ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01131

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 193 del 24/07/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: FORZA ITALIA
Data firma: 24/07/2007
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORZA ITALIA 24/07/2007


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 24/07/2007
Stato iter:
25/07/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/07/2007
Resoconto FORZA ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 25/07/2007
Resoconto MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI PARLAMENTO E RIFORME ISTITUZIONALI)
 
REPLICA 25/07/2007
Resoconto FORZA ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/07/2007

SVOLTO IL 25/07/2007

CONCLUSO IL 25/07/2007


Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01131
presentata da
ANTONIO LEONE
martedì 24 luglio 2007 nella seduta n.193

LEONE e VITALI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
al di là dell'appartenenza a qualsiasi schieramento politico, la questione dell'impatto ambientale, sociale ed economico del polo energetico brindisino non può essere ulteriormente procrastinata;

ciascuna con propri distinti studi, Greenpeace, Wwf e Legambiente hanno assegnato alla centrale a carbone di Cerano a Brindisi Sud la palma della centrale più sporca tra quelle esistenti in Italia (e tra quelle più sporche in Europa), con oltre 15 milioni di tonnellate di anidride carbonica emesse in atmosfera nel 2005 ed una produzione 2.560 megawatt, pari a tre volte la seconda centrale italiana del medesimo tipo; da sola la suddetta centrale assorbe il 10 per cento di tutte le quote di emissione disponibili per il settore termoelettrico; né si dimentichi che sullo stesso territorio gravano la centrale Edipower a carbone da 640 megawatt e la centrale a ciclo combinato Enipower da 1.170 megawatt;

la convenzione del 1996, contenente il piano di risanamento dell'area di crisi ambientale di Brindisi e trasfusa nel decreto del Presidente della Repubblica del 23 aprile 1998, che prevedeva la chiusura di una delle centrali a carbone ed il funzionamento a gas di uno dei gruppi di Cerano, è stata disattesa o stravolta da successivi atti delle amministrazioni locali, anche a seguito di tangenti processualmente accertate;

se la massiccia produzione di anidride carbonica comporta problemi di attuazione del protocollo di Kyoto, ancor di più preoccupano le comunità locali le emissioni di metalli pesanti, gli sforamenti continui dei limiti Pm10, la preoccupante crescita delle neoplasie, l'inquinamento accertato delle falde acquifere, che hanno portato in vaste aree al pubblico divieto di impiantare colture agricole e di prelievo acquifero; acque che, invece, l'Enel preleva al ritmo di 1,8 milioni di metri cubi annui e che successivamente riversa, bollenti e sporche, in mare; anche nel porto di Brindisi alcune aree, un tempo interamente dedicate ai commerci, oggi sono occupate dal carbone (8 milioni di tonnellate scaricate nel 2006), con ulteriore danno all'economia della provincia, mentre l'Agenzia europea dell'ambiente ha dichiarato la marina del porto di Brindisi come una delle più inquinate d'Europa;

nonostante il Governo in carica si dichiari propugnatore del protocollo di Kyoto e dell'utilizzo di fonti energetiche pulite, i fatti dimostrano il contrario: nessuna pressione reale è esercitata nei riguardi dell'Enel, di cui pure il ministero dell'economia e delle finanze è il principale azionista, ad onta di tutte le proteste locali; d'altro canto la discrasia tra parole ed azione è dimostrata dalla riapertura delle miniere di carbone del Sulcis, uno dei più inquinanti in circolazione, con previsione di realizzare colà una centrale termoelettrica, incentivata anche con i contributi Cip 6, come se si trattasse di energie rinnovabili e i cui maggiori costi sono scaricati direttamente nelle bollette degli italiani -:
se non ritenga opportuno che le prescrizioni del piano di risanamento indicato in premessa siano immediatamente poste in essere, vietando qualsiasi ulteriore crescita del polo energetico brindisino.
(3-01131)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ENERGIA ELETTRICA, IMPIANTI IDROELETTRICI E TERMOELETTRICI, RICONVERSIONE E RISTRUTTURAZIONE INDUSTRIALE
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ENTE NAZIONALE ENERGIA ELETTRICA ( ENEL )

GEO-POLITICO:

BRINDISI, BRINDISI - Prov, PUGLIA