ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01407

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 236 del 06/11/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
Data firma: 06/11/2007
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA 06/11/2007


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 06/11/2007
Stato iter:
07/11/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/11/2007
Resoconto RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
 
RISPOSTA GOVERNO 07/11/2007
Resoconto MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI GOVERNO)
 
REPLICA 07/11/2007
Resoconto RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/11/2007

SVOLTO IL 07/11/2007

CONCLUSO IL 07/11/2007


Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01407
presentata da
ALBERTO BURGIO
martedì 6 novembre 2007 nella seduta n.236

BURGIO e MIGLIORE. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

gli interroganti hanno appreso da fonti di stampa che il signore Aldo Bianzino è stato arrestato nella propria abitazione di Petralunga (Perugia), nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 ottobre 2007, per violazione dell'articolo 73 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 (detenzione illegale di stupefacente);

secondo le stesse fonti, il signor Bianzino sarebbe stato condotto assieme alla moglie presso il commissariato di Città di Castello per le formalità di rito e, quindi, trasferito nel carcere di Capanne (Perugia);

i due coniugi - che erano allora, secondo le dichiarazioni rilasciate dall'avvocato d'ufficio, entrambi in normali condizioni di salute - sarebbero stati divisi appena entrati in carcere;

nel corso della notte successiva, tra sabato 13 e domenica 14 ottobre 2007, Aldo Bianzino è deceduto all'interno della cella di isolamento, nella quale, secondo la prassi, l'arrestato era stato ristretto in attesa dell'incontro con il giudice per le indagini preliminari;

le lesioni riscontrate, in sede di autopsia, sul corpo di Aldo Bianzino sarebbero compatibili con l'ipotesi di omicidio;

il medico legale Luca Lalli ha dichiarato, dopo avere riscontrato quattro commozioni cerebrali, diverse lesioni al fegato e due costole rotte, di potere escludere con certezza l'infarto come causa della morte;

in un articolo comparso su Il Giornale dell'Umbria del 23 ottobre 2007, firmato da Francesca Bene, si afferma che «gli accertamenti scientifici e investigativi chiesti sul caso dal pubblico ministero Giuseppe Petrazzini vertono ormai prevalentemente sull'accertamento della morte violenta» di Bianzino;

a distanza di due settimane dal giorno del decesso, i familiari non hanno ancora potuto vedere il corpo del proprio congiunto;

Il Messaggero del 28 ottobre 2007 ha riportato la notizia per la quale il pubblico ministero Giuseppe Petrazzini avrebbe aperto un secondo fascicolo delle indagini (il primo, a carico di ignoti, con l'accusa di omicidio) nei confronti di un agente di polizia penitenziaria, con l'accusa di omessa vigilanza;

pare, infatti, che, secondo quanto riporta un articolo pubblicato il 28 ottobre 2007 da Il Giornale dell'Umbria, la notte del delitto gli agenti di polizia penitenziaria non fecero il consueto controllo notturno delle ore 2,00;

la popolazione carceraria del carcere di Capanne (circa 240 detenuti) è composta pressoché totalmente da tossicodipendenti o da imputati per reati connessi alla legge sulle droghe cosiddetta «Fini-Giovanardi»;

Patrizia Costantini, ex responsabile carceri dell'Arci umbra, ha affermato - come riporta Il Manifesto del 27 ottobre 2007 - che quello di Capanne «è un carcere velenoso [...] prima dell'estate abbiamo assistito a due casi di overdose, uno è morto. E un altro detenuto è deceduto per infarto due anni fa, ma non si è mai capito se i soccorsi erano stati celeri» -:

quali iniziative il Ministro interrogato ritenga di dover porre in essere, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di chiarire inequivocabilmente la vicenda e per far sì che in carcere non abbiano più a verificarsi atti similari. (3-01407)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
CARCERI, DETENUTI, MORTE, OMICIDIO, TOSSICODIPENDENTI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DPR 1990 0309

GEO-POLITICO:

UMBRIA