ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00026

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 265 del 14/01/2008
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 14/01/2008


Stato iter:
IN CORSO

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00026
presentata da
GIANLUCA PINI
lunedì 14 gennaio 2008 nella seduta n.265

La Camera,
in occasione dell'esame della Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (Doc. LXXXVII, n. 2);
constatato che i tempi di esame di tale documento da parte del Parlamento ne hanno vanificato il valore di aggiornamento tempestivo sull'attività del nostro Paese in seno agli organi decisionali dell'Unione europea ed in applicazione di quanto stabilito e proposto a livello comunitario;
sostenendo tuttavia l'importanza del dibattito connesso al documento stesso come momento di riflessione su una tematica, quella della partecipazione dell'Italia all'Unione europea, complessa, che incide anche su molti temi sui quali non sempre si trova adeguato spazio di dibattito parlamentare;
ritenuto inoltre che la discussione del documento sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea debba continuare ad essere, come è stato in passato, uno dei momenti principali in cui il Governo assume dal Parlamento indirizzi specifici sui principali temi sui quali il Governo stesso è chiamato a pronunciarsi o a stimolare decisioni in sede comunitaria;
ritenuto che occorre guardare con particolare attenzione a due scenari esteri di interesse primario per l'Italia e per l'Europa, destinati ad occupare nell'immediato futuro la scena dell'attualità internazionale;
ricordando che la Cina ha assunto, già nell'aprile 2001, un impegno chiaro nei confronti del Comitato olimpico internazionale, quando ha sostenuto la propria candidatura come sede delle olimpiadi che si terranno nell'agosto di quest'anno: l'assegnazione delle Olimpiadi alla Cina avrebbe sostenuto e promosso lo sviluppo dei diritti umani in quel paese. A quasi sei mesi dall'evento, la situazione interna alla Repubblica Popolare sembra addirittura in procinto di peggiorare: per concludere in tempo le opere necessarie ai giochi, i lavoratori cinesi seguono turni massacranti al di fuori di ogni normativa sul lavoro, la stampa che denuncia questo sfruttamento ed i livelli impressionanti di crescita dell'inquinamento, connessi ai lavori e all'afflusso incontrollato di mezzi, viene sottoposta a censura, cronisti e cameraman a maltrattamenti e imprigionamenti. Non si fermano le condanne a morte;
considerato che allo stesso tempo, il clima dei giochi ha come congelato le precedenti campagne di protesta, anche da parte di Governi europei, contro la pratica della contraffazione e del dumping sociale operato da aziende cinesi a danno dei produttori europei;
considerato altresì che alle porte dell'Europa, allo stesso tempo, la polveriera balcanica potrebbe nuovamente esplodere: il fallimento dei negoziati sullo status del Kosovo, nel dicembre scorso, e l'atteggiamento troppo condiscendente della maggior parte dei paesi europei nei confronti delle rivendicazioni di autonomia dei kosovari albanesi hanno portato ad un irrigidimento delle posizioni ed al fondato timore di ritorsioni e violenze a danno dei serbi del Kosovo,
impegna il Governo:
a portare la questione dei diritti umani in Cina al centro del dibattito europeo prima dell'inizio delle Olimpiadi, al fine di presentare in forma ufficiale al Governo di Pechino la richiesta di una riduzione significativa e dimostrabile dell'applicazione della pena di morte e dell'introduzione delle tutele previste dal diritto internazionale in materia di detenzione, di diritto ad un giusto processo e dell'abolizione della tortura, insieme alla garanzia della libertà di stampa e di espressione;
a chiedere al Governo cinese precisi risultati in tema di lotta alla contraffazione e alla concorrenza sleale, proponendo anche il ritiro delle delegazioni dai giochi olimpici in caso di risposte ambigue e non seguite da fatti concreti;
a non appoggiare in sede comunitaria soluzioni riguardanti la questione kosovara che alimentino frustrazioni o sentimenti di violenza e rivalsa nelle popolazioni che abitano il Kosovo.
(6-00026) «Pini».
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
CONCORRENZA SLEALE, DIRITTI DELL'UOMO, DIRITTO DI AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI, RELAZIONI INTERNAZIONALI, STATI ESTERI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

CINA POPOLARE, KOSOVO, OLIMPIADI