ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01108

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 190 del 17/07/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 17/07/2007


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI TRASPORTI delegato in data 17/07/2007
Stato iter:
18/07/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/07/2007
Resoconto ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 18/07/2007
Resoconto MINISTRO - (TRASPORTI)
 
REPLICA 18/07/2007
Resoconto ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/07/2007

SVOLTO IL 18/07/2007

CONCLUSO IL 18/07/2007


Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01108
presentata da
EGIDIO ENRICO PEDRINI
martedì 17 luglio 2007 nella seduta n.190

PEDRINI. -
Al Ministro dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

l'articolo 16 della Costituzione garantisce il diritto alla mobilità del cittadino;

la Comunità europea, ora Unione europea, è nata intorno ad alcuni grandi principi ed obiettivi, fra i quali campeggia, nell'ottica della costruzione di un mercato concorrenziale delle merci e delle prestazioni lavorative, il principio della libera circolazione di merci e persone nel territorio degli Stati membri. Allo stesso modo, nella Carta dei diritti dell'Unione europea, ora incorporata nel progetto del Trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa, la libertà di circolazione è garantita all'articolo II-105 («Ogni cittadino dell'Unione ha il diritto di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri»);

negli ultimi anni il settore del trasporto aereo in Europa ha assistito a una forte crescita del mercato dei low cost carriers, contribuendo in maniera fondamentale allo sviluppo della mobilità in Italia e in tutta l'Unione europea;

attraverso forme di semplificazione e standardizzazione (tipologie di biglietto, tipi di velivoli, commercializzazione, promozione) e politiche di diversa organizzazione per handling, biglietterie, manutenzione, i costi (costi operativi per posto offerto) sono nettamente più bassi rispetto a quelli dei full service carriers, nell'ordine anche del 40-60 per cento;

risparmi che sono stati trasferiti ai cittadini/clienti/consumatori in maniera automatica grazie all'effettiva liberalizzazione del mercato del trasporto aereo, raro esempio in un mercato europeo ancora troppe vincolato da troppi corporativismi;

in Italia si è passati dalle tre compagnie low cost che operavano nel 2000 alle decine che effettuano anche collegamenti a livello nazionale;

nel mercato dei voli internazionali intra-Unione europea da e per l'Italia, il numero di voli offerti settimanalmente dalle compagnie low cost è cresciuto in maniera costante e con tassi di sviluppo notevoli: in diciotto mesi, fra la stagione invernale 2002-2003 e quella estiva del 2004, il numero di voli è più che raddoppiato, garantendo così una crescita del mercato aeroportuale senza precedenti. Si è sviluppato un traffico spesso aggiuntivo: il fenomeno dei low cost carriers, infatti, ha positivamente influenzato tutto il settore del trasporto aereo, con una crescita media di molto superiore al prodotto interno lordo dei singoli Paesi dell'Unione europea. In Italia la crescita media dal 2000 al 2005 è stata del 4,2 per cento e nel 2006 di quasi il 9 per cento;

il traffico aereo low cost ha dato una spinta notevole in alcune realtà al sistema turistico alberghiero, con maggiori quote di sviluppo di un più 4-5 per cento;

le regioni italiane e i loro aeroporti godono di grandi vantaggi dai collegamenti diretti. Arrivano numerosi turisti stranieri in diverse destinazioni a volte periferiche, non solo per il costo più basso del biglietto, ma anche per la convenienza di avere voli diretti. Senza voli diretti internazionali gli aeroporti regionali e l'economia stessa delle relative regioni potrebbero assistere ad un calo notevole di turismo internazionale e di occupazione locale;

solo grazie ai vettori low cost un numero considerevole di persone hanno potuto prendere per la prima volta un aereo, viaggiare, conoscere, organizzare viaggi culturali. Piccoli imprenditori, artigiani, commercianti hanno potuto sviluppare attività economiche altrimenti precluse;

inoltre, è utile ricordare che: non esiste una diretta relazione tra il mercato dei low cost e le difficoltà dei vettori cosiddetti di bandiera o di riferimento. Infatti, i due grandi mercati nazionali dove la presenza dei vettori low cost è maggiore, ovvero Germania e Gran Bretagna, sono anche quelli dove i due vettori cosiddetti di bandiera, Lufthansa e British airways, sono maggiormente in salute sia in ordine ai passeggeri trasportati che relativamente agli utili conseguiti;

tutto il sistema del trasporto aereo di quei Paesi ha beneficiato dell'apporto generato dalle low cost. Nel Regno Unito, infatti, il traffico aereo dal 2000 al 2005 è cresciuto mediamente del 4,6 per cento, nei primi 20 aeroporti del ranking europeo ben 4 sono inglesi (e Londra Heathrow è il primo) e l'aeroporto con la maggiore crescita in assoluto è stato l'aeroporto di Londra Stansed;

paradossalmente in Italia abbiamo sotto gli occhi un esempio di monopolio di fatto sui voli aerei per la Sardegna, dove c'è stata un'applicazione fuorviante del principio comunitario della continuità territoriale (public service obligation routes), che ha causato non pochi problemi ai cittadini, ai turisti e al sistema economico isolano, visto che sono state assegnate in esclusiva le tratte da Roma e da Milano su Olbia alla compagnia Meridiana, su Cagliari alla compagnia Alitalia e su Alghero alla compagnia Air One, impedendo così ad altri vettori l'offerta di servizi alla clientela su quelle medesime destinazioni;

la compagnia low cost Ryanair ha, sulla base della decisione di Enac, dovuto rinunciare ad effettuare il servizio da Roma ad Alghero e per tale motivazione si è rivolta alla Commissione europea, che, ritenendo non infondate le ragioni di Ryanair, ha chiesto al Governo italiano di dare soluzione al problema, vista la situazione di monopolio che si è venuta a determinare;

l'esclusione di Ryanair dalle rotte per la Sardegna, considerati i piani di espansione della compagnia che prevedono cospicui investimenti in velivoli, personale e strutture di servizio basate in Sardegna, rappresenta non solo una violazione delle norme sulla concorrenza, ma un'evidente distorsione del mercato in contrasto col diritto costituzionale alla mobilità dei cittadini e, più in generale, comporta il venir meno di opportunità di sviluppo economico per la Sardegna -:

se corrisponda al vero che il Governo italiano abbia ricevuto dalla Commissione europea la richiesta di identificare una soluzione allo stato di effettivo monopolio su determinate rotte nazionali ed abbia chiesto ad Enac di fornire una risposta in merito e come intenda attuare correttamente il principio europeo di continuità territoriale, su tutto il territorio nazionale, garantendo, quindi ed in modo concreto, il medesimo trattamento e i medesimi diritti a tutti i vettori aerei. (3-01108)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
COMPAGNIE AEREE, CONCORRENZA, LINEE AEREE, TRASPORTI AEREI, UNIONE EUROPEA
GEO-POLITICO:

SARDEGNA