ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00695

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 526 del 28/09/2011
Abbinamenti
Atto 7/00703 abbinato in data 18/10/2011
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 28/09/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI 28/09/2011
CAMBURSANO RENATO ITALIA DEI VALORI 28/09/2011
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 28/09/2011


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Stato iter:
25/10/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/10/2011
BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
 
INTERVENTO GOVERNO 18/10/2011
GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/10/2011
BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
CONTE GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA'
FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO
VENTUCCI COSIMO POPOLO DELLA LIBERTA'
BERNARDO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/10/2011
CONTE GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA'
FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO
BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
BERNARDO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/10/2011

DISCUSSIONE IL 18/10/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/10/2011

DISCUSSIONE IL 25/10/2011

RITIRATO IL 25/10/2011

CONCLUSO IL 25/10/2011

Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00695
presentata da
FRANCESCO BARBATO
mercoledì 28 settembre 2011, seduta n.526

La VI Commissione,

premesso che:

le liti in cui sono parti i concessionari dei giochi e l'amministrazione finanziaria dello Stato, aventi ad oggetto violazioni degli obblighi inerenti alle concessioni e pendenti alla data odierna davanti alla Corte dei conti hanno ad oggetto importi rilevantissimi pari complessivamente a circa 90 miliardi di euro;

un'indagine condotta nel 2007 sul settore dei giochi pubblici da una commissione ministeriale guidata dall'allora sottosegretario per l'economia e le finanze Alfiero Grandi e dal generale della Guardia di finanza Castore Palmerini aveva evidenziato un'enorme truffa ai danni dello Stato, per una cifra ammontante a 88 miliardi di euro;

nel luglio 2006, la Corte dei conti aveva delegato le attività investigative in merito al nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di finanza di Roma;

oltre al danno erariale, durante l'indagine è emersa la possibile infiltrazione di soggetti appartenenti alla criminalità organizzata in seno ad una delle società concessionarie, mentre risultano pendenti in proposito alcuni procedimenti di carattere penale affidati a diversi pubblici ministeri;

inoltre, la procura della Corte dei conti ha citato in giudizio dieci concessionari ed i controllori inadempienti dell'amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS), contestando violazioni degli obblighi del concessionario, che non aveva provveduto a collegare gli apparecchi per il gioco d'azzardo per permetterne il controllo in tempo reale, come previsto dalla legge e che non aveva versato all'erario ingenti somme relative al prelievo erariale dovuto sui proventi dei citati apparecchi di gioco;

la mancata connessione delle slot machine ha determinato, infatti, oltre al venir meno delle garanzie del dichiarato «gioco legale», a causa del consistente volume di «giocate» sfuggite al computo delle imposte, un ingente danno erariale;

in particolare l'erario non incamerava il prelievo erariale unico (PREU), il cui pagamento sarebbe stato evaso, o eluso con modalità di pagamento forfettarie, da parte delle società concessionarie; l'articolo 39, comma 13, del decreto-legge n. 269 del 2003, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 326 del 2003, prevede, infatti, che agli apparecchi di gioco, collegati in rete, si applichi un prelievo erariale unico;

nel caso in cui gli apparecchi non trasmettano i dati del contatore di gioco viene applicato un PREU forfettario: tale PREU forfettario non è peraltro previsto da alcuna norma, e la determinazione della base imponibile presenta alcuni elementi di criticità, in ragione del fatto che essa viene calcolata sulla media delle giocate degli apparecchi in rete;

il settore dei giochi e delle scommesse ha realizzato un fatturato di circa 61 miliardi di euro nel 2010 è stato, fatturato che potrebbe raggiungere, nel 2011, i 70 miliardi di euro;

tale andamento del gettito riflette evidentemente la disperazione e la paura dei cittadini del nostro Paese, mentre è preoccupante l'aggravamento del fenomeno delle ludopatie;

diventa urgente un intervento organico in materia di giochi che consentirebbe di acquisire risorse da chi può e deve metterle a disposizione,
impegna il Governo
a prendere le opportune iniziative, anche normative volte a:

a) consentire una definizione dei contenziosi esistenti in materia di concessioni attualmente in corso, definizione che potrebbe consentire il reperimento di nuove risorse non gravando sui cittadini;

b) inserire il mancato collegamento degli apparecchi di gioco alla rete telematica tra i casi di evasione tributaria per i quali l'articolo 5 del decreto legislativo n. 74 del 2000 prevede la pena della reclusione da uno a tre anni;

c) inibire la possibilità di concorrere all'assegnazione o al rinnovo delle concessioni in materia di giochi e scommesse alle società che abbiano in corso un contenzioso per inadempienze contrattuali nei confronti di amministrazioni pubbliche, ovvero nei cui confronti sussistano iscrizioni a ruolo, relative a tributi o contributi, definitive scadute e non versate.

(7-00695)
«Barbato, Messina, Cambursano, Borghesi».