità a tutti i cittadini, indipendentemente dal luogo in cui risiedono. Non è quindi la natura o la specialità addirittura attribuita ad un'azienda sanitaria quello che ne farebbe discendere un livello di garanzia, nella tutela della salute, diverso rispetto ad altri territori. So bene quali sono i problemi, che ci sono a livello nazionale, di eterogeneità nella rete dei servizi, nell'offerta sanitaria, e tuttavia guai se accettassimo di codificare l'idea che cambiano le prestazioni, cambia il diritto alla salute in relazione alla residenza della popolazione.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 913-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
WALTER RIZZETTO. Grazie, Presidente. A noi pare un passaggio importante per questa legislatura, seppure non dico derubricato, ma trattato in qualche ora, ma va bene, ci mancherebbe altro, ci pare sicuramente un passaggio molto, molto importante, per cui il gruppo Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, sottosegretario, non farà mancare il suo voto favorevole.
PRESIDENTE. Colleghi, per favore. Mi perdoni, collega Rizzetto.
WALTER RIZZETTO. Non si preoccupi.
PRESIDENTE. Colleghi, per favore, se riusciamo a uscire in silenzio, facciamo un atto di grande generosità e anche di grande educazione. Per favore, allora… Prego, onorevole Rizzetto.
WALTER RIZZETTO. Grazie, Presidente. Stavo dicendo che la rete nazionale rispetto al registro dei tumori, dei sistemi di cosiddetta sorveglianza, rispetto anche ai referti epidemiologici, secondo noi è un passaggio sicuramente importante; importante, perché negli anni, Presidente, sottosegretario, i malati di tumore, purtroppo, hanno dovuto passare le pene dell'inferno per vedersi riconosciuti dei cosiddetti diritti. In termini di prevenzione, diagnosi, cura, programmazione sanitaria, ci pare evidentemente un qualcosa di fondante da qui agli anni a venire, soprattutto per quanto riguarda gli studi rispetto all'incidenza delle malattie oncologiche, la cui mappatura è evidentemente cambiata negli ultimi anni.
PRESIDENTE. Se liberiamo i banchi del Governo, per favore. Collega Farina, per favore, liberiamo i banchi del Governo, perché il Governo è comunque interlocutore anche nelle dichiarazioni di voto. Prego.
WALTER RIZZETTO. Imbarazzante, comunque va bene. Dicevo, rispetto a questo passaggio non faremo mancare il nostro voto favorevole, chiedendo comunque un'attenzione sempre maggiore alle cosiddette reti oncologiche, soprattutto in funzione delle regioni, perché, laddove ci sia stato un punto di caduta in questo iter, in questo percorso, è proprio la differenza, secondo noi, tra regione e regione, ovvero gli obiettivi, secondo il gruppo che in questo caso rappresento, devono essere sicuramente misurabili attraverso degli indicatori predefiniti in termini di raggiungimento dei livelli regionali e ogni regione deve applicare un protocollo univoco per quanto riguarda la cura, ma anche lo stesso registro delle malattie. Questo - e vado velocemente a chiudere - per evitare dei percorsi di migrazione da regione a regione, che sono stati toccati poco da questo tipo di provvedimento, ma che, secondo noi, sono sicuramente molto importanti in funzione del fatto che una persona che vuole curarsi, purtroppo, di una malattia grave come un tumore deve avere la possibilità di potersi curare nella regione.
PRESIDENTE. Ha ragione, collega Rizzetto. Per favore! Allora, collega Rizzetto, lei non può pretendere, lei può chiedere il silenzio dei colleghi intorno ed è giusto. Il sottosegretario è presente in Aula, la sua attenzione lei può attirarla, ma non può…
WALTER RIZZETTO. Poco mi interessa, so come funzionano, Presidente, le dinamiche d'Aula, ma, se il sottosegretario, per ben tre volte, mentre un gruppo parlamentare va a fare una dichiarazione di voto, si intrattiene con altri colleghi, lei lo sa meglio di me che ogni volta il Presidente richiama il Governo all'ordine.
PRESIDENTE. No, più che altro evitiamo che i colleghi vadano al banco dei nove e chiederei cortesemente anche se riusciamo a liberare l'emiciclo, così che abbiamo un po' più d'ordine. Prego.
WALTER RIZZETTO. Rinnovo, raramente mi era capitato di fare una dichiarazione di voto così imbarazzante. Comunque, il nostro voto sarà favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Binetti. Ne ha facoltà.
PAOLA BINETTI. Finalmente l'Italia potrà dotarsi di un registro nazionale per i tumori, che include anche, a pieno titolo e a pieno diritto, i tumori rari, che sono un po' stati, fino adesso, la Cenerentola anche all'interno del dibattito scientifico, ma soprattutto dei modelli organizzativi che riguardano i tumori rari, le malattie rare.
PRESIDENTE. Concluda.
PAOLA BINETTI. Un minuto soltanto, Presidente. In questi anni, stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione, grazie ai risultati ottenuti dalla ricerca medica e scientifica in oncologia, considerando anche i progressi della medicina di precisione, che sempre più consentirà di guarire dal cancro, quanto meno di cronicizzare la malattia, permettendo ai malati il ritorno ad una vita normale, con una buona qualità di vita, grazie alla riduzione degli effetti collaterali delle terapie.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Ciracì. Ne ha facoltà.
NICOLA CIRACI'. Presidente, credo che sia una vittoria di questo Parlamento l'approvazione dell'istituzione e la disciplina della rete nazionale dei registri tumori, dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione. Lo dico da parlamentare che viene dalla Puglia, dalle province di Brindisi e di Taranto, che sono due province impegnate da anni, insieme alla regione Puglia, in una battaglia per l'istituzione di questo registro.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gigli. Ne ha facoltà.
GIAN LUIGI GIGLI. Presidente, in Italia come in altri Paesi, i registri tumori sono nati per iniziativa spontanea di clinici e di ricercatori, spesso su base localistica o al massimo regionale; basta infatti ricordare l'importanza che hanno rivestito e rivestono i registri dei tumori, che monitorano da quasi cinquant'anni, costantemente, l'andamento dei tumori nei vari territori, raccogliendo e aggiornando anno per anno i dati sulle malattie, i casi di sopravvivenza, le modalità di diagnosi, oltre che l'andamento o il calo, viceversa, delle patologie oncologiche. Inoltre, i registri di mortalità e di patologie forniscono dati preziosi per definire le politiche di intervento preventivo e assistenziale. Tuttavia, l'hanno fatto finora in maniera scoordinata.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Catalano. Ne ha facoltà.
IVAN CATALANO. Grazie, Presidente. Il gruppo Civici e Innovatori aveva presentato una proposta di legge che è stata abbinata al testo oggi in votazione e non può che esprimere un voto favorevole al testo, in quanto ci fa fare enormi passi avanti nella gestione delle informazioni di carattere sanitario.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Vezzali. Ne ha facoltà.
MARIA VALENTINA VEZZALI. Grazie, Presidente, per la parola. Governo, colleghi, prima di parlare di un sistema strutturato di aggregazione di dati, di una rete dei registri dei tumori, tuttora mancante nella dimensione nazionale, vorrei ricordare che parliamo di persone malate che ogni giorno convivono con disturbi, difficoltà, che vorrebbero un tempo del lavoro adeguato rispetto alla loro ridotta capacità fisica di persone psicologicamente provate. E parliamo di famiglie che devono adeguarsi a cicli di terapie, al dolore di una persona cara, a trasformazioni fisiche che devono elaborare l'idea che ci si possa trovare di fronte alla perdita di un congiunto. In Italia le cifre sono importanti, 3 milioni e 100 mila persone malate, un numero di persone colpite da tumore che ogni anno si incrementa di quasi 400 mila unità, e ragioniamo di circa 180 mila decessi ogni anno.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Brignone. Ne ha facoltà.
BEATRICE BRIGNONE. Grazie. Presidente, onorevoli colleghi, il testo unificato che ci accingiamo a votare oggi in Aula è la sintesi di sette proposte di legge ed è il frutto di un intenso e unitario lavoro svolto dalla Commissione affari sociali. Istituire la Rete nazionale dei registri dei tumori, se utilizzato in modo corretto, potrà essere un valido strumento per la prevenzione primaria in sanità. Tra i tanti ambiziosi obiettivi che il registro si propone ne sottolineiamo uno particolarmente importante, cioè la rilevazione di eventuali differenze nell'accesso alle cure erogate al paziente oncologico in relazione alle condizioni socioeconomiche e all'area geografica di provenienza, anche in riferimento a cause di malattia derivanti da inquinamento ambientale. Tale obiettivo deve essere finalizzato a predisporre utili strumenti atti a ridurre le disuguaglianze sociali affinché le cure necessarie si rendano accessibili a tutti. Questa legge, una volta approvata, deve poter favorire una vera programmazione di interventi mirati sui territori per bonificare le aree inquinate e cercare risorse finanziarie e professionali da investire per campagne di screening sulla popolazione a rischio.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rondini. Ne ha facoltà.
MARCO RONDINI. Grazie, Presidente. È un provvedimento atteso, quello di cui ci apprestiamo a concludere l'esame in Aula oggi, che incontra le aspettative del mondo scientifico, del mondo della ricerca, dei medici e dei pazienti. Un provvedimento che mette ordine in uno spazio, quello dei registri dei tumori, che, per tanti anni, è stato lasciato alla buona volontà e alla capacità organizzativa dei singoli attori del sistema.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Scopelliti. Ne ha facoltà.
ROSANNA SCOPELLITI. Grazie, Presidente. I registri dei tumori nascono con l'obiettivo di raccogliere attivamente le informazioni relative ai casi di tumore diagnosticati in una determinata area geografica. La necessità di affrontare le problematiche connesse all'oncologia in tutti i suoi aspetti è infatti d'importanza fondamentale per la tutela della salute dei cittadini. L'istituzione di un registro nazionale dei tumori quindi, come fa presente la proposta di legge in esame, è fondamentale perché permette di riunire i dati relativi ai rischi delle patologie tumorali per la salute e consente allo Stato e alle regioni una programmazione, con interventi diretti alla tutela della collettività dai medesimi rischi. Nel tempo peraltro - lo ricordavano prima - alcuni registri dei tumori sono nati per iniziativa spontanea di clinici patologi e operatori della sanità pubblica che in questo modo sono riusciti a valutare l'efficacia degli interventi di prevenzione primaria in aree ad alto rischio.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fossati. Ne ha facoltà.
FILIPPO FOSSATI. Grazie, Presidente. Noi siamo arrivati, abbiamo costruito questo provvedimento, che a me sembra un buon provvedimento, con un lavoro che ha sempre avuto come una sorta di percorso parallelo: l'andamento del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che è arrivato infatti il 3 marzo del 2017, cioè soltanto pochi mesi fa, decreto che istituisce i registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza, ne alloca la responsabilità, e soprattutto rende possibile un utilizzo e un inquadramento ai sensi della normativa sulla privacy, che come molti altri colleghi hanno ricordato ha per tanti anni contrastato la possibilità di utilizzare bene i dati a disposizione del Ministero e delle regioni. Abbiamo lavorato in parallelo e io credo alla fine abbiamo ottenuto un risultato, perché abbiamo scelto la dimensione - così recita il testo che oggi approviamo - delle rete.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Labriola. Ne ha facoltà.
VINCENZA LABRIOLA. Grazie, Presidente. Colleghi, l'istituzione della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza rappresenta senza alcun dubbio un traguardo importante per il Sistema sanitario nazionale. Solo la piena conoscenza di ciò che accade nelle emergenze sanitarie, nella loro completezza e complessività, può consentire una pianificazione ottimale degli interventi su tutto il territorio nazionale, con l'obiettivo di rendere più incisiva l'azione a tutela della salute, della vita dei nostri concittadini.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Baroni. Ne ha facoltà.
MASSIMO ENRICO BARONI. Grazie, Presidente. Finalmente possiamo dire di aver superato un vuoto normativo che ha causato grosse difficoltà nella gestione dei sistemi di sorveglianza. Grazie al MoVimento 5 Stelle, che ha chiesto la calendarizzazione in propria quota, in quota opposizione, del Registro dei tumori, è stato possibile dare un grosso impulso al Ministero della salute per far pubblicare un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri che era previsto già dal “decreto Balduzzi”, dal 2012; così come proprio al momento, al 16 giugno 2016, mancavano circa settecento decreti attuativi, Presidente.
PRESIDENTE. A proposito di velocità, onorevole Baroni, la invito a concludere.
MASSIMO ENRICO BARONI. Il passato deve servire alla creazione del nuovo e il futuro può essere già qui. Grazie al MoVimento 5 Stelle, alla Commissione affari sociali, a tutti quanti, alla relatrice ombra, se vogliamo chiamarla così, onorevole Miotto, al mio collega Burtone e a tutta la Camera, che ha fatto dichiarazione favorevole rispetto a questa proposta di legge. Noi diciamo che il futuro è già qui. Grazie (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Congratulazioni).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paola Boldrini. Ne ha facoltà.
PAOLA BOLDRINI. Grazie, signor Presidente, onorevoli colleghi. Oggi ci apprestiamo a votare in Aula un provvedimento molto delicato, che tocca la sensibilità di molti di noi. Purtroppo, molti di noi sono già entrati in contatto con questa patologia, le patologie tumorali.
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.
GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE, Relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Immagino per un ringraziamento. Ne ha facoltà.
GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE, Relatore. Sì, anche a nome del collega Baroni, desidero esprimere un ringraziamento ai dirigenti e ai funzionari della XII Commissione, per l'apporto tecnico che hanno dato al nostro lavoro, ed un apprezzamento alle associazioni di volontariato, al mondo scientifico e accademico, che hanno dato dei contributi significativi per dar vita ad una legge che darà una risposta sul piano della prevenzione, della cura e della riabilitazione della malattia oncologica.
MARIO MARAZZITI, Presidente della XII Commissione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Presidente Marazziti, di solito è norma che lo faccia uno, ma visto che i colleghi stanno prendendo posto, approfittiamo. Prego.
MARIO MARAZZITI, Presidente della XII Commissione. Il punto d'arrivo di un disegno di legge che vede al primo nome la firma della sottosegretaria Biondelli, quindi è un disegno di legge che cammina da molto tempo, mi impone di ringraziare anche tutti i componenti della Commissione per una bella pagina di collaborazione istituzionale, perché è stato davvero un lavoro collettivo di maggioranza e opposizione, in collaborazione con il Ministero della salute. Per questo mi premeva di sottolinearlo.
(Coordinamento formale - A.C. 913-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni, la Presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
(Votazione finale ed approvazione – A.C. 913-A ed abbinate)
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Modifica nella composizione di gruppi parlamentari.
PRESIDENTE. Comunico che, con lettere pervenute in data odierna, i deputati Salvatore Matarrese e Pierpaolo Vargiu, già iscritti al gruppo parlamentare Civici e Innovatori, hanno dichiarato di aderire alla componente politica Direzione Italia, del gruppo parlamentare Misto. Il rappresentate di tale componente, con lettera pervenuta in pari data, ha comunicato di aver accolto la richiesta.
Interventi di fine seduta (ore 13,10). (ore 13,10)
PAOLO COVA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PAOLO COVA. Presidente, intervengo per sollecitare la risposta all'interrogazione n. 4-15426, del 1° febbraio 2017, che riguarda il procedimento penale che si sta svolgendo a Bolzano sul caso di doping di Alex Schwazer. Faccio questo intervento perché il giudice aveva disposto l'analisi del DNA delle urine di Alex Schwazer entro il 31 gennaio 2017, ma ad oggi c'è ancora un'opposizione da parte della IAAF a concedere queste urine per l'analisi presso il RIS di Parma, per cui avevo sollecitato il Ministro ad intervenire per far sì che si possano eseguire queste analisi. Credo sia un caso grave, da affrontare soprattutto per fare chiarezza sul sistema dell'antidoping, sia a livello nazionale che internazionale.
PRESIDENTE. La ringrazio, collega Cova, e mi scuso con lei per il rumore che c'è stato in Aula. Colleghi, per favore, le votazioni sono terminate, nessuno è obbligato a rimanere in Aula; quelli che intendano rimanerci, per cortesia cerchino di farlo in silenzio.
ROBERTO OCCHIUTO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROBERTO OCCHIUTO. Presidente, intervengo per segnalare al Governo, per il suo tramite - peraltro abbiamo chiesto già nella seduta di ieri di poter audire qui in Aula il Ministro Minniti - ciò che sta accadendo in diversi porti del Paese, ma nello specifico in Calabria. Stamattina, nel porto di Reggio Calabria, sono sbarcati 1.065 migranti, e nel porto di Corigliano altri 1.035 migranti. Si tratta di migranti sbarcati da navi di ONG oppure da navi che battono comunque bandiera non italiana. Ieri il Ministro Minniti aveva annunciato che avrebbe chiuso i porti, aveva annunciato che avrebbe utilizzato delle procedure straordinarie, per evitare questa situazione di assoluta emergenza. Oggi, nella sua regione, che è anche la mia regione, in Calabria, sbarcano 2.000 migranti. Si tratta, peraltro, di sbarchi che avvengono, come nel caso di Corigliano, in piccoli comuni, che non sono attrezzati per l'accoglienza, in comuni che non hanno nemmeno gli hotspot. Siamo molto preoccupati per le questioni che riguardano la sicurezza, soprattutto nella procedura di identificazione di questi migranti, perché non ci sono strutture che abbiano competenze e risorse per poter procedere all'identificazione. È una situazione fortemente avvertita dalla popolazione calabrese, ma anche dalla popolazione delle altre regioni interessate dagli sbarchi in queste ore. Vorrei dire che a Salerno, per esempio, ne sono sbarcati altri 1.200. Per il suo tramite, vorrei che fosse invitato il Governo ad intervenire, anche con una certa solerzia. Peraltro, ieri abbiamo chiesto che il Ministro venisse audito attraverso un'informativa qui alla Camera. Colgo l'occasione per ribadire la richiesta che il gruppo di Forza Italia già ieri ha rivolto per il tramite della Presidenza al Governo (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente).
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Occhiuto. Lo considero un intervento rafforzativo della questione già posta ieri autorevolmente dal presidente del suo gruppo e per cui la Presidenza è in attesa di una risposta in termini di disponibilità da parte del Governo.
CLAUDIA MANNINO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CLAUDIA MANNINO. Presidente, intervengo a fine seduta per sollecitare l'attenzione sul disegno di legge concorrenza, che abbiamo approvato oggi in terza lettura; una concorrenza che ovviamente dovrà ancora aspettare, visto che quanto meno dovremo aspettare la quarta lettura. Ma nello specifico voglio sollevare l'attenzione su una novità inserita in Senato nel provvedimento, in particolare al comma 176 dell'articolo 1, che è di fatto inapplicabile. Infatti, questo comma prevede che, al fine di facilitare la circolazione delle opere d'arte di valore inferiore a 13.500 euro a livello internazionale, queste debbano essere registrate dai soggetti interessati per mezzo di un'autocertificazione in un apposito registro, che era previsto dal regio decreto n. 773 del 1931, che è stato abrogato col decreto-legge n. 222 del 2016.
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Mannino. Ovviamente il disegno di legge concorrenza è stato oggetto dell'attenzione dell'Aula, di emendamenti e di spunti di discussione, quindi in questo momento l'Assemblea ne ha terminato l'esame e a questo punto sarà compito del Senato occuparsi di eventuali profili che dovessero essere valutati ai sensi anche di quello che lei sostiene. Però, l'esame non è più nella disponibilità di questa Assemblea e verrà trasmesso all'altro ramo del Parlamento.
ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ALESSIO MATTIA VILLAROSA. Presidente, con il presente intervento volevo sollecitare le varie interrogazioni fatte in merito alla rete ospedaliera della regione siciliana, ma in più volevo chiedere al Ministro della salute di buttare un occhio nella scrittura della rete ospedaliera della regione siciliana, per un semplice motivo, perché va bene la spendingreview, va bene l'efficientamento degli ospedali e tutto quello che volete, ma attualmente troviamo l'ospedale di Barcellona declassato a un cronicario, senza servizi, nemmeno i servizi di emergenza-urgenza; non abbiamo un servizio di urologia in tutta la costa tirrenica, dal “Papardo” fino a Cefalù (il Papardo è a Messina); non abbiamo nessun servizio oncologico in tutta la costa tirrenica, fino a Messina; abbiamo il declassamento di tutta l'area tirrenica di otorinolaringoiatria e un problema con nefrologia e dialisi; abbiamo un ulteriore problema relativo al trasporto ospedaliero, il famoso problema sul 118, che non si riesce a risolvere in tutta la provincia di Messina, perché manca personale e ci sono carenze di fondi, e abbiamo un sistema di elisoccorso inadeguato e scarno nei collegamenti con le isole Eolie.
PAOLO RUSSO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PAOLO RUSSO. Grazie, Presidente, per sollecitare la risposta alle interrogazioni n. 4-16106 e n. 4-16258.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Russo. La Presidenza si farà parte diligente nel sollecito. Ricordo che alle ore 14 è convocato il Parlamento in seduta comune per l'elezione di un giudice della Corte costituzionale. La chiama avrà inizio dai senatori.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.
La seduta termina alle 13,20.
SEGNALAZIONI RELATIVE ALLE VOTAZIONI EFFETTUATE NEL CORSO DELLA SEDUTA
VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO
1
Nominale
Ddl 3012-C - voto finale
378
342
36
172
218
124
105
Appr.
2
Nominale
TU pdl 913 e abb.-A - em. 1.25
388
388
0
195
24
364
104
Resp.
3
Nominale
em. 1.21
395
394
1
198
394
0
103
Appr.
4
Nominale
em. 1.70
396
396
0
199
396
0
103
Appr.
5
Nominale
em. 1.23, 1.24 rif.
394
394
0
198
394
0
103
Appr.
6
Nominale
articolo 1
396
396
0
199
396
0
103
Appr.
7
Nominale
em. 2.70
398
398
0
200
398
0
103
Appr.
8
Nominale
em. 2.20
394
394
0
198
394
0
103
Appr.
9
Nominale
articolo 2
398
398
0
200
398
0
103
Appr.
10
Nominale
articolo 3
395
395
0
198
395
0
103
Appr.
11
Nominale
em. 4.50
396
396
0
199
396
0
103
Appr.
12
Nominale
articolo 4
403
403
0
202
403
0
103
Appr.
13
Nominale
articolo 5
394
394
0
198
394
0
103
Appr.
F = Voto favorevole (in votazione palese). - C = Voto contrario (in votazione palese). - V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). - A = Astensione. - M = Deputato in missione. - T = Presidente di turno. - P = Partecipazione a votazione in cui é mancato il numero legale. - X = Non in carica.
Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Agli elenchi é premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.
14
Nominale
articolo 6
396
396
0
199
396
0
103
Appr.
15
Nominale
art. agg. 6.070
387
374
13
188
371
3
103
Appr.
16
Nominale
odg 9/913 e abb.-A/8
374
297
77
149
40
257
102
Resp.
17
Nominale
TU pdl 913 e abb.-A - voto finale
353
353
0
177
353
0
101
Appr.