ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00062

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 87 del 17/11/2008
Abbinamenti
Atto 1/00057 abbinato in data 17/11/2008
Atto 1/00063 abbinato in data 17/11/2008
Atto 1/00064 abbinato in data 17/11/2008
Firmatari
Primo firmatario: STRACQUADANIO GIORGIO CLELIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 17/11/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 17/11/2008
IANNACCONE ARTURO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA 17/11/2008
CORSARO MASSIMO ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 17/11/2008
CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA' 17/11/2008
BALDELLI SIMONE POPOLO DELLA LIBERTA' 17/11/2008
ZORZATO MARINO POPOLO DELLA LIBERTA' 19/11/2008
GAVA FABIO POPOLO DELLA LIBERTA' 19/11/2008
ROSSI MARIAROSARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 19/11/2008
MISTRELLO DESTRO GIUSTINA POPOLO DELLA LIBERTA' 19/11/2008


Stato iter:
19/11/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/11/2008
Resoconto STRACQUADANIO GIORGIO CLELIO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 17/11/2008
Resoconto CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA NORD PADANIA
Resoconto BALDELLI SIMONE POPOLO DELLA LIBERTA'
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 17/11/2008
Resoconto CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
PARERE GOVERNO 19/11/2008
Resoconto CASERO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 19/11/2008
Resoconto VELTRONI WALTER PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto COTA ROBERTO LEGA NORD PADANIA
Resoconto DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto STRACQUADANIO GIORGIO CLELIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto IANNACCONE ARTURO MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA
Resoconto PEZZOTTA SAVINO UNIONE DI CENTRO
Resoconto BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/11/2008

DISCUSSIONE IL 17/11/2008

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/11/2008

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 19/11/2008

ACCOLTO IL 19/11/2008

PARERE GOVERNO IL 19/11/2008

DISCUSSIONE IL 19/11/2008

APPROVATO IL 19/11/2008

CONCLUSO IL 19/11/2008

Atto Camera

Mozione 1-00062
presentata da
GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO
testo di
lunedì 17 novembre 2008, seduta n.087

La Camera,
premesso che:
dovranno essere adottati provvedimenti sulla base delle conclusioni del vertice G20 di Washington del 15 novembre 2008, di quelle dell'Ecofin del 4 novembre 2008 e dell'Eurogruppo del 3 novembre 2008, in cui - tra l'altro - è stata confermata una proiezione di deficit, che, nonostante la crisi finanziaria internazionale, vede l'Italia registrare dati migliori di Francia, Inghilterra e Spagna, delle conclusioni dell'Ecofin del 7 ottobre 2008 e dell'Eurogruppo del 6 ottobre 2008 e di quelle del G7 di Washington dell'11 ottobre 2008;
il Fondo monetario internazionale, nel rapporto semestrale World economic outlook dell'8 ottobre 2008, prevede per l'economia mondiale una fase di grave rallentamento della crescita e, in particolare, una crescita dell'economia della zona euro intorno all'1,3 per cento nel 2008, destinata a frenare ulteriormente nel 2009, fermandosi allo 0,2 per cento;
gli effetti della crisi economica avranno riflessi sul tasso di variazione del prodotto interno lordo;
devono essere considerate le indicazioni contenute nel libro verde sulla spesa pubblica del 6 settembre 2007, realizzato dalla commissione tecnica sulla finanza pubblica istituita dal Ministro dell'economia e delle finanze pro tempore, professor Tommaso Padoa Schioppa;
devono essere confermati gli obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2009-2011 e di «messa in sicurezza» del bilancio dello Stato, approvati dal Parlamento attraverso la conversione in legge del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, operata dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, recante «Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria», contenente la programmazione triennale tesa al raggiungimento del pareggio di bilancio entro l'esercizio 2011 e con la conseguente opportunità - a decorrere dal 2012 - di generare un avanzo in grado di avviare la graduale riduzione dell'indebitamento pubblico;
deve essere ribadito il valore strategico - ai fini dell'implementazione in Italia della cosiddetta «strategia di Lisbona», adottata dall'Unione europea nel Consiglio europeo di Lisbona del marzo 2000 e volta a «fare dell'Unione europea l'economia più competitiva del mondo» - delle misure adottate con l'approvazione dei disegni di legge collegati alla legge finanziaria e derivanti dallo stralcio del disegno di legge n. 1441 presentato dal Governo alla Camera dei deputati il 2 luglio 2008, recante «Misure per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria»;
devono essere confermati gli obiettivi fondamentali di politica economica indicati nel documento di programmazione economico-finanziaria 2009-2013, e cioè:
a) ridurre il costo complessivo dello Stato, invertendo la tendenza storica al suo aumento, senza «mettere le mani nelle tasche» dei cittadini con nuove tasse a loro carico e senza ridurre i servizi e le garanzie sociali essenziali, operando sulla riduzione della spesa pubblica e sui tagli agli sprechi nella pubblica amministrazione in tutte le sue emanazioni centrali e periferiche;
b) rendere più efficace l'azione della pubblica amministrazione, in base all'idea essenziale che non sono i cittadini al servizio dello Stato, ma lo Stato al servizio dei cittadini, per raggiungere il risultato di uno Stato che rende di più e costa di meno, in un nuovo modello istituzionale basato sul federalismo e sulla conseguente maggiore responsabilizzazione di tutti i livelli di governo di fronte ai cittadini;
c) ridurre il peso burocratico che grava sulla vita dei cittadini, liberandoli dalla ragnatela della burocrazia superflua, aumentando corrispondentemente il loro senso di fiducia nello Stato a vantaggio del tempo libero e di quello lavorativo;
d) spingere l'apparato economico verso lo sviluppo, rimuovendo vincoli ed agendo sulla sburocratizzazione e semplificazione, introducendo meccanismi di fiscalità di vantaggio per favorire investimenti nelle aree meridionali, concentrando ed applicando la forza della pubblica amministrazione sui punti che sono essenziali, in combinazione con l'azione delle imprese, realizzando forme concrete di sussidiarietà orizzontale e verticale, anche per raggiungere la migliore efficienza ed efficacia dei servizi di pubblica utilità;
l'importante azione intrapresa dal Governo, con i provvedimenti collegati alla legge finanziaria, è tesa alla liberalizzazione del sistema economico, alla differenziazione delle fonti di energia, al fine di ridurre il gap esistente tra l'Italia e i suoi concorrenti e rendere più attraente il sistema economico agli investimenti esteri, anche mediante un rafforzamento del sistema della certezza del diritto, in primo luogo attraverso la riforma del processo civile;
l'indifferibile conversione in legge dei decreti-legge, recanti «Misure urgenti per garantire la stabilità del sistema creditizio e la continuità nell'erogazione del credito alle imprese» e «Ulteriori misure urgenti per garantire la stabilità del sistema creditizio», già in corso di approvazione, avrà l'effetto primario - senza previsione immediata di costi per lo Stato - di fornire al sistema creditizio idonee garanzie che impediscano di tradurre gli effetti della crisi finanziaria in una restrizione dei livelli di credito erogati al sistema di imprese, che - a sua volta - metterebbe a rischio migliaia di posti di lavoro garantiti dalla vasta rete di imprese di medio-piccole dimensioni, scarsamente patrimonializzate e bisognose del ricorso al credito bancario;
la positiva conclusione del negoziato per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego determinerà, nelle prossime settimane, un miglioramento del potere d'acquisto delle famiglie dei lavoratori della pubblica amministrazione;
in tale quadro di risposta alla crisi economica e finanziaria, insieme agli interventi di sostegno a lavoratori e famiglie, lo sviluppo della rete infrastrutturale ed il sostegno al tessuto imprenditoriale assumono un ruolo strategico per la crescita,
impegna il Governo:

ad adottare ogni iniziativa in coerenza e unità d'intenti e d'azione con gli indirizzi espressi dall'Unione europea;
ad adottare tempestivamente i provvedimenti necessari ad attuare in Italia le decisioni comuni assunte in sede G20, Ecofin e Eurogruppo;
a dare rapida attuazione alle misure di sostegno al reddito dei meno abbienti, già approvate dal Parlamento, con particolare riferimento alla social card, per sostenere, in particolare, le famiglie numerose e quelle con disabili e anziani non autosufficienti;
a tradurre in proposte operative e condivise - conclusa la consultazione in atto - le indicazioni del libro verde sul futuro del modello sociale, predisposto dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali;
a rendere permanenti le misure di salvaguardia del potere di acquisto delle famiglie previste nel decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, contenente «Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie», convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126, con particolare riferimento alla soppressione dell'ici sulle prime abitazioni e alle agevolazioni fiscali per il lavoro straordinario e altre componenti del reddito da lavoro dipendente correlate ad aumenti di produttività;
a predisporre un provvedimento comprendente misure necessarie e urgenti di sostegno alle famiglie e alle imprese, con l'obbiettivo di incrementare la crescita del prodotto interno lordo, fermi restando gli obiettivi di finanza pubblica;
a valutare, nella predisposizione di tale provvedimento, l'opportunità dell'adozione di alcune misure a favore delle imprese, quali:
a) disciplina dell'iva per cassa e rimborsi iva in tempi certi e accelerati;
b) nuove procedure di pagamento dei fornitori della pubblica amministrazione che garantiscano tempi certi e accelerati;
c) parziale riduzione dell'irap, con priorità sulla base imponibile relativa al costo del lavoro, alla quale fare fronte attraverso un'equivalente riduzione dei sussidi alle imprese;
d) nuove misure di detassazione del reddito d'impresa e di lavoro autonomo reinvestito;
e) sterilizzazione degli studi di settore nei prossimi anni, ovvero rendere gli studi di settore fiscalmente equi ed efficaci, attraverso una rappresentazione reale delle condizioni economiche e finanziarie del Paese, tenuto conto che l'impatto dei nuovi studi sta diventando eccessivamente oneroso per i contribuenti: infatti, il numero dei soggetti non congrui è passato dal 15 per cento per l'anno fiscale 2006 all'attuale 50 per cento per l'anno fiscale 2007 e si stima che l'impatto della crisi economica in atto comporterà la non congruità al 70 per cento dei casi, con un insostenibile «shock fiscale» per le piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale della nostra struttura produttiva;
a valutare, nella predisposizione di tale provvedimento, l'opportunità dell'adozione di misure a favore delle famiglie, quali:
a) misure che tengano conto - ferme restando le indicazioni contenute nel documento di programmazione economico-finanziaria circa il tasso di inflazione programmato - di quanto potrà emergere dal tavolo del negoziato interconfederale per la definizione dei parametri a cui riferire il recupero del potere d'acquisto delle retribuzioni e delle pensioni;
b) misure di rafforzamento del sistema degli ammortizzatori sociali, da realizzare anche potenziando l'impegno diretto delle parti sociali negli enti bilaterali; in tale ambito vanno valutati interventi specifici a favore delle forme di lavoro flessibile;
c) negoziazione con la grande distribuzione e con le principali categorie rappresentative degli esercenti commerciali per raggiungere accordi di contenimento e stabilizzazione dei prezzi di generi di prima necessità, come già realizzato in passato;
d) specifiche deduzioni fiscali a favore delle famiglie con figli;
e) incremento del maggiore potere d'acquisto realizzato attraverso la social card in favore degli anziani che costituiscono un nucleo familiare composto da una sola persona;
f) ulteriori strumenti a disposizione dei cittadini per la rinegoziazione di mutui immobiliari;
g) misure per allineare la velocità di variazione dell'andamento dei prezzi al consumo dei combustibili per autotrazione in relazione alla variazione del prezzo delle materie prime;
h) accelerazione dell'implementazione del «piano casa», previsto dall'articolo 11 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, attraverso la presentazione del previsto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri alla conferenza unificata;
a sollecitare l'Unione europea a predisporre strumenti finanziari adeguati a rendere più efficiente la raccolta dei capitali necessari alla realizzazione in tempi rapidi delle reti infrastrutturali europee;
a dare rapida attuazione alle delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica, concernenti la realizzazione dei progetti infrastrutturali già deliberati, in particolare nelle aree al Nord e al Sud del Paese, dove la carenza di infrastrutture costituisce un freno allo sviluppo e alla crescita;
ad assumere, attraverso il Comitato interministeriale per la programmazione economica, le necessarie delibere per la realizzazione delle infrastrutture previste nei diversi documenti di finanza pubblica e negli atti di indirizzo parlamentari già approvati.
(1-00062) «Stracquadanio, Caparini, Iannaccone, Corsaro, Cazzola, Baldelli, Zorzato, Gava, Mariarosaria Rossi, Mistrello Destro».
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2008 0112

EUROVOC :

credito

crisi monetaria

detrazione fiscale

economia pubblica

finanze internazionali

finanze pubbliche

fiscalita'

piccole e medie imprese

potere d'acquisto

pubblica amministrazione

sviluppo economico