ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01010

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 172 del 19/06/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 19/06/2007
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALLEANZA NAZIONALE 19/06/2007
ALLEANZA NAZIONALE 19/06/2007
ALLEANZA NAZIONALE 19/06/2007
ALLEANZA NAZIONALE 19/06/2007
ALLEANZA NAZIONALE 19/06/2007
ALLEANZA NAZIONALE 19/06/2007
ALLEANZA NAZIONALE 19/06/2007
ALLEANZA NAZIONALE 19/06/2007
ALLEANZA NAZIONALE 19/06/2007
ALLEANZA NAZIONALE 19/06/2007


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 19/06/2007
Stato iter:
20/06/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/06/2007
Resoconto ALLEANZA NAZIONALE
 
RISPOSTA GOVERNO 20/06/2007
Resoconto PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 20/06/2007
Resoconto ALLEANZA NAZIONALE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/06/2007

SVOLTO IL 20/06/2007

CONCLUSO IL 20/06/2007


Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01010
presentata da
IGNAZIO LA RUSSA
martedì 19 giugno 2007 nella seduta n.172

LA RUSSA, LEO, MENIA, ANTONIO PEPE, BUONTEMPO, LAMORTE, PROIETTI COSIMI, GERMONTANI, LO PRESTI, SILIQUINI e PEDRIZZI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:

il notevole aumento delle imposte che si collega agli studi di settore ha carattere di eccezionalità: come segnalato dalla stampa specializzata (si confronti Il Sole 24 ore e Italia Oggi del 16 aprile 2007), per effetto dell'applicazione degli indici di normalità economica, si registrano aumenti che, in alcuni casi, toccano la soglia del 40-50 per cento (infatti, la relazione tecnica di accompagnamento alla legge finanziaria per il 2007 stima un recupero di gettito nell'ordine di 2,7 miliardi di euro);

anche per effetto della «ordinaria» revisione degli studi di settore, si determina un significativo aggravio che, nel caso dei commercianti, è nell'ordine del 10-15 per cento (si confronti Il Sole 24 ore e Italia Oggi del 28 maggio 2007);

l'aumento della pressione fiscale sulle imprese, a seguito dell'introduzione degli indicatori di normalità economica, colpisce principalmente le piccole e medie imprese;

le associazioni di categoria accusano il Governo di non rispettare lo spirito del protocollo di intesa siglato nel dicembre 2006 e sottolineano come gli indicatori:

a) siano stati determinati unilateralmente dall'amministrazione finanziaria;

b) non siano stati sottoposti al vaglio delle associazioni di categoria;

c) non abbiano lo stesso livello di approfondimento ed elaborazione degli studi di settore;

d) retroagiscano all'anno di imposta 2006, in deroga allo Statuto del contribuente;

molti problemi, inoltre, riguardano gli effetti che i nuovi studi di settore stanno avendo sui contribuenti, quali:

a) la scarsità di tempo per applicare correttamente i nuovi studi introdotti;

b) i tempi stretti in cui si sono conosciuti i nuovi valori;

c) la mancanza di un'adeguata campagna informativa;


d) l'inadeguatezza mostrata da parte degli uffici periferici di saper utilizzare gli studi nel modo corretto;

e) la rigidità con la quale viene gestito il contraddittorio con i contribuenti;

f) il rischio concreto di una forte ripresa del contenzioso tributario;

i professionisti minacciano forme estreme di «disobbidienza fiscale», profilando la possibilità di un invio ritardato dei dati utili all'applicazione degli studi di settore e un mancato adeguamento in massa alle risultanze degli studi (si confronti Il Sole 24 ore e Italia Oggi del 17 giugno 2007);

la nota diffusa dal Vice Ministro dell'economia e delle finanze, Vincenzo Visco, non ha dato garanzie sufficienti alle categorie che chiedono un intervento effettivo da parte dell'Esecutivo;

la circolare n. 38/E del 13 giugno 2007 dell'agenzia delle entrate afferma che le revisioni degli studi di settore che saranno poste in essere nel triennio 2007-2009 «rappresentando un aggiornamento ed affinamento degli studi vigenti per il 2006, anche con riguardo agli indicatori di normalità economica, potranno contribuire in modo decisivo a cogliere più puntualmente tutte le situazioni particolari, per le quali l'applicazione dei detti studi vigenti per il 2006 determinino risultati non aderenti alle effettive condizioni di esercizio dell'attività»;

la stessa circolare n. 38/E sopra citata evidenzia, altresì, che «allo scopo di garantire il più corretto ed efficace utilizzo degli studi di settore in sede di accertamento, gli uffici dovranno sempre valutare, nella fase del contraddittorio, i risultati derivanti dalla applicazione degli studi revisionati anche sulla base dell'articolo 10-bis, comma 2, della legge n, 146 del 1998 e, ove più favorevoli al contribuente, utilizzarli in luogo di quelli ottenibili con l'applicazione degli studi che tengono conto degli indicatori di normalità economica approvati con il citato decreto del 20 marzo 2007»;


con la citata circolare n. 38/E, la stessa agenzia delle entrate ha, di fatto, ammesso implicitamente che la versione di Ge.Ri.Co., attualmente operativa (integrata dai «nuovi» indici di normalità economica), non è in grado di rappresentare adeguatamente la realtà economica dei contribuenti sottoposti agli studi di settore; tale circostanza, in effetti, potrebbe spingere, come annunciato, i contribuenti a non adeguarsi «in massa» alle risultanze di Ge.Ri.Co., con significative ricadute in termini di perdita di gettito -:

quali urgenti iniziative il Governo intenda assumere, al fine di sospendere, per il periodo d'imposta 2006, l'applicazione degli indicatori di normalità economica ai fini dell'accertamento, con l'obiettivo di sostituirli con altri più affinati e condivisi con le associazioni di categoria, e quali provvedimenti urgenti il Governo intenda adottare per revisionare gli attuali studi di settore riferiti al periodo d'imposta 2006. (3-01010)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ACCERTAMENTI FISCALI, PROGRAMMI E PIANI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 1998 0146