ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02622

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 296 del 09/03/2010
Firmatari
Primo firmatario: MARIANI RAFFAELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/03/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2010
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2010
BOCCI GIANPIERO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2010
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2010
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2010
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2010
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2010
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2010
MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2010
MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2010
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2010
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2010
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 09/03/2010


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/03/2010
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/03/2010
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 15/03/2010
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 17/03/2010
Stato iter:
17/03/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/03/2010
Resoconto MANTOVANO ALFREDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 17/03/2010
Resoconto MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/03/2010

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 15/03/2010

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 17/03/2010

DISCUSSIONE IL 17/03/2010

SVOLTO IL 17/03/2010

CONCLUSO IL 17/03/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-02622
presentata da
RAFFAELLA MARIANI
martedì 9 marzo 2010, seduta n.296

MARIANI, MARTELLA, REALACCI, BOCCI, BRAGA, BRATTI, ESPOSITO, GINOBLE, IANNUZZI, MARANTELLI, MARGIOTTA, MORASSUT, MOTTA e VIOLA. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

le recenti vicende in materia di appalti e di protezione civile restituiscono un quadro allarmante in cui le procedure di emergenza hanno completamente sostituito le procedure ordinarie di affidamento dei lavori pubblici (oltre a protezione civile, opere pubbliche, energia, ambiente, servizi pubblici e altro);

i commissari straordinari istituiti dall'articolo 20 del decreto-legge n. 185 del 2008 hanno i medesimi poteri dell'emergenza, così che anche l'attuazione della legge obiettivo è diventata una emergenza nazionale dimostrando il fallimento delle procedure acceleratorie ivi contenute;

la perdita di trasparenza determinata dall'abuso di dette procedure ha favorito una ripresa del malcostume da parte di funzionari pubblici, in particolare nei settori di stretta attinenza con le procedure concorsuali autorizzative e di controllo sui lavori pubblici;

i responsabili degli organismi centrali e territoriali, nominati all'inizio del mandato dal ministro interrogato, quali il presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici e i provveditori regionali alle opere pubbliche, sono oggi chiamati in causa in numerose vicende su cui la magistratura sta facendo chiarezza;

il servizio di controllo interno del Ministero, operante alle dirette dipendenze del Ministro, non sembra sia stato in grado di individuare tali problematicità né le eventuali responsabilità ovvero i possibili rimedi; né tantomeno è stato possibile misurare i dirigenti sulla base di verifiche sostanziali che valutassero e comparassero i tempi di realizzazione delle opere, i costi unitari, la qualità; cioè quegli indicatori reali che fanno emergere anomalie o malversazioni;

occorre al riguardo garantire che tutte le funzioni pubbliche siano al di fuori di ogni coinvolgimento in tali vicende, prevedendo, in particolare, controlli sostanziali sulle amministrazioni per misurare i risultati dell'azione amministrativa e su questi chiamare i dirigenti a rispondere del loro operato;

occorre inoltre rendere maggiormente trasparente l'attività dei commissari delegati nominati ai sensi dell'articolo 5 della legge n. 225 del 1992 ed ai sensi dell'articolo 5-bis del decreto-legge n. 343 del 2001, e più in generale dei commissari straordinari nominati a qualsiasi titolo, con particolare riguardo alla rendicontazione delle attività svolte;

in senso contrario, il decreto-legge n. 4 del 2010 reintroduce la norma espunta dal decreto-legge n. 195 del 2009 sui commissari straordinari per l'energia, che agli interroganti appare volta a ridurre la trasparenza e la pubblicità della nomina, facendo venire meno, tra l'altro, l'obbligo di immediata comunicazione al Parlamento e di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale;

occorre inoltre fare chiara luce su quanto è accaduto in occasione della ricostruzione avviata a seguito del terremoto dell'Aquila o verificare se la procedura messa in essere al fine di prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata, mediante la collaborazione del comitato per l'alta sorveglianza delle grandi opere con il prefetto di L'Aquila, attraverso una sezione specializzata istituita presso prefettura, ha realmente consentito di garantire il buon andamento di tali lavori;

le più recenti modifiche del codice degli appalti hanno contribuito a ridurre il sistema dei controlli sulle procedure delle pubbliche amministrazioni: il decreto-legge n. 162 del 2008 ha modificato l'articolo 122 del decreto legislativo n. 163 del 2006 al fine di prevedere che i lavori di importo complessivo pari o superiore a 100.000 euro e inferiore a 500.000 euro possono essere affidati dalle stazioni appaltanti, a cura del responsabile del procedimento secondo la procedura prevista dall'articolo 57, comma 6 (trattativa privata). Viene inoltre aumentato il tetto per la licitazione semplificata - da 750 mila a un milione di euro - ed eliminato il limite inferiore per i lavori di manutenzione rispetto agli altri appalti affidati in economia;

le procedure a trattativa privata che nel 2006 rappresentavano il 3,9 per cento del mercato nel 2008 sono salite al 9 per cento, con evidenti ripercussioni negative sulla tutela dei principi di trasparenza e concorrenza;

d'altra parte, come ha più volte rilevato l'autorità, non una concessione autostradale è stata affidata con lo svolgimento di una gara, mentre le convenzioni in essere con le concessionarie continuano ad essere approvate a colpi di decreti-legge, saltando tutta la procedura amministrativa di verifica e controllo;

al riguardo appare ancora più problematica la discussione sulle procedure arbitrali che dovrebbero risolvere il contenzioso amministrativo ma che in realtà aumentano i costi per la pubblica amministrazione senza ridurre né il numero né i tempi di soluzione delle controversie;

i dati dell'Osservatorio dei contratti pubblici mostrano che al crescere del valore dei contratti aumenta il contenzioso, con un'incidenza sul numero dei contratti aggiudicati e conclusi entro il 2008 che è del 2 per cento negli appalti di importo compreso tra 150.000 euro e 500.000 euro fino ad arrivare al 46 per cento negli appalti di importo superiore a 15.000.000; l'amministrazione pubblica è soccombente in oltre l'80 per cento dei casi;

lo stesso commissario straordinario delegato per la strada statale 106 Jonica, nel corso dell'audizione alla Camera del 24 febbraio 2010 ha rilevato la difficoltà delle pubbliche amministrazioni a ricorrere al contenzioso, che per effetto della clausola arbitrale prevista in contratto potrebbe non rivelarsi favorevole all'amministrazione, soprattutto alla luce della casistica degli esiti degli arbitrati, generalmente non favorevoli alle amministrazioni;

analogamente, il presidente dell'Anas, nell'audizione del 3 marzo 2010, ha precisato che l'Anas esclude sistematicamente dai suoi bandi di gara le procedure arbitrali e devolve le controversie al giudice ordinario;

non vi è peraltro alcuna garanzia di trasparenza nell'affidamento degli incarichi per le procedure arbitrali, che sembrano venire attribuiti sempre agli stessi soggetti;

occorre a tal fine, introdurre un regime di incompatibilità per i magistrati amministrativi e contabili stabilendo una separazione tra funzioni ausiliarie e giurisdizionali: chi giudica gli atti della pubblica amministrazione non può svolgere il ruolo di consulenza; più in generale, va definito un severo regime di incompatibilità per chi riveste cariche pubbliche o ricopre incarichi amministrativi;

occorre inoltre, come ha recentemente ribadito l'autorità di vigilanza sui contratti pubblici, garantire regole semplici e basilari per la trasparenza e la concorrenza; una rigorosa disciplina amministrativa dei funzionari e degli amministratori pubblici; una più forte qualificazione delle imprese fondata su criteri reputazionali meno formalistici e legati ad esperienze risultanti anche dalla capacità di eseguire dei contratti e non solo dalla capacità di vincere una gara;

di un sistema così regolamentato subiscono gli effetti negativi le imprese ed i lavoratori che devono sottostare alla normativa ordinaria, il mercato dei contratti pubblici i cui costi e tempi subiscono alterazioni preoccupanti il sistema delle Istituzioni che vede la mancata realizzazione di opere infrastrutturali e servizi da dedicare alla comunità -:

quali informazioni possa fornire il Ministro interrogato in merito al coinvolgimento degli uffici del suo Ministero rispetto alle vicende citate;

quali misure intenda intraprendere il Ministro interrogato per garantire la trasparenza delle procedure e la terzietà dei controlli, anche interni al Ministero stesso;

quali iniziative intenda promuovere il Ministro interrogato per modificare la disciplina degli appalti nel senso di una semplificazione delle procedure in grado di garantire l'abituale utilizzo delle vie ordinarie anziché il ricorso ai poteri straordinari dei commissari, con particolare riferimento al sistema di qualificazione delle imprese e quello detta pubblicità dei bandi di gara e delle informazioni sui contratti e la loro gestione;

quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato rispetto alla trasparenza nell'affidamento delle procedure arbitrati;

quali iniziative intenda assumere per garantire la pubblicità delle modalità di utilizzo, dal 2001 ad oggi, degli stanziamenti destinati a lavori pubblici assegnati alla Protezione civile mediante la trasmissione dei relativi documenti al Parlamento e l'inserimento nel sito internet della Protezione civile stessa. In particolare, quali iniziative intenda assumere per rendere pubblici:

a) i nominativi degli appaltatori, dei subappaltatori e dei consulenti verso i quali sono state assunte obbligazioni;

b) le procedure e, ove sussistano, gli elenchi dei nominativi utilizzati nella selezione per e singole commesse, nonché il titolo giuridico dal quale deriva l'obbligazione, il relativo valore economico, e l'eventuale esistenza di contenziosi;

quali iniziative intenda assumere il Ministro per disporre che tali forme di pubblicità siano garantite in forma continua e stabile anche per tutte le attività dei commissari straordinari che intervengono su opere pubbliche, così da rendere pienamente trasparente l'utilizzo delle risorse pubbliche nei settori di propria competenza.(5-02622)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

appalto pubblico

aumento dei prezzi

contratto

formalita' amministrativa

lavori pubblici

procedura amministrativa

protezione civile

pubblica amministrazione

pubblicita'

semplificazione delle formalita'

valore economico