ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00988

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 38 del 20/09/2006
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 20/09/2006


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 20/09/2006
Stato iter:
22/01/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2007
VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 28/11/2006

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/01/2007

CONCLUSO IL 22/01/2007


Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00988

presentata da
RICCARDO PEDRIZZI
mercoledì 20 settembre 2006 nella seduta n.038

PEDRIZZI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:

nel mese di agosto nella città di Latina ed in tutta la provincia pontina si è verificata una escalation di fenomeni criminosi quali furti, gambizzazioni, rapine, destando allarmismo e preoccupazione nella cittadinanza;

oltre alla microcriminalità, fenomeni riguardanti la criminalità organizzata dedita allo spaccio di stupefacenti, riciclaggio, usura ed estorsione, sembrano assumere un pericoloso trend di crescita;

i cittadini reclamano un maggior controllo nel territorio ed auspicano che al più presto siano assicurate, dalle Autorità competenti, le condizioni di sicurezza e di serenità di vita e siano assicurati alla giustizia gli esecutori di questi reiterati reati;

a Latina e in provincia c'è una palese carenza quantitativa di mezzi e uomini in grado di vigilare sull'intero territorio pontino e sulla sua popolazione sempre più numerosa;

vi sono patrimoni e flussi finanziari, oltre che presenze storiche della criminalità organizzata ormai inseriti stabilmente nel tessuto produttivo e sociale della provincia, come dimostra l'uccisione di un uomo, vicino agli ambienti della camorra, avvenuta a Napoli il 3 settembre 2006 che da anni risiedeva a Latina;

occorre un impegno coordinato e mirato delle Forze dell'ordine, preposte alla salvaguardia della legalità e della sicurezza dei cittadini;

nella provincia di Latina occorre un adeguamento degli organici della Polizia Stradale in base alle mutate esigenze di ordine pubblico e di contrasto alla criminalità, con lo scopo di recuperare maggiore presenza fisica sul territorio con l'impegno di più moderne tecnologie insieme ad una più elevata professionalità degli operatori di polizia;

a seguito dell'approvazione dell'indulto, nel Lazio duemila persone hanno lasciato il carcere, e per fronteggiare tale situazione, a quanto risulta all'interrogante, la Regione ha messo a disposizione dei fondi per consentire il reinserimento sociale dei beneficiari di tale provvedimento, assegnando alla Provincia di Latina 7.500 euro per 23 detenuti usciti dal carcere di Latina. Una somma modesta, che non coprirà neanche le spese di prima necessità di ciascuno di loro, senza contare che l'emergenza è destinata nel breve termine ad aggravarsi ulteriormente perché il numero dei detenuti, che messi in libertà torneranno nella provincia di origine, sarà di oltre cinquanta soggetti;

sempre in merito all'indulto si è chiesto all'Amministrazione Provinciale di Latina uno sforzo economico non rientrante nelle sue specifiche competenze e che non può affatto rappresentare la soluzione della grave emergenza venutasi a creare -:

se i Ministri in indirizzo non ritengano di fornire chiarimenti in merito a quanto esposto, anche alla luce del preoccupante incremento della criminalità con elementi che di recente hanno beneficiato del provvedimento dell'indulto, e non ritengano doverosa la messa a punto di strategie e misure repentine, atte a sortire effetti positivi a brevissimo termine;

quali concrete ed urgenti iniziative intendano assumere per fronteggiare la grave situazione determinatasi, predisponendo un sensibile aumento degli organici delle Forze dell'ordine e attivandosi per definire interventi di emergenza con l'eventuale utilizzo del CIO (Compagnia Impiego Operativo) dei Carabinieri e del Nucleo prevenzione crimine della Polizia di Stato, in modo da vigilare attentamente sul territorio pontino. (4-00988)


Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 22 gennaio 2007

nell'allegato B della seduta n. 095
All'Interrogazione 4-00988 presentata da
PEDRIZZI

Risposta. - La situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica della provincia di Latina presenta aspetti peculiari, in quanto il territorio in parola è caratterizzato dalla compresenza, su aree diverse, di organizzazioni criminali di differente origine.
Quanto sopra è stato il risultato sia della posizione geografica del territorio - confinante a Nord con la malavita romana e a Sud con aree dove vivono diverse famiglie affiliate a clan della camorra campana - sia per l'effetto, non adeguatamente valutato all'epoca, dell'applicazione delle misure di prevenzione dell'obbligo di soggiorno.
L'attuazione
«in loco» di detti provvedimenti ha, infatti, comportato, nel corso degli anni '60 e '70, l'indesiderato radicamento di famiglie malavitose di origine siciliana, calabrese e campana nella provincia pontina che, fino ad allora, era caratterizzata da un contesto sociale sostanzialmente sano.
Solo a partire dagli anni '80 il contrasto alla criminalità organizzata è stato sempre più forte e mirato.
In proposito, le Forze di polizia hanno cercato di coinvolgere, a livello di proficuo scambio informativo, quelle produttive e gli enti pubblici territoriali, proprio allo scopo di prevenire i ripetuti tentativi di inquinamento del tessuto economico locale.
Si è, quindi, giunti a poter monitorare l'acquisizione di residenze, il rilascio e/o la voltura di autorizzazioni, di concessioni edilizie, di licenze, l'acquisizione di beni ed esercizi pubblici, il delicato settore degli appalti.
La costante azione di prevenzione e repressione è andata sempre più affinando, anche attraverso modalità operative sempre più incisive ed efficaci. Oltre a frequenti operazioni di polizia giudiziaria e a numerosi arresti, anche di importanti esponenti di sodalizi criminali, si è data attiva promozione alle misure di prevenzione patrimoniali - rivelatesi un mezzo particolarmente efficace nell'azione di contrasto alla criminalità organizzata - quali i sequestri, con conseguente confisca ed utilizzo ai fini sociali, di beni immobili in Aprila, Cisterna, Pontinia, San Felice Circeo, Gaeta e Formia.
Per quanto concerne il fenomeno della cosiddetta «criminalità diffusa», anch'essa di notevole allarme sociale, l'analisi dei relativi dati evidenzia una lieve diminuzione del livello della delittuosità comune rispetto all'andamento del precedente anno.
Quanto sopra grazie all'efficace contrasto svolto dalle Forze di polizia territoriali, che vengono, durante il periodo estivo e soprattutto lungo la fascia litoranea, sopportate da contingenti del Nucleo Prevenzione Crimine della Polizia di Stato e della Compagnia di Impiego Operativo dell'Arma dei Carabinieri.
Relativamente alla questione sollevata dall'interrogante circa gli organici delle Forze dell'ordine presenti nella provincia in parola, si fa presente che la Questura del capoluogo pontino ed i Commissariati distaccati dispongono complessivamente di 448 appartenenti ai ruoli operativi della Polizia di Stato, con un lieve incremento rispetto alla previsione organica; sono inoltre presenti 31 operatori di polizia appartenenti ai ruoli del personale che espleta attività tecnico-scientifica e tecnica, nonché 51 dipendenti dell'Amministrazione civile dell'Interno che, per le esigenze di supporto logistico e amministrativo, contribuiscono alla funzionalità delle strutture.
Inoltre, presso gli Uffici della Polizia Stradale della provincia in parola prestano servizio 116 appartenenti ai ruoli operativi della Polizia di Stato due in più rispetto alla previsione organica ed a fronte di una carenza dell'11,7 per cento della media nazionale della Specialità), cui si aggiungono 7 appartenenti al ruoli tecnici della Polizia di Stato e 5 dipendenti dell'Amministrazione civile dell'Interno per il disbrigo delle esigenze di supporto logistico ed amministrativo.
Quanto alle tecnologie impiegate, i predetti Uffici della Specialità si avvalgono di apparati speciali per i servizi di polizia stradale che permettono di fronteggiare in modo adeguato le incombenze di istituto.
Oltre che nel periodo estivo, la Questura di Latina si avvale del supporto del Reparto Prevenzione Crimine «Lazio» della Polizia di Stato, che, nei primi nove mesi del corrente anno, ha impiegato nella provincia in parola 320 pattuglie, per un totale di 960 operatori, con sensibili aumenti rispetto ai dati dell'anno precedente (125 pattuglie e 375 operatori impiegati).
Il Comando provinciale dell'Arma dei Carabinieri, da cui dipendono 5 Compagnie e 35 Stazioni, dispone di una forza effettiva di 716 militari, con 82 unità in più rispetto alla previsione organica.
Il Comando provinciale della Guardia di Finanza può contare su 345 militari, che per le esigenze di contrasto alla criminalità organizzata operano con il supporto del G.I.C.O. del Nucleo di polizia tributaria di Roma.
In ordine alla richiesta di incremento degli organici permanenti, le esigenze della provincia saranno attentamente valutate dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza di questo Ministero, compatibilmente con le priorità degli altri Uffici distribuiti sull'intero territorio nazionale e nell'ambito della pianificazione delle risorse disponibili.
Al riguardo, occorre tuttavia rilevare che, in quel territorio, la carenza degli organici dei Corpi di polizia municipali costringe le Forze territoriali di polizia ad espletare mansioni delle prime (quali la rilevazione degli incidenti stradali), distogliendole dalla preminente finalità istituzionale della prevenzione e del contrasto di ogni forma di criminalità.
Per quanto concerne la gestione dei fondi assegnati dalla regione Lazio per il reinserimento dei detenuti beneficiari dell'indulto, il Prefetto di Latina ha riferito che presso l'Ufficio territoriale del Governo si sono tenuti diversi incontri per concordare, con i rappresentanti dell'Amministrazione provinciale, della Casa circondariale, dell'Ufficio del Garante dei detenuti, dei Comuni «capofila» dei distretti socio sanitari, l'utilizzo dei fondi rientranti nelle finalità della legge n. 241 del 2006.
Dalle riunioni è emerso che le Amministrazioni comunali, al di là delle scarse risorse disponibili, hanno, comunque, realizzato forme di primo ed immediato intervento.
Sono state, in ogni caso, messe a punto linee operative comuni per accedere ai previsti finanziamenti regionali, sulla base di progetti a lunga scadenza.

Il Viceministro dell'interno: Marco Minniti.

Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
FORZE DI POLIZIA, ORDINE PUBBLICO, RUOLI E PIANTE ORGANICHE
GEO-POLITICO:

LATINA, LATINA - Prov, LAZIO