ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00070

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 92 del 25/11/2008
Abbinamenti
Atto 1/00083 abbinato in data 12/12/2008
Atto 1/00085 abbinato in data 12/12/2008
Firmatari
Primo firmatario: POLLASTRINI BARBARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/11/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VELTRONI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
SORO ANTONELLO PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
SERENI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
BRESSA GIANCLAUDIO PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
CALVISI GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
CAPANO CINZIA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
CONCIA ANNA PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
COSCIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
CUPERLO GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
D'ANTONA OLGA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
DE BIASI EMILIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
FERRARI PIERANGELO PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
MANTINI PIERLUIGI PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
MELIS GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
MIGLIAVACCA MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
NARDUCCI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
PEPE MARIO (PD) PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
SAMPERI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
SERVODIO GIUSEPPINA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
TIDEI PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
TRAPPOLINO CARLO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
TURCO LIVIA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
VELO SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO 25/11/2008
MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO 26/11/2008
MASTROMAURO MARGHERITA ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 26/11/2008
MOSCA ALESSIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2008


Stato iter:
28/01/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/12/2008
Resoconto MOSCA ALESSIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 12/12/2008
Resoconto CONCIA ANNA PAOLA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO
Resoconto CUPERLO GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 12/12/2008
Resoconto CARFAGNA MARIA ROSARIA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PARI OPPORTUNITA')
 
DICHIARAZIONE VOTO 28/01/2009
Resoconto IANNACCONE ARTURO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA
Resoconto MURA SILVANA ITALIA DEI VALORI
Resoconto LUSSANA CAROLINA LEGA NORD PADANIA
Resoconto CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO
Resoconto POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto SALTAMARTINI BARBARA POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto MUSSOLINI ALESSANDRA POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto ASCIERTO FILIPPO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
PARERE GOVERNO 28/01/2009
Resoconto CARFAGNA MARIA ROSARIA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PARI OPPORTUNITA')
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 26/11/2008

ATTO MODIFICATO IL 27/11/2008

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 11/12/2008

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/12/2008

DISCUSSIONE IL 12/12/2008

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/12/2008

ACCOLTO LIMITATAMENTE AL DISPOSITIVO IL 28/01/2009

PARERE GOVERNO IL 28/01/2009

DISCUSSIONE IL 28/01/2009

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 28/01/2009

VOTATO PER PARTI IL 28/01/2009

IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 28/01/2009

CONCLUSO IL 28/01/2009

Atto Camera

Mozione 1-00070
presentata da
BARBARA POLLASTRINI
testo di
martedì 25 novembre 2008, seduta n.092

La Camera,
premesso che:
si vive un inizio di secolo in cui il grande tema dei diritti umani si ripropone in tutta la sua drammaticità e chiama in causa la responsabilità di istituzioni e politica. Ciò significa fare i conti, in primo luogo, con la violazione dei diritti umani delle donne, a partire dalla dignità del loro corpo;
come hanno dichiarato numerose risoluzioni delle Nazioni Unite, del Parlamento europeo, di organismi sovranazionali e come hanno sottolineato le prese di posizione di associazioni e studiosi, assumere una visione e un piano per i diritti umani significa oggi per la politica mettere al centro innanzitutto i diritti umani delle donne, il cui riconoscimento determinerà il profilo democratico, la convivenza futura e la stessa crescita economica e civile;
il «libro nero» dei diritti umani delle donne è noto nella sua crudezza e tragicità;
è aperto un conflitto nel mondo, una vera e propria guerra sparpagliata, che ha come oggetto il dominio sul corpo delle donne;
in interi territori cresce la determinazione femminile per la propria dignità e autonomia, si affermano anche nuove leadership: eppure, anzi proprio per questo, pressioni e rigurgiti fondamentalisti si manifestano con una virulenza inaudita e terribile;
un'oppressione maschilista e proprietaria, fatta di umiliazioni, molestie, minacce e violenze, fino ad arrivare allo stupro, all'omicidio, si consumano anche in Europa e nel nostro Paese nel silenzio delle case, delle famiglie, del circuito affettivo di molte donne e bambine. Con episodi cruenti riportati dalla cronaca con puntuale periodicità;
immagini recenti hanno scosso la coscienza dell'opinione pubblica, di istituzioni e governi. Ci si riferisce: ai visi di Aisha Ibrahim Duhulow, lapidata a morte in Somalia a soli tredici anni il 27 ottobre 2008; ai volti sfigurati dall'acido delle studentesse di Kandahar, punite per la colpa di voler studiare; ma anche alla giovane italiana mutilata con l'acido dal marito; a Hina uccisa perché voleva vivere la propria esistenza in assoluta autonomia e libertà; alle suore vittime del fanatismo indù nel Chhattisgarh, alle suore italiane rapite a Elwak, in Kenia; alle donne e alle bambine vittime degli stupri collettivi come arma per annichilire popoli interi; sono i racconti delle donne prigioniere del burka; delle giovani costrette alla pratica dell'infibulazione genitale; è la realtà delle bambine in Cina che non nasceranno mai perché bambine; sono le tragedie di Sara, Giovanna e altre come loro, uccise a seguito di un rifiuto amoroso; di Barbara, in attesa del terzo figlio, incinta di 8 mesi uccisa, dopo anni di maltrattamenti, da suo marito; sono i drammi di donne violate perché omosessuali; di giovani percosse e usate nel corpo perché più indifese in quanto portatrici di diverse abilità. Sono le innumerevoli storie di donne di diverse età e ceti sociali costrette all'inferno di una vita di paura e umiliazione, con esiti dolorosi sui propri bimbi, perché come è noto, i figli che vedono la propria madre o sorella subire violenza subiscono a loro volta un trauma destinato quasi sempre ad accompagnare la loro esistenza;
le cifre parlano: secondo i dati Istat riferiti al 2006, sono 6 milioni e 743 mila le donne dai sedici ai settant'anni che sono rimaste vittime di molestie o violenze fisiche, psichiche o sessuali nel corso della vita; circa 1 milione di donne ha subito stupri o tentati stupri (il 4,8 per cento della popolazione femminile globale); il 14,3 per cento delle donne ha subito almeno una violenza fisica o sessuale dal proprio partner. Il 24,7 per cento delle donne ha subito violenze da un altro uomo, 2 milioni e 77 mila donne hanno subito comportamenti persecutori (stalking), dai partner al momento della separazione; nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate; ciò che possiamo definire come il «sommerso» è tuttora elevatissimo e raggiunge circa il 96 per cento delle violenze da un non partner e il 93 per cento di quelle da partner; anche nel caso degli stupri la quasi totalità non viene denunciata;
nel mondo, dunque, una donna su tre, nella sua vita è stata o è destinata a essere almeno una volta vittima di violenza fisica, sessuale o psicologica e il 70 per cento delle donne assassinate muore per mano di parenti;
siamo posti dinanzi a un'emergenza talmente estesa e drammatica che le Nazioni Unite sono impegnate nell'introduzione di una fattispecie specifica di reato denominata «Femminicidio»;
il rispetto dei diritti umani delle donne assurge, ancora una volta, a simbolo di civiltà e di riconoscimento dei diritti umani e civili di ogni persona, dell'uguaglianza innanzi alla legge e del contrasto a ogni forma di discriminazione per ragione di razza, religione, diversa abilità, età, orientamento sessuale e identità di genere, diritti sanciti nella Costituzione italiana, nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo di cui proprio quest'anno ricorre il sessantesimo anniversario, e nella Carta Europea;
la giornata internazionale contro la violenza alle donne, voluta dalle Nazioni Unite, ha anche un significato culturale, di rendiconto e impegno programmatico dei Governi e delle Istituzioni, nel quadro delle azioni per i diritti umani;
è auspicabile, inoltre, che siano al più presto approvate normative contro le molestie insistenti, la violenza e contro l'omofobia, così come contro la pedofilia, necessarie per dare solidità ad un Piano di azione che affronti il tema essenziale della prevenzione, dell'educazione civile, dell'informazione, della formazione, della tutela delle vittime, della certezza della pena, del coordinamento e riconoscimento di centri, associazioni e competenze indispensabili per governi, regioni, province e città che ritengano centrali i temi della dignità e della sicurezza delle donne;
tale Piano d'azione è curato dal dipartimento delle pari opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, in coordinamento con il ministero dell'interno e con gli altri ministeri interessati, in accordo con la Conferenza unificata Stato- Regioni-Città, ed è mirato al sostegno di case rifugio, centri antiviolenza, associazioni femminili ed associazioni maschili di presa coscienza, di recupero, di campagne informative e formative, numeri verdi, misure a tutela delle vittime, recupero, appoggio, costruzione di azioni concrete di prevenzione,
impegna il Governo:
a presentare il Piano d'azione contro molestie e violenze di genere, motivate anche da ragioni di orientamento sessuale, di differenti abilità, di razza, religione;
a prevedere adeguate risorse per il suddetto Piano d'azione, in particolare assicurando la disponibilità di risorse pari ad almeno 20 milioni di euro nel 2009, a 40 milioni di euro nel 2010 e a 60 milioni di euro nel 2011;
a sostenere l'Osservatorio pubblico nazionale del monitoraggio statistico mirato a molestie e violenze alle donne, istituito dalla legge finanziaria per il 2007;
a implementare i numeri telefonici di pubblica utilità uniti a campagne informative tradotte nelle lingue più diffuse;
a istituire, mediante urgenti iniziative in sede di conferenza Stato-regioni, presso i Pronto Soccorso medici sportelli per l'accoglienza delle donne maltrattate;
a sostenere corsi informativi per operatori della giustizia, delle forze dell'ordine, dei servizi sociosanitari;
a costruire campagne di educazione al rispetto della donna, della persona, a partire dalla scuola, a predisporre e a promuovere codici etici per l'informazione, la pubblicità e, in generale, per l'azione dei media riguardo all'immagine femminile e più complessivamente per i linguaggi violenti e prevaricanti;
ad estendere la sfera di applicazione del permesso di soggiorno, di cui all'articolo 18 del Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, anche alle donne vittime di maltrattamenti o abusi sessuali;
ad attuare il programma contro la tratta e lo sfruttamento degli esseri umani e per la tutela delle vittime.
(1-00070) «Pollastrini, Veltroni, Soro, Sereni, Bressa, Amici, Bellanova, Bernardini, Braga, Brandolini, Calvisi, Capano, Marco Carra, Cenni, Codurelli, Concia, Coscia, Cuperlo, D'Antona, De Biasi, Farina Coscioni, Ferrari, Fiano, Gatti, Gnecchi, Graziano, Lenzi, Mantini, Mariani, Melis, Migliavacca, Motta, Murer, Narducci, Mario Pepe (PD), Piccolo, Picierno, Samperi, Schirru, Servodio, Siragusa, Tidei, Trappolino, Livia Turco, Maurizio Turco, Velo, Verini, Zampa, Mosca».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Carta dei diritti dell'uomo

diritti della donna

discriminazione religiosa

prevenzione delle malattie

programma d'azione

protezione degli animali

traffico di persone

violenza

violenza sessuale

vittima