ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01005

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 172 del 19/06/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: LA ROSA NEL PUGNO
Data firma: 19/06/2007


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 19/06/2007
Stato iter:
20/06/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/06/2007
Resoconto LA ROSA NEL PUGNO
 
RISPOSTA GOVERNO 20/06/2007
Resoconto PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 20/06/2007
Resoconto LA ROSA NEL PUGNO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/06/2007

SVOLTO IL 20/06/2007

CONCLUSO IL 20/06/2007


Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01005
presentata da
ROBERTO VILLETTI
martedì 19 giugno 2007 nella seduta n.172

VILLETTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:

sono ormai trascorsi sei anni dai gravissimi fatti avvenuti nel luglio 2001 in occasione del G8 a Genova e non si è ancora fatta giustizia. Dei cinque processi che sono iniziati, solo uno si è concluso con un'archiviazione. Per gli altri quattro, bisognerà attendere ancora molto tempo per arrivare a sentenze definitive. Si sarebbe dovuto arrivare a rapidi, conseguenti e adeguati provvedimenti ed invece ciò che è stato fatto non ha portato ad alcun risultato che abbia fatto davvero luce su questa vicenda. Vi sarebbe dovuta essere una sensibilità istituzionale da parte di chi era ai vertici politici ed istituzionali, facendo un passo indietro, che non significava ammissione di colpa. Se avvengono fatti, come quelli del G8 a Genova, si dovrebbero dimettere il Ministro dell'interno e il Capo della polizia come assunzione di una responsabilità di carattere generale. L'allora Ministro dell'interno non si dimise (lo fece successivamente, ma solo per una terribile gaffe sul caso Biagi) e il Capo della polizia d'allora è ancora in carica.

in questo modo non ci sarà giustizia per nessuno, perché una giustizia tardiva è ingiusta per tutti: sia per gli imputati, colpevoli o innocenti che siano, sia per le vittime di così gravi violenze;

nella XIV legislatura fu istituita una commissione d'indagine, le cui conclusioni approvate a maggioranza furono definite da Gianclaudio Bressa, deputato della Margherita, «un documento che scredita il Parlamento italiano di fronte ai cittadini e alle istituzioni europee»;

nel programma dell'Unione si faceva la seguente affermazione: «La politica del centrodestra al riguardo si è mostrata del tutto indifferente: a vuoti annunci si sono affiancate misure che contrastano con il rispetto della legalità, l'inerzia rispetto alla criminalità economica, un abbassamento della guardia nel contrasto alla criminalità organizzata, l'utilizzo delle forze di polizia per operazioni repressive del tutto ingiustificate; basti pensare ai fatti di Genova, per i quali ancora oggi non sono state chiarite le responsabilità politica e istituzionale (al di là degli aspetti giudiziari) e sui quali l'Unione propone, per la prossima legislatura, l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta»;

ora, se non è possibile istituire una commissione d'inchiesta che ha i poteri dell'autorità giudiziaria finché sono in corso ben quattro processi, resta aperto il problema di chiarire le responsabilità politiche ed istituzionali;

gli atti di violenza avvenuti alla scuola Diaz e alla caserma Bolzaneto erano stati finora denunciati da molti giornalisti presenti allora a Genova, come la dottoressa Concita de Gregorio, che ha pubblicato il suo diario di quei giorni in un libro dall'eloquente titolo «Non lavate questo sangue», e da testimonianze degli stessi manifestanti. Recentemente, nel corso di un processo che si sta svolgendo a Genova, è stato, però, il vicequestore Michelangelo Fournier a parlare di quei gravissimi episodi alla scuola Diaz come di una «macelleria messicana». Questa agghiacciante testimonianza, pur essendo tardiva, non può rimanere confinata solo all'interno delle aule giudiziarie. Dopo questa dichiarazione dal Capo della polizia, dottor De Gennaro, ci si attendeva - se non un passo indietro con l'offerta di dimissioni - almeno un chiarimento. A tutto ciò si aggiunge che sulla stampa si avanza l'ipotesi che il Governo avrebbe l'intenzione di nominare il dottor De Gennaro a capo dei servizi segreti, con un automatismo tra diversi incarichi in un settore così nevralgico che non richiederebbe rotazioni ma un forte rinnovamento, soprattutto dopo tutto ciò che è accaduto;

è interesse della polizia di Stato, che con il suo personale ha dato un contributo di eccezionale valore civile e professionale, fino a veri e propri atti di eroismo, arrivare al più presto a un chiarimento di fondo sulla pagina nera del G8 a Genova;

quanto è avvenuto appare nel suo complesso di estrema gravità, perché sono mancati un rapido accertamento della verità e una giustizia altrettanto rapida -:

quale sia la sua valutazione e il suo giudizio su tutta questa gravissima vicenda, se condivida i sentimenti di preoccupazione e quali siano gli orientamenti che il Governo intende assumere nell'ambito delle sue competenze. (3-01005)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
CAPO DELLA POLIZIA, FORZE DI POLIZIA, MANIFESTAZIONI E CORTEI, ORDINE PUBBLICO
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GRUPPO DEGLI OTTO PAESI PIU' INDUSTRIALIZZATI ( G8 )

GEO-POLITICO:

GENOVA, GENOVA - Prov, LIGURIA