ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00958

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 37 del 19/09/2006
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: L' ULIVO
Data firma: 18/09/2006


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/09/2006
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 25/09/2006
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 25/09/2006

SOLLECITO IL 08/03/2007

SOLLECITO IL 30/05/2007


Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00958
presentata da
GIORGIO CARTA
martedì 19 settembre 2006 nella seduta n.037

CARTA. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

a Pomezia, in provincia di Roma, dopo le dimissioni del sindaco Stefano Zappalà, è subentrato il Commissario prefettizio Francesco Avallone il quale, anziché limitarsi all'ordinaria amministrazione fino all'indizione delle successive elezioni comunali, ha repentinamente approvato una convenzione urbanistica per l'edificazione di 650.000 metri cubi di strutture nell'area comunale del Sughereto, che è l'unico polmone verde della città, e per l'insediamento abitativo di ulteriori 8.000-10.000 persone in una realtà, a giudizio dell'interrogante, già seriamente compromessa in termini di infrastrutture primarie, di servizi e di allarme sociale;

a quanto risulta all'interrogante, in esito a tale decisione, nell'aprile del 2006, a Pomezia sono state repentinamente presentate le migliaia di firme richieste dallo Statuto comunale per l'indizione di un referendum consultivo della popolazione;

sennonché, le istituzioni commissariali, prima, e la neo eletta amministrazione comunale, poi, non hanno ancora indetto il referendum richiesto, con ciò omettendo di adempiere un preciso obbligo di legge e rendendo vana la legittima aspettativa dei promotori del referendum di far pronunciare la cittadinanza su una questione locale così importante prima che essa divenga definitiva ed irreversibile;

secondo l'interrogante, quanto sta avvenendo nel comune di Pomezia, quindi, denota da parte sia delle istituzioni locali che di quelle regionali il mancato rispetto delle più elementari regole democratiche. La Regione Lazio, infatti, ha parimenti ignorato una interrogazione (prot. 296) scritta all'uopo presentata lo scorso 2 marzo da un consigliere regionale;

ai sensi dell'articolo 135 del decreto legislativo n. 267/2000 (testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali), il prefetto, nell'esercizio dei poteri conferitigli dalla legge o a lui delegati dal Ministro dell'interno, ai sensi dell'articolo 2, comma 2-quater, del decreto-legge 29 ottobre 1991, n. 345, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre 1991, n. 410, e successive modificazioni ed integrazioni, quando sia necessario assicurare il regolare svolgimento delle attività delle pubbliche amministrazioni, richiede ai competenti organi statali e regionali gli interventi di controllo e sostitutivi previsti dalla legge;

ai sensi dell'articolo 138 del medesimo decreto legislativo n. 267/2000, il Governo, a tutela dell'unità dell'ordinamento, con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'interno, ha facoltà, in qualunque tempo, di annullare, d'ufficio o su denunzia, sentito il Consiglio di Stato, gli atti degli enti locali viziati da illegittimità;

ai sensi dell'articolo 141 del decreto legislativo n. 267/2000, i consigli comunali vengono sciolti con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico;

ai sensi dell'articolo 142 del decreto legislativo n. 267/2000, con decreto del Ministro dell'interno il sindaco e i componenti dei consigli e delle giunte possono essere rimossi quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico;

quali concrete misure il Governo e, in particolare, il Ministro dell'interno intendano adottare per la tutela del diritto di partecipazione popolare secondo l'interrogante, di fatto illegittimamente oggi negato ai cittadini di Pomezia -:

se e quali soluzioni il Governo ed il Ministro dell'interno, nell'ambito delle competenze loro attribuite dalla legge, intendano adottare per ovviare ai sopra descritti abusi dell'amministrazione comunale di Pomezia, sia quella prefettizia che quella elettiva. (4-00958)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
COMUNI, PIANI REGOLATORI, REFERENDUM CONSULTIVO
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 1991 0345, DL 2000 0267, L 1991 0410

GEO-POLITICO:

POMEZIA, ROMA - Prov, LAZIO