ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00252

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 231 del 13/10/2009
Abbinamenti
Atto 1/00258 abbinato in data 26/10/2009
Atto 1/00267 abbinato in data 11/11/2009
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/10/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRANATA BENEDETTO FABIO POPOLO DELLA LIBERTA' 13/10/2009
BARBARESCHI LUCA GIORGIO POPOLO DELLA LIBERTA' 13/10/2009
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO 13/10/2009
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 13/10/2009
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
BARBIERI EMERENZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 13/10/2009
BOCCI GIANPIERO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
BOSI FRANCESCO UNIONE DI CENTRO 13/10/2009
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
CECCACCI RUBINO FIORELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 13/10/2009
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 13/10/2009
CIRIELLO PASQUALE PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
DE ANGELIS MARCELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 13/10/2009
DE BIASI EMILIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
DIMA GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 13/10/2009
ESPOSITO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
FARINONE ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
FERRANTI DONATELLA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
FRASSINETTI PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 13/10/2009
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
GIULIETTI GIUSEPPE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 13/10/2009
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
LARATTA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
LOSACCO ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
LOVELLI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
LUCA' MIMMO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
MASTROMAURO MARGHERITA ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
MAZZARELLA EUGENIO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
MISITI AURELIO SALVATORE ITALIA DEI VALORI 13/10/2009
MONDELLO GABRIELLA UNIONE DI CENTRO 13/10/2009
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
MOSELLA DONATO RENATO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
MURGIA BRUNO POPOLO DELLA LIBERTA' 13/10/2009
NAPOLI ANGELA POPOLO DELLA LIBERTA' 13/10/2009
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 13/10/2009
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
PEDOTO LUCIANA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
PEPE MARIO (PD) PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
PERINA FLAVIA POPOLO DELLA LIBERTA' 13/10/2009
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 13/10/2009
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
SCALIA GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 13/10/2009
SCILIPOTI DOMENICO ITALIA DEI VALORI 13/10/2009
SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
TOUADI JEAN LEONARD PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
TULLO MARIO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
VELTRONI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
ZUCCHI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 13/10/2009
LO MORO DORIS PARTITO DEMOCRATICO 22/10/2009


Stato iter:
11/11/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/10/2009
Resoconto BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/10/2009
Resoconto MISITI AURELIO SALVATORE ITALIA DEI VALORI
Resoconto MARGIOTTA SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto LO MORO DORIS PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 27/10/2009
Resoconto COSSIGA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/10/2009
Resoconto REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA
Resoconto TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO
Resoconto GHIGLIA AGOSTINO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 22/10/2009

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/10/2009

DISCUSSIONE IL 26/10/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 26/10/2009

DISCUSSIONE IL 27/10/2009

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/10/2009

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 11/11/2009

RITIRATO IL 11/11/2009

CONCLUSO IL 11/11/2009

Atto Camera

Mozione 1-00252
presentata da
ERMETE REALACCI
testo di
martedì 13 ottobre 2009, seduta n.231

La Camera,
premesso che:
nelle scorsa settimane, con il ritrovamento del relitto di un mercantile carico di fusti sospetti al largo di Cetraro (Cosenza), è tornata di attualità la vicenda delle cosiddette «navi dei veleni» che sarebbero state affondate nel Mediterraneo e, soprattutto, al largo delle coste italiane;
da quanto emerso finora il relitto individuato sarebbe quello della Cunsky, una delle navi che, secondo le inchieste della magistratura e le testimonianze raccolte dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite commesse al ciclo dei rifiuti, sarebbero state inabissate dai trafficanti internazionali di rifiuti tossici tra gli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta;
negli atti del convegno «I crimini contro l'ambiente e la lotta alle ecomafie», tenutosi a Napoli il 26 febbraio 1999 e organizzato dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, si legge la seguente dichiarazione dell'allora procuratore di Reggio Calabria, dottor Antonio Catanese: «Gli elementi probatori acquisiti salvo le opportune verifiche, consentono di ipotizzare che il principale indagato abbia potuto affondare nel mare Jonio e nel Mediterraneo in genere, con l'avallo delle cosche reggine, circa trentadue navi, la più importante delle quali, per i riscontri probatori ottenuti, è certamente la nave Rigel naufragata al largo di Capo Spartivento»;
nel 2001 nella relazione finale della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse della XIII legislatura si può leggere «emerge uno scenario davvero allarmante: il Mediterraneo, da est ad ovest, da nord a sud e viceversa, è attraversato da navi, spesso vere e proprie «carrette del mare», che trasportano di tutto, assoggettate a controlli casuali ed inconsistenti. L'affondamento, al largo dello coste italiane, di almeno 39 navi (le cosiddette «navi a perdere»), nonostante la carenza di riscontri giudiziari definitivi, non costituisce mera ipotesi. Si tratta di fatti attendibili suffragati da indagini giudiziarie ed accertamenti effettuati dai Lloyds di Londra che hanno dovuto corrispondere ingenti indennizzi assicurativi»;
sono numerose le navi che compaiono nelle inchieste svolte dalle procure interessate e in particolare: la motonave Nicos 1, partita nel luglio 1985 dal porto di La Spezia e mai arrivata nel porto di Lomé in Togo; la nave Mikigan, partita dal porto di Marina di Carrara e affondata nel mar Tirreno calabrese nell'ottobre 1986; la Rigel naufragata nel settembre 1987 al largo del Capo Spartivento nello Ionio reggino; la Four Star 1, Partita da Barcellona e diretta in Turchia, scomparsa nello Ionio nel dicembre del 1988; la motonave Anni affondata nell'alto Adriatico nel 1989; la Rosso, spiaggiata nel 1990 ad Amantea; la Alessandro 1, colata a picco nel 1991 al largo di Molfetta; la Marco Polo di cui si perdono le tracce nel Canale di Sicilia nel 1993;
quasi tutte le regioni costiere del nostro paese possono essere compromesse. In particolare dai documenti raccolti in questi anni e dalle varie inchieste della magistratura gli affondamenti sembrano riguardare particolarmente sette regioni: Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia;
da almeno quindici anni le associazioni ambientaliste denunciano, attraverso la redazione di circostanziati dossier, l'esistenza di una vicenda dai contorni allarmanti, legata allo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi, anche radioattivi, negli abissi marini attraverso l'affondamento dei vettori. Per chiedere che si faccia piena luce sulle cosiddette «navi a perdere», nel 2007 Legambiente ha promosso il «Comitato per la verità sulle navi dei veleni», costituito da magistrati, giornalisti, esponenti politici, familiari di vittime, ambientalisti;
di questi traffici si sono occupati nel tempo molti uffici giudiziari (le procure di Reggio Calabria, di Paola, di Catanzaro, di Matera, di Potenza, di Padova, di La Spezia, di Bari e di Asti) che hanno individuato diversi filoni di indagini tutti riconducibili ad un network criminale dedito professionalmente allo smaltimento illegale di rifiuti tossici e radioattivi in mare, lungo le coste di paesi Africani (Somalia, Libia e altri) o nelle montagne dell'Aspromonte e della Basilicata. Tutte le indagini portano allo stesse persone e vedono il coinvolgimento di soggetti appartenenti al mondo imprenditoriale e delle professioni, armatori, esponenti di spicco di organizzazioni criminali di stampo mafioso, faccendieri e soggetti legati ai servizi segreti deviati e rappresentanti di Governi di diversi Paesi;
i procedimenti giudiziari avviati non hanno mai fatto piena chiarezza su una vicenda che in alcuni momenti ha avuto anche risvolti drammatici. Basti citare la misteriosa morte del capitano di corvetta Natale De Grazia, avvenuta il 13 dicembre del 1995, che lavorava nel pool investigativo della procura di Reggio Calabria impegnata a fare luce sulla vicenda della motonave Rosso. O ancora l'omicidio nel marzo del 1994 in Somalia dei giornalisti Rai Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, che stavano tornando a Mogadiscio dall'area di Bosaso, vero e proprio epicentro di traffici illegali e mala-cooperazione;
secondo le denunce lanciate da Legambiente e dagli ambientalisti tedeschi della nave Thales sembra che l'affondamento in mare di rifiuti tossici sia una pratica condotta ancora oggi. La denuncia si riferisce, in particolare, ad un fatto accaduto al largo dell'Isola d'Elba nel mese di luglio 2009, quando la nave ambientalista Thales avrebbe avvistato circa 10 miglia al largo di Marciana Marina intorno alle 21 di sera, una portacontainer maltese la Toscana gettare dei rifiuti in mare. Gli ambientalisti hanno anche denunciato che, nel momento in cui l'equipaggio della Toscana si è visto scoperto, ha cambiato rotta o ha tentato di speronare la nave degli ambientalisti. Il fatto è stato anche documentato con delle fotografie;
tutta la vicenda non può essere classificata come una mera questione di inquinamento ambientale. Dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia e dai riscontri delle inchieste avviate risulta evidente infatti che siamo di fronte a un vero e proprio intrigo internazionale di dimensioni inquietanti sul quale occorre fare luce prima possibile coinvolgendo gli altri Paesi e gli organismi sovranazionali competenti;
impegna il Governo:
a coordinare l'azione di tutte le amministrazioni statali competenti - specificamente dei ministeri dell'interno, della giustizia, degli affari esteri, della difesa, del lavoro, della salute e delle politiche sociali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - tramite una task force che possa mettere in campo le risorse, i mezzi e le tecnologie necessarie per far luce su questa gravissima vicenda;
a tutelare la salute dei cittadini e dell'ecosistema marino attraverso un'attività di ricognizione sugli altri siti marini emersi in numerose inchieste della magistratura come luoghi di affondamento di navi con il loro carico di rifiuti tossici e radioattivi, a cominciare dal sito di affondamento della Rigel;
ad assicurare il massimo sostegno alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e alla Procura di Paola impegnate nel difficile compito di fare chiarezza sulla vicenda della nave affondata al largo delle coste di Cetraro e del suo carico sospetto, nonché sulla presenza di materiale radioattivo nelle località di Serra d'Aiello e Aiello Calabro;
ad assicurare una rapida e totale messa in sicurezza e bonifica dell'area interessata dall'interramento di rifiuti tossico-nocivi e radioattivi nella provincia di Cosenza;
ad assicurare le risorse necessarie per un immediato piano operativo di recupero del relitto della Cunsky e del suo carico, avvalendosi delle più moderne tecnologie esistenti, nonché a garantire analogo sostegno a tutte le altre procure ancora oggi impegnate - e a quelle che decideranno di riaprire le inchieste sulle cosiddette navi a perdere già archiviate - nel complesso compito di svelare le trame criminali che si sono celate dietro gli affondamenti sospetti;
a chiedere l'intervento degli organismi internazionali, in particolare dell'Unione europea e delle Nazioni Unite, per provvedere al recupero delle «navi sospette» affondate, anche in acque internazionali;
ad avviare i necessari accertamenti di competenza per verificare se a tutt'oggi, organizzazioni criminali pratichino l'affondamento in mare di rifiuti tossici o radioattivi, come sembra in base agli ultimi accadimenti verificatisi al largo dell'isola d'Elba.
(1-00252)
«Realacci, Granata, Misiti, Barbareschi, Mariani, Garavini, Libè, Piffari, Bratti, Barbieri, Bocci, Bordo, Bosi, Bossa, Braga, Burtone, Marco Carra, Causi, Ceccacci Rubino, Cimadoro, Ciriello, De Angelis, De Biasi, De Torre, Dima, Esposito, Farinone, Ferranti, Frassinetti, Gatti, Ghizzoni, Ginoble, Giulietti, Gnecchi, Graziano, Iannuzzi, Laratta, Losacco, Lovelli, Lucà, Marantelli, Marchi, Margiotta, Martella, Mastromauro, Mattesini, Mazzarella, Mondello, Morassut, Mosella, Motta, Murgia, Angela Napoli, Occhiuto, Oliverio, Andrea Orlando, Pedoto, Mario Pepe (PD), Perina, Piccolo, Picierno, Rao, Sarubbi, Scalia, Scilipoti, Siragusa, Touadi, Tullo, Velo, Veltroni, Vico, Villecco Calipari, Viola, Zamparutti, Zucchi, Lo Moro».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Calabria

ecologia

eliminazione dei rifiuti

inquinamento chimico

lotta contro la criminalita'

mare

nave

politica sanitaria

protezione dell'ambiente

rifiuti pericolosi

sostanza tossica

traffico illecito