ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03259

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 143 del 12/04/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 12/04/2007


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 12/04/2007
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 22/05/2007
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 18/09/2007
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 03/05/2007

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 22/05/2007

SOLLECITO IL 25/07/2007

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 18/09/2007

SOLLECITO IL 09/10/2007


Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03259
presentata da
MARCO ZACCHERA
giovedì 12 aprile 2007 nella seduta n.143

ZACCHERA. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

alcuni anni fa la provincia del Verbano Cusio Ossola è stata beneficiaria di un Patto territoriale per lo sviluppo economico;

all'interno del predetto «patto» è stata inserita la costruzione di una strada di arroccamento alle Cave «Cremosina» ed altre site in comune di Vogogna (decreto n.pt. 000032 del 4 dicembre 2001 - modificato con decreto 00095 del 5 febbraio 2002);

quest'opera ha da sempre avuto una forte opposizione da parte di associazioni ambientaliste, e esponenti politici della zona che - come il sottoscritto interrogante - sottolineavano come l'opera non sembrava avere i requisiti per poter accedere alle previste provvidenze perché del tutto antieconomica;

in particolare si sottolineava il pesante impatto ambientale a poche centinaia di metri dai confini del Parco Nazionale Valgrande (un strada di 5.600 metri con pendenze fino al 18 per cento per salire da 272 a 869 metri s.l.m. con progetto iniziale di 43 tornanti ed una galleria, progetto poi ridotto ma ugualmente devastante) ed il fatto che sarebbero state raggiunte aree di cave già dismesse delle quali comunque non si conosceva (né si conosce) la possibile effettiva produttività delle cave oggetto dell'investimento;

il vivace dibattito pubblico ha portato ad un iniziale rallentamento dei lavori, al sequestro di parte dell'area da parte del Corpo Forestale dello Stato, al rifacimento generale del progetto iniziale, alla presentazione anche di interrogazioni parlamentari;

il 4 luglio 2006 il Ministro dello Sviluppo Economico - sollecitato da più parti - richiedeva alla Amministrazione provinciale del VCO una relazione sull'andamento del progetto, relazione che - a firma del responsabile dell'ufficio - veniva inviata al Ministero il 13 luglio 2006 sottolineando le perduranti mancanze da parte della Amministrazione Comunale di Vogogna alle richieste della Provincia e rifacendosi comunque per le conclusioni ad una imminente relazione tecnica del dirigente del settore ambiente della stessa provincia, a seguito della quale si auspicava di avere dati per conoscere «quanto risulterà utile a chiarire sulla criticità del progetto e prenderà in considerazione ...l'opportunità di richiedere al Soggetto Istruttore un supplemento di istruttoria»;

l'8 agosto 2006 il predetto Dirigente presentava una documentata relazione (prot. 0040341/7o) che terminava con una clamorosa conclusione: «Si evince che per la cava Paradiso gli svantaggi (per essere coltivata - ndr) sono superiori ai vantaggi mentre per la cava Cremosina, in termini di quantità vi è un pareggio»;

in altre parole si confermava l'assurdità di costruire una strada, sfasciare una montagna, raggiungere una cava abbandonata ed in disuso da riattivare senza certezza sul contenuto e qualità del materiale il tutto causando gravi rischi idrogeologici il tutto per potenziali «redditi» derivanti dall'utilizzo della attività estrattiva. Da notare che i partners privati più rilevanti (Bovere Graniti - Cover Natural Stone) avevano significativamente abbandonato il progetto che comporta una spesa complessiva (solo per la strada!) di oltre euro 2,5 milioni;

dopo questa «stroncatura» appariva evidente l'opportunità di abbandonare del tutto questa iniziativa, invece risulta all'interrogante - ed il fatto è stato confermato in un recente consiglio comunale di Vogogna - che a fine 2006 sarebbero stati versati dalla Amministrazione del Patto territoriale ben 650.000 euro al Comune di Vogogna e da questa amministrazione versati alla ditta Arcater srl per «acconti» sulla realizzazione dell'opera. La stessa Arcater, peraltro - incassata la somma - abbandonava il cantiere dopo aver avanzato verso il Comune di Vogogna «riserve tecniche» per quasi 2 milioni di euro;

nonostante infatti tratte queste premesse erano infatti comunque iniziati grandi di lavori di sterro e la costruzione della strada per un primo lotto, cantiere poi abbandonato dalla Arcater;

oggi sono ben visibili muraglioni di dubbia staticità, mentre la strada fino a dove è stata realizzata, risulta senza canalizzazione idraulica, muri e sponde, con pesanti fessurazioni del fondo stradale, frane incombenti mentre a vista non risulta sia stata fatta la richiesta piantumazione di ripristino;

l'opera oggi porta «al nulla» nel senso che andrebbe continuata per altri due terzi per avere una qualche utilità ma - si ripete - nessuno può ragionevolmente pensare di scoprire chissà quale rendimento dalle cave che venissero raggiunte, chiedendosi perché semmai non si utilizzi l'impianto teleferico a suo tempo esistente anziché gli autocarri;

non ci si capacita del fatto che, nonostante la parziale realizzazione dell'opera, la dubbia staticità, l'incompletezza generale dell'intervento, siano comunque stati pagati i lavori all'impresa, senza alcuna contestazione -:

se risponda al vero che a fine 2006 siano stati versati circa 650.000 euro in acconto su questo progetto del Piano territoriale VCO;

in caso affermativo a che titolo siano stati corrisposti e se si intende proseguire nei versamenti per i lavori fatti o da farsi e quali imprese dovrebbero essere le beneficiarie di tali versamenti;

chi sia il responsabile legale dell'opera, ad oggi, soprattutto in caso di danni a terzi per frane, smottamenti o caduta sassi;

quale sia la logica sottostante a questo ben poco comprensibile modo di procedere;

se non si ritenga di dover predisporre una approfondita indagine ministeriale su questa specifica iniziativa del patto territoriale del VCO.(4-03259)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ACCONTI E ANTICIPAZIONI, IMPRESE, INTERVENTI IN AREE DEPRESSE, OPERE PUBBLICHE, PAGAMENTO, STRADE
GEO-POLITICO:

VERBANIA-CUSIO OSSOLA - Prov, PIEMONTE