BALDELLI, GRIMOLDI e MELONI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:
il 4 maggio 2007 il Consiglio dei ministri ha nominato il signor Luca Bergamo, nato a Roma il 27 novembre 1961, direttore dell'Agenzia nazionale per i giovani;
sul sito internet personale del neodirettore, che risulta essere anche direttore di una Fondazione di nome GlocalForum ed organizzatore di una importante rassegna musicale romana, campeggiava in bella mostra, ancora alla data del 4 maggio 2007, il logo della lista elettorale «l'Ulivo per Veltroni» nella quale il signor Bergamo si è candidato senza successo, per il Consiglio comunale di Roma alle elezioni amministrative del 2006;
a dicembre del 2006, in attuazione della decisione n. 1719/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 novembre 2006, è stata costituita l'Agenzia nazionale per i giovani, con sede in Roma a cui sono state trasferite le dotazioni finanziarie, strumentali e di personale dell'Agenzia nazionale italiana gioventù, costituita presso il Ministero della solidarietà sociale, che è stata conseguentemente soppressa;
le istituzioni comunitarie hanno previsto l'istituzione di questa agenzia per sottrarre il tema dei giovani, e i fondi che riguardano le attività di questo settore, alla gestione politica di parte ed infatti l'articolo 8, comma 6, lettera
b) della citata decisione dispone testualmente che: «l'organismo costituito o designato come agenzia nazionale deve avere personalità giuridica o fare parte di un'organizzazione avente personalità giuridica (ed essere disciplinato dal diritto dei paese partecipante). Un ministero non può essere designato come agenzia nazionale»;
in questo momento ci troviamo ad avere sia un'agenzia che un Ministero, con una delega per le politiche giovanili, con il risultato di aver raddoppiato costi e competenze, e con il legittimo sospetto che la nomina del direttore, al netto delle sue qualità personali, sia stata una operazione per sottoporre l'agenzia ad una tutela politica di parte;
ad avviso degli interroganti, occorrerebbe sopprimere la specifica delega al Ministro attualmente competente in materia -:
se il Governo non intenda rivedere le strategie in tema di cosiddette politiche giovanili e chiarire come si coordini l'operato degli organismi competenti in materia, che appaiono sostanzialmente sovrapposti.
(4-03580)