ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01002

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 172 del 19/06/2007
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: COMUNISTI ITALIANI
Data firma: 19/06/2007
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMUNISTI ITALIANI 19/06/2007


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 19/06/2007
Stato iter:
20/06/2007
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/06/2007
Resoconto COMUNISTI ITALIANI
 
RISPOSTA GOVERNO 20/06/2007
Resoconto PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 20/06/2007
Resoconto COMUNISTI ITALIANI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/06/2007

SVOLTO IL 20/06/2007

CONCLUSO IL 20/06/2007


Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01002
presentata da
SEVERINO GALANTE
martedì 19 giugno 2007 nella seduta n.172

GALANTE e SGOBIO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:

il vertice del G8 svoltosi il 6 giugno 2007 a Heiligendamm, sulla costa baltica tedesca, è stato messo a dura prova dai nuovi venti di «guerra fredda» tornati a soffiare sui rapporti tra Stati Uniti e Russia;

il dispiegamento di missili in Polonia e di impianti radar nella Repubblica ceca, nel quadro del progetto statunitense di sistema di difesa antimissile (Antiballistic missile), altrimenti conosciuto come scudo spaziale, sta continuando a provocare le proteste della Russia e divisioni all'interno dell'Unione europea, dove importanti Stati membri, tra cui Francia e Germania, esprimono perplessità o prendono finanche le distanze dalla decisione dei due Paesi dell'Europa dell'Est e dal metodo impiegato dagli Usa, basato su accordi bilaterali, che non contemplano alcun coinvolgimento dell'Unione europea, in quanto soggetto politico complessivo;

la costruzione dello scudo spaziale solleva molti dubbi. In primo luogo, risulta poco credibile la motivazione addotta dall'amministrazione Bush al posizionamento delle strutture in Europa, perché i missili si trovano a ridosso della Russia, anziché vicino all'Iran, cioè alla base presunta del pericolo di lancio di missili nucleari. L'Iran, inoltre, è molto lontano dalla tecnologia che gli renderebbe possibile non solo realizzare testate nucleari, ma anche lanciarle negli Usa o in Europa. Un'eventuale fornitura all'Iran di missili nord coreani, sulla cui efficacia nella fase di test molti scienziati avanzano dubbi, metterebbe a disposizione missili con gittata non superiore ai 1500 chilometri di distanza, cioè inferiore alla distanza tra Iran e Usa ed Europa occidentale. Si rischia così di ripetere lo stesso errore commesso nel caso dell'invasione dell'Iraq, giustificata con l'obiettivo di eliminare le armi di distruzione di massa, che in effetti non sono mai state trovate;

la prepotente volontà unipolare degli Usa sta innescando una corsa al riarmo sempre più preoccupante. Dopo la pretestuosa invasione dell'Iraq alla ricerca di armi di distruzione di massa mai trovate, ora con analoga pretestuosità, adducendo presunte minacce nucleari provenienti dall'Asia e dall'Iran, gli Usa posizionano missili in Europa dell'Est ai confini della Russia e spingono per la secessione del Kosovo. La tanto sbandierata difesa dei diritti umani è una copertura che non inganna nessuno. L'obiettivo effettivo è geostrategico: separare l'Unione europea e la Germania dalla Russia, la loro principale fonte di approvvigionamento energetico. È per queste ragioni che l'Italia deve tirarsi fuori dal cosiddetto scudo spaziale americano;

molti scienziati ritengono inattuabile una efficace difesa Abm, in quanto i missili, raggiungendo velocità ed altezze incomparabilmente superiori a quelle degli aerei, generano difficoltà di puntamento che rendono ineliminabile la possibilità di errore, come è stato provato dal sostanziale fallimento dei missili Patriot quando sono stati impiegati. I missili, poi, possono essere dotati di congegni che permettono la detonazione delle testate trasportate prima di essere colpiti. Comunque, nel caso di abbattimento in quota, si determinerebbe la dispersione anche più ampia sul terreno sottostante di agenti patogeni, se la testata fosse biologica, e di materiale radioattivo, se la testata fosse nucleare;

il programma dell'Unione, con il quale l'attuale Governo ha chiesto la fiducia degli elettori italiani, testualmente recita: «Dovremo richiedere la ripresa di atti concreti, di disarmo da parte delle potenze nucleari così da esercitare una più efficace pressione su quegli Stati che hanno appena realizzato o aspirano a realizzare le loro ambizioni nucleari.»; ed inoltre, che: «In questo quadro lavoreremo per ricollocare l'Italia tra i Paesi guida dell'Europa, riaffermare e riequilibrare i rapporti transatlantici per contribuire alla sicurezza internazionale e ad assicurare la pace e la giustizia tra le Nazioni»;

il modo migliore di rendere inefficace un sistema Abm è l'aumento dei missili lanciati, in modo da rendere ancora più difficile l'opera di intercettazione. Questo provoca due conseguenze nefaste. La prima consiste nell'aumento esponenziale delle spese belliche, che, per lo scudo spaziale Usa, già oscillano tra i 120 miliardi (stime del Council for a livable world) e i 240 miliardi di dollari (stime del Center on strategic and international studies). La seconda è l'avvio della corsa al riarmo nucleare internazionale, con conseguenti diminuzione del grado di sicurezza internazionale e aumento della tensione con un Paese come la Russia, con cui il nostro Paese sta saldando relazioni economiche sempre più strette nel vitale settore energetico;

nonostante tali controindicazioni, il Governo italiano ha firmato, sempre in relazione allo scudo spaziale, un accordo quadro con gli Usa, «giustificato», secondo la risposta ad un'interpellanza parlamentare del Sottosegretario per la difesa Marco Verzaschi, «dalla volontà di creare un quadro normativo che consenta alle due nazioni di rafforzare la cooperazione in ambito bilaterale in tale specifico settore, per consentire di dare l'avvio a scambi di informazioni propedeutici a eventuali successive collaborazioni»;

con dichiarazioni rese il 7 giugno 2007, il Ministro degli affari esteri, onorevole Massimo D'Alema, ha affermato che il Governo italiano non è ostile in linea di principio alla proposta di dotarsi di sistemi di protezione anti-missilistica, ma che la discussione dovrà ricondursi in sede Nato;

sarebbe comunque da chiarire a quale Nato il Ministro intende riferirsi, perché se si trattasse di quell'alleanza «ridisegnata» dalle sciagurate campagne militari degli ultimi anni, dalla Serbia all'Afghanistan, allora si rischierebbe di produrre un effetto pericoloso per l'Europa, che, proprio con il progetto di scudo spaziale e la conseguente rincorsa agli armamenti, rimarrebbe stritolata in una morsa mortale;

se il nostro Paese partecipasse al progetto darebbe un contributo attivo all'innesco di una contrapposizione sempre più ampia e grave alla Russia, un Paese senza la cui cooperazione energetica, economica, politica e anche militare non può esserci alcuna reale sicurezza né per l'Italia, né per l'Unione europea -:

se il Governo italiano non ritenga, data l'importanza del tema in oggetto, di dover precisare, in questa sede, in che cosa consistano sia «gli scambi di informazioni», sia «le eventuali successive collaborazioni», cui fa riferimento il Sottosegretario Marco Verzaschi, mettendo il testo dell'accordo firmato dal Governo a disposizione della Commissione difesa della Camera dei deputati, al fine di verificare che l'accordo stesso non contrasti con la necessità, dichiarata da questo Governo, di costruire una comune posizione europea sulle questioni di politica internazionale e di difesa e che la collaborazione italiana alla realizzazione dello scudo spaziale non contribuisca a generare una nuova corsa agli armamenti nucleari, con conseguenti diminuzione del grado di sicurezza internazionale ed aumento della tensione con la Russia, tutti effetti che disattenderebbero gli impegni assunti con gli elettori. (3-01002)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
DIFESA E SICUREZZA INTERNAZIONALE, RELAZIONI INTERNAZIONALI, STATI ESTERI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

RUSSIA, USA