PAGLIA. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
il vile attentato subito il 31 marzo 2011 dal tenente colonnello Alessandro Albamonte, capo di stato maggiore della caserma Ruspoli di Livorno, gravemente ferito all'atto di apertura di un pacco bomba a lui indirizzato, segnala quanto ancora attuali e pericolose siano le attività di gruppi terroristici nel nostro Paese;
a pagare con la propria incolumità fisica, quando non con la vita, sono spesso degli encomiabili servitori della Repubblica, impegnati nella difesa, nella giustizia o nell'amministrazione dello Stato;
tali attentati sono tanto più efficaci per i loro ideatori ed esecutori quanto più si diffonde un'immagine d'insicurezza per chi opera «in prima linea», oltre che di debolezza delle istituzioni nella loro reazione;
nella vicenda riguardante il tenente colonnello Albamonte, il corso delle indagini e gli esiti giudiziari che queste avranno rappresentano senza dubbio la più importante risposta dello Stato agli attentatori, ma è, altresì, auspicabile che il Governo reagisca a quanto avvenuto con gli strumenti e le prerogative a propria disposizione;
il sistema postale, nonostante la preziosa e costante azione della polizia postale e delle comunicazioni, appare per sua natura particolarmente esposto al tipo di attentato subito da Albamonte;
appare quanto mai opportuna una «mappatura» degli attentati di natura politica, più o meno riusciti, che negli ultimi anni hanno interessato le istituzioni italiane, al fine di meglio comprendere la natura delle azioni terroristiche poste in essere -:
se non intenda, al fine di offrire una lettura più ampia e univoca dei gruppi terroristici più o meno organizzati operanti in Italia, relazionare al Parlamento sulla matrice degli attentati di natura politica compiuti negli ultimi anni, anche facendo riferimento alle risultanze investigative disponibili, e - volendo offrire una prima risposta all'attentato subito il 31 marzo 2011 dal tenente colonnello Alessandro Albamonte - quali iniziative abbia intrapreso o intenda intraprendere per intensificare il sistema dei controlli, anche allo scopo di meglio tutelare la sicurezza di chi ricopre incarichi sensibili ed esposti al rischio di attentati di natura terroristica.(3-01612)