ADOLFO, ROMANO e MEREU. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
l'Italia è, fin dalla sua costituzione, Parte Contraente della Convenzione di Barcellona, lo strumento giuridico del Piano d'Azione Mediterraneo, ratificata nell'ordinamento italiano il 3 febbraio 1979 e resa esecutiva con la legge 27 maggio 1999, n. 175;
il Piano d'Azione Mediterraneo del Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP/MAP) è nato con l'obiettivo di proteggere l'ambiente marino e costiero della regione mediterranea, di valutarne e controllarne l'inquinamento, di preservarne la biodiversità e di promuoverne uno sviluppo sostenibile;
a Palermo ha sede dal 1993 il Centro Regionale di Attività per l'Informazione e la Comunicazione della Convenzione di Barcellona (INFO/RAC-MAP); che con il suo operato e le attività finora svolte ha offerto importanti benefici in favore delle istituzioni italiane in aree strategiche del paese ed ha ricevuto, tra l'altro, il plauso ed i riconoscimenti di tutta la comunità internazionale;
nel corso della riunione ordinaria delle Parti Contraenti, svoltasi nel novembre del 2005 in Slovenia, il Capo della Delegazione italiana ha regolarmente depositato all'UNEP le credenziali del Governo italiano, convalidandone la partecipazione a norma di regolamento;
in particolare il Governo ha approvato le Raccomandazioni ed il Programma di Budget 2006-2007 e ha deliberato un impegno economico di 2 milioni di euro per il funzionamento e la realizzazione delle attività 2006-2007 dell'INFO/RAC-MAP di Palermo;
a circa due anni dagli impegni assunti, tuttavia, e nonostante i ripetuti appelli formali della comunità internazionale e della regione Siciliana, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha erogato solo 160 mila euro dei 2 milioni impegnati;
due importanti organismi della stessa Convenzione di Barcellona, i Punti Focali Nazionali ed il Bureau delle Parti Contraenti hanno esortato le competenti autorità italiane a dar seguito alle decisioni e alle responsabilità assunte;
il ritardato trasferimento dei fondi sta producendo forti ripercussioni internazionali negative sull'immagine dell'Italia e della Sicilia mentre il Centro sta attraversando una fase di criticità amministrativa con diversi enti pubblici e privati, nazionali ed internazionali e lo stesso personale del Centro composto da 15 persone, sta continuando a prestare la propria opera senza retribuzione da più di un anno;
questo accade mentre il prossimo gennaio in Spagna si terrà la 15
a Riunione Ordinaria delle Parti Contraenti la Convenzione di Barcellona -:
se non ritenga di attivarsi in tempi rapidi al fine di autorizzare il rapido trasferimento al Centro della parte rimanente dei fondi approvati dando attuazione agli impegni e alle responsabilità assunte in sede internazionale dal nostro Paese, senza dei quali il Centro è destinato a non poter svolgere la sua preziosa funzione. (5-01603)