MELLANO e PORETTI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
la Regione Piemonte ha provveduto alla individuazione delle «zone vulnerabili ai fitofarmaci», secondo quanto stabilito dal Decreto legislativo 152/1999 all'articolo 19 (norme ora inserite nel Decreto legislativo 152/2006 all'articolo 93) che recepiva le direttive europee 91/271/CEE e 91/676/CEE;
la Deliberazione del Consiglio regionale del Piemonte del 17 giugno 2003 n. 287-20269 «Prima individuazione delle aree vulnerabili da prodotti fitosanitari, ai sensi del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152», pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del 31 luglio 2003, individua le misure che si ritengono necessarie alla mitigazione dell'impatto da prodotti fitosanitari, per le aree descritte all'interno del provvedimento e per i seguenti principi attivi: Alaclor, Bentazone, Cinosulfuron, Dimetenamide, Exazinone, Metolaclor, Molinate, Oxadiazon, Propanil, Quinclorac, Simazina, Terbumenton, Terbutilazina;
tale provvedimento è stato trasmesso immediatamente al Ministero della Salute da parte degli uffici regionali, affinché valuti l'opportunità di adottare le limitazioni d'uso proposte;
è compito del Ministero della Salute l'emanazione di un Decreto che recepisca le proposte e che dia attuazione immediata alle limitazioni necessarie alla mitigazione degli impatti dei fitofarmaci sulle falde acquifere;
sono passati oltre tre anni dalla approvazione da parte del Consiglio regionale piemontese dei provvedimenti suddetti e ancora il Decreto ministeriale non è stato emanato;
sarebbe opportuno che il Decreto venga emanato durante il periodo invernale, per consentire a Regione e Province, in collaborazione con le associazioni degli agricoltori, di provvedere alla necessaria opera di informazione prima dell'inizio della nuova stagione colturale -:
per quale motivo il Decreto suddetto non sia ancora stato emanato, malgrado da oltre tre anni siano a disposizione i documenti tecnici e le proposte della regione Piemonte e quali tempi s. prevedano per la sua emanazione -:
se non si ritenga necessario procedere in tempi molto rapidi affinché gli agricoltori e le strutture regionali e provinciali preposte abbiano il tempo di acquisire le opportune conoscenze delle norme, in vista della prossima stagione colturale. (4-01263)