ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01006

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 172 del 19/06/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 19/06/2007


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 19/06/2007
Stato iter:
20/06/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/06/2007
Resoconto ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 20/06/2007
Resoconto PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 20/06/2007
Resoconto ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/06/2007

SVOLTO IL 20/06/2007

CONCLUSO IL 20/06/2007


Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01006
presentata da
MASSIMO DONADI
martedì 19 giugno 2007 nella seduta n.172

DONADI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:

negli ultimi anni nel nostro Paese sembra essere riemersa la cosiddetta «questione settentrionale». In effetti una «questione settentrionale» è sempre esistita fin dalla proclamazione del Regno d'Italia, basti ricordare l'articolo di Cesare Correnti Finis Longobardiae su «La Perseveranza» del gennaio 1860 e, più in generale, le resistenze manifestatesi già alla fine del XIX secolo alle politiche centraliste di Francesco Crispi;

la «questione settentrionale» è riapparsa poi con forza ancora durante gli ultimi anni '90; non era allora, non lo è mai stata solo una questione politica, ma anche una questione sociale, per certi versi «pre-politica», che sarebbe sbagliato sottovalutare e sminuire, avendo avuto spesso il merito di anticipare questioni e problemi legati direttamente allo sviluppo ed al progresso del Paese, rimandando, ad esempio, alla fine del secolo scorso alla necessità, improrogabile, di affrontare un passaggio epocale come quello che l'Italia intera si trovava di fronte, quello cioè del passaggio da un economia nazionale ad una globale;

la «questione settentrionale» che ha trovato modi e forme di espressione differenti e diverse nel tempo è spesso figlia di quella cultura e sensibilità mitteleuropea di cui i cittadini del Nord Italia sono parte integrante, una cultura legata ad uno spirito del fare e del costruire, di quello spirito d'impresa che è parte fondante della cultura e dell'anima europea;

sarebbe un grave errore se, oggi che torna a manifestarsi una «questione settentrionale», si decidesse di sottovalutarla, decidendo così di mortificare quelle sensibilità e capacità produttive che la sostengono e che oggi come ieri hanno invece il pregio di indicare un malessere a cui bisogna essere in grado di dare le opportune risposte, nell'ottica di una sempre maggiore competitività del «sistema Italia»;

mortificare le richieste d'attenzione che giungono dalla sua parte più competitiva ed economicamente avanzata significherebbe frenare e mortificare lo sviluppo ed il progresso dell'intera nazione;

la piccola e media impresa, in particolare, è l'espressione più forte, radicata e capillare di quel sistema produttivo ed economico settentrionale che rappresenta una delle principali risorse, se non la principale, dell'economia nazionale, è una realtà che va tutelata, difesa e sostenuta;

è necessario comprenderne le ragioni ed il malessere, affrontando, in particolare, la questione del carico fiscale, che si trova a dover affrontare gli effetti che stanno producendo su questa realtà produttiva gli studi di settore, per come sono stati ideati, modificati ed applicati;

in particolare, per gli studi di settore appare necessario prevedere una migliore gestione del contraddittorio, individuare meccanismi che permettano di cogliere meglio le situazioni di crisi e quelle di espansione produttiva ed economica, prevedere criteri di affinamento degli indici di territorialità per rendere i risultati degli studi di settore più aderenti alla realtà, mediante una migliore articolazione degli osservatori; occorre rivedere e correggere quegli aspetti che per loro generalità e rigidità appaiono in taluni casi iniqui, se non addirittura punitivi;

appare indispensabile intervenire affinché si produca una netta inversione di tendenza nelle metodologie di contrasto all'evasione fiscale, in quanto se è vero che la lotta all'evasione fiscale costituisce l'unico vero grande strumento di equità sociale, è anche vero che tale contrasto non può essere svolto attraverso un approccio di tipo poliziesco e repressivo; è invece indispensabile che lo Stato si faccia promotore di un grande patto di solidarietà fiscale, che coinvolga tutte le categorie del mondo politico, dall'impresa alle professioni, all'agricoltura, al commercio, all'artigianato, affinché vi sia un reciproco impegno da parte dello Stato ad un progressivo e strutturale abbassamento delle aliquote e da parte del mondo produttivo a garantire non solo l'invarianza del gettito fiscale, ma addirittura, attraverso il rientro dell'evasione, ad un suo progressivo incremento, passando così da un approccio poliziesco ad uno anche negoziale e condiviso che potrebbe cambiare radicalmente il modo di rapportarsi tra i cittadini ed il fisco -:

quali siano gli intendimenti del Governo ed i tempi programmati per intervenire su una materia particolarmente delicata, destinata a influire in modo determinante sullo sviluppo del Paese, favorendo un migliore e più equo carico fiscale per le molteplici attività imprenditoriali che caratterizzano il Nord Italia, mettendo in campo politiche di controllo selettive e mirate capaci di diminuire il carico fiscale, mantenendo inalterato il suo gettito complessivo. (3-01006)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ENTRATE TRIBUTARIE, IMPRESE MEDIE E PICCOLE
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ITALIA SETTENTRIONALE